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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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Le «Transportlisten» compilate dai comandi SS e il «Kalendarium» di Auschwitz, che è<br />

conservato al «Service International des Recherches» di Arolsen, nella ex Germania<br />

Federale, hanno consentito di ricostruire il numero e la consistenza dei treni di deportati<br />

partiti dall’Italia. Se si escludono gli 837 ebrei (77 reduci) deportati direttamente da<br />

Trieste, che nel 1943-1945 era sotto l’amministrazione tedesca dell'«Adriatisches<br />

Küstenland», i convogli sono, complessivamente, quattordici:<br />

1) Convoglio del 18 ottobre 1943, lunedì, da Roma, con almeno 1035 persone.<br />

Destinazione Auschwitz, 16 reduci;<br />

2) Convoglio del 9 novembre 1943, martedì, da Firenze e Bologna, con almeno 400<br />

persone. Destinazione Auschwitz, nessun reduce;<br />

3) Convoglio del 21 novembre 1943, domenica, da Borgo San Dalmazzo (Cuneo) con<br />

almeno 350 ebrei, tutti stranieri fuggiti dalla Francia in Italia al momento<br />

dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Destinazione Auschwitz, 5 reduci;<br />

4) Convoglio del 6 dicembre 1943, lunedì, da Milano e Verona con 600 persone almeno.<br />

Destinazione Auschwitz, 3 reduci;<br />

5) Convoglio del 30 gennaio 1944, domenica, da Milano e Verona con almeno 700<br />

persone. Destinazione Auschwitz, 21 reduci;<br />

6) Convoglio del 19 febbraio 1944. venerdì, da Fossoli, vicino a Carpi (Modena), con<br />

141 ebrei libici di nazionalità inglese. Destinazione Bergen Belsen, tutti tornati;<br />

7) Convoglio del 22 febbraio 1944, martedì, da Fossoli con 650 persone. Destinazione<br />

Auschwitz, 23 reduci;<br />

8) Convoglio del 5 aprile 1944, giovedì, da Fossoli, Mantova e Verona con 835 persone.<br />

Destinazione Auschwitz, 47 reduci;<br />

9) Convoglio del 16 maggio 1944, mercoledì, da Fossoli con almeno 575 persone.<br />

Destinazione Auschwitz, 57 reduci. Su questo treno vi sono anche altre 163 persone,<br />

tra cui 141 libici inglesi: inviate a Bergen Belsen, torneranno in 158;<br />

10) Convoglio del 19 maggio 1944, sabato, da Milano, con 35 persone. Destinazione<br />

Bergen Belsen, torneranno quasi tutti, in 31;<br />

11) Convoglio del 26 giugno 1944, lunedì, da Fossoli e Verona con circa 1000 persone.<br />

Destinazione Auschwitz. Nessuna notizia precisa sui reduci, forse una quarantina;<br />

12) Convoglio del 2 agosto 1944, mercoledì, da Verona con circa 300 persone.<br />

Destinazione Auschwitz, 28 reduci;<br />

13) Convoglio del 24 ottobre 1944, martedì, da Gries (Bolzano) con almeno 150 ebrei.<br />

Destinazione Auschwitz, 15 reduci;<br />

14) Convoglio del 14 dicembre 1944, giovedì, da Gries con almeno 80 ebrei.<br />

Destinazione Flossenburg e Ravensbrück, 4 reduci.<br />

Le testimonianze presentate nel processo contro la ex SS Bosshammer, capo della<br />

sezione IV-B-4 del RSHA per l’Italia (era l’ufficio diretto da Eichmann), riferiscono in<br />

quali tremende condizioni si svolgono questi trasporti. Il convoglio da Fossoli, partito<br />

dalla stazione ferroviaria di Carpi la mattina del 22 febbraio 1944, è formato da 650<br />

ebrei di ambo i sessi, fra cui molti ammalati gravissimi e – come ha testimoniato Primo<br />

Levi, che faceva parte di quel trasporto – anche una donna di 90 anni, moribonda. Sul<br />

treno – che ha dodici carri bestiame e una sola carrozza viaggiatori, occupata dalla<br />

scorta SS – il più giovane dei deportati è un bimbo di tre mesi; uno fra i più vecchi, un<br />

uomo di 75 anni, muore prima di giungere ad Auschwitz e la stessa sorte tocca ad altri<br />

due ebrei ultrasettantenni. Il convoglio si ferma una volta al giorno in aperta campagna<br />

e la scorta distribuisce pane, acqua e marmellata. Il treno arriva a destinazione dopo<br />

quattro giorni, la sera del 26 febbraio, alle 21. La selezione ha luogo l’indomani e 97<br />

uomini e 29 donne entrano nel campo di Auschwitz come «idonei al lavoro»; gli altri<br />

524 – fra cui tutti gli anziani e le madri con i loro bimbi vengono subito gassati. Dei 126

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