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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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dal carcere ha partecipato alla vita politica come presidente del Movimento Sociale (ma<br />

anche qui prendendo le distanze dai dirigenti del partito), poi fondando un suo «Fronte<br />

nazionale».<br />

Gianfranco Romanello<br />

«Sono solo italiano»<br />

Nell’Italia del 1943 si può morire per la Resistenza, per Graziani o per Badoglio.<br />

Tre giovani lo raccontano<br />

Tre lettere di combattenti, caduti nell’Italia che lotta per la Resistenza e quella che si è<br />

schierata con Salò.<br />

Il tenente di fanteria Maurizio Giglio, romano, dott ore in legge, ferito nella campagna di<br />

Grecia, combattente contro i tedeschi a Porta S. Paolo a Roma dopo l’8 settembre, non<br />

esita a giustificare ai suoi familiari la sua ferma decisione di agire:<br />

Se non ho mantenuto la promessa fattavi di restare tranquillo a Pescasseroli è stato<br />

perché ciò non era materialmente possibile in primo luogo, e poi perché sarebbe stato<br />

poco bello che io, che ho sempre professato la religione della Patria, mi tirassi indietro<br />

al momento dell’azione. No, così non poteva essere e voi lo capite benissimo. Qui non si<br />

tratta di spirito eroico, è lo spirito umano che è in piedi ed ogni uomo con esso. Da<br />

lungo tempo io cercavo in me stesso la verità, cercavo affannosamente dove e quale<br />

fosse il retto cammino; sono frasi banali e luoghi comuni che esprimo, lo sento, ma è<br />

quanto al momento passa per questo mio cervello che ancora non ha avuto il modo di<br />

formarsi ad una disciplina costante, ma che, pur nel buio, è stato sempre guidato e<br />

sorretto da quelle idee e principi morali che sono stati sempre base di qualsiasi tempo e<br />

costume…<br />

Clinio e gli altri vi racconteranno il nostro viaggio piacevole ed avventuroso. Tale<br />

esperimento era necessario per la nostra formazione e per confermare le nostre idee e<br />

propositi. Abbiamo in esso appreso più che in tanti anni di scuola, abbiamo in esso visto<br />

mille cose più che in un tranquillo decennio non avremmo neppure notato.<br />

Arrestato e torturato dalla banda Koch, Maurizio Giglio sarà consegnato ai tedeschi e<br />

massacrato il 23 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine.<br />

Giampietro Civati della divisione Monterosa, caduto sul fronte dell’Appennino il 5<br />

dicembre 1944, in sei righe dice semplicemente quello che pensa, o meglio quello che<br />

sente:<br />

Pochissime parole mi spiego le mie idee e il mio sentimento. Sono figlio d’Italia di anni<br />

21. Non sono di Graziani e nemmeno badogliano ma sono italiano: e seguo la via che<br />

salverà l’onore d’Italia.<br />

Filippo Uecher, pilota ventenne, avendo combattuto dopo l’8 settembre con<br />

l’Aeronautica Nazionale Repubblicana ad Anzio, cade alla presa di Roma.<br />

Fin dal dicembre 1943 confidava alla madre il suo orgoglio e la sua esultanza per essersi<br />

ritrovato il giorno di Natale insieme con i gerarchi del nuovo regime:<br />

(31 dicembre 1943) […] ed io il Natale l’ho passato proprio facendo il mio dovere. Al<br />

mattino del giorno 23 sono partito in missione per Bassano del Grappa (Quartiere<br />

Generale delle Forze Repubblicane), al mezzogiorno del 25 sono stato a pranzo a<br />

Bassano con tutti gli ufficiali, e quello che più conta, con il nostro amato Duce, il Mr.<br />

Graziani e tutte le alte gerarchie del nuovo Regime. Il mio entusiasmo e la mia

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