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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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In un villaggio situato presso Verona, due giovani distruggevano una linea telefonica<br />

tedesca. In un altro villaggio un borghese italiano rubava merci di appartenenza alle<br />

forze armate italiane. In un altro villaggio dell’Italia settentrionale civili italiani facevano<br />

fuoco contro una colonna armata tedesca.<br />

I malfattori in tutti e tre i casi sono stati immediatamente arrestati e sono tuttora in<br />

stato di arresto. Si sta iniziando contro di essi il processo davanti al Tribunale militare di<br />

guerra. Essi dovevano ben sapere che li attendevano gravissime punizioni, e cioè la<br />

pena di morte. Inoltre tutto ciò che apparteneva alle famiglie dei malfattori sarà<br />

requisito e contro i loro parenti saranno adottate gravi rappresaglie.<br />

Queste due misure delle autorità di occupazione tedesche sono necessarie per far<br />

rispettare gli ordini militari. Questi casi dovranno servire di esempio agli italiani tutti. Chi<br />

si lascia istruire dagli inglesi o dai seguaci di Badoglio, chi danneggia gli interessi<br />

tedeschi in Italia, è destinato a subire tutta la durezza delle leggi militari. Non soltanto i<br />

malfattori ma anche le loro famiglie dovranno subire la stessa sorte. Con questo tutti gli<br />

italiani sono messi sull’avviso.<br />

Ordinanza di Kesselring per il mantenimento dell’ordine<br />

(25 settembre 1943)<br />

Il Comandante in capo del Sud, Feldmaresciallo Kesselring, ha emanato la seguente<br />

ordinanza:<br />

Allo scopo di mantenere la tranquillità e l’ordine, ordino:<br />

Par. 1 – Tutte le armi da tiro, da caccia e relative munizioni, bombe a mano, esplosivi e<br />

restante materiale bellico devono essere consegnati.<br />

La consegna deve avvenire nelle 24 ore dalla pubblicazione della presente ordinanza<br />

presso il più vicino ufficio di Polizia o Podestà, salvo disposizioni locali diverse.<br />

I suddetti uffici o Podestà sono responsabili dell’effettuazione della consegna. Essi<br />

consegneranno le armi, munizioni, esplosivi, e tutto il materiale bellico all’Unità delle<br />

Forze Armate germaniche più vicina.<br />

Sono esclusi dalla consegna:<br />

a) Armi e munizioni per le quali il proprietario sia in possesso di una regolare<br />

autorizzazione rilasciata da un Comando germanico.<br />

b) Armi e munizioni che vengono impiegate dalle varie Organizzazioni di sicurezza<br />

previa l’autorizzazione di un Comando germanico.<br />

c) Armi-ricordo di ogni tipo, sciabole artistiche rare o antiche senza valore di impiego<br />

ed armi ad aria compressa.<br />

Chi non ottempera all’obbligo della consegna viene punito con la morte o, in casi più<br />

leggeri, con la reclusione o la prigione.<br />

Per la città di Roma rimangono in vigore le disposizioni già emanate.<br />

Par. 2 – Chi attacca e ferisce ed uccide un appartenente alle Forze Armate germaniche<br />

o ad un Ufficio germanico o comunque commette atti di violenza contro le forze di<br />

occupazione viene punito colla morte. In casi leggeri potrà essere punito con la<br />

reclusione o con la prigione.<br />

Par. 3 – Chi nasconde, ospita o comunque aiuta in altro modo appartenenti ad un<br />

esercito nemico viene punito con la morte; in casi leggeri con la reclusione o la prigione.<br />

Par. 4 – Chi danneggia gli interessi della occupazione germanica arrestando il lavoro<br />

senza giustificato motivo per la sospensione del lavoro stesso, chi licenzia operai, incita<br />

altri a sospendere il lavoro od a licenziare operai o comunque disturba il normale lavoro<br />

viene punito con la reclusione, prigione o multa. In casi più gravi, potrà anche essere<br />

punito con la morte.

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