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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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Wavell, il capro espiatorio di Churchill<br />

Quello che nell’estate del 1941 Winston Churchill, con una decisione avventata ed<br />

ingiusta, solleva dal suo incarico di comandante in capo delle truppe del Medio Oriente<br />

è un generale guercio di cinquantotto anni che in venti mesi di duro e modesto lavoro<br />

ha trasformato l’Egitto in un’immensa base militare. Si chiama Archibald Percival Wavell<br />

ed è, scrive Corelli Barnett nel suo libro I generali del deserto, «uno dei più grandi<br />

soldati inglesi di ogni tempo e senz’altro il più grande della Seconda Guerra Mondiale».<br />

Quando è arrivato al Cairo, non c’era quasi niente. Nell’estate del 1939 il comando del<br />

Medio Oriente abbraccia nove stati in due continenti e copre un’area di otto milioni di<br />

chilometri quadrati. Per difenderla Wavell ha a sua disposizione l’equivalente di due<br />

divisioni, due brigate e una divisione corazzata a organico ridotto, più 64 cannoni da<br />

campagna e un corpo cammellato di 500 uomini. Con uno stato maggiore di cinque<br />

ufficiali il comandante del Medio Oriente deve preparare i piani di guerra, distribuire le<br />

truppe, seguire giorno per giorno la delicata situazione dei rifornimenti e dei rinforzi,<br />

consultarsi con i colleghi della marina e dell’aeronautica, dialogare con i francesi in Siria<br />

e nel Nord Africa, tenere i contatti con gli ambasciatori inglesi in Egitto e nell’Iraq, col<br />

governatore generale del Sudan, con l’alto commissario per la Palestina e la<br />

Transgiordania, con i governatori di Cipro, Aden e della Somalia britannica, con l’agente<br />

britannico per il Golfo Persico.<br />

Fatte arretrare intelligentemente le sue truppe, in occasione della riluttante offensiva di<br />

Graziani, Wavell prepara per l’inizio dell’inverno una puntata di cinque giorni che le<br />

vittorie di O’Connor nel deserto trasformano in una marcia trionfale. Poi, quando su quel<br />

fronte si potrebbe forse infliggere al nemico il colpo di grazia, Churchill commette un<br />

errore strategico. Fra la Tripolitania, che è un frutto maturo da cogliere prima dell’arrivo<br />

dei tedeschi nel Nord Africa, e la Grecia, per la quale ben poco potrà fare il modesto<br />

aiuto inglese, il primo ministro britannico sceglie la seconda. L’apertura del fronte nei<br />

Balcani, voluta dai politici contro il parere dei militari più avveduti, pone fine all’offensiva<br />

di Wavell e provoca, in Grecia, una seconda Dunkerque.<br />

Churchill è un mastino, ma un mastino capriccioso. Prima che l’avventura greca sia<br />

finita, il suo principale obiettivo è cambiato ancora una volta. Ora ci vuole «una vittoria<br />

nel deserto occidentale», per distruggere Rommel e salvare dal naufragio la situazione<br />

inglese in Egitto. Spronato da Churchill in tutti i modi, un Wavell assai dubbioso dà il via<br />

nel giugno 1941 alla controffensiva inglese che, affrettatamente preparata, fallisce.<br />

Deluso per lo scacco, il primo ministro britannico esonera il generale dal comando,<br />

facendone il capro espiatorio dei propri sbagli. «Non c’era», scrive Corelli Barnett,<br />

«alcuna ragione valida per sostituire Wavell. In Medio Oriente egli aveva creato dal<br />

nulla in due anni una base e un’organizzazione di comando. Aveva conquistato tutta<br />

l’Africa Orientale Italiana, catturando duecentomila prigionieri, compreso il duca d’Aosta,<br />

viceré d’Etiopia. Sotto la sua direzione strategica, O’Connor aveva occupato la Cirenaica<br />

e catturato altri duecentomila [furono esattamente 134.000] prigionieri. Tra il febbraio e<br />

il giugno 1941 aveva condotto sei grandi campagne; in maggio, anzi, cinque tutte<br />

insieme. Nessun altro militare britannico del tempo aveva così ampie doti strategiche,<br />

tanta sagacia, tanto sangue freddo e una così immensa autorità di comandante da<br />

poter fare tutte queste cose evitando il disastro generale».<br />

Archibald Percival Wavell nasce a Colchester, nell’Essex, il 5 maggio 1883. Figlio di un<br />

alto ufficiale, viene avviato alla carriera militare. A diciott’anni esce dal Royal Military<br />

College di Sandhurst e viene assegnato al reggimento paterno, col quale ha il battesimo

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