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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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«Incidenti» interni<br />

Questa atmosfera di caos è sottolineata da decisioni suggerite a Badoglio e al suo<br />

governo da timori crescenti. Mussolini, prima a Ponza, poi alla Maddalena, viene infine<br />

trasferito a Campo Imperatore, sul Gran Sasso dove i paracadutisti tedeschi di Skorzeny<br />

lo libereranno dopo l’8 settembre. All’interno si temono rigurgiti di elementi fascisti o<br />

colpi di mano di segno ignoto da parte di elementi dell’Esercito. Soltanto così si può<br />

interpretare l’ordine d’arresto da parte di Badoglio per l’ex capo di stato maggiore, Ugo<br />

Cavallero, che finirà misteriosamente suicida dopo l’8 settembre.<br />

È in questa atmosfera avviene anche l’oscuro episodio dell’uccisione di Ettore Muti, ex<br />

segretario del partito fascista. Muti, colonnello dell’aeronautica pluridecorato (tra le<br />

altre, due medaglie d’oro e dieci d’argento) si è ritirato a vita privata dopo la caduta di<br />

Mussolini. Qualcuno dice che Badoglio gli abbia promesso un incarico. È un fatto che il<br />

brillante ufficiale (ma è stato assai meno brillante come segretario del PNF)<br />

ostentatamente rifiuta qualsiasi contatto con gli ex-camerati e si apparta nella sua<br />

villetta nella pineta di Fregene. Qui la notte tra il 23 e il 24 agosto, mentre è in<br />

compagnia della sua amica, è tratto in arresto da una squadra di carabinieri al comando<br />

del capitano Taddei.<br />

Che cosa successe in quella notte è ancora un mistero. Secondo il rapporto di Taddei,<br />

dalla pineta partono raffiche di mitra, probabilmente di soldati tedeschi che si sarebbero<br />

accampati nella zona; Muti cerca di fuggire. Nel rispondere al fuoco i carabinieri lo<br />

colpiscono, uccidendolo. In realtà il colpo è preciso, quasi a bruciapelo, e alla nuca. E il<br />

racconto di Taddei risulta subito un ripiego per tutti. Le ipotesi saranno molte,<br />

ovviamente i fascisti di Salò sosterranno la tesi dell’omicidio, ordinato da Badoglio per<br />

togliere di mezzo un elemento «pericoloso» per il suo regime. Altri sosterranno che<br />

Muti, avendo stretti contatti col SIM, il servizio di controspionaggio militare, forse era a<br />

conoscenza dei passi del governo Badoglio nei confronti degli Alleati e avrebbe potuto<br />

rivelare tutto ai tedeschi.<br />

È un fatto che l’uccisione di Muti è un sinistro segno del precipitare della situazione; se<br />

si tratta di un omicidio su commissione, come troppi elementi fanno ritenere, c’è da<br />

chiedersi come mai la ripugnante operazione sia stata condotta in modo tanto<br />

maldestro, lasciando ai fascisti un argomento propagandistico di indubbia importanza<br />

per dimostrare le «losche trame» di Badoglio e compagni. Perché anche la gran massa<br />

dell’opinione pubblica, certamente ostile al fascismo in quel momento, conclude in un<br />

solo modo: «lo hanno fatto fuori perché scomodo», e l’azione è comunque giudicata<br />

riprovevole.<br />

Ma Badoglio è ormai in difficoltà nelle trattative con gli Alleati, per dare peso alle<br />

reazioni dell’opinione pubblica di fronte agli «incidenti» interni.<br />

A cavallo tra agosto e settembre si svolge freneticamente, tra alti e bassi, la missione<br />

del generale Castellano, che porterà alla conclusione dell’armistizio, anticipato l’8<br />

settembre dall’annuncio alleato. Badoglio cerca con tutti i mezzi di convincere gli Alleati<br />

che è necessario avere una «copertura» di cospicui sbarchi in Italia per proteggere il<br />

paese dalla rappresaglia tedesca. Ma gli Alleati deludono ogni aspettativa sbarcando, dal<br />

1° settembre, sulle coste Calabre.<br />

Ormai il re, Badoglio, coloro che hanno determinato o favorito la caduta di Mussolini,<br />

capiscono che le sciagure per l’Italia non sono finite.<br />

Con i tedeschi che scendono dal nord e gli Alleati che si apprestano a risalire<br />

lentamente la penisola dal sud, l’Italia è destinata a diventare un grande campo di<br />

battaglia. Ciò che forse poteva essere evitato prima con piani tempestivi di

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