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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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Jodl: «Ma ora è stata anche già predisposta questa presa in consegna di elementi della 4ª<br />

Armata italiana».<br />

Il Führer: «E poi abbiamo ancora qui, grazie a Dio, la divisione cacciatori paracadutisti. E<br />

bisogna a tutti i costi recuperare gli uomini dalla Sicilia. Là essi non servono più a niente,<br />

devono essere portati di qua dallo stretto, specialmente i paracadutisti e anche il personale<br />

della «Göring». Il loro materiale non ci interessa, devono farlo saltare o comunque<br />

renderlo inservibile. Ma gli uomini devono venire di qua. Si tratta ora di 70.000 effettivi. Se<br />

possono essere aviotrasportati, saranno di qua più rapidamente. Essi devono costituire<br />

una linea di sbarramento qui. Che portino con sé solo le armi portatili, tutto il resto lo<br />

lascino andare, non ne hanno bisogno. Contro gli italiani ci bastano le armi portatili.<br />

Tenere la Sicilia non ha senso. Se si vuole tenere qualcosa, è da qui in su che si ha da<br />

farlo, non da qui. Da qui non è possibile. In seguito dovremo ritirarci naturalmente in<br />

qualche settore anche da qui, è ovvio… La cosa più importante è che le unità siano<br />

rapidamente al di qua dallo stretto e che venga portata in Italia la Leibstandarte».<br />

Zeitzler: «Va bene, darò subito gli ordini». […]<br />

Il Führer: «Abbiamo ricevuto ora questo rapporto: il duce ha presenziato ieri al Gran<br />

Consiglio. Al Gran Consiglio sono stati il Grandi, che io ho sempre definito un porco, il<br />

Bottai e soprattutto il Ciano a parlare contro la Germania. Hanno detto cioè che ora non<br />

avrebbe più alcun senso continuare la guerra, che bisognerebbe trovare il modo di trarne<br />

fuori l’Italia. Alcuni membri del Gran Consiglio erano contrari. Farinacci e altri si sono bensì<br />

pronunciati contro tali proposte, ma non con altrettanta efficacia quanta ne hanno avuta<br />

gli altri. Il duce aveva fatto comunicare questa sera a Mackensen che egli era deciso a<br />

continuare ad ogni costo la lotta e che non intende capitolare. Poi ho avuto<br />

improvvisamente la notizia che Badoglio desiderava parlare con Mackensen. Mackensen ha<br />

risposto che non aveva nulla da fare con lui. Allora costui fu ancora più pressante, gli<br />

mandò un uomo… ».<br />

Hewel: «È stato Mackensen a mandare uno dei suoi da Badoglio».<br />

Il Führer: «E Badoglio ha comunicato di essere stato testé incaricato dal re di formare un<br />

nuovo governo, avendo il duce abbandonato il governo. Che cosa vuoi dire<br />

«abbandonato»? Probabilmente quello straccione ha […] Io dico che le indicazioni dateci<br />

dal Filippo […] e questo si è già saputo».<br />

Keitel: «In che maniera si è sempre comportata la Casa reale! E il duce in questo<br />

momento non ha evidentemente più in mano alcuno strumento di potere […]».<br />

Il Führer: «Non ha niente! Gliel’ho sempre detto che non ha niente di proprio. Gli hanno<br />

impedito appositamente di possedere qualche strumento di potere. Ora il ministro<br />

Ribbentrop ha dato ordine che il Mackensen si rechi personalmente al ministero degli<br />

Esteri. Probabilmente gli verrà data ufficialmente la notizia. Suppongo che sarà così.<br />

Inoltre il nostro ministro mi chiede se sono d’accordo che Mackensen vada subito anche<br />

dal duce. Ho risposto che deve infatti andare subito dal duce e, se possibile, persuaderlo a<br />

venire immediatamente in Germania. Posso presumere che voglia parlare con me. Se il<br />

duce viene qui, va bene; se non viene, non so come prenderla. Sarebbe bene che il duce<br />

venisse in Germania e parlasse con me. Ma se non viene, se non può o ha rinunciato a ciò<br />

soprattutto perché non si sente di nuovo bene, ciò che non sarebbe affatto sorprendente<br />

in mezzo ad una simile genia di traditori, in questo caso non si sa cosa fare. Quel coso ha<br />

comunque dichiarato subito che la guerra continua, che in questo senso nulla è cambiato.<br />

Questo doveva farlo, ma si tratta di un tradimento. Ma anche noi dobbiamo per il<br />

momento stare al gioco, preparandoci nel contempo ad impossessarci fulmineamente di<br />

tutta la baracca, a togliere di mezzo tutta quella gentaglia. Manderò domani laggiù un<br />

uomo dì fiducia, per dare ordine al comandante della 3ª divisione corazzata granatieri dì

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