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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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Wavell: «Sono debole»<br />

E il nemico? Che fa? Di là dal fronte si dorme sugli allori. La 7ª Divisione corazzata<br />

britannica ha preso la via del ritorno in Egitto per godersi un periodo di riposo e<br />

rimpiazzare le perdite subite. Al suo posto sono arrivate una brigata corazzata e una<br />

parte del gruppo di appoggio della 2ª Divisione corazzata. La 6ª Divisione australiana è<br />

stata sostituita dalla 9ª. Nessuna di queste nuove formazioni ha ricevuto un<br />

addestramento completo. Tutte sono state private di una parte dell’equipaggiamento e<br />

di mezzi di trasporto per completare le unità in partenza per la Grecia.<br />

L’arrivo dei tedeschi non turba il generale Wavell, che il 2 marzo rassicura Londra: «I<br />

rischi dei trasporti marittimi, le difficoltà delle comunicazioni e l’approssimarsi della<br />

stagione calda rendono improbabile un […] attacco prima della fine dell’estate. Un<br />

efficace intervento sul mare contro i convogli e dal cielo contro Tripoli potrebbe<br />

allungare tale periodo… ». Basteranno tre settimane per fargli cambiare idea: «Il<br />

risultato dell’aiuto militare britannico alla Grecia è che attualmente in Cirenaica io sono<br />

debole e non dispongo di alcuna riserva di truppe corazzate, assolutamente<br />

indispensabili», scrive Wavell a Churchill il 27 marzo; «Della 2ª Divisione corazzata, una<br />

brigata l’ho in Cirenaica, l’altra in Grecia. La 7ª Divisione corazzata sta tornando al Cairo<br />

e, dato che non esistono carri armati di riserva, dovrà attendere le riparazioni, che<br />

richiedono del tempo. Il prossimo o i prossimi saranno mesi di trepidazione… ».<br />

Appoggiato dal 10° Fliegerkorps, già da mesi trasferito nel settore del Mediterraneo,<br />

Rommel ha a sua disposizione un reggimento corazzato, due battaglioni mitraglieri, due<br />

battaglioni da ricognizione, tre batterie di artiglieria da campo e un battaglione di<br />

artiglieria antiaerea: una forza non molto diversa da quella che aveva comandato in<br />

Francia al tempo della sua travolgente avanzata verso la Manica.<br />

La mattina del 15 febbraio, davanti al palazzo del governatorato, si svolge una parata<br />

militare. Le truppe tedesche, impeccabili nelle divise tropicali, sfilano sotto lo sguardo<br />

incuriosito. di arabi e italiani. Il loro comandante sembra in piena forma. Così lo<br />

descriverà un corrispondente di guerra tedesco: «Ha la fronte alta e regolare, il naso<br />

imperioso, zigomi pronunciati, la bocca stretta, le labbra sottili, il mento volitivo. Due<br />

solchi fortemente incisi corrono dalle narici agli angoli della bocca, ma sono ammorbiditi<br />

da quello che molto spesso può sembrare un astuto sorriso. E anche nei suoi chiari<br />

occhi azzurri, freddi e vigili, acuti e penetranti, c’è qualcosa che si potrebbe definire<br />

prudenza e che insieme conferisce calore ai tratti di quest’uomo».<br />

L’aiutante in capo di Hitler, Rudolf Schmundt, s’incarica di portare a Berlino dalla Libia le<br />

prime impressioni del comandante dell’Afrikakorps: «Se gli inglesi dovessero avanzare<br />

subito su Tripoli, senza badare alle perdite, la nostra situazione generale diverrebbe<br />

assai precaria». Le apprensioni di Rommel sono condivise dal Führer che, scrive<br />

Schmundt dalla capitale del Reich, «è molto preoccupato per la situazione del teatro<br />

bellico libico e teme in particolare per le prossime due settimane». Conferma dall’Africa<br />

Rommel, in una lettera alla moglie Lucie: «Le prossime due o tre settimane saranno<br />

decisive, dopodiché la situazione si stabilizzerà… ». E a Mussolini scrive: «Se riusciamo<br />

ad avere solo altre due settimane di tempo, ogni nuovo tentativo inglese di avanzare su<br />

Tripoli sarà votato al fallimento… ».<br />

Si direbbe che gli inglesi, fermandosi ad El Agheila dopo il successo dell’Operazione<br />

Compass, abbiano effettivamente perso l’autobus. Non sarebbe stato possibile, come<br />

voleva quel mastino di Churchill, incalzare gli italiani fino a Tripoli e sloggiarli dalla città,<br />

impedendo così ai loro alleati di sbarcare rinforzi nel Nord Africa? Forse sì, ma Wavell ha

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