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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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2 battaglioni fanteria<br />

1 battaglione semoventi 47/32<br />

18ª Brigata costiera<br />

207ª Divisione costiera<br />

1 battaglione fanteria<br />

17 battaglioni<br />

7ª Armata nord-americana<br />

9 battaglioni<br />

Il discorso del «bagnasciuga»<br />

«Bisogna che il nemico sia congelat o su quella linea che i marinai chiamano del<br />

“bagnasciuga” dove l’acqua finisce e comincia la terra… »<br />

Il famoso «discorso del bagnasciuga» fu pronunciato da Mussolini, a Palazzo Venezia, il<br />

24 giugno 1943 durante la riunione del direttorio nazionale del PNF. Il segretario del<br />

partito, Carlo Scorza, illustrò la sua relazione presentando una serie di cifre che<br />

avrebbero dovuto dimostrare la perfetta fusione fra stato, regime e nazione: gli iscritti –<br />

disse – erano 4 milioni e 770.770, di cui un milione e 606.140 arruolati nelle forze<br />

armate; dal 10 giugno 1940, cioè in tre anni, i caduti in guerra erano stati 41.352.<br />

Mussolini rispose con un lungo discorso rimasto al momento inedito perché venne<br />

pubblicato da Il Popolo d’Italia soltanto il 5 luglio, cinque giorni prima dello sbarco<br />

alleato in Sicilia. Nella sua allocuzione il duce affastellò quegli svarioni ormai noti (il golf<br />

a 22 buche, Anassagora citato al posto di Protagora, il bagnasciuga confuso con la<br />

battigia) ma gli storici sono più propensi a vedere nel discorso un canto del cigno del<br />

dittatore, quasi un autoritratto dell’uomo e del suo sistema. Eccone alcuni brani:<br />

[… ] Per quanto riguarda i punti che il Direttorio ha segnalato, li esamineremo insieme.<br />

«1) La repressione severa e, ove occorra, spietata di tutti i tentativi che mirino a<br />

incrinare la compagine morale e materiale del popolo. Ove le leggi vigenti non bastino,<br />

se ne promulghino delle nuove» .<br />

Perfetto, ma il popolo italiano merita tutto il nostro rispetto e tutto il nostro amore<br />

perché dà un esempio semplicemente meraviglioso ed io effettivamente non saprei che<br />

cosa si possa chiedere di più al nostro popolo. Esso ci dà i suoi soldati, ci dà i suoi<br />

denari. L’ultimo prestito è tutto di piccole sottoscrizioni; i grossi sono stati pochi. Tira la<br />

cintura, sta impavido sotto i bombardamenti. Vi è una città che ha dato un esempio che<br />

si è rivelata, non a me che la conoscevo ma a molti italiani che non la conoscevano e al<br />

mondo che la vedeva sotto una luce falsa: parlo di Napoli e dei settantatré<br />

bombardamenti che ha subito […].<br />

«2) L’unificazione, con disciplina severa, e anche qui, ove occorra, spietata della<br />

produzione industriale, mentre deve essere perfezionata la disciplina unitaria della<br />

produzione agricola».<br />

Bisogna mettere, infatti, queste forze dell’economia nazionale sopra un piano di rigorosa<br />

disciplina. Si sono fatti i piani della produzione agricola, cioè il piano regolatore che<br />

intende disciplinare quattro milioni di agricoltori, cioè quattro milioni di aziende agricole.<br />

[…]<br />

Sebbene in questo primo anno non si possa pensare che le cose procederanno tutte a<br />

meraviglia, si sono fatti i piani regolatori della produzione agricola. Bisogna procedere<br />

oltre per quanto riguarda la produzione industriale. Bisogna avere il coraggio di<br />

eliminare tutte le industrie, che non hanno più ragione di essere e bisogna avere il<br />

coraggio di esonerare tutti gi industriali i quali non sono all’altezza della situazione.

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