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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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tentativo è del dicembre del 1942. La tempestiva entrata in scena delle truppe di von<br />

Arnim dal nord della Tunisia e l’arrivo delle forze di Rommel, reduci dalla sconfitta di El-<br />

Alamein, ma sganciatesi dalla pressione dell’8ª Armata senza grossi danni lungo tutta la<br />

Libia, rende vano il tentativo alleato. Sull’infruttuosa puntata di americani, inglesi e<br />

francesi verso la Tunisia ha giocato anche l’ambigua posizione di alcuni francesi fino<br />

all’ultimo fedeli di Vichy, oltre che la tempestività delle truppe aerostrasportate del<br />

Terzo Reich.<br />

Attestatosi sulla linea del Mareth, ora Rommel medita, proprio in Tunisia, una rivincita<br />

su El-Alamein, mettendo in crisi i nuovi venuti (gli americani sbarcati in Algeria), in<br />

mancanza di possibilità di rivalsa verso gli inglesi di Montgomery, veterani della guerra<br />

del deserto e reduci da un’importante vittoria, anche se col fiato grosso e in crisi<br />

logistica dopo la lunga corsa da El-Alamein al confine libico-tunisino.<br />

L’obiettivo di Rommel è di forzare le fragili posizioni americane sul colle di Kasserine e<br />

quindi puntare su Tebessa, ad ovest, dilagare nella pianura algerina e accerchiare in<br />

tale modo le truppe alleate che fronteggiano l’Armata di von Arnim a nord.<br />

È un piano concepito ed eseguito con grande decisione e che richiederà tutto l’impegno<br />

degli Alleati per vanificarlo, a prezzo di gravi perdite I fattori combinati della superiorità<br />

aerea alleata e dell’intervento alle spalle degli italo-tedeschi dell’8ª Armata, coadiuvata<br />

efficacemente dalla divisione francese di Leclerc, fanno fallire il piano di Rommel.<br />

Ma pure dissensi tra Rommel e von Arnim (quest’ultimo fa mancare al collega l’appoggio<br />

massiccio dei carri Tiger al momento decisivo della puntata su Tebessa, temendo<br />

d’indebolire troppo le sue difese a sud-est) risulteranno determinanti.<br />

Il 3 febbraio Rommel preavvisa il Comando Supremo italiano delle sue intenzioni e la<br />

risposta è positiva, con la sola condizione di mantenere sul Mareth forze sufficienti per<br />

una efficace difesa nel caso d’una ripresa dell’offensiva britannica. Il piano è messo<br />

laboriosamente a punto, e in esso Rommel prevede il massiccio intervento delle due<br />

Divisioni corazzate di von Arnim, la 10ª e la 21ª.<br />

Giornata nera per i carristi americani<br />

L’attacco prevede il movimento lungo una linea che da Sidi Bou Zid, a nord, va a Gafsa.<br />

Verso il primo obiettivo von Arnim deve lanciare 120 carri armati, mentre Rommel,<br />

verso il secondo, dispone di 50 mezzi corazzati. Ognuno dei due comandanti tedeschi<br />

ha venti cannoni da 88 millimetri (che si dimostreranno i protagonisti della prima fase<br />

della battaglia, micidiale per i carri armati americani), mentre la Luftwaffe deve dare il<br />

suo appoggio con gli Stuka.<br />

Il 14 febbraio è una giornata nera per gli americani: 45 carri armati distrutti, insieme<br />

con molti cannoni semoventi. Dopo essersi ritirati su Feriana, le truppe americane del<br />

generale Robinett (il Combat Command C) tentano il contrattacco, che si risolve in<br />

modo ancora più disastroso: un centinaio di carri distrutti dal foco preciso degli 88<br />

millimetri<br />

La fanteria americana perde il controllo della situazione, oltre 1400 uomini sono fatti<br />

prigionieri dai tedeschi. Gafsa cade nelle mani di Rommel, mentre von Arnim più a nord<br />

occupa Sidi Bou Zid. La «volpe del deserto» spinge la sua azione al logico sviluppo,<br />

forzando Kasserine, nel momento in cui il fronte alleato è in crisi, e punta su Tebessa.<br />

A questo punto è necessario a Rommel l’intervento della 21ª Panzerdivision, ma von<br />

Arnim non lo segue, teme di sguarnire troppo le difese al momento della<br />

riorganizzazione delle truppe alleate. È il Comando Supremo italiano a decidere tra i due<br />

e ad ordinare l’attestamento del fronte tra Thala e Le Kef, di fatto rinunciando al piano<br />

Rommel.

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