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dal COMUNE<br />
ilPORTO<br />
44<br />
Viabil<strong>it</strong>à: sulla strada di un accordo<br />
Provincia, Regione e Comuni scendono in campo per la viabil<strong>it</strong>à del basso Sebino<br />
Qualcosa si smuove sul fronte della viabil<strong>it</strong>à del basso Sebino.<br />
Dopo quasi vent’ anni di lamentele, proteste e conseguenti<br />
incontri e riunioni (le prime addir<strong>it</strong>tura negli anni ’90), si sono<br />
riun<strong>it</strong>i nelle scorse settimane a Sarnico tutti gli enti coinvolti<br />
per fare il punto della s<strong>it</strong>uazione e capire quali sono le prossime<br />
mosse per dare una soluzione a quella che oggi è davvero<br />
una delle urgenze più sent<strong>it</strong>e dai c<strong>it</strong>tadini del basso<br />
Sebino: la viabil<strong>it</strong>à.<br />
Se infatti negli anni ’90 era frequente sentire lamentele per<br />
qualche coda fastidiosa nelle classiche domeniche pomeriggio<br />
in cui si tornava a casa da g<strong>it</strong>e fuoriporta oggi le proteste<br />
sono sulla bocca di tutti quotidianamente. La s<strong>it</strong>uazione è drasticamente<br />
peggiorata e la colpa è chiaramente del traffico,<br />
soprattutto pesante, che congestiona le vie di collegamento<br />
nella zona del basso lago (sponda bresciana e bergamasca) e<br />
le principali arterie dei paesi. Prima fra tutti quella che, per<br />
intenderci, permette di raggiungere l’autostrada A4 a<br />
Palazzolo. I tempi sono più o meno questi nelle principali ore<br />
del giorno, soprattutto in coincidenza con il rientro dal lavoro:<br />
30, a volte 40 minuti trascorsi bloccati<br />
in coda per percorrere circa 5 km.<br />
Una s<strong>it</strong>uazione insostenibile non solo per<br />
chi è costretto in macchina e nemmeno<br />
per i c<strong>it</strong>tadini che risentono del congestionamento<br />
del traffico nel proprio<br />
paese. Vanno valutati anche gli svantaggi<br />
per il turismo (di certo nessuno si avventura<br />
volentieri per strade troppo trafficate)<br />
e per le attiv<strong>it</strong>à produttive.<br />
Insomma, una condizione alla quale i Comuni interessati e il<br />
loro portavoce, ovvero la Comun<strong>it</strong>à Montana del Monte<br />
Bronzone e Basso Sebino, cercano da anni di dare una svolta.<br />
E lo hanno fatto anche grazie alla conferenza dello scorso<br />
23 settembre alla quale sono intervenuti Franco Dometti,<br />
Sindaco di Sarnico, Celestino Bettoni, Presidente Comun<strong>it</strong>à<br />
Montana Monte Bronzone e Basso Sebino, Valerio Bettoni,<br />
Presidente Provincia di Bergamo, Mauro Parolini, Assessore<br />
Lavori Pubblici e Viabil<strong>it</strong>à Provincia di Brescia, Walter Milesi,<br />
Assessore Viabil<strong>it</strong>à e Protezione civile Provincia di Bergamo,<br />
Felice Sonzogni, Assessore Pianificazione e Grandi<br />
Infrastrutture Provincia di Bergamo e Marcello Raimondi,<br />
Consigliere Regionale e Sottosegretario alla Presidenza per<br />
l’attuazione del programma della Regione Lombardia.<br />
La nov<strong>it</strong>à emersa dalla tavola rotonda è che entro fine anno<br />
la Provincia di Brescia darà in appalto l’incarico per la realizzazione<br />
del progetto preliminare, con lo studio del disegno<br />
operativo pratico del percorso, una indicazione dei costi e lo<br />
studio di impatto ambientale. E’ quindi possibile che entro la<br />
fine del 2009 esista davvero una soluzione concreta, almeno<br />
sulla carta.<br />
Proprio l’assessore bresciano Mauro Parolini ha chiar<strong>it</strong>o<br />
durante la serata il percorso nel dettaglio: “ La conferenza dei<br />
servizi ha condiviso il progetto r<strong>it</strong>enuto più fattibile tra i sette<br />
proposti, che prevede un percorso di 5 chilometri lungo la<br />
sponda bresciana dell’Oglio fra Capriolo e Paratico, con 600<br />
metri di galleria e un viadotto finale sull’Oglio per giungere<br />
poi a Sarnico. “<br />
Bisogna però ricordare che un contributo importante alla<br />
risoluzione del problema era stato dato già nel 2006 da un<br />
accordo siglato dalle due province bresciane e bergamasche<br />
che si impegnavano a mettere a bilancio per il 2007 la cifra di<br />
300.000 Euro (150.000 dalla Provincia di Brescia, 150.000 da<br />
quella di Bergamo) per la realizzazione di questo progetto<br />
preliminare che includesse l’altrettanto fondamentale punto<br />
della questione dell’impatto ambientale.<br />
“Sono 20.000 i mezzi che fra leggeri e pesanti trans<strong>it</strong>ano ogni<br />
giorno sul ponte che collega Sarnico e Paratico: chiaramente<br />
una cifra che fa riflettere- sostiene il Sindaco<br />
di Sarnico Franco Dometti. Com’è già stato sottolineato<br />
in altre occasioni, la s<strong>it</strong>uazione è davvero<br />
insostenibile anche dal punto di vista ambientale.<br />
Certamente questo problema non aiuta<br />
local<strong>it</strong>à come le nostre che puntano sull’immagine<br />
per il turista e per le attiv<strong>it</strong>à terziarie connesse.<br />
L’augurio è che questa s<strong>it</strong>uazione si possa<br />
sistemare con i tempi del buon senso e non della<br />
pol<strong>it</strong>ica.”<br />
“Il nostro intento- ha dichiarato Celestino Bettoni, Presidente<br />
della Comun<strong>it</strong>à Montana Monte Bronzone e basso Sebino- è<br />
quello di sollec<strong>it</strong>are gli interlocutori affinché ci forniscano<br />
delle soluzioni concrete. La s<strong>it</strong>uazione attuale ha infatti delle<br />
ricadute troppo pesanti per essere sostenuta ad oltranza.<br />
Prima di tutti la condizione dei c<strong>it</strong>tadini che ab<strong>it</strong>ano nella zona<br />
in questione: a loro infatti, oltre che i lunghi rallentamenti per<br />
arrivare a casa, tocca subire anche l’inquinamento prodotto<br />
dal traffico.Inoltre, le imprese presenti in questo terr<strong>it</strong>orio<br />
devono fare i conti con costi di trasporto aggiuntivi per una<br />
viabil<strong>it</strong>à quasi ottocentesca. Senza parlare degli effetti negativi<br />
sul turismo del lago, che di certo viene fortemente penalizzato<br />
dalla mancanza di collegamenti rapidi.<br />
E ovviamente i c<strong>it</strong>tadini che quotidianamente vivono questo<br />
problema sulla loro pelle.”<br />
A dimostrare l’urgenza e la rilevanza del problema anche la<br />
Regione Lombardia che nel 2007 aveva già incluso per questo<br />
intervento una spesa di circa 60 milioni di Euro tra le<br />
opere di primaria importanza da realizzare dopo il 2011.