l’importanza e la necess<strong>it</strong>à di usare vaccini preparati di recente o quantomeno dello stesso anno. Indispensabile è vaccinare le persone anziane, quelle cosiddette “a rischio”, come cardiopatici, diabetici, bronch<strong>it</strong>ici cronici, asmatici e tutte quelle persone addette ai servizi di pubblica util<strong>it</strong>à. È proprio questo il periodo adatto a sottoporsi alla vaccinazione. Se dal punto di vista profilattico molti progressi si sono potuti fare, specie in questi ultimi tempi, a tutt’oggi però non è stato ancora risolto il problema terapeutico, non esistendo, infatti, medicamenti specifici per l’influenza. La condotta terapeutica da seguire si lim<strong>it</strong>a nel riposo a letto finché la temperatura persisterà oltre i 38°. Quando il paziente sarà sfebbrato, consigliare il riposo per 4 o 5 giorni prima di riprendere l’ab<strong>it</strong>uale attiv<strong>it</strong>à lavorativa; dieta leggera per qualche giorno e uno o due grammi al giorno di v<strong>it</strong>amina C per sopperire all’aumentato fabbisogno. Se compare tosse o infiammazione tracheo-bronchiale, aggiungere la somministrazione di medicamenti ad azione balsamica, che decongestionano la mucosa bronchiale e modificano favorevolmente la secrezione broncopolmonare. Le complicanze dell’influenza consistono soprattutto in infezioni secondarie: rinofaring<strong>it</strong>i, sinus<strong>it</strong>i, ot<strong>it</strong>i, laring<strong>it</strong>i. Ai medicamenti sol<strong>it</strong>amente consigliati nell’influenza è opportuno aggiungere la prescrizione di antibiotici anche se si dimostrano inefficaci verso il virus influenzale, ma prevengono infezioni broncopolmonari. Nel soggetto anziano l’influenza porta spesso anche una insufficienza cardiaca ed a un defic<strong>it</strong> della funzional<strong>it</strong>à respiratoria; utile, perciò, la somministrazione di medicamenti cardiotonici e analettici. È ovvio che in questi casi si richiede l’intervento del medico curante. BRONCHITI E POLMONITI Sono malattie caratteristiche della stagione fredda, anche se si manifestano, sempre però con minore frequenza, anche durante l’anno. La bronch<strong>it</strong>e acuta stagionale è un’affezione ed evoluzione semplice e benigna e la sua terapia comporta come misure igieniche, riposo a letto in una camera convenientemente ilPORTO 23 SALUTE riscaldata, ove l’atmosfera sarà satura di vapore acqueo, perché l’aria secca stimola la tosse, prescrizione sistematica di balsamici per decongestionare la mucosa bronchiale, rendendo spesso superfluo l’uso degli antibiotici e somministrazione di sedativi della tosse a dosi moderate, Nelle forme di bronch<strong>it</strong>i gravi si deve ricorrere all’uso degli antibiotici e degli antinfiammatori, usati sotto il controllo del medico, che, anche attraverso un eventuale esame radiologico, potrà arrivare ad una diagnosi precisa ed alla conseguente terapia idonea. TONSILLITI ACUTE Le angine acute, più semplicemente “mal di gola”, di cui la forma più frequente in inverno è la tonsill<strong>it</strong>e follicolare, malgrado la loro apparente banal<strong>it</strong>à impongono diversi problemi, si riconoscono facilmente e non si prestano a confusione: la temperatura è elevata, il dolore e la difficoltà di deglutizione sono intensi e le tonsille ricoperte di una sostanza caseosa. Esistono, pure, angine ulcerose che possono colpire anche una sola tonsilla poco dolorosa, ricoperta da un pus grigiastro, come in qualche caso si può essere in presenza di reazione infiammatoria di notevole ent<strong>it</strong>à con tonsille fortemente arrossate e sporgenti, trovandosi di fronte ad un flemmone per<strong>it</strong>onsillare. Tutte queste forme anginose evolvono favorevolmente con cure locali: gargarismi disinfettanti e un’appropriata terapia antibiotica. Durante ed immediatamente dopo la tonsill<strong>it</strong>e, il medico deve stare in guardia da una possibile nefr<strong>it</strong>e o, in qualche soggetto, da una serie di reumatismi articolari acuti di carattere infiammatorio e tutto questo soprattutto in persone giovani. Conclusione di tutto questo problema è che il banale cosiddetto “mal di gola”, soprattutto se frequentemente ripetuto, va considerato con molta attenzione. Tra le malattie “a frigore”, non considero più valido accennare al problema dell’insorgenza sulla cute dei geloni e di vari stati di congelamento, in considerazione dell’attuale s<strong>it</strong>uazione di riscaldamento dei nostri ambienti ab<strong>it</strong>ativi e della non più esistente carenza alimentare e v<strong>it</strong>aminica. Buon inverno a tutti.
FOTOCRONACA ilPORTO 24 SANTA TERESINA a cura di Silvano Marini - Foto Silvano "E morte o v<strong>it</strong>a che m’importa. Gesù, mia sola gioia, è amare Te!". “Fa che io non sia mai a carico della comun<strong>it</strong>à e che nessuno si occupi di me, che io sia considerata calpestata dimenticata come un piccolo granello di sabbia per te Gesù.“ “L’arid<strong>it</strong>à divenne il mio pane quotidiano”. S. Tersa di Lisieux