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RIFLETTIAMO
ilPORTO
18
“Ama il prossimo tuo
come te stesso”
Bisogna essere limpidi,
trasparenti e trasparente
è un corpo che lascia
passare la luce
A cura di Pier Luigi Billi
Riflettiamo: l’Etica
È grande vanto dell’umanità aver intuito l’esistenza di comportamenti
che sono al di sopra del piacere, del guadagno
e dell’interesse; comportamenti che non hanno prezzo,
perché sono al di là di ogni interesse terreno. Il precetto
fondamentale dell’Etica è questo: cerca di essere più
autenticamente te stesso, di essere più vero, più libero, più
responsabile. Pochi sono gli uomini veri, i cosìddetti galantuomini,
molti barcollano nell’indifferenza e nell’abulia, cioè
nella mancanza di volontà. L’abulico è questo.
Non posseggono la norma dell’educazione, usano il prossimo
per i loro sporchi imbrogli. Nella rivelazione Gesù ha
detto: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Il cristiano
deve pensarla come Gesù pensa ed ogni azione che sta
per compiere deve chiedersi: “Che cosa potrebbe fare ora
Gesù al mio posto?”
Essere onesto, vuol dire rispettare i dettami della coscienza.
Il termine latino “Honestas” significa anche bellezza ,
una realtà che dà profondo godimento allo spirito, che
rende gioiosa la vita di una società. L’onestà è molto difficile
e spesso, come si esprime un detto conosciuto, non
paga. Nulla è perduto da ciò che viene da una coscienza
onesta, perché alla fine il vero onore sarà reso soltanto a
chi è onesto. Una società perfetta mai esisterà sulla terra,
però potrà esistere un società più giusta, più buona, più
pulita di quella attuale, una società che si costruirà con i
sacrifici di tutte le persone oneste. Noi dobbiamo avere
speranze più coraggiose per aspirare ad un destino più
alto. La coscienza è il cuore della persona, va curata, coltivata
con tutta l’attenzione possibile.
L’uomo ha una coscienza, questo sostantivo deriva dal ter-
mine “Conscio”. Conscio è
colui che si rende conto, che
è consapevole, vigile, sveglio,
presente a se stesso.
C’è nell’uomo una coscienza
morale, che è la capacità di
valutarsi nell’agire morale,
ossia di sapere se le sue azioni
sono degne o indegne.
L’uomo che fa politica non
deve guardare al proprio
tornaconto, deve guardare al
bene comune.
Bene è il bene, comune deriva
dal latino “Cum munis”,
che vuol dire “compito fatto
insieme”. Il bene comune è
l’insieme delle condizioni di
vita di una società che favorisce
il benessere, il progresso
umano di tutti i cittadini.
Tutti devono vegliare sul
bene comune: le istituzioni,
la famiglia, la scuola, tutte
realtà sociali. Tutti siamo
responsabili del bene sociale
e quindi comune.
Al bene comune non deve
pensare soltanto il Prevosto,
il Sindaco e gli Assessori, ma
ogni cittadino.
Tutti dobbiamo essere sinceri.
La sincerità è la disposizione
a non riccorrere mai alla
menzogna, specialmente per
i politici, perché potrebbero
distruggere la credibilità del
loro gruppo.
Bisogna essere limpidi, trasparenti
e trasparente è un
corpo che, lasciando passare
la luce, permette la visione
degli oggetti che si trovano
al di là di esso.
Sono trasparenti: L’acqua,
l’aria, il vetro.
Io la penso così.