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20.05.2013 Views

Chiesa Universale Da "Avvenire" Quotidiano di ispirazione Cattolica Il giorno di suor Alfonsa la prima santa indiana Sarà il ministro del lavoro del governo indiano, il cattolico Oscar Fernandes, a guidare la delegazione che parteciperà alla canonizzazione di suor Alfonsa dell’Immacolata Concezione. Insieme a lui, in Piazza San Pietro migliaia di abitanti del Kerala, stato meridionale dell’India di cui suor Alfonsa era originaria. Un’attesa, quella dei cattolici indiani, cresciuta nelle ultime settimane, in coincidenza con una recrudescenza nelle violenze dei fondamentalisti indù fomentate da interessi politici. Orgoglio di appartenenza ma anche speranza si mischiano alla gioia per un evento che è dell’intera India. Avviato il processo nel 1947, a pochi mesi dalla morte, suor Alfonsa era stata beatificata nel 1986, in occasione della visita di Giovanni Paolo II a Kottayam, a 40 anni dalla suo morte. Fin da piccola dimostrò un sentimento religioso che si rivelò più forte delle insistenze della famiglia affinché accettasse il tradizionale matrimonio combina- ilPORTO La Chiesa gioisce per la prima santa indiana: Suor Alfonsa dell'Immacolata Concezione Riconciliarsi con la Parola CHIESA UNIVERSALE to. Scelse invece di entrare, nel 1927, nel convento della Clarisse di Bharanandanam a Kottayam, dove prese i voti con il nome di Alfonsa dell’Immacolata Concezione. La gioia di potere esprimere pienamente la propria vocazione doveva presto confrontarsi con il dolore e i lunghi periodi di immobilità che mai le tolsero serenità e sorriso, fino alla morte a 36 anni. Il miracolo che è stato attribuito alla sua intercessione riguarda la guarigione di Jinil, un bambino di un anno del Kerala - sanato da un problema congenito agli arti che gli avrebbero impedito di camminare - dopo essere stato portato dai genitori in visita alla tomba della suora. L’inserimento di Bharananganam tra i centri di pellegrinaggio riconosciuti e altre iniziative accompagnano la canonizzazione di questa santa che ha fatto della semplicità del vivere e della sofferenza qualcosa di cui gli indiani possono riconoscersi. L’assemblea dei vescovi apre la seconda settimana di lavori. «Dalla Gmg ai movimenti, quante occasioni per incontrare la Scrittura» La parabola del seminatore come metafora del Sinodo sulla Parola di Dio. L’immagine, risuonata nel corso degli interventi liberi è stata ribadita dal cardinale Godfried Danneels. «Malgrado tutti gli ostacoli - ha sottolineato il presidente della Conferenza episcopale del Belgio - da qualche parte c’è sempre della buona terra che darà frutto. Seminate, dunque, ci sarà sempre una messe» Un’autorevole proposta è venuta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, «È importante che ogni confessore senta la responsabilità di invitare il penitente alla lettura delle Sacre scritture e si assuma questo impegno», ha sottolineato. «Forse il Sinodo potrebbe rivolgere un invito specifico a questo riguardo» Scola: In ascolto dei testimoni autentici, così la lettura nasce dalla comunione» La pia lettura delle scritture non può ridursi a né a puro studio, né a semplice, immediata reazione. È relazione personale col Signore, perché «si può leggere la Bibbia senza fede, ma senza fede non si può scrutare la Parola di Dio» La pia lettura riconosce che la Sacra Scrittura è testimonianza ispirata e normativa della Rivelazione Vallini: «Formiamo i pastori e gli operatori, rimettiamo la Bibbia al centro della Pastorale» Perché il maggior numero possibile di uomini e donne, battezzati e non, possono incontrare Dio che parla alla loro vita, è decisiva l’azione dei pastori. Solo la convinzione vissuta della centralità della Parola di Dio da parte dei sacerdoti (e degli altri ministri della Parola) farà sì che gradualmente la stessa convinzione entri nella vita dei fedeli. Martino: La Scrittura illumini la riflessione della dottrcna sociale 9

CHIESA DIOCESANA ilPORTO 10 TRE SUORE NEL BRONX DI MILANO “Noi missionarie al primo piano” Orari delle Confessioni CHIESA DI SAN ROCCO: Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle 9.00 giovedì dalle 8.30 alle 10.30 da lunedì a venrdì dalle 15.15 alle 16.00 mercoledì e verdì dalle 19 alle 20.00 Spalancano la porta alle sei del mattino, la chiudono soltanto la sera alle 9. Ogni tanto capita che debbano riaprirla in piena notte. A Buzzano ci sono suor Ines e suor Gina che vengano dalla provincia di Vicenza e suor Pierina che viene da Foresto Sparso. Sono qui rispettivamente da19, 7 e un anno. “Noi siamo una comunità di suore delle Poverelle, questi condomini sono un universo, c’è tanta gente per bene e a modo, ci sono gli sbandati, ci sono le famiglie in gravissime difficoltà, ci sono tanti extracomunitari. In genere gli extracomunitari sono quelli che si comportano in maniera rispettosa delle cose e delle persone. C sono poi gli abusivi che sono entarti qui sfondando la porta. Noi siamo qui dall’inizio e abbiamo la porta sempre aperta, in estate spalancata. In 30 anni non ci è mai successo niente.” Non stupisce di trovarle qui le suore delle Poverelle, di trovarle “avvolte in mezzo agli ultimi” come diceva il loro fondatore, don Luigi Palazzolo, alla metà dell’800. Non nel convento, non in chiostri ordinati e rassicu- CHIESA NUOVA Sabato dalle 19.00 alle 20.00 domenica dalle 17.00 alle 18.00 inoltre disponibilità a confessare prima e dopo le S.Messe Chiesa Diocesana da "L'Eco di Bergamo" ranti. Calate nel caos della vita. Dice Suor Pierina: “Ci alziamo alle 6, preghiamo, facciamo colazione e poi alla messa in parrocchia. A casa resta sempre qualcuno. Facciamo un piccolo ambulatorio soprattutto per gli anziani, iniezioni, pressione, farmaci... Organizziamo un po’ di socializzazione... Abbiamo una stanza e un piccolo appartamento per l’accoglienza immediata e per i casi urgenti” Ospitano famiglie che hanno dei congiunti in ospedale, di solito arrivano dal sud d’Italia, fanno doposcuola ad alcuni ragazzi e trovano anche il tempo di collaborare con la parrocchia per i servizi sociali. Qui in tante famiglie i genitori latitano, per lavoro, per disinteresse. I ragazzi non hanno punti di riferimento. Giovani pescecani spacciano nei dintorni, vendono pasticche ai dodicenni. Loro sanno, loro intervengono alla loro maniera. Avvisano, parlano, si confrontano senza paura. “Ma anche queste persone sono figlie di Dio. E per questo, proprio per questo, noi vogliamo loro bene. Sul serio”. DON SILVANO GHILARDI NUOVO ASSISTENTE DIOCESANO DI AZIONE CATTOLICA Ordinato prete a 24 anni entra in punta di piedi come direttode dell’Oratorio nel quartiere del “Villaggio degli sposi”. Entra in questo mondo in punta di piedi, con pazienza, deciso soprattutto ad imparare ad ascoltare i ragazzi e le famiglie per crescere con loro. Nel 1982 inizia quella che per lui sarà una grande storia d’amore con l’Azione Cattolica come assistente diocesano. “Per me i giovani hanno contato molto... Ho nel cuore il volto di tutti quei ragazzi che ho incontrato durante i miei 31 anni di sacerdozio. E’ stao bello vederli crescere, maturare scelte importanti. ...Le famiglie sono il punto nevralgico dell’azione pastorale. Spesso i genitori si lasciano coinvolgere dalle proposte legate al cammino di iniziazione cristiana dei figli, poi molti mollano, non c’è continuità e allora bisogna ricominciare da capo. La ricchezza umana di genitori e nonni è stata una ricchezza di fede ed ho capito che le due cose sono sono in fondo una cosa sola. Si informa che sono riprese le trasmissioni delle funzioni attraverso RADIO E sulla frequenza di 101,1 sia dalla Chiesa nuova che dalla Chiesa di San Rocco.

CHIESA<br />

DIOCESANA<br />

ilPORTO<br />

10<br />

TRE SUORE NEL BRONX DI MILANO<br />

“Noi missionarie al primo piano”<br />

Orari delle Confessioni<br />

CHIESA DI SAN ROCCO:<br />

Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì<br />

e sabato dalle 8.30 alle 9.00<br />

giovedì dalle 8.30 alle 10.30<br />

da lunedì a venrdì dalle 15.15 alle 16.00<br />

mercoledì e verdì dalle 19 alle 20.00<br />

Spalancano la porta alle sei del mattino, la chiudono<br />

soltanto la sera alle 9. Ogni tanto cap<strong>it</strong>a che debbano<br />

riaprirla in piena notte.<br />

A Buzzano ci sono suor Ines e suor Gina che vengano<br />

dalla provincia di Vicenza e suor Pierina che<br />

viene da Foresto Sparso. Sono qui rispettivamente<br />

da19, 7 e un anno.<br />

“Noi siamo una comun<strong>it</strong>à di suore delle Poverelle,<br />

questi condomini sono un universo, c’è tanta gente<br />

per bene e a modo, ci sono gli sbandati, ci sono le<br />

famiglie in gravissime difficoltà, ci sono tanti extracomun<strong>it</strong>ari.<br />

In genere gli extracomun<strong>it</strong>ari sono quelli<br />

che si comportano in maniera rispettosa delle cose<br />

e delle persone. C sono poi gli abusivi che sono<br />

entarti qui sfondando la porta. Noi siamo qui dall’inizio<br />

e abbiamo la porta sempre aperta, in estate spalancata.<br />

In 30 anni non ci è mai successo niente.”<br />

Non stupisce di trovarle qui le suore delle Poverelle,<br />

di trovarle “avvolte in mezzo agli ultimi” come diceva<br />

il loro fondatore, don Luigi Palazzolo, alla metà<br />

dell’800.<br />

Non nel convento, non in chiostri ordinati e rassicu-<br />

CHIESA NUOVA<br />

Sabato dalle 19.00 alle 20.00<br />

domenica dalle 17.00 alle 18.00<br />

inoltre disponibil<strong>it</strong>à a confessare prima e<br />

dopo le S.Messe<br />

Chiesa Diocesana<br />

da "L'Eco di Bergamo"<br />

ranti. Calate nel caos della v<strong>it</strong>a.<br />

Dice Suor Pierina: “Ci alziamo alle 6, preghiamo, facciamo<br />

colazione e poi alla messa in parrocchia. A<br />

casa resta sempre qualcuno. Facciamo un piccolo<br />

ambulatorio soprattutto per gli anziani, iniezioni,<br />

pressione, farmaci... Organizziamo un po’ di socializzazione...<br />

Abbiamo una stanza e un piccolo appartamento<br />

per l’accoglienza immediata e per i casi<br />

urgenti” Osp<strong>it</strong>ano famiglie che hanno dei congiunti<br />

in ospedale, di sol<strong>it</strong>o arrivano dal sud d’Italia, fanno<br />

doposcuola ad alcuni ragazzi e trovano anche il<br />

tempo di collaborare con la parrocchia per i servizi<br />

sociali.<br />

Qui in tante famiglie i gen<strong>it</strong>ori lat<strong>it</strong>ano, per lavoro,<br />

per disinteresse. I ragazzi non hanno punti di riferimento.<br />

Giovani pescecani spacciano nei dintorni,<br />

vendono pasticche ai dodicenni. Loro sanno, loro<br />

intervengono alla loro maniera. Avvisano, parlano, si<br />

confrontano senza paura.<br />

“Ma anche queste persone sono figlie di Dio. E per<br />

questo, proprio per questo, noi vogliamo loro bene.<br />

Sul serio”.<br />

DON SILVANO GHILARDI NUOVO ASSISTENTE<br />

DIOCESANO DI AZIONE CATTOLICA<br />

Ordinato prete a 24 anni entra in punta di piedi<br />

come direttode dell’Oratorio nel quartiere del<br />

“Villaggio degli sposi”. Entra in questo mondo in<br />

punta di piedi, con pazienza, deciso soprattutto ad<br />

imparare ad ascoltare i ragazzi e le famiglie per crescere<br />

con loro.<br />

Nel 1982 inizia quella che per lui sarà una grande<br />

storia d’amore con l’Azione Cattolica come assistente<br />

diocesano. “Per me i giovani hanno contato<br />

molto... Ho nel cuore il volto di tutti quei ragazzi che<br />

ho incontrato durante i miei 31 anni di sacerdozio. E’<br />

stao bello vederli crescere, maturare scelte importanti.<br />

...Le famiglie sono il punto nevralgico dell’azione<br />

pastorale. Spesso i gen<strong>it</strong>ori si lasciano coinvolgere<br />

dalle proposte legate al cammino di iniziazione cristiana<br />

dei figli, poi molti mollano, non c’è continu<strong>it</strong>à e<br />

allora bisogna ricominciare da capo. La ricchezza<br />

umana di gen<strong>it</strong>ori e nonni è stata una ricchezza di<br />

fede ed ho cap<strong>it</strong>o che le due cose sono sono in<br />

fondo una cosa sola.<br />

Si informa che sono riprese le trasmissioni<br />

delle funzioni attraverso RADIO E sulla frequenza<br />

di 101,1 sia dalla Chiesa nuova che<br />

dalla Chiesa di San Rocco.

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