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Dispense del corso - Dipartimento Ingegneria dell'Informazione ...

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Facoltà di <strong>Ingegneria</strong> 88<br />

con una densità spettrale di potenza media maggiore rispetto a quello che<br />

altera le componenti a bassa frequenza. Le componenti in frequenza più alte<br />

presenti nel segnale utile demodulato sono perciò maggiormente degradate<br />

dal rumore. Questo inconveniente, tipico <strong>del</strong>le modulazione FM, può essere<br />

eliminato modificando in modo opportuno lo spettro <strong>del</strong> segnale modulante<br />

prima che questo venga trasmesso. Questa operazione, che prende il nome di<br />

pre-enfasi, consiste nell’esaltare la potenza <strong>del</strong>le componenti di frequenza più<br />

alte contenute nel segnale modulante. Al ricevitore viene ripristinato, dopo<br />

l’operazione di demodulazione, lo spettro <strong>del</strong> segnale modulante mediante<br />

l’operazione inversa, detta de-enfasi. Lo schema di principio di un sistema<br />

FM è mostrato nella figura 5.20. I circuiti di pre-enfasi e di de-enfasi han-<br />

Figura 5.20: Rapporto segnale-rumore nella modulazione di frequenza<br />

no le seguenti funzioni di trasferimento Hp(f) e Hd(f). Tali circuiti devono<br />

essere tali che, in assenza di rumore, il segnale utile dopo l’operazione di<br />

de-enfasi risulti uguale a s(t) e quindi<br />

Hp(f) · Hd(f) = c (5.99)<br />

con c costante per −B ≤ f ≤ B.<br />

La funzione Hp(f) viene generalmente scelta imponendo che la potenza media<br />

<strong>del</strong> segnale dopo il circuito di pre-enfasi risulti uguale a quella <strong>del</strong> segnale<br />

modulante s(t), per cui la Btx <strong>del</strong> segnale FM risulti la stessa sia in presenza<br />

che in assenza di pre-enfasi. La funzione di trasferimento <strong>del</strong> circuito di preenfasi<br />

deve variare così in modo proporzionale a f 2 , come la densità spettrale<br />

di Pu,u(f). Una funzione che soddisfa la seguente condizione è<br />

Hp(f) = j2πf (5.100)<br />

cioè un derivatore. In questo caso, facendo precedere al circuito di modulazione<br />

FM un derivatore, si ottiene una modulazione PM. Tuttavia la scelta<br />

<strong>del</strong>la modulazione PM nella sua versione classica pone numerosi problemi<br />

da un punto di vista realizzativo; perciò si preferisce utilizzare una tecnica<br />

che può considerarsi un’opportuna combinazione <strong>del</strong>le due modulazioni. Un<br />

dispositivo adatto per realizzare l’operazione di pre-enfasi e di de-enfasi ha<br />

quindi una funzione di trasferimento uguale ad una costante per basse frequenze<br />

e si comporta come un derivatore per le alte frequenze. Un esempio

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