Dispense del corso - Dipartimento Ingegneria dell'Informazione ...
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Capitolo 4<br />
Modulazioni di Ampiezza<br />
L’operazione di modulazione viene generalmente effettuata sul segnale informativo<br />
prima di trasmetterlo nel canale di comunicazione e ha lo scopo di<br />
trasformare il segnale stesso in una forma più adatta per la sua trasmissione<br />
a distanza.<br />
La modulazione consiste nel far variare le caratteristiche di un segnale sinusoidale,<br />
detto portante, in funzione <strong>del</strong> segnale informativo s(t), detto segnale<br />
modulante. Le modulazioni si distinguono in modulazioni analogiche e modulazioni<br />
digitali; le prime sono utilizzate per trasmettere segnali analogici,<br />
mentre le seconde segnali digitali. In questo capitolo e nel prossimo saranno<br />
descritte le principali tecniche di modulazione per i segnali analogici, mentre<br />
nel capitolo 6 saranno descritte le modulazioni digitali.<br />
Indichiamo con s(t) il segnale informativo da trasmettere; s(t) prende il nome<br />
di segnale modulante. Consideriamo quindi un segnale sinusoidale v(t) con<br />
ampiezza V0, frequenza f0 e fase Φ0, cioè:<br />
c(t) = V0cos(2πf0t + Φ0) (4.1)<br />
Il segnale c(t) rappresenta la portante ed il processo di modulazione consiste<br />
nel far variare l’ampiezza V0, la frequenza f0 e la fase <strong>del</strong>la portante in funzione<br />
<strong>del</strong> segnale modulante s(t).<br />
In questo capitolo sono descritti diversi tipi di modulazione di ampiezza,<br />
in cui cioè l’ampiezza <strong>del</strong> segnale trasmesso varia in modo proporzionale al<br />
segnale modulante, mentre la frequenza e la fase rimangono costanti. Per<br />
semplicità consideriamo successivamente Φ0 = 0. Nel capitolo 5 saranno invece<br />
descritte le modulazioni di frequenza e di fase, in cui la frequenza o la<br />
fase <strong>del</strong> segnale trasmesso variano proporzionalmente al segnale modulante,<br />
mentre l’ampiezza rimane costante.<br />
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