N° 2 Anno XVIII (LVIII) ~ Aprile/Dicembre 2010 - Unione Nazionale ...

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Come scenario le Bandiere di tutti i Paesi Europei appartenenti all’A.E.S.O.R. accoglievano a braccia aperte i Presidenti Delegati del Comitato Centrale AESOR a San Donà di Piave. Era un bel sentire nelle varie lingue, spagnolo, francese, inglese, tedesco, italiano, le solerti, preparate, graziose interpreti di turno, e per noi dalla platea, era un ripasso di nozioni linguistiche di scolastica memoria. Si è parlato, discusso, confermato sui vari temi in programma e prima di passare il “testimone” dall’Italia alla Spagna, tutto magistralmente preparato, seguito “in primis” dal Presidente Nazionale Arturo Malagutti, un “deus machinae” senza mai perdere “l’à plombe” che gli compete. Ma, direte voi, cari lettori, dove si è svolto il tutto? Scusate, mi sono lasciata prendere dalle mie reminescenze. A noi quindi, come scenario Noventa di Piave a pochi passi da San Donà, al Basic Hotel, si è tenuta la tre giorni 9 – 11 Aprile 2010 dell’AESOR. Emozione, batticuore, lacrime, adrenalina alle stelle, ciò che molti sentono sulla propria pelle, nel rivedersi, è così per me tutte le volte che partecipo quale “giornalista” a manifestazioni patriottiche, sfilate, congressi, un turbinìo di volti, nomi, date, si intrecciano con il passato, il vostro, il nostro, il mio, quello del Sentiero Tricolore 24 A.E.S.O.R. in nome della pace universale di Daniela Del Bianco Rizzardo mio bisnonno “eroe garibaldino” ora al Cimitero degli Eroi di Aquileia, di mio padre, Sottufficiale dell’Aviazione, grazie al quale sono entrata a far parte di Voi Sottufficiali, come Capo Redattore, dal 1992. Appuntamento quindi al Multinational CIMIC Group, base di ritrovo per la cerimonia di passaggio dell’AESOR dall’Italia alla Spagna. Molte le Sezioni rappresentate dal proprio Presidente, Delegato, Alfiere, Soci, Bandiere. Come cornice, una splendida giornata di sole e... il nostro Presidente Nazionale Malagutti, dopo la sfilata dei Labari, Bandiere, davanti alle Autorità Militari , Civili, ha letto il suo commiato in perfetta lingua inglese, spagnolo, italiano. Ho potuto seguire in silenzio, ho fotografato con i miei occhi, che hanno scattato infinite immagini, mentre la mia mano ha scritto, il mio cuore ha registrato all’unisono con la mia mente. “Ci auguriamo che l’Europa... possa essere modello per tutto il Mondo”. Lo sottolineo. Resi gli onori al Gonfalone di Motta di Livenza e di San Dona’ di Piave, allo squillo di tromba, tamburo al seguito, fianco a fianco il Presidente Nazionale Spagnolo e il Presidente Nazionale Malagutti, hanno reso gli Onori ai Labari Combattentistici e d’Arma, lasciato lo schieramento... “Monte Grappa tu sei la mia Patria...” su queste note, molti di noi hanno fatto parte del coro mentre lacrime furtive baciavano i volti. Appuntamento quindi al pomeriggio dedicato a Venezia, alle sue splendide isolette, a Murano e alla magìa del Maestro vetraio, il “soffiatore di vetro” che ci stava attendendo nel suo misterioso laboratorio, in men che non si dica, ha creato un grazioso “cavallino” desideroso, si fa per dire, di scalpitare per calli e ponti. Burano, prezioso per i suoi
“merletti”, ricami, trine, e tutto tra ponticelli, canali, campielli, ove le facciate colorate delle case si riflettono umilmente nell’acqua, uno scenario ripetuto di giorno in giorno, offerto alle migliaia di fortunati visitatori, facenti parte di quella poetica cornice. Appuntamento seguente al Museo Storico Navale della Marina Militare. Splendido tutto senza esclusione alcuna, tra i vari natanti la “gondola”, naturalmente, una storia dalla più antica ai giorni nostri, pezzo dopo pezzo rimontata a misura reale, o in scala così piccola da desiderare di farla nostra nel giardino di casa. “Dulcis in fundo” la magnifica serata, cena al Circolo dell’Esercito a Palazzo Cornoldi... si è parlato, gustando i manicaretti veneziani e... in men che non si dica... tutti imbarcati per il ritorno in hotel. Già, il ritorno è stato dolce, cullati dalla spuma della laguna, piccole luci riflesse in quell’acqua crearono quadri d’autore di “settecentesca memoria”. Sabato 10 Aprile, la Riunione plenaria del Comitato Centrale, ha occupato mattino e parte del pomeriggio. Tutti quindi, sui pulmini per raggiungere la Città di TREVISO. Sulla sponda del Sile, il fiume incornicia la parte antica di Treviso, con le sue origini risalenti all’età del “bronzo”, quel piccolo centro storico d’epoca romana, baciato dal periodo gotico, lombardo, ai tempi di Carlo Magno, risale la Capitale della Marca, sede importante della “zecca d’Italia”, ben presto la “marca gioiosa ed amorosa, poi Signorìa”, infine sotto il dominio al Regno d’Italia. Per entrarvi le porte d’accesso, Porta Santi Quaranta e Porta San Sentiero Tricolore 25 Tommaso. Stupendi momenti Romanico-Gotico. Noi fortunati turisti abbiamo visitato Treviso all’esterno, le Chiese, i Monumenti, Piazze e... “tempus fugit” abbiamo corso alfine per godere furtivamente di quelle bellezze antiche, anche perché al ritorno ci aspettavano la cena e la serata di gala dedicate all’AE SOR. Nel salone delle feste accolti da una “compagnia della Venezia del tempo di goldoniana memoria”, maschere d’epoca s’inchinavano graziosamente con i loro ventagli ed abiti rigorosamente d’autore. E’ stato un bel tuffarsi nel passato, mentre dai maxi schermi lungo le pareti del salone, facevano bella mostra le “Frecce Tricolori”, regalandoci momenti di esaltanti acrobazie, avvolti dalla scìa bianco, rossa, verde, “leit motiv” che “osanna” i magnifici piloti. Sono seguiti i discorsi di commiato, ringraziamenti, premiazioni, nomine, pergamene, medaglie... ricordi per l’AESOR e, tutto fotografato, filmato, registrato e... stretto fortemente nei nostri cuori. Domenica 11 Aprile La Città di San Donà di Piave ha offerto ai suoi Cittadini, grazie all’UNSI e all’AESOR, la sfilata nella grande Piazza, le Delegazioni straniere con Bandiere al seguito, le divise con appuntate al petto medaglie, decorazioni, una “performance” che tutti i Cittadini presenti hanno potuto gradire applaudendo, cantando. Tutti schierati alfine, mente il Tricolore Italiano “garriva” sul pennone accanto alla Bandiera Europea. Ancora emozione, occhi lucidi. Infine i discorsi delle Autorità, del Presidente Nazionale Malagutti, del Primo Cittadino, Dott.ssa Francesca ZACARIOTTO, che hanno ringraziato le Delegazioni per tale onore. Era, è stata una magnifica cornice per l’AESOR... per l’UNSI... tutti uniti in nome della Pace Universale.
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