MAR/APR - Marina di Salivoli

Continua il viaggio di B. d’ O. per le isole dell’arcipelago.
Tra santi e pirati, tra storia e leggenda:
L’Isola del GIGLIO
Il nome ha un'etimologia curiosa. Furono i
greci a chiamarla Aegilion mikros ( terra di
capre “minore”, forse per distinguerla da
Capraia). Il nome fu poi latinizzato in Igilium
(1° sec. a.C.) e successivamente italianizzato
in Giglio.
Era quindi un'isola di capre e non di fiori,
granitica e riarsa, con coste dirupate e cale
selvagge.
Contrariamente a Capraia, Elba, Gorgona e
Pianosa, che dopo l'unità d'Italia furono sede
di colonie penali, l'isola del Giglio ne fu esclusa
e pur essendo una piccola montagna in mezzo al
mare, vi si è potuto sviluppare con un tessuto
sociale proprio, diviso tra pescatori al Porto, e
contadini al Castello.
“Due popolazioni” , ma un'unica storia.
a cura di Aldo Linari
Da Marina di Salivoli, Giglio Porto ( 42°21'.71N 10°55'.27E ) dista 38,70 mn per 151°,76, da Porto Santo
Stefano 10 mn per 273°,35 e da Marina di Campo a Campese ci sono 35,73 mn per 129°.
Capitaneria: 0564 809480, Ormeggi comunali: 035 6092976. Vhf 14
Il porticciolo è esposto alla tramontana, al grecale e al levante. La profondità in banchina: 0,80-4,50 m.
L'isola è lunga 8,7 km da punta del Fenaio a punta del Capel Rosso, nella direzione NNW-SSE. Ha una
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superficie di 21 km e 28 km di costa; il monte più alto è il Poggio della Pagana di m 498.