20.05.2013 Views

i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia

i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia

i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

infine, alla domanda se i due avvocati avessero indicato i motivi della richiesta di denaro: "Io non ho parlato<br />

con loro: mio fi<strong>gli</strong>o ha parlato con loro, dovete chiedere a lui".<br />

Racco<strong>gli</strong>endo l'invito della madre, diamo subito la parola a Felice Rovelli sul punto dei <strong>rapporti</strong> con i<br />

co<strong>imputati</strong> (cfr. interrogatori in data 8 maggio 1996; 14 settembre 1996; 15 settembre 1997; 25 settembre<br />

1997; tutti acquisiti, stante il rifiuto di rendere l'esame, all'udienza del 29 lu<strong>gli</strong>o 2002).<br />

"Pochi giorni dopo la morte di mio padre, mia madre mi ha comunicato che mio padre, prima di morire, le<br />

aveva detto che c'erano de<strong>gli</strong> impegni da rispettare... Preciso che nel mese di dicembre 1990 mio padre è<br />

stato ricoverato per subire un'operazione a rischio; non sapeva se sarebbe sopravvissuto. Poco prima<br />

dell'operazione ha detto a mia madre che se non fosse sopravvissuto, si sarebbe presentato a lei l'avv.<br />

Pacifico a chiedere dei soldi. Mio padre morì poco dopo e subito dopo mia madre mi ha girato<br />

l'informazione, facendomi presente che era sua intenzione onorare l'impegno. Dopo qualche settimana si è<br />

presentato l'avvocato Pacifico, probabilmente a Lugano, presumibilmente mentre eravamo presenti sia io<br />

che mia madre. L'avv. Pacifico si preoccupò se avremmo rispettato l'impegno che mio padre aveva preso<br />

con lui e noi rispondemmo affermativamente. Preciso che quanto all'entità dell'impegno mia madre sapeva<br />

che si <strong>tra</strong>ttava di una cifra importante. Pacifico, nell'incontro, ha quantificato l'importo in una cifra vicina<br />

ai 30 miliardi di lire. Preciso che Pacifico si è limitato a ricordarci l'impegno, a darci quella indicazione di<br />

massima sul valore, ma non ha detto nulla in ordine ai motivi per i quali i soldi erano dovuti. Nemmeno noi<br />

<strong>gli</strong> abbiamo chiesto alcuna spiegazione sui motivi del debito, perché in effetti la nos<strong>tra</strong> alternativa era o<br />

dir<strong>gli</strong> che non avremmo pagato o essere in condizioni di dover credere in qualsiasi cosa ci avesse detto.<br />

Intendo anche precisare che mio padre era molto ottimista e contemporaneamente persona che non faceva<br />

confidenze. Era sicuro di superare l'operazione e quindi si è limitato a dire a mia madre che in caso di<br />

ipotesi infausta si doveva onorare il debito. La sua fiducia nella possibilità di sopravvivere era a mio parere<br />

il motivo per cui non diede a mia madre altri detta<strong>gli</strong> sul rapporto con Pacifico. Questa essendo la<br />

situazione, noi non avevamo la possibilità di verificare nulla e quindi non abbiamo chiesto chiarimenti al<br />

Pacifico. Il Pacifico ci ha chiesto in quell'occasione la disponibilità di pagare subito, ma noi una cifra del<br />

genere in quel momento non l'avevamo per lo meno in forma liquida. Tra le tante cose, in quel periodo si<br />

analizzava anche l'asse ereditario, c'era anche la possibilità che noi ricevessimo del denaro come la<br />

liquidazione a seguito di una causa intentata contro l'IMI. Chiedemmo quindi a Pacifico la cortesia di<br />

aspettare che ci venisse liquidata quella somma. Pacifico acconsentì".<br />

Sulla comparsa in scena de<strong>gli</strong> altri <strong>imputati</strong>, questo è il racconto: "Faccio presente che nel corso dei primi<br />

contatti intervenuti con l'avvocato Pacifico nei mesi immediatamente successivi alla morte di mio padre, il<br />

Pacifico mi disse che la somma che mi chiedeva riguardava i suoi <strong>rapporti</strong> con mio padre, mi aggiunse che<br />

mio padre aveva dei debiti anche nei confronti dell'avvocato Giovanni Acampora e dell'avvocato Cesare<br />

Previti. Aggiunse che lui richiedeva a me il pagamento del suo credito, mentre Acampora e Previti mi<br />

avrebbero contattato ciascuno per il credito proprio. In effetti, pochi mesi dopo, anche Acampora e Previti<br />

si sono fatti vivi con me, sicuramente separatamente".<br />

In particolare sui <strong>rapporti</strong> con Acampora: "Fin dalla prima volta che l'ho visto, Acampora mi ha chiesto una<br />

somma dell'ordine di una dozzina di miliardi, senza specificare i motivi, ma dicendo che mio padre <strong>gli</strong>eli<br />

aveva promessi. Anche con Acampora ho pattuito un rinvio del pagamento al momento che mia madre fosse<br />

en<strong>tra</strong>ta in possesso della sufficiente liquidità. Finché, dopo che la sentenza IMI era stata eseguita,<br />

Acampora venne a New York da solo e... mi diede un bi<strong>gli</strong>ettino scritto a macchina sul quale compariva<br />

l'indicazione di bonificare le somme..." su alcuni conti esteri.<br />

Sui <strong>rapporti</strong> con Previti: "Anche Previti l'ho visto qualche mese dopo la morte di mio padre e l'ho incon<strong>tra</strong>to<br />

successivamente in poche occasioni. Posso dire di avere incon<strong>tra</strong>to il Previti qualche volta a Roma e<br />

qualche volta a Lugano, qualche cosa come un paio a Lugano e sulle tré volte a Roma nel suo studio. Non<br />

sono però in grado di dire se il primo incontro si è verifìcato a Roma oppure a Lugano. Nel primo incontro<br />

Previti mi disse che il debito di mio padre nei suoi confronti era di circa venti miliardi. Anche a Previti non<br />

ho mai chiesto spiegazioni, perché anche lì si <strong>tra</strong>ttava o di accettare di pagare tutti <strong>gli</strong> impegni che mi<br />

venivano prospettati come assunti da mio padre, oppure di rifiutarli. E siccome mia madre aveva promesso<br />

a mio padre prima dell'operazione di onorare i suoi debiti, mi disse che li voleva rispettare e io pertanto<br />

avrei dovuto agire di conseguenza. Anche Previti pochi giorni dopo la disponibilità liquida del denaro da<br />

parte della mia fami<strong>gli</strong>a mi comunicò, vedendomi a Lugano, <strong>gli</strong> estremi del bonifico".

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!