i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia

- ore 11,20 sull'agenda Pacifico vi è l'annotazione "Renato";
- ore 11,45 sull'agenda vi è l'annotazione "Previti";
- ore 12,15, sempre sull'agenda: "Meccariello: se può passare o può chiamare nel pomeriggio è in ufficio"
(trattasi di dipendente amministrativo della Suprema Corte);
- ore 12,41 Pacifico chiama Metta;
- ore 12,57 Pacifico chiama Squillante;
- sull'agenda vi è l'annotazione "Messaggio = Renato (da richiamare);
- ore 16,48 Pacifico chiama Squillante;
- ore 16,58 Pacifico chiama Squillante.
A conferma della "delicatezza" di questi giorni, una eloquente annotazione sull'agenda di Pacifico il 24
giugno 1993: "X Rovelli l'avv. sarà qui per le 18.30 X gli altri l'avv. è fuori"; come dire, attenzione e
concentrazione assolute sulla causa Rovelli.
Come detto, la convocazione delle parti era per il giorno 8 luglio, e nei giorni 7, 8 e soprattutto 9 luglio,
ancora, si intensificano le comunicazioni fra gli imputati:
- il 7 luglio, ore 12.44 Pacifico chiama Metta,
- il 7 luglio, ore 15.54 Previti chiama Pacifico;
- sempre il 7 luglio, ore 16.40 Pacifico chiama Squillante;
- il giorno 8 luglio, sull'agenda: "Consigliere Metta (richiamerà lui)";
- ancora sull'agenda dell'8 luglio: "12.15 Meccariello";
- 8 luglio, ore 16.11 Pacifico chiama Squillante;
- 8 luglio, ore 17.52 Pacifico chiama Squillante;
- sull'agenda del 9 luglio: "12.35 Consigliere Metta (in studio)";
- 9 luglio ore 12.55 Pacifico richiama Metta a casa della suocera (ossia in studio);
- 9 luglio sull'agenda: "16.35 Renato (far chiamare dall'avv.)";
- agenda del 9 luglio: "18.05 Renato" - 9 luglio ore 18.10 il tabulato registra due chiamate da Pacifico a
Squillante in rapida successione, a confutazione di ogni possibile dubbio sulla identificazione del Renato
di cui sopra; - ancora agenda 9 luglio: "18.10 Rovelli " e di seguito: "X Renato - Rovelli numero
macchina e albergo", laddove appare evidente come Pacifico sia stato il tramite tra Squillante e Rovelli
per chiarire al primo la reperibilità del secondo.
Sempre gli intermediari, sempre i due giudici.
Seguono, infine, ulteriori contatti tra gli imputati nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla
pubblicazione della tanto attesa (e mai come in questo caso l'espres-ìsione pare adeguata) sentenza con la
quale la Corte di Cassazione dichiarava l'improcedibilità del ricorso dell'Istituto Mobiliare Italiano (14
Luglio 1993).
Torniamo un attimo al rapporto Previti - Squillante: come si diceva, entrambi, ammettendo la loro amicizia e
frequentazione, la legano ad un'unica comune attività, quella del gioco del calcetto: vi era un gruppo di una
cinquantina di persone che, una volta o due la settimana, si riunivano per una partita, alla quale però, proprio
per il folto numero di interessati, era necessario "prenotarsi". Proprio a queste "prenotazioni" e alla relativa
conferma, gli interessati ascrivono tutte - ma proprio tutte - le loro conversazioni telefoniche.
E' processualmente accertato, perché plurime fonti lo confermano, compresa Stefania Ariosto, che gli
imputati (anche Pacifico) avessero questa attività ludica in comune. La collocazione temporale delle
chiamate e il loro incrocio con quelle degli altri soggetti occultamente interessati alla causa Imi-Sir impone a
chi sia dotato di normali capacità logiche (e di collegamento con gli altri elementi gravemente indizianti) di
disattendere la totalizzante versione difensiva e di ricollegare agli illeciti movimenti di perturbazione di
quella causa, se non tutti i contatti documentati, certamente quelli dotati delle peculiarità che si sono
indicate.
Ma c'è di più, agli atti, e, ancora una volta, gli orizzonti si debbono allargare, attraverso gli esiti delle
indagini bancarie svolte con rogatoria internazionale smentendo ancora l'asserzione difensiva secondo cui tra
Previti e Squillante non vi fossero altri comuni interessi od attività, a parte il calcetto.
Intanto, entrambi, quasi contestualmente, ricevono da Pacifico la stessa somma (133 milioni di lire, pari a
100 mila dollari USA del 1991) proveniente dalla prima tranche della provvista Rovelli bonificata dal conto