i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia
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- Subrizi Rosamaria è la consorte di Vittorio Metta;<br />
- Metta Sabrina è la fi<strong>gli</strong>a di Vittorio Metta;<br />
- Spera Secondina è la suocera di Vittorio Metta, presso la cui abitazione l'imputato ha spiegato di avere<br />
una stanza ove, quando ancora faceva parte dell'Ordine Giudiziario, solitamente si recava a lavorare;<br />
- Midolo Serenella è la consorte di Attilio Pacifico;<br />
- - Pacifico Clara è la fi<strong>gli</strong>a di Attilio Pacifico;<br />
- Cappotta Anna Maria è la consorte di Filippo Verde;<br />
- Fraco Liliana è la consorte di Renato Squillante;<br />
- Pompili Silvana è la consorte di Cesare Previti;<br />
- Ponti Simonetta è il giudice Simonetta Sotgiu: l'intestazione dell'utenza è stata fatta con il cognome del<br />
marito.<br />
Alcuni apparecchi cellulari utilizzati da<strong>gli</strong> <strong>imputati</strong> sono risultati intestati a società ed occorre farne un<br />
elenco, richiamando dati assolutamente incontestati in dibattimento:<br />
- l'apparecchio intestato a La Fulvia s.p.a è risultato in uso a Felice Rovelli;<br />
- l'apparecchio intestato alla TECHSO s.p.a. era in uso a Francesco Berlinguer;<br />
- l'apparecchio intestato alla EDICOGI era in uso a Francesco Bellavista Caltagirone;<br />
- <strong>gli</strong> apparecchi intestati PARTINVEST erano in uso a Giovanni Acampora.<br />
Ancora, due apparecchi cellulari sono risultati fìttiziamente intestati a Tifi Paolo, marito di Rita Passare,<br />
segretaria "storica" di Cesare Previti; Tifi, esaminato come teste (cfr. udienze 9 febbraio 2001 e 22 febbraio<br />
2002), riferendosi alle utenze 0336/769820 e 0336/773509, ha spiegato di essere stato richiesto di acquistare<br />
i due apparecchi, intestando a se medesimo i con<strong>tra</strong>tti; aveva provveduto all'acquisto, ma non aveva mai<br />
utilizzato <strong>gli</strong> apparecchi, le cui fatture venivano saldate dallo studio di Cesare Proviti; l'imputato non ha mai<br />
contestato questa circostanza.<br />
Sono stati altresì acquisiti i dati relativi al <strong>tra</strong>ffico telefonico di un apparecchio cellulare 0337/723535,<br />
intestato all'avvocato Mario Are, legale della fami<strong>gli</strong>a Rovelli; questi, esaminato come testimone il 23<br />
febbraio 2001, ha spiegato di avere dato in prestito l'apparecchio a Felice Rovelli per pochi giorni, nel mese<br />
di febbraio del 1992; a quest'ultimo vanno dunque attribuiti i contatti, regis<strong>tra</strong>ti in quel periodo, con <strong>gli</strong> altri<br />
<strong>imputati</strong> del presente procedimento.<br />
Infine, è sottoposta alla valutazione del Tribunale la questione relativa all'uso dell'utenza 0337/746298,<br />
intestata all'avvocato Fioravante Carletti: su questa utenza, a partire dal 25 novembre 1992 fino al 27 maggio<br />
1994, si regis<strong>tra</strong>no numerosi contatti con Attilio Pacifico, Giovanni Acampora e con lo studio di Cesare<br />
Previti. L'interessato (udienza 5 aprile 2002, citato dalla difesa) ha spiegato di essere da lungo tempo buon<br />
amico di Vittorio Metta e della sua fami<strong>gli</strong>a, aggiungendo che ne<strong>gli</strong> anni precedenti alla laurea (forse dal<br />
1991) Sabrina aveva frequentato il suo studio legale, per rendersi conto di come fosse, in pratica, la<br />
professione legale. Come tutti coloro che frequentavano lo studio, la ragazza aveva a disposizione un<br />
apparecchio cellulare, del quale il teste intendeva farle omaggio; Sabrina aveva rifiutato, perché il padre non<br />
era d'accordo. Richiesto di fornire indicazioni sull'apparecchio cellulare poc'anzi citato, il teste si diceva<br />
sicuro <strong>tra</strong>ttarsi del proprio apparecchio personale e non di uno fra quelli a disposizione di chi frequentava lo<br />
studio; a domanda, rispondeva di non conoscere l'avvocato Pacifico, ma non escludeva di avere avuto<br />
contatti telefonici con il legale, magari per una causa nella quale erano con<strong>tra</strong>pposti; nel prosieguo, durante<br />
il controesame del Pubblico Ministero, <strong>gli</strong> venivano contestate le numerose conversazioni documentate con i<br />
tre <strong>imputati</strong> Acampora, Pacifico e Previti, nonché con l'Hotel Splendid di Lugano. Ribadendo di non<br />
conoscere personalmente alcuno dei tre, alla fine il teste concludeva, rivedendo la drastica affermazione<br />
iniziale: il telefono de quo era forse quello in uso a Sabrina, e che la ragazza non aveva accettato di tenere<br />
per sé quando la frequentazione dello studio era cessata.<br />
In un periodo di circa un anno e mezzo (dal novembre 1992 al maggio 1994) questi i contatti dal tabulato del<br />
cellulare Carletti: 24 chiamate in partenza verso lo studio o l'abitazione di Attilio Pacifico; 2 chiamate in<br />
partenza per l'Hotel Splendid di Lugano (ove Pacifico soleva alloggiare); 4 chiamate in partenza verso lo<br />
studio Previti; 3 chiamate in partenza verso lo studio Acampora; 2 chiamate in arrivo dall'abitazione di<br />
Attilio Pa-cifico.<br />
Premesso che le difese avevano chiesto ed ottenuto l'ammissione della testimonianza di Sabrina Metta, alla<br />
quale hanno poi rinunciato, deve rilevarsi come sulla ragazza si siano concen<strong>tra</strong>te molte dichiarazioni de<strong>gli</strong><br />
<strong>imputati</strong> ed alcune ineleganti allusioni dei difensori in sede di arringa finale.