i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia
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investiti da me questi soldi, quindi il rapporto Mochi Craft è un rapporto mio, con sottostante ausilio<br />
partecipativo dell'avvocato Previti".<br />
Riservando alla parte relativa ai movimenti finanziari della imputazione Lodo Mondadori l'esposizione dei<br />
motivi per i quali il Tribunale non crede a questa ricostruzione, basterà osservare come, per l'ennesima volta,<br />
<strong>gli</strong> <strong>imputati</strong> raccontino movimenti finanziari miliardari (il "finanziamento" di Previti in questa occasione<br />
ammontava ad 1.500.000.000 di lire) senza un solo documento d'appoggio.<br />
Infine, Acampora si è diffuso in spiegazioni in ordine al successivo movimento finanziario, quello per 425<br />
milioni di lire dal proprio conto “Careliza” al conto “Mercier” di Previti: questa volta si sarebbe <strong>tra</strong>ttato della<br />
divisione esatta per due della somma di 850 milioni di lire bonificata<strong>gli</strong> da Gianni Bulgari nell'ambito di una<br />
parcella per l'assistenza in un arbi<strong>tra</strong>to. Anche questo, come il precedente movimento, sarà oggetto di<br />
analitica <strong>tra</strong>ttazione a tempo debito.<br />
Qui si intende unicamente anticipare come, in questo caso, le difese si siano sforzate, di "adattare" alla<br />
bisogna alcuni dati di realtà, quali l'esistenza del rapporto professionale con Gianni Bulgari e l'assistenza<br />
legale a lui prestata insieme al coimputato Previti: peccato, però, che il cliente (interrogato in dibattimento<br />
all'udienza del 11 giugno 2002) ricordasse di avere pagato, come onorario, una cifra diversa da quella<br />
indicata da<strong>gli</strong> <strong>imputati</strong>; che i legali coinvolti nell'arbi<strong>tra</strong>to fossero tre e non due (vi era anche il Professor<br />
Guarino) e ciò non permette di far quadrare i conti; e che, infine, il fax prodotto in fotocopia - a parte alcune<br />
osservazioni in ordine alla sua completezza e genuinità - faccia riferimento ad un bonifico da Bulgari al<br />
conto “Careliza”, mai effettuato.<br />
I GIUDICI CORROTTI<br />
RENATO SQUILLANTE<br />
Così spiega Cesare Previti, nell'unico interrogatorio reso in fase di indagini preliminari, i propri <strong>rapporti</strong> con<br />
Renato Squillante: "io ho avuto per parecchi anni <strong>rapporti</strong> di assidua frequentazione sportiva, in particolare<br />
tutti e due eravamo e siamo amanti del calcio e quindi mi capitava un po'di vederlo allo stadio la<br />
domenica… e poi perché giocavamo insieme... ho cominciato a frequentare Squillante quando lui ancora<br />
giocava in campo grande, io ho smesso prima di lui... ha cominciato ad accusare la fatica ed allora è<br />
passato al calcetto... io già da tempo ero passato a questo sport minore e lo praticavo al Circolo che è la<br />
ormai famosa Canottieri Lazio, dove avevo organizzato la cosa, è durata credo 15 anni... 16 anni... un<br />
calcetto speciale, un calcetto ad inviti, ... lo chiamavano a Roma un calcetto VIP... e questo calcetto,<br />
cascasse il mondo, veniva fatto due volte a settimana il martedì e il giovedì, partecipavano a questo calcetto<br />
... circa una cinquantina di persone... e Squillante era <strong>tra</strong> i più assidui così come ero molto assiduo io<br />
stesso. Questo tipo di frequentazione mi ha portato a non avere sostanzialmente al<strong>tra</strong> frequentazione con<br />
Squillante, sebbene lui fosse un magis<strong>tra</strong>to molto autorevole, un magis<strong>tra</strong>to molto stimato ed apprezzato...<br />
insomma, vo<strong>gli</strong>o dire, era un magis<strong>tra</strong>to di primissimo livello, ma le sue frequentazioni, salvo quella<br />
sportiva, non erano le mie... io a casa di Squillante sarò andato tre volte, quattro volte… cinque volte,<br />
forse, non lo so, in venti anni. Quindi, questo era il rapporto effettivo che io avevo con Squillante, d'altro<br />
canto io non ho mai avuto niente a che vedere col penale, ma proprio ho avuto sempre l'idiosincrasia per il<br />
penale... non solo, ma con il penale non hanno avuto niente a che vedere nemmeno i miei clienti fino... ne<strong>gli</strong><br />
anni di cui qui si discute, non c'è stato un mio cliente che abbia avuto interferenze o passaggi con il<br />
penale... quindi non c'è stata mai la opportunità, la necessità in nessun modo di rivolgersi a Squillante per<br />
avere un aiuto, che d'altro canto Squillante, con la sua generosità non negava a nessuno, perché quando si<br />
andava a giocare a pallone se c'era una guardia carceraria che doveva essere <strong>tra</strong>sferita di penitenziario.<br />
Squillante si interessava, se uno de<strong>gli</strong> avvocati che giocava si andava a raccomandare per una certa<br />
situazione, magari Squillante l'interessamento lo tirava fuori, ma mai con me, perché non ce n'era proprio<br />
motivo...".<br />
Una spiegazione - questa relativa alla comune passione per il calcio, o per il calcetto - tenuta ferma, anche in<br />
dibattimento, come unica ragione sottesa ai numerosi contatti telefonici dei quali si dirà. Peraltro, questo<br />
accenno - forse incauto, forse sapientemente calcolato - alla cortese e generosa disponibilità di Squillante a<br />
"tirare fuori un interessamento" se un avvocato chiedeva una raccomandazione, richiama quella parte di<br />
dichiarazioni rese da Attilio Pacifico nel corso delle indagini, laddove (cfr. interrogatorio in data 14 marzo