20.05.2013 Views

i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia

i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia

i rapporti tra gli imputati - Misteri d'Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Pacifico: "No".<br />

Avv. Quattrocchi: "Non se ne ricorda di operazioni...?”.<br />

Pacifico: "No, non mi ricordo".<br />

La difesa insiste: "Non si ricorda di prelevamenti fatti sui conti di provviste che arrivavano da...".<br />

Pacifico: "... lui mi dava delle istruzioni che poi io seguivo. Per esempio, lui, non so, voleva coprire una<br />

partecipazione azionaria, un titolo di debito di...di ordinazione di un acquisto.. .dava le istruzioni. Ma non è<br />

che io facevo l'operazione con lui, nel senso che ero socio nell'affare con lui".<br />

Come si vedrà me<strong>gli</strong>o in altro capitolo (cfr. movimenti finanziari c.d. Lodo Mondadori), con questa secca<br />

negazione, è lo stesso Pacifico a smentire le - pur generiche - dichiarazioni difensive di Previti, intese a<br />

negare, per quel che riguarda i bonifici da “Mercier” (di Previti) a “Pavoncella” (di Pacifico) del 14 e 17<br />

ottobre 1991 per un totale di 425 milioni di lire, il rientro in Italia della somma, nell'ipotesi d'accusa<br />

destinata alla illecita retribuzione del giudice Vittorio Metta.<br />

Sempre volendo restare sullo specifico piano della valutazione intrinseca delle dichiarazioni de<strong>gli</strong> <strong>imputati</strong>,<br />

anche la versione difensiva di Attilio Pacifico non si sot<strong>tra</strong>e alle censure di con<strong>tra</strong>ddittorietà e di<br />

inverosimi<strong>gli</strong>anza già formulate verso Cesare Previti. Intanto, si è già sottolineato il progressivo adattamento<br />

delle sue risposte (o delle sue non risposte) alle acquisizioni investigative della Procura della Repubblica nel<br />

corso delle indagini preliminari, culminate nel verbale stilato prima de<strong>gli</strong> interrogatori di Felice Rovelli e<br />

della madre, laddove Pacifico fìnge addirittura di avere dimenticato quale fosse l'istituto bancario contro il<br />

quale Rovelli aveva agito per via giudiziaria, e di non ricordare l'epoca nella quale la causa era terminata. Ed<br />

ancora, la versione finale circa i motivi dello spostamento patrimoniale incriminato è singolarmente simile a<br />

quella del coimputato Previti: en<strong>tra</strong>mbi si riferiscono a risalenti, generici e non documentati <strong>rapporti</strong> lato<br />

sensu "professionali" con il defunto (anche se Pacifico, per la verità, in dibattimento ha posto l'accento su<br />

non me<strong>gli</strong>o identificate "operazioni societarie e finanziarie", piuttosto che su attività legale); a ingentissimi<br />

crediti maturati dieci anni prima della morte di Nino Rovelli, e mai fatti valere, ed anzi lasciati gestire a<br />

costui come una sorta di "finanziamento"; en<strong>tra</strong>mbi, senza essere in grado di documentare alcunché<br />

(Pacifico aveva un documento di Nino Rovelli, ma sostiene di non averlo mai esibito a<strong>gli</strong> eredi e di averlo<br />

s<strong>tra</strong>cciato nel 1991, quando questi si erano "impegnati" a pagare, sia pur all'esito della causa contro l'IMI) si<br />

presentano dopo la morte dell'imprenditore e vengono creduti sulla parola. Tutto, come sempre, senza una<br />

carta.<br />

Ma altre carte, come s'è visto nella ricostruzione dell'iter giudiziario della causa IMI SIR, seques<strong>tra</strong>te presso<br />

lo studio legale di Attilio Pacifico dimos<strong>tra</strong>no in modo inconfutabile quale fosse la reale causa dell'enorme<br />

credito vantato dal legale e saldato parte nel 1991 e parte nel 1994: la compravendita della sentenza Imi-Sir<br />

estesa (rectius: firmata) da Vittorio Metta e la sua irrevocabilità.<br />

GIOVANNI ACAMPORA<br />

Acampora è imputato in en<strong>tra</strong>mbe le vicende oggetto del giudizio del Tribunale, ma nei suoi confronti è<br />

stata disposta separazione, quanto alla vicenda IMI SIR, stante la sua richiesta che si procedesse nelle forme<br />

del rito abbreviato. Altro Collegio giudicante ha poi pronunziato sentenza ed il giudizio pende ora in grado<br />

d'appello. Come per tutti <strong>gli</strong> altri <strong>imputati</strong> che avevano rifiutato di sottoporsi all'esame, anche per Acampora<br />

il Tribunale ha acquisito all'udienza del 29 lu<strong>gli</strong>o 2002, i verbali delle dichiarazioni rese nella fase delle<br />

indagini preliminari, allorquando i procedimenti de quibus erano uniti.<br />

Nel corso dell'interrogatorio in data 10 ottobre 1996, Acampora (che si trovava in istato di custodia<br />

cautelare) così spiegava i suoi contatti con Nino Rovelli: "Ho conosciuto Nino Rovelli nell'agosto-settembre<br />

1989... Il mio rapporto con Rovelli era di natura ex<strong>tra</strong>giudiziale, per problemi di natura fiscale, l'ing.<br />

Rovelli voleva delle consulenze, quindi non mi associò alla difesa... Mi sono letto una montagna di carte per<br />

farmi una opinione, in particolare relativamente alle con<strong>tra</strong>pposte tesi difensive. Faccio presente che nella<br />

documentazione esistente presso il mio studio... vi è una bozza dell'atto di citazione in riassunzione che è<br />

particolarmente significativa perché innanzitutto sta ad indicare che l'estensore della bozza aveva messo a<br />

conoscenza l'ing. Rovelli del suo scritto e che questo scritto era stato portato a mia conoscenza. Dimostrerò

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!