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Scarica gli atti - Gruppo del Colore

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Errori sistematici e precauzioni nelle misure<br />

spettrofotometriche<br />

Pietro Polato<br />

stazione sperimentale <strong>del</strong> vetro<br />

Via Briati 10, 30141 Murano-Venezia<br />

Riassunto - Gli spettrofotometri commerciali possono fornire misure di<br />

trasmittanza e riflettanza dei materiali non sufficientemente accurate. In questo<br />

lavoro vengono esaminate le possibili cause di errore sistematico e dove possibile<br />

vengono suggerite <strong>del</strong>le procedure per correggere il risultato finale.<br />

I valori dei parametri fotometrici e colorimetrici di un materiale risultano<br />

generalmente più accurati se ottenuti mediante uno spettrofotometro anziché con<br />

un fotometro o un colorimetro in quanto sorgente luminosa e osservatore (a cui<br />

devono essere riferite le proprietà luminose o il colore) non devono essere<br />

riprodotti dallo spettrofotometro ma vengono ricavati da opportune tabelle<br />

standardizzate.<br />

1. Introduzione<br />

I valori di trasmittanza e di riflettanza di un campione ottenuti con uno<br />

spettrofotometro dipendono dal sistema ottico e dalle reali condizioni di misura<br />

<strong>del</strong>lo strumento (divergenza <strong>del</strong> fascio luminoso, larghezza di banda, angolo di<br />

veduta <strong>del</strong> rivelatore, ecc.) [1]. Solo nel caso si tenga conto di tutte le possibili<br />

cause che possano perturbare la misura evitando <strong>gli</strong> errori sistematici o<br />

considerandone <strong>gli</strong> effetti sul risultato si può ottenere un dato che si avvicina al<br />

valore “assoluto”.<br />

Indagini preliminari su uno spettrofotometro possono essere eseguite mediante<br />

metodi diretti (es. metodo <strong>del</strong>la doppia apertura) o indiretti (es. mediante standard<br />

a trasmittanza nota). Gli errori di misura possono risultare associati direttamente<br />

allo strumento (es. scarsa taratura in lunghezza d'onda) oppure dovuti alla presenza<br />

<strong>del</strong> campione (riflessioni multiple tra campione e rivelatore).<br />

I componenti principali <strong>del</strong>lo spettrofotometro sono la sorgente, il<br />

monocromatore e il rivelatore (es. un fotomoltiplicatore). Il campione nella<br />

configurazione in trasmissione viene interposto tra monocromatore e rivelatore.<br />

Lo schema a blocchi di fig. 1a è relativo ad uno spettrofotometro monoraggio:<br />

nel periodo di transizione tra la registrazione <strong>del</strong>la linea di base (la linea <strong>del</strong> 100%<br />

viene fatta coincidere con l’intensità <strong>del</strong> fascio φI incidente sul campione) e la<br />

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