JAR-FCL 1 - Baskerville

PREFAZIONE 

INDICE DEI CONTENUTI 

PREAMBOLO 

SEZIONE 1 – DISPOSIZIONI 

CONTENUTI (Schema generale) 

JAR-FCL 

Licenze di pilotaggio (VELIVOLO) 

SUBPARTE A - DISPOSIZIONI GENERALI 

SUBPARTE B - ALLIEVO PILOTA (Velivolo) 

SUBPARTE C - LICENZA DI PILOTA PRIVATO (Velivolo) – PPL(A) 

SUBPARTE D - LICENZA DI PILOTA COMMERCIALE (Velivolo) – CPL(A) 

SUBPARTE E - ABILITAZIONE AL VOLO STRUMENTALE - (Velivolo) - IR(A) 

SUBPARTE F - ABILITAZIONI PER TIPO E CLASSE (Velivolo) 

SUBPARTE G - LICENZA DI PILOTA DI LINEA (Velivolo) – ATPL(A) 

SUBPARTE H - ABILITAZIONI DI ISTRUTTORE (Velivolo) 

SUBPARTE I - ESAMINATORI (Velivolo) 

SUBPARTE J - CONOSCENZE TEORICHE E MODALITÀ PER LO SVOLGIMENTO DEGLI 

ESAMI TEORICI PER LE LICENZE DI PILOTAGGIO PROFESSIONALI E PER LE 

ABILITAZIONI AL VOLO STRUMENTALE 

SEZIONE 2 – METODI ACCETTABILI DI RISPONDENZA (AMC) 

MATERIALE INTERPRETATIVO ED ESPLICATIVO (IEM) 

AMC/IEM A - DISPOSIZIONI GENERALI 

AMC/IEM C - LICENZA DI PILOTA PRIVATO 

AMC/IEM D - LICENZA DI PILOTA COMMERCIALE 

AMC/IEM E - ABILITAZIONE AL VOLO STRUMENTALE 

AMC/IEM F - ABILITAZIONI PER TIPO E CLASSE 

AMC/IEM G - LICENZA DI PILOTA DI LINEA 

AMC/IEM H - ABILITAZIONI DI ISTRUTTORE 

AMC/IEM I - ESAMINATORI 

AMC/IEM J - REQUISITI DELLE CONOSCENZE TEORICHE

LASCIATA INTENZIONALMENTE IN BIANCO

CONTENUTI 

JAR-FCL 1 

LICENZE DI PILOTAGGIO (VELIVOLO) 

Paragrafo Pagina 

SEZIONE 1 – DISPOSIZIONI 

Generalità e presentazione 1-0-1 

SUBPARTE A – DISPOSIZIONI GENERALI 

JAR – FCL 1.001 Definizioni e abbreviazioni 1-A-1 

JAR – FCL 1.005 Campo di applicazione 1-A-2 

JAR – FCL 1.010 Titolo per svolgere attività di pilotaggio 1-A-2 

JAR – FCL 1.015 Accettazione di licenze, abilitazioni, autorizzazioni, approvazioni e 

certificazioni 1-A-3 

JAR – FCL 1.016 Accredito per il titolare di una licenza rilasciata da uno Stato non-JAA 1-A-3 

JAR – FCL 1.017 Autorizzazioni/Abilitazioni per attività particolari 1-A-4 

JAR – FCL 1.020 Riconoscimento dell’attività di volo militare 1-A-4 

JAR – FCL 1.025 Validità delle licenze e abilitazioni 1-A-4 

JAR – FCL 1.026 Esperienza recente per piloti che non operano in conformità 

alle JAR-OPS 1 1.A-4 

JAR – FCL 1.030 Prescrizioni relative alle prove pratiche 1-A-4 

JAR – FCL 1.035 Idoneità medica al volo 1-A-5 

JAR – FCL 1.040 Deficienze nell'idoneità medica 1-A-5 

JAR – FCL 1.045 Deroghe 1-A-5 

JAR – FCL 1.050 Attribuzione del tempo di volo e riconoscimento di conoscenze teoriche 1-A-6 

JAR – FCL 1.055 Organizzazioni di addestramento e Organizzazioni Registrate 1-A-6 

JAR – FCL 1.060 Limitazioni delle attività consentite ai titolari di licenza con 60 anni 

o più di età 1-A-7 

(CZ)JAR – FCL 1.060 Limitazioni delle attività consentite ai titolari di licenza con 60 anni 

o più di età (Repubblica Ceca) 1-A-7 

(F)JAR – FCL 1.060 Limitazioni delle attività consentite ai titolari di licenza con 60 anni 

o più di età (Francia) 1-A-7 

JAR – FCL 1.065 Stato che rilascia la licenza 1-A-7 

JAR – FCL 1.070 Residenza abituale 1-A-7 

JAR – FCL 1.075 Formato e specificazioni delle licenze di pilotaggio 1-A-7 

JAR – FCL 1.080 Registrazione del tempo di volo 1-A-8 

Appendice 1 alle Requisiti minimi per il rilascio di licenze/autorizzazioni JAR-FCL 

JAR-FCL 1.005 sulla base delle licenze nazionali o autorizzazioni di uno 

Stato membro JAA 1-A-11 

Appendice 1 alle Requisiti minimi per la convalida delle licenze di pilotaggio 

JAR-FCL 1.015 di Stati non-JAA 1-A-14

Appendice 1 alle 

JAR-FCL 1.050 Attribuzione di conoscenze teoriche - Syllabus di conversione 

da istruzione a esame 1-A-15 

Appendice 1a alle 

JAR-FCL 1.055 Organizzazioni di addestramento per licenze e abilitazioni (FTO) 1-A-18 

Appendice 1b alle 

JAR-FCL 1.055 Parziale addestramento fuori dagli Stati membri JAA 1-A-23 

Appendice 2 alle Centri di addestramento per abilitazioni per tipo limitatamente 

JAR-FCL 1.055 ai titolari di licenze di pilotaggio (TRTO) 1-A-24 


JAR-FCL 1.075 Disposizioni particolari relative alle Licenze di pilotaggio 1-A-27 

SUBPARTE B – ALLIEVO PILOTA (Velivolo) 


JAR-FCL 1.085 Requisiti 1-B-2 

JAR-FCL 1.090 Età minima 1-B-2 

JAR-FCL 1.095 Idoneità medica al volo 1-B-2 

SUBPARTE C – LICENZA DI PILOTA PRIVATO (Velivolo) – PPL(A) 

JAR-FCL 1.100 Età minima 1-C-1 

JAR-FCL 1.105 Idoneità medica al volo 1-C-1 

JAR-FCL 1.110 Attività consentite e condizioni 1-C-1 

JAR-FCL 1.115 Lasciata intenzionalmente in bianco 1-C-1 

JAR-FCL 1.120 Esperienza e accrediti 1-C-1 

JAR-FCL 1.125 Corso di addestramento 1-C-1 

JAR-FCL 1.130 Prova teorica 

JAR-FCL 1.135 Prova pratica 1-C-1 


JAR-FCL 1.125 






JAR-FCL 1.130 e 

1.135 



Corso di addestramento PPL(A) – Sommario 1-C-3 

Organizzazioni Registrate per il solo addestramento alla licenza di 1-C-5 

pilota privato (PPL) 

Contenuti di un modulo di domanda di registrazione di una 

1-C-6 

Organizzazione per l’addestramento alla licenza PPL 

Prova teorica e prova pratica per la licenza PPL(A) 1-C-7 

Contenuto della prova pratica per la licenza PPL(A) 1-C-10 

SUBPARTE D – LICENZA DI PILOTA COMMERCIALE (Velivolo) – CPL(A) 

JAR-FCL 1.140 Età minima 1-D-1 

JAR-FCL 1.145 Idoneità medica al volo 1-D-1 

JAR-FCL 1.150 Attività consentite e condizioni 1-D-1 

JAR-FCL 1.155 Esperienza e accrediti 1-D-1

JAR-FCL 1.160 Conoscenze teoriche 1-D-1 

JAR-FCL 1.165 Istruzione di volo 1-D-2 

JAR-FCL 1.170 Prova pratica 1-D-2 



1.65(a)(1) 



1.165(a)(2) 



1.65(a)(3) 



1.65(a)(4) 





Corso integrato per ATP(A) 1-D-3 

Corso integrato per CPL(A)/IR 1-D-5 

Corso integrato per CPL(A) 1-D-7 

Corso modulare per CPL(A) 1-D-9 

Prova pratica per la licenza CPL(A) 1-D-11 

Contenuti della prova pratica per il rilascio di una licenza CPL(A) 1-D-13 

SUBPARTE E - ABILITAZIONE AL VOLO STRUMENTALE (Velivolo) – IR(A) 

JAR-FCL 1.175 Prescrizione dell’abilitazione IR(A) 1-E-1 

JAR-FCL 1.180 Attività consentite e condizioni 1-E-1 

JAR-FCL 1.185 Validità, vidimazione e rinnovo 1-E-1 

JAR-FCL 1.190 Esperienza 1-E-1 

JAR-FCL 1.195 Conoscenze teoriche 1-E-1 

JAR-FCL 1.200 Uso della lingua inglese 1-E-1 

JAR-FCL 1.205 Istruzione di volo 1-E-1 

JAR-FCL 1.210 Prova pratica 1-E-2 









IR(A) – Uso della lingua inglese 1-E-3 

IR(A) – Corso modulare di addestramento al volo per abilitazione 1-E-4 

IR(A) - Prova pratica e controllo di addestramento/professionalità 1-E-6 

Contenuti della prova pratica per il rilascio di una abilitazione IR(A) e 

il controllo d’addestramento 

SUBPARTE F - ABILITAZIONE PER TIPO E CLASSE (Velivolo) 

1-E-8 

JAR-FCL 1.215 Abilitazioni per classe (A) 1-F-1 

JAR-FCL 1.220 Abilitazioni per tipo (A) 1-F-1 

JAR-FCL 1.225 Prescrizione della abilitazione per tipo o classe 1-F-1 

JAR-FCL 1.230 Autorizzazioni speciali per abilitazione per tipo o classe 1-F-1

JAR-FCL 1.235 Abilitazioni per tipo e classe - Attività consentite, numero e varianti 1-F-1 

JAR-FCL 1.240 Abilitazioni per classe o tipo - Prescrizioni 1-F-2 

JAR-FCL 1.245 Abilitazioni per tipo e classe - Validità, vidimazione e rinnovo 1-F-2 

JAR-FCL 1.250 Abilitazione per tipo velivoli -pluripilota – Condizioni 1-F-3 

JAR-FCL 1.255 Abilitazione per tipo-pilota singolo – Condizioni 1-F-4 

JAR-FCL 1.260 Abilitazione per classe – Requisiti specifici 1-F-4 

JAR-FCL 1.261 Abilitazioni per tipo e classe – Conoscenze teoriche e istruzione di 

volo 

1-F-3 

JAR-FCL 1.262 Abilitazioni per tipo e classe – Prova pratica 1-F-4 



1.295 



1.295 




JAR-FCL 1.261(a) 


JAR-FCL 1261(c)(2) 

Prova pratica e controllo di addestramento/professionalità 

per abilitazioni per classe/tipo e ATPL 

Contenuti dell’addestramento/prova pratica e controllo 

d'addestramento-professionalità per velivoli pluripilota relativi 

all'ATPL e abilitazione per tipo 

Contenuti dell’addestramento/prova pratica e controllo di 

addestramento-professionalità per l'abilitazione per classe e tipo di 

velivoli monomotore e plurimotore-pilota singolo 

Istruzione teorica per la prova pratica/controllo di addestramentoprofessionalità 

per abilitazione per classe/tipo 

Approvazione dei corsi di addestramento a zero ore di volo (ZFTT) 

per l'abilitazione al tipo di velivolo 

SUBPARTE G - LICENZA DI PILOTA DI LINEA (Velivolo) - ATPL(A) 

JAR-FCL 1.265 Età minima 1-G-1 

JAR-FCL 1.270 Idoneità medica al volo 1-G-1 

JAR-FCL 1.275 Attività consentite e condizioni 1-G-1 

JAR-FCL 1.280 Esperienza e accrediti 1-G-1 

JAR-FCL 1.285 Conoscenze teoriche 1-G-1 

JAR-FCL 1.290 Istruzione di volo 1-G-2 

JAR-FCL 1.295 Prova pratica 1-G-2 



1-F-5 

1-F-7 

1-F-17 

1-F-21 

1-F-22 

ATPL(A) - Corso modulare di teoria 1-G-3 


JAR-FCL 1.300 Istruzione – Generalità 1-H-1 

JAR-FCL 1.305 Abilitazioni di istruttore e autorizzazioni – Finalità 1-H-1 

JAR-FCL 1.310 Abilitazioni di istruttore – Generalità 1-H-1 

JAR-FCL 1.315 Istruttore di volo e autorizzazioni – Validità 1-H-1 

JAR-FCL 1.320 Istruttore di volo (Velivoli) (FI(A)) - Età minima 1-H-1 

JAR-FCL 1.325 FI(A) - Limitazioni alle attività consentite 1-H-1 

JAR-FCL 1.330 FI(A) - Attività consentite e requisiti 1-H-1

JAR-FCL 1.335 FI(A) - Requisiti preliminari 1-H-2 

JAR-FCL 1.340 FI(A) - Corso 1-H-2 

JAR-FCL 1.345 FI(A) – Prova pratica 1-H-2 

JAR-FCL 1.350 FI(A) - Rilascio dell’abilitazione 1-H-2 

JAR-FCL 1.355 FI(A) - Vidimazione e rinnovo 1-H-2 

JAR-FCL 1.360 Istruttore per l’abilitazione per tipo (velivolo pluripilota) (TRI(MPA)) - 

Attività consentite 

1-H-3 

JAR-FCL 1.365 TRI(MPA) – Requisiti 1-H-3 

JAR-FCL 1.370 TRI(MPA) - Vidimazione e rinnovo 1-H-3 

JAR-FCL 1.375 Abilitazione di istruttore per classe (velivolo-pilota singolo) 

(CRI(SPA)) - Attività consentite 

1-H-3 

JAR-FCL 1.380 CRI(SPA) – Requisiti 1-H-4 

JAR-FCL 1.385 CRI(SPA) - Vidimazione e rinnovo 1-H-4 

JAR-FCL 1.390 Abilitazione di istruttore al volo strumentale (velivolo) (IRI(A)) – 


1-H-4 

JAR-FCL 1.395 IRI(A) – Requisiti 1-H-4 

JAR-FCL 1.400 IRI(A) - Vidimazione e rinnovo 1-H-4 

JAR-FCL 1.405 Autorizzazione a istruttore per dispositivi di addestramento (Velivolo) 

(SFI(A)) - Attività consentite 

1-H-4 

JAR-FCL 1.410 SFI(A) – Requisiti 1-H-5 


SFI(A) - Vidimazione e rinnovo 

1-H-5 





1.345 



1.345 

Requisiti per una autorizzazione speciale per istruttori titolari di licenza 

non JAR-FCL a impartire istruzione in una FTO o TRTO situata fuori 

dagli Stati Membri JAA 

Disposizioni per la prova pratica per l’abilitazione di istruttore di volo 

(FI(A)), controllo di addestramento/professionalità ed esame orale di 

teoria 

1-H-6 

1-H-7 

Contenuti della prova pratica per l’abilitazione di istruttore (FI(A)), 

dell'esame teorico orale e del controllo di addestramento 1-H-9 


JAR-FCL 1.420 Esaminatori – Finalità 1-I-1 

JAR-FCL 1.425 Esaminatori – Generalità 1-I-1 

JAR-FCL 1.430 Esaminatori - Periodo di validità 1-I-1 

JAR-FCL 1.435 Esaminatore di volo (Velivolo) (FE(A)) –Attività consentite/Requisiti 1-I-1 

JAR-FCL 1.440 Esaminatore per abilitazione per tipo (Velivolo) (TRE(A)) - Attività 

consentite/Requisiti 1-I-1 

JAR-FCL 1.445 Esaminatore per abilitazioni per classe (Velivolo) (CRE(A)) - Attività 

consentite/Requisiti 

1-I-2 

JAR-FCL 1.450 Esaminatore per abilitazioni al volo strumentale (Velivolo) (IRE(A)) - 

Attività consentite/Requisiti 

1-I-2 

JAR-FCL 1.455 Esaminatore per dispositivi di addestramento (Velivolo) (SFE(A)) - 1-I-2 


JAR-FCL 1.460 Esaminatore per istruttori di volo (Velivolo) (FIE(A)) - Attività 


1-I-2

SUBPARTE J - CONOSCENZE TEORICHE E PROCEDURE PER LO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI 

TEORICI PER LICENZE DI PILOTAGGIO PROFESSIONALI E ABILITAZIONE AL VOLO 

STRUMENTALE 


JAR-FCL 1.465 Requisiti 1-J-1 

JAR-FCL 1.470 Contenuti della prova teorica 1-J-1 

JAR-FCL 1.475 Questionario d’esame 1-J-1 

JAR-FCL 1.480 Procedure d'esame 1-J-1 

JAR-FCL 1.485 Responsabilità del richiedente 1-J-2 

JAR-FCL 1.490 Criteri di valutazione 1-J-2 

JAR-FCL 1.495 Periodo di validità delle prove teoriche superate 1-J-2

SEZIONE 2 - METODI ACCETTABILI DI RISPONDENZA (AMC)/ 

MATERIALE INTERPRETATIVO ED ESPLICATIVO (IEM) 2-0-1 

AMC/IEM A - REQUISITI GENERALI 

IEM FCL 1.001 Abbreviazioni 2-A-1 

AMC FCL 1.005 e 

Conoscenze teoriche per il rilascio di una licenza JAR-FCL sulla base 2-A-3 

1.015 

di una licenza nazionale rilasciata da uno Stato membro JAA o per la 

convalida di licenze di uno Stato non membro JAA 

IEM FCL 1.025 

Validità dei certificati medici 

2-A-9 

IEM FCL 1.035 Funzioni del pilota di sicurezza 2-A-10 

AM FCL 1.055 

IEM n. 1 alle 


IEM n. 2 alle 


IEM No. 3 alle 


Sistema di qualità per FTO/TRTO 


Valutazione finanziaria delle Organizzazioni di Addestramento (FTO)/ 

Centri di addestramento per abilitazioni per tipo (TRTO) 

Manuale Operativo e d'Addestramento per FTO e TRTO 

(in quanto applicabile) 

2-A-12 

2-A-13 

2-A-22 

2-A-24 

IEM FCL 1.080] Registrazione del tempo di volo 2-A-28 


AMC FCL 1.125 Syllabus per le conoscenze teoriche per la licenza di pilota 

privato (Velivolo) - PPL(A) 

2-C-1 

IEM FCL 1.135 PPL(A) Modulo per la prova pratica 2-C-26 

AMC FCL 1.160 

e 1.165(a)(1) 


e 1.165(a)(2) 


e 1.165(a)(3) 


ATP(A) Corso integrato 2-D-1 

CPL(A)/IR Corso integrato 2-D-3 

CPL(A) Corso integrato 2-D-5

2 

C-2 



e 1.165(a)(4) 

CPL(A) Corso modulare 2-D-7 

IEM FCL 1.170 CPL(A) Modulo per la prova pratica 2-D-9 

AMC/IEM E - ABILITAZIONE AL VOLO STRUMENTALE 

IEM FCL 1.210 IR(A) Modulo per la prova pratica e il controllo 

di addestramento/professionalità 

AMC/IEM F - ABILITAZIONE PER CLASSE E TIPO 

AMC FCL 1.215 Tabella delle classi di velivolo 2-F-1 

AMC FCL 1.220 Tabella dei tipi di velivolo 2-F-3 


Modulo per la prova pratica e controlli di addestramento per ATPL, 2-F-11 

(b)(1) 

abilitazione per velivoli plurimotore - equipaggio pluripilota 


Modulo per l'addestramento, la prova pratica, il controllo 

2-F-13 

(b)(2) 

d'addestramento per abilitazione su velivoli monomotore e 

plurimotore certificati per un solo pilota 

AMC FCL 1.261(a) Syllabus delle conoscenze teoriche per l'addestramento al tipo/classe di 

velivoli monomotore e plurimotore 

2-F-13 


Indicazioni per l'autorizzazione di un Corso di Abilitazione 

(c) (2) 

Velivolo per tipo 2-F-21 

AMC FCL 1.261(d) Corso di coordinamento di un equipaggio pluripilota (MCC) Velivolo 2-F-24 


Corso MCC -Velivoli - Certificato di completamento 

2-F-27 

AMC FCL 1.261(d) dell’addestramento 

IEM FCL 1.261(d) Corso di coordinamento di un equipaggio pluripilota (velivolo) 2-F-28 

AMC/IEM H - ABILITAZIONI ISTRUTTORI 

IEM FCL 1.330 Modulo per la prova pratica e controllo di addestramento per 

abilitazione di istruttore di volo (FI(A)) 

2-H-1 

AMC FCL 1.340 Corso per l’abilitazione di istruttore (velivolo) (FI(A)) 2-H-4 


Istruttore di volo (FI)/Istruttore di volo strumentale (IRI) Seminario 

(a) (2)] 

di aggiornamento 2-H-30 

AMC FCL 1.365 Corso per l’abilitazione di istruttore per velivoli-pluripilota 

(TRI(MPA)) 2-H-33 

AMC FCL 1.380 Corso di abilitazione di istruttore per Classe velivoli plurimotore-pilota 

singolo (velivolo) (CRI(SPA)) 2-H-37 

AMC FCL 1.395 Corso per l’abilitazione di istruttore IFR (velivolo) (IRI(A)) 2-H-63 


2-E-1 

AMC FCL 1.425 Standardizzazione e orientamenti per gli esaminatori 2-I-1 

IEM FCL 1.425 Note di orientamento e guida per l’addestramento degli esaminatori 

per tipo (TRE) 

2-I-5 

00.00.99

AMC/IEM J - REQUISITI TEORICI 

AMC FCL 1.470(a) 

(b) e (c) 

AMC FCL 2.470(a) 

(b) e (c) 

Materie degli esami teorici/ sezioni e durata degli esami 

ATPL, CPL e IR 

C-3 


IEM FCL 1.475(a) Costruzione di domande compatibili con l'uso del computer 2-J-87 

IEM FCL 1.475(b) Abbreviazioni comuni usate nella Banca Dati Centrale Europea CBQ 2-J-89 

[IEM FCL 1.480] Distribuzione delle domande d'esame 2-J-97 

2-J-1 

00.00.99 

3

PREFAZIONE 

F-1 


1. L’aviazione civile europea si è sviluppata in passato con grandi differenze strutturali e di dettaglio ed è 

stato, perciò, necessario procedere alla elaborazione di disposizioni armonizzate comuni. 

Pertanto, le Autorità delle Aviazioni Civili di alcuni Paesi europei hanno concordato di adottare un 

complesso di disposizioni aeronautiche particolareggiate comuni, definite Joint Aviation Requirements 

(JARs), con l’intento di ridurre il più possibile i problemi attinenti alla certificazione del tipo di a/m negli 

accordi di collaborazione commerciale e di facilitare le esportazioni e importazioni aeronautiche, 

l’accettazione da parte di un organo dell’Aviazione Civile di uno Stato europeo, le manutenzioni 

effettuate presso un altro Stato europeo, di regolamentare le operazioni di trasporto aereo commerciale, 

nonché il rilascio e il mantenimento in esercizio delle licenze di pilotaggio. 

Le disposizioni aeronautiche comuni per le licenze di pilotaggio (JAR-FCL) sono state elaborate per tutte 

le tipologie di licenze in modo da permettere la loro utilizzazione senza la necessità di alcuna formalità da 

parte degli Stati membri. Il presente testo è aggiornato all’8 ottobre 1996 e altri documenti sono stati 

predisposti per avviare la procedura di consultazione degli Stati (NPA). 

2. L’Annesso1 ICAO ha costituito il quadro di riferimento per l’impianto generale delle JAR-FCL, relativo 

alle licenze di pilotaggio, ma con le ulteriori suddivisioni ritenute opportune. Il contenuto dell’Annesso 1 

dell’ICAO è stato utilizzato integrandolo, ove ritenuto necessario, con la regolamentazione in vigore nei 

Paesi europei. 

3. Le JAR-FCL sono state pubblicate senza varianti nazionali. Si è concordato di dare concreta applicazione 

a queste disposizioni e di utilizzare l’esperienza acquisita per futuri emendamenti. 

. 

Le Autorità dell’Aviazione Civile, membri JAA, hanno perciò il compito di proporre tempestivi 

emendamenti alla luce dell’esperienza acquisita. Ci si attende, infatti, che alcuni emendamenti siano 

apportati nel periodo di transizione, dal momento della loro entrata in vigore. 

4. Il successivo sviluppo delle JAR-FCL, comprese quelle di cui al paragrafo 3 verranno adottate seguendo le 

procedure di consultazione JAA/ Noted of Proposed Amendement/(NPA). Queste procedure consentono 

alle Autorità degli Stati aderenti di proporre emendamenti alle JAR-FCL, come pure da parte delle 

organizzazioni rappresentate nella Assemblea dei membri (Joint Steering Assembly). 

5. Le Autorità dell’Aviazione Civile hanno concordato che non è opportuno che vengano introdotti 

unilateralmente emendamenti nelle regolamentazioni nazionali, senza aver prima avanzato una proposta 

di modifica secondo le procedure prestabilite. 

6. Le definizioni e le abbreviazioni dei termini adoperati nelle JAR-FCL, considerate di uso generale, sono 

contenute nelle JAR-1, Definizioni e Abbreviazioni. Tuttavia, le definizioni e abbreviazioni di termini 

usati nelle JAR-FCL, e che sono specifiche delle JAR-FCL, si trovano nelle JAR-FCL 1.001, IEM FCL 

1.001 e IEM FCL 1.475(b). 

7. Gli emendamenti al testo delle JAR-FCL sono, di norma, pubblicati inizialmente come “pagine 

arancione”. Gli emendamenti “pagine arancione” contengono i paragrafi revisionati a seguito delle 

procedure di consultazione NPA. 

La pubblicazione di tali pagine consente di non dover rimpaginare intere subparti e costituisce un metodo 

efficace per identificare i testi emendati. La data riportata nelle pagine indica il momento dell’entrata in 

vigore delle disposizioni in essa contenute con lo status di JAR-FCL. Quando le pagine arancione sono 

incorporate nel testo (già esistente), si tratta allora di un cambio. 

8. Il nuovo testo corretto ed emendato è posto tra parentesi in grassetto sino alla pubblicazione di un 

successivo cambio. 

9. JAR-FCL Part 1 contiene le disposizioni per piloti di velivolo. 

JAR-FCL Part 2 contiene le disposizioni per piloti di elicottero. 

JAR-FCL Part 3 contiene le disposizioni mediche.


10 Nel testo inglese il significato delle parole usate in questo documento è il seguente: 

(a) “Shall” nelle JAR è usato per indicare una disposizione obbligatoria. 

(b) “Should” è usato normalmente nelle AMC e IEM per indicare una raccomandazione. 

(c) “May” è usato per indicare l’attività discrezionale dell'Autorità, delle imprese oppure dei 

richiedenti a seconda delle circostanze. 

(d) “Will” indica una disposizione obbligatoria e viene usata quando si tratta di un azione che spetta 

all'Autorità. 

11. Quando nelle JAR-FCL si fa riferimento al trasporto aereo commerciale, le corrispondenti disposizioni 

sono quelle stabilite nelle JAR-OPS 1 e 3. 

NOTA: L’uso del genere maschile implica il genere femminile e viceversa. 

F-2

PREAMBOLO 


P-1 


JAR-FCL 1 consta di 10 Subparti che contengono le disposizioni per ottenere e mantenere in corso di 

validità le licenze di pilotaggio e le abilitazioni per velivoli nonchè le disposizioni per i Centri 

d’addestramento, i corsi approvati e le autorizzazioni per gli esaminatori. 

Quando nelle JAR-FCL 1 si fa riferimento a disposizioni JAR non ancora in vigore, si applicano le 

corrispondenti norme nazionali fino a che non entrano in vigore le disposizioni JAR-FCL.


LASCIATA INTENZIONALMENTE IN BIANCO 

P-2

SEZIONE 1 JAR-FCL 1 

SEZIONE 1 - DISPOSIZIONI 

1 GENERALITÀ 

Questa sezione contiene le disposizioni per le licenze di pilotaggio 

2 PRESENTAZIONE 

2.1 Ciascuna pagina viene identificata mediante la data di pubblicazione o col numero del “Cambio” con il 

quale viene emendata o pubblicata. 

2.2 I sottotitoli sono scritti con il carattere Italico. 

2.3 Il nuovo testo, emendato e corretto è posto tra parentesi fino alla pubblicazione di un successivo 

“Cambio”. 

1-0-1

JAR-FCL 1 SEZIONE 1 


1-0-2

SEZIONE 1 JAR-FCL-1 Subparte A (Velivolo) 

SUBPARTE A – DISPOSIZIONI GENERALI 

1-A-1


SUBPARTE A –DISPOSIZIONI GENERALI - 

JAR-FCL 1.001 - Definizioni e abbreviazioni 

(Vedere IEM FCL 1.001) 

Categoria (di aeromobili): 

Classificazione degli aeromobili secondo specifiche caratteristiche 

di base; ad esempio velivoli, elicotteri, alianti, palloni 

liberi. 

Conversione (di una licenza): 

Rilascio di una licenza JAA sulla base di una licenza rilasciata 

da uno stato non-JAA 

Istruzione a doppio comando: 

Tempo di volo ovvero volo strumentale a terra durante il 

quale una persona riceve istruzione di volo da un istruttore 

debitamente autorizzato 

Tecnico di Volo: 

Tecnico di Volo è una persona che risponde ai requisiti d escritti 

nelle presenti norme in Sezione 2. 

Tempo di volo: 

Il tempo di volo totale dal momento in cui l’aeromobile comincia 

a muoversi per decollare, con i propri mezzi o con 

mezzi esterni, fino al momento in cui si arresta alla fine del 

volo. 

Tempo strumentale: 

Tempo strumentale in volo o tempo strumentale a terra. 

Tempo strumentale in volo: 

Tempo di volo durante il quale il pilota controlla il velivolo 

con il solo ausilio degli strumenti. 

Tempo strumentale a terra: 

Tempo durante il quale il pilota riceve istruzione di volo 

strumentale su dispositivi in grado di simulare condizioni di 

volo (STDs). 

Coordinamento di un equipaggio plurimo: 

Le operazioni di un equipaggio di volo che opera come 

gruppo sotto la direzione del pilota responsabile. 

Velivoli pluripilota: 

Velivoli certificati per operare con equipaggio minimo di 

almeno due piloti. 

Notte: 

L’intervallo di tempo compreso tra il crepuscolo civile serale 

e l’inizio del crepuscolo civile mattutino, ovvero, ogni altro 

periodo compreso tra il tramonto e il sorgere del sole, definito 

come notturno dall’Autorità. 

1-A-1 

Altre apparecchiature di addestramento: 

Aiuti all’addestramento diversi dal simulatore di volo, dai 

dispositivi di addestramento al volo, o dall’allenatore per le 

procedure di volo e navigazione, che costituiscono ausilio 

all’addestramento nel caso in cui non risulti indispensabile 

una riproduzione dell’ambiente della cabina di pilotaggio. 

Pilota privato: 

Pilota titolare di una licenza che non consente di esercitare 

attività di pilotaggio dietro compenso. 

Pilota professionista: 

Pilota titolare di una licenza che consente di esercitare le 

attività di pilotaggio dietro compenso. 

Controlli periodici di professionalità: 

Dimostrazione del mantenimento dell’abilità per ottenere la 

vidimazione o il rinnovo delle abilitazioni, ivi compresi gli 

esami orali ritenuti necessari dall’esaminatore. 

Abilitazione: 

Facoltà, deroghe o limitazioni riportate sulla licenza relative 

alle attività consentite dalla licenza medesima. 

Rinnovo (p.e.: della abilitazione o approvazione): 

Il provvedimento adottato a seguito della scadenza di una 

abilitazione o approvazione, con il quale si rinnovano le 

stesse per un ulteriore periodo, in presenza dei requisiti richiesti. 

Vidimazione (p.e.: dell’abilitazione o approvazione): 

Annotazione effettuata nel corso di validità dell’abilitazione 

o approvazione, che permette al titolare di continuare ad esercitare 

le attività consentite dalle abilitazioni o approvazioni 

per un ulteriore determinato periodo, in presenza dei 

requisiti richiesti. 

Tratta di volo in rotta: 

Una tratta di volo in rotta comprendente il decollo, la partenza, 

una crociera di almeno 15 minuti, e le fasi d'arrivo, 

avvicinamento e atterraggio. 

Aeromobili - pilota singolo: 

Aeromobili certificati per essere pilotati da un solo pilota. 

Prove pratiche : 

Prove pratiche atte a dimostrare l’abilità per il rilascio di 

licenze o abilitazioni, inclusi gli eventuali esami orali che 

l’esaminatore ritiene necessari. 

Tempo di volo da solo pilota a bordo: 

Tempo di volo durante il quale un allievo pilota è l’unico 

occupante dell’aeromobile.


Allievo pilota responsabile del volo (SPIC): 

Tempo di volo durante il quale l'istruttore si deve limitare 

solamente ad osservare l’allievo che opera come pilota responsabile, 

senza interferire o controllare l'aeromobile in 

volo. 

Motoaliante da turismo (TMG): 

Un motoaliante, provvisto di motore e di elica non retrattili, 

con certificato di aeronavigabilità rilasciato o riconosciuto 

da uno Stato membro JAA. 

Deve essere in grado di decollare e salire con le proprie risorse 

di potenza come indicato nel manuale di volo. 

Tipo (di aeromobile): 

L’insieme di aeromobili costruiti sullo stesso progetto fondamentale, 

comprese tutte le modificazioni, purché le modifiche 

non comportino un cambiamento delle tecniche di pilotaggio, 

delle caratteristiche di volo o del numero dei componenti 

dell’equipaggio. 

Per le abbreviazioni vedere IEM FCL 1.1001. 

JAR-FCL 1.005 Campo di applicazione* 

(vedere appendice 1 alle JAR FCL 1.005)( vedere AMC 

1.005 & 1.015): 

(a) Generalità 

1) Le disposizioni contenute nelle JAR-FCL si applicano dal 1° 

luglio 1999 a tutto quanto attiene l'addestramento, le prove 

d'esame e le domande per il rilascio di licenze, abilitazioni, 

autorizzazioni, approvazioni o certificati che pervengono all’ 

Autorità dopo la suindicata data. 

2) Quando i termini licenze, abilitazioni, autorizzazioni, 

approvazioni o certificati sono menzionati nelle JAR FCL, si 

intende che questi sono, licenze, abilitazioni, autorizzazioni, 

approvazioni o certificati rilasciati in conformità con le norme 

JAR-FCL. In tutti gli altri casi questi documenti sono 

specificati, per es., come documenti ICAO o licenze nazionali. 

3) Quando si fa riferimento agli Stati Membri JAA ai fini del 

riconoscimento reciproco di licenze, abilitazioni, autorizzazioni, 

approvazioni o certificati, questi si intendono Stati 

Membri JAA effettivi. 

4) Tutti gli apparati di simulazione di volo menzionati 

nelle presenti disposizioni, che sostituiscono un aeromobile 

ai fini dell’addestramento, devono essere 

apparecchiature qualificate in conformità alle norme 

JAR-STD ed approvate dall’Autorità per l’uso 

specifico previsto. 

5) Quando si fa riferimento agli aeromobili, tra questi non 

sono inclusi gli ultraleggeri, come definiti in sede nazionale, 

se non diversamente disposto. 

b) Disposizioni transitorie: 

1) L’addestramento iniziato anteriormente al 1° luglio 

1999 in base alla regolamentazione nazionale vigente è 

valido per il rilascio delle licenze o delle abilitazioni secondo 

le medesime disposizioni nazionali, purchè 

1-A-2 

l’addestramento e i controlli siano completati prima del 

30 Giugno 2002 . 

2) Le licenze, abilitazioni, autorizzazioni, approvazioni o 

certificati medici rilasciati in base alla regolamentazione 

nazionale degli Stati membri JAA prima del 01 luglio 

1999 o rilasciati in conformità al precedente paragrafo 

1), continuano ad essere validi per le stesse attività consentite 

e relative abilitazioni e limitazioni, purchè dopo il 

01 gennaio 2000 tutti i requisiti per il mantenimento in 

esercizio o il rinnovo di tali licenze o abilitazioni, autorizzazioni, 

approvazioni o certificati medici, siano conformi 

alle disposizioni JAR FCL , salvo quanto disposto 

nel successivo paragrafo sub 4). 

3) I titolari di una licenza rilasciata in base alla regolamentazione 

nazionale di uno Stato membro JAA, prima del 

1°luglio 1999, o in conformità al precedente paragrafo b) 

1), possono richiedere il rilascio dell'equivalente licenza 

JAR-FCL 1 che estende le attività consentite agli altri 

Stati, come specificato nella JAR-FCL 1.015 (a)(1). Per 

il rilascio di tale licenza, il titolare deve soddisfare i requisiti 

stabiliti nell' Appendice 1 alle JAR-FCL 1.005. 

4) I titolari di una licenza rilasciata in base alla regolamentazione 

nazionale di uno Stato Membro JAA, che non 

soddisfano i requisiti contenuti nella Sezione 1 JAR- 

FCL Parte 3 (Medica), possono continuare a svolgere le 

attività consentite dalla licenza nazionale posseduta. 

(c) Proroga delle autorizzazioni nazionali degli esaminatori. 

Gli esaminatori in possesso di un’autorizzazione nazionale 

prima dell’entrata in vigore delle presenti disposizioni, possono 

continuare a svolgere le funzioni di esaminatori JAR- 

FCL (velivolo) se dimostrano all’Autorità di conoscere le 

disposizioni JAR FCL e JAR OPS. L’autorizzazione ha la 

validità massima di 3 anni. In seguito, un ulteriore autorizzazione 

è subordinata al possesso dei requisiti prescritti in 

JAR-FCL 1.425 (a) e (b). 

*Nota: Per quanto concerne le date di applicazione in 

Italia e le disposizioni transitorie vedere quanto stabilito 

con Delibera ENAC. 

JAR-FCL 1.010 Titolo per svolgere attività di pilotaggio 

in qualità di membro d'equipaggio 

(a) Licenze e abilitazioni 

1) Nessuno può esercitare attività di volo su un velivolo 

civile registrato in un Paese membro JAA se non possiede 

una licenza in corso di validità e le relative abilitazioni, 

rispondenti alle disposizioni delle JAR FCL e attinenti 

alle attività da svolgere, oppure una autorizzazione rilasciata 

in conformità ai paragrafi 1.085 e/o 1.230. La licenza 

deve essere rilasciata da: 

(i) uno Stato membro JAA; oppure 

(ii) un altro Stato aderente all’ICAO e resa valida 

in conformità alla JAR-FCL 1.015 (b) 

oppure (c). 

2) I piloti titolari di licenze, abilitazioni, autorizzazioni nazionali 

per motoalianti possono svolgere sugli stessi le 

attività consentite dalla regolamentazione nazionale.


3) I piloti titolari di una licenza di pilota privato nazionale 

limitata possono svolgere le attività consentite dalla regolamentazione 

nazionale su velivoli immatricolati nello 

Stato e nell’ambito dello spazio aereo dello Stato che ha 

rilasciato la licenza. 

(b) Esercizio delle attività consentite. Il titolare di una licenza, 

abilitazione o autorizzazione non può esercitare 

attività diverse da quelle consentite dalla licenza, abilitazione 

o autorizzazione. 

(c) Ricorsi, osservanza delle disposizioni JAA 

1) Uno Stato Membro JAA può adottare, in conformità alla 

legislazione nazionale, provvedimenti su ricorsi, limitare 

le attività consentite, sospendere o revocare le licenze, 

abilitazioni, autorizzazioni, approvazioni o certificati rilasciati 

in base alle disposizioni JAR FCL, quando 

risulta che il richiedente o il titolare di una licenza non 

possedeva o non possiede più i requisiti specificati nelle 

JAR FCL o quelli previsti dalle leggi dello Stato che rilascia 

la licenza. 

(2) Quando uno Stato membro JAA riscontra che il richiedente 

o il titolare di una licenza JAR-FCL rilasciata da 

un altro Stato Membro JAA, non possedeva o non possiede 

più i requisiti delle JAR-FCL o quelli previsti dalla 

regolamentazione dello Stato in cui l’aeromobile deve 

svolgere attività di volo, lo stesso deve informare lo 

Stato che ha rilasciato la licenza e la Direzione della Divisione 

Licenze JAA. In base alla propria legislazione 

nazionale, per le suindicate ragioni e nell’interesse della 

sicurezza, uno Stato membro JAA può vietare al richiedente 

o al titolare di licenza il cui nominativo è stato 

regolarmente segnalato allo Stato che ha rilasciato la 

licenza e alla JAA, di pilotare aeromobili registrati in 

quello Stato o di pilotare un qualsiasi aeromobile nel 

proprio spazio aereo. 

JAR-FCL 1.015 Accettazione di licenze, abilitazioni, autorizzazioni, 

approvazioni e certificati 

(Vedere Appendice 1 alle JAR FCL 

1.015) 

(Vedere AMC FCL 1.005 &1.015) 

(a) Licenze, abilitazioni, autorizzazioni, approvazioni o certificati 

rilasciati dagli Stati Membri JAA 

1) Le licenze, con le relative abilitazioni, le autorizzazioni, 

approvazioni o certificazioni, rilasciate 

dalle competenti Autorità di uno Stato membro 

JAA, a persone, organizzazioni o agenzie di servizi, 

rispondenti alle disposizioni e alle procedure 

JAR FCL, sono accettate senza alcuna formalità 

dagli altri Stati Membri JAA. 

2) L’addestramento effettuato dopo l’8 ottobre 1996, 

in conformità alle disposizioni e alle procedure 

delle JAR FCL, è valido per il rilascio delle licenze 

ed abilitazioni, purchè dette licenze e abilitazioni 

siano rilasciate dopo il 30 giugno 1999.* 

* Nota : Vedere quanto stabilito con Delibera 

ENAC. 

1-A-3 

(b) Licenze rilasciate dagli Stati non JAA 

1) Una licenza rilasciata da uno Stato non JAA può 

essere convalidata, a discrezione della Autorità dello Stato 

membro JAA, allo scopo di utilizzare aeromobili registrati 

nello Stato che ha rilasciato la convalida. I titolari di una 

licenza di pilotaggio che desiderano una convalida, devono 

essere in possesso dei requisiti stabiliti nell’Appendice 1 alle 

JAR-FCL 1.015. 

2) La convalida di una licenza di pilotaggio ha normalmente 

la validità di un anno dalla data del rilascio, 

purché la relativa licenza di base sia in corso di validità. 

Ogni ulteriore convalida per pilotare aeromobili registrati 

in qualsiasi Stato membro JAA è soggetta ad accordi 

tra gli Stati Membri JAA e alle condizioni da essi 

stabilite nell’ambito JAA. Coloro che utilizzano licenze 

rese valide da uno Stato membro JAA devono conformarsi 

alle disposizioni contenute nelle JAR-FCL. 

3) Le disposizioni previste nei precedenti sub (1) e 

(2) non si applicano quando un aeromobile registrato in 

uno Stato JAA viene dato in locazione ad un Operatore 

di uno Stato non-JAA, purché quest’ultimo Stato accetti 

di espletare, per il periodo della locazione, le funzioni relative 

alle supervisioni tecniche operative in conformità 

alle JAR-OPS 1.165. Le licenze dei membri di equipaggio 

di condotta dell’Operatore di uno Stato non-JAA 

possono essere convalidate, a discrezione delle Autorità 

dello Stato JAA interessato, purché le attività consentite 

ai membri di equipaggio siano limitate al periodo della 

locazione solamente sull’aeromobile indicato per operazioni 

specifiche che non coinvolgano, direttamente o indirettamente, 

un Operatore JAA, mediante noleggio o altra 

intesa commerciale. 

(c) Conversione delle licenze rilasciate da uno Stato non 

JAA 

Una licenza rilasciata da uno Stato non-JAA può essere 

convertita in una licenza JAR-FCL purché esista un accordo 

tra le JAA e lo Stato non JAA. L’accordo deve essere 

basato sul riconoscimento reciproco delle licenze e 

garantire un’equivalenza del livello di sicurezza, nell' 

addestramento e nei controlli JAA, rispetto a quelli previsti 

dallo Stato non JAA. Ogni accordo in materia è rivisto 

periodicamente sulla base delle intese tra lo Stato 

non JAA e le JAA. Una licenza convertita in conformità 

ad un tale accordo deve indicare lo Stato non-JAA che 

ha rilasciato la licenza. Gli altri Stati membri non sono 

tenuti ad accettare una tale licenza. 

JAR-FCL 1.016 Riconoscimento della validità di una 

Licenza rilasciata da uno Stato non membro delle 

JAA 

Il richiedente di una Licenza JAR-FCL e 

dell’abilitazione al volo strumentale (IR), in quanto applicabile, 

che sia già titolare almeno di equivalente licenza 

rilasciata in conformità all'Annesso 1 dell'ICAO 

da uno Stato non-membro delle JAA, deve soddisfare i 

presenti requisiti, eccetto quelli relativi alla durata del 

corso, al numero delle lezioni ed alle specifiche ore di 

addestramento che possono essere ridotte. L'Autorità, 

nel determinare tali riduzioni, può tener conto delle raccomandazioni 

di una Organizzazione d'addestramento 

autorizzata.


JAR-FCL 1.017 Autorizzazioni/abilitazioni per attività 

particolari 

Le autorizzazioni e le abilitazioni per attività particolari 

previste dalle vigenti disposizioni (p.e. volo IMC, 

traino, acrobazia, lancio di paracadutisti, ecc.) possono 

essere regolamentate dall’Autorità di uno Stato membro 

JAA in conformità alle disposizioni nazionali, per uso esclusivo 

nello spazio aereo nazionale di quello stesso 

Stato. Per l'esercizio di tali autorizzazioni/abilitazioni 

nello spazio aereo di altro Stato Membro è necessario ottenere 

preventiva autorizzazione dallo stesso, eccetto 

quando esista un accordo bilaterale. 

JAR-FCL 1.020 Riconoscimento dell’attività di volo 

militare 

(Vedere Appendice 1 alle JAR-FCL 1.005) 

Domanda per il riconoscimento: 

I piloti militari che intendono ottenere licenze e abilitazioni 

previste dalle JAR FCL devono farne richiesta all’Autorità 

dello Stato per il quale hanno prestato servizio. Le conoscenze, 

esperienza e abilità acquisite nel servizio militare 

sono riconosciute a discrezione dell’Autorità. I criteri con i 

quali viene determinato il riconoscimento devono essere 

comunicati alle JAA. Le attività consentite sono limitate 

all’aeromobile registrato nello Stato che rilascia la licenza 

fino a che non si possiedono i requisiti specificati 

nell’Appendice 1 alle JAR FCL 1.005. 


Validità delle licenze e delle abilitazioni 


(a) Il titolare di una licenza non può esercitare le attività 

consentite dalla licenza o abilitazione rilasciate da 

uno Stato JAA se non le mantiene in esercizio in 

conformità a quanto prescritto dalle JAR-FCL. 

(b) La validità della licenza dipende dalla validità delle 

abilitazioni ivi contenute e dal certificato di idoneità 

medica. (Vedere IEM FCL 1.025). 

(c) La licenza viene rilasciata per un periodo massimo 

di 5 anni. Tuttavia l’Autorità può rilasciare una 

nuova licenza nei seguenti casi: 

(1) in caso di rilascio o di rinnovo di una abilitazione; 

(2) quando il paragrafo XII della licenza sia esaurito e 

non vi sia altro spazio disponibile; 

(3) per qualsiasi ragione amministrativa; 

(4) a discrezione dell’Autorità all’atto della vidimazione 

relativa al mantenimento in esercizio di 

un’abilitazione. 

Le abilitazioni ancora valide sono ritrascritte sulla nuova 

licenza dall’Autorità. 

Le richieste per il rilascio di una nuova licenza devono 

essere inoltrate all’Autorità. 

La domanda deve essere accompagnata dalla necessaria 

documentazione. 

1-A-4 

JAR-FCL 1.026 Esperienza recente per piloti che non 

operano in conformità alle JAR-OPS 1 

a) Un pilota non può svolgere operazioni di volo nella funzione 

di pilota responsabile a bordo di un velivolo per il 

trasporto passeggeri, a meno che non abbia effettuato 

almeno 3 decolli e 3 atterraggi come pilota in volo su un 

velivolo dello stesso tipo/classe, o su un simulatore di 

volo del velivolo dello stesso tipo/classe da impiegare, 

nei 90 giorni che precedono il volo; e 

b) un copilota non può svolgere operazioni ai comandi di 

volo a bordo di un velivolo durante il decollo e l'atterraggio, 

a meno che non abbia effettuato ai comandi almeno 

3 decolli e 3 atterraggi su un velivolo dello stesso 

tipo/classe, o su un simulatore di volo del velivolo dello 

stesso tipo/classe da impiegare, nei 90 giorni che precedono 

il volo; 

c) il titolare di una licenza che non includa un'abilitazione 

al volo strumentale (velivolo) in corso di validità, non 

può svolgere, di notte, mansioni di pilota responsabile a 

bordo di un velivolo per il trasporto passeggeri, a meno 

che non abbia personalmente effettuato di notte almeno 

1 dei 3 decolli e 3 atterraggi previsti dal paragrafo a), 

nei 90 giorni che precedono il volo, con le modalità indicate 

nelle JAR FCL 1.026 (a). 


Prescrizioni relative alle prove pratiche 

(a) Autorizzazioni per gli esaminatori. L’Autorità designa e 

autorizza come esaminatori persone, con appropriate 

qualifiche e di provata integrità morale, per effettuare 

per suo conto prove pratiche e controlli di addestramento/professionalità*. 

Le qualificazioni minime che devono 

possedere gli esaminatori sono specificate nelle presenti 

norme Subparte I. Le funzioni e le attività consentite 

dagli esaminatori vengono comunicate individualmente 

agli interessati, per iscritto dall’Autorità. 

*NOTA: Controllo di addestramento/professionalità 

= Proficiency check 

(b) Numero degli esaminatori. L’Autorità determina il numero 

degli esaminatori necessari tenendo conto del numero 

e della distribuzione geografica della popolazione 

dei piloti. 

(c) Notificazioni degli esaminatori alle Organizzazioni di 

Addestramento e alle Organizzazioni registrate. 

L’Autorità comunica a ciascuna Organizzazione di Addestramento 

(FTO) od Organizzazione Registrata i nominativi 

degli esaminatori designati ad effettuare, 

nell’ambito delle predette Organizzazioni, le prove pratiche 

per il rilascio delle licenze di pilota privato, commerciale 

e abilitazione al volo strumentale. L'Autorità 

comunicherà a ciascun richiedente il nominativo 

dell’esaminatore designato alla conduzione dell'esame 

pratico per il rilascio della licenza di pilota di linea 

(ATPL). 

(d) Gli esaminatori non possono effettuare prove d’esame 

per i candidati da loro stessi istruiti per una data licenza 

o abilitazione, salvo che non siano espressamente autorizzati 

per iscritto dall’Autorità.


(e) Pre-requisiti dei candidati per accedere alle prove pratiche 

Per essere ammesso alla prova pratica per conseguire una 

licenza o una abilitazione, il richiedente deve prima 

avere superato la relativa prova teorica, salvo quanto diversamente 

stabilito dall’Autorità per coloro che seguono 

un corso integrato di addestramento al volo. 

L’istruzione teorica attinente alla prova pratica deve essere 

completata prima di intraprendere la stessa. Salvo 

che per il rilascio di una licenza di pilota di linea 

(ATPL), chi chiede di sostenere una prova pratica deve 

essere presentato per la prova stessa dall’Organizzazione 

o dalla persona responsabile dell’addestramento. 

JAR-FCL 1.035 Idoneità medica al volo 

(Vedere AMC FCL 1.035) 


(a) Idoneità. Il titolare di un certificato medico deve essere 

mentalmente e fisicamente idoneo a esercitare in sicurezza 

le attività consentite dalla licenza posseduta. 

(b) Obbligatorietà del certificato medico. Chi richiede o il 

titolare di una licenza aeronautica, per l’esercizio delle 

attività consentite, deve possedere un certificato medico 

rilasciato in conformità alle disposizioni JAR-FCL Parte 

3 (Medica) e attinente alle attività consentite dalla licenza. 

(c) Disposizioni riguardanti la visita medica. Una volta ultimata 

la visita medica, il richiedente deve essere informato 

se risulta idoneo, non idoneo, oppure rinviato 

all’Autorità. Il Medico Esaminatore (AME) informa il 

richiedente di qualsiasi condizione (medica, operativa o 

d’altro tipo) che comporta una restrizione per 

l’addestramento in volo e/o nell’esercizio delle attività 

consentite da qualsiasi licenza rilasciata. 

(d) Limitazione per operazioni in equipaggio multiplo (OML 

– solo per la Classe I) 

(1) La limitazione "valida solo per le funzioni 

di copilota o con un copilota qualificato" è applicata 

quando il titolare di una Licenza CPL o ATPL non 

rientra pienamente nei requisiti del certificato medico di 

Classe 1, ma viene considerato entro un accettabile rischio 

di incapacità (vedere JAR-FCL 3 (Medica), IEM 

FCL A,B e C). Tale limitazione può essere applicata solo 

in caso di attività in equipaggio pluripilota. La limitazione 

"valida solo per le funzioni di copilota o con un 

copilota qualificato" può essere emessa o rimossa solo 

dall'Autorità. 

2) L'altro pilota in equipaggio deve essere 

abilitato al tipo di aeromobile, non aver compiuto il 60° 

anno di età, e non essere a sua volta soggetto a limitazione 

OML. 

(e) Limitazione Pilota di sicurezza - (OSL – Solo per la 

Classe 2). Pilota di sicurezza è chi è abilitato ad operare 

nella funzione di Pilota responsabile (PIC) sulla classe o 

tipo di velivolo, ed è presente a bordo di un velivolo, 

dotato di doppi comandi, allo scopo di assumere il controllo 

del velivolo nel caso dovesse il pilota responsabile 

titolare di certificato medico con specifica limitazione, 

divenire inabile (vedere IEM FCL 1.035). Una OSL può 

essere emessa o rimossa solo dall'Autorità. 

1-A-5 

JAR-FCL 1.040 Deficienze nell’idoneità medica 

(a) I titolari di un certificato medico non devono esercitare 

le attività consentite dalle licenze, abilitazioni o autorizzazioni 

possedute, ogni qualvolta siano consapevoli di 

una deficienza nell'idoneità medica che non consenta di 

svolgere in sicurezza le attività stesse. 

(b) I titolari di un certificato medico non devono assumere 

alcun medicinale o droga, prescritto o non prescritto, né 

sottoporsi ad alcuna cura, salvo che non siano assolutamente 

sicuri che i medicinali o la cura non avranno alcun 

effetto negativo sulla loro abilità a svolgere in sicurezza 

i propri compiti. Se esiste qualche dubbio, dovrà 

essere richiesto un parere dell’AMS, di un AMC, o di un 

AME, secondo quanto riportato in JAR-FCL 3 IEM FCL 

3.040. 

(c) I possessori di un certificato medico devono, senza indebiti 

ritardi, acquisire il parere dell'AMS, AMC o AME, 

in caso di: 

(1) - ricovero in ospedale o clinica per più di 12 ore 

(2) - operazione chirurgica o intervento invasivo 

(3) - assunzione regolare di farmaci 

(4) - necessità di usare regolarmente lenti correttive. 

(d) I possessori di un certificato medico in occasione di: 

(1) qualsiasi significativa lesione personale che comporti 

l’incapacità a svolgere le funzioni in qualità di 

membro d'equipaggio; o 

(2) qualsiasi malattia che comporti l’incapacità a svolgere 

le predette funzioni per un periodo di 21 giorni 

o superiore; oppure 

(3) essere in stato di gravidanza, 

devono informare per iscritto l’Autorità delle predette 

infermità o gravidanza, e, nel caso di malattia, non appena 

sia trascorso il periodo di 21 giorni. Il certificato 

medico deve considerarsi sospeso qualora si verifichino 

le suddette infermità, oppure sia trascorso il suddetto periodo 

di malattia, ovvero venga confermata la gravidanza, 

e: 

(4) in caso di lesioni o malattia, la sospensione termina 

di produrre i suoi effetti dal momento in cui 

l’interessato sia stato esaminato, previo accordo con 

l’Autorità, e giudicato idoneo a riprendere le funzioni 

di membro d'equipaggio, o per decisione della 

stessa Autorità che lo consideri idoneo a determinate 

condizioni, senza che sia necessario un ulteriore esame 

medico; e 

(5) nel caso di gravidanza la sospensione può non operare 

per il periodo ed alle condizioni fissate 

dall’Autorità e cessa dopo che l’interessata sia stata 

sottoposta a visita medica in seguito a parto, secondo 

gli accordi con l'Autorità, e sia stata giudicata idonea 

a riprendere le funzioni di membro d'equipaggio.


JAR-FCL 1.045 Deroghe 

(a) Le disposizioni delle JAR FCL non prevedono tutte le 

possibili fattispecie. Qualora l’applicazione delle presenti 

disposizioni porti a conseguenze anomale, o quando 

l'evoluzione nel campo dell'addestramento o dei controlli 

contrasti con le disposizioni stesse, la persona interessata 

può rivolgersi all’Autorità per richiedere una deroga. La 

deroga può essere accordata se viene dimostrato che 

questa assicura o porta almeno a un equivalente livello 

di sicurezza. 

(b) Le deroghe possono essere di breve e lungo termine (più 

di 6 mesi). Una deroga di lungo termine può essere decisa 

solo in accordo con il Comitato JAA-FCL. 

JAR-FCL 1.050 Attribuzione del tempo di volo e riconoscimento 

di conoscenze teoriche 

(Vedere Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.050) 

(a) Attribuzione del tempo di volo 

(1) Salvo che sia diversamente stabilito nelle JAR 

FCL, il tempo di volo da attribuire per licenze e abilitazioni 

deve essere svolto nella stessa categoria di aeromobili 

per la quale la licenza o l’abilitazione è richiesta. 

(2) Pilota responsabile o in addestramento: 

i) A chi richiede una licenza o un’abilitazione, 

l’attività di volo da solo pilota, a doppio comando 

o da pilota responsabile, viene attribuita per 

intero rispetto al totale delle ore di volo richieste per 

conseguire la licenza o l’abilitazione. 

ii) A chi ha superato un corso di volo integrato 

per pilota di linea, vengono riconosciute sino a 

50 ore di volo strumentale come allievo pilota nelle 

funzioni di pilota responsabile, nel computo del 

tempo di volo richiesto come pilota responsabile per 

il rilascio di una licenza di pilota di linea, di pilota 

commerciale ovvero di una abilitazione plurimotore 

per tipo o classe. 

iii) A chi ha superato un corso di volo integrato 

(CPL\IR), vengono riconosciute sino a 50 ore 

di attività di volo strumentale come allievo pilota 

nelle funzioni di pilota responsabile, nel computo 

del tempo di volo richiesto come pilota responsabile, 

per il rilascio di una licenza di pilota commerciale, 

pilota di linea, e di una abilitazione plurimotore 

per tipo o classe. 

(3) Copilota 

(i) Al titolare di una licenza di pilotaggio, 

che svolge una funzione di copilota, le ore svolte 

come copilota sono attribuite per intero nel computo 

del totale delle ore di volo richieste per il conseguimento 

di una licenza di livello superiore. 

(ii) Al titolare di una licenza di pilotaggio 

che svolge da copilota i compiti del pilota responsabile 

sotto la sorveglianza di un pilota responsabile, 

la predetta attività viene riconosciuta per intero 

nel computo del tempo totale di volo richiesto per 

il conseguimento di una licenza di livello superiore, 

purché il metodo di supervisione sia approvato 

dall’Autorità. 

1-A-6 

(b) Attribuzione di conoscenze teoriche 

(1) Il titolare di un’abilitazione al volo strumentale su 

elicottero IR(H) è esonerato dall'istruzione teorica 

e dall'esame prescritto per l’abilitazione al volo 

strumentale su velivolo IR(A). 

(2) I titolari delle licenze indicate di seguito sono esentati 

dall' istruzione teorica e dai relativi esami, a 

condizione che essi effettuino l'istruzione necessaria 

per colmare le differenze e superino l'esame 

(vedere Appendice 1 alle JAR-FCL 1.050). 

i) titolare di una licenza di elicottero per il 

rilascio di una licenza PPL(A); o 

ii) titolare di licenza ATPL(H) (non limitata 

al VFR) per il rilascio di una CPL(A) o una 

ATPL(A); o 

iii) il titolare di una licenza ATPL(H) limitata 

al VFR o una CPL(H) per il rilascio di una 

CPL(A) 

(3) Al richiedente che abbia superato l'esame di teoria 

per ATPL(A) viene attribuito il possesso del requisito 

della conoscenza teorica per PPL (A), CPL(A) 

e IR(A) 

(4) Al richiedente che abbia superato l'esame di teoria 

per CPL(A) viene attribuito il possesso del requisito 

della conoscenza teorica per PPL (A). 

JAR-FCL 1.055 Organizzazioni di Addestramento e 

Organizzazioni Registrate. 

(Vedere appendice 1a, 1b & Appendice 

2 alle JAR-FCL 1.055) 

(Vedere appendice 2 alle JAR-FCL 

1.125) 

(a) (1) Le Organizzazioni di Addestramento (FTO), che 

intendono impartire addestramento per le licenze e relative 

abilitazioni, il cui principale centro di attività e la 

sede sociale sono situate in uno Stato Membro JAA, saranno 

autorizzate se in possesso dei requisiti di cui alle 

JAR FCL. I requisiti per l’approvazione delle FTO sono 

contenuti nell’App.1 alle JAR FCL 1.055. Parte dell'addestramento 

può essere effettuato al di fuori degli Stati 

Membri JAA (Vedere anche Appendice 1b alle JAR- 

FCL 1.055). 

(2) Riservato. 

(b) (1) I Centri di addestramento per le abilitazioni per 

tipo (TRTO) con base in uno Stato membro JAA, che intendono 

impartire l’addestramento per le abilitazioni per 

tipo, quando conformi alle JAR-FCL, saranno autorizzati 

e l’approvazione viene concessa dall’Autorità dello 

Stato. I requisiti per l’approvazione dei TRTO sono contenuti 

nell’App.2 alle JAR FCL 1.055. 

(2) I centri di addestramento per le abilitazioni per tipo 

(TRTO) situati al di fuori di uno Stato membro JAA, 

quando conformi alle JAR-FCL, sono autorizzati 

dall’Autorità che riceve la domanda. I requisiti per 

l’approvazione dei TRTO, sono contenuti nell’Appendice 

2 alle JAR-FCL 1.055. 

(c) Le Organizzazioni che intendono impartire addestramento 

solamente per il conseguimento della licenza di pilota


privato e con base negli Stati membri JAA, devono essere 

registrate a questo fine dalle Autorità (vedere JAR- 


(d) Le Organizzazioni specializzate per l’istruzione teorica 

situate negli Stati Membri JAA, sono autorizzate dalle 

Autorità per quelle parti dell’Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.055 attinenti alle conoscenze teoriche che intendono 

impartire, se rispondono a quanto previsto nell’App.1 alle 

JAR FCL 1.055 per le parti relative all’istruzione teorica 

che intendono impartire*. 

*Nota: nella traduzione italiana è stato eliminato il termine 

“Flying Training” per non ingenerare interpretazioni 

errate del testo. 

JAR-FCL 1.060 Limiti alle attività per titolari di licenze 

con 60 o più anni di età* 

(a) Età 60-64 Il titolare di una licenza di pilotaggio che 

ha compiuto l’età di 60 anni non può pilotare aeromobili 

impiegati in attività di trasporto commerciale, 

a meno che: 

1) sia membro di un equipaggio con più piloti; e purché 

2) egli sia il solo pilota dell’equipaggio di volo che 

abbia compiuto 60 anni di età. 

(b) Età 65 Il titolare di una licenza di pilotaggio che ha 

compiuto l’età di 65 anni non può pilotare aeromobili 

impiegati in attività di trasporto commerciale. 

Nota: *Per l’Italia, per quanto riguarda i limiti di età, 

vedere quanto stabilito con Delibera ENAC. 

(CZ) JAR-FCL 1.060 Riduzione delle attività consentite 

ai titolare di Licenza di età superiore 

a 60 anni (Repubblica 

Ceca). 

Il titolare di una licenza di pilotaggio che abbia compiuto 

l'età di 62 anni non può svolgere funzioni di pilota su un 

aeromobile impiegato in attività di trasporto aereo commerciale. 

(F) JAR-FCL 1.060 Riduzione delle attività consentite 

ai titolare di Licenza di età superiore 

a 60 anni. 

Il titolare di una licenza di pilotaggio che abbia compiuto 

l'età di 60 anni non può svolgere funzioni di pilota su un 

aeromobile impiegato in attività di trasporto aereo commerciale. 

JAR-FCL 1.065 Stato del rilascio della licenza 

(Vedere JAR-FCL 1.010 (c) 

(a) Chi richiede una licenza deve dimostrare di possedere i 

requisiti per il rilascio della licenza all’Autorità dello 

Stato in cui l’addestramento e le prove pratiche per 

conseguire la licenza hanno avuto luogo. Una volta rilasciata 

la licenza il predetto Stato viene di seguito designato 

come “Lo Stato del rilascio della licenza” (vedere 

JAR-FCL 1.010 (c)). 

(b) Ulteriori abilitazioni possono essere ottenute se si possiedono 

i requisiti JAR FCL, in ogni Stato JAA e sono 

annotate sulla licenza. 

1-A-7 

(c) Il titolare di una licenza può in seguito, per ragioni di 

praticità amministrativa, p.e. vidimazione, trasferire una 

licenza dallo Stato del rilascio della licenza ad un altro 

Stato JAA, purché abbia la residenza abituale o 

l’attività lavorativa in quest’ultimo Stato (vedere JAR- 

FCL 1.070). Quest’ultimo Stato diviene di seguito lo 

Stato del rilascio e assume le competenze precedentemente 

indicate sub (a). 

(d) È consentito, in ogni caso, il possesso di una sola licenza 

JAR FCL (Velivolo). 

JAR-FCL 1.070 Residenza abituale 

Per residenza abituale si intende il luogo dove una persona 

vive per almeno 185 giorni l’anno per motivi di lavoro, 

oppure per motivi personali che implicano uno stretto rapporto 

tra la persona e il luogo in cui egli vive. 

JAR-FCL 1.075 Formato e specificazioni per le licenze 

di pilotaggio 

(vedere Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.075). 

Una licenza di pilotaggio rilasciata da uno Stato membro 

JAA in conformità alle JAR-FCL deve contenere le specificazioni 

di seguito indicate. 

a) Contenuto. Il numero della voce evidenziata deve essere 

sempre stampato assieme al titolo. Il formato di una licenza 

JAA è riportato nell’Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.075. Le voci da I a XI sono “permanenti” e da XII a 

XIV sono “variabili” e possono essere una parte separata 

o staccabile del modulo principale. Ogni parte separata o 

staccabile deve essere identificabile in modo chiaro come 

parte della licenza. 

1) Voci permanenti 

(I) Stato che rilascia la licenza 

(II) Tipo di licenza 

(III) Numero di serie che inizia con il codice postale 

dello Stato del rilascio seguito da un codice 

di numeri e/ o lettere, in numeri arabi e cifre 

romane 

(IV) Nome del titolare (in Lettere Romane, se la 

lingua nazionale usa caratteri diversi dal Romano). 

(V) Indirizzo del titolare 

(VI) Nazionalità del titolare 

(VII) Firma del titolare 

(VIII) Autorità e, ove necessario, condizioni preliminari 

sotto cui il rilascio delle licenza è stata 

emessa.


(IX) Certificazione della validità e autorizzazione 

delle attività consentite 

(X) Firma del Responsabile che rilascia la licenza 

e data del rilascio. 

(XI) Sigillo o timbro dell’Autorità. 

(2) Voci variabili 

(XII) Abilitazioni - classe, tipo, istruttore, ecc. - 

con data di scadenza. L’abilitazione alla radiotelefonia 

(R/T) può essere trascritta nella 

licenza oppure risultare da un certificato separato. 

(XIII) Osservazioni - per esempio annotazioni speciali 

relative a limitazioni e particolari autorizzazioni. 

(XIV) Ogni altro dettaglio ritenuto utile 


(b) Materiale. La carta o altro materiale usato deve prevenire 

o mostrare con facilità ogni alterazione o cancellatura. 

Ogni annotazione o cancellazione deve essere specificatamente 

autorizzata con chiarezza dall’Autorità. 

(c) Colore. Per l’emissione delle licenze di pilotaggio in 

conformità alle JAR-FCL deve essere utilizzato materiale 

bianco. 

(d) Lingua. Le licenze devono essere scritte nella lingua nazionale, 

in inglese ed in qualsiasi altra lingua stabilita 


JAR-FCL 1.080 Registrazione del tempo di volo 


(a) I dati relativi a ogni volo effettuato nelle mansioni di 

pilota devono essere registrati su un libretto di volo, di 

formato accettabile dall’Autorità (vedere IEM FCL 

1.080). I dati relativi ai voli effettuati conformemente alle 

JAR OPS 1, possono essere registrati dall'Operatore in 

forma computerizzata accettata dall'Autorità. In tal caso 

l'operatore deve rendere disponibili al membro d'equipaggio 

le registrazioni di tutti i voli effettuati da pilota, 

inclusi i voli per differenze di tipo ed i voli di familiarizzazione. 

(b) La registrazione deve contenere i seguenti dati: 

(1) Dati personali: 

(2) Per ciascun volo: 

(i) Nome del pilota responsabile 

(ii) Data (giorno, mese, anno) del volo 

(iii) Luoghi e tempo UTC (block to block) di partenza 

e di arrivo 

(iv) Tipo (casa costruttrice del velivolo, modello, 

marche di registrazione e variante) 

(v) SE, ME 

1-A-8 

(vi) Tempo di volo 

(vii) Tempo complessivo di volo 

(3) Per ogni sessione di simulatore o FNPT: 

(i) Tipo e numero di serie del dispositivo di addestramento 

(ii) Istruzione su dispositivi elettronici 

(iii) Data (g/m/a) 

(iv) Tempo della sessione 

(v) Tempo complessivo 

(4) Funzione a bordo: 

(i) Pilota responsabile (Compresi i tempi di volo 

da solo pilota, SPIC, PICUS) 

(ii) Copilota 

(iii) Doppio comando 

(iv) Istruttore di volo/esaminatore di volo 

(v) Una colonna per annotare particolari e specifiche 

funzioni, quali SPIC e PICUS, tempo 

strumentale, ecc.* 

* un pilota può annotare come tempo di volo 

strumentale solo il tempo nel corso del quale egli 

pilota il velivolo con riferimento agli strumenti di 

volo, in condizioni di volo IMC reali o simulate. 

(5) Condizioni di volo: 

(i) Notte 

(ii) IFR 

(c) Registrazione del tempo di volo 

(1) Tempo di volo da pilota responsabile 

(i) Il titolare di una licenza può registrare come 

tempo da pilota responsabile tutte le ore di volo 

durante le quali egli opera nella funzione di pilota 

responsabile. 

(ii) Il richiedente o il titolare di una licenza può 

registrare come tempo da pilota responsabile tutte 

le ore di volo effettuate da solo pilota a bordo 

e le ore di volo effettuate come allievo pilota, a 

condizione che le ore effettuate nella funzione di 

SPIC siano controfirmate dall'istruttore. 

(iii) Il titolare di abilitazione di istruttore di volo 

può registrare come tempo di volo da pilota responsabile 

tutto il tempo di volo effettuato nella 

funzione di pilota istruttore. 

(iv) Il titolare di autorizzazione di esaminatore 

può registrare come tempo di volo da pilota responsabile 

tutte le ore di volo nelle quali occupa 

la posizione di pilota nell'effettuazione delle 

funzioni di esaminatore su un velivolo e agisce 

in qualità di esaminatore su un velivolo.


(v) Un copilota che effettua attività di volo nella 

funzione di pilota responsabile sotto la supervisione 

del pilota responsabile, su un velivolo per 

il quale è prescritto dalla certificazione o dalle 

JAR-OPS un equipaggio pluripilota, a condizione 

che le ore effettuate nella funzione di pilota 

responsabile (vedi (c)(5)) siano controfirmate dal 

pilota responsabile. 

(vi) Quando il titolare di una licenza effettua una 

serie di voli nella stessa giornata, ritornando ogni 

volta allo stesso punto di partenza e l'intervallo 

tra due voli successivi sia inferiore a 30 

minuti, registra la serie di voli sotto una sola voce. 

(2) Tempo di volo da copilota 

Il titolare di licenza di pilota che occupa la posizione 

di copilota può registrare tutto il tempo di 

volo come tempo di volo da copilota su un velivolo 

per il quale è richiesto l’equipaggio pluripilota o 

dalla certificazione per tipo del velivolo o dalla regolamentazione 

che disciplina quel tipo di volo. 

(3) Tempo di volo da copilota in equipaggio rinforzato 

Il pilota aggiunto in equipaggio multiplo può registare 

come copilota tutto il tempo di volo quando 

occupa a bordo una posizione di copilota. 

(4) Tempo in addestramento 

Un sommario delle ore registrate da un richiedente 

una licenza o abilitazione, come tempo di volo d'istruzione, 

istruzione strumentale di volo, istruzione 

strumentale a terra, ecc., deve essere certificato 

dall' istruttore appositamente abilitato o autorizzato, 

dal quale si riceve l'istruzione. 

(5) PICUS ( Pilota responsabile sotto supervisione) 

Subordinatamente all'accettazione del metodo da 

parte dell'Autorità, un copilota può registrare da 

pilota responsabile il tempo di volo effettuato come 

PICUS, quando tutte le funzioni e i compiti di 

pilota responsabile su un determinato volo sono 

state effettuate in modo da non richiedere l'intervento 

del pilota responsabile titolare, ai fini del 

mantenimento della sicurezza. 

(d) Presentazione della registrazione del tempo di volo 

(1) Il titolare di una licenza o un allievo pilota, è 

tenuto, su richiesta di un rappresentante autorizzato dall'Autorità, 

a presentare, senza indebiti ritardi, per l'ispezione, 

la registrazione dell'attività di volo effettuata. 

(2) Un allievo pilota deve portare con sè nel corso 

delle esercitazioni di navigazione, il libretto di registrazione 

dei voli, per fornire prova della prevista autorizzazione 

dell'istruttore. 

1-A-9 




1-A-10


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.005 

Requisiti minimi per il rilascio di una licenza/autorizzazione JAR FCL sulla base di una licenza o autorizzazione nazionale 

rilasciata da uno Stato membro JAA. 

(vedere JAR-FCL 1.005 (b) (3)) 

(vedere AMC FCL 1.005 & 1.015) 

(vedere AMC FCL 1.125) 

1 Licenze di pilotaggio 

Una licenza di pilotaggio rilasciata da uno Stato Membro JAA in base alla regolamentazione dello stesso Stato può essere, nei casi e 

alle condizioni previste, sostituita in una licenza JAR FCL. Per la sostituzione di tali licenze il titolare deve: 

(a) per la licenza di pilota di linea di velivolo ATPL(A) e di pilota commerciale di velivolo CPL(A) effettuare il controllo di addestramento/ 

professionalità per il mantenimento dell’abilitazione per tipo o classe e, se del caso, dell’abilitazione al volo strumentale 

IR secondo quanto prescritto in JAR FCL 1.245(b)(1), 1.245(c)(1)(i) o 1.245(c)(2) relativo alle attività consentite dalla licenza 

posseduta; 

(b) (i) per la licenza di pilota di linea di velivolo ATPL(A) e per la licenza di pilota commerciale di velivolo CPL(A) aver acqui 

sito la conoscenza delle relative parti delle norme JAR OPS 1 e JAR FCL (vedere AMC FCL 1.005 e 1.015); 

(ii) per la licenza di pilota privato velivolo PPL (A) aver acquisito la conoscenza delle relative parti delle prescrizioni JAA 

(vedere AMC FCL 1.125); 

(c) dimostrare la conoscenza della lingua inglese in conformità a quanto prescritto in JAR FCL 1.200, se si è titolari dell’abilitazione 

al volo strumentale; 

(d) rispondere ai requisiti di esperienza ed ogni altra ulteriore condizione stabilita nella tabella seguente: 

Licenza Nazionale 

posseduta 

Ore di volo totali Ogni altro requisito JAA Sostituzione licenza 

e limitaz. JAR-FCL 

(ove applicabile) 

1-A-11 

Rimozione delle limitazioni 

(1) (2) (3) (4) (5) 

ATPL(A) >1500 come PIC su 

velivoli pluripilota 

Nessuno ATPL(A) Non applicabile (a) 

ATPL(A) >1500 su velivoli 

pluripilota 

Nessuno come in (c)(4) Come in (c)(5) (b) 

ATPL(A) >500 su velivoli Dimostrare all'Autorità le co- ATPL(A), con abili- Dimostrare la capaci- (c) 

pluripilota 

noscenze in materia di pianifitazione per tipo limità ad operare come 

cazione del volo e prestazioni tata a copilota PIC secondo l’ Ap- 

prescritte in AMC-FCL 1.470 

pendice 2 alle JAR- 

(a) 

FCL 1.240. 

CPL/IR(A) e su- >500 su velivoli (i) Dimostrare all'Autorità le CPL/IR(A) con ac- Non applicabile (d) 

perato un esame pluripilota 

conoscenze in materia di credito della teoria 

teorico ICAO 

pianificazione del volo e JAR-FCL ATPL 

ATPL nello Stato 

prestazioni prescritte in 

membro JAA che 

AMC-FCL 1.470 

ha rilasciato la 

(ii) possedere i rimanenti re- 

licenza 

quisiti delle JAR-FCL 1.250 

(a) (1) & (2) 

CPL/IR(A) >500 su velivoli (i) Superare la prova teorica CPL/IR(A) con ac- Non applicabile (e) 

pluripilota 

JAR-FCL ATPL(A) (vedere credito della teoria 

nota sotto la tabella) 

(ii) Avere i rimanenti requisiti 

delle JAR-FCL 1.250 (a) (1) & 

(2) 

JAR-FCL ATPL


Appendice 1 alla JAR-FCL 1.005 (continuazione) 

Licenza nazionale 

posseduta 

Ore di volo totali Ogni altro requisito JAA 

1-A-12 

Sostituzione licenza 

JAR-FCL e 

limitaz. (ove applicabile) 

Rimozione delle limitazioni 

(1) (2) (3) (4) (5) 

CPL/IR(A) > 500 come PIC su 

velivoli -pilota singolo 

CPL/IR(A) 

< 500 come PIC su 


CPL(A) > 500 come PIC su 


CPL(A) < 500 come PIC su 

velivoli pilota singolo 

PPL/IR(A) 75 ore di volo 

strumentale in conformità 

alle regole 

IFR 

Nessuno CPL/IR(A) con 

abilitazioni tipo/ 

classe limitate ai 

velivoli –pilota 

Dimostrare alla Autorità le conoscenze 

in materia di pianificazione 

del volo e le prestazioni 

prescritte in AMC-FCL 

1.470 (b) e (c) 

Qualificazione al volo notturno, 

se applicabile 

(i) Qualificazione al volo notturno, 

se applicabile; 

(ii) Dimostrare alla Autorità le 

conoscenze in materia di pianificazione 

del volo e le prestazioni 

prescritte in AMC FCL 

1.470 (b) 

Qualificazione per il volo notturno 

nel caso che non sia inclusa 

nelle attività consentite 

dall'abilitazione al volo strumentale 

PPL(A) 75 ore su velivoli Dimostrare la capacità di usare 

i radioaiuti 

singolo 

Come (4) (f) 

CPL(A) con abilitazioni 

tipo classe 

limitate a velivoli 

– pilota singolo 

Ottenere l’abilitazione 

per tipopluripilota 

come prescritto 

dalla JAR- 

FCL 1.240 

Come (4) (h) (i) 

PPL/IR(A) (IR 

limitata a PPL) 

Dimostrare all'Autorità 

la conoscenza delle 

prestazioni e pianificazione 

dei voli come 

prescritto dalle AMC 

FCL 1470(c)] 

(f) 

(g) 

(h) 

PPL(A) (k) 

* I titolari di licenza CPL che già possiedono un’abilitazione per tipo su velivoli pluripilota non devono dimostrare le conoscenze 

teoriche ATPL(A) fino a quando continuano ad operare sullo stesso tipo di velivolo. Se richiedono un’altra abilitazione per tipo di 

velivolo pluripilota devono soddisfare i requisiti indicati nella colonna (3), riga (e) (i) della tabella di cui sopra. 

2. Sostituzione delle abilitazioni di istruttore 

Abilitazione nazionale 

posseduta, autorizzazione 

o attività 

consentite 

Esperienza Ogni altro requisito JAA Sostituzione dell’abilitazione JAR 

FCL 

(1) (2) (3) (4) 

FI(A)/IRI(A)/ Secondo quanto prescritto Dimostrare all’Autorità la cono- FI(A)/IRI(A)/TRI(A)/CRI(A) 

TRI(A),CRI(A) dalle JAR-FCL 1 (velivoscenza delle relative parti delle 

lo) per la relativa abilita- JAR-FCL 1 (velivolo) e JARzione 

OPS come indicato nelle AMC- 

FCL 1.005 & 1.015 

(j)


3. Autorizzazione a svolgere mansioni di Istruttore su dispositivi di addestramento (SFI) 

Una autorizzazione a svolgere mansioni di istruttore su dispositivi di addestramento (SFI), rilasciata da uno Stato membro 

JAA secondo la regolamentazione nazionale dello Stato, può essere sostituita da un'autorizzazione JAR-FCL quando il richiedente 

soddisfa i requisiti di esperienza ed ogni altra condizione stabilita nella tabella seguente: 

Autorizzazione nazionale 

posseduta 

SFI(A) > 1500 ore da pilota di 

MPA 

SFI(A) 3 anni di esperienza recente 

in qualità di SFI riconosciuti 

dall'Autorità 

Esperienza Altri requisiti JAR Nuova autorizzazione 


(i) possedere o avere posseduto 

una licenza di pilota professionale 

(A) rilasciata da uno Stato 

Membro JAA o una licenza professionale 

velivoli rilasciata da 

uno Stato non JAA riconosciuta 

dall'Autorità; 

(ii)avere completato la parte di 

simulatore del corso attinente al 

tipo di abilitazione, MCC incluso 

Avere completato la parte di simulatore 

del corso attinente al 

tipo di abilitazione, MCC incluso 

1-A-13 

SFI(A) 

SFI(A) 

Questa autorizzazione ha validità massima di 3 anni 

Ulteriore autorizzazione è subordinata all'adempimento dei requisiti stabiliti nelle JAR-FCL 1.415 

4. Istruttori FTD e FNPT I 

Autorizzazione na- 

Esperienza Nuova autorizzazione 

zionale posseduta 


(1) (2) (3) 

Istruttore su FTD 

e/ o FNPT 1 

3 anni di esperienza recente in qualità di 

istruttore su FTD e/o FNPT 1 riconosciuti 

dall'Autorità 

Istruzioni su FTD e/o FNPT 1



Requisiti minimi per la convalida delle licenze di pilotaggio di Stati non JAA 

(vedere JAR-FCL 1.015) 

(vedere AMC FCL 1.005 & 1.015) 

1 I requisiti minimi per la convalida di una licenza di pilotaggio di uno Stato non JAA sono quelli di seguito specificati. 

Licenze di pilotaggio per trasporto commerciale ed altre attività professionali 

2 Una licenza di pilotaggio rilasciata in conformità con l’Annesso 1 dell’ICAO da uno Stato non -JAA può essere convalidata 

a determinate condizioni da uno Stato membro JAA per consentire attività di volo (diversa da quella istruzionale) su velivoli 

registrati nel predetto Stato membro. Per ottenere la convalida della suindicata licenza, il titolare deve: 

(a) effettuare la prova pratica richiesta per la vidimazione dell’ abilitazione per tipo o per classe specificata nella JAR-FCL 

1.245, relativa alle attività consentite dalla licenza posseduta; 

(b) dimostrare all'Autorità la conoscenza delle relative parti delle JAR-OPS e JAR-FCL (vedere AMC-FCL 1.005 e 1.015); 

(c) dimostrare la conoscenza della lingua inglese in conformità alle JAR-FCL 1.200; 

(d) possedere un certificato medico JAR-FCL di Classe 1 in corso di validità; 

(e) soddisfare ogni ulteriore requisito richiesto e reso pubblico dallo Stato membro JAA; e 

(f) avere l’esperienza richiesta nella colonna (2) in relazione alle condizioni per la convalida specificate nella colonna (3) 

della seguente tabella. 

Tipo di Licenza Ore di volo totale Condizioni per la convalida 

(1) (2) (3) 

ATPL(A) >1500 ore come PIC su velivoli pluripi- Attività Aerea Commerciale su velivoli pluripilota 

lota 

come PIC 

ATPL(A) o >1500 ore come PIC o copilota su veli- Attività Aerea Commerciale su velivoli pluripilota 

CPL(A)/IR* voli pluripilota secondo le norme operative 

come co-pilota secondo le JAR-OPS 

CPL(A)/IR >1000 ore come PIC in attività commer- Attività aerea commerciale su velivoli pilota singolo 

ciale dalla data dell’ abilitazione IR come PIC 

CPL(A)/IR >1000 ore come PIC o copilota su velivoli 

pilota-singolo secondo le norme operative 

CPL(A) >700 ore su velivoli diversi dai Motoalianti, 

comprendenti 200 ore nel ruolo 

per il quale la convalida è richiesta, 50 

delle quali negli ultimi 12 mesi 

1-A-14 

Attività aerea commerciale su velivoli pilota- singolo 

come copilota secondo le JAR-OPS 

Attività di volo diverse dal trasporto aereo commerciale 

* I titolari di licenza CPL/IR(A) abilitati per velivoli pluripilota devono dimostrare, per ottenere la convalida, le conoscenze teoriche 

a livello di ATPL (A) ICAO. 

(a) 

(b) 

(c) 

(d) 

(e)


APPENDICE 1 ALLE JAR-FCL 1.050 

Attribuzione di conoscenze teoriche - syllabus di conversione da istruzione a esame 

Argomento : 010 REGOLE DELL'ARIA E PROCEDURE ATC 

RIFERIMENTO TITOLO 

010 01 01 01 Il volo sopra il territorio degli Stati Contraenti 

010 02 00 00 Annesso 8 - Cerificato di Navigabilità dell' Aeromobile 

010 04 00 00 Annesso 1 - Licenze del personale 

010 05 01 00 Annesso 2 - Definizioni essenziali, pertinenza delle regole dell'aria, regole generali 

010 09 01 01 Dati dell'aerodromo 

010 09 01 05 Procedure d'emergenza e altri servizi 

Argomento : 021 STRUTTURA DELL'AEROMOBILE E IMPIANTI 


021 01 00 00 Struttura e impianti – Velivoli 

021 03 01 10 Elica 

021 03 02 02 Tipi di costruzione 

021 03 03 06 Cono di scarico 

021 03 03 08 Inversione di spinta 

021 03 03 09 Prestazioni e aumento della spinta 

021 03 03 10 Aria spillata (bleed air) 

021 03 04 07 Spinta 

021 03 04 08 Operazione e supervisione della potenza 

021 03 05 02 Turbine ad aria forzata 

021 04 01 00 Porte e finestre d'emergenza 

021 04 05 00 Equipaggiamento d'ossigeno 

Argomento : 022 STRUMENTAZIONE – VELIVOLI 


022 01 01 03 Anemometro : indicatore di velocità massima, indice di Vmo/Mmo 

022 01 01 04 Machmetro 

022 02 01 00 

Sistema automatico di guida del volo (Flight Director) 

022 02 02 00 Autopilota 

022 02 03 00 Protezione dell'inviluppo di volo 

022 02 04 00 Sistemi d'incremento della stabilità 

022 02 05 00 Trim longitudinale automatico 

022 02 06 00 

Calcolo della spinta 

022 02 07 00 Automanetta 

1-A-15


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.050 (continuazione) 

Argomento : 022 STRUMENTAZIONE – VELIVOLI (continuazione) 


022 03 05 00 Avviso di superamento del limite di velocità 

022 03 06 00 Avviso di stallo 

022 04 02 00 

Aumento di temperatura in aria forzata (RAM), correzione 

022 04 03 00 Indicatore di giri (RPM) 

022 04 04 00 

Flussometro per linee di carburante ad alta pressione 

022 04 06 00 Significato dei settori colorati 

022 04 08 00 

Sistema di controllo delle vibrazioni 

022 04 10 00 

Quadranti di presentazione dati per strumenti elettronici 

Argomento : 031 MASSA E BILANCIAMENTO – VELIVOLI 


031 01 01 02 

Importanza relativamente alla stabilità del velivolo 

031 01 02 00 Limiti di massa e bilanciamento 

031 02 01 03 Massa a zero carburante 

031 02 04 00 Effetti del sovraccarico 

031 03 01 04 

Espressione in percentuale della corda aerodinamica media (% MAC) 

031 03 04 00 

Superficie di carico, carico di passaggio (running). Resistenza di carico 

Argomento : 032 PRESTAZIONI – VELIVOLI 


032 00 00 00 Prestazioni – Velivoli 

Argomento : 033 PIANO DI VOLO OPERATIVO – ADERENZA AL PIANO OPERATIVO –VELIVOLI- 


033 01 01 01 

Selezione delle rotte, velocità, altezze (altitudini) e aeroporti alternati 

033 01 02 01 

Calcolo del consumo per tratta e del consumo totale per il volo 

033 01 02 02 Carburante per l'attesa o per la diversione all’alternato 

033 01 02 03 

Riserve di carburante 

033 01 02 04 

Carburante totale necessario per il volo 

033 02 03 05 Completamento della parte prevolo del piano carburante 

033 01 03 03 Revisione degli stimati di carburante di riserva 

033 01 03 04 Selezione dell'altitudine di crociera e della potenza per la nuova destinazione 

- carburante presente a bordo, necessario e riserve 

033 03 03 00 

Piani del carburante semplificati 

033 05 00 00 Piano di volo per velivoli a reazione (considerazioni aggiuntive) 

033 06 00 00 

Compilazione pratica di un "piano di volo" 

1-A-16



Argomento : 040 PRESTAZIONI E LIMITAZIONI DELL' ESSERE UMANO 


040 02 01 02 

Sistema respiratorio e della circolazione 

040 02 01 03 

Ambiente di elevata altitudine 

Argomento : 050 METEOROLOGIA 


050 02 07 00 

Jet stream 

050 09 07 00 Condizioni stratosferiche 

050 10 01 05 Osservazione dall’aeromobile e rapporti, sistemi informatici, segnali sonori associati all'ASDAR, 

PIREPS 

Argomento : 061 NAVIGAZIONE, GENERALITA' 


061 04 01 00 

Elementi di navigazione stimata (DR) 

061 05 00 00 

Misura degli elementi DR 

Argomento : 071 PROCEDURE OPERATIVE – VELIVOLI 


071 00 00 00 Procedure operative – Velivoli 

Argomento : 081 PRINCIPI DEL VOLO- VELIVOLI 


081 00 00 00 Principi del volo – Velivoli 

1-A-17



Organizzazioni di Addestramento per licenze e abilitazioni (FTO) 

(Vedere JAR-FCL 1.055) 

(Vedere IEM N° 1 alle JAR-FCL 1.055) 



(Vedere AMC FCL 1.261 ( c ) (2)) 

Introduzione 

1 Una Organizzazione di Addestramento (FTO) è un organizzazione con personale e mezzi che opera in un ambiente in grado di 

impartire addestramento al volo e/o istruzione su dispositivi di addestramento e, se del caso, istruzione teorica per specifici programmi 

di addestramento. 

2 Una FTO che intenda offrire un corso di addestramento approvato in conformità alle JAR-FCL deve ottenere l’approvazione 

dall’Autorità di uno Stato membro JAA. L’approvazione può essere accordata quando: 

(a) L'Autorità sia in grado di far osservare le disposizioni JAR-FCL; e 

(b) la FTO soddisfi tutti i requisiti previsti delle JAR-FCL; 

Questa Appendice stabilisce i requisiti per il rilascio, il rinnovo e le variazioni dell’approvazione di una FTO. 

REQUISITI PER OTTENERE L’APPROVAZIONE 

3 Una FTO che intenda ottenere l’autorizzazione deve presentare all’Autorità i manuali operativi e di addestramento specificati 

nel paragrafo 31. Una FTO deve predisporre procedure accettabili dall’Autorità per garantire il rispetto delle relative disposizioni 

JAR-.FCL. Tali procedure devono includere in seno alla FTO un sistema di controllo della qualità (vedere AMC FCL 1.055 e 

IEM FCL n.1 alle JAR-FCL 1.055) in grado di individuare prontamente qualsiasi deficienza per un’azione di auto-correzione. 

Dopo l’istruttoria della domanda, la FTO viene sottoposta a ispezione per verificare che soddisfi i requisiti previsti in questa 

Appendice. Subordinatamente all’esito positivo dell’ispezione, l’approvazione di una FTO è inizialmente rilasciata per il periodo 

di un anno; il rinnovo dell’approvazione viene rilasciata per periodi successivi di durata non superiore a tre anni. Nessuna 

Autorità Aeronautica è obbligata a concedere l'Approvazione di una FTO situata al di fuori degli Stati Membri JAA se le risorse 

di persone non sono disponibili o, il costo per lo svolgimento della pratica di domanda di approvazione e le ispezioni 

,costituiscono un indebito aggravio per l'Autorità stessa. 

4 Tutti i corsi di addestramento devono essere approvati (Vedere IEM FCL 1.055, da elaborare). 

5 L’Autorità deve sorvegliare lo svolgimento del corso ed effettuare controlli a campione sugli allievi. Durante ogni visita, la FTO 

deve consentire ispezioni alla documentazione dell’addestramento, alle autorizzazioni, alle registrazioni tecniche, alle lezioni in 

classe, alle note guida, alle istruzioni pre e post volo e ad ogni altra documentazione attinente. Una copia dei rapporti sulle ispezioni 

a una FTO è messa a disposizione da parte dell’Autorità alla FTO interessata. 

6 L’approvazione viene modificata, sospesa o revocata dall' Autorità qualora qualsiasi requisito richiesto per l’approvazione o il 

livello standard d’addestramento impartito non rispondano più a quelli minimi approvati. 

7 Per introdurre cambiamenti a un corso approvato o ai propri manuali operativi o di addestramento, la FTO deve ottenere 

l’approvazione dell’Autorità prima di renderli operativi. Variazioni di scarso rilievo nelle operazioni quotidiane non è necessario 

che siano notificate. Ove esista un qualsiasi dubbio sulla rilevanza di un cambiamento deve essere consultata l’Autorità. 

8 Una FTO può stipulare accordi con altre Organizzazioni di Addestramento o utilizzare differenti aeroporti come base operativa 

nell'organizzazione generale, a condizione che ottenga l’approvazione dell’Autorità. 

1-A-18


RISORSE FINANZIARIE 

9 (a) Una FTO deve dimostrare all’Autorità di possedere sufficienti risorse finanziarie per svolgere l'addestramento al livello degli 

standard approvati.(Vedere IEM FCL 1.055). 

(b) Una FTO deve nominare una persona accettata dall'Autorità che garantisca che è disponibile un sufficiente finanziamento 

per svolgere i corsi al livello degli standard approvati. Questa persona è designata con il nome di "accountable manager". 

DIREZIONE E ORGANICO DEL PERSONALE 

10 L’organizzazione della gestione deve assicurare il controllo del personale di qualsiasi grado con persone che abbiano l’esperienza 

e le qualifiche necessarie per garantire il mantenimento di un alto livello di addestramento. I particolari dell’organizzazione con 

indicazione delle responsabilità individuali, devono essere inclusi nel Manuale Operativo della FTO. 

11 Una FTO deve impiegare un adeguato numero di persone, soddisfacente per l’Autorità, competenti e qualificate. Per i corsi integrati, 

devono essere impiegate tre persone a tempo pieno nelle seguenti mansioni: 

Direttore dell’addestramento (HT) 

Capo istruttore di volo (CFI) 

Capo istruttore di terra (CGI) 

Per i corsi modulari queste mansioni possono essere cumulate e ricoperte da una o due persone, a tempo pieno o parziale, in relazione 

all’addestramento offerto. Almeno una persona dell’organico deve essere impiegata a tempo pieno. 

12 Il numero di istruttori di volo a tempo parziale in relazione alla natura dell’addestramento deve essere approvato dall’Autorità. 

13 Il rapporto tra istruttori di volo e allievi, escluso il Direttore dell'addestramento (HT), non deve eccedere normalmente il rapporto 

di 6:1. Il numero di allievi per classi che implichino un alto grado di supervisione o di lavoro pratico, non può superare normalmente 

12 allievi. 

DIRETTORE DELL’ADDESTRAMENTO (HT) 

14 Il Direttore dell’addestramento (HT) ha la responsabilità generale di assicurare una soddisfacente integrazione tra addestramento 

in volo, su dispositivi di addestramento e istruzione teorica, e della supervisione della progressione individuale degli allievi. Egli 

deve avere avuto una vasta esperienza nell’addestramento come istruttore di volo per licenze di pilotaggio professionali e possedere 

buone capacità direttive. Deve, inoltre, possedere od aver posseduto, nei tre anni antecedenti il primo incarico come HT, una 

licenza di pilotaggio professionale e abilitazioni rilasciate in conformità all’Annesso 1 ICAO, relative all’addestramento di volo 

da impartire. 

CAPO ISTRUTTORE DI VOLO (CFI) 

15 Il Capo istruttore di volo (CFI) è responsabile della supervisione dell’addestramento in volo e sui dispositivi di addestramento e 

della standardizzazione di tutti gli istruttori di volo e dell'istruzione su dispositivi di addestramento. Il CFI deve: 

(a) essere titolare della licenza di pilotaggio professionale del più alto livello, relativa ai corsi di addestramento al volo da impartire; 

(b) essere titolare delle abilitazioni relative all’addestramento di volo da impartire; 

(c) essere titolare dell’abilitazione di istruttore per almeno uno dei tipi di velivolo impiegati per il corso; e 

(d) avere effettuato 1000 ore di volo in qualità di pilota responsabile e, inoltre, un minimo di 1000 ore di attività 

istruzionale inerente ai corsi di volo svolti, delle quali 200 ore possono essere di allenamento strumentale a terra. 

1-A-19


ISTRUTTORI, DIVERSI DA QUELLI PER DISPOSITIVI DI ADDESTRAMENTO DI VOLO 

16 Gli istruttori devono possedere: 

(a) una licenza di pilotaggio professionale e abilitazione (i) attinenti ai corsi di addestramento che devono svolgere; 

(b) un’abilitazione di istruttore relativa alla parte di corso da svolgere, p.e. istruttore di volo strumentale, istruttore di volo, istruttore 

per classe/tipo di aeromobile, a seconda dei casi; o 

(c) un’autorizzazione dell’Autorità a svolgere lo specifico addestramento in una FTO (vedere le JAR-FCL 1.300). 

17 Le ore massime di volo, di servizio e di riposo minimo tra due periodi di servizio istruzionale degli istruttori devono essere accettate 


ISTRUTTORI PER DISPOSITIVI DI ADDESTRAMENTO 

18 Per svolgere addestramento su FTD e FNPT I, gli istruttori devono possedere o avere posseduto nei tre anni precedenti il primo 

incarico, una licenza di pilotaggio professionale e una abilitazione(i), eccetto per gli istruttori in possesso di autorizzazione ai 

sensi della voce 3 o 4 dell'Appendice 2 alle JAR-FCL 1.005, attinenti ai corsi di addestramento che essi sono incaricati di svolgere 

ed avere acquisito esperienza nel campo dell’addestramento. Per svolgere attività addestrativa su un simulatore di volo o su 

un FNTP II, gli istruttori devono possedere un’abilitazione FI(A) o CRI(A) o TRI(A) oppure una autorizzazione SFI(A). 

CAPO ISTRUTTORE A TERRA (CGI) 

19 Il Capo istruttore a terra (CGI ) è responsabile della supervisione di tutti gli istruttori di terra e della standardizzazione di tutti 

gli istruttori di teoria. Il CGI deve avere una pregressa conoscenza pratica in campo aeronautico ed aver frequentato un corso 

sulle tecniche di istruzione o avere avuto in precedenza vaste esperienze nell’attività di istruzione di teoria. 

ISTRUTTORI DI TEORIA 

20 Gli istruttori di teoria per le licenze e le abilitazioni devono avere un'appropriata esperienza in campo aeronautico e devono, prima 

dell’incarico, dare prova della loro capacità svolgendo una lezione sugli argomenti della materia che devono insegnare. 

REGISTRAZIONI 

21 Una FTO deve mantenere e conservare la seguente documentazione per un periodo di almeno 5 anni, servendosi di un adeguato 

organico amministrativo: 

(a) dettagliata descrizione dell’addestramento a terra, in volo ed in volo simulato impartito a ciascun allievo; 

(b) rapporti dettagliati degli istruttori sui progressi individuali, compresi i giudizi, nonché sulle regolari prove progressive di 

volo e sugli esami a terra; e 

(c) notizie personali, p.e. scadenze del certificato medico, delle abilitazioni ecc. 

22 Il formato del modulo delle registrazioni degli allievi deve essere specificato nel Manuale d’Addestramento. 

23 La FTO deve mettere a disposizione, su richiesta dell' Autorità, la documentazione sull'addestramento e i relativi rapporti. 

PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO 

24 Deve essere predisposto un programma di addestramento per ciascun tipo di corso offerto. Il programma deve includere 

un’analisi dettagliata dell’istruzione teorica e di volo in forma settimanale o suddivisa in fasi, una lista degli esercizi standard 

ed un sommario del syllabus. In particolare, gli esercizi su dispositivi di addestramento di volo e le nozioni teoriche di base 

devono essere suddivise in modo da consentire agli allievi di applicare negli esercizi di volo le conoscenze acquisite a terra. I 

programmi devono essere predisposti in modo tale da consentire che eventuali problemi riscontrati nell’istruzione possano essere 

risolti nel corso del successivo addestramento. I contenuti e le sequenze del programma di addestramento devono essere 

accettati dall’Autorità. 

1-A-20


VELIVOLI PER L’ADDESTRAMENTO 

25 Deve essere disponibile una adeguata flotta di velivoli idonei ai corsi da svolgere. Ciascun velivolo deve essere equipaggiato 

con i comandi primari doppi per l’uso simultaneo da parte dell’istruttore e dell’allievo. I comandi trasferibili dall’uno all’altro 

posto non sono consentiti. La flotta deve comprendere, in relazione ai corsi di addestramento da svolgere, velivoli idonei a dimostrare 

lo stallo, la prevenzione dalla vite e velivolo/i convenientemente equipaggiati per simulare condizioni meteorologiche 

di volo strumentale e adeguatamente strumentati per l'addestramento strumentale richiesto. 

26 Devono essere impiegati solamente velivoli specificamente approvati per l’addestramento da parte dell’Autorità. 

AERODROMI 

27 L’aeroporto di base, e ogni aeroporto alternativo di base sul quale viene effettuato l’addestramento di volo, deve possedere almeno 

le seguenti caratteristiche operative: 

(a) Almeno una pista od uno spazio idoneo per il decollo che permetta ai velivoli istruzionali di effettuare un normale 

decollo o atterraggio rispettivamente al peso massimo di decollo o di atterraggio autorizzato, 

i. con calma di vento (non più di 4 nodi) e temperature uguali alla media della più alta temperatura del mese più 

caldo dell’anno nell’area operativa; 

ii. traiettoria di decollo che rispetti un’altezza di almeno 50 piedi sugli ostacoli frapposti; 

iii. con l’uso di potenza e configurazione di carrello e flap (se applicabile) raccomandati dal costruttore; e, 

iv. con una graduale transizione dal distacco delle ruote alla velocità di miglior rateo di salita senza che siano necessarie 

tecniche o abilità eccezionali di pilotaggio. 

b) una manica a vento o indicatore analogo che sia visibile a terra da entrambe le estremità della pista; 

c) un'adeguata illuminazione elettrica della pista se usata per l’addestramento notturno; e 

d) un servizio di controllo del traffico aereo, a meno che, con l’approvazione dell’Autorità, l’attività addestrativa 

possa essere condotta in sicurezza con altri mezzi di comunicazione terra aria terra. 

INFRASTRUTTURE PER LE OPERAZIONI DI VOLO 

28 Devono essere normalmente disponibili: 

a) una sala operativa con attrezzature per controllare le operazioni di volo; 

b) un locale per la pianificazione del volo con le seguenti attrezzature: 

- appropriate carte e mappe aggiornate 

- informazioni AIS aggiornate 

- informazioni meteorologiche aggiornate 

- collegamento con l'ATC e con la sala operativa 

- carte geografiche e di illustrazione delle rotte di navigazione a vista 

- carte geografiche di illustrazione delle aree proibite, pericolose e regolamentate 

- ogni altro materiale che abbia relazione con la sicurezza del volo. 

c) Adeguate stanze/cabine di numero e dimensioni sufficienti; 

d) Uffici per il personale incaricato della supervisione e locali per permettere agli istruttori di scrivere i rapporti sugli allievi, 

completare la documentazione, ecc.; 

e) Stanze arredate per gli istruttori e gli allievi 

1-A-21


ATTREZZATURE PER L’INSEGNAMENTO TEORICO 

29 Per l’insegnamento teorico devono essere disponibili: 

(a) aule adeguate per il numero degli allievi presenti; 

(b) idonei ausili didattici di supporto per l’istruzione teorica; 

(c) attrezzature idonee per le esercitazioni e prove di radiotelefonia; 

(d) una biblioteca fornita di pubblicazioni inerenti ai programmi di istruzione; 

(e) uffici per il personale istruttore 

AMMISSIONE ALL’ADDESTRAMENTO 

30 Un allievo per essere ammesso all’addestramento deve essere in possesso del certificato medico prescritto per la licenza richiesta 

e deve soddisfare i requisiti di ammissione disposti dalla FTO e approvati dall’Autorità. 

MANUALE DI ADDESTRAMENTO E OPERATIVO 

31 Una FTO deve approntare e mantenere aggiornati un Manuale di Addestramento e un Manuale Operativo contenenti informazioni 

e istruzioni che consentano al personale di svolgere i loro compiti e forniscono una guida agli allievi per osservare le regole 

del corso. Una FTO deve mettere a disposizione del personale e, se del caso, degli allievi le informazioni contenute nel 

Manuale di Addestramento e nel Manuale Operativo e la documentazione di approvazione della FTO. Deve essere stabilita una 

procedura per gli emendamenti e il controllo degli stessi. 

32 Il Manuale di Addestramento deve contenere le procedure specifiche e gli obiettivi dell’addestramento relativi ad ogni fase istruzionale 

che gli allievi sono tenuti a seguire, e deve includere le seguenti voci: 

Parte 1 - Il piano di addestramento 

Parte 2 – Lezioni (Briefing) preliminari ed esercizi di volo 

Parte 3 – Dispositivi di addestramento di volo 

Parte 4- Istruzione teorica 

Per più ampio materiale di guida vedere IEM N. 3 alle JAR-FCL 1.055 

33 Il Manuale Operativo deve fornire informazioni attinenti il personale operativo, p.e. istruttori di volo, istruttori di allenatore 

elettronico di volo, istruttori di teoria, personale addetto alle operazioni ed alla manutenzione, ecc., e deve includere: 

(a) Parte Generale 

(b) Parte Tecnica 

(c) Parte Operativa 

(d) Personale dell’addestramento 

Per più ampio materiale di guida vedere IEM No. 3 alle JAR-FCL 1.055 

INTENZIONALMENTE LASCIATA IN BIANCO 

1-A-22


Appendice 1b alle JAR-FCL 1.055 

Parziale addestramento fuori dagli Stati membri JAA 

(Vedere JAR-FCL 1.055 (a)(1)) 

Le FTO che effettuano in parte addestramento al di fuori del territorio di uno Stato Membro JAA possono impartire addestramento 

in conformità alle seguenti condizioni: 

(a) Quando i requisiti disposti in questa Appendice siano osservati, l'autorizzazione può essere accordata. A condizione che l'Autorità 

che autorizza ritenga che sia in grado di assicurare un'appropriata supervisione, l'addestramento viene limitato a tutto o a parte del 

corso integrato per ATP (vedere Appendice 1 alle JAR-FCL 1.300). 

(b) Il controllo di progresso della Fase 3 del corso integrato ATP può essere effettuato da un istruttore di base locale che non sia collegato 

con l'addestramento del richiedente, sempre che l'istruttore sia titolare di licenza JAR-FCL con abilitazione di Istruttore di volo 

FI(A) o Istruttore per abilitazioni per Classe CRI(A), per quanto attinente. Al completamento dell'addestramento prescritto, la prova 

pratica per CPL (A)nella Fase 4 del corso ATP può essere effettuata da un esaminatore di base locale FE(A), a condizione che l'esaminatore 

sia autorizzato in conformità alla JAR-FCL Subparte I e completamente indipendente rispetto alla FTO relativa, eccetto che 

sia espressamente autorizzato per iscritto dall'Autorità competente. 

(c) La prova pratica per l'abilitazione al volo strumentale deve essere effettuata nello Stato Membro JAA dell'Autorità che approva 

l'addestramento. Una FTO che effettua attività istruzionale autorizzata per l’addestramento al volo strumentale, all’esterno dello Stato 

membro JAA, dovrà prendere accordi per includere nell'ambito del corso approvato un periodo di familiarizzazione di volo nello Stato 

Membro JAA dell’Autorità che approva l’addestramento prima che lo studente sia sottoposto a prova pratica per l'abilitazione al 

volo strumentale. 

(d) L'addestramento teorico per l'ATPL può essere impartito da una FTO con base situata al di fuori degli Stati Membri delle JAA. 

Gli esami teorici per le licenze e abilitazioni dovranno essere effettuati dalle Autorità dello Stato che rilascia la licenza (vedere JAR- 

FCL 1.485). Gli accordi per l'esame dovranno tenere in attenta considerazione il fatto che l'addestramento è stato effettuato al di fuori 

degli Stati Membri JAA (vedere JAR FCL 1.030). 

(e ) L'addestramento può essere impartito solo sotto il controllo diretto di un CFI(A) o un delegato titolare di licenza JAR-FCL e di 

abilitazione a istruttore come prescritto al paragrafo 16 dell'Appendice 1a alle JAR-FCL 1.055, che deve essere presente quando l'addestramento 

viene impartito in uno Stato non Membro JAA. 

LASCIATO INTENZIONALMENTE IN BIANCO 

1-A-23



Centro di addestramento per le abilitazioni per tipo limitatamente ai titolari di licenze di pilotaggio 

(Vedere anche la JAR-FCL 1.261 (d) per l’approvazione dei corsi). 

(Vedere JAR FCL FCL 1.055) 

(Vedere anche JAR FCL 1.261 (c) & (d) per l’approvazione dei corsi) 

(Vedere IEM No. 1 alle JAR- FCL 1.055) 



(Vedere AMC FCL 1.261 (c)(2)) 

Introduzione 

1 Un Centro di addestramento per le abilitazioni per tipo (TRTO) è un organizzazione con personale e mezzi che opera in un ambiente 

in grado di offrire addestramento per l’abilitazione per tipo e/o addestramento MCC, e/o istruzione su dispositivi di addestramento 

e, se del caso, istruzione teorica per specifici programmi di addestramento. 

2 Un TRTO che intenda offrire un corso di addestramento approvato in conformità alle disposizioni JAR FCL deve ottenere 

l’approvazione dall’Autorità di uno Stato Membro JAA. La approvazione può essere accordata quando: 

(a) l’Autorità sia in grado di far applicare le disposizioni JAR-FCL; 

(b) il TRTO soddisfi tutti i requisiti previsti dalle JAR-FCL 

Questa Appendice stabilisce i requisiti per il rilascio, il rinnovo e le variazioni dell’approvazione di un TRTO. 

REQUISITI PER OTTENERE L’APPROVAZIONE 

3 Un TRTO che intenda ottenere l’autorizzazione deve presentare all’Autorità i manuali operativi e di addestramento compreso il 

sistema di controllo di qualità e la descrizione degli schemi di addestramento come previsto nei paragrafi 17 e da 25 sino al 27. 

Dopo l’istruttoria della domanda il TRTO viene sottoposto ad ispezione per verificare che soddisfi i requisiti previsti in questa 

Appendice. Subordinatamente all’esito positivo dell’ispezione, l’approvazione di un TRTO è inizialmente rilasciata per il periodo 

di un anno; il rinnovo dell’approvazione viene rilasciata per periodi successivi di durata non superiore a tre anni (vedere 

AMC FCL 1.055 e IEM FCL No. 1 alle JAR-FCL 1.055). Nessuna Autorità è obbligata a concedere l'approvazione di un TRTO 

situato al di fuori degli Stati Membri JAA se le risorse di persone non sono disponibili o il costo per lo svolgimento della pratica 

di domanda di approvazione e le ispezioni costituiscono un indebito aggravio per l'Autorità stessa. 

4 Tutti i corsi di addestramento devono essere approvati (Vedere IEM FCL 1.055 da elaborare) 

5 L’approvazione viene modificata, sospesa o revocata dall’Autorità qualora qualsiasi requisito richiesto per l’approvazione o il 

livello dell’addestramento impartito non rispondano più a quelli minimi per i quali è stata rilasciata l’autorizzazione. 

6 Per introdurre cambiamenti a un corso approvato o ai propri manuali operativi o di addestramento il TRTO deve ottenere 

l’approvazione dell’Autorità prima di renderli operativi. Variazioni di scarso rilievo nelle operazioni quotidiane non è necessario 

che siano notificate da parte del TRTO. Ove esista un qualsiasi dubbio sulla rilevanza di un cambiamento, deve essere consultata 

l’Autorità. 

7 Un TRTO può stipulare accordi con altre Organizzazioni di Addestramento o usare differenti aeroporti come base operativa nella 

organizzazione generale, a condizione che ottenga l’approvazione dell’Autorità. 

RISORSE FINANZIARIE 

8 (a) Un TRTO deve dimostrare all' Autorità di possedere sufficienti risorse finanziarie per svolgere l’addestramento secondo gli 

standard approvati. (Vedere IEM No.2 alle JAR-FCL 1.055) 

(b) Un TRTO deve nominare una persona accettata dall'Autorità che garantisca che è disponibile un sufficiente finanziamento 

per svolgere i corsi al livello degli standard approvati. Questa persona è designata con il nome di "accountable manager". 

ISPEZIONI 

9 Oltre all’ispezione iniziale, l’Autorità dispone altre ispezioni per verificare l’osservanza da parte del TRTO delle prescrizioni 

contenute nell’approvazione e nelle JAR. 

10 Nel corso di tali visite deve essere consentito l’esame della documentazione relativa alle registrazioni dell’istruzione, ai 

documenti di autorizzazione, alle registrazioni tecniche, alle lezioni, alle dispense, alle preparazioni e istruzioni pre-volo e 

commenti post-volo e ad ogni altro documento di rilievo. Una copia del rapporto sull’ispezione è messo a disposizione del 

TRTO. 

1-A-24


DIREZIONE E ORGANICO 

11 L'organizzazione di gestione deve assicurare il controllo del personale di qualsiasi grado con persone che abbiano l’esperienza e 

le qualificazioni necessarie per garantire il mantenimento di un alto livello di addestramento. I particolari dell'organizzazione, 

con l’indicazione delle responsabilità individuali, devono essere inclusi nel Manuale Operativo del TRTO. 

12 Deve essere nominato un Direttore dell’Addestramento (HT) di gradimento dell’Autorità. Tra i compiti dell’HT deve essere incluso 

quello di assicurare l’osservanza, da parte del TRTO, delle presenti disposizioni. Il direttore risponde direttamente all'Autorità. 

13 Il TRTO deve disporre di personale adeguato per conseguire gli obiettivi dell’addestramento. I compiti di ciascun istruttore devono 

essere identificati e documentati. 

ISTRUTTORI DI ABILITAZIONI PER TIPO 

14 Gli istruttori di abilitazione per tipo (TRI) devono possedere: 

(a) una licenza di pilotaggio professionale e abilitazione/i attinenti ai corsi di addestramento da svolgere; 

(b) un’abilitazione di istruttore per tipo del velivolo impiegato per il corso; o 

(c) un’autorizzazione dell’Autorità a svolgere lo specifico corso in un TRTO (vedere JAR-FCL 1.300). 

ISTRUTTORI PER DISPOSITIVI DI ADDESTRAMENTO DI VOLO 

15 Per svolgere compiti di addestramento al volo su FTD, gli istruttori devono avere un’esperienza di istruzione appropriata ai 

corsi di addestramento da svolgere e devono essere titolari o essere stati titolari nei tre anni precedenti l’incarico di licenza 

di pilotaggio professionale, eccetto per gli istruttori in possesso di autorizzazione ai sensi della voce 3 e 4 dell'Appendice 1 

alle JAR-FCL 1.005. Per le abilitazioni su velivoli - pluripilota e addestramento MCC su un simulatore di volo e/ o FTD e/o 

FNTP II, gli istruttori devono essere titolari di abilitazione di Istruttore per abilitazioni per tipo (TRI) o di un’autorizzazione 

SFI. 

ISTRUZIONE TEORICA 

16 L'istruzione teorica deve essere impartita da un istruttore autorizzato titolare di specifica abilitazione alla classe/tipo, o da 

qualsiasi istruttore che abbia specifica esperienza in campo aeronautico e conoscenza del relativo aeromobile, per esempio 

tecnico di volo, tecnico di manutenzione, tecnico delle operazioni di volo. 

PROCEDURE STANDARDIZZATE D’ADDESTRAMENTO 

17 Un TRTO deve predisporre un sistema per garantire che le operazioni del Centro di Addestramento e l’istruzione siano effettuate 

in modo efficiente ed efficace. Un sistema di controllo della qualità deve specificare l’efficienza delle scelte operate 

dal TRTO, le procedure, e l’addestramento. 

REGISTRAZIONI 

18 Un TRTO deve mantenere e conservare la seguente documentazione per un periodo di almeno 5 anni, servendosi di un adeguato 

organico amministrativo: 

a) valutazioni sui piloti partecipanti prima, dopo e durante il corso; 

b) dettagli sulle conoscenze teoriche, sulle attività di volo e di volo simulato impartite ai partecipanti; e 

c) dati personali, (data di scadenza dei certificati medici, abilitazioni, ecc.) relative al personale del TRTO. 

19 Il formato del modulo delle registrazioni inerenti ai partecipanti deve essere riportato nel Manuale di Addestramento. 

20 Il TRTO deve mettere a disposizione, su richiesta dell'Autorità, la documentazione sull'addestramento e le relative relazioni. 

PROGRAMMA D’ADDESTRAMENTO 

21 Deve essere predisposto un programma di addestramento per ciascun tipo di corso offerto. Il programma deve includere un'analisi 

dettagliata dell’istruzione teorica e di volo, in forma settimanale o suddivisa in fasi, una lista degli esercizi standard e un 

sommario del syllabus. In particolare, gli esercizi su dispositivi elettronici e le nozioni teoriche di base devono essere suddivise 

in modo da consentire agli allievi di applicare negli esercizi di volo le conoscenze acquisite a terra. I programmi devono essere 

predisposti in modo tale da consentire che eventuali problemi riscontrati nell’istruzione possano essere risolti nel corso del successivo 

addestramento in volo. 

1-A-25



22 Ogni velivolo deve essere equipaggiato come previsto nello specifico piano d’addestramento per il corso nel quale deve essere 

impiegato. 

STRUTTURE DI SERVIZIO 

23 Devono essere approntate adeguate strutture di supporto dell’addestramento. 

REQUISITI PER L’AMMISSIONE AL CORSO 

24 Il TRTO deve verificare che i partecipanti al corso siano in possesso almeno dei requisiti preliminari richiesti per l’abilitazione 

per tipo come specificato nella JAR-FCL 1.250. 

MANUALE DI ADDESTRAMENTO E OPERATIVO 

25 Un TRTO deve approntare e mantenere aggiornati un Manuale di Addestramento ed un Manuale Operativo contenenti informazioni 

ed istruzioni che consentano al personale di svolgere i loro compiti e forniscono una guida agli allievi per osservare le 

regole del corso. Un TRTO deve mettere a disposizione del personale e, se del caso, degli allievi le informazioni contenute nel 

Manuale di Addestramento e nel Manuale Operativo e la documentazione di approvazione del TRTO. Deve essere stabilita una 

procedura per gli emendamenti e il controllo degli stessi. 

26 Il Manuale di Addestramento deve contenere le procedure specifiche e gli obiettivi dell’addestramento relativi ad ogni fase istruzionale 

che gli allievi sono tenuti a seguire, inclusi i requisiti previsti per iniziare ogni corso, in quanto applicabile. Deve 

contenere le seguenti informazioni: 

Parte 1 - Il piano di addestramento 

Parte 2 – Lezioni (Briefing) preliminari ed esercizi di volo 

Parte 3 – Dispositivi di addestramento (STD) 

Parte 4- Istruzione teorica 

Per un più ampio materiale di guida vedere IEM No. 3 alle JAR-FCL 1.055 

27 Il Manuale Operativo deve fornire informazioni attinenti il personale operativo, per esempio Istruttori per abilitazioni (TRI), 

istruttori per dispositivi di addestramento (SFI), istruttori di teoria, personale addetto alle operazioni ed alla manutenzione, ecc. 

e deve includere : 





Per un più ampio materiale di guida vedere IEM No. 3 alle JAR-FCL 1.055 

1-A-26



Disposizioni particolari relative alle licenze di pilotaggio 


GENERALITÀ 

1 Il pilota quando esercita le attività consentite dalla licenza deve sempre portare con sè la licenza e il certificato di idoneità medica, 

entrambi in corso di validità. 

2 Il titolare della licenza deve portare con sé un documento con fotografia che ne consenta l’identificazione. 

3 Le prescrizioni mediche (per esempio uso degli occhiali, ecc.) devono essere trascritte sul certificato medico (vedere JAR-FCL 3, 

IEM FCL 3.100) e a discrezione dell’Autorità sulla licenza. 

4 In questa subparte, la parola “Autorità” indica l’Autorità dello Stato che rilascia la licenza. 


1-A-27


Copertina 

Pagina 2 

Logo e nome dell’Autorità 

(Lingua nazionale e inglese) 

JOINT AVIATION AUTHORITIES 

(Solamente inglese) 

LICENZA DI PILOTAGGIO 

FLIGHT CREW LICENCE 

Rilasciata in conformità alle norme ICAO 

(Lingua nazionale e inglese) 

MODELLO DELLA LICENZA JAA 

1-A-28 

Prescrizioni 

La dimensione della pagina non deve essere inferiore a 1 ottavo 

di A4 e non superiore alla dimensione di un passaporto 

della Comunità Europea. 

I Stato che rilascia la licenza Prescrizioni 

III Numero della licenza Il numero della licenza è preceduto sempre dal codice ONU 

dello Stato che rilascia la licenza 

IV Cognome e nome del titolare 

XIV Data (vedere istruzioni) e luogo di nascita Modo di indicare la data, p.e giorno/mese/anno per esteso 

(p.e 21/01/1995) 

V Indirizzo 

Via, città, provincia, codice postale 

Vedere JAR-FCL 1.075 

VI Nazionalità 

VII Firma del titolare 

VIII Autorità che rilascia la licenza 

p.e.: Questa CPL/A è stata rilasciata sulla base di una 

licenza ATPL rilasciata da ……(Stato non JAA). 

X Firma del funzionario e data 

XI Timbro o sigillo dell’Autorità che rilascia la licenza


Pag. 3 

II Tipo di licenza, data di rilascio iniziale, codice della nazione Le abbreviazioni usate sono quelle previste nelle JAR-FCL 

(p.e. PPL(H), ATPL(A), ecc.) 

Modo di indicare la data, p.e giorno/mese/anno per esteso 

(p.e 21/01/1995) 

IX Validità : questa licenza deve essere nuovamente rilasciata 

entro il ........................................ . Le attività consentite possono 

essere esercitate solo se il titolare è in possesso di un 

certificato medico in corso di validità relativo a tali attività. 

Ai sensi di JAR-FCL 1015 (a)(1). Il titolare della licenza 

può esercitare le attività consentite su aeromobili registrati 

in qualsiasi Stato Membro delle Joint Aviation Authorities. 

Il titolare della licenza deve avere con se un documento con 

foto che ne consenta l’identificazione. 

XII Attività consentite dall’abilitazione alla radiotelefonia: Il 

titolare è abilitato alla R/T in inglese con l’apparecchiatura 

di bordo, (specificare altre eventuali lingue) 

XIII Annotazioni: 

Valida solo su velivoli immatricolati nello Stato che l’ha 

rilasciata 

Pag. 4 

XII 

Abilitazioni soggette a vidimazione 

1-A-29 

Il rilascio di una nuova licenza deve avvenire non oltre i 5 

anni dalla data del rilascio iniziale scritta sulla licenza. 

Il documento non è indicato, ma il passaporto è sufficiente 

al di fuori dallo Stato del rilascio della licenza. 

Eventuali notizie prescritte dall’ICAO, dalle Direttive/Regolamenti 

UE o JAR da annotare sulla licenza. 

Classe/tipo/IR Annotazioni/Limitazioni Prescrizioni 

Queste pagine servono all'Autorità, per adempimenti 

successivi al rilascio iniziale o al 

rinnovo delle abilitazioni scadute. 

Il rilascio iniziale o il rinnovo delle abilitazioni 

sono sempre annotate dall’Autorità. 

Istruttori 

Le limitazioni operative sono annotate nella 

casella ANNOTAZIONI/ LIMITAZIONI con 

la indicazione delle limitazioni alle attività 

consentite, p.e. prova pratica IFR svolta con 

un copilota, attività di istruzione limitate ad 

un solo tipo di aeromobile, ecc. Le restrizioni 

mediche, le condizioni e variazioni (p.e. valido 

solo come copilota) vanno annotate come 

stabilito sul certificato medico (vedere IEM 

FCL 3.100)


Pag. 5, 6 e 7 

Per la vidimazione di un controllo di addestramento/professionalità, relativa a un’abilitazione per tipo, classe e al volo strumentale, 

il modello delle licenze JAA consente che le annotazioni vengano effettuate dall’esaminatore che ha svolto il controllo. L'Autorità 

può anche stabilire di riservare a se stessa le annotazioni relative a tali vidimazioni. 

Se il controllo di addestramento su un velivolo plurimotore comprende parte del controllo IR, questo si estende anche all’IR(A) (con 

le eventuali limitazioni). Se non viene effettuata la parte IR del controllo di professionalità, e il controllo su altri velivoli non comporta 

il mantenimento in esercizio delle corrispondenti attività IR, l’esaminatore annota “VFR” in corrispondenza della vidimazione 

di quell’abilitazione. 

Le abilitazioni di istruttore e le abilitazioni sulla classe monomotore alternativo (SE) possono, a discrezione dell’Autorità, essere 

annotate sulla licenza dall’esaminatore, se è incaricato della vidimazione. Se un Esaminatore non ha l’incarico della procedura di 

vidimazione, l’annotazione è effettuata dall’Autorità. 

Le abilitazioni che non vengono mantenute in esercizio sono cancellate dalla licenza a discrezione dell’Autorità, entro 5 anni 

dall’ultima vidimazione. 

XII 

Abilitazioni Data della 

prova 

Valida fino a Esaminatore 

Autorizzazione 

n°. 

1-A-30 

Firma 

esaminatore 

Ogni pagina contiene 10 caselle per l’annotazione del rilascio iniziale e per la vidimazione delle abilitazioni 

Pag.8 

Abbreviazioni usate in questa licenza 

Esempi: ATPL (Airline Transport Pilot Licence), 

CPL (Commercial Pilot Licence,) IR (Instrument 

Rating), R/T (Radio Telephony), MEP (Multi Engine 

piston aeroplane), FI (Flight Instructor), TRE (Type 

Rating Examiner), ecc.

SUBPARTE B – ALLIEVO PILOTA (Velivolo) 

JAR-FCL 1.085 Requisiti 

a) Un allievo pilota deve possedere i requisiti 

specificati dall'Autorità dello Stato in cui l’allievo intende 

effettuare l’addestramento. Nel fissare tali requisiti 

l’Autorità deve far in modo che le attività consentite non 

costituiscano un pericolo per la navigazione aerea. 

b) Un allievo pilota non può effettuare voli da solo 

pilota a bordo se non è stato autorizzato da un istruttore. 

JAR-FCL 1.090 Età minima 

Un allievo pilota deve aver compiuto almeno 16 anni di età 

prima di effettuare il primo volo da solo pilota a bordo. 


Un allievo pilota non può effettuare voli da solo pilota a 

bordo se non è in possesso di un certificato medico di 

Classe 1 o 2 , in corso di validità. 




14.2.97 

1-B-2 




SUBPARTE C - LICENZA DI PILOTA PRIVATO (Velivolo) - PPL(A) 

Chi richiede la licenza di Pilota Privato di Velivolo (PPL- 

A) deve aver compiuto almeno 17 anni di età. 

JAR-FCL 1.105 Idoneità medica 

Per richiedere la licenza di PPL(A) o per esercitare le 

attività consentite dalla stessa licenza occorre possedere un 

certificato medico di Classe 1 o 2 in corso di validità. 

JAR-FCL 1.110 Attività consentite e condizioni 

(a) Attività consentite. Subordinatamente a ogni altra 

condizione specificata nelle presenti disposizioni, le attività 

consentite al titolare di licenza PPL(A) sono di pilotare 

senza remunerazione, come pilota responsabile o copilota, 

qualsiasi velivolo impiegato in attività non remunerate. 

b) Condizioni. 

1) Chi richiede la licenza PPL(A), oltre a osservare le 

disposizioni delle JAR-FCL 1.100, 1.105, 1.120, 

1.125(a) e (b), 1.130 e 1.135 deve soddisfare i requisiti 

per il rilascio della licenza PPL(A) ivi inclusa almeno 

l’abilitazione alla classe o tipo di velivolo impiegato 

per la prova pratica. 

2) Se le attività consentite devono essere svolte di notte, il 

titolare deve osservare le disposizioni JAR-FCL 

1.125(c). 

JAR-FCL 1.115 LASCIATA INTENZIONALMENTE 

BIANCA 

JAR-FCL 1.120 Esperienza e accrediti 

Chi richiede la licenza PPL(A) deve avere effettuato 

almeno 45 ore di volo in qualità di pilota di velivoli; 5 di 

tali ore possono essere effettuate su un FNTP o un 

simulatore di volo. I titolari di licenza di pilotaggio, o di 

una autorizzazione equivalente, per elicotteri, elicotteri 

ultraleggeri, ultraleggeri ad ala fissa con controllo su tre 

assi, alianti, motoalianti a sostentamento autonomo o a 

decollo autonomo, possono ottenere un accredito pari al 

10% del tempo di volo come pilota responsabile su tali tipi 

di aeromobili, fino ad un massimo di 10 ore, per ottenere la 

licenza PPL(A). 

Nota - La presente JAR FCL 1.120 per l’Italia deve 

essere così intesa: 

Chi richiede la licenza PPL(A) deve avere effettuato 

almeno 45 ore di volo in qualità di pilota di velivoli; 5 di 

tali ore possono essere effettuate su un FNTP o un 

simulatore di volo. I titolari di licenza di pilotaggio, o di 

una autorizzazione equivalente, per elicotteri, e/o alianti, 

possono ottenere un accredito pari al 10% del tempo di 

volo come pilota responsabile su tali tipi di aeromobili, fino 

ad un massimo di 10 ore, per ottenere la licenza PPL(A). 

1-C-1 

JAR-FCL 1.125 Corso di addestramento 

(vedere Appendice 1,2 § 3 alle JAR- 

FCL 1.125) (Vedere AMC FCL 1.125) 

(a) Generalità. Chi richiede la licenza PPL(A) deve 

completare presso una Organizzazione di Addestramento 

(FTO) o un' Organizzazione Registrata l’istruzione 

richiesta secondo il syllabus di cui all’Appendice 1 alle 

JAR-FCL 1.125. Le prescrizioni per la registrazione 

dell'Organizzazione sono previste nell’Appendice 2 & 3 

alle JAR-FCL 1.125. 

(b) Istruzione di volo. Chi richiede la licenza PPL(A) 

deve aver effettuato su velivoli, con certificato di 

navigabilità rilasciato o riconosciuto da uno Stato membro 

JAA, almeno 25 ore di istruzione a doppio comando e 

almeno 10 ore da solo pilota a bordo con la supervisione di 

un istruttore, incluse 5 ore di volo di navigazione da solo 

pilota a bordo, con almeno un volo di navigazione di 

minimo 270 km (150 NM), nel corso del quale devono 

essere effettuati due atterraggi con arresto del motore alla 

piazzola d’arrivo, in due aerodromi diversi dall’aerodromo 

di partenza. Quando al richiedente venga accreditata attività 

di volo come pilota responsabile su altri aeromobili, in 

conformità con la JAR-FCL 1.120, le ore di volo 

d’istruzione a doppio comando possono essere ridotte a non 

meno di 20. 

(c) Qualificazione al volo notturno. Se le attività 

consentite dalla licenza devono essere esercitate di notte, 

almeno altre 5 ore di volo su velivolo devono essere 

effettuate di notte, comprese 3 ore di volo d’ istruzione a 

doppio comando, inclusa almeno 1 ora di navigazione e 

almeno 5 decolli e 5 atterraggi con completo arresto del 

motore, da solo pilota. La qualificazione deve essere 

annotata sulla licenza. 

JAR - FCL 1.130 Prova teorica 


1.130 & 1.135) 

Chi richiede la licenza PPL(A) deve dimostrare all’Autorità 

di possedere le conoscenze teoriche attinenti alle attività 

consentite al titolare di una licenza PPL(A). I requisiti e le 

modalità della prova teorica sono stabiliti nell’Appendice 1 

alle JAR-FCL 1.130 & 1.135 

JAR-FCL 1.135 Prova pratica 

(vedere JAR FCL 1.125 (a) 

(Vedere Appendice 1 alla JAR-FCL 

1.130 & 1.135 Appendice 2 alle JAR- 

FCL 1.135 e Appendice 1 & 3 alla 

JAR-FCL 1.240) 

Chi richiede la licenza PPL(A) deve dimostrare la 

capacità di eseguire, come pilota responsabile di un 

velivolo, le procedure e le manovre attinenti specificate 

nell’Appendice 1 alle JAR-FCL 1.130 & 1.135 con un 

grado di abilità adeguato alle attività consentite al 

titolare di licenza PPL(A). La prova pratica deve essere 

ultimata entro 6 mesi dal completamento dell’istruzione 

di volo (vedere JAR-FCL 1.125(a)).

JAR-FCL Subparte C SEZIONE 1 


1-C-2


Appendice 1 alla JAR-FCL 1.125 PPL(A) corso d’addestramento - Sommario 

(vedere JAR-FCL 1.125) 

(vedere AMC-FCL 1.125) 

1 L’obiettivo del corso PPL(A) è di addestrare l’allievo pilota a volare in sicurezza e in modo tecnicamente efficiente, 

secondo le regole del volo VFR. 

ISTRUZIONE TEORICA 

2 La parte teorica del syllabus PPL(A) deve comprendere le seguenti materie: 

Regolamentazione aeronautica, conoscenze generali sugli aeromobili, prestazioni di volo e pianificazione, prestazioni umane e 

suoi limiti, meteorologia, navigazione, procedure operative, principi del volo e comunicazioni. 

Ulteriori particolari sulla intera istruzione teorica sono contenuti nell'AMC - FCL 1.125. 

ISTRUZIONE DI VOLO 

3 La parte pratica dell’istruzione di volo per PPL (A), deve comprendere i seguenti argomenti: 

a) operazioni pre-volo, inclusa la determinazione del peso e centraggio, lo stato di manutenzione dell'aeroplano e le 

ispezioni; 

b) le procedure operative nel circuito di traffico dell’aerodromo, le precauzioni e procedure per evitare le collisioni; 

c) il controllo del velivolo mediante i riferimenti visivi esterni; 

d) volo a velocità critiche basse, riconoscimento e uscita da stallo incipiente e completo; 

e) volo a velocità critiche alte, con riconoscimento e uscita dalla spirale; 

f) decolli e atterraggi normali e con vento al traverso; 

g) decolli a prestazioni massime (campi corti e margini sugli ostacoli), atterraggi su campi corti; 

h) volo con riferimento alle sole indicazioni strumentali, compresa una virata di 180 gradi di ampiezza (questa 

manovra può essere effettuata da un FI-(A); 

i) volo di navigazione osservata, navigazione stimata e navigazione radioguidata; 

j) operazioni d’emergenza, incluse le simulazioni di avarie agli impianti; e 

k) operazioni verso, da e attraverso aree che comprendono aerodromi controllati, aderenza alle procedure dei servizi del 

traffico aereo, procedure per le comunicazioni e relativa fraseologia. 


4 Deve essere disponibile una flotta di velivoli adeguata al tipo dei corsi di addestramento, equipaggiati e tenuti secondo i 

pertinenti standard JAR. L’addestramento effettuato su velivoli provvisti di certificato di navigabilità rilasciato o 

riconosciuto da uno Stato membro JAA, consente al richiedente la licenza di ottenere una licenza con abilitazione alla 

classe-velivoli monomotore alternativi. L’addestramento effettuato su motoalianti certificati secondo le JAR-22 consente 

al richiedente di ottenere una licenza con l’abilitazione alla classe motoalianti. Ogni velivolo deve essere dotato di doppi 

comandi per l’istruttore e l’allievo: non sono ammessi dispositivi sostitutivi dei doppi comandi. È opportuno che la flotta 

comprenda, secondo il tipo di corso di addestramento, velivoli idonei per la dimostrazione dello stallo e la prevenzione 

della vite ed equipaggiati per la simulazione delle condizioni IMC. 

I velivoli impiegati per l’addestramento devono essere specificamente autorizzati dall'Autorità. 

1-C-3

JAR-FCL 1 Subparte C SEZIONE 1 

AERODROMI 

5 L’aerodromo di base e ogni altro aerodromo alternativo, sui quali deve essere effettuato l’addestramento, deve possedere i 

seguenti requisiti: 

a) Avere almeno una pista o un’area di decollo che permetta agli aeromobili utilizzati per l’addestramento di effettuare un 

normale decollo o atterraggio al peso massimo di decollo o di atterraggio rispettivamente: 

i. con vento calmo (massimo 4 nodi) e temperatura non superiore alla più alta media di temperatura riferita al mese più 

caldo dell’anno nell’area delle operazioni; 

ii. che permetta una traiettoria di decollo tale da sorvolare eventuali ostacoli con una separazione di almeno 50 piedi; 

iii. con la potenza, il carrello d’atterraggio e l’estensione di flap (in quanto applicabile) raccomandate dal costruttore; e 

iv. con una manovra di transizione dalla velocità di distacco alla velocità di salita al miglior rateo che non richieda 

eccezionali abilità da parte del pilota o l’uso di tecniche particolari; 

b) una manica a vento visibile a terra da ciascuna delle due estremità della pista. 

c) luci di pista adeguate, in caso di attività d'addestramento notturno. 

d) apparecchiature di comunicazioni terra/bordo ritenute idonee dall’ Autorità. 

Per i particolari vedere AMC FCL 1.125 


1-C-4


Appendice 2 alla JAR-FCL 1.125 

Organizzazioni Registrate per il solo addestramento alla licenza di pilota privato (PPL). 


1 La domanda per la registrazione dell’Organizzazione deve essere presentata dal proprietario o dal legale rappresentante 

della Organizzazione all'Autorità dello Stato Membro JAA nel quale la struttura è situata, su modulo di registrazione 

messo a disposizione dalla stessa Autorità. 

2 Il modulo di registrazione dell'Organizzazione deve contenere le informazioni riportate nell’Appendice 3 alla JAR-FCL 

1.125 

3 Al ricevimento della domanda, l'Organizzazione viene registrata per effettuare l’addestramento alla licenza PPL in quello 

Stato, dall’Autorità dello Stato Membro JAA nel quale la struttura è situata, senza una formale procedura di 

approvazione, a discrezione dell’Autorità, a meno che non vi sia ragione di ritenere che l’istruzione non possa essere 

svolta in modo sicuro. L’Autorità è tenuta ad informare il richiedente di una simile decisione. 

4 L’Autorità deve essere informata di ogni successiva variazione ai dati riportati nel modulo. 

5 L’Organizzazione rimane registrata fino a che l’operatore non informa l’Autorità che intende cessare l’attività di 

addestramento per PPL o la stessa Autorità ritenga che l’istruzione non viene svolta in modo sicuro e/o in conformità con 

le JAR-FCL. In entrambi i casi la registrazione dell'Organizzazione viene revocata. 


1-C-5



Contenuto di un modulo di domanda di registrazione di una Organizzazione per l’addestramento PPL 

(Vedere JAR FCL 1.115) 


a Nominativo/Indirizzo dell'Organizzazione Registrata, per esempio Club, Scuola, Gruppo ecc…. 

b Proprietario 

c Data prevista di inizio dell’attività 

d Nominativi, indirizzo e telefono degli istruttori di volo e relative qualificazioni 

e i. Nome e indirizzo dell’aerodromo, in quanto applicabile, nel quale hanno inizio le operazioni di addestramento 

ii. Nome dell’esercente dell’aerodromo 

f Lista degli aeromobili impiegati, compreso ogni tipo di dispositivo di addestramento utilizzato (in quanto applicabile), 

specificando: 

Tipo di aeromobile, Registrazioni, Esercente, Classificazione, Strumenti/Equipaggiamenti; 

g Tipo di addestramento da effettuare dall'Organizzazione: 

Istruzione teorica per PPL(A) 

Istruzione pratica per PPL(A) 

Qualificazione al volo notturno 

Abilitazione Single Engine/SPA Class 

Altri addestramenti (specificare quali) (vedi JAR-FCL 1.017) 

h Assicurazioni ; 

i Durata dell’attività richiesta (carattere permanente-occasionale); 

j Ulteriori informazioni illustrative dell’organizzazione didattica richieste dall’Autorità; 

k A seguire una dichiarazione formale del richiedente con la quale attesta che le informazioni contenute in (a) fino a (j) 

sono vere e che l’addestramento verrà svolto in conformità alle JAR-FCL 

Data: 

Firma: 


1-C-6


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.130 & 135 

Prova teorica e prova pratica per la licenza PPL(A) 

(Vedere JAR-FCL 1.130 e 1.135) 

(Vedere App.1 JAR FCL 1.125) 

(VEDERE JAR FCL 1.135) 

PROVA TEORICA 

1 L'esame deve essere effettuato in forma scritta; può essere svolto in uno o più giorni a discrezione dell’Autorità, e deve 

comprendere le nove materie sotto indicate. Un foglio d'esame può comprendere più materie. L'esame è composto di 

120 domande almeno. I tempi non devono superare i seguenti: 

Materie Tempi 

(non più di) 

Regolamentazione aerea e Procedure ATC 0h45 

Nozioni Generali sugli Aeromobili 0h30 

Prestazioni di volo e Pianificazione 1h00 

Prestazioni dell'uomo e Limitazioni 0h30 

Meteorologia 0h30 

Navigazione 1h00 

Procedure operative 0h30 

Principi del volo 0h45 

Comunicazioni 0h30 

Totale 6h00 

A discrezione dell'Autorità, l'esame in classe di Comunicazioni può essere effettuato separatamente. 

2 La maggior parte delle domande deve essere a risposta multipla. 

3 La prova viene svolta nella lingua (e) ritenuta appropriata dall’Autorità.L’Autorità deve informare i richiedenti sulla 

lingua (e) utilizzata per la prova.. 

4 Un argomento della prova si considera superato quando il richiedente ottiene almeno il 75% del punteggio attribuito a 

quell'argomento. Il punteggio è attribuito solamente alle risposte esatte. 

5 Subordinatamente a ogni altra condizione prevista nelle JAR-FCL la prova teorica per PPL(A) si ritiene superata quando 

si è ottenuta l’idoneità in ogni singolo argomento nel periodo di 12 mesi. La prova teorica superata è valida 24 mesi, dalla 

data della sua ultimazione, per il rilascio della licenza di pilota privato. 

PROVA PRATICA 

6 Il richiedente, per poter sostenere la prova pratica per la licenza PPL(A) deve essere stato istruito sul medesimo tipo o 

classe di velivolo impiegato per la prova di volo. Egli può scegliere di effettuare la prova su un velivolo monomotore 

oppure, quando possiede i requisiti di esperienza specificati nelle JAR-FCL 1.255 o 1.260 di 70 ore come pilota 

responsabile, su velivolo plurimotore. Il velivolo impiegato per la prova pratica deve avere le caratteristiche richieste per 

gli aeromobili d’addestramento (vedere App.1 a JAR-FCL 1.125). 

7 Le modalità per stabilire l’idoneità del richiedente a sottoporsi alla prova pratica, compresa l’esibizione dei documenti di 

registrazione dell’addestramento all’Esaminatore, sono fissate dall’Autorità. 

8 Il richiedente deve ottenere l'idoneità nelle sezioni da 1 a 5 della prova pratica, e nella sezione 6 se viene impiegato un 

velivolo plurimotore. La non idoneità in un argomento di una sezione comporta la non idoneità in quella sezione. La non 

idoneità in più di una sezione comporta la ripetizione dell’intero esame. Il richiedente giudicato non idoneo in una sola 

sezione deve ripetere la prova relativa alla stessa sezione. Un giudizio di non idoneità in una qualsiasi sezione in 

occasione della ripetizione della prova, comprese quelle per le quali sia stata conseguita l’idoneità nell’esame precedente, 

comporta la ripetizione dell’intera prova. Tutte le sezioni della prova pratica devono essere concluse entro 6 mesi. 

9 Un ulteriore addestramento può essere richiesto a seguito di non idoneità in una qualsiasi prova pratica. Il mancato 

conseguimento della idoneità in tutte le sezioni al secondo tentativo comporta un ulteriore addestramento, che è stabilito 

dall’Autorità. La prova pratica può essere ripetuta senza limitazioni. 

1-C-7


MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA 

10 L’Autorità stabilisce i criteri di sicurezza a cui l'esaminatore (FE) deve attenersi nella effettuazione della prova. 

11 Qualora il richiedente decida di interrompere la prova pratica per ragioni non ritenute valide dall’esaminatore (FE), essa 

deve essere interamente ripetuta. Se la prova viene interrotta per ragioni considerate valide dal FE, nel volo successivo 

devono essere effettuate solamente quelle parti che non sono state completate. 

12 Qualsiasi manovra o procedura oggetto della prova può essere ripetuta una volta dal richiedente. L’esaminatore (FE) può 

interrompere la prova in qualsiasi momento se ritiene, per le capacità dimostrate in volo, che la prova pratica debba essere 

interamente ripetuta. 

13 Il richiedente deve pilotare il velivolo nella posizione dalla quale sia possibile operare come pilota responsabile, e deve 

eseguire la prova come se fosse il solo pilota a bordo. La responsabilità del volo è in tal caso disciplinata dalla 

legislazione nazionale. 

14 La rotta per la prova di navigazione è scelta dal FE. Essa può terminare all’aerodromo di partenza o in qualsiasi altro 

aerodromo. Il richiedente è responsabile della pianificazione del volo e deve assicurarsi che l’equipaggiamento e la 

documentazione per l’esecuzione del volo siano a bordo. La durata della prova della sezione di navigazione, così come 

previsto in Appendice 2 alle JAR-FCL 1.135, deve essere di almeno 60 minuti e può, previo accordo tra richiedente ed 

esaminatore, essere eseguita in una prova separata. 

15 Il richiedente deve descrivere all’esaminatore i controlli e i compiti che si accinge a eseguire, inclusa la identificazione 

dei radioaiuti. I controlli devono essere eseguiti in conformità alla lista dei controlli del velivolo impiegato per la prova. 

Le potenze da impiegare e le relative velocità devono essere determinate dall'allievo prima dell’inizio della prova. I dati 

di decollo, avvicinamento ed atterraggio devono essere calcolati dall’allievo in conformità a quelli indicati nel manuale 

operativo o di volo del velivolo impiegato. 

16 L’esaminatore non prende parte alle operazioni di volo se non quando il suo intervento sia reso necessario per ragioni di 

sicurezza o per evitare eccessivi ritardi all’altro traffico. 

TOLLERANZE NELLA PROVA DI VOLO 

17 Il richiedente deve dimostrare la propria abilità a: 

- manovrare il velivolo nell’ambito delle sue limitazioni; 

- eseguire le manovre con dolcezza ed accuratezza; 

- dimostrare buon giudizio e perizia di volo (orientata alla sicurezza); 

- applicare correttamente le conoscenze teoriche; e 

- mantenere il controllo del velivolo in ogni fase del volo in modo tale che il successo della manovra o procedura non 

siano mai poste in serio dubbio. 

18 I seguenti limiti costituiscono un criterio generale di orientamento. L’esaminatore concede ulteriori margini per eventuale 

turbolenza, e per le caratteristiche di manovra e prestazioni del velivolo impiegato. 

Altezza 

volo normale +/- 150 piedi 

con avaria simulata ad un motore +/- 200 piedi 

Prua/intercettazione di un radioaiuto 

Velocità 

volo normale +/-10° 

con avaria simulata ad un motore +/-15° 

decollo e avvicinamento +15/-5 nodi 

in altre situazioni di volo +/-15 nodi 

1-C-8


CONTENUTI DELLA PROVA PRATICA 

19 Il contenuto della prova pratica previsto nelle sezioni dell'Appendice 2 alle JAR-FCL 1.135 deve essere utilizzato per la 

prova pratica per il rilascio della licenza PPL(A) su velivolo monomotore o plurimotore. Il modello di domanda per la 

prova pratica può essere stabilito dall’Autorità (vedere IEM FCL 1.135). 


1-C-9


Appendice 2 alle JAR-FCL 135 

Contenuto della prova pratica per la licenza di pilota privato velivolo PPL(A) 



SEZIONE 1 

OPERAZIONI PREVOLO E PARTENZA 

Uso della lista di controllo, orientamento alla sicurezza (controllo del velivolo con riferimenti visivi esterni, 

procedure di prevenzione del ghiaccio, ecc.) in tutte le sezioni. 

a Documentazione prevolo e analisi delle condizioni meteorologiche 

b Peso e centraggio e calcolo delle prestazioni 

c Ispezioni prevolo e verifica delle operazioni di manutenzione 

d Avviamento del motore e procedure dopo l'avviamento 

e Rullaggio e procedure aeroportuali, controlli prima del decollo 

f Decollo e controlli dopo il decollo 

g Procedure di partenza dell'aerodromo 

h Collegamenti – conformità con l’ATC, procedure R/T 

a Collegamenti - conformità con l’ATC, procedure R/T 

b Volo rettilineo orizzontale, con cambi di velocità 

c Salita 

i. Salita di massima effcienza 

ii. Virate in salita 

iii. Livellamento alla quota 

d Virate medie (30° di inclinazione laterale) 

SEZIONE 2 

MANOVRE BASICHE DI VOLO 

e Virate strette (45° di inclinazione laterale) compreso il riconoscimento e l’uscita dalla spirale in discesa) 

f Volo lento a basse velocità critiche con flap esteso e retratto 

g Stallo: 

i. Stallo con velivolo pulito, uscita dallo stallo con potenza 

ii. Avvicinamento allo stallo in discesa con inclinazione laterale di 20°, configurazione di avvicinamento 

iii. Avvicinamento allo stallo in configurazione d'atterraggio 

1-C-10


h Discesa: 

i. Con e senza potenza 

ii. Virate in discesa (Virate in discesa ripida) 

iii. Livellamento alla quota 

SEZIONE 3 

PROCEDURE IN ROTTA 

a Piano di volo, navigazione stimata e lettura della carta 

b Mantenimento di altitudine e prua 

c Orientamento, tempi e revisione degli ETA, aggiornamento del piano di volo 

d Dirottamento all’alternato (pianificazione ed esecuzione) 

e Uso dei radioaiuti 

f Controllo di volo strumentale basico (180° di virata in IMC simulato) 

g Gestione del volo (utilizzazione del carburante, controllo degli impianti di bordo e di ghiaccio al carburatore,ecc.), 

collegamenti – conformità con l’ATC, procedure R/T 

a Procedure di arrivo all’aerodromo 

SEZIONE 4 

PROCEDURE DI ARRIVO E ATTERRAGGIO 

b * Atterraggio di precisione (atterraggio su campo corto), atterraggio con vento al traverso, se esistono condizioni idonee 

c * Atterraggio con flap retratto 

d * Avvicinamento con potenza al minimo (SOLO MONOMOTORE) 

e Atterraggio con decollo immediato a seguire 

f Riattaccata da bassa altezza 

g Collegamenti e conformità con l’ATC, procedure R/T 

h Azioni dopo il volo 

1-C-11


Questa sezione può essere combinata con le Sezioni da 1 a 4 

SEZIONE 5 

PROCEDURE ANORMALI E DI EMERGENZA 

a Arresto simulato del motore in decollo (SOLO MONOMOTORE) 

b * Atterraggio d’emergenza simulato (SOLO MONOMOTORE) 

c Atterraggio precauzionale simulato (SOLO MONOMOTORE) 

d Emergenze simulate 

SEZIONE 6 

VOLO ASIMMETRICO SIMULATO E VOCI PERTINENTI ALLA CLASSE/TIPO 

Questa sezione può essere distribuita nelle sezioni da 1 a 5. 

a Avaria simulata a un motore in decollo e avvicinamento (a un’altezza di sicurezza, salvo che non siano eseguite su 

simulatore di volo) 

b Avvicinamento asimmetrico e riattaccata 

c Avvicinamento asimmetrico e completo arresto dei motori 

d Arresto del motore e riavvio 

e Collegamenti e conformità con l’ATC – Procedure R/T 

f Voci pertinenti alla prova pratica per abilitazione alla classe/tipo, incluso, se praticabile: 

i. Impianti di bordo, inclusa la manovra dell’autopilta 

ii. Manovra dell’impianto di pressurizzazione 

iii. Uso del sistema di sghiacciamento e prevenzione della formazione di ghiaccio 

g Domande orali 

* alcune di queste voci possono essere associate a discrezione dell'esaminatore di volo. 

1-C-12

SEZIONE 1 JAR-FCL 1 Subparte D 


SUBPARTE D - LICENZA DI PILOTA COMMERCIALE (Velivolo) - CPL(A) 

Chi richiede la licenza Commerciale Velivolo CPL(A) 

deve aver compiuto almeno 18 anni di età. 


Per richiedere la licenza di Pilota Commerciale (CPL-A) o 

per esercitare le attività consentite dalla stessa licenza 

occorre possedere un certificato medico di classe 1 in 

corso di validità. 


(a) Attività consentite. Subordinatamente a ogni altra 

condizione specificata nelle JAR, le attività 

consentite al pilota titolare di licenza CPL(A) 

sono: 

(1) esercitare tutte le attività consentite al titolare di 

licenza PPL(A) 

(2) operare come pilota responsabile o copilota su 

velivoli impiegati in operazioni diverse dal 

trasporto aereo commerciale; 

(3) operare come pilota responsabile in voli di 

trasporto aereo commerciale su qualsiasi velivolo 

certificato per pilota singolo; 

(4) operare come copilota nel trasporto aereo 

commerciale. 

b) Condizioni. Chi richiede la licenza CPL(A) oltre 

ad osservare le disposizioni delle JAR-FCL 1.140, 

1.145 e da 1.155 a 1.170 deve soddisfare i requisiti 

richiesti per il rilascio della Licenza CPL(A) 

comprendente l'abilitazione alla classe o tipo di 

velivolo impiegato per la prova pratica e, qualora 

sia incluso un corso di volo strumentale e la 

relativa prova pratica, anche l'abilitazione al volo 

strumentale. 

JAR-FCL 1.155 Esperienza e accrediti. 

(Vedere JAR FCL 1.050 (a)(3) 

(Vedere appendice 1 alle JAR-FCL 

1.160 & 1.165 da (1) a (3)) 

(Vedere AMC FCL 1.160 & 1.165(a) da 

(1) a (3) 

a) Corsi integrati 

(1) Esperienza. Chi richiede la licenza CPL(A), se ha 

seguito con esito positivo un corso integrato di 

addestramento, deve aver effettuato in qualità di pilota 

su velivoli con certificato di navigabilità rilasciato o 

riconosciuto da uno Stato membro JAA, almeno 150 

ore di volo. 

(2) Accrediti. Delle 150 ore di volo: 

(i) 20 ore di volo possono essere state 

effettuate su elicottero e/o motoaliante; e 

(ii) 10 ore possono essere di attività 

strumentale a terra. 

1-D-1 

(b) Corsi modulari 

(1) Esperienza. Chi richiede la licenza CPL(A), se 

non proviene da un corso integrato, deve aver 

effettuato come pilota su velivoli, con certificato 

di navigabilità rilasciato o riconosciuto da uno 

Stato membro JAA, almeno 200 ore di volo: 

(2) Accrediti. Delle 200 ore di volo: 

(i) 10 ore possono essere di attività 

strumentale a terra; e 

(ii) 30 ore di volo come pilota responsabile se 

titolare di licenza PPL(H) su elicotteri; 

oppure 

(iii) delle 200 ore, 100 ore di volo come pilota 

responsabile titolare di CPL(H) possono 

essere state effettuate su elicottero; 

oppure 

(iv) 30 ore di volo come pilota responsabile su 

motoalianti o alianti. 

(c) Tempo di volo. Il richiedente deve aver effettuato 

150 ore di volo su velivoli (vedere anche JAR 

FCL 1.050 (a)(3)) nell’ambito di un corso 

integrato e 200 ore di volo nell’ambito di un 

corso modulare, incluse almeno: 

(1) 100 ore di volo come pilota responsabile, o 

70 ore di pilota responsabile effettuate 

nell’ambito di un corso integrato come 

specificato nell'Appendice 1 alle JAR.FCL 

1.160 & 1.165(a) da (1) a (3) e AMC FCL 

1.160 & 11.165(a) (1) (2) e (3); 

(2) 20 ore di volo di navigazione in qualità di pilota 

responsabile, incluso un volo di almeno 540 

km. (300 MN) e comprendente 2 atterraggi con 

completo arresto del motore su due differenti 

aerodromi, diversi da quello di partenza; 

(3) 10 ore di volo istruzionale strumentale, delle 

quali non più di 5 ore possono essere su 

dispositivi di addestramento a terra; e 

(4) 5 ore di volo notturno, come specificato nella 

JAR- FCL 1.165(b) 

JAR-FCL 1.160 Conoscenze teoriche 

(Vedere Appendice 1 alle JAR.FCL 

1.160 & 1.165(a) da (1) a (4). 

(a) Corso. Chi richiede la licenza CPL(A) deve aver 

acquisito le conoscenze teoriche in un corso approvato 

presso una Organizzazione di Addestramento (FTO), o 

un’Organizzazione specializzata in istruzione di teoria, 

approvate. È opportuno che il corso sia coordinato con 

quello di addestramento in volo come specificato nella 

JAR.FCL 1.165. 

(b) Esame. Il richiedente deve dimostrare adeguate 

conoscenze teoriche attinenti alle attività consentite al

JAR-FCL 1 Subparte D SEZIONE 1 

titolare di licenza CPL(A) e deve soddisfare i requisiti 

specificati nelle JAR-FCL 1 Subparte J. 

(c) Il richiedente che ha seguito un corso integrato di 

volo deve dimostrare almeno il livello di conoscenze 

richieste da quel corso, come specificato nella relativa 

Appendice 1 alle JAR.FCL 1.160 & 1.165(a) da (1) a (3). 

JAR-FCL 1.165 Istruzione di volo 

(Vedere Appendice 1 alle JAR.FCL 

1.160 & 1.165(a) da (1) a (4). 

(Vedere AMC FCL 1.160 & 1.165(a) da 

(1) a (4). 

(a) Corso. Chi richiede la licenza CPL(A) deve aver 

completato un corso approvato, integrato o modulare di 

volo, su velivoli con certificato di navigabilità rilasciato o 

riconosciuto da uno Stato membro JAA, presso una FTO 

autorizzata. È opportuno che la parte pratica di volo sia 

coordinata con la parte teorica. Per i particolari sul corso 

approvato vedere: 

(1) Corso integrato ATPL(A) - Appendice 1 

JAR.FCL 1.160 & 1.165(a) (1) e AMC FCL 

1.160 & 1.165(a) (1). 

(2) Corso integrato CPL(A)/IR - Appendice 1 


1.160 & 1.165(a) (2); 

(3) Corso integrato - CPL(A) Appendice 1 


1.160 & 1.165(a) (3); e 

(4) Corso modulare CPL(A) - Appendice 1 


1.160 & 1.165(a) (4). 

(b) Addestramento notturno. Il richiedente deve avere 

effettuato almeno 5 ore di volo notturno su velivoli, 

comprese almeno 3 ore di istruzione a doppio 

comando, inclusa almeno 1 ora di navigazione, e 5 

decolli e 5 atterraggi con completo arresto del 

motore, da solo pilota a bordo. 


(Vedere Appendici 1 e 2 a JAR-FCL 

1.170) 

( Vedere App. 1 JAR-FCL 1.160 e 

1.165(a) da (1) a (4)) 

Chi richiede la licenza CPL(A) deve dimostrare 

l'abilità di effettuare, come pilota responsabile su 

velivolo, le manovre e le procedure descritte nelle 

Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.170 con la capacità 

adeguata alle attività consentite al titolare di licenza 

CPL(A). Il richiedente deve sostenere la prova pratica 

come richiesto dall'Appendice 1 alla JAR.FCL 1.160 

& 1.165(a) da (1) a (4). 

1-D-2 



Appendice 1 alle JAR-FCL 1.160 & 165(a)(1) 

Corso integrato per ATP(A) 

(Vedere JAR.FCL 1.160 , 1.165 & 1.170) 

(Vedere Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.170) 


(Vedere Appendice 1 a JAR.FCL 1.160 & 1.165(a) (1)) 

(Vedere AMC FCL 1.1160 & 1.165 (a) (1)) 

(Vedere AMC FCL 1.470 (a)) 


1 L’obiettivo di un corso integrato ATP(A) è di addestrare i piloti a operare nella funzione di copilota su velivoli plurimotore 

-pluripilota, impiegati in operazioni di trasporto aereo commerciale e ottenere la licenza CPL(A)/IR. 

2 Chi intende svolgere un corso integrato ATP(A) deve, sotto la supervisione del Direttore dell'Addestramento di una 

Organizzazione di Addestramento (FTO) autorizzata, seguire tutte le fasi di istruzione in un unico corso continuativo di 

addestramento, così come predisposto dalla FTO. 

3 Il corso deve essere svolto in un periodo tra 12 e 36 mesi. Speciali accordi possono essere presi con l’approvazione 

dell’Autorità, per estendere l’addestramento oltre i 36 mesi ove sia prevista da parte della FTO una attività aggiuntiva di istruzione in 

volo o istruzione a terra. 

4 Il richiedente può essere ammesso all’addestramento sia come allievo ab-initio che come titolare di licenza PPL(A) 

rilasciata in conformità all’ Annesso 1 ICAO. L’allievo pilota ab initio deve soddisfare i requisiti richiesti agli allievi di cui alle 

JAR-FCL Subparte B. Al titolare di licenza PPL(A) ammesso a un corso integrato, possono essere riconosciute il 50% delle ore di 

volo effettuate prima dell’inizio del corso, fino ad un massimo di 40 ore, o 45 ore se in possesso della qualificazione al volo notturno, 

delle quali fino ad un massimo di 20 ore possono essere a doppio comando con l’istruttore. L’accredito delle ore volate è lasciato alla 

discrezione della FTO e deve essere riportato nei documenti di registrazione dell’addestramento dell'allievo. 

5 Il richiedente che non ottiene l’idoneità o non riesca a terminare l’intero corso ATP(A), può chiedere all’Autorità di 

sostenere la prova teorica e la prova pratica per una licenza di grado inferiore e, se del caso, per l’abilitazione al volo strumentale. 

6 Il richiedente che intende cambiare FTO durante lo svolgimento del corso, deve fare domanda all’Autorità perché essa 

stabilisca formalmente le ulteriori ore di addestramento da svolgersi presso un’ altra FTO. 

7 Una FTO deve assicurarsi, prima dell’ammissione al corso, che il richiedente abbia sufficienti conoscenze di matematica e 

fisica per facilitare la comprensione delle conoscenze teoriche incluse nel programma. Il richiedente deve dimostrare dimestichezza 

con l’uso dell’inglese in conformità con l’Appendice 1 alle JAR-FCL 1.200. 

8 Il corso deve comprendere: 

(a) istruzione teorica a livello ATPL(A); 

(b) addestramento al volo a vista e strumentale; e 

(c) addestramento al coordinamento di un equipaggio per le operazioni con velivoli pluripilota (MCC). 

9 Il superamento della prova teorica di cui al punto 12 e della prova pratica di cui al punto 14 dimostra che si possiedono le 

conoscenze teoriche e si ha l’abilità al pilotaggio per il rilascio di una licenza CPL(A), comprendente l’abilitazione alla classe o tipo 

di velivolo impiegato per la prova e l’abilitazione al volo strumentale su plurimotore(A). 

CONOSCENZE TEORICHE 

10 Il syllabus delle conoscenze teoriche è specificato nella AMC FCL 1.470(a). Un corso teorico approvato per ATP(A) 

comprende almeno 750 ore (1 ora = 60 minuti d’istruzione) di istruzione che può comprendere lavori in classe, video interattivi, 

presentazioni audiovisive, biblioteche di consultazione, addestramento con l’ausilio di elaboratori informatici, e altri mezzi approvati 

dall’Autorità, in numero adeguato. 

Le 750 ore di istruzione devono essere suddivise in modo tale che per ciascuna materia le ore minime risultino: 

Materie ore 

Regolamentazione aeronautica 40 

Nozioni generali sugli aeromobili 80 

Prestazioni e pianificazione 90 

Prestazioni umane e limitazioni 50 

Meteorologia 60 

1-D-3


Navigazione 150 

Procedure operative 20 

Principi del volo 30 

Comunicazioni 30 

Suddivisioni diverse delle ore possono essere concordate tra l’Autorità e FTO. 

CORSO MCC 

11 Il corso di addestramento al coordinamento tra membri di equipaggio su velivoli pluripilota deve comprendere almeno 25 ore di 

istruzione teorica ed esercizi. 

PROVE TEORICHE 

12 Il richiedente deve dimostrare di avere conoscenze teoriche adeguate, attinenti alle attività consentite al titolare di una licenza 

ATPL(A), in conformità alle disposizioni della JAR-FCL 1 Subparte J. 

ADDESTRAMENTO IN VOLO 

13 L’addestramento in volo, con esclusione dell’addestramento per conseguire l’abilitazione per tipo, deve comprendere non 

meno di 195 ore, ivi inclusi i controlli intermedi, delle quali fino ad un massimo di 55 ore dell’intero corso possono essere di 

allenamento al volo strumentale a terra. Nel totale delle 195 ore, il richiedente deve effettuare almeno: 

(a) 95 ore di doppio comando con l’istruttore, delle quali 55 ore possono essere di istruzione strumentale a terra; 

(b) 100 ore di volo come pilota responsabile incluse 50 ore di volo VFR e 50 ore di volo strumentale come allievo pilota nelle 

funzioni di pilota responsabile (SPIC). (Il tempo di volo nella funzione di SPIC è accreditato come tempo da pilota responsabile, 

purché l’istruttore non debba influenzare le decisioni o intervenire sui comandi in alcuna parte del volo. I commenti post-volo - debriefing 

- da parte dell’istruttore, non influiscono sull’accreditamento del tempo come pilota responsabile); 

(c) 50 ore di navigazione come pilota responsabile, incluso un volo di navigazione VFR di almeno 540 km (300 NM) nel corso 

del quale devono essere effettuati due atterraggi in due aerodromi diversi da quello di partenza, con arresto completo del motore; 

(d) 5 ore di volo notturno, comprese 3 ore di istruzione a doppio comando, inclusa almeno 1 ora di navigazione e 5 decolli e 5 

atterraggi da solo pilota con arresto completo del motore; e 

(e) 115 ore di tempo strumentale, comprese: 

i) 50 ore di volo d’istruzione strumentale delle quali fino ad un massimo di 25 ore possono essere di attività 

strumentale a terra su un FNTP I, oppure 40 ore se tutto l’allenamento strumentale a terra viene effettuato su FNTP 

II o su simulatore di volo; 

ii) 50 ore nella funzione di SPIC; e 

iii) 15 ore di addestramento al coordinamento di un equipaggio plurimo, per il quale può essere impiegato un 

simulatore di volo o un FNTP II. 

Vedere AMC-FCL 1.160 & 1.165(a)(1) per il syllabus sull’istruzione di volo. 

PROVA PRATICA 

14 Al termine dello specifico addestramento in volo il richiedente deve sostenere la prova pratica per la licenza CPL(A) su 

monomotore o plurimotore in conformità alla Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.170 e la prova di volo strumentale su velivolo 

plurimotore in conformità all’Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.210 e le altre prove richieste dalle JAR-FLC 1.262(c). 

1-D-4


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.160 & 1.165(a)(2) 

Corso integrato per Licenza Commerciale Velivolo/Abilitazione al volo strumentale CPL(A)/IR 

(Vedere JAR-FCL 1.160 & 1.165 e 1.170) 



(Vedere AMC FCL 1.160 & 1.165(a) (2)) 

(Vedere AMC FCL 1.470 (b) & (c)) 


1 L’obiettivo di un corso integrato CPL(A) e IR(A) è di addestrare i piloti a operare su velivoli monomotore o 

plurimotore pilota-singolo impiegati in operazioni commerciali di trasporto aereo ed ottenere la licenza CPL(A)/IR. 

2 Chi intende seguire un corso integrato CPL(A)/IR deve svolgere, sotto la supervisione del Direttore dell'Addestramento 

(HT) di una FTO autorizzata, tutte le fasi di istruzione in un unico corso continuativo di addestramento approvato, così come 

predisposto dalla FTO. 

3 Il corso deve essere svolto in un periodo tra 9 e 30 mesi. 

4 Il richiedente può essere ammesso all’addestramento sia come allievo ab-initio che come titolare di licenza PPL(A) 

rilasciata in conformità all’ Annesso 1 ICAO. L’allievo pilota ab initio deve soddisfare i requisiti richiesti agli allievi di cui alle 

JAR-FCL Subparte B. Al titolare di licenza PPL(A) ammesso a un corso approvato, possono essere riconosciute il 50% delle ore di 

volo effettuate prima dell’inizio del corso, fino a un massimo di 40 ore, o 45 ore se in possesso della qualificazione al volo notturno, 

delle quali fino ad un massimo di 20 ore possono essere a doppio comando con l’istruttore. L’accredito delle ore volate è lasciato alla 

discrezione della Organizzazione di Addestramento (FTO) e deve essere riportato nei documenti di registrazione dell’addestramento 

dell'allievo. 

5 Il richiedente che non ottiene l’idoneità o non riesca a terminare l’intero corso CPL(A)/IR, può chiedere all’Autorità di 

sostenere la prova teorica e la prova pratica per una licenza di grado inferiore e, se del caso, per l’abilitazione al volo strumentale. 

6 Chi intende cambiare FTO durante lo svolgimento del corso, deve fare domanda all’Autorità perché essa stabilisca 

formalmente le ulteriori ore di addestramento da svolgersi presso un’altra FTO. 

7 La FTO deve assicurarsi, prima dell’ammissione al corso, che il richiedente abbia sufficienti conoscenze di matematica e 

fisica per facilitare la comprensione delle conoscenze teoriche incluse nel programma. Il richiedente deve dimostrare dimestichezza 

con l’uso dell’inglese in conformità con l’Appendice 1 alle JAR-FCL 1.200. 


(a) istruzione teorica a livello di CPL/(A) e IR; e 

(b) addestramento al volo a vista e strumentale; 



di velivolo impiegato per la prova e l’abilitazione al volo strumentale su plurimotore (A). 


10 Il syllabus delle conoscenze teoriche è specificato nella AMC FCL 1.470(b) e (c). Un corso teorico approvato per 

CPL(A)/IR comprende almeno 500 ore di istruzione che può prevedere lavori in classe, video interattivi, presentazioni audiovisive, 

biblioteche di consultazione, addestramento con l’ausilio di elaboratori informatici, e altri mezzi approvati dalle Autorità, in numero 

adeguato. Le 500 ore (1 ora = 60 minuti) di istruzione devono essere divise in modo tale che per ogni materia le ore minime risultino: 

Materie ore 

Regolamentazione aeronautica 30 

Nozioni generali sugli aeromobili 50 

Prestazioni e pianificazione 60 

Prestazioni umane e limitazioni 15 

Meteorologia 40 

Navigazione 100 

1-D-5


Procedure operative 10 

Principi del volo 25 

Comunicazioni 30 

Suddivisioni diverse delle ore possono essere concordate tra l’Autorità e FTO. 

PROVE TEORICHE 

11 Il richiedente deve dimostrare di avere conoscenze teoriche adeguate alle attività consentite al titolare di una licenza 

CPL(A) ed all’abilitazione al volo strumentale, in conformità alle disposizioni delle JAR-FCL 1 Subparte J. 


12 L’addestramento in volo, con esclusione dell’addestramento per l’abilitazione per tipo, deve comprendere non meno di 180 

ore, ivi inclusi i controlli intermedi, delle quali fino ad un massimo di 40 ore per l’intero corso possono essere di attività strumentale 

a terra. Nel totale delle 180 ore, il richiedente deve effettuare almeno: 

(a) 80 ore di doppio comando con l’istruttore, delle quali 40 ore possono essere di attività strumentale a terra; 

(b) 100 ore di volo come pilota responsabile di cui 50 ore di volo VFR e 50 ore di volo strumentale come allievo pilota nelle 

funzioni di pilota responsabile (SPIC). (Il tempo di volo nella funzione di SPIC è accreditato come tempo da pilota 

responsabile, purché l’istruttore non debba influenzare le decisioni e intervenire sui comandi in alcuna parte del volo. I 

commenti post-volo, il de-briefing da parte dell’istruttore, non influiscono sull’accreditamento del tempo come pilota 

responsabile); 

(c) 50 ore di navigazione come pilota responsabile, incluso un volo di navigazione VFR di almeno 540 km (300 MN) nel 

corso del quale devono essere effettuati due atterraggi in due aerodromi diversi da quello di partenza, con arresto 

completo del motore; 

(d) 5 ore di volo notturno su velivoli, comprese 3 ore di istruzione a doppio comando, inclusa almeno 1 ora di navigazione e 

5 decolli e 5 atterraggi da solo pilota con arresto completo del motore; e 

(e) 100 ore di tempo strumentale, di cui: 

i) 50 ore di volo d’ istruzione strumentale delle quali fino a un massimo di 25 ore possono essere di attività 

strumentale a terra su un FNTP I, oppure 40 ore se tutto l'addestramento strumentale a terra viene effettuato su 

FNTP II o su simulatore di volo; 

ii) 50 ore nella funzione di SPIC; 

Vedere AMC-FCL 1.160 & 1.165(a)(2) per il syllabus per l’istruzione di volo. 

PROVA PRATICA 


plurimotore o monomotore in conformità alla Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.170 e la prova pratica per l'abilitazione al volo 

strumentale su velivolo plurimotore in conformità alla Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.210. 


1-D-6


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.160 & 1.165(a)(3) 

Corso integrato per Licenza Commerciale di Velivolo CPL(A) 

(Vedere JAR.FCL 1.160 & 1.165 e 1.170) 



(Vedere AMC FCL 1.470 (b)) 


1 L’obiettivo di un corso integrato CPL(A) è di addestrare i piloti per ottenere la licenza CPL(A), e per ogni ulteriore 

addestramento per attività di lavoro aereo richiesto dal richiedente, con l’esclusione dell’addestramento per istruttore di volo e 

istruzione per l’abilitazione al volo strumentale. 

2 Chi intende seguire un corso integrato CPL(A) deve svolgere, sotto la supervisione del Direttore dell'Addestramento (HT) 

di una Organizzazione di Addestramento (FTO) autorizzata, tutte le fasi di istruzione in un unico corso continuativo di addestramento 

approvato, così come predisposto dalla FTO. 

3 Il corso deve essere svolto in un periodo tra 9 e 24 mesi. 

4 Il richiedente può essere ammesso all’addestramento sia come allievo ab-initio, che come titolare di licenza PPL(A) 

rilasciata in conformità all’Annesso 1 ICAO. L’allievo pilota ab initio deve soddisfare i requisiti richiesti agli allievi di cui alle JAR- 

FCL Subparte B. Al titolare di licenza PPL(A) ammesso a un corso approvato, possono essere riconosciute il 50% delle ore di volo 

effettuate prima dell’inizio del corso, fino a un massimo di 40 ore, oppure 45 ore se in possesso della qualificazione al volo notturno, 

delle quali fino ad un massimo di 20 ore possono essere di doppio comando con l’istruttore. L’accredito delle ore volate è lasciato 

alla discrezione della FTO e deve essere riportato nei documenti di registrazione dell’addestramento dell'allievo. 

5 Il richiedente che non ottiene l’idoneità o non riesca a terminare l’intero corso CPL(A), può chiedere all’Autorità di 

sostenere la prova teorica e la prova pratica per una licenza di grado inferiore. 

6 Il richiedente che intende cambiare FTO durante lo svolgimento del corso, deve fare domanda all’Autorità perché essa 

stabilisca formalmente le ulteriori ore di addestramento da svolgersi presso un’altra FTO. 

7 La FTO deve assicurarsi, prima dell’ammissione al corso, che il richiedente abbia sufficienti conoscenze di matematica e 

fisica per facilitare la comprensione delle conoscenze teoriche incluse nel programma. 


(a) istruzione teorica a livello di CPL/(A); e 

(b) addestramento al volo a vista e strumentale; 



di velivolo(i) impiegato per la prova (e). 


10 Il syllabus delle conoscenze teoriche per la licenza CPL(A) è specificato nella AMC FCL 1.470(b). Un corso teorico 

approvato per CPL(A) comprende almeno 300 ore (1 ora = 60 minuti d’istruzione) (o 200 ore se il richiedente è titolare di PPL) di 

istruzione che può comprendere lavori in classe, video interattivi, presentazioni audiovisive, biblioteche di consultazione, 

addestramento con l’ausilio di elaboratori informatici, e altri mezzi approvati dall’Autorità, in numero adeguato. 

1-D-7


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.160 & 165(a)(3) (continuazione) 

PROVA TEORICA 

11 Il richiedente deve dimostrare di avere conoscenze teoriche adeguate, attinenti alle attività consentite al titolare di una 

licenza CPL(A), in conformità ai requisiti specificati nelle JAR-FCL Subparte J. 


12 L’addestramento in volo, con esclusione dell’addestramento per l’abilitazione per tipo, deve comprendere non meno di 150 

ore, ivi inclusi i controlli intermedi, delle quali fino ad un massimo di 5 ore per l’intero corso possono essere di attività strumentale a 

terra. Nel totale delle 150 ore, il richiedente deve effettuare almeno: 

(a) 80 ore di doppio comando con l’istruttore, delle quali fino ad un massimo di 5 ore possono essere di attività strumentale a 

terra; 

(b) 70 ore di volo come pilota responsabile; 

(c) 20 ore di navigazione come pilota responsabile, incluso un volo di navigazione VFR di almeno 540 km (300 MN) nel corso 

del quale devono essere effettuati due atterraggi in due aerodromi diversi da quello di partenza, con arresto completo del 

motore; 

(d) 5 ore di volo notturno, comprese 3 ore di istruzione a doppio comando, inclusa almeno 1 ora di navigazione e 5 decolli e 5 

atterraggi da solo pilota con arresto completo del motore; e 

(e) 10 ore di volo strumentale, delle quali 5 possono essere svolte su allenatore di volo strumentale a terra FNPT I o II o su 

simulatore di volo 

(f) 5 ore da effettuarsi su un velivolo certificato per il trasporto di almeno 4 persone e con elica a passo variabile e carrello 

retrattile. 

Vedere AMC-FCL 1.160 & 1.165(a)(3) per il syllabus per l’istruzione di volo. 

PROVA PRATICA 


monomotore o plurimotore in conformità alla Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.170. 


1-D-8


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.160 & 165(a)(4) 

Corso modulare per Licenza Commerciale Velivolo CPL(A) 

(Vedere JAR FCL 1.125 (c)) 

(Vedere JAR.FCL 1.160, 1.165 & 1.170) 



(Vedere AMC FCL 1.470 (b)) 


1 L’obiettivo di un corso modulare CPL(A) è di addestrare i piloti titolari di licenza PPL(A) per conseguire una licenza CPL(A). 

2 Prima di iniziare un corso modulare CPL(A) il richiedente deve: 

(a) essere titolare di una licenza PPL(A) rilasciata in conformità all’Annesso 1 dell’ICAO; 

(b) avere effettuato 150 ore come pilota; e 

(c) avere ottemperato alle prescrizioni delle JAR-FCL 1.225 e 1.240 se per la prova pratica deve essere impiegato un 

plurimotore. 

3 Il richiedente per essere ammesso all’addestramento per un corso modulare CPL(A) deve, sotto la supervisione del Direttore 

dell'Addestramento di una FTO autorizzata, completare tutte le fasi di istruzione in unico corso continuativo di addestramento 

approvato così come predisposto dalla FTO. La parte teorica del corso può essere impartita da una Organizzazione approvata 

per lo svolgimento dell’istruzione teorica, come stabilito nell'Appendice 1 alle JAR-FCL 1.055, relativamente alla sola 

istruzione teorica, nel qual caso il Capo dell’Addestramento della Organizzazione deve supervisionare quella parte del corso. 

4 Il corso teorico deve essere completato entro il periodo di 18 mesi. L’istruzione al volo e la prova pratica devono essere 

ultimate entro il periodo di validità dell’idoneità conseguita nell’esame teorico, come stabilito nella JAR-FCL 1.495. 

5 La FTO deve assicurarsi, prima dell’ammissione al corso, che il richiedente abbia sufficienti conoscenze di matematica e fisica 

per facilitare la comprensione delle conoscenze teoriche incluse nel programma. 


(a) istruzione teorica a livello di CPL(A); e 

(b) addestramento al volo a vista e strumentale. 


conoscenze teoriche e si ha l’abilità al pilotaggio per il rilascio di una licenza CPL(A), comprendente l’abilitazione alla classe o 

tipo di velivolo impiegato per la prova. 


8 Il syllabus delle conoscenze teoriche per la CPL(A) è stabilito nella AMC FCL 1.470(b). Un corso teorico approvato per 

CPL(A) comprende almeno 200 ore (1 ora = 60 minuti d’istruzione) di istruzione che può includere lavori in classe video 

interattivi, presentazioni audiovisive, biblioteche di consultazione, addestramento con l’ausilio di elaboratori informatici, e altri 

mezzi approvati dall’Autorità, in numero adeguato. Corsi per corrispondenza come parte del corso possono essere offerti previa 

autorizzazione discrezionale dell’Autorità. 

1-D-9


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.160 & 165(a)(4) (continuazione) 

PROVA TEORICA 

9 Il richiedente deve dimostrare di avere conoscenze teoriche adeguate, attinenti alle attività consentite al titolare di una licenza 

CPL(A), in conformità alle disposizioni delle JAR-FCL 1 Subparte J. 


10 L’addestramento in volo per chi non è titolare di abilitazione al volo strumentale, deve comprendere non meno di 25 ore di 

istruzione a doppio comando, incluse 10 ore di istruzione strumentale, delle quali fino ad un massimo di 5 possono essere di 

attività strumentale a terra su FNTP I o II o su simulatore di volo (Vedere AMC FCL 1.160 & 1.165(a)(4)). 

11 (a) I titolari di abilitazione al volo strumentale in corso di validità devono effettuare almeno 15 ore di istruzione in doppio 

comando al volo a vista. 

(b) I richiedenti privi della qualificazione al volo notturno, devono effettuare 5 ore di istruzione al volo notturno. (Vedere JAR- 

FCL 1.125(c)). 

12 Almeno 5 ore dell’ istruzione di volo devono essere effettuate su un velivolo certificato per il trasporto di almeno quattro 

persone, e con elica a passo variabile e carrello retrattile. 

Vedere AMC-FCL 1.160 & 1.165(a)(4) per il syllabus dell’istruzione di volo. 

PROVA PRATICA 

13 Al termine dello specifico addestramento in volo e quando in possesso della prevista esperienza, il richiedente può sostenere la 

prova pratica per la licenza CPL(A) su monomotore o plurimotore in conformità alla Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.170. 


1-D-10



Prova pratica per il rilascio della Licenza Commerciale Velivolo CPL(A) 


(Vedere Appendice 2 alla JAR-FCL 1.170) 


1 Per poter sostenere la prova pratica per la licenza CPL(A) il richiedente deve avere ricevuto la prevista istruzione compresa 

quella sul tipo/classe di velivolo impiegato per la prova in volo. Egli può scegliere di effettuare la prova su un velivolo 

monomotore oppure su velivolo plurimotore, purché possegga i requisiti di esperienza specificati nelle JAR-FCL 1.255 o 

1.260, di 70 ore di volo come pilota responsabile. Il velivolo usato per la prova pratica deve soddisfare i requisiti richiesti per 

i velivoli d’addestramento stabiliti nell’Appendice 1 alle JAR-FCL 1.055 ed essere certificato per il trasporto di almeno 4 

persone e con elica a passo variabile e carrello retrattile. 

2 Le modalità amministrative per stabilire l'idoneità del richiedente a sostenere la prova pratica, compresa l’esibizione dei 

documenti di registrazione dell’addestramento, sono fissate dall’Autorità. 

3 Il richiedente deve ottenere l'idoneità nelle sezioni da 1 a 5 della prova pratica, e anche nella sezione 6 se viene impiegato un 

velivolo plurimotore. La non idoneità in una voce di una sezione comporta la non idoneità in quella sezione. La non idoneità 

in più di una sezione comporta la ripetizione dell'intero esame. Il richiedente giudicato non idoneo in una sola sezione, deve 

ripetere la prova relativa alla stessa sezione. In caso di ripetizione della prova pratica la non idoneità in una qualsiasi sezione, 

ivi incluse quelle superate nella prova precedente, comporta la ripetizione dell'intero esame. Tutte le sezioni della prova 

pratica devono essere concluse entro 6 mesi. 

4 Un ulteriore addestramento può essere richiesto a seguito di una non idoneità in qualsiasi prova pratica. Il mancato 

raggiungimento della idoneità in tutte le sezioni al secondo tentativo comporta un ulteriore addestramento, che è stabilito 


MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA 

5 L’Autorità stabilisce i criteri di sicurezza a cui l’esaminatore deve attenersi nella effettuazione della prova. 

6 Quando il richiedente decide di interrompere la prova pratica per ragioni non ritenute valide dal FE, essa deve essere 

interamente ripetuta. Se la prova viene interrotta per ragioni considerate valide dal FE, nel volo successivo devono essere 

effettuate solamente quelle parti che non sono state completate. 

7 Qualsiasi manovra o procedura oggetto della prova può essere ripetuta una volta dal richiedente, a discrezione del FE. Il FE 

può interrompere la prova in qualsiasi momento se ritiene, per le capacità dimostrate in volo, che la prova pratica debba 

essere interamente ripetuta. 

8 Il richiedente deve pilotare il velivolo nella posizione dalla quale sia possibile operare come pilota responsabile, ed eseguire 

la prova come se fosse il solo pilota a bordo. La responsabilità del volo è in tal caso disciplinata dalla legislazione nazionale. 

9 La rotta per la prova di navigazione è scelta dall’esaminatore FE e la destinazione deve essere un aeroporto controllato. Essa 

può terminare all’aerodromo di partenza o in qualsiasi altro aerodromo. Il richiedente è responsabile della pianificazione del 

volo e deve accertarsi che l’equipaggiamento e la documentazione per l’esecuzione del volo siano a bordo. La durata del volo 

deve essere di almeno 90 minuti. 

10 Il richiedente deve descrivere all’esaminatore FE i controlli e i compiti che si accinge ad eseguire, inclusa la identificazione 

dei radioaiuti. I controlli devono essere eseguiti in conformità alla lista dei controlli del velivolo impiegato nella prova. Le 

potenze da impiegare e le relative velocità devono essere determinate dall’allievo durante il briefing pre-volo. Il calcolo delle 

prestazioni di decollo, avvicinameno e atterraggio deve esser effettuato dall’allievo in conformità al manuale operativo o al 

manuale di volo del velivolo impiegato per la prova. 

11 L’esaminatore non prende parte alle operazioni di volo se non quando il suo intervento sia reso necessario per ragioni di 

sicurezza o per evitare eccessivi ritardi all’altro traffico. 

1-D-11


Appendice 1 alla JAR-FCL 1.170 (continuazione) 


12 L’allievo deve dimostrare la propria abilità a: 

- manovrare il velivolo nell’ambito delle sue limitazioni; 

- eseguire le manovre con dolcezza e accuratezza; 

- dimostrare buon giudizio e perizia di volo (orientata alla sicurezza); 


- mantenere il controllo del velivolo in ogni fase del volo in modo tale che il successo della manovra o procedura non siano 

mai poste in serio dubbio. 

13 I seguenti limiti costituiscono un criterio generale di guida. L’esaminatore concede ulteriori margini per eventuale turbolenza, 

e per le caratteristiche di manovra e prestazioni del velivolo impiegato. 

Altezza 

volo normale +/- 100 piedi 

con avaria simulata ad un motore +/- 150 piedi 

Prua/intercettazione di un radioaiuto +/- 5° 

Prua 

Velocità 

CONTENUTI DELLA PROVA 

volo normale +/- 10° 

con avaria simulata ad un motore +/- 15° 

decollo e avvicinamento +/- 5 nodi 

in altre situazioni di volo +/- 10 nodi 

14 Il contenuto della prova pratica e le sezioni previste in Appendice 2 alle JAR-FCL 1.170 devono essere utilizzate per la 

prova pratica. Il modello di domanda per la prova pratica può essere stabilito dall’ Autorità. Le voci della sezione 2 punto c 

ed e (iv), e tutte le voci delle sezioni 5 e 6 possono essere eseguite su FNPT II o su simulatore di volo (Vedere IEM FCL 

1.170). 

1-D-12



Contenuti della prova pratica per il rilascio di una licenza CPL(A) 

(Vedere JAR- FCL 1.170) 


SEZIONE 1 

OPERAZIONI PRE VOLO E PARTENZA 

L’ uso della check-list, l’orientamento alla sicurezza (controllo del velivolo con i riferimenti visivi esterni, procedure antighiaccio, 

ecc.) sono applicate in tutte le sezioni. 

a Operazioni prevolo, incluso: 

Documentazione, determinazione del peso e centraggio, analisi delle condizioni meteorologiche 

b Controllo del velivolo e delle condizioni di manutenzione 

c Rullaggio e decollo 

d Considerazioni sulle prestazioni e trim 

e Operazioni di aerodromo e di traffico 

f Procedure di partenza, regolaggio dell’altimetro, controllo dello spazio esterno 

g Collegamenti e conformità con l’ATC – Procedure R/T 

SEZIONE 2 

MANOVRE BASICHE DI VOLO 

a Controllo del velivolo mediante riferimenti visivi esterni, compresi livello di volo rettilineo orizzontale, salita, discesa, 

sorveglianza dello spazio aereo circostante 

b Volo a velocità critiche basse, compreso il riconoscimento e l’uscita dallo stallo incipiente e completo 

c Virate, comprese virate in configurazione di atterraggio. Virate strette 45° 

d Volo a velocità critiche alte, compreso il riconoscimento e l’uscita dalla spirale 

e Volo con riferimento alle sole indicazioni strumentali, incluso: 

i Volo livellato, configurazione di crociera, controllo di prua, altitudine e velocità all’aria 

ii Virate in salita e discesa con 10° - 30° di inclinazione laterale 

iii Uscita da posizioni inusuali 

iv Volo con cruscotto ridotto 

f Collegamenti e conformità con l’ATC – Procedure R/T 


1-D-13



SEZIONE 3 

PROCEDURE IN ROTTA 

a Controllo del velivolo mediante riferimenti visivi esterni, incluse configurazione di crociera/distanza/ considerazioni 

sull’autonomia. 

b Orientamento, lettura della carta 

c Altitudine, velocità, controllo della prua, sorveglianza dello spazio aereo circostante 

d Regolaggio dell’altimetro, collegamenti e conformità con l’ATC – Procedure R/T 

e Sorveglianza dell' andamento del volo, registrazioni sul piano di volo, individuazione degli errori di rotta e recupero 

della rotta 

f Osservazione delle condizioni meteo, individuazione delle tendenze, pianificazione del dirottamento 

g Percorso, individuazione della posizione (NDB,VOR), individuazione degli aiuti alla navigazione (volo strumentale). 

Applicazione del piano di dirottamento all’alternato (volo a vista) 

SEZIONE 4 

AVVICINAMENTO E ATTERRAGGIO 

a Procedure d’arrivo, regolaggio dell’altimetro, controlli, sorveglianza dello spazio aereo circostante 

b Contatti con l’ATC: conformità, procedure R/T 

c Riattaccata da bassa altezza 

d Atterraggio normale, atterraggio con vento al traverso (se le condizioni lo consentono) 

e Atterraggio su campo corto 

f Avvicinamento e atterraggio con potenza al minimo (solo monomotore) 

g Atterraggio con flap retratto 

h Operazioni post-volo 

. Questa sezione può essere distribuita nelle sezioni da 1 a 4 

SEZIONE 5 

PROCEDURE ANORMALI E DI EMERGENZA 

a Avaria simulata di un motore dopo il decollo (ad altezza di sicurezza), simulazione di incendio a bordo 

b Malfunzionamento degli equipaggiamenti di bordo, incluso esetnsione del carrello con impianto alternato, avarie elettriche 

e dell’impianto dei freni 

c Atterraggio forzato (simulato) 

d Collegamenti e conformità con l’ATC – Procedure R/T 

1-D-14



SEZIONE 6 (se pertinente) 

VOLO ASIMMETRICO SIMULATO E VOCI PERTINENTI ALLA CLASSE/TIPO 

Questa sezione può essere distribuita nelle sezioni da 1 a 5. 

a Avaria simulata a un motore in decollo (a un’altezza di sicurezza, salvo che non siano eseguite su simulatore di volo) 

b Avvicinamento asimmetrico e riattaccata 

c Avvicinamento asimmetrico e completo arresto dei motori 

d Arresto del motore e riavvio 

e Collegamenti e conformità con l’ATC – Procedure R/T 

f Ogni voce pertinente alla prova pratica per abilitazione alla classe/tipo, come determinata dall’Esaminatore di volo, 

incluso, se praticabile: 

i. Impianti di bordo, inclusa la manovra dell’autopilta 

ii. Manovra dell’impianto di pressurizzazione 

iii. Uso del sistema di sghiacciamento e prevenzione della formazione di ghiaccio 

g Domande orali 


1-D-15



1-D-16

SEZIONE 1 JAR-FCL 1 Subparte E 

JAR-FCL 1.175 Prescrizioni dell’abilitazione al volo 

strumentale IR(A) 

(a) Il titolare di una licenza di pilotaggio (A) non può 

svolgere alcuna attività di volo, a bordo di un velivolo 

secondo le regole del volo strumentale (IFR), salvo che non 

si tratti di una prova pratica o attività di istruzione a doppio 

comando, se non è titolare di abilitazione al volo 

strumentale (IR) (A), relativa alla categoria di aeromobile, 

rilasciata in conformità alle JAR-FCL. 

(b) Negli Stati JAA dove la legislazione nazionale consente 

al titolare di una licenza di pilotaggio di svolgere attività di 

volo secondo le regole IFR in circostanze particolari (p.e. 

di notte), questi può svolgere attività IFR, a condizione che 

sia in possesso delle qualificazioni pertinenti alle 

circostanze, allo spazio aereo e alle condizioni ambientali 

nelle quali il volo viene effettuato. Ove le qualificazioni 

nazionali consentano di effettuare voli IFR in condizioni 

diverse dal VMC a piloti che non sono titolari di 

abilitazione IR(A) in corso di validità, questi possono 

utilizzare tale abilitazione limitatamente al territorio 

nazionale dello Stato che rilascia la licenza. 


(a) Attività consentite 

(1) Salve le limitazioni dell’abilitazione 

dovute all’impiego di un altro pilota come copilota in una 

prova pratica (restrizione per equipaggio pluripilota) 

prescritta nelle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.210, ed 

ogni altra condizione specificata nelle JAR, le attività 

consentite al titolare di una abilitazione al volo strumentale 

plurimotore IR(A) sono di pilotare velivoli plurimotore e 

monomotore secondo le regole IFR con una Altezza di 

Decisione di 200 piedi (60 mt.). Una Altezza di Decisione 

inferiore a 200 piedi (60 m.) può essere autorizzata 

dall’Autorità a seguito di ulteriore addestramento e prova 

di controllo in volo, in conformità alle JAR-OPS, alle AMC 

FCL 1.261(a) punto 6 e all’Appendice 2 alle JAR-FCL 

1.240, sezione 6. 

(2) Subordinatamente alla prova pratica, 

stabilita nelle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.210, ed ogni 

altra condizione specificata nelle JAR, le attività consentite 

al titolare di una abilitazione al volo strumentale 

monomotore IR(A) sono di pilotare velivoli monomotore 

secondo le regole IFR con una Altezza di Decisione di 200 

piedi (60 m.). 

(b) Condizioni. Il richiedente che si trova nelle 

condizioni specificate nelle JAR-FCL da 1.185 a 1.210 

soddisfa i requisiti per il rilascio di una abilitazione IR(A). 

JAR-FCL 1.185 Validità, vidimazione e rinnovo 

(a) Un’abilitazione al volo strumentale IR(A) è 

valida per 1 anno. Per la vidimazione di un’abilitazione 

IR(A) plurimotore il titolare deve effettuare quanto 

prescritto nella JAR-FCL 1.245(b) (1) per l’attività 

strumentale, che può essere eseguito anche su simulatore di 

volo o FNTP II. Per la vidimazione di un’abilitazione 

IR(A) monomotore il titolare deve superare, come controllo 

di addestramento/professionalità, la prova pratica prescritta 

nelle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.210, a eccezione 

della sezione 6. 

SUBPARTE E - ABILITAZIONE AL VOLO STRUMENTALE - IR(A) 

1-E-1 

(b) Quando l’abilitazione IR(A) è valida per attività 

in operazioni a pilota singolo, la vidimazione deve essere 

effettuata o in operazioni ad equipaggio singolo o ad 

operazioni in equipaggio pluripilota. Se l’abilitazione 

IR(A) è limitata alla sola attività in operazioni pluripilota, 

la vidimazione deve essere effettuata in operazioni a 

equipaggio pluripilota. 

(c) Un richiedente che non supera tutte le sezioni 

della prova di controllo di addestramento/ professionalità 

prima della scadenza dell’abilitazione strumentale, non può 

esercitare le attività consentite dall’abilitazione fino a che 

non abbia completato con successo il controllo. 

(d) Per rinnovare un’abilitazione, il titolare deve 

soddisfare le condizioni sopra indicate e ogni altro requisito 

specificatamente stabilito dall'Autorità. 

(e) Il richiedente che non ha ottenuto la 

vidimazione/rinnovo dell’abilitazione IR(A) nei 7 anni 

precedenti, deve ripetere l’esame teorico per il 

conseguimento dell’abilitazione al volo strumentale IR(A). 

JAR-FCL 1.190 Esperienza 

Chi richiede l’abilitazione IR(A) deve essere titolare della 

licenza PPL(A) con la qualificazione notturna, o di licenza 

CPL(A), e deve aver effettuato almeno 50 ore di 

navigazione come pilota responsabile su velivoli o 

elicotteri, delle quali almeno 10 devono essere su velivolo. 


(a) Corso. Il richiedente l’abilitazione IR(A) deve aver 

seguito un corso approvato per le conoscenze teoriche, 

presso una autorizzata Organizzazione di Addestramento 

(FTO), o una Organizzazione autorizzata ad impartire 

istruzione teorica, come stabilito nell’Appendice 1 alle 

JAR-FCL 1.055, relativamente alla sola istruzione teorica. 

È opportuno che il corso sia, per quanto possibile, 

combinato con il corso di addestramento in volo. 

(b )Esame. Il richiedente deve dimostrare conoscenze 

teoriche adeguate alle attività consentite al titolare di 

abilitazione IR(A) e deve soddisfare i requisiti specificati 

nelle JAR-FCL 1 (Velivolo) Subparte J. 

JAR-FCL 1.200 Uso della lingua inglese 

(vedere Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.200) 

Chi richiede l’abilitazione IR(A) deve aver dimostrato la 

capacità di esprimersi in lingua inglese, come stabilito 

nell’Appendice 1 alle JAR-FCL 1.200. 

JAR-FCL 1.205 Istruzione in volo 

(Vedere l’Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.205) 

(a) Chi richiede l’abilitazione IR(A) deve aver 

seguito un corso di addestramento integrato di volo che 

includa anche l’addestramento per l’abilitazione IR(A) 

(vedere JAR-FCL 1.165), o deve aver concluso un corso 

modulare di addestramento in volo come specificato in 

Appendice 1 alle JAR-FCL 1.205. 

(b) Se il richiedente è titolare di abilitazione al volo 

strumentale su elicotteri IR(H) l’ammontare totale di

JAR-FCL 1 Subparte E SEZIONE 1 

istruzione al volo richiesto nella Appendice 1 alle JAR- 

FCL 1.205 può essere ridotto a 10 ore su velivolo 

monomotore o plurimotore, a seconda del caso. 


(Vedere Appendice 1 e 2 

alle JAR-FCL 1.210) 

(a) Generalità. Chi richiede l’abilitazione IR(A) deve 

aver dimostrato la propria capacità a eseguire le 

procedure e le manovre specificate nelle Appendici 1 

e 2 alle JAR-FCL 1.210 con un grado di abilità 

adeguato alle attività consentite al titolare 

dell'abilitazione IR(A). 

(b) Velivoli plurimotore. Per l’abilitazione al volo 

strumentale su velivoli plurimotore la prova deve 

essere effettuata su velivolo plurimotore. 

Chi intenda conseguire anche l’abilitazione per classe 

o tipo per il velivolo impiegato nella prova, deve 

soddisfare anche i requisiti specificati nelle JAR-FCL 

1.262. 

(c) Velivoli monomotore. Per l’abilitazione al volo 

strumentale monomotore la prova deve essere 

effettuata su monomotore. Un velivolo plurimotore 

con motori allineati con l’asse longitudinale del 

velivolo deve essere considerato monomotore ai fini 

del conseguimento dell’abilitazione IR(A). 

1-E-2 




IR(A) - Uso della lingua inglese 




USO DELLA LINGUA INGLESE 

1 Chi richiede l’abilitazione IR(A) deve essere in grado di usare la lingua inglese nelle seguenti circostanze: 

(a) in volo: 

radiotelefonia relativa a tutte le fasi di volo, incluse le situazioni di emergenza 

b) a terra: 

tutte le informazioni relative alla conduzione del volo, p.e. 

* saper leggere e dimostrare di capire i manuali tecnici scritti in inglese, p.e. un Manuale Operativo, un Manuale di 

Volo, ecc. 

* pianificazione del volo, raccolta delle informazioni meteorologiche, NOTAM, piani di volo ATC, ecc. 

* uso della carte aeronautiche in rotta, di partenza e di avvicinamento e relativi documenti scritti in inglese 

c) comunicazioni: 

* essere in grado di comunicare in inglese con gli altri membri d’equipaggio durante ogni fase di volo, preparazione del 

volo inclusa 

2 La dimostrazione della conoscenza della lingua inglese può essere data in alternativa in uno dei seguenti modi: 

(a) riconoscimento ottenuto a seguito di partecipazione a un corso IR o ATP tenuto in inglese; oppure 

(b) tramite il superamento di un esame effettuato da parte o tramite l’Autorità a seguito di un corso di addestramento 

specifico per conseguire gli obbiettivi sopra elencati in 1(a),(b) e (c). 

1-E-3



Corso modulare di addestramento al volo per abilitazione al volo strumentale IR(A) 


1 L’obiettivo di un corso modulare IR(A) è di addestrare il pilota a operare su velivoli secondo le regole IFR e in IMC in 

conformità al Documento ICAO PANS-OPS 8168. 

2 Chi intende seguire un corso modulare per l’abilitazione IR(A) deve essere titolare della licenza PPL(A) o CPL(A), entrambe 

con la qualificazione al volo notturno, rilasciate in conformità all’Annesso 1 ICAO. 

3 Per essere ammesso all’addestramento per un corso modulare IR(A) il richiedente deve, sotto la supervisione del Direttore 

dell'Addestramento di una autorizzata FTO, svolgere tutte le fasi istruzionali in unico corso continuativo di addestramento, così 

come predisposto dalla FTO. La parte teorica del corso può essere effettuata presso una Organizzazione specializzata 

nell'istruzione teorica, approvata a tale scopo ai sensi dell' App. 1 alle JAR-FCL 1.055 nel qual caso il Capo 

dell’Addestramento della Organizzazione deve supervisionare quella parte del corso. 

4 Il corso teorico deve essere completato entro un periodo di 18 mesi. L’istruzione in volo e la prova pratica devono essere 

ultimate entro il periodo di validità dell’ idoneità conseguita nell’esame teorico, come stabilito nella JAR-FCL 1.495. 


(a) istruzione teorica per l' abilitazione al volo strumentale; e 

(b) addestramento al volo strumentale. 

6 Il superamento dell’esame teorico di cui al punto 8 e della prova pratica di cui al punto 14 soddisfa i requisiti di teoria e abilità 

al pilotaggio per il rilascio di una abilitazione IR(A). 

PARTE TEORICA 

7 Il syllabus delle conoscenze teoriche per l'abilitazione IR(A) è stabilito nella AMC FCL 1.470(c). Un corso teorico approvato 

per IR(A) deve comprendere almeno 200 ore (1 ora = 60 minuti) di istruzione che può includere lavori in classe, video 

interattivi, presentazioni audiovisive, biblioteche di consultazione, addestramento con l’ausilio di elaboratori informatici, e altri 

mezzi approvati dall’Autorità, in numero adeguato. Corsi per corrispondenza come parte del corso possono essere offerti previa 

autorizzazione discrezionale dell’Autorità. 

ESAME TEORICO 

8 Il richiedente deve dimostrare di avere conoscenze teoriche adeguate, attinenti alle attività consentite al titolare di una 

abilitazione IR (A) secondo le procedure delle JAR-FCL Subparte J. 


9 Un corso per abilitazione IR(A) monomotore deve comprendere non meno di 50 ore di istruzione a doppio comando, delle quali 

fino ad un massimo di 20 possono essere di allenamento strumentale a terra su FNTP I, o fino ad un massimo di 35 ore su 

simulatore di volo o FNTP II, se consentito dall’Autorità. 

10 Un corso IR(A) su plurimotore deve comprendere almeno 55 ore di volo strumentale di istruzione a doppio comando, delle 

quali fino a 25 possono essere di allenamento strumentale a terra su FNPT I, o fino ad un massimo di 40 ore su un simulatore 

di volo o FNTP II, se consentito dall’Autorità. La rimanente parte di istruzione di volo deve comprendere almeno 15 ore su 

velivoli plurimotore. 

1-E-4



11 Il titolare di abilitazione IR(A) su monomotore e abilitazione per classe o tipo plurimotore che intende ottenere per la prima 

volta l’abilitazione al volo strumentale IR(A) su plurimotore deve conseguire l’idoneità al termine di un corso presso una 

FTO/TRTO approvati, comprendente almeno 5 ore di volo strumentale su velivoli plurimotore, di cui fino a 3 possono 

essere effettuate su simulatore di volo o FNPT II. 

12 Il titolare di licenza CPL(A) rilasciata in conformità alle norme ICAO può ottenere una riduzione di 5 ore del totale di ore 

istruzionali di volo di cui ai precedenti punti 9 o 10. 

13 Le esercitazioni di volo per la prova pratica per l’abilitazione IR(A) devono comprendere: 

(a) procedure di preparazione del volo IFR, compreso l’uso del manuale di volo e della relativa documentazione ATS, 

per la preparazione del piano di volo IFR; 

(b) procedure e manovre per le operazioni IFR in condizioni normali, anormali e d’emergenza, comprendenti almeno: 

- transizione da condizioni visuali a strumentali in decollo 

- procedure standard di partenza ed arrivo 

- procedure IFR in rotta 

- procedure d’attesa 

- avvicinamenti strumentali fino a minimi specificati 

- procedura di riattaccata 

- atterraggi a seguito di avvicinamento strumentale, compreso il circuito a vista 

(c) manovre di volo e caratteristiche di volo particolari; 

(d) se richiesto, esecuzione degli esercizi sopra riportati su velivoli plurimotore, incluse le operazioni con riferimento ai 

soli strumenti, con avaria simulata di un motore e arresto e riavvio di un motore (quest’ultimo esercizio da eseguirsi 

ad altitudine di sicurezza, a meno che non siano eseguiti su un simulatore di volo o su FNPT II). 

PROVA PRATICA 

14 (a) Al termine del relativo addestramento in volo e quando in possesso dell'esperienza prevista nelle JAR-FCL 1.190, 

il richiedente deve superare la prova pratica o su un velivolo plurimotore o su un velivolo monomotore in conformità alle 

Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.210. 

(b) Al completamento del corso di cui al precedente paragrafo 11, il richiedente deve superare la prova pratica su 

velivolo plurimotore in conformità alle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.210. 

1-E-5



IR(A) - Prova pratica e controllo di addestramento/professionalità 



1 Chi richiede di sostenere la prova pratica per l'abilitazione IR(A) deve essere stato istruito sul medesimo tipo o classe di 

velivolo da impiegare per la prova. Il velivolo impiegato per la prova pratica deve possedere le caratteristiche dei velivoli 

d’addestramento stabiliti nella Appendice 1 alla JAR-FCL 1.055. 

2 Le modalità amministrative per stabilire la idoneità del richiedente a sostenere la prova pratica, compresa l’esibizione dei 

documenti di registrazioni dell’addestramento, sono fissate dall’Autorità che ha approvato l’addestramento richiesto. 

3 Il richiedente deve ottenere l’idoneità nelle sezioni da 1 a 5 della prova/controllo, e nella sezione 6 dell’Appendice 2 alle 

JAR-FCL 1.210 se viene impiegato un velivolo plurimotore. La non idoneità in una qualsiasi voce di una sezione comporta la 

non idoneità in quella sezione. La non idoneità in più di una sezione comporta la ripetizione dell’intera prova. Il richiedente 

giudicato non idoneo in una sola sezione, deve ripetere la prova relativa alla sezione stessa. In caso di ripetizione della prova 

pratica la non idoneità in una qualsiasi sezione, ivi incluse quelle nella prova pratica precedente, comporta la ripetizione 

dell'intero esame. Tutte le sezione della prova pratica devono essere concluse entro 6 mesi. 

4 Un ulteriore addestramento può essere richiesto a seguito di una non idoneità in una qualsiasi prova. Il mancato 

raggiungimento della idoneità in tutte le sezioni al secondo tentativo, comporta un ulteriore addestramento, che è stabilito 


MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA. 

5 La prova intende simulare un volo reale. La rotta da seguire è scelta dall'esaminatore. Un elemento essenziale è l’abilità del 

richiedente di pianificare e condurre il volo usufruendo del materiale raccolto nella fase preparatoria. Il richiedente deve 

preparare il piano di volo e deve assicurarsi che tutto l’equipaggiamento e la documentazione per la esecuzione del volo siano 

a bordo. La durata del volo deve essere di almeno 1 ora. 

6 L’Autorità stabilisce i criteri di sicurezza a cui l’esaminatore deve attenersi nella effettuazione della prova. 

7 Quando il richiedente decide di interrompere la prova pratica per ragioni non ritenute valide dall'esaminatore, essa deve 

essere interamente ripetuta. Se la prova viene interrotta per ragioni considerate valide dall'esaminatore, nel volo successivo 

devono essere effettuate solamente quelle parti che non sono state completate. 

8 Qualsiasi manovra o procedura oggetto della prova può essere ripetuta una volta dal richiedente, a discrezione 

dell'esaminatore. L'esaminatore può interrompere la prova in qualsiasi momento se ritiene, per le capacità dimostrate in volo, 

che la prova pratica debba essere interamente ripetuta. 

9 Il richiedente deve pilotare il velivolo nella posizione dalla quale sia possibile operare come pilota responsabile, ed eseguire 

la prova come se fosse il solo pilota a bordo. L'esaminatore non prende parte alle operazioni di volo se non quando il suo 

intervento si rende necessario per ragioni di sicurezza o per evitare eccessivi ritardi all’altro traffico. Quando l'esaminatore o 

un altro pilota svolge le funzioni di copilota durante la prova, le attività consentite dall’abilitazione strumentale sono limitate 

alle operazioni con più piloti. Tale restrizione può essere rimossa quando il richiedente supera un’altra prova pratica iniziale 

per il volo strumentale, operando come se fosse l'unico membro di equipaggio su un velivolo -pilota singolo. La 

responsabilità del volo è in tal caso disciplinata dalla legislazione nazionale. 

10 L’altezza/altitudine di decisione, la altezza/altitudine minima di discesa e il punto di riattaccata sono determinati dal 

richiedente e accettati dall'esaminatore. 

1-E-6



11 Il richiedente l’abilitazione IR(A) deve descrivere all'esaminatore i controlli e i compiti che si accinge ad eseguire, inclusa la 

identificazione dei radioaiuti. I controlli devono essere eseguiti in conformità alla lista dei controlli del velivolo impiegato 

per la prova. Nella preparazione del volo di esame il richiedente deve determinare potenze e velocità da applicare. Le 

prestazioni di decollo, avvicinamento ed atterraggio devono essere calcolate dal richiedente in conformità con il manuale 

operativo o il manuale di volo del velivolo impiegato per la prova. 

Nel corso dei controlli previsti per la vidimazione o il rinnovo dell’abilitazione IR(A) in conformità alle JAR 1.185(a) il 

titolare della licenza deve dare prova all’esaminatore incaricato di quanto sopra stabilito. 


12 Il richiedente deve dimostrare la propria abilità a: 

- manovrare il velivolo entro le sue limitazioni 

- eseguire le manovra con dolcezza ed accuratezza 

- dimostrare buon giudizio e perizia di volo (orientata alla sicurezza) 


- mantenere il controllo del velivolo in ogni fase del volo in modo tale che il successo della manovra o procedura non sia 

mai messo in serio dubbio 

13 I seguenti limiti costituiscono un criterio generale di guida. L'esaminatore concede ulteriori margini per eventuale turbolenza 

e per le caratteristiche di manovra e prestazioni del velivolo utilizzato. 

Altezza 

Generalmente +/- 100 piedi 

Inizio della riattaccata all’altezza di decisione + 50 piedi/ - 0 piedi 

Altezza minima di discesa/MAP/altitudine + 50 piedi/ - 0 piedi 

Mantenimento della rotta 

Prua 

Velocità 

rilevamento radio +/- 5° 

avvicinamento di precisione mezzo punto di deflessione, azimut e 

sentiero di discesa 

con tutti i motori operativi +/- 5° 

con un motore in avaria simulata +/- 10° 

con tutti i motori operativi +/- 5 nodi 

con un motore in avaria simulata + 10 nodi/- 5 nodi 

CONTENUTI DELLA PROVA PRATICA 

14 Il contenuto della prova pratica e le sezioni come specificato in Appendice 2 alle JAR-FCL 1.210 devono essere utilizzate per 

la prova pratica. Il modello di domanda per la prova pratica può essere stabilito dall’Autorità (vedere IEM FCL 1.210). La 

sezione 2 voce d, e la sezione 6 della prova pratica e il controllo di addestramento/professionalità possono, per motivi di 

sicurezza, essere eseguite su simulatore di volo o su FNPT II. 

1-E-7



Contenuti della prova pratica/controllo di addestramento-professionalità per il rilascio di un IR(A). 



SEZIONE 1 

OPERAZIONI PREVOLO E PARTENZA 

L’uso della check-list, l’orientamento alla sicurezza, procedure antighiaccio, ecc. sono applicate in tutte le sezioni 

a Uso del Manuale di Volo specialmente calcolo delle prestazioni del velivolo, peso e centraggio 

b Uso dei documenti ATS, analisi delle condizioni meteorologiche 

c Preparazione di un piano di volo ATC, e di un piano operativo IFR 

d Ispezioni prevolo 

e Minimi meteorologici 

f Rullaggio 

g Istruzioni pre-decollo 

h Transizione al volo strumentale 

i Procedure per la partenza strumentale, regolaggio degli altimetri 

j Collegamenti ATC e conformità, procedure R/T 

SEZIONE 2 

MANOVRE GENERALI DI VOLO 

a Controllo del velivolo con riferimento ai soli strumenti; incluso: volo rettilineo orizzontale a varie velocità, trim 

b Salite e discese in virata a rateo 1 costante di velocità angolare 

c Manovra di uscita da posizioni inusuali, incluse virate continue di 45° di inclinazione e virate accentuate in discesa 

d* Manovra di uscita dall’avvicinamento allo stallo in volo livellato, in virate in salita/discesa e in configurazione 

d’atterraggio 

e Salite o discese in virata, con rateo 1 costante di velocità angolare, con uscita su prue predeterminate, manovre di uscita 

da posizioni inusuali 

* Possono essere effettuate su un simulatore di volo o FNTP II 

+ Possono essere incluse nelle Sezione 4 o Sezione 5 

1-E-8



SEZIONE 3 

PROCEDURE IFR IN ROTTA 

a Intercettazione e mantenimento della rotta, p.e. NDB,VOR,RNAV 

b Uso dei radioaiuti 

c Volo livellato, controllo di prua, altitudine e velocità all’aria, uso della potenza, tecnica di regolaggio del trim 

d Regolaggio degli altimetri 

e Controllo e revisione degli stimati d'arrivo (ETA) (Attese in rotta, se necessario) 

f Controllo dell'andamento del volo, registrazioni sul piano di volo, utilizzazione del carburante, uso degli impianti di bordo 

g Procedure di protezione dal ghiaccio, simulate se necessario 

h Collegamenti ATC e conformità, procedure R/T 

SEZIONE 4 

AVVICINAMENTI DI PRECISIONE 

a Sintonizzazione e controllo dei radioaiuti, controllo nominativi 

b Procedure di arrivo, controllo dell’altimetro 

c Istruzioni per l’avvicinamento e l’atterraggio, inclusi i controlli per la discesa, avvicinamento e atterraggio 

d+ Procedure d’attesa 

e Conformità alle procedure d’avvicinamento pubblicate 

f Controllo dei tempi in avvicinamento 

g Controllo di altitudine, velocità e prua (avvicinamento stabilizzato) 

h+ Manovra di riattaccata 

i+ Procedura di mancato avvicinamento/atterraggio 

j Collegamenti ATC – aderenza, procedure R/T 

SEZIONE 5 

AVVICINAMENTI NON DI PRECISIONE 

a Sintonizzazione e controllo dei radioaiuti, controllo nominativi 

B Procedure di arrivo, regolaggio dell’altimetro 

c Istruzioni per l’avvicinamento e atterraggio, inclusi i controlli per la discesa, avvicinamento e atterraggio 

d+ Procedure d’attesa 

e Conformità alle procedure d’avvicinamento pubblicate 

f Controllo dei tempi in avvicinamento 

g Controllo di altitudine, velocità e prua (avvicinamento stabilizzato) 

h+ Manovra di riattaccata 

i+ Procedura di mancato avvicinamento e atterraggio 

j Collegamenti ATC e aderenza, procedure R/T 

SEZIONE 6 (se praticabile) 

VOLO ASIMMETRICO SIMULATO 

a Avaria a un motore dopo il decollo e in riattaccata 

b Avvicinamento asimmetrico e procedura di riattaccata 

c Avvicinamento asimmetrico e atterraggio, procedura di mancato avvicinamento 

c Avvicinamento asimmetrico e atterraggio, procedura di mancato avvicinamento 

d Collegamenti ATC e aderenza, procedure R/T 

* Possono essere effettuate su un simulatore di volo o FNTP II 

+ Possono essere incluse nelle Sezione 4 o Sezione 5 


1-E-9

SEZIONE 1 JAR-FCL Subparte F 

JAR-FCL 1.215 Abilitazione per classe (A) 


(a) Divisioni. Le abilitazioni per classe sono previste per 

velivoli pilota-singolo per i quali non sia richiesta 

un’abilitazione per tipo, come di seguito specificato: 

SUBPARTE F - ABILITAZIONE PER TIPO E CLASSE (Velivolo) 

(1) tutti i velivoli monomotore alternativo (terrestri); 

(2) tutti i velivoli monomotore alternativo (idrovolanti); 

(3) tutti i motoalianti; 

(4) monomotore turboelica per costruttore (terrestri); 

(5) monomotore turboelica per costruttore (idrovolanti); 

(6) tutti i velivoli pluri-motore alternativo (terrestri); 

e 

(7) tutti i velivoli plurimotore alternativo (idrovolanti). 

(b) Elencazione. Le abilitazioni per classe dei velivoli viene 

rilasciata in conformità alle tabelle delle classi riportata 

nella AMC FCL 1.215. Per acquisire 

l’abilitazione su un altro tipo o variante nell’ambito 

dell’abilitazione di una classe, è prescritto un addestramento 

per le differenze o di familiarizzazione (vedere 

AMC FCL 1.215). 

(c) Il rilascio, la vidimazione e il rinnovo delle abilitazioni 

per classe idrovolanti sono a discrezione dell'Autorità. 

JAR-FCL 1.220 Abilitazione per tipo (A) 


(a) Criteri. Una distinta abilitazione per tipo diversa da quelle 

previste nelle JAR-FCL 1.215, viene stabilita in base 

ai seguenti criteri: 

(1) il tipo di certificato di navigabilità; 

(2) caratteristiche di manovrabilità; 

(3) equipaggio minimo richiesto dal certificato di aeronavigabilità; 

(4) livello di tecnologia. 

(b) Divisioni. L’abilitazione per tipo è prescritta per 

(1) ogni tipo di velivolo certificato pluripilota; o 

(2) ogni tipo di velivolo plurimotore certificato per un 

solo pilota e munito di motori a turboelica o a getto; 

o 

(3) ogni tipo di velivolo monomotore certificato per un 

solo pilota e munito di motori a turboelica o a getto; 

oppure 

(4) ogni altro tipo di velivolo per il quale sia ritenuta 

necessaria. 

1-F-1 

(c) Elencazione. L’abilitazione per tipo di velivolo 

viene rilasciata in conformità alle tabelle dei tipi riportate 

nelle AMC FCL 1.220. Per acquisire l’abilitazione 

per un’altra variante nell’ambito dell’abilitazione per 

un tipo, è prescritto un addestramento per le differenze 

o di familiarizzazione (vedere AMC FCL 1.220) 

JAR-FCL 1.225 Prescrizione dell’abilitazione per tipo/classe 

Il titolare di una licenza di pilotaggio non può svolgere alcuna 

attività di volo, a bordo di un velivolo, salvo che non si 

tratti di una prova pratica o attività di istruzione a doppio 

comando, se non possiede la relativa abilitazione per classe 

o tipo. Quando un’abilitazione per classe o tipo è rilasciata 

con la limitazione ad operare solamente come copilota, o 

con ogni altra condizione concordata in ambito JAA, tali restrizioni 

devono essere annotate sull’abilitazione. 

JAR-FCL 1.230 Speciali autorizzazioni per classe o tipo 

di velivoli 

Per speciali voli con finalità non commerciali, p.e. voli di 

collaudo, l’Autorità può rilasciare al titolare della licenza, 

speciali autorizzazioni scritte in luogo dell’abilitazione per 

classe o tipo previste dalla JAR-FCL 1.225. Le suddette autorizzazioni 

devono avere la durata strettamente necessaria 

all’espletamento dello specifico compito. 

JAR-FCL 1.235 Abilitazione per classe o tipo. Attività 

consentite, numero e varianti 

(Vedere AMC FCL 1.215 e AMC FCL 

1.220) 

(a) Attività consentite. Salvo quanto previsto nella precedente 

JAR-FCL 1.215(b) e (c), il titolare 

dell’abilitazione per classe o tipo può pilotare velivoli 

della classe o del tipo specificato nell’abilitazione. 

(b) Numero di abilitazioni per classe o tipo possedute. Nelle 

JAR-FCL non vi sono limitazioni al numero di abilitazioni 

per classe o tipo che possono essere possedute. 

Tuttavia le JAR-OPS possono stabilire limitazioni al 

numero di abilitazioni che possono essere esercitate contemporaneamente. 

(c) Varianti. Se non è stata svolta attività di volo nei due 

anni successivi all’addestramento per le differenze, è 

prescritto un ulteriore periodo di addestramento/professionalità 

per le differenze o un controllo di professionalità 

per quella variante, salvo per i tipi o le varianti 

nell’ambito dell’abilitazione per la classe SEP. 

(1) L’addestramento per le differenze richiede ulteriori 

cognizioni e addestramento su un pertinente dispositivo 

di addestramento o sul velivolo. 

L’addestramento effettuato per le differenze deve 

essere annotato sul libretto di volo del pilota o su 

un documento equivalente e certificato, a seconda 

dei casi, dagli Istruttori CRI/TRI/SFI (A) o 

dall’Istruttore di Volo FI (A), a seconda dei casi. 

(2) L’addestramento di familiarizzazione richiede 

l’acquisizione di ulteriori cognizioni.

JAR-FCL 1 Subparte F SEZIONE 1 

JAR-FCL 1.240 Abilitazione per classe o tipo - Prescrizioni 

(Vedere Appendici da 1 a 3 alle JAR-FCL 1.240) 

(a) Generalità 

(1) Chi richiede l’abilitazione per tipo per un velivolo 

-pluripilota deve osservare le disposizioni relative 

all’abilitazione per tipo delle JAR-FCL 1.250, 1.261 e 

1,.262; 

(2) Chi richiede l’abilitazione per tipo per un velivolo 

-pilota singolo deve osservare le disposizioni delle JAR-FCL 

1.255, 1.261(a), (b) e (c), e 1262(a) ; e 

(3) Chi richiede l’abilitazione per classe per una classe 

di velivoli deve osservare le disposizioni delle JAR-FCL 

1.260(a), 1.261(a),(b) e (c) e 1262 (a). 

(3) Il corso per l’abilitazione per tipo, inclusa la parte 

teorica, deve essere completato entro i 6 mesi precedenti la 

prova pratica. 

(5) L’abilitazione per classe o tipo di velivolo può ess ere 

rilasciata a discrezione dell’ Autorità a chi soddisfa i requisiti 

stabiliti per quell’abilitazione da uno Stato non-JAA, 

quando siano osservati i requisiti delle JAR-FCL 1.250, 

1.255 o 1.260 in quanto applicabili. Tale abilitazione è limitata 

per velivoli immatricolati in quello specifico Stato non- 

JAA. La restrizione viene cancellata quando il titolare ha effettuato 

500 ore di volo come pilota sul tipo/classe e abbia 

adempiuto i requisiti delle JAR-FCL 1.245 per la convalida. 

(b) Prova pratica 

(1) I contenuti della prova pratica e le sezioni per 

l’abilitazione per plurimotore- pluripilota sono specificati 

nelle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.240; e 

(2) i contenuti della prova pratica e le sezioni per 

l’abilitazione plurimotore-pilota singolo e per monomotore 

sono specificati nelle Appendici 1 e 3 alle JAR-FCL 1.240. 

Ogni voce della specifica prova pratica, deve essere superata 

entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda per 

conseguire l’abilitazione. 

JAR-FCL 1.245 Abilitazione per tipo e classe 

Validità, vidimazione e 

rinnovo. 

(Vedere le Appendici da 1 a 3 alla JAR-FCL 1.240) 

(a) Abilitazioni per tipo e abilitazioni plurimotore per 

classe, velivolo - Validità. Le abilitazioni per tipo e le abilitazioni 

per classe velivoli plurimotore hanno validità di un 

anno dalla data di rilascio, o dalla data di scadenza se vidimate 

nel periodo di validità. 

(b) Abilitazioni per tipo e abilitazioni plurimotore per 

classe. velivolo - Vidimazione. Per la vidimazione delle abilitazioni 

per tipo e delle abilitazioni plurimotore per classe 

velivolo, il richiedente deve effettuare: 

(1) un controllo di addestramento/professionalità 

in conformità all’Appendice 1 alla JAR- 

FCL 1.240 sul relativo tipo o classe di velivolo entro i tre 

mesi precedenti la data di scadenza; e 

(2) almeno dieci tratte come pilota sul relativo 

tipo o classe di velivolo, o una tratta come pilota sul relativo 

tipo o classe di velivolo con un esaminatore, durante 

il periodo di validità dell’abilitazione. 

1-F-2 

Nota: A questo fine è considerata tratta, un volo che 

comprenda le fasi di decollo, partenza, crociera di non 

meno di 15 minuti, arrivo, avvicinamento e atterraggio. 

(3) La vidimazione di un’abilitazione IR(A), 

se posseduta, deve essere abbinata alla prova di controllo 

di addestramento/professionalità per l'abilitazione al tipo/classe 

in conformità all'Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.240 e 1295. 

(c) Abilitazioni per classe monomotore pilota singolo. 

Validità e vidimazione. Le abilitazioni per la classe monomotore 

pilota singolo hanno la validità di due anni dalla data 

di rilascio o dalla data di scadenza se vidimate nel periodo di 

validità. 

(1) Abilitazioni per classe di velivoli monomotore 

alternativi a pilota singolo (terrestri) e abilitazioni 

al motoaliante. Vidimazione. Per la vidimazione di 

tutte le abilitazioni per classe monomotore alternativi 

(velivoli terrestri) pilota singolo o abilitazioni per la 

classe motoalianti il richiedente deve su velivoli monomotore 

alternativi (terrestri) e/o su motoalinati: 

(i) superare, entro i tre mesi che precedono 

la scadenza dell’abilitazione, un controllo di addestramento/professionalità 

con un esaminatore autorizzato 

su un velivolo mono-motore alternativo (terrestre) 

o su un motoaliante; oppure 

(ii) entro i 12 mesi che precedono la scadenza 

dell’abilitazione: 

(A) effettuare 12 ore di volo sulla classe interessata, 

di cui 6 ore come pilota responsabile e 

12 decolli e 12 atterraggi; e 

(B) effettuare un volo di addestramento di 

almeno 1 ora con un istruttore di volo. Questo 

volo può essere sostituito da ogni altro controllo 

di addestramento/professionalità o da una 

prova pratica per la abilitazione per classe o tipo 

(2) Velivoli monomotore turboelica (terrestri) 

pilota singolo. Vidimazione. Per la vidimazione 

dell’abilitazione per la classe di velivoli monomotore 

turboelica (terrestri), il richiedente deve, entro i tre mesi 

che precedono la scadenza dell’abilitazione, superare un 

controllo di professionalità con un esaminatore autorizzato 

sulla relativa classe di velivoli. 

(d) Un richiedente che non supera tutte le sezioni della 

prova di controllo di addestramento/professionalità prima 

della scadenza dell’abilitazione per tipo e classe, non può esercitare 

le attività consentite dall’abilitazione fino a che non 

abbia completato con successo il controllo per il tipo o la 

classe. 

(e) Estensione del periodo di validità delle abilitazioni in 

circostanze speciali: 

(1) Quando le attività consentite su un tipo, 

classe di velivolo o da un'abilitazione strumentale sono 

esercitate esclusivamente su un velivolo registrato in 

uno Stato non-JAA, l’Autorità può a sua discrezione 

estendere il periodo di validità della licenza, o convalidare 

l’abilitazione registrata presso uno Stato non- 

JAA, a condizione che i requisiti prescritti da quello 

Stato non-JAA siano soddisfatti.


(2) Quando le attività consentite 

dall’abilitazione su tipo, classe o al volo strumentale sono 

svolte presso un Operatore di uno Stato non-JAA in 

applicazione delle disposizioni dell’ Articolo 83bis dell’ 

ICAO, l’ Autorità può a sua discrezione estendere il periodo 

di validità dell’abilitazione, o convalidare 

l’abilitazione, quando i requisiti richiesti da quello Stato 

non-JAA sono adempiuti. 

(3) Qualsiasi abilitazione prorogata o convalidata 

ai sensi dei precedenti punti (1) e (2), deve essere 

convalidata in conformità con le JAR-FCL 1.245(b) o 

(c) e, in quanto praticabile, con le JAR-FCL 1.185, prima 

che le attività consentite vengano esercitate su un aeromobile 

registrato presso uno Stato Membro JAA, da 

un Operatore dello Stato-JAA. 

(4) Un’abilitazione rilasciata o usata in uno 

Stato non-JAA, può essere mantenuta su una Licenza 

JAR-FCL a discrezione dell’Autorità, quando i requisiti 

prescritti da quello Stato sono adempiuti e l’abilitazione 

sia limitata agli aeromobili immatricolati in quello Stato. 

(f) Abilitazioni scadute 

(1) Se un’abilitazione per tipo o per classe 

plurimotore è scaduta, il richiedente deve soddisfare i 

requisiti per il mantenimento di esperienza prescritti 

dall’Autorità e superare un controllo di addestramento/professionalità 

in conformità all’Appendice 1, 2 e 3 

alle JAR-FCL 1.240. La validità dell’abilitazione decorre 

dalla data in cui sono adempiuti i requisiti prescritti 

per il rinnovo. 

(2) Quando sia scaduta l’abilitazione per 

classe velivoli monomotore pilota singolo, il richiedente 

deve effettuare la prova pratica specificata 

nell’Appendice 1 e 3 alla JAR-FCL 1.240. 

JAR-FCL 1.250 Abilitazione per tipo velivoli - 

pluripilota. Condizioni 

(Vedere AMC FCL 1.261(d)) 

(Vedere IEM FCL 1.261(d)) 

(a) Requisiti preliminari all’addestramento: per il rilascio 

della prima abilitazione per tipo velivoli -pluripilota, 

il richiedente deve: 

(1) avere effettuato almeno 100 ore di volo 

su velivoli come pilota responsabile; 

2) possedere una abilitazione al volo strumentale 

(IR) su velivoli plurimotore, in corso di validità; 

(3) possedere un certificato che attesti il superamento 

di un corso di coordinamento in un equipaggio 

plurimo (MCC). Se il corso MCC viene effettuato congiuntamente 

al corso per l’abilitazione per tipo (vedere 

JAR-FCL 1.261 e 1.262 e AMC FCL 1.261(d) e IEM 

FCL 1.261(d)), questo requisito non è richiesto; e 

(4) avere soddisfatto i requisiti della JAR-FCL 

1.285. 

(b) Per procedere all’addestramento per ulteriori abilitazioni 

per tipo velivoli pluripilota, è richiesta 

un’abilitazione al volo strumentale plurimotore in corso di 

validità. 

1-F-3 

(c) Le conoscenze che si presumono acquisite dai titolari 

di licenze PPL(A) o CPL(A) e di abilitazioni per tipo velivoli 

-pluripilota, rilasciate sulla base di prescrizioni diverse 

delle JAR-FCL, non sono considerate sostitutive dei requisiti 

indicati al precedente sub (4). 

JAR-FCL 1.255 Abilitazione per tipo - Pilota singolo 

- Condizioni 

Esperienza- solamente su velivoli plurimotore 

Chi richiede la prima abilitazione per tipo per plurimotore - 

pilota singolo deve avere effettuato almeno 70 ore come pilota 

responsabile su velivoli. 

JAR-FCL 1.260 Abilitazione per classe. 

Condizioni 

Esperienza- solamente per velivoli plurimotore. 

Chi richiede l’abilitazione per classe per plurimotore pilota 

singolo deve avere effettuato almeno 70 ore come pilota responsabile 

su velivoli. 

JAR-FCL 1.261 Abilitazioni per tipo e classe 

Conoscenze teoriche e istruzione di 

volo. 


1.261(a) e AMC FCL 1.261(a)) 

(Vedere Appendice 1 alle JAR- FCL 

1.261 (c) (2)) 

(Vedere Appendici 1 ,2 e 3 alla JAR- 

FCL 1.240) 

(Vedere Appendici 2 alle JAR-FCL 

1.055) 

(Vedere AMC FCL 1.261© (2) 

(Vedere AMC FCL 1.261(d) e IEM 

FCL 1261(d)) 

(a) Istruzione teorica e controllo dei requisiti 

(1) Chi richiede l’abilitazione per classe o tipo di 

velivoli monomotore o plurimotore deve aver completato 

la prescritta istruzione teorica (vedere Appendice 

1 alla JAR-FCL 1.261(a) e AMC FCL 1.261(a)) e aver 

dimostrato il raggiungimento del livello di conoscenze 

prescritto per operare in sicurezza con il relativo tipo 

di velivolo. 

(2) Solamente per velivoli plurimotore. Chi richiede 

l’abilitazione per classe di velivoli plurimotore 

pilota singolo, deve aver completato un programma 

d’istruzione teorica di almeno 7 ore per operazioni con 

velivoli plurimotore. 

(b) Istruzione di volo 

(1) Chi richiede l’abilitazione per classe/tipo 

di velivoli monomotore e plurimotore pilota singolo, deve 

aver completato un corso di istruzione di volo relativo 

alla prova pratica per l’abilitazione per classe/tipo (vedere 

Appendice 3 alla JAR-FCL 1.240). 

(2) Solamente per velivoli plurimotore. Chi richiede 

l’abilitazione per classe/tipo velivoli plurimotore 

pilota singolo deve aver effettuato non meno di 2 ore e 

30 minuti di addestramento in volo a doppio comando su 

velivolo plurimotore in operazioni normali, e non meno 

di 3 ore e 30 minuti di istruzione a doppio comando per 

le procedure di avaria di un motore e volo asimmetrico;


(3) Chi richiede l’abilitazione per tipo velivoli 

pluripilota deve aver completato un corso di istruzione 

di volo relativo alla prova pratica dell'abilitazione per tipo 

richiesta (vedere Appendice 2 alle JAR-FCL 1.240). 

(c) Svolgimento dei corsi di addestramento 

(1) I corsi di addestramento per le suindicate finalità 

devono essere svolti da una FTO o un TRTO. I corsi 

di addestramento possono essere svolti anche da una Organizzazione, 

anche in subappalto, messa a disposizione 

da un operatore o un costruttore o, in speciali circostanze, 

da un istruttore individualmente autorizzato. 

(2) I predetti corsi devono essere approvati dall'Autorità 

(vedere AMC FCL 1.261 (c) (2)) e le suindicate 

Organizzazioni devono soddisfare i relativi requisiti 

specificati nell’Appendice 2 alla JAR-FCL 1.055, come 

prescritto dall'Autorità. Per l'addestramento Zero Ore di 

Volo (Zero Flight time Training - ZFTT) vedere l'Appendice 

1 alle JAR-FCL 1.261 (c)(2)). 

(3) In deroga ai paragrafi (c) ((1) e (2) soprariportati, 

i corsi di addestramento per l'abilitazione per classe 

velivoli monomotore o per categoria motoalianti possono 

essere effettuati da un FI o un CRI. 

(d) Addestramento al coordinamento di un equipaggio 

plurimo (MCC). (Vedere anche JAR-FCL 1.250(a)(3) 

(1) Il corso ha per obbiettivo di offrire addestramento 

MCC in due circostanze: 

(i) ad allievi che frequentano un corso integrato 

ATP per le finalità di detto corso (vedere Appendice 

1 alle JAR-FCL 1.160 & 1.165(a)(1)) 

(ii) a titolari di PPL/IR o di CPL/IR che non 

provengono da un corso integrato ATP ma che intendono 

conseguire un’abilitazione iniziale per tipo 

velivoli pluripilota (vedere JAR-FCL 1.250(a)(3)) 

Il corso MCC deve comprendere almeno 25 ore di istruzione 

teorica e 20 ore di esercitazioni sulle tecniche MCC. Gli allievi 

che frequentano un corso integrato ATP possono ottenere 

una riduzione di 5 ore nell’addestramento pratico. 

Quando praticabile, è opportuno che l’addestramento MCC 

sia coordinato con un’abilitazione iniziale per velivoli pluripilota. 

(2) L’addestramento MCC deve essere ultimato entro 

6 mesi, sotto la supervisione del Direttore dell'Addestramento 

di una FTO o di un TRTO autorizzati, oppure nell’ambito 

di un corso approvato tenuto da un Operatore. Un corso 

svolto da un Operatore deve rispondere ai relativi requisiti 

dell’Appendice 2 alla JAR-FCL 1.055, così come prescritto 

dall'Autorità. Per ulteriori particolari sull’addestramento 

MCC vedere AMC FCL 1.261.(d) e IEM FCL 1.261(d). Deve 

essere impiegato un FNTP II o un simulatore di volo. 

Quando l'istruzione è abbinata con l'addestramento per la 

prima abilitazione per tipo per velivoli pluri-pilota, l'impiego 

di un FTD o un simulatore di volo può essere usato per 

ottenere l'approvazione complessiva del corso combinato. 

JAR-FCL 1.262 Abilitazione per tipo e classe 

Prova pratica 

(Vedere Appendici 1, 2 e 3 alle JAR- 

FCL 1.240) 

(Vedere app.1 AMC FCL 1.261 (d)) 

(a) Prova per velivolo -pilota singolo. Chi richiede 

l’abilitazione per tipo o classe velivoli -pilota singolo deve 

1-F-4 

dimostrare l’abilità prescritta a operare in sicurezza sul relativo 

tipo o classe di velivolo, come stabilito nelle Appendici 

1 e 3 alla JAR-FCL 1.240. 

(b) Prova per velivolo -pluripilota. Chi richiede 

l’abilitazione per tipo velivoli -pluripilota deve dimostrare 

l’abilità prescritta a operare in sicurezza sul relativo tipo di 

velivolo -pluripilota, in un ambiente con equipaggio plurimo, 

come pilota responsabile o copilota, a seconda del caso, 

come stabilito nelle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.240. 

(c) Operazioni con equipaggio plurimo. Al termine 

dell’addestramento MCC il richiedente deve dimostrare la 

propria abilità a svolgere i compiti di un pilota su un velivolo 

-pluripilota con il superamento di una prova pratica su velivolo 

-pluripilota, come stabilito nelle Appendici 1 e 2 alle 

JAR-FCL 1.240, oppure deve ottenere un certificato di superamento 

del corso MCC come indicato nell’Appendice 1 alle 

AMC FCL 1.261(d). 


SEZIONE 1 JAR-FCL 1 Subparte F 

Appendice 1 alle JAR-FCL 1.240 & 1.295 

Prova pratica e controllo di addestramento/professionalità per abilitazioni per classe/ tipo e ATPL 

(Vedere JAR-FCL da 1.1240 a 1.262 e 1.295) 

(Vedere AMC FCL 1.261(a)) 

(Vedere IEM FCL 1.240 (1) e (2)) 

1 Il richiedente deve aver completato l’istruzione prescritta nel programma (Vedere anche Appendice 1 alla JAR-FCL 

1.261 (a) e Appendice 2 & 3 alla JAR-FCL 1.240). Le modalità amministrative per l'ammissione del richiedente alla prova 

pratica, anche con riguardo alla esibizione della documentazione sull'addestramento all'esaminatore, sono stabilite dall' 

Autorità. 

2 Le manovre da effettuare nella prova pratica o nel controllo di addestramento/professionalità sono specificate nelle relative 

Appendici 2 & 3 alla JAR-FCL 1.240. Previa approvazione dell’Autorità, possono essere ipotizzate diverse e differenti 

situazioni per la prova pratica/controllo, contenenti simulazioni di operazioni in linea. L’esaminatore sceglie una di 

queste situazioni. Possono essere impiegati, se disponibili, il simulatore di volo ed altri dispositivi di addestramento approvati. 

3 Il richiedente deve ottenere la idoneità in tutte le voci della prova pratica o del controllo di addestramento/professionalità. 

La non idoneità in una qualsiasi voce di una sezione comporta la non idoneità in quella sezione. Un giudizio di non idoneità 

in più di una sezione comporta la ripetizione della prova pratica o controllo di addestramento. Il richiedente giudicato 

non idoneo in una sola sezione deve ripetere le prove relative a quella sezione. In caso di ripetizione della prova pratica 

o controllo di addestramento la non idoneità in una qualsiasi sezione, ivi incluse quelle superate nella prova pratica precedente, 

comporta la ripetizione dell'intera prova o del controllo di addestramento. 

4 Ulteriore addestramento può essere richiesto a seguito della non idoneità in una prova o in un controllo. Il mancato raggiungimento 

della idoneità in tutte le sezioni al secondo tentativo, comporta l’effettuazione di un ulteriore addestramento 

stabilito dall’esaminatore. Non vi è limite al numero di prove pratiche o controlli che possono essere sostenuti. 

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA O CONTROLLO - GENERALITÀ 

5 L’Autorità stabilisce i criteri di sicurezza a cui l’esaminatore deve attenersi nell’effettuazione della prova o del controllo. 

6 Quando il richiedente decide di interrompere la prova o il controllo per ragioni non ritenute valide dall'esaminatore, si 

considera non idoneo nelle voci non sostenute. Se la prova/controllo d'addestramento-professionalità viene interrotta per 

ragioni considerate valide dall'esaminatore, sono oggetto di ulteriore prova in volo solamente le parti non completate. 

7 Qualsiasi manovra o procedura oggetto della prova o controllo può essere ripetuta una volta dal richiedente, a discrezione 

dell’esaminatore. Un esaminatore può interrompere la prova o controllo in qualsiasi momento se ritenga che, per le capacità 

dimostrate dal richiedente, debbano essere interamente ripetute. 

8 I controlli e le procedure devono essere eseguite e completate in conformità con la lista dei controlli autorizzata per il velivolo 

impiegato per la prova/controllo di addestramento e, se del caso, con applicazione dei concetti MCC. Le prestazioni 

per il decollo, l’avvicinamento e l’atterraggio devono essere calcolate dal richiedente in conformità al manuale operativo 

o di volo del velivolo impiegato. La altezza/altitudine di decisione, l’altezza/altitudine minima di discesa e il punto di 

riattaccata devono essere determinate dal richiedente l'ATPL(A) e/o dal titolare dell'abilitazione del tipo/classe durante il 

controllo di addestramento, in quanto praticabile. 

DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LA PROVA PRATICA O CONTROLLO DI ADDESTRAMENTO/PROFESSIONALITÀ 

PER VELIVOLO-PLURIPILOTA E PER LA PROVA PRATICA ATPL(A). 

9 La prova/controllo per velivoli pluripilota deve essere effettuata in una situazione operativa tipica dell’equipaggio plurimo. 

Un altro richiedente o un altro pilota, possono svolgere la funzione di secondo pilota. Se viene utilizzato un velivolo, 

invece di un simulatore, per la prova o il controllo di addestramento/professionalità, il secondo pilota deve essere un istruttore. 

10 Chi richiede la prima abilitazione per tipo di velivolo -pluripilota o la licenza ATPL(A) deve agire da “pilota ai comandi” 

(PF), durante tutte le fasi della prova/controllo, in conformità all'app. 2 alle JAR-FCL 1240/1295. Inoltre il richiedente 

deve dimostrare la sua capacità ad operare come “pilota non ai comandi” (PNF). Egli può scegliere il posto di sinistra o 

destra per la prova/controllo. 

11 Quando si procede alla prova o controllo di addestramento/profesisonalità per la licenza ATPL(A), o di abilitazione per 

tipo di velivoli -pluripilota comprendente la funzione di pilota responsabile, devono essere effettuati gli specifici accertamenti 

sulle seguenti materie, sia che il richiedente debba operare come “PF” o “PNF”: 

(a) direzione della cooperazione dell’equipaggio; 

(b) mantenimento della supervisione generale delle operazioni di volo; e 

1-F-5


(c) capacità di stabilire priorità ed assumere decisioni in coerenza con gli aspetti della sicurezza e delle principali disposizioni 

e regolamentazioni relative alla situazione operativa, comprese le emergenze. 

12 È opportuno che la prova/controllo vengano eseguiti in volo IFR simulando, per quanto possibile, una situazione tipica 

del trasporto aereo commerciale. È elemento essenziale la capacità di pianificare e condurre il volo ricorrendo a materiale 

di uso corrente raccolto nella fase preparatoria. 

TOLLERANZE NELLA PROVA DI VOLO. 

13 Il richiedente deve dimostrare la capacità di: 

(a) manovrare il velivolo entro le sue limitazioni; 

(b) effettuare le manovra con dolcezza ed accuratezza; 

(c) valutazione e perizia orientata alla sicurezza; 

(d) applicare le conoscenze aeronautiche; 

(e) mantenere il controllo del velivolo in ogni momento in modo tale che il successo della manovra o procedura non sia 

mai messo in serio dubbio 

(f) comprendere ed applicare i principi di coordinamento di equipaggio e la procedura di incapacitazione di un membro 

d’equipaggio, se del caso; 

(g) comunicare in maniera efficace con gli altri membri d’equipaggio, se del caso. 

14 I seguenti limiti costituiscono un criterio generale di orientamento. L’esaminatore concede ulteriori margini per eventuale 

turbolenza, e per le caratteristiche di manovra e prestazioni del velivolo impiegato. 

Altezza 

In generale +/- 100 piedi 

Inizio della riattaccata all’altezza di decisione + 50 piedi/ - 0 piedi 

Altezza minima di discesa/altitudine + 50 piedi/ - 0 piedi 

Mantenimento della rotta 

Prua 

Velocità 

rilevamento radio +/- 5° 

avvicinamento di precisione mezzo punto di deflessione, azimut e sentiero di 

discesa 

con tutti i motori operativi +/- 5° 

con un motore in avaria simulata +/- 10° 

con tutti i motori operativi +/- 5 nodi 

con un motore in avaria simulata +10 nodi/ - 5 nodi 

CONTENUTI DELLA PROVA PRATICA E DEL CONTROLLO DI ADDESTRAMENTO/PROFESSIONALITÀ 

15 (a) Il contenuto e le relative sezioni della prova pratica e del controllo di addestramento/professionalità sono stabiliti nell'Appendice 

2 alla JAR-FCL 1.240 per velivoli pluripilota, e nell'Appendice 3 alla JAR-FCL 1.240 per velivoli pilota singolo. 

Le caratteristiche del modulo per la prova pratica possono essere stabilite dall’Autorità (vedere IEM FCL 1.240(1) e (2)). 

(b) Quando il corso per l'abilitazione al tipo comporta meno di 2 ore sul velivolo, la prova pratica può essere effettuata 

solo su simulatore di volo e può essere completata prima dell'addestramento in volo sul velivolo. In tal caso, la certificazione 

del completamento del corso di abilitazione al tipo comprendente l'addestramento in volo sul velivolo, deve essere 

presentato all'Autorità prima che la nuova abilitazione al tipo sia trascritta sulla licenza del richiedente. 

1-F-6



Contenuti dell’addestramento/prova pratica e controllo d’addestramento-professionalità per velivoli pluripilota relativi 

all’ATPL e abilitazione per tipo. 


1 I seguenti simboli significano: 

P = Addestramento per la funzione di pilota responsabile o copilota, come pilota ai comandi (PF) e pilota non 

ai comandi (PNF) per il rilascio dell’abilitazione per tipo, a seconda del caso 

X = Per queste esercitazioni deve essere impiegato il simulatore, se disponibile, altrimenti deve essere impiegato 

il velivolo, dove espressamente indicato 

2 L’addestramento pratico deve essere effettuato almeno con i mezzi indicati con lettera (P), o può anche essere effettuato fino 

al più alto livello indicato con freccia. 

Le seguenti abbreviazioni sono usate per indicare l’equipaggiamento di addestramento impiegato: 

A = Aeromobile 

F/S = Simulatore di volo 

FTD = Dispositivi per addestramento al volo 

OTD = Altri dispositivi per addestramento al volo 

(d) Le voci con l’asterisco devono essere effettuate in IMC reale o simulato. Se le voci con l'asterisco non sono effettuate 

in condizioni di volo IMC reale o simulato nel corso di un controllo di addestramento/professionalità, 

l'abilitazione per tipo viene limitata al VFR solamente. 

(e) Quando appare la lettera “M” nella colonna della prova pratica/controllo, indica che l’esercitazione è 

obbligatoria 

(f) Se il simulatore fa parte di un corso approvato per abilitazione al tipo, per l’addestramento pratico deve essere 

impiegato un simulatore di volo. Per l’approvazione del corso si applicano i seguenti 

criteri: 

(g) la qualificazione del simulatore, come stabilito nelle JAR-STD; 

(h) la qualificazione dell’istruttore e dell’esaminatore; 

(i) la quantità di addestramento orientato all’attività di linea inclusa nel corso; 

(j) le qualificazioni e l’esperienza di linea operativa del pilota in addestramento; e 

(k) l’esperienza di volo di linea sotto supervisione, acquisita dopo il rilascio di una nuova abilitazione per tipo. 

1-F-7


Manovre/procedure 

(incluso MCC) 

ADDESTRAMENTO PRATICO ATPL/ABIL.TIPO 

PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 

ADD.TO/PROFES. 

OTD FTD FS A 

1-F-8 

Iniziali 

dell’istruttore 

a addestramento 

terminato 

1. 

1.1 

SEZIONE 1 

CONTROLLI PREVOLO 

PREPARAZIONE DEL VOLO 

Calcolo delle prestazioni 

P 

1.2 Ispezione esterna – Particolari e 

scopo dell'ispezione 

P 

1.3 Ispezione della cabina di pilotaggio P 

1.4 Uso della lista contr. prima della 

messa in moto - procedura di avviamento 

- controllo degli apparati radio 

e di radionavigazione – selezione e 

inserimento delle frequenze di navigazione 

e comunicazione 

P M 

1.5 Rullaggio secondo le istruzioni del 

controllo del traffico o secondo quelle 

dell'istruttore 

P 

1.6 Controlli pre-decollo P M 

SEZIONE 2 

2 DECOLLI 

2.1 Decolli normali con differenti estensioni 

di flap, incluso decollo in corsa 

di rullaggio 

2.2 Decollo strumentale; il passaggio al 

volo strumentale è richiesto durante 

la rotazione o subito dopo la rotazione 

2.3 Decolli con vento al traverso 

(se possibile con il velivolo) 

2.4 Decollo a peso max, reale o 

simulato. 

2.5 

2.5.1 * 

Decollo con avaria motore simulata: 

subito dopo la V2 – oppure 

P 

P* 

P 

P 

P* 

Contr. 

Su 

FS 

A 

Iniziali dello 

esaminatore 

a controllo 

terminato



(Incluso MCC) 


PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 


OTD FTD FS A 

1-F-9 

Iniziali 

dell’istruttore a 

addestramento 

terminato 

* Sugli aeromobili che non sono certificati 

nella categoria da trasporto 

(JAR/FAR 25) o nella categoria da 

collegamento (SFAR 23), l'avaria ad 

un motore non deve essere simulata 

prima di avere raggiunto 500 piedi di 

altezza sopra la fine pista. Negli aeromobili 

che in funzione delle variabili 

di peso, altitudine, temperatura, 

in caso di avaria al motore hanno le 

prestazioni minime della categoria 

da trasporto, l'istruttore può simulare 

normalmente l'avaria dopo aver raggiunto 

la V2. 

2.5.2 tra la V1 e la V2 – oppure P* X M* 

2.5.3 il più vicino possibile dopo la V1 

quando la V1 e la V2, oppure la V1 e 

la VR sono identiche 

2.5.4 Decollo interrotto a velocità ragionevole 

prima di aver raggiunto la V1, 

tenuto conto di: caratteristiche del 

velivolo, lunghezza di pista, tipo di 

pavimentazione, vento, temperatura 

dei freni, e ogni altro fattore che met- 

ta in forse la sicurezza. 

SEZIONE 3 

3. MANOVRE E PROC. DI VOLO 

3.1 Virate con e senza spoiler P→ 

3.2 Effetto picchiante e stallo di alta velocità, 

dopo aver raggiunto il Mach 

critico inferiore, ed altre caratteristiche 

specifiche dell’a/m (p.e. Dutch 

Roll) 

3.3 Operazioni normali degli impianti e 

dei comandi sul pannello del tecnico 

di volo 

P 

Control. 

su 

FS 

A 

solo FS 

P* X M* 

solo FS 

P X M 

P X 

Non su 

velivol 


esaminatore 

a controllo 

terminato



(Incluso MCC) 

3.4 Operazioni normali e anormali 

dei seguenti impianti: 

3.4.0 Motore (se necessario elica) P 

3.4.1 Pressurizzazione e condizionamento P 

3.4.2 Pitot/Impianto delle prese statiche P 

3.4.3 Impianto carburante P 

3.4.4 Impianto elettrico P 

3.4.5 Impianto idraulico P 

3.4.6 Comandi di volo e trim P 

3.4.7 Impianto antighiaccio e sghiacciamento 

– Riscaldamento parabrezza 

P 

3.4.8 Autopilota/Sistema di guida automatico 

P 

3.4.9 Dispositivi di avviso stallo o 

idonei ad evitare lo stallo, e per 

aumentare la stabilità. 

P 

3.4.10 Impianto di avviso di prossimità del 

terreno, radar meteo, radio altimetro, 

transponder 

3.4.11 Impianti radio, impianti di navigazione, 

strumenti, sistemi di 

gestione automatica del volo 

P 

3.4.12 Impianto carrelli e freni P 

3.4.13 Impianto flap e slat P 

3.4.14 APU P 

3.5 TCAS P 


PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 


OTD FTD FS A 

P 

1-F-10 

Iniziali 


addestramento 

terminato 

Control. 

su 

FS 

A 


esaminatore 

a controllo 

terminato 

M Un minimo 

di tre voci 

devono essere 

scelte tra 

quelle comprese 

da 3.4 a 

3.5



(InclusoMCC) 

3.6 PROCEDURE ANORMALI 

E DI EMERGENZA 

3.6.1 Motore, APU, cabina pax, compartimento 

bagagli, cabina pilotaggio, 

fuochi di natura elettrica, sistemi 

di evacuazione 

P 

3.6.2 Rilevamento e rimozione fumo P 

3.6.3 Avaria motore – spegnimento e riavviamento 

ad altezza di sicurezza P 

3.6.4 Scarico rapido carburante 

(simulato) 

P 

3.6.5 Turbolenza per variazione di velocità 

del vento (Windshear) 

in decollo e in atterraggio 

3.6.6 Avaria simulata della pressurizzazione, 

discesa di emergenza 

3.6.7 Incapacità sopravvenuta di un 

membro d'equipaggio 

P 

3.6.8 Altre procedure anormali e 

d'emergenza previste dal manuale 

di volo 

P 

3.7 Virate con 45° di inclinazione, 180° 

e 360° a sinistra e a destra 

P 

3.8 Tempestivo riconoscimento dello 

stallo (avvicinamento fino alla attivazione 

del dispositivo di avviso) 

nella configurazione di decollo (con 

flap di decollo), crociera, configurazione 

di avvicinamento e atterraggio 

(flap di atterraggio e carrello esteso) 

3.8.1 Uscita dallo stallo completo o dopo 

l’attivazione dell’avviso di stallo in 

configurazione di salita, crociera e 

avvicinamento 


PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 

ADD.TO/PROFES 

OTD FTD FS A 

1-F-11 

Iniziali 



terminato 

Control. 

su 

M 

FS 

A 

P X FS 

solo 

P 

P 

P X 

Iniziali dello esaminatore 

a controllo 

terminato 

Un minimo 

di 3 voci 

devono essere 

scelte tra quelle c 

da 3.6 a 3.6.8



(Incluso MCC) 

3.9 Procedure di volo strumentale 

ADDESTRAMENTO PRATICO 

OTD FTD FS A 

1-F-12 

Iniziali 


addestramento 

terminato 

3.9.1 Aderenza alle rotte Standard di 

partenza e d'arrivo, ed alle istruzioni 

del controllo del traffico 

aereo 

P* M* 

3.9.2 Procedura d'attesa P* 

3.9.3 Avvicinamento ILS in IFR/IMC simulato 

fino a 200 piedi di H 

3.9.3.1 Avvicinamento manuale senza FD P* M* 

3.9.3.2 Avvicinamento con l'ausilio di sistemi 

integrati di guida del volo 

P* 

3.9.3.3 Avvicinamento automatico con 

l' autopilota inserito 

P* M* 

3.9.3.4 Avvicinamento manuale con motore 

in avaria simulata. La procedura di 

avaria deve essere simulata durante 

l'avvicinamento a partire da prima 

dell'OM fino all'atterraggio, oppure 

fino al completamento della riattaccata. 

P* 

Su velivoli che non sono certificati 

nella categoria da trasporto 

(JAR/FAR 25) o nella categoria da 

collegamento (SFAR 23), l'avvicinamento 

con avaria simulata ad un 

motore deve essere eseguita in congiunzione 

con un avvicinamento 

NDB o VOR/LOC come indicato al 

punto 3.9.4. La riattaccata deve essere 

iniziata quando viene raggiunta 

l'altezza di separazione dagli ostacoli 

pubblicata (OCH/A), e comunque 

non più bassi dell'altezza minima di 

discesa (MDH/A) di 500 piedi sopra 

la soglia pista. 

Su velivoli che hanno le stesse prestazioni 

della categoria da trasporto 

relativamente al peso di decollo ed 

all'altitudine, l'istruttore può simulare 

l'avaria in accordo a quanto specificato 

al punto 3.9.3.4 

ATPL/ABIL.TIPO 

PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 

ADD.TO/PROFES 

Control. 

su 

FS 

A 


esaminatore 

a controllo 

terminato



(Incluso MCC) 

3.9.4 Avvicinamento NDB o VOR/LOC 

fino all'altezza 

minima di discesa 

3.9.5 Avvicinamento con circuito 

nelle seguenti condizioni: 

a) avvicinamento alla minima altitudine 

di circling sull'aeroporto, secondo 

le regole IFR, tenuto conto 

della locale procedura strumentale 

pubblicata, in IFR 

e IMC simulato; 

seguito da: 

b) circuito a vista verso una pista 

spostata di almeno 90° rispetto alla 

linea di centro pista usata per l'avvicinamento 

condotto nel modo illustrato 

alla lettera a), alla minima altitudine 

autorizzata per la procedura 

circling 

Nota: Se le manovre di cui alle 

lettere a) e b) non possono essere effettuate 

per impedimenti relativi alle 

condizioni aeroportuali, può essere 

simulata una procedura con bassa vi- 

sibilità. 

SEZIONE 4 

4 Procedura di mancato avvicinamento 

4.1 Riattaccata con tutti i motori operativi*, 

a seguito di avvicinamento ILS 

fino all'altezza di decisione 

4.2 Altre procedure di mancato avvici- 

namento 

4.3 Riattacata con un motore inoperativo* 

simulato a seguito di avvicinamento 

ILS fino all'altezza di decisio- 

ne (vedi anche punto 3.9.3.4) 

4.4 Atterraggio interrotto a 15 metri (50 

piedi) di altezza sulla soglia pista seguito 

da riattaccata 


1-F-13 

Iniziali 


addestramento 

terminato 

ATPL/ABIL.TIPO 

PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 


Control. 

su 

OTD FTD FS A 

FS 

A 

P* M* 

P* M* 

P* 

P* 

P* M* 

P 


esaminatore 

a controllo 

terminato


5 

5.1 


(Incluso MCC) 

SEZIONE 5 

ATTERRAGGI 

Atterraggio* normale, anche a seguito 

di ILS con passaggio al volo a vi- 

sta all'altezza di decisione 

5.2 Atterraggio con avaria simulata allo 

stabilizzatore orizzontale, bloccato 

fuori posizione, e trim non regolato 

5.3 Atterraggi con vento al traverso 

(A/C, se possibile) 

5.4 Circuito sul campo e atterraggio con 

flap e slat non estesi, o parzialmente 

estesi 

5.5 Atterraggio con motore critico in avaria 

simulata 

5.6 Atterraggio con due motori in 

avaria simulata: 

- con aeromobili a tre motori, l'avaria 

del motore riguarda quello centrale 

ed un motore esterno in quanto fattibile 

secondo il manuale di volo del 

velivolo 

- con aeromobili a quattro motori, la 

simulazione dell'avaria riguarda due 

motori sullo stesso lato 


OTD FTD FS A 

1-F-14 

P 

P X 

P 

P 

NON 

su velivolo 

Iniziali 


a addestramentoterminato 

P M 

ATPL/ABIL.TIP 

PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 


Control 

. 

su 

FS 

A 

P X M 

solo 

su FS 

Note generali: 

Sequenza proposta per prova pratica 3.9.4 3.9.5 

3.9.3 4.3 

3.9.3.4 5.5/5.6 

Requisiti particolari in relazione all’abilitazione al tipo per abbassamento minimi a un’altezza 

di decisione inferiore a 200 piedi (60 m), p.e. Operazioni Cat. II/III 

(Fare riferimento alla Subparte E, JAR FCL 1.180) 


esaminatore 

a controllo 

terminato



(Incluso MCC) 

SEZIONE 6 

6 Qualificazione aggiuntiva ad abilitazione 

per tipo per avvicinamenti 

strumentali ad altezza di decisione 

inferiore a 60 metri (200 piedi) 

(Cat. II e III) 

Le seguenti manovre devono essere 

eseguite per permettere la qualificazione 

ad avvicinamenti di precisione 

fino ad una DH inferiore a 60 m. 

(200 piedi). 

Nell’esecuzione dei seguenti avvicinamenti 

e mancati avvicinamenti devono 

essere usati tutti gli equipaggiamenti 

dell'aeromobile necessari 

per conseguire l’abilitazione per tipo 

per avvicinamenti ad una DH inferiore 

a 60 m (200 piedi). 

6.1 Interruzione di decollo con 

minimi RVR autorizzati 

6.2 Avvicinamenti ILS 

In condizioni IFR/IMC simulate fino 

alla DH applicabile, con l'impiego di 

sistema integrato di guida del volo. 

Devono essere applicate le procedure 

di coordinamento dei membri di equipaggio 

(divisione dei compiti, 

procedure di chiamata a voce alta, 

controllo incrociato, scambio di informazioni 

e supporto reciproco) 


PROVA PRATICA 

CONTROLLO DI 


OTD FTD FS A 

1-F-15 

P* X 

Non 

utilizzare 

il 

velivolo 

Iniziali 


addestramento 

terminato 

Control. 

su 

M* 

P* M* 

FS 

A 


esaminatore a 

controllo 

terminato


Appendice 2 alle JAR-FCL 1.240 & 1.295 (continuazione) 


(Incluso MCC) 

6.3 Riattaccata 

Dopo gli avvicinamenti come indicato 

al punto 6.2, al raggiungimento 

della DH. L'addestramento deve 

comprendere riattaccate per insufficiente 

RVR (simulata), per sopravvenuta 

forte turbolenza dinamica 

(WS), per spostamento laterale 

rispetto all'asse pista fuori limiti, 

pregiudizievole per l'avvicinamento, 

e per avaria degli apparati 

terrestri o degli strumenti di bordo 

prima del raggiungimento della 

DH, seguita da riattaccata con avarie 

simulate. 

6.4 Atterraggi 

Con riferimenti visivi ristabiliti all'altezza 

della DH a seguito di avvicinamento 

strumentale. Se praticabile, 

deve essere effettuato un atterraggio 

automatico. 


PROVA PRATICA 

CONTROLLO 

ESPERIENZA. 

OTD FTD FS A 

1-F-16 

Iniziali 



terminato 

P* M* 

P* M* 

Control. 

su 

Nota: Le operazioni in categoria II /III devono essere effettuate con l’osservanza delle procedure operative pubblicate. 


FS 

A 


esaminatore 

a controllo 

terminato



Contenuti dell’addestramento/prova pratica e controllo di addestramento-professionalità per l’abilitazione per classe e tipo 

di velivoli monomotore e plurimotore-pilota singolo 


1 I seguenti simboli significano: 

P = Addestramento per la funzione di pilota responsabile o copilota, come pilota ai comandi (PF) e pilota non 

ai comandi (PNF) per il rilascio dell’abilitazione per tipo, a seconda del caso 

X = Per queste esercitazioni deve essere impiegato il simulatore, se disponibile, altrimenti deve essere impiegato 

il velivolo, dove espressamente indicato 

2 L’addestramento pratico deve essere effettuato almeno con i mezzi indicati con lettera (P), o può anche essere effettuato fino 

al più alto livello indicato con freccia 

Le seguenti abbreviazioni sono usate per indicare l’equipaggiamento di addestramento impiegato: 

A = Aeromobile 

F/S = Simulatore di volo 

FTD = Dispositivi per addestramento al volo 

3 Le voci con l’asterisco della Sezione 3 e, se praticabile, della Sezione 6 devono essere effettuate in IMC reale o simulato se 

la convalida di un'abilitazione strumentale è inclusa nella prova pratica o nel controllo di addestramento. Se le voci con l'asterisco 

non sono effettuate in condizioni di volo IMC reale e non c'è un controllo associato con l'abilitazione strumentale, 

l'abilitazione per tipo viene limitata al VFR solamente. 

4 La Sezione 3A deve essere applicata per convalidare l'abilitazione per classe plurimotore nel caso che l'esperienza prescritta 

di 10 tratte in rotta nei 12 mesi precedenti non sia stata effettuata. 

5 Quando appare la lettera “M” nella colonna della prova pratica/controllo d'esperienza, indica che l’esercitazione è obbligatoria 

6 Un simulatore di volo o un FNTP II deve essere impiegato per l'addestramento pratico per il tipo o la classe plurimotore 

quando il simulatore di volo o FNTP II fa parte di un corso approvato per abilitazione al tipo o classe. Per l’approvazione 

del corso si applicano i seguenti criteri: 

(a) la qualificazione del simulatore o FNTP II, come stabilito dalle JAR-STD; 

(b) la qualificazione dell’istruttore e dell’esaminatore, 

(c) la quantità di addestramento su simulatore di volo o FNTP incluso nel corso; 

(d) le qualificazioni e l’esperienza precedente del pilota in addestramento. 

1-F-17


1-F-18 



SEZIONE 1 

FTD FS A Iniziali dello 

istruttore a addestramento 

terminato 

1 Partenza 

1.1 

Operazioni prevolo incluso: 

ABILITAZIONE 

TIPI/CLASSE 

PROVA PRATICA 

CONTR. DI ADD.TO 

Control. 

su 

FS 

A 

1.2 

Documentazione 

Peso e centraggio 

Analisi delle condizioni meteorologiche 

Controlli prima della messa in moto 

Esterni/Interni 

P M 

1.3 Messa in moto motore: 

Procedura normale 

Malfunzionamenti P M 

1.4 Rullaggio P M 

1.5 Controlli prevolo: 

Riscaldamento motore (se praticabile) 

1.6 Procedura di decollo: 

Normali, con vari gradi di flap come da manuale 

Con vento al traverso (se esistono le condizioni) 

1.7 Salita: 

Vx/Vy 

Virate verso prue preselezionate 

Livellamento alla quota 

1.8 Collegamenti ATC – Aderenza, procedure R/T 

SEZIONE 2 

2 Operazioni in volo (VFR) 

P M 

P 

P M 

2.1 Volo orizzontale a varie velocità, incluso volo lento 

con flap estesi e retratti P 

2.2 Virate strette (360° a destra e sinistra con 45° gradi 

di inclinazione laterale) 

P M 

2.3 Stallo: 

i. Stallo pulito e manovra di uscita 

ii. Avvicinamento allo stallo con potenza, in virata 

in discesa, in configurazione di avvicinamento 

iii. Avvicinamento allo stallo con potenza in configurazione 

d'atterraggio 

iv. Avvicinamento allo stallo con potenza, in virata 

in salita 

2.4 Manovra con l'uso del sistema automatico di guida 

del volo (FD) e dell'autopilota (può essere combinato 

con la Sezione 3) 

P 

M 

M 

P M 


esaminatore 

a controllo 

terminato


1-F-19 


Manovre/procedure FTD FS A Iniziali dello 

istruttore a 

addestramento 

terminato 


SEZIONE 3A 

3A Procedure VFR in rotta (per il controllo di addestramento 

ME VFR se non dispensato) 

Piano di volo, navigazione stimata e lettura delle 

carte 

3A.1 

P 

3A.2 Mantenimentio di altitudine, prua e velocità P 

3A.3 Orientamento, sitimati e revisione degli ETAs 

3A.4 Uso dei radioaiuti (se praticabile) 

3A.5 Controllo del volo (giornale di bordo, controlli di 

routine incluso carburante, impianti e formazione di 

ghiaccio) 

3A.6 Collegamenti ATC – Aderenza, procedure R/T 

SEZIONE 3B 

3B Volo strumentale 

P 

P 

P 

ABILITAZIONE 

TIPI/CLASSE 

PROVA PRATICA 


Control. 

Su 

FS 

A 

3B1* Partenze IFR P M 

3B2* IFR in rotta P M 

3B3* Procedure d'attesa P M 

3B4* ILS alla DH/A di 200 piedi (60 m) o ai minimi di 

procedura 

(l'autopilota può essere usato per l'intercettamento 

del sentiero di discesa) 

P M 

3B5* Avvicinamernyto non di precisione alla MDH/A e 

MAP P M 

3B6* Avaria alla bussola e all'indicatore di assetto (su FS 

o FNTP II solamente) 

P X 

3B7* Esercizi di volo, incluso avaria simulata alla bussola 

e all'indicatore di assetto: 

Virate con Rateo 1 

3B8* 

Uscita da situazioni inusuali 

Avaria al localizzatore o all'indicazione del sentiero 

di discesa (FS o FNTP II solamente) P X 

3B9 Collegamenti ATC – Aderenza, procedure R/T 

SEZIONE 4 

4 Arrivo e atterraggi 

P M 

4.1 Procedure d'arrivo all'aerodromo P M 

4.2 Atterraggi normali P M 


esaminatore 

a controllo 

terminato


1-F-20 


Manovre/procedure FTD FS A Iniziali dello 

istruttore a addestramento 

terminato 

4.3 Atterraggi con flap retratti P M 

ABILITAZIONE 

TIPI/CLASSE 

PROVA PRATICA 


Control. 

Su 

FS 

A 

4.4 Atterraggi con vento al traverso (se esistono 

le condizioni) P 

4.5 Avvicinamento e atterraggio con potenza al minimo 

da 2000 piedi di altezza sulla soglia 

pista 

P 

4.6 Riattaccata dall'altezza minima P M 

4.7 Riattaccata di notte e atterraggio senza luci di atterraggio 

(solo prova pratica per piloti abilitati al volo 

notturno) 

P 


SEZIONE 5 

5 Procedure anormali e d'emergenza 

(Questa sezione può essere combinata con 

le Sezioni da 1 a 4) 

5.1 Interruzione di decollo P M 

5.2 Arresto simulato del motore dopo il decollo 

(solamente monomotori) P M 

5.3 Atterraggio forzato simulato senza potenza 

(solamente monomotori) P M 

5.4 Emergenze simulate 

i. Fuoco o fumo in volo 

ii. Perdita di potenza 

P 

iii. Malfunzionamento degli impianti come del caso 

5.5 Chiusura di un motore e riavviamento 

(solamente per prova pratica ME) P 


SEZIONE 6 

6 Simulazione di volo asimmetrico 

(Questa sezione può essere combinata 

con le Sezioni da 1 a 5) 

Arresto simulato di un motore in decollo (a altitudi- P X M 

6.1* ne di sicurezza salvo che non sia effettuato su simulatore 

di volo o FNTP II) 

6.2* Avvicinamento con spinta asimmetrica 

e riattaccata P M 

6.3* Avvicinamento con spinta asimmetrica e 

atterraggio con completo arresto dei motori P M 



esaminatore 

a controllo 

terminato


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.261(a) 

Istruzione teorica per la prova pratica/controllo di addestramento-professionalità per abilitazione per classe/tipo 

(Vedere JAR-FCL 1.261(a)) 

(Vedere AMC FCL 1.261(a)) 

1 L'istruzione teorica deve essere impartita da un istruttore autorizzato, titolare di specifica abilitazione sul tipo/classe o da 

qualsiasi istruttore che abbia adeguata esperienza in campo aeronautico e conoscenza dell'aeromobile oggetto 

dell’addestramento, p.e. tecnico di volo, tecnico della manutenzione, responsabile delle operazioni di volo. 

2 L’istruzione teorica consiste nello svolgimento del programma contenuto nella AMC FCL 1.261(a) relativo alla classe e tipo 

di velivolo oggetto dell’abilitazione. 

3 Per il rilascio dell’abilitazione iniziale per velivoli certificati per più piloti l’esame scritto o computerizzato comprende 

normalmente cento domande a risposta multipla distribuite sugli argomenti principali del programma. Per l’idoneità è richiesto 

il 75% di risposte esatte per ciascuna materia principale del programma. 

4 Per il rilascio della prima abilitazione per tipo e per classe per velivolo plurimotore-pilota singolo, il numero delle domande 

a risposta multipla dell’esame scritto o computerizzato dipende dalla complessità del velivolo. La percentuale per l’idoneità 

è del 75%. 

5 Per velivoli monomotore pilota singolo l’esaminatore può effettuare oralmente la parte teorica della prova pratica e controllo 

di addestramento/professionalità, per decidere se sia stato raggiunto il livello adeguato di conoscenza. 

6 Per il controllo di addestramento/professionalità per velivoli pluripilota e plurimotore-pilota singolo il livello di conoscenze 

teoriche è verificato mediante un questionario di domande con risposta multipla o altro mezzo idoneo. 


1-F-21


Appendice 1 alle JAR-FCL 1.261 (c)(2) 

Approvazione dei corsi di addestramento a zero ore di volo (ZFTT) per l'abilitazione al tipo di velivolo 

1 APPROVAZIONE DEL CORSO DI ADDESTRAMENTO A ZERO ORE DI VOLO (ZFTT) 

Per l'approvazione del corso di addestramento a zero ore di volo (ZFTT) per abilitazione al tipo di velivolo sono applicati 

i seguenti criteri: 

a) Il simulatore di volo usato deve essere qualificato secondo le norme JAR-STD e l’utilizzatore (Operatore) deve 

essere autorizzato dall’Autorità. L'approvazione per l’utilizzatore viene accordata solamente se il simulatore di 

volo è rappresentativo del velivolo impiegato dall'operatore; 

b) Il simulatore di volo deve essere pienamente efficiente durante lo ZFTT (Vedere JAR-STD); 

c) Un numero aggiuntivo di esercizi di decollo e atterraggio deve essere incluso nel corso di addestramento al tipo, e 

almeno 6 decolli e 6 atterraggi devono essere effettuati sotto istruzione di un TRI(A); 

d) Per la prima autorizzazione ad impartire addestramento ZFTT un operatore deve essere titolare di un Certificato 

di Operatore Aereo JAR OPS da almeno 1 anno; 

e) L'autorizzazione per l’addestramento ZFTT per un ulteriore tipo di velivolo viene accordata solo se l'operatore 

possiede non meno di 90 giorni d'esperienza sul tipo di velivolo; 

f) L'autorizzazione allo ZFTT viene concessa solamente ad organizzazioni per l'addestramento che dispongono di 

un operatore o a organizzazioni d'addestramento che hanno uno specifico accordo con un Operatore Aeronautico 

JAR-OPS 1 che garantisce che lo studente è in possesso dei prerequisiti necessari e che l'abilitazione sarà limitata 

a quell'operatore finchè il volo sotto supervisione non sarà completato. 

2 ESPERIENZA PRESCRITTA PER IL PILOTA 

L'addestramento ZFTT è approvata solo per l'abilitazione al tipo per piloti di velivolo a equipaggio pluripilota che siano 

in possesso dell'esperienza minima di volo necessaria per il livello di simulatore di volo utilizzato per il corso, come 

specificato di seguito: 

(a) I piloti che iniziano uno ZFTT devono avere effettuato non meno di 1500 ore di volo complessive o 250 tratte sul 

tipo di velivolo pertinente se per il corso è utilizzato un simulatore di volo qualificato di livello CG o C. 

Se è utilizzato un simulatore di Livello DG, Interim D o D il pilota deve avere effettuato non meno di 500 ore di 

volo complessive o 100 tratte sul tipo di velivolo pertinente; 

(b) Il tipo di velivolo pertinente è un velivolo di categoria trasporto turbo-jet, con un MTOM di non meno di 10 tonnellate 

o una configurazione di posti passeggeri non inferiore a 20. 

(c) Qualificazione dell'Istruttore: per il numero aggiuntivo di esercizi di decollo e atterraggio l'istruttore deve essere 

titolare di abilitazione TRI(A). 

3) VOLO IN LINEA A CONCLUSIONE DELLO ZFTT 

(a) Il volo sotto supervisione in linea deve iniziare al più presto possibile, in ogni caso non oltre i 15 giorni dal completamento 

dell'addestramento ZFTT; 

(b) I primi quattro decolli e atterraggi effettuati da un pilota che abbia completato un addestramento ZFTT devono 

essere effettuati sotto la supervisione di un TRI(A) che occupa un posto da pilota. 

1-F-22

SEZIONE 1 JAR-FCL 1 Subparte G 


SUBPARTE G - LICENZA DI PILOTA DI LINEA (Velivolo) - ATPL(A) 

Chi richiede la licenza di Pilota di Linea di Velivolo 

ATPL(A) deve aver compiuto almeno 21 anni di età. 


Per richiedere la licenza di Pilota di Linea ATPL(A) e per 

esercitare le attività consentite dalla stessa licenza è 

prescritto il possesso un certificato medico di Classe 1, 

in corso di validità. 


(a) Attività consentite. Subordinatamente ad ogni 

altra condizione specificata nelle JAR, le attività 

consentite a un pilota titolare di ATPL(A) sono: 

(1) esercitare tutte le attività consentite al 

titolare di licenza PPL(A), CPL(A) e 

IR/(A); e 

(2) operare come pilota responsabile o copilota 

in voli commerciali di trasporto aereo. 

(b) Condizioni di rilascio. Chi richiede la licenza 

ATPL(A) oltre ad osservare le disposizioni delle 

JAR-FCL 1.265, 1.270 e da 1.280 a 1.295 deve 

soddisfare i requisiti per il rilascio della licenza 

ATPL(A) comprendente l’abilitazione per tipo 

del velivolo impiegato per la prova pratica. 

JAR-FCL 1.280 Esperienza e accrediti 

(Vedere JAR FCL 1.050 (a) (3)) 

(a) Chi richiede la licenza ATPL(A) deve aver 

effettuato almeno 1500 ore di volo su velivoli delle quali 

non più di 100 possono essere svolte su simulatore di 

volo, comprendenti almeno: 

(1) 500 ore di volo in operazioni con più piloti 

su velivoli certificati in conformità alle JAR/FAR- 

25 Categoria Trasporto o JAR/FAR-23 Categoria 

Collegamento, o codici equivalenti (BCAR o AIR 

2051); 

(2) 250 ore o in qualità di pilota responsabile 

oppure almeno 100 ore come pilota responsabile e 

le rimanenti 150 ore come copilota svolgendo le 

funzioni di pilota responsabile, sotto la sorveglianza 

di un pilota responsabile, purché il metodo di 

supervisione sia approvato dall’Autorità. 

1-G-1 

(3) 200 ore di navigazione delle quali non 

meno di 100 effettuate come pilota responsabile o 

come copilota, svolgendo le funzioni di pilota 

responsabile sotto la sorveglianza del pilota 

responsabile, purché il metodo di supervisione sia 

approvato dall’Autorità. 

(4) 75 ore di volo strumentale, delle quali non 

più di 30 possono essere di allenamento 

strumentale a terra; e 

(5) 100 ore di volo notturno come pilota 

responsabile o copilota; 

(b) (1) I titolari di una licenza di pilotaggio o titolo 

equivalente per altre categorie di aeromobili, hanno 

diritto all’accredito del tempo di volo effettuato 

sulle altre categorie come stabilito nelle JAR-FCL 

1.155, salvo che per il tempo di volo su elicotteri 

che viene accreditato fino a un massimo del 50% 

del tempo di volo complessivo indicato sub (a) 

(2) I titolari di licenza di Tecnico di Volo 

hanno diritto all’accredito del 50% delle ore di volo 

effettuate nella funzione di tecnico di volo, fino a 

un massimo di 250 ore. Le 250 ore possono essere 

computate per il tempo di volo complessivo di 1500 

ore indicate sub (a), e per le 500 ore indicate sub 

(a)(1), purché l’accredito totale risultante da 

ciascuno di tali paragrafi non superi le 250 ore. 

(c) L’esperienza richiesta deve essere acquisita prima 

dell’effettuazione della prova pratica di cui alla JAR-FCL 

1.295. 


(Vedere AMC-FCL 1.285) 

(a) Corso. Chi richiede la licenza ATPL(A) deve 

aver acquisito le conoscenze teoriche, nell’ambito di un 

corso approvato, presso una Organizzazione di 

Addestramento (FTO) o una Organizzazione 

specializzata in istruzione teorica autorizzate. Chi non è 

stato istruito per la parte teorica nell’ambito di un corso 

integrato di addestramento deve svolgere il corso previsto 

nella Appendice 1 alla JAR.FCL 1.285. 

(b) Esami. Chi richiede la licenza ATPL(A) deve 

dimostrare una conoscenza teorica di livello appropriato 

alle attività consentite al titolare di ATPL(A) e deve 

soddisfare i requisiti specificati nelle JAR-FCL 1 

(Aeroplano) Subparte J.


JAR-FCL 1.290 Istruzione di volo 


Chi richiede la licenza ATPL(A) deve essere titolare di 

una CPL(A) rilasciata o convalidata secondo le 

disposizioni JAR-FCL, di abilitazione al volo strumentale 

plurimotore e aver ricevuto l’istruzione per operazioni 

con equipaggio plurimo, come prescritto dalla JAR-FCL 

1.261(d) (Vedere AMC FCL 1.261(d)). 


(a) Chi richiede la licenza ATPL(A) deve, prima 

dell’effettuazione della prova pratica prescritta, mostrare 

la capacità di eseguire, come pilota responsabile su un 

tipo di velivolo certificato per equipaggio minimo di 

almeno due piloti, in volo IFR (vedere AMC FCL 1.220 

parte B), le procedure e le manovre specificate nelle 

Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.240 e 1.295 con un 

livello di abilità adeguato alle attività consentite al 

titolare di una licenza ATPL(A). 

(b) La prova pratica ATPL(A) può includere nello 

stesso tempo la prova per il conseguimento della licenza 

ed il controllo di addestramento/professionalità per la 

vidimazione dell’abilitazione al tipo di velivolo 

impiegato nella prova e può essere abbinata alla prova 

pratica per il rilascio di una abilitazione per tipo di 

velivolo pluripilota. 


1-G-2 




ATPL(A) - Corso modulare di teoria 


(Vedere App.1 JAR FCL 1.055) 

(Vedere JAR-FCL 1.470(a)) 

1 L’obiettivo di questo corso è di addestrare i piloti, che non abbiano svolto la parte teorica nell’ambito di un corso integrato, 

a conseguire il livello di conoscenze teoriche richieste per l’ATPL(A). 

2 Chi intende seguire un corso modulare ATPL(A) di teoria, deve effettuare, sotto la supervisione del Direttore 

dell'Addestramento di una FTO approvata, 650 ore (1 ora = 60 minuti) di istruzione teorica per ATPL in un periodo di 18 

mesi. Il richiedente deve essere in possesso della licenza PPL(A). 

Per i titolari di una licenza CPL(A)/IR l’istruzione teorica può essere ridotta di 350 ore. 

I titolari di una CPL(A) possono usufruire di una riduzione di 200 ore di istruzione teorica e i titolari di una abilitazione IR 

possono usufruire di una riduzione di istruzione teorica di 200 ore. 

L’istruzione può essere impartita anche da un’Oganizzazione autorizzata come specificato nell’Appendice 1 alla JAR-FCL 

1.055 solamente per quanto attiene all’istruzione teorica, nel qual caso la supervisione del corso spetta al Capo 

dell’Addestramento dell’Organizzazione. 

3 Una FTO deve accertare, prima dell’ammissione al corso, che il richiedente abbia conoscenze di matematica e fisica 

sufficienti per la comprensione del contenuto del corso. 

4 Il corso deve comprendere tutte le voci principali del programma specificato nelle AMC FCL 1.470(a). Un corso approvato 

deve comprendere lavori formali in classe, utilizzo di attrezzature quali video interattivi, presentazioni mediante 

diapositive con commento, biblioteche di consultazione, addestramento con l’ausilio del computer, e altri mezzi approvati 

dall'Autorità. Corsi a distanza (per corrispondenza), possono essere offerti come parti di un corso previa approvazione 

dell’Autorità. 


1-G-3



1-G-4

SEZIONE 1 JAR-FCL 1 - SUBPARTE H 

JAR-FCL 1.300 Istruzione - Generalità 

(a) Nessuno può impartire istruzione di volo per il 

conseguimento di alcuna licenza o abilitazione di 

pilotaggio, se non possiede: 


(1) una licenza di pilotaggio comprendente 

un’abilitazione di istruttore; o 

(2) una speciale autorizzazione rilasciata da uno 

Stato membro JAA nei seguenti casi: 

(i) se vengono introdotti nuovi velivoli sul 

mercato; o 

(ii) se vengono registrati modelli di velivoli 

storici o speciali, per i quali non esiste 

persona abilitata all’istruzione; oppure 

(iii) l’addestramento è effettuato al di fuori di 

uno Stato membro JAA da istruttori non 

titolari di una licenza JAR-FCL (vedere 

Appendice alle JAR-FCL 1.300). 

(b) Nessuno può impartire istruzione su dispositivi di 

addestramento se non è titolare di un’abilitazione FI(A), 

TRI(A), IRI(A), CRI(A), o autorizzazione a operare come 

SFI(A). Il paragrafo (a)(2) soprariportato si applica anche 

per l’istruzione su STD. 

JAR-FCL 1.305 Abilitazione di istruttore e 

autorizzazioni - Finalità 

Sono riconosciute cinque categorie di istruttori: 

(a) Istruttore di volo – velivolo (FI(A)) 

(b) Istruttore per tipo – velivolo (TRI(A)) 

(c) Istruttore per classe – velivolo (CRI(A)) 

(d) Istruttore di volo IFR – velivolo (IRI(A)) 

(e) Istruttore per dispositivi di addestramento – velivolo 

(SFI(A)). 

JAR-FCL 1.310 Istruttore di volo - Generalità 

(a) Prerequisiti. Tutti gli istruttori devono possedere 

la licenza di pilotaggio, l'abilitazione e qualificazioni per le 

quali devono impartire istruzione (salvo diversa 

disposizione) e devono avere titolo per svolgere le 

mansioni di pilota responsabile sul velivolo durante lo 

svolgimento dell’addestramento. 

(b) Ruoli multipli. Se possiedono le qualificazioni e i 

requisiti specificati in questa subparte per ciascuna 

mansione svolta, gli istruttori di volo non sono limitati allo 

svolgimento di una sola mansione di istruttori di volo (FI), 

istruttori per tipo (TRI), istruttori per classe (CRI) o 

istruttori strumentali (IRI). 

(c) Accrediti per ulteriori abilitazioni. A chi richiede 

ulteriori qualificazioni di istruttore può essere riconosciuta 

1-H-1 

l'abilità di insegnamento e apprendimento già 

dimostrata per l’abilitazione di istruttore posseduta. 

JAR-FCL 1.315 Istruttore di volo e Autorizzazioni - 

Validità 

(a) Tutte le abilitazioni di istruttore e le autorizzazioni 

SFI sono valide per tre anni. 

(b) Il periodo di validità per autorizzazioni speciali non 

deve essere superiore a tre anni. 

(c) Un richiedente che non supera tutte le sezioni della 

prova di controllo di addestramento/ professionalità prima 

della scadenza dell’abilitazione di istruttore, non può 

esercitare le attività consentite dall’abilitazione fino a che 

non abbia completato con successo il controllo. 

JAR-FCL 1.320 Istruttore di volo (velivoli) (FI(A)) - 

Età minima 

Chi richiede l’abilitazione di istruttore deve avere compiuto 

almeno 18 anni. 

JAR-FCL 1.325 FI(A) - Limitazioni alle attività 

consentite 

(a) Periodo di restrizione. Le attività consentite al 

titolare di un’abilitazione FI(A) sono limitate fino a che 

non ha effettuato almeno 100 ore di istruzione e non ha 

inoltre supervisionato almeno 25 voli di allievi piloti come 

solo pilota a bordo. La restrizione viene rimossa quando 

sono soddisfatti i suindicati requisiti e su dichiarazione 

dell’Istruttore di Volo FI(A) supervisore. 

(b) Restrizioni. Le attività consentite sono limitate a 

impartire, sotto la supervisione di un Istruttore di Volo 

FI(A) espressamente autorizzato: 

(1) istruzione di volo per il conseguimento di 

una licenza PPL(A) - o quelle parti di un corso integrato 

approvato, a livello di PPL(A) - e di abilitazione per classe 

e tipo di velivoli monomotore, esclusa l’approvazione del 

primo decollo da solo pilota a bordo, di giorno o di notte e 

del primo volo di navigazione da solo pilota di giorno o di 

notte; e 

(2) istruzione al volo notturno, purchè in 

possesso di qualificazione al volo notturno. 

JAR-FCL 1.330 FI(A) - Attività consentite e requisiti 

(Vedere JAR FCL 1.325) 


1330 & 1.345) 


Le attività consentite al titolare dell’abilitazione FI(A) 

(per le limitazioni vedere JAR-FCL 1.325) sono di 

impartire istruzione di volo per: 

(a) il conseguimento della licenza PPL(A) e 

dell’abilitazione per classe e tipo di velivoli monomotore, 

purché per le abilitazioni per tipo egli abbia effettuato non 

meno di 15 ore di volo sul relativo tipo nei 12 mesi 

precedenti;

JAR-FCL 1 - SUBPARTE H SEZIONE 1 

(b) il conseguimento della licenza CPL(A), purché 

abbia effettuato almeno 500 ore di volo come pilota di 

velivoli, comprendenti almeno 200 ore di istruzione di 

volo; 

(c) volo notturno, purché in possesso di 

qualificazione al volo notturno; 

(d) il conseguimento di un’abilitazione al volo 

strumentale IR(A), purché l’istruttore abbia: 

(1) effettuato almeno 200 ore di volo in IFR, 

delle quali fino a un massimo di 50 ore possono essere 

di allenamento strumentale a terra su simulatore o su 

FNPT II; e 

(2) effettuato come allievo in un corso 

approvato, 5 ore di volo di istruzione su velivolo, 

simulatore di volo o FNTP II (Vedere AMC FCL 

1.395) ed abbia conseguito l’idoneità in una prova 

pratica come specificato nell’Appendice 1 alle JAR 

FCL 1.330 & 1.345; 

(e) il conseguimento di abilitazione per classe o tipo 

di velivoli plurimotore a pilota singolo, a condizione che 

l’istruttore soddisfi i requisiti specificati nelle JAR-FCL 

1.380(a); 

(f) il conseguimento dell’abilitazione di istruttore di 

volo FI(A), a condizione che l’istruttore: 

(1) abbia impartito almeno 500 ore di 

istruzione su velivoli; e 

(2) abbia dimostrato a un esaminatore FI(A) la 

capacità di istruire un FI(A) nel corso di 

una prova pratica condotta in conformità 

alle Appendici 1 alle JAR-FCL 1.330 & 

1.345; e 

(3) sia autorizzato dall’Autorità a questo scopo. 

JAR-FCL 1.335 FI(A) – Requisiti preliminari 


1.240) (Vedere AMC FCL 1.470(b)) 

Per essere ammesso a un corso approvato per l'abilitazione 

FI(A), il richiedente deve: 

(a) avere effettuato almeno 200 ore di volo delle 

quali almeno 100 da pilota responsabile se titolare di 

ATPL(A) o CPL(A) o 150 ore se titolare di PPL(A); 

(b) avere acquisito le conoscenze della licenza 

CPL(A) specificate nella AMC FCL 1.470(b) 

(c) avere effettuato almeno 30 ore di volo su velivoli 

monomotore alternativo delle quali almeno cinque ore 

devono essere state effettuate nei sei mesi precedenti la 

prova preliminare di volo di cui al seguente punto (f); 

(d) avere ricevuto almeno 10 ore d’istruzione di volo 

strumentale delle quali non più di cinque possono essere di 

allenamento strumentale a terra su FNTP o su simulatore 

di volo; 

(e) avere effettuato almeno 20 ore di volo di 

navigazione come pilota responsabile; incluso un volo di 

almeno 540 km (300 NM) nel corso del quale siano stati 

effettuati due atterraggi con completo arresto del motore in 

due aerodromi diversi; e 

1-H-2 

(f) essere stato giudicato idoneo da un FI qualificato 

al termine della specifica prova di volo di cui alla JAR-FCL 

1.330(f), basata sul controllo di addestramento/professionalità 

come specificato nella Appendice 3 

alla JAR-FCL 1.240, nei sei mesi precedenti l’inizio del 

corso. La prova in volo deve confermare la capacità del 

richiedente di seguire il corso. 

JAR-FCL 1.340 FI(A) - Corso 


(a) Chi richiede l’abilitazione FI(A) deve aver 

completato un corso approvato di istruzione teorica e di 

addestramento al volo presso una Organizzazione di 

Addestramento (FTO) approvata (vedere AMC FCL 

1.340). 

(b) La finalità del corso è di addestrare il richiedente 

a impartire istruzione su velivoli monomotore a livello di 

PPL(A). L’istruzione di volo deve comprendere almeno 30 

ore di addestramento in volo, delle quali 25 a doppio 

comando. Le rimanenti 5 ore possono essere di volo in 

reciproco (vale a dire, due richiedenti che volano assieme 

per effettuare applicazioni pratiche). Delle 25 ore, 5 

possono essere effettuate su un simulatore di volo o un 

FNTP approvato per tale scopo dall'Autorità. La prova 

pratica è aggiuntiva del tempo previsto per il corso di 

addestramento. 

JAR-FCL 1.345 FI(A) – Prova pratica 

(Vedere Appendice 1 e 2 alle JAR- 

FCL 1.330 & 1.345) 

(a) Chi richiede l’abilitazione FI(A) deve dimostrare 

ad un esaminatore, incaricato dall’Autorità per questo fine, 

la capacità di istruire un allievo pilota al livello richiesto 

per il rilascio di una licenza PPL, incluse le operazioni 

prevolo, postvolo e l’istruzione teorica, secondo quanto 

previsto nelle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.330 & 

1.345. 

JAR-FCL 1.350 FI(A) - Rilascio dell'abilitazione 

Chi richiede l’abilitazione FI(A), quando ha 

ottemperato a quanto stabilito nelle JAR 1.310, 1.315 e da 

1.335 a 1.345, può ottenere l’abilitazione FI(A), con le 

limitazioni iniziali di cui alla JAR-FCL 1.325. 

JAR-FCL 1.355 FI(A) – Vidimazione e rinnovo 

(Vedere Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 

1330 & 1345) 

(Vedere AMC FCL 1.355(a) (2)) 


(a) Per la vidimazione dell’abilitazione FI(A), il 

richiedente deve soddisfare due dei tre seguenti requisiti: 

(1) effettuare almeno 100 ore di istruzione di 

volo su velivoli nel periodo di validità 

dell’abilitazione, in qualità di FI-CRI-IRI o 

come Esaminatore di Volo, incluse almeno 30 

ore di istruzione nei 12 mesi precedenti la 

data di scadenza dell’abilitazione FI, delle 

quali 10 ore devono essere di istruzione per 

una abilitazione IR se deve essere vidimata 

l'abilitazione di istruttore IRI; 

(2) frequentare un seminario di aggiornamento 

per FI (Vedere AMC FCL 1.355(a) (2)), 

approvato dall’Autorità, nei 12 mesi 

precedenti la scadenza dell’abilitazione FI;


(3) superare il controllo di addestramento/ 

professionalità, con la prova pratica stabilita 

nelle Appendici 1 e 2 alle JAR-FCL 1.330 e 

1.345, nei 12 mesi precedenti la data di 

scadenza dell’abilitazione FI. 

(b) Quando l’abilitazione è scaduta, il richiedente 

deve soddisfare i requisiti sopra specificati in (a)(2) e (a)(3) 

entro i 12 mesi precedenti il rinnovo. 

JAR-FCL 1.360 - Abilitazione di istruttore per 

abilitazione per tipo (velivoli pluripilota) (TRI(MPA)) - 

Attività consentite. 

(Vedere JAR-FCL 1.261(d)) 


Le attività consentite al titolare di abilitazione di 

Istruttore per Abilitazioni per Tipo TRI(MPA) sono di 

istruire titolari di licenza di pilotaggio per il conseguimento 

di un’abilitazione su velivolo pluripilota (MPA), e 

l’istruzione richiesta per operazioni in equipaggio plurimo 

(vedere JAR-FCL 1.261(d) e AMC FCL 1.261(d)). 

JAR-FCL 1.365 - TRI(MPA) Requisiti 


Chi richiede l’abilitazione iniziale TRI(MPA) deve 

avere: 

(a) (1) superato un corso approvato per TRI presso 

una Organizzazione di Addestramento (FTO) 

o un Centro di Addestramento per 

Abilitazioni (TRTO) autorizzati (Vedere 

AMC FCL 1.365); 

(2) effettuato almeno 1500 ore di volo come 

pilota su velivoli -pluripilota; 

(3) effettuato nei 12 mesi precedenti la richiesta 

almeno 30 tratte, inclusi decolli e atterraggi 

da pilota responsabile o copilota sul tipo di 

velivolo pertinente, o tipo similare come 

approvato dall’Autorità, delle quali non più di 

15 tratte possono essere effettuate su 

simulatore di volo; e 

(4) aver impartito durante un corso completo per 

abilitazione per tipo, almeno tre ore di 

addestramento relativo ai compiti di un TRI 

sul tipo di velivolo pertinente o su simulatore 

di volo sotto la supervisione e con 

l'approvazione di un TRI specificatamente 

autorizzato dall’Autorità. 

(b) Per l'estensione delle attività consentite ad altri tipi 

MPA, il titolare deve: 

(1) avere effettuato nei 12 mesi precedenti la 

richiesta almeno 15 tratte, inclusi decolli e 

atterraggi da pilota responsabile o copilota sul 

tipo di velivolo pertinente, o di tipo similare 

come consentito dall’Autorità, delle quali non 

più di 7 tratte possono essere effettuate su 

simulatore di volo; e 

(2) aver svolto, e ottenuto l’idoneità per la 

relativa parte teorica di un corso TRI 

approvato presso una FTO o un TRTO 

autorizzati (vedere AMC FCL 1.365); e 

1-H-3 

(3) aver impartito in un corso completo per 


addestramento di volo relativo ai compiti di 

un TRI(MPA) sul tipo di velivolo pertinente 

sotto la supervisione e con l'approvazione di 

un TRI specificatamente incaricato 


JAR-FCL 1.370 TRI(MPA) – Vidimazione e rinnovo 


(a) Per la vidimazione della abilitazione TRI(MPA), il 

richiedente deve, nei dodici mesi che precedono la 

scadenza: 

(1) impartire una delle seguenti parti di un corso 

di addestramento completo di aggiornamento 

o periodico per abilitazione per tipo: 

(i) una sessione di simulatore di almeno 3 

ore; o 

(ii) un’ esercitazione di volo della durata di 

almeno 1 ora, con un minimo di 2 

decolli e atterraggi; oppure 

(2) seguire un corso di aggiornamento in qualità 

di TRI(A) approvato dall'Autorità. 

(b) Quando l’abilitazione è scaduta, il richiedente deve: 


richiesta almeno 30 tratte di navigazione, 

inclusi decolli e atterraggi come pilota 

responsabile o copilota sul tipo di velivolo 

pertinente, o su un tipo similare approvato 

dall’Autorità, delle quali non più di 15 tratte 

possono essere effettuate su simulatore di 

volo; 

(2) avere seguito con profitto le relative parti di 

un corso approvato per TRI(MPA), come 

consentito dall’Autorità (vedere AMC FCL 

1.365), tenuto conto dell’esperienza recente 

del richiedente; e 

(3) avere impartito, in un corso completo di 


addestramento relativo ai compiti di un 

TRI(MPA) sul tipo pertinente di velivolo o su 

simulatore di volo, sotto la supervisione e con 

l’approvazione di un TRI specificatamente 

incaricato dall’Autorità. 

JAR-FCL 1.375 Abilitazione di istruttore per classe 

(velivolo -pilota singolo) (CRI(SPA)) - Attività 

consentite 

(vedere JAR-FCL 1.310(a)). 

Le attività consentite al titolare di abilitazione 

CRI(SPA) sono di istruire titolari di licenza di pilotaggio 

per il conseguimento di un’abilitazione per tipo o per classe 

di velivolo pilota singolo. Il titolare può impartire 

istruzione su velivoli monomotore o plurimotore, 

subordinatamente alle qualificazioni possedute


JAR-FCL 1.380 CRI(SPA) - Requisiti 


1.330 & 1.345) 


(a) Velivoli plurimotore. Chi richiede l’abilitazione 

CRI(SPA) per velivoli plurimotore deve avere: 

(1) effettuato almeno 500 ore di volo come pilota 

di velivoli; 


responsabile sul pertinente tipo o classe di 

velivolo, delle quali almeno 10 negli ultimi 

12 mesi; 

(3) seguito un corso approvato presso una FTO o 

TRTO autorizzati comprendente almeno 

cinque ore di istruzione di volo sul velivolo o 

simulatore di volo, impartite da un istruttore 

specificatamente autorizzato (vedere AMC 

FCL 1.380); e 

(4) superato la prova pratica prevista dalle 

sezioni, 2, 3, 5 e 7 delle Appendici 1 e 2 alle 

JAR-FCL 1.330 & 1.345 

(b) Velivoli monomotore. Chi richiede l'abilitazione 

(CRI(SPA) per velivoli monomotore, deve 

avere: 


di velivoli; 


responsabile sul pertinente tipo o classe di 

velivolo, delle quali almeno 10 negli ultimi 

12 mesi; 

(3) seguito un corso approvato presso una FTO o 

TRTO autorizzati, comprendente almeno tre 

ore di istruzione di volo su velivolo o 

simulatore di volo impartite da un istruttore 

specificatamente autorizzato allo scopo; e 

(4) superato la prova pratica prevista dalle 

sezioni, 2, 3, 5 e 7 delle Appendici 1 e 2 alle 

JAR-FCL 1.330 & 1.345 

(c) per l’estensione delle attività consentite a un 

altro tipo o classe di velivolo, il titolare deve 

avere completato, nei 12 mesi precedenti, 

almeno 10 ore di volo sul velivolo attinente alla 

classe o tipo, o su tipo similare come consentito 

dall’Autorità. Per l'estensione di una 

abilitazione CRI(A) da velivoli SE a ME 

devono essere soddisfatti i requisiti di cui alla 

voce (a) soprariportata. 

JAR-FCL 1.385 CRI(SPA) Vidimazione e rinnovo 


1.330 e 1.345) 

(a) Per la vidimazione di un’abilitazione CRI(SPA) il 

richiedente deve, nei 12 mesi che precedono la data di 

scadenza: 

(1) impartire almeno 10 ore di addestramento in 

volo; o 

1-H-4 

(2) impartire un corso di aggiornamento ritenuto 

valido dell'Autorità; oppure 

(3) partecipare come studente a un corso di 

aggiornamento in qualità di CRI(A) 

(b) Quando l’abilitazione è scaduta, il richiedente deve, 

nei 12 mesi precedenti la domanda di rinnovo: 

(1) aver partecipato a un corso di aggiornamento 

in qualità di CRI(A), approvato dall'Autorità; 

e 

(2) aver superato un controllo di addestramento/ 

professionalità nelle pertinenti parti (p.e. ME 

o SE) della prova pratica prevista 

nell’Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.330 & 

1.345. 

JAR-FCL 1.390 Abilitazione di Istruttore al volo 

strumentale (velivolo) (IRI(A)) - 


Le attività consentite al titolare dell'abilitazione IRI(A) 

sono limitate all’istruzione per il conseguimento 

dell'abilitazione al volo strumentale IR(A). 

JAR-FCL 1.395 IRI(A) - Requisiti 


1.330 e 1.345) 


Chi richiede l’abilitazione IRI(A), deve: 

(a) avere effettuato almeno 800 ore di volo IFR, delle 

quali almeno 400 su velivoli; 

b) avere seguito con profitto presso una 

Organizzazione di Addestramento (FTO) 

autorizzata un corso approvato (vedere AMC FCL 

1.395) comprendente l’istruzione teorica e almeno 

10 ore di istruzione di volo su velivolo, simulatore 

di volo o FNTP II; e 

(c) avere superato la prova pratica prevista nelle 

Appendici 1 & 2 alle JAR-FCL 1.330 & 1.345. 

JAR-FCL 1.400 IRI(A) Vidimazione e rinnovo 

(a) Per la vidimazione dell'abilitazione IRI(A), il 

titolare deve possedere i requisiti stabiliti nelle JAR-FCL 

1.355(a). 

(b) Quando l’abilitazione è scaduta, il titolare deve 

soddisfare i requisiti della JAR-FCL 1.355(b), e ogni altro 

requisito stabilito dall’Autorità 

JAR-FCL 1.405 Autorizzazione a istruttore per 

dispositivi di addestramento 

(velivolo) (SFI(A)) - Attività 

consentite. 

(Vedere JAR-FCL 1.261(d)). 

Le attività consentite al titolare di una 

autorizzazione SFI(A) sono di impartire istruzione di volo 

su dispositivi di addestramento per abilitazione per tipo, e 

l’istruzione richiesta per operazioni in equipaggio plurimo 

(Vedere JAR FCL 1.261(d))


JAR-FCL 1.410 SFI(A) - Requisiti 


1.240) 


(a) Chi richiede l’autorizzazione SFI(A), deve: 

(1) essere o essere stato titolare di licenza di 

pilota professionale rilasciata da uno Stato 

Membro JAA o una licenza professionale non 

JAR-FCL riconosciuta dall’Autorità; 

(2) avere svolto il programma al simulatore per il 

corso relativo all’abilitazione per tipo presso 

una FTO o TRTO approvati; 

(3) avere un'esperienza di almeno 1.500 ore di 

volo come pilota su velivoli pluripilota; 

(4) avere seguito con esito positivo un corso 

approvato per TRI(A) (vedere AMC FCL 

1.365); 

(5) aver condotto nell'ambito di un corso 

completo di abilitazione per tipo almeno una 

sessione di tre ore di istruzione di volo, 

svolgendo i compiti di un TRI(A) sul tipo di 

velivolo pertinente, sotto la supervisione e 

con l'approvazione di un TRI(A) 

specificamente autorizzato dall'Autorità. 


domanda, un controllo di addestramento/professionalità 

come stabilito 

nell’Appendice 1 e 2 alla JAR-FCL 1.240 su 

un simulatore del tipo di aeromobile 

pertinente; e 

(7) avere effettuato nel periodo di 12 mesi 

precedenti la domanda almeno tre tratte come 

osservatore nella cabina di pilotaggio del tipo 

di aeromobile pertinente; 

(b) Per l’estensione delle attività consentite a ulteriori 

tipi di velivoli -pluripilota, il titolare deve: 

(1) avere seguito con profitto la parte del 

programma al simulatore del corso per 

l’abilitazione al relativo tipo; e 

(2) aver effettuato nell'ambito di un corso 

completo di abilitazione per tipo almeno tre 

ore di istruzione di volo svolgendo i compiti 

di un TRI(A) sul tipo di velivolo pertinente, 

sotto la supervisione e con l'approvazione di 

un TRI(A) specificamente autorizzato 


1-H-5 

JAR-FCL 1.415 SFI(A) - Vidimazione e rinnovo 


1.240) 


(a) Per la vidimazione dell’autorizzazione SFI(A) il 

richiedente deve nei 12 mesi che precedono la scadenza: 

(1) impartire istruzione per una sessione di 

simulatore di almeno 3 ore come parte di un 

corso completo di aggiornamento/ripresa 

periodica di esperienza per abilitazione per 

tipo, oppure; 

(2) avere superato un controllo di 

addestramento/professionalità di cui 

all’appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.240, su 

un simulatore di volo pertinente al tipo. 

(b) Quando l’autorizzazione è scaduta, il 

richiedente deve: 

(1) svolgere la parte al simulatore del corso 

d'addestramento, relativa all’abilitazione del 

tipo pertinente; 

(2) avere seguito con esito positivo un corso 

approvato per TRI(A) come concordato con 

Autorità (Vedere AMC FCL 1.365); e 

(3) aver effettuato durante un corso completo di 


istruzione di volo svolgendo i compiti di un 

TRI(A) sul tipo di velivolo pertinente, sotto la 

supervisione e con l'approvazione di un 

TRI(A) specificamente autorizzato 





Requisiti per una autorizzazione speciale per istruttori titolari di licenza non JAR-FCL a impartire istruzione in una 

Organizzazione di Addestramento (FTO) o Centro di Addestramento per Abilitazioni (TRTO) situata fuori dagli Stati 

Membri JAA (Vedere JAR-FCL 1.300 (a)(2)(iii)) 

1 (a) Gli istruttori che desiderano impartire istruzione per licenze JAR-FCL, comprese abilitazioni per classe e 

abilitazioni al volo strumentale, devono: 

(i) essere titolari almeno di licenza CPL e abilitazioni rilasciate in conformità all'Annesso 1 dell'ICAO, prescritte 

dal relativo Stato non JAA per impartire istruzione su aeromobili registrati in quello Stato; 

(ii) avere effettuato almeno 500 ore di volo come pilota su velivoli, delle quali almeno 200 devono essere 

effettuate in qualità di istruttore di volo attinenti all'addestramento che si intende impartire e soddisfare i 

requisiti delle JAR-FCL 1.330(a), (b),(c) , (d) e/o (e); 

(iii) avere superato il corso(i) approvato(i) pertinente all'istruzione teorica e all'addestramento in volo in 

conformità con le JAR-FCL. Il corso può essere modificato, in quanto approvato dall'Autorità, tenendo 

conto il precedente addestramento e l’esperienza del richiedente, ma deve comprendere non meno di 30 ore 

di istruzione a terra e 15 ore di volo a doppio comando effettuate da un istruttore titolare di licenza e 

abilitazione JAR-FCL conformi alle JAR-FCL 1..330 (f); 

(iv) avere superato la prova pratica prescritta dalla JAR-FCL 1.345; 

(v) il periodo di validità dell'autorizzazione è stabilito dall'Autorità, ma non può essere superiore a tre anni; 

(vi) la vidimazione o il rinnovo di ogni autorizzazione rilasciata ai sensi dei punti da (i) a (iv) soprariportati 

deve essere conforme alle JAR-FCL 1.355. 

b) L'autorizzazione è limitata come segue: 

(i) non è consentito impartite istruzione per nessuna abilitazione di istruttore; 

(ii) non è consentito impartire istruzione all'interno di uno Stato Membro JAA; 

(iii) l'istruzione può essere impartita solamente a studenti che hanno una sufficiente padronanza della lingua 

ove l’istruzione stessa viene impartita; 

(iv) è limitata a quelle parti di un corso integrato ATP per le quali l'istruttore può dimostrare di avere 

l'esperienza pertinente all'addestramento che intende impartire in conformità al punto 1(a)(ii); 

(v) non è consentito impartire istruzione per MCC. 

2 (a) Gli istruttori che desiderano impartire istruzione per l'abilitazione al tipo JAR FCL , devono: 

(i) essere titolari almeno della licenza e abilitazioni rilasciate in conformità all'Annesso 1 dell'ICAO, prescritte 

dal relativo Stato non JAA per impartire istruzione su aeromobili registrati in quello Stato; 

(ii) soddisfare i requisiti di esperienza delle JAR-FCL 1.365(a)(2) e (3) per poter operare in qualità di TRI(A) o 

dalle JAR 1.410(a)(3) e (7) per operare in qualità di SFI(A);. 

(iii) avere effettuato in qualità di istruttore per abilitazione per tipo (TRI(A) o equivalente) almeno 100 ore di 

istruzione in volo o su simulatore; 

(iv) il periodo di validità dell'autorizzazione è stabilito dall'Autorità, ma non può essere superiore a tre anni; 

(v) avere soddisfatto i requisiti per la vidimazione stabiliti dalle JAR-FCL 1.370 per attività come TRI(A) o 

JAR-FCL 1.415 per attività come SFI(A). 

(b) L'autorizzazione è limitata come segue: 

(i) non è consentito impartite istruzione per nessuna abilitazione a istruttore; 

(ii) l'istruzione può essere impartita solamente a studenti che hanno una sufficiente padronanza della lingua 

ove l’istruzione stessa viene impartita; 

(iii) non è consentito impartire istruzione per MCC. 

1-H-6



Disposizioni per la prova pratica per l’abilitazione di istruttore di volo (FI(A)), controllo di addestramento/professionalità 

ed esame orale di teoria. 

(Vedere JAR-FCL 1.330, 1.345, 1.355, 1.380, 1.385 e 1.395) 

1 La prova pratica per l’abilitazione di Istruttore di Volo FI(A) è specificata nell’Appendice 2 alle JAR-FCL 1.330 & 1.345. 

La prova comprende l’esame teorico orale a terra, le istruzioni pre e post-volo e le dimostrazioni per istruttore FI(A) in 

volo, nel corso della prova pratica su un velivolo. 

2 Chi richiede la prova pratica deve essere stato istruito sullo stesso tipo o classe di velivolo impiegato per la prova. Il 

velivolo impiegato deve soddisfare i requisiti specificati nell’Appendice 1 alla JAR-FCL 1.055, paragrafo 25. 

3 Per essere ammesso alla prova pratica il richiedente deve aver ultimato l’addestramento previsto. La Scuola di Pilotaggio 

(FTO) deve esibire la documentazione relativa all’addestramento dell’allievo su richiesta dall’esaminatore. 

4 La Sezione 1, che è la parte dell’esame orale sulle conoscenze teoriche della prova pratica, è suddivisa a sua volta in due 

parti: 

(a) il richiedente deve svolgere una lezione secondo i criteri stabiliti per la prova, ad altri “allievi”, uno dei quali è 

l’esaminatore. L’argomento della lezione è scelto tra quelli della Sezione 1 da a ad h. Il tempo per la preparazione della 

lezione è concordato in anticipo con l’esaminatore. Dispense e libri pertinenti all’esame possono essere utilizzati dal 

richiedente. La lezione non dovrebbe superare i 45 minuti. 

(b) il richiedente è esaminato oralmente dall’esaminatore sulle conoscenze relative agli argomenti da a ad i della Sezione 

1 come sui contenuti di “insegnamento e apprendimento” specificati nel corso FI(A). 

5 Le Sezioni 2, 3, e 7 sono dedicate all'abilitazione FI(A) per velivoli monomotore (SE) pilota singolo (SPA). Queste sezioni 

contengono le esercitazioni per dimostrare la capacità per l'abilitazione FI(A) (p.e. esercizi di dimostrazione per istruttori) 

scelti dall’esaminatore dal syllabus delle esercitazioni del corso di addestramento al volo (vedere AMC FCL 1.340, 1.380 e 

1.935). Il richiedente deve dimostrare la propria capacità a operare come FI(A), compreso le istruzioni preliminari al volo, 

l'istruzione in volo e considerazioni post volo. 

6 La Sezione 4 è stata lasciata intenzionalmente in bianco e può essere usata per includere altre esercitazioni dimostrative di 

volo per FI(A), scelte dall’esaminatore e confermate dal richiedente prima dell’inizio della prova. 

7 La Sezione 5 comprende esercitazioni dimostrative aggiuntive per l’abilitazione FI(A) per velivoli plurimotore (ME) pilota 

singolo (SPA). Per questa sezione, quando richiesto, deve essere impiegato un ME SPA, un simulatore o un FNTP II. Se 

viene impiegato un simulatore o un FNTP, questo deve simulare un velivolo ME. Questa sezione deve essere svolta in 

aggiunta alle sezioni 2, 3 e 4 (se pertinente) e 7. 

8 La sezione 6 è lasciata intenzionalmente in bianco. Questa parte deve includere esercizi dimostrativi aggiuntivi per 

l’abilitazione FI(A) strumentale (IR) decisi dall’esaminatore in accordo con il richiedente prima dell’inizio della prova. 

Questi esercizi devono essere inerenti ai requisiti di addestramento richiesti per il rilascio di un IR iniziale. 

9 Durante la prova pratica il richiedente occupa il posto normalmente occupato dal FI(A). L’esaminatore o un altro FI(A) 

fungerà da “allievo”. Il richiedente deve illustrare i relativi esercizi e dimostrare la modalità di esecuzione all’"allievo", 

secondo il caso. Poi, l’"allievo" esegue la stessa manovra compresi gli errori tipici commessi da allievi inesperti. Il 

richiedente deve correggere gli errori oralmente e/o, se necessario, intervenire. 

10 La Sezioni 1 e quelle da 2 a 7 (per le parti pertinenti) devono essere completate entro un periodo di sei mesi, ma è 

opportuno che tutte le sezioni, quando possibile, siano completate lo stesso giorno. Una insufficienza nelle sezioni 2, 3 e 4 

(quando applicabile) e 5/6 (se pertinente), comportano la ripetizione della prova su tutte le esercitazioni. L’insufficienza 

relativa alla Sezione 1, può essere ripetuta separatamente. 

11 L’esaminatore può interrompere la prova in qualsiasi fase, se ritiene che le capacità di volo o l’istruzione mostrata dal 

richiedente richiedano una nuova prova. 

12 L’esaminatore è il pilota responsabile, tranne il caso in cui un altro FI(A), previo accordo con l’esaminatore, assume le 

funzioni di pilota responsabile del volo. Le responsabilità inerenti sono disciplinate dalla regolamentazione nazionale. 

13 Per la prova pratica si segue il programma contenuto nelle sezioni dell’Appendice 2 alle JAR-FCL 1.330 & 1.345. Il 

modulo di domanda per la prova pratica e le relative caratteristiche possono essere stabilite dall’Autorità (vedere IEM FCL 

1.130). 

1-H-7



1-H-8



Contenuti della prova pratica per l’abilitazione di istruttore (FI(A)), dell’esame teorico orale e del controllo di 

addestramento. 

(Vedere JAR-FCL 1.330 & 1.345) 


a Regolamentazione aeronautica 

b Nozioni generali sugli aeromobili 

c Prestazioni di volo e pianificazione 

d Prestazioni dell’uomo e limitazioni 

e Meteorologia 

f Navigazione 

g Procedure operative 

h Principi del volo 

i Gestione amministrativa dell'addestramento 

SEZIONI 2 E 3 SELEZIONE DI ESERCIZI PRINCIPALI 

a Presentazione visiva 

b Accuratezza tecnica 

c Chiarezza di esposizione 

d Chiarezza del linguaggio 

e Tecniche d’istruzione 

f Uso di modelli ed esempi 

g Partecipazione dell’allievo 

SEZIONE 1 

ESAME TEORICO ORALE 

SEZIONE 2 

ISTRUZIONI PREVOLO 

1-H-9


a Strutturazione di una dimostrazione 

b Sincronizzazione del discorso con la dimostrazione 

c Correzione delle carenze 

d Manovra del velivolo 

e Tecnica istruzionale 

SEZIONE 3 

VOLO 

f Capacità complessive (airmanship)/Orientamento alla sicurezza 

g Posizionamento, uso dello spazio aereo 

a 

b 

c 

d 

e 

f 

g 

a 

b 

c 

d 

e 

f 

g 

SEZIONE 4 

ALTRE ESERCITAZIONI 

SEZIONE 5 

ESERCITAZIONI PER PLURIMOTORE (ME) 

1 

Azioni da effettuare a seguito di avaria a un motore subito dopo il decollo 

1 Avvicinamento con un motore e riattaccata 

1 Avvicinamento con un motore e atterraggio 

1 Queste esercitazioni devono essere dimostrate nella prova pratica per l’abilitazione a istruttore di plurimotore-pilota singolo. 

1-H-10


a 

b 

c 

d 

e 

f 

g 

a Presentazione visiva 

b Accuratezza tecnica 

c Chiarezza di esposizione 

d Chiarezza del linguaggio 

e Tecniche d’istruzione 

f Uso di modelli ed esempi 

g Partecipazione dell’allievo 

SEZIONE 6 

ESERCITAZIONI STRUMENTALI 

SEZIONE 7 

COMMENTI POST-VOLO 


1-H-11



1-H-12

SEZIONE 1 JAR-FCL 1 Subparte I 

JAR-FCL 1.420 ESAMINATORI - FINALITÀ 

Per l’esaminatore sono previste sei autorizzazioni: 

(a) Esaminatori di volo (FE (A)) 

(b) Esaminatori per l’abilitazione per tipo 

(TRE (A)) 

(c) Esaminatore per l’abilitazione per classe 

(CRE (A)) 

(d) Esaminatore per l’abilitazione al volo 

strumentale (IRE (A)) 

(e) Esaminatore per dispositivi di addestramento 

(SFE (A)) 

(f) Esaminatore per istruttori (FIE (A)) 

JAR-FCL 1.425 Esaminatori – Generalità 



(a) Requisiti preliminari 

(1) Gli esaminatori devono essere titolari di 

licenza e di abilitazione almeno corrispondenti alle licenze 

e abilitazioni per le quali essi sono autorizzati a effettuare 

prove pratiche e controlli di addestramento/professionalità 

e, salvo che non sia diversamente stabilito, devono 

impartire istruzione per le stesse licenze e abilitazioni. 

(2) Gli esaminatori devono poter operare 

nella funzione di pilota responsabile dell’aeromobile nel 

corso di una prova pratica o di un controllo di 

addestramento/professionalità e devono possedere i 

requisiti di esperienza pertinenti, specificati nelle JAR-FCL 

da 1.435 a 1.460. Quando non sia disponibile un 

esaminatore qualificato possono essere autorizzati, a 

discrezione dell’Autorità, esaminatori/ispettori, anche se 

non possiedono i requisiti relativi alle abilitazioni di 

istruttore per abilitazione per tipo/classe sopra indicati. 

(3) Chi richiede l’autorizzazione di 

esaminatore deve sostenere almeno una prova pratica nella 

funzione di esaminatore relativa all’autorizzazione 

richiesta, incluse le istruzioni per l'effettuazione della prova 

pratica, la valutazione del richiedente sottoposto a prova, i 

commenti post-volo e la registrazione/documentazione. 

Questa “Prova di accettazione per autorizzazione ad 

esaminatore” è supervisionata da un ispettore dell’Autorità 

o da un esaminatore anziano specificamente autorizzato 


(b) Funzioni multiple. Se possiedono le qualificazioni 

e i requisiti di esperienza specificati in questa Subparte per 

ogni funzione da svolgere, gli esaminatori non sono limitati 

allo svolgimento di una singola funzione, come FE(A), 

TRE(A), CRE(A), IRE(A) o FIE(A). 

(c) Osservanza delle JAR. Gli esaminatori sono 

autorizzati in conformità alla JAR-FCL 1.030. 

L’esaminatore deve attenersi alle disposizioni per la 

standardizzazione predisposte o approvate dall’Autorità 

(vedere AMC FCL 1.425 e IEM FCL 1.425) 


1-I-1 

(d) Annotazione sulla licenza. Quando alle 

annotazioni della vidimazione sulla licenza può provvedere 

direttamente l’esaminatore, egli deve: 

(1) riportare i seguenti dati: abilitazioni, data 

della prova, validità fino a...., numero 

dell’autorizzazione e firma; 

(2) inviare il modulo originale della prova 

pratica /controllo effettuati all'Autorità che 

rilascia le licenze e trattenere per se una 

copia da inserire nella documentazione 

personale. 

JAR-FCL 1.430 Esaminatori - Periodo di validità 

L’autorizzazione di esaminatore è valida per un periodo 

non superiore a tre anni. Gli esaminatori possono ottenere, 

a discrezione dell’Autorità, una nuova autorizzazione. 

JAR-FCL 1.435 Esaminatori di volo (Aeroplano) 

(FE(A)) - Attività consentite/Requisiti 

Le attività consentite al FE(A) sono di effettuare : 

(a) prove pratiche per il rilascio di una licenza 

PPL(A) e controlli di addestramento/professionalità per le 

annesse abilitazioni pilota/singolo classe/tipo, a condizione 

che l'esaminatore abbia compiuto non meno di 1000 ore di 

volo come pilota di velivolo, comprese non meno di 250 

ore di istruzione di volo; 

(b) prove pratiche per il rilascio di CPL(A) e controlli 

di addestramento/professionalità per le annesse abilitazioni 

pilota/singolo classe/tipo, a condizione che l'esaminatore 

abbia compiuto non meno di 2000 ore di volo come pilota 

di velivoli, comprese non meno di 250 ore di istruzione di 

volo. 

JAR-FCL 1.440 Esaminatore per abilitazione per tipo 

(Velivolo) (TRE-A) - Attività 

consentite/Requisiti. 

Le attività consentite a un TRE(A) sono di effettuare: 

(a) prove pratiche per il rilascio di abilitazioni per 

tipo per velivoli pluripilota; 

(b) controlli di addestramento/professionalità per la 

vidimazione e il rinnovo delle abilitazioni per 

tipo-pluripilota e dell’abilitazione al volo 

strumentale; 

(c) prove pratiche per il rilascio della licenza di 

pilota di linea ATPL(A), 

purché l’esaminatore abbia effettuato non meno di 1500 ore 

di volo come pilota su velivoli pluripilota delle quali 

almeno 500 ore devono essere come pilota responsabile e 

sia titolare o sia stato titolare di abilitazione o 

autorizzazione TRI(A).

JAR-FCL 1 Subparte I SEZIONE 1 

JAR-FCL 1.445 Esaminatore per abilitazione per 

classe (CRE (A)) - Attività consentite/Requisiti 

Le attività consentite a un CRE(A) sono di effettuare: 

(a) prove pratiche per il rilascio di abilitazioni per 

classe e tipo per velivoli pilota singolo; 

(b) controlli di addestramento/professionalità per 

la vidimazione ed il rinnovo di abilitazioni per 

classe e tipo di velivoli pilota singolo e 

vidimazione di abilitazioni al volo strumentale, 

purché l’esaminatore sia titolare di una licenza di pilota 

professionale e abbia effettuato non meno di 500 ore come 

pilota di velivoli. 

JAR-FCL 1.450 Esaminatore per abilitazione al volo 

strumentale (IRE-A) -Attività 


Le attività consentite a un IRE(A) sono di effettuare 

prove pratiche per il rilascio iniziale di abilitazioni e 

controlli di addestramento/professionalità per la 

vidimazione e il rinnovo dell’abilitazione al volo 

strumentale, 

purché l’esaminatore abbia effettuato non meno 2000 ore di 

volo come pilota di velivoli, comprese non meno di 450 ore 

di volo in IFR delle quali non meno di 250 ore come 

istruttore di volo. 

JAR-FCL 1.455 Esaminatore per dispositivi di 

addestramento di volo (Aeroplano) 

(SFE-A) - 


Le attività consentite all’esaminatore per dispositivi di 

addestramento di volo SFE(A), sono di effettuare controlli 

di addestramento/professionalità relativi alle abilitazioni 

per tipo e al volo strumentale per velivoli pluripilota, su 

simulatore di volo, purché l’esaminatore sia titolare di un 

ATPL(A), abbia compiuto non meno di 1500 ore di volo 

come pilota su velivoli pluripilota e sia qualificato a 

esercitare le attività consentite a un SFI(A) (vedere JAR- 


JAR-FCL 1.460 Esaminatore per istruttore di 

volo(Velivolo) (FIE(A)) - Attività consentite/Requisiti 

Le attività consentite a un FIE(A) sono di effettuare 

prove pratiche e controlli di addestramento/professionalità 

per il rilascio, la vidimazione e il rinnovo di abilitazioni di 

istruttori di volo, purché l’esaminatore abbia effettuato non 

meno di 2000 ore di volo come pilota su velivoli, comprese 

non meno di 100 ore di volo d’istruzione a richiedenti 

l’abilitazione FI(A). 

1-I-2 


SEZIONE 1 JAR-FCL 1 Subparte J 

SUBPARTE J –CONOSCENZE TEORICHE E 

PROCEDURE PER LO SVOLGIMENTO DEGLI 

ESAMI TEORICI PER LICENZE DI PILOTAGGIO 

PROFESSIONALI E ABILITAZIONI AL VOLO 

STRUMENTALE 

JAR-FCL 1.465 Requisiti 

Chi richiede una licenza di pilota professionale o 

l’abilitazione al volo strumentale deve dimostrare di 

possedere un livello di conoscenze appropriate alle attività 

consentite dalla licenza o abilitazione per le quali ha 

presentato domanda, superando un esame sulle materie 

teoriche in conformità alle procedure previste nelle JAR- 

FCL da 1.470 a 1.495. 

JAR-FCL 1.470 Contenuti dell’esame teorico 

(Vedere AMC FCL 1.470 (a), (b) e (c). 

(a) Chi richiede la licenza ATPL(A) deve dimostrare 

di possedere un livello di conoscenza appropriato alle 

attività consentite, nelle seguenti materie: 

Regolamentazione Aeronautica, Nozioni Generali sugli 

Aeromobili, Prestazioni di Volo e Pianificazione, 

Prestazioni Umane e Limitazioni, Meteorologia, 

Navigazione, Procedure Operative, Principi del Volo, 

Comunicazioni. La divisione delle materie in compiti 

d’esame ed i tempi da assegnare vengono concordati tra gli 

Stati membri JAA (Vedere AMC FCL 1.470(a)). 

(b) Chi richiede la CPL(A) deve dimostrare di 

possedere un livello di conoscenza appropriato alle attività 

consentite, nelle seguenti materie: Regolamentazione 

Aeronautica, Nozioni Generali sugli Aeromobili, 

Prestazioni di Volo e Pianificazione, Prestazioni Umane e 

Limitazioni, Meteorologia, Navigazione, Procedure 

Operative, Principi del Volo, Comunicazioni. La divisione 

delle materie in compiti d’esame ed i tempi da assegnare 

vengono concordati tra gli Stati membri JAA (Vedere 

AMC FCL 1.470(b)). 

(c) Chi richiede l’abilitazione IR(A) deve dimostrare 

di possedere un livello di conoscenza appropriato alle 

attività consentite, nelle seguenti materie: 

Regolamentazione Aeronautica/Procedure Operative, 

Nozioni Generali sugli Aeromobili, Prestazioni di Volo e 

Pianificazione, Prestazioni Umane e Limitazioni, 

Meteorologia, Navigazione, Comunicazioni. La divisione 

delle materie in compiti d’esame ed i tempi da assegnare 

vengono concordati tra gli Stati membri JAA (Vedere 

AMC FCL 1.470(c)). 

JAR-.FCL 1.475 Questionari d'esame 

(Vedere IEM FCL 1.475(a) e (b) 

(Vedere AMC FCL 1.470 (a),(b) e 

(c)) 

(a) Banca Centrale dei Questionari. Le domande 

attinenti ai programmi (vedere AMC FCL 1.470(a), (b) e 

(c) vengono gestite da una Banca Centrale dei Questionari 

JAA (CQB). Le domande inserite nella CQB sono scritte in 

inglese, secondo il metodo descritto nelle IEM FCL 

1.475(a), con uso di abbreviazioni (vedere IEM FCL 

1.475(b)), e compilate in una forma compatibile per 

l'elaborazione elettronica. Le domande sono del tipo a 

risposta multipla. L'Autorità può, se lo ritiene opportuno, in 

base alla JAR-FCL 1.480, presentare diversamente le 

domande d’esame. 

1-J-1 

(b) Pubblicazione. Esempi di domande a risposta 

multipla vengono pubblicate saltuariamente dalle JAA. 

JAR-FCL 1.480 Procedure d’esame 

(Vedere AMC FCL 1.470 (a), (b) e 

(c) 


(a) Frequenza. Uno Stato membro JAA deve dare al 

richiedente l’opportunità di effettuare l’esame richiesto 

secondo le procedure stabilite in questa Subparte. Un 

esame completo per una licenza o per un’abilitazione al 

volo strumentale comprende un esame su tutti gli argomenti 

specificati in AMC FCL 1.470 (a), (b) e (c). L’Autorità può 

permettere al richiedente la licenza ATPL(A) che deve 

sostenere l’intera prova, di suddividere la prova d’esame in 

due parti. Queste due parti sono considerate parti di una 

singola sessione. In questi casi, le materie oggetto d’esame 

in ogni singola parte e l’intervallo tra le due parti sono 

stabilite dall’Autorità. 

(b) Lingua da usare. L’esame si svolge nella lingua 

prescelta dall’Autorità. L’Autorità è tenuta a informare il 

richiedente sulla lingua utilizzata per lo svolgimento della 

prova d’esame. 

(c) Contenuti. Le domande per l’esame vengono 

scelte dalle Autorità estraendole dal CQB secondo un 

metodo comune (vedere IEM FCL 1.480) che consente di 

coprire l’intero programma in ogni materia. I contenuti 

delle domande non devono essere cambiate, salvo che non 

si renda necessario per ragioni legate alla traduzione nella 

lingua nazionale. Lo stile della risposta a domande che 

richiedano calcoli numerici o interpretazioni grafiche, 

possono essere variate in altre forme considerate più 

consone dall'Autorità. L’esame di comunicazione può 

essere svolto separatamente da quello degli altri argomenti, 

su decisione dell’Autorità. Chi ha già superato la prova 

sulle comunicazioni in occasione di precedenti esami di 

VFR o IFR, non deve essere riesaminato nelle relative 

sezioni già superate.

JAR-FCL 1 Subparte J SEZIONE 1 

(d) Esami orali. Gli esami scritti o quelli per i quali è 

prtevisto l'uso del computer non possono essere sostituiti da 

esami orali. 

(e) Materiale ausiliario. L’Autorità mette a 

disposizione le carte, mappe e fogli con i dati necessari per 

rispondere alle domande. Mette pure a disposizione un 

calcolatore elettronico fornito di memoria a quattro 

funzioni o più. Il richiedente non può usare altri calcolatori 

o memorie elettroniche. 

(f) Sicurezza. L’identità del richiedente deve essere 

accertata prima di iniziare la prova d’esame. 

(g) Riservatezza. I contenuti della documentazione 

d’esame sono considerati confidenziali. 

JAR-FCL 1.485 Responsabilità del richiedente 

(a) Il richiedente deve effettuare l’insieme delle 

prove d’esame in un solo Stato membro JAA. 

(b) Il richiedente produrre documentazione 

all’Autorità che procede alla prova d’esame, che la 

preparazione per gli esami è stata effettuata in conformità 

alle JAR-FCL. 

(c) Se l’Autorità accerta che il richiedente viola, 

durante lo svolgimento della prova, le procedure d’esame, 

la violazione comporta l’esclusione dalla prova stessa, sia 

che si tratti dell’esame di una singola materia che 

dell’intera prova. 

JAR-FCL 1.490 Criteri di valutazione 

(a) L’idoneità per ogni compito delle prove d’esame 

è attribuita quando il richiedente risponde al 75% delle 

domande della stessa prova. Non sono previste penalità per 

le risposte. 

(b) Un’idoneità parziale è attribuita al richiedente che 

ottiene l’idoneità almeno nel 50% dei compiti d’esame 

relative ad un’intera prova. Quando la prova d’esame 

iniziale viene suddivisa in due parti, l’idoneità parziale è 

determinata dalla somma delle idoneità totali conseguite. 

(c) Il richiedente che consegue una idoneità parziale, 

deve completare tutte le prove d’esame non ancora svolte. 

Non è consentito suddividere in due parti la ripetizione 

dell’esame. Chi non consegue l’idoneità per tre volte, deve 

ripetere l’intero esame come previsto per la prima prova. 

Prima di ripetere l’intera prova, deve svolgere 

l’addestramento stabilito dall’Autorità. 

(d) Salvo quant'altro disposto nelle JAR, si considera 

che il richiedente ha superato l’esame teorico prescritto per 

la relativa licenza o abilitazione, quando consegue 

l’idoneità in tutte le materie previste entro un periodo di 12 

mesi per la CPL(A) e IR(A) e 18 mesi per l'ATPL(A), a far 

data dalla fine del mese in cui il richiedente ha iniziato la 

prima prova di un esame. 

(e) Il richiedente che non ottiene l’idoneità in tutti i 

relativi compiti d’esame, o quale che sia numero inferiore 

di compiti ammesso dalle JAR-FCL, entro il tempo 

specificato nel precedente punto (d), deve essere sottoposto 

ad un nuovo esame, come previsto per la prima prova. 

1-J-2 

JAR-FCL 1.495 Periodo di validità delle prove 

teoriche superate 

(a) L’idoneità nell’esame teorico per la CPL(A) o 

IR(A) conseguita in conformità con le JAR-FCL 1.490 è 

valida per il rilascio della CPL(A) o IR(A) per un periodo 

di 36 mesi dalla data della prima idoneità parziale o totale 

conseguita nel relativo esame. 

(b) Quando l’abilitazione al volo strumentale IR(A) è 

stata ottenuta in conformità con il precedente punto (a), 

l'idoneità conseguita nell’esame teorico per l'ATPL(A) 

rimane valida per un periodo di 7 anni dall'ultima data di 

validità della IR(A) annotata sulla licenza CPL(A) per il 

rilascio di una ATPL(A). 

(c) L’idoneità nell’esame teorico per ATPL (A) 

rimane valida per un periodo di 7 anni dall’ultima data di 

validità dell’abilitazione al tipo vidimata sulla licenza di 

volo. 



SEZIONE 2 - METODI ACCETTABILI DI RISPONDENZA (AMC) 

MATERIALE INTERPRETATIVO ED ESPLICATIVO (IEM) 

1 Generalità 

1.1 Questa sezione contiene i metodi accettabili di rispondenza (AMC) e il Materiale interpretativo ed esplicativo 

(IEM), che si è convenuto di inserire nelle JAR-FCL 1. 

1.2 Se per uno specifico paragrafo non sono previsti AMC e IEM significa che non si è ritenuta necessaria alcuna 

documentazione suppletiva. 

2 Presentazione 

2.1 Gli AMC e IEM si presentano a piena pagina con fogli separati e ogni foglio è identificato dalla data di 

pubblicazione o dal numero di emendamento con il quale il documento è stato emendato o ripubblicato. 

2.2 È stato usato un metodo di numerazione per cui gli AMC o IEM presentano la stessa numerazione dei paragrafi JAR 

cui si riferiscono. Il numero è preceduto dalle lettere AMC o IEM per distinguerlo dalle disposizioni JAR stesse. 

2.3 Le sigle AMC e IEM indicano anche la natura dei documenti, e a questo fine i due documenti sono definiti come 

segue: 

Metodi accettabili di rispondenza (AMC) indicano gli strumenti, o più strumenti alternativi, ma non necessariamente gli 

unici che possono essere utilizzati per ottemperare alle disposizioni. Va tuttavia notato che quando viene elaborato un nuovo 

AMC, questo (che può essere aggiunto a un AMC esistente) viene inserito come emendamento nel documento mediante la 

procedura NPA. 

Il materiale interpretativo ed esplicativo serve per illustrare il significato delle disposizioni. 

2.4 Nuovi AMC e IEM possono, in un primo momento, essere resi subito disponibili mediante la pubblicazione di 

Foglio di istruzioni provvisorie (TGL- Temporary Guidance Leaflet). TGL relative alle Licenze possono essere reperite nelle 

Documentazioni Amministrative e di Guida, Sezione 5 – Licenze del Personale – Parte 3; Istruzioni Provvisorie. Le procedure 

abbinate ai TGL sono incluse nelle procedure di applicazione comuni, Sezione 5 – Licenze del Personale, Parte 2, Capitolo 7. 

Nota: Chiunque ritiene che possano esservi AMC e IEM alternative a quelle pubblicate deve sottoporre una proposta 

particolareggiata al Direttore JAA delle Licenze, con una copia per il Direttore della Regolamentazione, per l’esame da parte del 

JAA. Le possibili alternative AMC o IEM, non possono essere utilizzate fino a che non sono pubblicate dalle JAA come AMC, 

IEM o TGL. 

2.5 Le Note Esplicative non facenti parte delle AMC o IEM compaiono con carattere più piccolo. 

2.6 Il nuovo testo, emendato o corretto viene inserito tra parentesi. 

2-0-1

JAR-FCL 1 SEZIONE 2 


2-0-2

SEZIONE 2 JAR-FCL 1 Subparte A 


Abbreviazioni 

A Velivolo 

A/C Aeromobile 

AMC Metodi accettabili di rispondenza 

AMC Centro aeromedico 

AME Medico esaminatore autorizzato 

AMS Sezione aeronautica 

ATC Controllo traffico aereo 

ATPL Licenza di pilota di linea 

CFI Capo istruttore volo 

CGI Capo istruttore a terra 

CP Copilota 

CPL Licenza di pilota commerciale 

CRE Esaminatore abilitazioni per classe 

CRI Istruttore abilitazione per classe 

CQB Banca centrale questionari 

AMC/IEM A - REQUISITI GENERALI 

FCL Licenze di pilotaggio 

FE Esaminatore di volo 

F/E Tecnico di volo 

FI Istruttore di volo 

FIE Esaminatore istruttori di volo 

FNTP Allenatore di volo per procedure di navigazione 

FS Simulatore di volo 

FTD Dispositivo di addestramento al volo 

FTO Organizzazione di Addestramento 

H Elicottero 

HT Direttore dell’addestramento 

ICAO Organizzazione internazionale dell’aviazione civile 

IEM Materiale interpretativo ed esplicativo 

IFR Regole del volo strumentale 

IMC Condizioni meteorologiche di volo strumentale 

IR Abilitazione al volo strumentale 

IRE Esaminatore abilitazione al volo strumentale 

IRI Istruttore abilitazione al volo strumentale 

JAA Autorità aeronautiche associate 

JAR Disposizioni aeronautiche comuni 

LOFT Addestramento di volo orientato alla linea 

2 - A - 1

JAR-FCL 1 Subparte A SEZIONE 2 

MCC Coordinamento di un equipaggio pluripilota 

ME Plurimotore 

MEL Lista degli Equipaggiamenti minimi 

MEP Plurimotore alternativo 

MET Plurimotore turboelica 

MPA Velivolo pluripilota 

MPH Elicottero pluripilota 

nm Miglia nautiche 

OML Operazioni con equipaggio multiplo 

OSL Operazioni con pilota di sicurezza 

OTD Altri dispositivi di addestramento 

PF Pilota ai comandi 

PIC Pilota responsabile 

PICUS Pilota responsabile sotto supervisione 

PNF Pilota non ai comandi 

PPL Licenza di pilota privato 

R/T Radiotelefonia 

SE Monomotore 

SEP Monomotore a pistoni 

SET Monomotore turboelica 

SFE Esaminatore per dispositivi di addestramento 

SFI Istruttore per dispositivi di addestramento 

SPA Velivolo pilota singolo 

SPH Elicottero pilota singolo 

SPIC Allievo con funzioni di pilota responsabile 

STD Dispositivi d’addestramento specifici 

TMG Motoaliante 

TR Abilitazione per tipo 

TRE Esaminatore abilitazione per tipo 

TRI Istruttore abilitazione per tipo 

TRTO Centro per l’addestramento per le abilitazioni per tipo 

VFR Regole per il volo a vista 

VMC Condizioni meteorologiche di volo a vista 

ZFTT Addestramento a tempo di volo zero 


2-A-2


AMC FCL 1.005 & 1.015 

Conoscenze richieste per il rilascio di una licenza JAR-FCL sulla base di una licenza nazionale rilasciata da uno 

Stato Membro JAA o per la convalida di licenze di uno Stato non membro JAA. 

JAR FCL PARTE 1 (velivolo) 

JAR-FCL SUBPARTE A - DISPOSIZIONI GENERALI 

- 1.010 - Titolo per svolgere attività di pilotaggio 

- 1.015 - Accettazione delle licenze, abilitazioni, autorizzazioni, approvazioni e certificati 

- 1.016 - Accredito per il titolare di una licenza rilasciata da uno Stato-non membro delle JAA 

- 1.017 Autorizzazioni/Abilitazioni per attività particolari 

- 1.020 - Riconoscimento dell’attività di volo militare 

- 1.025 - Validità delle licenze e abilitazioni 

- 1.026 - Requisiti di esperienza recente per piloti che operano in conformità alle JAR-OPS 1 

- 1.035 - Idoneità medica al volo 

- 1.040 - Deficienza nell’idoneità psicofisica 

- 1.050 - Attribuzione del tempo di volo 

- 1.060 - Limitazioni delle attività consentite ai titolari di licenza con 60 o più anni di età 

- 1.080 - Registrazione del tempo di volo 

- Appendice 1 alle JAR-FCL 1.005 Requisiti minimi per il rilascio di una licenza/autorizzazione JAA sulla base 

di una licenza/autorizzazione nazionale rilasciata da uno Stato membro JAA. 

- Appendice 1 alle JAR-FCL 1.015 - Requisiti minimi per la convalida di licenze di pilotaggio di Stati non-membri JAA. 

JAR-FCL SUBPARTE C - LICENZA DI PILOTA PRIVATO 

- 1.100 - Età minima 


- 1.110 - Attività consentite e condizioni 

- 1.120 - Esperienza e accrediti 

JAR-FCL SUBPARTE D - LICENZA DI PILOTA COMMERCIALE 




- 1.155 - Esperienza e accrediti 

JAR-FCL SUBPARTE E - ABILITAZIONE AL VOLO STRUMENTALE 

- 1.175 - Prescrizioni dell’abilitazione al volo strumentale 


- 1.185 - Validità, vidimazione e rinnovo 

2 - A - 3


JAR-FCL SUBPARTE F – ABILITAZIONI PER TIPO E CLASSE 

- 1.215 - Divisione delle abilitazioni per classe 

- 1.220 - Divisione delle abilitazioni per tipo 

- 1.225 - Casi un cui sono richieste abilitazioni per classe e tipo 

- 1.235 - Attività consentite, numero e varianti 

- 1.240 - Requisiti 


- 1.250 - Abilitazione per tipo: velivoli pluripilota - condizioni 

- 1.255 - Abilitazione per tipo: velivoli pilota singolo -condizioni 

- 1.260 - Abilitazione per classe - Condizioni 

- 1.261 - Abilitazione per tipo e classe - Teoria e istruzione di volo 

- 1.262 - Abilitazione per tipo e classe – Prova pratica 

- Appendice 1 alle JAR-FCL da 1.240 e 1.295 - Prova pratica e controllo di addestramento/professionalità per abilitazione 

per Classe/Tipo e e per ATPL 

- Appendice 2 alle JAR-FCL da 1.240 e 1.295 - Programmi per ATPL(A) - abilitazione per tipo/addestramento/prova pratica 

e controllo di addestramento/professionalità per velivoli pluripilota 

- Appendice 3 alle JAR-FCL 1.240 - Programmi d’addestramento per abilitazione per Classe/tipo e controlli di 

addestramento per velivoli monomotore e plurimotore a pilota singolo 

JAR-FCL SUBPARTE G - LICENZA DI PILOTA DI LINEA (ATPL) 




- 1.280 - Esperienza 

JAR- FCL 3 (PARTE MEDICA) 

JAR- FCL SUBPARTE A - REQUISITI GENERALI 

- 3.095 Medicina aeronautica - Esami medici (3.095(a) e (b) 

- 3.105 Periodo di validità dei certificati medici 

- 3.110 Requisiti per gli accertamenti medici 

- 3.115 Uso di medicinali e droghe 

- 3.120 Responsabilità del richiedente 

2-A-4


JAR-OPS SEZIONE 1 - REQUISITI GENERALI 

JAR- OPS SUBPARTE A- CAMPO DI APPLICAZIONE 

- 1.001 - Campo di applicazione 

JAR- OPS SUBPARTE B - GENERALITÀ 

- 1.005 - Generalità 

- 1.010 - Deroghe 

- 1.015 - Direttive operative 

- 1.025 - Linguaggio comune 

- 1.030 - Equipaggiamento minimo - Responsabilità degli operatori 

- 1.040 - Equipaggio plurimo rinforzato 

- 1.060 - Ammaraggio 

- 1.065 - Trasporto di munizioni e armi da guerra 

- 1.070 - Trasporto di munizioni e armi per lo sport 

- 1.075 - Metodi per il trasporto di persone 

- 1.085 - Responsabilità dell’equipaggio 

- 1.090 - Autorità del comandante 

- 1.100 - Ammissione nella cabina di pilotaggio 

- 1.105 - Trasporto abusivo 

- 1.110 - Dispositivi elettronici portatili 

- 1.115 - Alcol e droghe 

- 1.120 - Attentati alla sicurezza 

- 1.130 - Manuali da disporre a bordo 

- 1.135 - Informazioni aggiuntive e moduli disponibili a bordo 

- 1.140 - Informazioni da tenere a terra 

- 1.145 - Potere d’ispezione 

- 1.150 - Preparazione della documentazione e delle registrazioni 

- 1.160 - Conservazione, produzione e uso delle registrazioni del Registratore di volo 

JAR- OPS SUBPARTE D - PROCEDURE OPERATIVE 

- 1200 - Manuale operativo 

- 1210 - Formulazione delle procedure 

- 1225 - Minimi operativi d’aerodromo 

- 1260 - Trasporto di persone con limitazioni al movimento 

- 1265 - Trasporto di persone non gradite, detenute o sottoposte a vigilanza 

- 1270 - Stivaggio di bagagli e merce 

- 1280 - Poltrone passeggeri 

- 1285 - Istruzioni ai passeggeri 

- 1290 - Preparazione del volo 

- 1295 - Scelta degli aerodromi 

2 - A - 5


- 1300 - Presentazione del Piano di volo ATC 

- 1305 - Carico e scarico del carburante durante l’imbarco dei passeggeri, con passeggeri a bordo o durante lo sbarco 

- 1310 - Punto di ritrovo dell’equipaggio negli aeroporti 

- 1315 - Mezzi di assistenza per l’evacuazione di emergenza 

- 1320 - Poltrone, cinture e bretelle di sicurezza 

- 1325 - Misure di sicurezza in cabina passeggeri e nella cambusa 

- 1330 - Accessibilità dell’equipaggiamento di emergenza 

- 1335 - Disposizioni per il fumo di sigarette, sigari e pipa a bordo 

- 1340 - Analisi delle condizioni meteorologiche 

- 1345 - Ghiaccio e altri contaminanti 

- 1350 - Rifornimento olio e carburante 

- 1355 - Limitazioni al decollo 

- 1360 - Applicazione dei minimi al decollo 

- 1365 - Altitudini minime di crociera 

- 1370 - Simulazione di situazioni anormali di volo 

- 1375 - Regolazione del consumo carburante in volo 

- 1385 - Uso dell’ossigeno 

- 1390 - Radiazioni cosmiche 

- 1395 - Avvisi di prossimità del suolo 

- 1400 - Limitazioni per l’avvicinamento e l’atterraggio 

- 1405 - Inizio e completamento di un avvicinamento 

- 1410 - Procedure operative - Altezza di soglia pista 

- 1415 - Giornale di bordo 

- 1420 - Rapporti su avvenimenti a bordo 

- 1425 - Rapporti sugli incidenti 

- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.305 - Carico e scarico del carburante durante l’imbarco dei passeggeri, con passeggeri a 

bordo o durante lo sbarco 

- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.375 - Regolazione del consumo carburante in volo 

JAR- OPS SUBPARTE E - OPERAZIONI OGNI TEMPO 

- 1.435 - Terminologia 

- 1.440 - Operazioni con bassa visibilità - Regole operative generali 

- 1.445 - Operazioni con bassa visibilità - Considerazioni sugli aerodromi 

- 1.450 - Operazioni con bassa visibilità - Addestramento e qualificazione 

- 1.455 - Operazioni con bassa visibilità - Procedure operative 

- 1.460 - Operazioni con bassa visibilità - Equipaggiamento minimo 

- 1.465 - Minimi operativi VFR 

- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.430 - Minime operative d’aerodromo 

2-A-6


- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.430 (c) - Categorie di velivoli - Operazioni ognitempo 

JAR- OPS SUBPARTE J - MASSA E BILANCIAMENTO 

- 1.625 - Massa e bilanciamento - Documentazione 

JAR- OPS SUBPARTE K - STRUMENTAZIONE ED EQUIPAGGIAMENTI 

- 1.630 - Introduzione a carattere generale 

- 1.640 - Luci operative del velivolo 

- 1.650 - Operazioni diurne VFR - Strumenti di volo e di navigazione ed equipaggiamento relativo 

- 1.652 - IFR o operazioni notturne - Strumenti di volo, di navigazione e relativo equipaggiamento 

- 1.660 - Sistemi di avviso di bassa quota 

- 1.665 - Avvisi di prossimità del suolo 

- 1.670 - Radar meteorologico di bordo 

- 1.675 - Sistemi operativi antighiaccio 

- 1.680 - Equipaggiamento per la rivelazione di radiazioni cosmiche 

- 1.690 - Sistema interfonico tra membri d’equipaggio 

- 1.695 - Sistema di altoparlanti per le comunicazioni ai passeggeri 

- 1.700 - Registrazione delle conversazioni in cabina di pilotaggio - 1 

- 1.705 - Registrazione delle conversazioni in cabina di pilotaggio - 2 

- 1.710 - Registrazione delle conversazioni in cabina di pilotaggio -3 

- 1.715 - Registrazione dei parametri di volo -1 



- 1.770 - Ossigeno supplementare - velivoli pressurizzati 

- 1.775 - Ossigeno supplementare - velivoli non pressurizzati 

- 1.780 - Equipaggiamento di protezione della respirazione dell’equipaggio 

- 1.820 - Localizzatore automatico d’emergenza 

JAR- OPS SUBPARTE N - EQUIPAGGIO DI VOLO 

- 1.940 - Composizione dell’ equipaggio di volo 

- 1.945 - Addestramento sul velivolo e controlli relativi 

- 1.950 - Addestramento per le sole differenze e familiarizzazione 

- 1.955 - Nomina a Comandante 

- 1.960 - Comandante titolare di Licenza di Pilota Commerciale 

- 1.965 - Addestramento periodico e controllo 

- 1.968 - Qualificazione del pilota ad operare da entrambi i posti di pilotaggio 

- 1.970 - Esperienza recente 

- 1.975 - Pilota responsabile - Qualificazione e competenza in rotta e sugli aeroporti 

- 1.978 - Programma di qualificazione avanzata 

- 1.980 - Operazioni su più di un tipo di velivolo o varianti 

- 1.985 - Registrazione dell’addestramento 

2 - A - 7


- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.940 - Cambio in volo di membri d’equipaggio 

- Appendice 2 alle JAR-OPS 1.940 - Operazioni con pilota singolo in IFR o di notte 

- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.965 - Addestramento periodico e controlli - Piloti 

- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.968 - Qualificazione del pilota a operare su entrambi i posti di pilotaggio 

JAR- OPS SUBPARTE O - EQUIPAGGIO DI CABINA 

- 1.990 - Numero e composizione dell’equipaggio di cabina 

JAR- OPS SUBPARTE P - MANUALI, GIORNALI DI BORDO E REGISTRAZIONI 

- 1.1040 - Regole generali per i Manuali Operativi 

- 1.1045 - Manuale operativo - Struttura e contenuti 

- 1.1050 - Manuale di volo del velivolo 

- 1.1055 - Giornale di bordo 

- 1.1060 - Piano di volo operativo 

- Appendice 1 alle JAR-OPS 1.1045 - Contenuti del Manuale Operativo 

JAR- OPS SUBPARTE Q - LIMITI DEI TEMPI DI VOLO E DI SERVIZIO E DISPOSIZIONI RELATIVE AI 

TEMPI DI RIPOSO 

SPAZIO RISERVATO 

JAR- OPS SUBPARTE R - TRASPORTO VIA AEREA DI MERCI PERICOLOSE 

- 1.1215 - Informazioni relative 

JAR- OPS SUBPARTE S - SICUREZZA 

- 1.1235 - Requisiti di sicurezza 

- 1.1240 - Programmi di addestramento 

- 1.1245 - Rapporti su atti illeciti 

- 1.1250 - Lista di controllo per le procedure di ricerca 

- 1.1255 - Misure di sicurezza relative alla cabina di pilotaggio 

2-A-8



Validità dei certificati medici 

Questa IEM è una riproduzione dei requisiti specificati nella JAR-FCL 3.105 

JAR-FCL 3.105 Periodo di validità dei certificati medici 

a) Periodo di validità. Un certificato medico è valido dalla data della visita medica iniziale per i periodi: 

(1) Certificati di Classe I, 12 mesi salvo per coloro che hanno superato il 40° anniversario di nascita, nel qual 

caso la visita è ridotta a 6 mesi. 

(2) Certificato medico di classe 2, 60 mesi fino all'età di 30 anni, poi 24 mesi fino all'età di 50 anni, 12 mesi 

fino all'età di 65 anni e 6 mesi successivamente. 

(3) La data di scadenza del certificato medico è calcolata sulla base delle informazioni contenute in (1) e (2). 

(4) In deroga a quanto stabilito al punto (2) sopra, un certificato medico rilasciato prima del 30° compleanno del 

titolare non sarà ritenuto valido dopo il 32° compleanno. 

(b) Visite periodiche. Se la visita medica periodica viene effettuata fino a 45 giorni prima della data di scadenza calcolata 

come stabilito nel paragrafo (a), la validità del nuovo certificato si estende dalla data di scadenza del precedente 

certificato medico fino al termine del periodo disposto in (a) (1) e (2) in quanto applicabile. 

(c) Visite di rinnovo. Se la visita medica non viene effettuata entro i 45 giorni precedenti così come indicato nel 

soprariportato punto (b), la data di scadenza sarà calcolata come stabilito nel paragrafo (a) con decorrenza dalla data della 

più recente visita medica. 

(d) Requisiti per le visite periodiche e di rinnovo. I requisiti per le visite periodiche e di rinnovo di un certificato medico 

sono gli stessi stabiliti per il rilascio del certificato iniziale, eccetto che non sia diversamente e specificamente stabilito. 

(e) Riduzione del periodo di validità. Il periodo di validità di un certificato medico può essere ridotto da un AME 

(esaminatore medico autorizzato) sentito l’AMS (Sezione aeromedica), se le condizioni cliniche lo richiedono. 

(f) Esame straordinario. Quando l'Autorità abbia ragionevoli dubbi sulla persistenza dello stato di buona salute di un 

titolare di certificato medico, l’AMS Sezione Aeromedica può richiedere che questi venga sottoposto a ulteriori esami 

clinici. Il rapporto dovrà essere inviato all’AMS. 

Vedere anche Appendice 1 alle JAR-FCL 3.105. 

2 - A - 9



Funzioni del pilota di sicurezza 


INTRODUZIONE 

1 Il pilota di sicurezza è un pilota qualificato a operare come PIC sulla classe/tipo di velivolo, ed è presente a bordo 

allo scopo di assumere il controllo del velivolo nel caso il pilota responsabile, che possiede un certificato medico con specifica 

limitazione, dovesse divenire inabile. 

2 Alla persona che opera come pilota di sicurezza devono essere date informazioni sui seguenti argomenti: 

a) nozioni fondamentali sul ruolo del pilota di sicurezza; 

b) attribuzione del tempo di volo come pilota di sicurezza; 

c) tipologia delle restrizioni mediche che impediscono a un particolare pilota di svolgere funzioni da solo pilota a bordo; 

d) funzione e responsabilità del pilota di sicurezza; e 

e) note informative per facilitare lo svolgimento delle funzioni da parte del pilota di sicurezza . 

3 È opportuno che il titolare di una licenza, con limitazioni a volare col pilota di sicurezza, riceva al momento del 

rilascio o rinnovo del relativo certificato medico con la limitazione, un foglio informativo con istruzioni per la persona che 

svolgerà le funzioni di pilota di sicurezza.. Un esempio di tale foglio è riportato qui di seguito. 

FOGLIO INFORMATIVO 

Considerazioni di carattere generale 

4 Le note che seguono tendono a facilitare lo svolgimento della funzione di pilota di sicurezza. Il pilota che Lei assiste 

è stato giudicato, dalla Sezione Medica dell’Autorità, non idoneo a volare come solo pilota a bordo in attività privata, ma 

idoneo a volare con un pilota di sicurezza. Nonostante ciò possa apparire preoccupante dal punto di vista medico, il livello per 

questa categoria di piloti rimane ancora alto, e possono condurre senza difficoltà una normale vita di terra. Le probabilità che 

emerga un qualche problema durante il volo rimane, pertanto, remota. Tuttavia, come per qualsiasi altro aspetto inerente la 

sicurezza del volo, anche le possibilità remote debbono essere riconosciute e, per quanto possibile, eliminate. Questo è lo 

scopo che si intende perseguire con la prescrizione della presenza del pilota di sicurezza. 

5 A meno che non debba intervenire e assumere il controllo del velivolo, Lei è considerato in soprannumero a bordo e 

non può attribuirsi alcun tempo di volo. Deve sottoporsi ai controlli e possedere l’abilitazione per il velivolo in corso di 

validità. Il velivolo deve essere dotato di doppi comandi, e Lei deve essere abilitato a volare negli spazi aerei alle condizioni 

stabilite. 

6 È bene che Lei abbia qualche cognizione sulle condizioni mediche del pilota assistito e dei problemi che potrebbero 

insorgere nel corso del volo. Questi potrebbero esser dovuti a improvviso o subdolo impedimento del pilota che in altre 

circostanze opera in condizioni di perfetta normalità. Talvolta può trattarsi di una condizione sempre presente (quale, in certe 

circostanze una ridotta capacità visiva a un occhio, o una gamba amputata) che potrebbe dar luogo a difficoltà in circostanze 

particolari. 

7 In caso di volo con un pilota soggetto a una qualche forma di impedimento, Lei dovrebbe sorvegliare in modo 

particolare le fasi critiche del volo ( come il decollo e l’avvicinamento). Può essere utile usare d’abitudine forme di domande e 

risposte, come si usa nel trasporto commerciale. Se il pilota ha un effettivo impedimento, le due priorità fondamentali sono di 

assumere il controllo del velivolo ed impedire che comprometta il funzionamento dei comandi di volo. Il miglior modo per 

prevenire quest’ultima situazione, è di indossare sempre le cinture di sicurezza comprese le spalliere (che non devono essere del 

tipo a inerzia). Nel caso di un impedimento permanente dovrebbe essere possibile prevedere quando l’aiuto si renda necessario 

( frenare a fondo, ad esempio) e intervenire opportunamente. Altri aspetti da considerare sono i seguenti: 

2-A-10


a) Esaminare il certificato medico per verificare se la restrizione medica che interessa il pilota con funzioni PIC è vincolata 

alla presenza di particolari comandi adattati, o a uno specifico tipo di velivolo. In caso positivo, accertarsi che tali 

prescrizioni vengano osservate. 

b) Prima del volo, vanno concordate con il PIC le circostanze nelle quali è bene che il pilota di sicurezza intervenga e assuma 

il controllo del velivolo. Nel prendere accordi, stabilire anche gli aiuti che il PIC desidera nella condotta del velivolo. Se 

l’aiuto è richiesto, è opportuno che venga definito con chiarezza, per evitare pericolose confusioni durante il volo tra Lei ed 

il PIC. Ciò è particolarmente importante quando si tratti di eventi che si svolgono rapidamente e il velivolo sia vicino al 

suolo, per esempio, durante il decollo o in avvicinamento finale per l’atterraggio. 

c) Tenere ben presente che il pilota di sicurezza non è solo un passeggero, ma potrebbe essere chiamato, in ogni momento 

del volo, ad assumere il controllo del velivolo. Pertanto deve essere pronto per tutta la durata del volo. 

d) Tenere presente che si sono verificati incidenti con due piloti qualificati a bordo, quando ciascuno di essi riteneva che 

l’altro avesse il controllo dei comandi. Ci deve essere uno scambio di informazioni tra Lei e il PIC perché sia ben chiaro 

chi ha il controllo dei comandi in ogni momento del volo. La frase “Ho io i comandi” da parte di un pilota, e la risposta 

“Tu hai i comandi” da parte dell’altro pilota, costituisce un mezzo semplice ed efficace per realizzare tale comunicazione. 

e) Per evitare di confondere e distrarre il PIC in volo, è bene che il pilota di sicurezza tenga mani e piedi ben lontani dai 

comandi, a meno che non si vengano a creare situazioni tali da richiedere che egli assuma il controllo del velivolo. 


2 - A - 11




(Vedere Appendice 1a e 2 alle Jar-FCL 1.055 

(Vedere IEM No. 1 alle JAR-FCL 1.055 

1) In conformità alle Appendici 1a e 2 alle JAR FCL 1.055, per ottenere l’approvazione, una FTO e un TRTO devono 

stabilire e mantenere un sistema di qualità. La presente AMC fissa gli obbiettivi di tale sistema e presenta un criterio di 

rispondenza di come gli elementi devono essere inclusi e come il sistema deve essere integrato nell’organizzazione. 

2) Le ragioni che richiedono l’adozione di un sistema di controllo della qualità risiedono nella necessità di giungere a una 

distinta assegnazione di ruoli tra Autorità e Organizzazioni d’addestramento mediante la creazione di una chiara 

suddivisione tra responsabilità di regolamentazione e controllo da un lato, e responsabilità nello svolgimento dell’attività 

d’addestramento dall’altro. Pertanto le Organizzazioni d’addestramento debbono stabilire un sistema mediante il quale 

siano in grado di monitorare le proprie attività, di individuare le deviazioni dalle regole e dagli standard, di assumere 

provvedimenti correttivi ed assicurare così la conformità ai regolamenti emessi dall’Autorità e alle loro proprie regole. 

Un sistema di qualità corretto ed efficace renderà possibile all’Autorità di effettuare le ispezioni e l’attività di sorveglianza 

in modo efficiente, con impiego contenuto di risorse. 

3) È palese che lo scopo e la complessità di un sistema di qualità deve riflettere la grandezza e la complessità 

dell’Organizzazione di addestramento e le relative attività. Gli obiettivi e gli stessi principi si applicano, tuttavia, a 

qualsiasi Organizzazione d’addestramento, quale sia la sua grandezza e complessità. 

Infatti, in Organizzazioni di limitate dimensioni, il sistema di qualità può essere semplice e integrato nell’organizzazione 

di base, mentre organizzazioni più grandi con attività di addestramento di maggiore complessità dovranno stabilire 

sistemi di qualità separati e indipendenti nell’ambito dell’organizzazione generale. 

4) Per la determinazione della grandezza e complessità nel presente contesto si applicano i seguenti criteri guida: 

- Organizzazioni d’addestramento che impiegano 5 istruttori o meno, sono considerate molto piccole; 

- Organizzazioni d’addestramento che impiegano tra 6 e 20 istruttori sono considerate piccole; 

Nella determinazione della complessità,verranno considerati fattori quali il numero dei tipi di aeromobili usati per 

l’addestramento, la varietà dei corsi offerti, la distribuzione territoriale delle attività d’addestramento (p.e. l’uso dei satelliti), la 

varietà degli accordi con altre Organizzazioni d’addestramento, ecc. 

5) In un sistema di qualità di ogni FTO o TRTO devono essere chiaramente identificabili i seguenti cinque elementi: 

a) individuazione della politica addestrativa dell’organizzazione e degli standard addestrativi e di sicurezza del 

volo; 

b) determinazione e assegnazione delle responsabilità, delle risorse, dei criteri organizzativi e operativi, che 

consentono la realizzazione delle politiche e standard d’addestramento e di sicurezza del volo stabiliti; 

c) sistema di controllo continuo di tali politiche e standard d’addestramento e di sicurezza del volo stabiliti; 

d) individuazione con relativa registrazione e documentazione delle deviazioni dalle politiche e dagli standard 

d’addestramento e sicurezza di volo con la necessaria analisi, valutazione e correzione di tali deviazioni; 

e) valutazione delle esperienze e delle tendenze concernenti le politiche e gli standard d’addestramento e di 

sicurezza di volo. 

6) La IEM No. 1 alle JAR-FCL 1.055 descrive in maggior dettaglio gli obiettivi, i diversi elementi di un sistema di 

qualità e riporta linee guida per l’introduzione di un sistema di qualità nelle maggiori e/o più complesse Organizzazioni 

d’addestramento. Per le Organizzazioni piccole e molto piccole si applica il paragrafo 23 della IEM N°1 alle JAR-FCL 

1.055. 

7) Il Sistema di qualità richiesto dalla JAR FCL può essere integrato con quello richiesto da altre JAR. 

2-A-12


IEM No. 1 alle JAR-FCL 1.055 



INTRODUZIONE 

Una base per la qualità deve essere adottata da ciascun FTO/TRTO e devono essere applicate tecniche di problem/solving nello 

svolgimento dei processi. La conoscenza di come stabilire e infine conseguire la qualità è considerata essenziale 

nell’addestramento e nella didattica. 

Lo scopo della presente IEM è di fornire informazioni e linee guida per le Organizzazioni di addestramento su come stabilire 

un sistema di qualità conforme all’Appendice 1a alle JAR-FCL 1.055, voce 3 e Appendice 2 alle JAR-FCL 1-055, voce 3 

(Sistema di qualità). 

Per essere conforme all’Appendice 1a alle JAR-FCL 1.055 voce 3, e Appendice 2 alle JAR-FCL 1-055, voce 3, un 

FTO/TRTO deve adottare un sistema di qualità conforme a quanto contenuto nei seguenti paragrafi. 

SISTEMA DI QUALITÀ PER FTO/TRTO 

1 Terminologia 

Dirigente Responsabile dell’Organizzazione (Accountable Manager) 

Una persona accettabile all’Autorità che abbia i poteri di spesa e i poteri organizzativi per garantire che tutte le 

attività d’addestramento possono essere finanziate e possono essere applicati gli standard prescritti dall’Autorità, e 

altri requisiti addizionali definiti dalle FTO/TRTO. 

Qualità (Quality) 

L’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono a esso la capacità 

di soddisfare esigenze espresse o implicite. 

Garanzia della qualità (Quality Assurance) 

L’insieme delle azioni pianificate e sistematiche necessarie a dare adeguata garanzia che ogni attività 

d’addestramento soddisfi i requisiti prescritti, inclusi quelli specificati dalle FTO/TRTO nei rispettivi manuali. 

Responsabile della qualità (Quality Manager) 

Il responsabile accettabile all’Autorità, che gestisce il sistema qualità, monitorandone il funzionamento e 

richiedendo eventuali azioni correttive. 

Manuale della qualità (Quality Manual) 

Il documento contenente le pertinenti informazioni relative al sistema di qualità dell’operatore e al programma di 

garanzia della qualità. 

Verifica ispettiva della qualità (Quality audit) 

Esame sistematico e indipendente per determinare se le attività svolte per la qualità e i relativi risultati ottenuti 

sono conformi a quanto pianificato e se quanto predisposto sia efficacemente attuato e risulti idoneo a conseguire 

gli obiettivi. 

2 - A - 13


2 Politica e Strategia per la Qualità 

È di vitale importanza che le FTO/TRTO descrivano come le organizzazioni esprimano, attuino, revisionino la 

loro politica e strategia e le trasformino in piani e azioni. Una formale Dichiarazione di Politica della Qualità 

deve essere formulata, che costituisce l’impegno che il Direttore dell’addestramento intende assumersi. La 

Politica della Qualità deve esprimere il conseguimento e il continuo rispetto degli obiettivi pertinenti delle JAR 

FCL con gli standard addizionali stabiliti dalla FTO/TRTO 

Il Dirigente Responsabile avrà la responsabilità generale del Sistema di Qualità incluse le frequenze, 

l’impostazione e la struttura della gestione delle attività di valutazione. 

3 Scopo di un sistema di qualità 

L’introduzione e l’impiego di un Sistema di Qualità consentirà alle FTO/TRTO di monitorare la conformità 

alle pertinenti parti delle JAR-FCL, al Manuale Operativo, al Manuale di Addestramento, e a ogni altro 

standard stabilito dalle FTO/TRTO, o dall’ Autorità, per garantire un addestramento sicuro ed efficiente 

4 Responsabile della qualità 

4.1 Il compito principale del Responsabile della Qualità è di verificare, mediante il monitoraggio delle attività 

nell’area dell’addestramento, che gli standard prescritti dall’Autorità, e ogni ulteriore requisito fissato dalle 

FTO/TRTO siano attuati appropriatamente sotto la supervisione del Direttore dell’Addestramento, del Capo 

Istruttore di volo e del Capo degli Istruttori di teoria. 

4.2 Il responsabile della Qualità deve assicurare che il Programma di Garanzia della Qualità sia correttamente attuato, 

costantemente mantenuto, continuamente revisionato e migliorato. 

Il responsabile della Qualità deve: 

- Avere accesso diretto dal Direttore dell’Addestramento 

- avere accesso a tutte le strutture organizzative di una FTO/TRTO 

4.3 Nel caso di FTO/TRTO piccole o molto piccole, le figure del Direttore dell’Addestramento e Responsabile di 

Qualità possono essere combinate. Tuttavia , in tal caso, le verifiche ispettive della qualità devono essere 

effettuate da personale indipendente rispetto all’area interessata alla verifica. Nel caso di Organizzazioni 

d’addestramento che offrono addestramento integrato, il Responsabile della Qualità non deve occupare la 

posizione del Direttore dell’Addestramento, Capo Istruttore di volo e Capo di Istruttori di teoria. 

5 Sistema di Qualità 

5.1 Il Sistema di Qualità deve assicurare la conformità e l’adeguatezza dell'organizzazione ai requisiti dell’attività 

addestrativa, agli standard e procedure. 

5.2 Le FTO/TRTO devono specificare la struttura di base del Sistema di Qualità da applicarsi a tutte le attività 

addestrative che vengono condotte. 

5.3 Il Sistema di Qualità deve essere strutturato in funzione della ampiezza e della complessità dell'addestramento che 

deve essere oggetto del monitoraggio. 

2-A-14


6 Finalità 

Un Sistema di Qualità deve sviluppare le seguenti parti: 

6.1 Responsabilità 

6.2 Politica e Strategia 

6.3 Individuazione dei processi 

6.4 Disposizioni delle JAR-FCL 

6.5 Ulteriori Standard e procedure d’addestramento stabilite dalla FTO/TRTO 

6.6 Struttura organizzativa di una FTO/TRTO 

6.7 Responsabilità per lo sviluppo, determinazione e conduzione di un Sistema di Qualità 

6.8 Documentazione, inclusi manuali, rapporti e registrazioni 

6.9 Programma della Garanzia della Qualità 

6.10 Le risorse umane, logistiche e finanziarie necessarie 

6.11 Requisiti per l’addestramento 

6.12 Politica per garantire la soddisfazione del cliente 

7 Sistemi di feedback 

Un sistema di qualità deve comprendere un sistema di feedback che garantisca che le azioni correttive siano state 

identificate e appropriatamente indirizzate. Il sistema deve specificare a chi sia affidato la responsabilità di correggere 

le differenze e le inadempienze caso per caso, e la procedura da seguire se l’azione correttiva non è completata entro un 

tempo stabilito. 

8 Documentazione 

La documentazione comprende le pertinenti parti del Manuale di Addestramento e Operativo, che possono essere 

inserite anche in un Manuale separato della Qualità. 

8.1 Inoltre, la documentazione deve comprendere: 

Politica della Qualità; 

Terminologia; 

Gli specifici standard d’addestramento ; 

Una descrizione dell’organizzazione; 

La assegnazione di doveri e responsabilità; 

Le procedure d’addestramento per garantire conformità alle regole. 

8.2 Il Programma di Garanzia della Qualità, riguardo a: 

Pianificazione delle attività di monitoraggio ; 

Procedure adottate per le verifiche ispettive; 

Procedura per la compilazione dei rapporti; 

2 - A - 15


Procedure per l'attivazione e il completamento delle azioni correttive; 

Sistema di registrazione; 

Syllabus d’addestramento; e 

Controllo della documentazione. 

9 Programma della garanzia della qualità 

Il Programma di Garanzia della Qualità deve comprendere tutte le azioni pianificate e sistematiche d’intervento 

necessarie a dare adeguata garanzia che ogni attività di addestramento venga condotta in conformità a tutti i requisiti 

applicabili, standard e procedure . 

10 Controllo di qualità 

Lo scopo principale di un controllo di qualità è di osservare un particolare evento/azione/documento ecc., per 

verificare se i requisiti e le procedure stabilite per l’addestramento siano soddisfatti durante lo svolgimento di tale 

specifico evento e se il richiesto standard è raggiunto. 

Le aree tipiche soggette ai controlli di qualità sono: 

Addestramento teorico e pratico 

Manutenzione 

Standard Tecnici; e 

Standard d’addestramento. 

11 Verifica ispettiva (Audit) 

Una Verifica ispettiva (Audit) è una sistematica e indipendente comparazione tra il modo in cui un addestramento 

viene effettuato e il modo previsto dalle procedure di addestramento stabilite. 

Le verifiche ispettive devono comprendere almeno i seguenti processi e procedure: 

Una illustrazione degli scopi della verifica ispettiva ; 

Pianificazione e preparazione; 

Raccolta e registrazione delle evidenze; e 

Analisi delle evidenze. 

Le tecniche che rendono una verifica efficiente sono: 

Interviste e discussioni con il personale; 

Una rilettura dei documenti pubblicati; 

L’esame di un adeguato campionario di registrazioni; 

La testimonianza di attività che compongono l’addestramento; e 

La conservazione dei documenti e delle registrazione delle osservazioni. 

12 Ispettori qualificati per la verifica (Auditor) 

Le FTO/TRTO devono decidere, in funzione della complessità dell’addestramento, se ricorrere a un gruppo di 

ispettori o a un singolo ispettore. In ogni caso, il personale deve avere un addestramento specifico e/o possedere 

esperienza operativa. 

Le responsabilità degli ispettori devono essere definite chiaramente nella documentazione pertinente. 

2-A-16


13 Indipendenza degli ispettori per la verifica 

Gli ispettori per la verifica non devono avere coinvolgimenti giornalieri nell'area delle operazioni o della attività di 

manutenzione che devono essere sottoposte a verifica. Una FTO/TRTO può, oltre all’impiego di personale a tempo 

pieno, inserito in un separato dipartimento dedicato alla qualità, effettuare l’ispezione di specifiche aree di attività 

mediante l’uso di ispettori a tempo parziale. 

Una FTO/TRTO la cui struttura e dimensione non giustifica l’assunzione di ispettori a tempo pieno, può svolgere le 

funzioni di ispezioni di verifica mediante l’impiego di personale a tempo parziale reperito all’interno 

dell’organizzazione stessa o da una fonte esterna mediante accordi acettati dall’Autorità. 

In ogni caso la FTO/TRTO deve sviluppare idonee procedure per garantire che le persone direttamente responsabili 

delle attività soggette a verifica non siano incluse nel gruppo di ispettori. Quando sono impiegati ispettori esterni è 

essenziale che ogni specialista esterno abbia familiarità con il tipo di addestramento effettuato dalla FTO/TRTO. 

Il Programma di Garanzia di Qualità di una FTO/TRTO deve identificare all’interno dell’organizzazione le persone 

che hanno l’esperienza, la responsabilità e il potere di: 

- Effettuare controlli di qualità e verifiche ispettive come parte di una Garanzia di Qualità continua; 

- Identificare e registrare ogni preoccupazione o constatazione, e l'evidenza necessaria per giustificare tale 

preoccupazione o accertamento; 

- Avviare o raccomandare soluzioni per tali preoccupazioni o accertamenti secondo stabilite procedure; 

- Verificare l’applicazione di soluzioni entro tempi indicati; 

- Riportare direttamente al responsabile della Qualità. 

14 Finalità delle verifiche ispettive 

Le FTO/RTO devono monitorare la conformità con il Manuale di Addestramento e Operativo compilati per garantire 

un addestramento sicuro ed efficiente. A tal fine, esse devono come minimo, e in quanto pertinente, monitorare: 

(a) Organizzazione; 

(b) Piani e obiettivi; 

(c) Procedure d’addestramento; 

(d) Sicurezza del volo; 

(e) Manuali, Annotazioni e Registrazioni; 

(f) Limiti del tempo di volo e di servizio; 

(g) Requisiti per il riposo e la programmazione dei turni; 

(h) Manutenzione degli Aeromobili/Interfacce Operative; 

(i) Programmi di manutenzione; 

(j) Gestione delle Prescrizioni di Navigabilità; 

(k) Esecuzione della Manutenzione. 

2 - A - 17


15 Pianificazione delle ispezioni 

Un Programma di Garanzia della Qualità deve comprendere una pianificazione delle verifiche ispettive ivi incluso 

un ciclo periodico di revisione. La pianificazione deve essere flessibile, e permettere l'inserimento di verifiche 

straordinarie quando se ne identifichi l'opportunità. Controlli successivi alle ispezioni devono essere programmati 

quando è necessario verificare se le azioni correttive siano state effettuate e se abbiano conseguito il risultato. 

Una FTO/TRTO deve fissare un piano di verifiche da completare entro uno specifico periodo di tempo. Tutti gli 

aspetti dell’addestramento devono essere verificati entro un periodo di 12 mesi in conformità al programma a meno 

che sia prevista una estensione del periodo d’ispezione come sottospecificato. 

Una FTO/TRTO può aumentare a discrezione la frequenza delle ispezioni, ma non può diminuirla senza l’accettazione 

dell’Autorità. È considerato improbabile che un estensione di frequenza oltre i 24 mesi possa essere accettata per ogni 

ispezione su aree topiche. 

Quando una FTO/TRTO fissa un piano di verifiche ispettive, devono essere presi in considerazione eventuali 

cambiamenti significativi della gestione, dell’organizzazione, dell’addestramento e delle tecnologie, così pure dei 

cambiamenti delle prescrizioni regolamentari. 

16 Monitoraggio e Azioni Correttive 

L’obiettivo del Monitoraggio nell'ambito del Sistema della Qualità è principalmente di investigare e valutare la sua 

efficacia e conseguentemente di definire che la politica e gli standard d’addestramento siano in modo continuo 

conformi. L’attività di monitoraggio consiste in controlli di qualità, in verifiche ispettive, in azioni correttive e 

verifica del completamento di tali azioni. La FTO/TRTO deve stabilire e pubblicare una procedura per il 

monitoraggio alla conformità regolamentare su base continuativa. L’attività di monitoraggio deve mirare a eliminare 

le cause di prestazioni insoddisfacenti. 

Ogni non conformità identificata deve essere comunicata al Responsabile della Qualità perché sia adottata un’azione 

correttiva o, se del caso, al Dirigente Responsabile dell' Organizzazione. Tale non conformità deve essere registrata, 

con l’obiettivo in una successiva ispezione, di individuarne la causa e formulare la raccomandazione per 

un’appropriata azione correttiva. 

Il Programma di Garanzia di Qualità deve comprendere procedure per garantire che azioni correttive siano sviluppate 

in seguito a riscontri reali. Attuando tali procedure di garanzia devono essere monitorate tali azioni, per verificarne 

l’efficacia e il completamento. La responsabilità organizzativa e la responsabilità dirigenziale per la attuazione 

dell'azione correttiva ricade sul dipartimento citato nel rapporto che riscontra l’evidenza. Il Dirigente Responsabile 

dell'Organizzazione ha la responsabilità finale di garantire, tramite il Responsabile della Qualità, che l’azione 

correttiva ha ristabilito la conformità allo Standard richiesto dall’Autorità e qualsiasi prescrizione aggiuntiva fissata 

dalla FTO/TRTO. 

17 Azione correttiva 

In conseguenza al controllo/verifica della qualità, le FTO/TRTO devono determinare: 

(a) La gravità di ogni riscontro e la necessità di immediata azione correttiva; 

(b) L’origine del riscontro; 

(c) L’azione correttiva necessaria a garantire che la non conformità non si verifichi di nuovo; 

(d) Una pianificazione per l’azione correttiva; 

(e) L'individuazione della persona o del dipartimento responsabile di effettuare l’azione correttiva; 

(f) L’allocazione delle risorse da parte del Dirigente Responsabile dell'Organizzazione se del caso. 

2-A-18


17.1 Il Responsabile della Qualità deve: 

17.1.1 Verificare che un’azione correttiva sia stata intrapresa dal responsabile in presenza di ogni riscontro di nonconformità; 

17.1.2 Verificare che l’azione correttiva include gli elementi posti in evidenza al precedente punto 16; 

17.1.3 Monitorare l'effettuazione e il completamento dell’azione correttiva; 

17.1.4 Fornire all’amministrazione una dichiarazione indipendente di azione correttiva, realizzazione e completamento; 

17.1.5 Valutare l’efficacia dell’azione correttiva mediante il controllo continuo del processo di esecuzione. 

18 Valutazione gestionale 

Una valutazione gestionale è una completa, sistematica, documentata supervisione da parte dell’organismo 

responsabile del sistema qualità, delle politiche di addestramento e delle procedure, e deve prendere in 

considerazione : 

I risultati dei controlli, delle verifiche e ogni altro indicatore; così come della globale efficienza della gestione 

organizzativa nel raggiungimento degli obiettivi. 

Una valutazione gestionale deve identificare, correggere le tendenze e prevenire, ove possibile, ogni futura nonconformità. 

Giudizi conclusivi e raccomandazioni frutto di valutazione devono essere comunicati per scritto al 

responsabile dell'azione per gli interventi del caso. Il responsabile deve essere persona che abbia l’autorità di 

risolvere situazioni e intraprendere azioni. 

Il Dirigente Responsabile dell'Organizzazione deve decidere sulla frequenza, il formato e la struttura delle attività 

di valutazione interne all’organizzazione. 

19 Registrazioni 

Registrazioni accurate, complete e facilmente accessibili che documentino i risultati del Programma di Garanzia 

della Qualità devono essere conservate dalle FTO/TRTO. Le registrazioni sono dati essenziali per consentire alle 

TRO/TRTO di analizzare e individuare le fonti dei casi di non conformità, in modo che aree di non-conformità 

possano essere identificate e richiamate. 

Le seguenti registrazioni devono essere conservate per 5 anni: 

Programmi delle verifiche; 

Ispezioni di qualità e rapporti sulle verifiche; 

Reazioni ai riscontri; 

Rapporti sulle azioni correttive; 

Rapporti sulle risposte conseguenti e sulla chiusura; 

Valutazione dei rapporti della gestione. 

20 Responsabilità della Garanzia della Qualità per Sub-Contraenti 

Una FTO/TRTO può decidere di subappaltare alcune attività a organizzazioni esterne in quanto approvate 


La responsabilità ultima dell’addestramento fornito dai subappaltanti ricade sulle FTO/TRTO. Tra FTO/TRTO e 

il subappaltante deve sussistere un accordo sottoscritto, che definisca con chiarezza i servizi e la qualità che 

devono essere fornite. La sicurezza relativa alle attività relative all’accordo, deve essere inclusa nel programma di 

Garanzia della Qualità della FTO/TRTO. 

2 - A - 19


La FTO/TRTO deve assicurarsi che il subappaltante abbia la autorizzazione/approvazione prescritta, in quanto 

richiesta, e possiede le risorse e la competenza necessaria per svolgere il compito. Se la FTO/TRTO richiede al 

subappaltante di effettuare attività che eccedono l’autorizzazione/approvazione, la FTO/TRTO ha la responsabilità 

di garantire che il programma di garanzia di qualità del subappaltante tenga conto di tali aggiuntive richieste. 

21 Addestramento al Sistema di Qualità 

Un corretto e completo addestramento è essenziale per ottimizzare la qualità in ogni organizzazione. Al fine di 

conseguire risultati significativi da tale addestramento la FTO/TRTO deve assicurarsi che ogni dipendente 

comprenda gli obiettivi descritti nel Manuale della Qualità. 

I responsabili della gestione del Sistema di Qualità devono ricevere addestramento su: 

Introduzione al concetto di Sistema di Qualità; 

Gestione della Qualità; 

Concetto di Garanzia della Qualità; 

Tecniche di Verifica; 

Rapporti e Registrazioni; e 

Modi di funzionamento del Sistema di Qualità nella FTO/TRTO 

Deve essere riservato tempo per addestrare chiunque sia coinvolto nella gestione della qualità e per informare il 

resto dei dipendenti. L’allocazione di tempo e risorse deve essere determinato dalla grandezza e complessità delle 

operazioni connesse. 

22 Fonti dell’addestramento 

Corsi per l’amministrazione dei metodi di qualità sono disponibili presso varie Istituzioni Standardizzate, 

Nazionali e Internazionali, e un FTO/TRTO deve valutare se fornire tali corsi a coloro che saranno coinvolti nella 

Gestione del Sistema di Qualità. Organizzazioni provvisti di personale qualificato devono prendere in 

considerazione l’opportunità di effettuare corsi interni. 

23 Sistemi di Qualità per piccole e piccolissime organizzazioni 

La prescrizione di introdurre e documentare un Sistema di Qualità e di impiegare un Responsabile della Qualità si 

applica a tutte le FTO /TRTO. 

Sistemi di Qualità complessi potrebbero essere inappropriati per piccole e piccolissime FTO/TRTO e l’impegno 

di personale richiesto per preparare manuali e procedure di garanzia della qualità complesse possono esaurire le 

loro risorse. È pertanto accettabile che tali FTO/TRTO predispongano i loro sistemi di controllo di qualità in 

misura della grandezza e complessità del loro addestramento e riservando per tale scopo adeguate risorse. 

Per piccole e piccolissime FTO/TRTO può essere appropriato sviluppare Programmi di Garanzia della Qualità 

sotto forma di checklist. La checklist deve essere integrata da una programmazione che preveda il completamento 

delle voci della checklist in tempi predeterminati, unita a una dichiarazione che confermi l’esecuzione di un 

monitoraggio da parte del Responsabile. Occasionalmente deve essere effettuato un controllo sui contenuti della 

checklist e sul Sistema di Garanzia della Qualità. 

Una piccola FTO/TRTO può ricorrere a verificatori interni, esterni o una combinazione dei due. In tali casi è 

accettabile che specialisti esterni o organizzazioni specializzate effettuino verifiche ispettive di qualità per conto del 

Responsabile della Qualità. 

Nel caso che la verifica della Qualità sia effettuata da indipendenti esterni, la programmazione delle verifiche 

ispettive deve essere indicata nella pertinente documentazione. 

In ogni caso, una FTO/TRTO mantiene la responsabilità finale per il sistema di qualità e soprattutto del 

completamento delle azioni correttive conseguenti. 

2-A-20


LASCIATA INTENZIONAMENTE IN BIANCO 

2 - A - 21


IEM n° 2 alle JAR-FCL 1. 055 

Valutazione finanziaria delle Organizzazioni di Addestramento (Flight Training Organisations (FTO))/Centri di 

addestramento per abilitazioni per tipo (Type Rating Training Organisations TRTO)) 

(Vedere Appendice 1a e 2 alle JAR-FCL 1.055) 

OBIETTIVO 

1 L'obiettivo di questa IEM è di definire i criteri di conformità per dimostrare all'Autorità di possedere sufficiente 

risorse finanziarie per svolgere l’addestramento al livello degli standard JAR-FCL approvati. Il paragrafo 9 dell'Appendice 1a 

alle JAR-FCL 1.055 e il paragrafo 8 dell'Appendice 2 alle JAR-FCL 1.055 sono mirate al mantenimento di standard di volo 

accettabili per l'intero svolgimento del corso. Non sono rivolti a proteggere il consumatore. La concessione e il rinnovo di 

un'autorizzazione non possono, quindi, costituire la garanzia di una basica solidità finanziaria dell'organizzazione. È 

un'indicazione, sulla base delle informazioni finanziarie ricevute, secondo la quale l'organizzazione approvata è in grado di 

fornire sufficienti servizi e personale qualificato per impartire, e per continuare a impartire addestramento, con l'osservanza 

delle pertinenti prescrizioni e standard JAR-FCL. 

DOMANDA PER L'APPROVAZIONE O PER IL RINNOVO 

2 Ogni domanda per la concessione o il rinnovo di un'autorizzazione, deve essere accompagnata da un piano, che 

comprenda il periodo di approvazione richiesto, e deve includere almeno le seguenti informazioni: 

(a) Infrastrutture predisposte per l'addestramento e numero degli allievi. 

Particolari, a seconda del caso , su: 

- numero e tipi di aeromobili istruzionali che verranno impiegati; 

- numero di istruttori di volo e di terra impiegati; 

- numero delle aule e altri tipi di apparecchiature che s'intendono usare (dispositivi di addestramento, ecc.); 

- infrastrutture di supporto (uffici per il personale, aula per la preparazione delle lezioni, aule per il briefing, per il 

riposo, aviorimesse, ecc.); 

- numero degli allievi (mensili e per corso). 

(b) Informazioni finanziarie 

- flussi di cassa necessari per fornire i servizi; 

- costi associati allo svolgimento dei corsi per i quali è richiesta l'approvazione; 

- previsioni d'entrata per il periodo dell'approvazione; 

- una previsione delle operazioni finanziarie legate all'impresa per la quale è richiesta l'autorizzazione; 

- particolari su ogni altro accordo finanziario dal quale dipenda l'efficacia dell'organizzazione approvata. 

3. Il piano presentato allegato alla domanda di autorizzazione per la prima approvazione o per il rinnovo, deve essere 

accompagnato da una Dichiarazione Finanziaria della Banca o dei revisori contabili del richiedente che certifichi che il 

richiedente possiede, o ha fatto ricorso a, sufficienti risorse finanziarie per sostenere il piano di svolgimento dei corsi JAR- 

FCL approvati. Una revisione del piano finanziario sarà necessario per adempiere i requisiti delle JAR-FCL, quando il 

richiedente voglia espandere le proprie attività in aggiunta a quelle descritte nel piano. 

2-A-22


CONTROLLO CONTINUO DEGLI ASPETTI FINANZIARI 

4. Dopo che l'autorizzazione è stata concessa, se l'Autorità ritiene che i necessari standard di adempimento delle JAR- 

FCL non sono soddisfatti o non possono essere soddisfatti per la mancanza o l'apparente mancanza di risorse finanziarie, può 

richiedere di dimostrare mediante una relazione scritta che sufficienti risorse verranno acquisite per continuare a soddisfare i 

termini di concessione dell'approvazione, o che verranno introdotte modificazioni che possano ottenere l'approvazione 

dell'Autorità stessa. Questa successiva relazione deve essere accompagnata da un ulteriore Dichiarazione Finanziaria firmata da 

appropriate organizzazioni di consulenza finanziaria . 

5. L'Autorità può anche richiedere una Dichiarazione Finanziaria quando riscontra che l'attuazione del corso(i) approvato 

varia in modo consistente rispetto alle proposte contenute nel piano d'impresa. 

2 - A - 23


IEM n.° 3 alle JAR-FCL 1.055 

Manuale Operativo e d'Addestramento per FTO e TRTO (in quanto applicabile) 

(Vedere Appendice 1a e 2 alle JAR-FCL 1.055) 

MANUALE D'ADDESTRAMENTO 

Il Manuale d'Addestramento di una FTO che effettua corsi d'addestramento integrati o modulari deve includere: 

Parte 1 - Il Piano d'addestramento 

L'obiettivo del corso (ATPL(A), CPL/IR(A) 

CPL(A) in quanto applicabile) 

L'enunciazione di ciò che ci si aspetta da uno studente in 

conseguenza dell'addestramento, il livello di prestazioni, e i 

vincoli d'addestramento da osservare. 

Prerequisiti per l'ammissione Età minima, requisiti di istruzione (compresa la lingua), 

requisiti medici. 

Ogni particolare requisito prescritto da uno Stato. 

Riconoscimento di esperienze pregresse Da ottenere dall'Autorità prima di iniziare l'addestramento. 

Syllabus dell'addestramento Piano delle missioni di volo (monomotore), piano delle 

missioni di volo (plurimotore), piano delle missioni su 

dispositivi di addestramento e piano della parte teorica. 

Tempi di svolgimento e tempi, in settimane, 

per ciascun piano 

Struttura del corso e integrazione dei tempi dei singoli piani. 

Programma d'addestramento Disposizioni generali sugli orari quotidiani e settimanali dei 

programmi per la parte pratica di volo, per l'addestramento 

teorico e l'istruzione su dispositivi di addestramento. 

Vincoli in relazione alle condizioni meteorologiche. 

Vincoli di programma, in termini di tempi massimi per gli 

studenti, (di volo, teoria, dispositivi di addestramento, ecc.) 

p.e. al giorno/settimana/mese. 

Limiti del tempo di servizio per gli allievi. 

Durata del tempo di volo a doppio comando e da solo pilota a 

bordo nelle varie fasi. 

Limiti del tempo di volo per giorno/notte; numero massimo 

di voli per giorno/notte. 

Tempo minimo di riposo tra due turni di servizio. 

Registrazione dell'addestramento Regole per la protezione di registrazioni e documenti. 

Registro delle presenze. 

Il formato delle registrazioni da conservare. 

Persona responsabile del controllo delle registrazioni e dei 

libretti di registrazione degli allievi. 

La natura e frequenza del controllo delle registrazioni. 

Standardizzazione delle voci delle registrazioni. 

Regole concernenti le voci del libretto di registrazione. 

2-A-24


Addestramento alla sicurezza Responsabilità individuali. 

Esercizi essenziali. 

Esercitazioni pratiche (frequenza) 

Controlli in doppio (frequenza nelle varie fasi) 

Requisiti per il primo decollo da solo pilota a bordo 

giorno/notte/navigazione, ecc. 

Prove ed esami In volo: 

(a) Controlli di avanzamento 

(b) Controlli di capacità 

Teoria: 

(a) Controlli di avanzamento 

(b) Esami teorici 

Autorizzazione per la prova 

Regole concernenti le ripetizioni d'addestramento 

prima delle ripetizioni delle prove 

Rapporti e registrazione delle prove 

Procedure per la preparazione dei moduli d'esame, tipo 

delle domande e criteri di valutazione, standard 

prescritto per ottenere l'idoneità. 

Procedure per analisi, revisione e proposta di moduli 

sostitutivi. 

Procedure per la ripetizione degli esami. 

Efficacia dell'addestramento Responsabilità individuali. 

Valutazione generale. 

Collegamenti tra reparti. 

Identificazione di carenza nell'avanzamento 

(individuali per allievo) 

Interventi per correggere un avanzamento insufficiente. 

Procedure per il cambio dell'istruttore. 

Numero massimo di cambi d'istruttore per allievo. 

Sistema di raccolta di informazioni di ritorno per la 

individuazione di carenze nel sistema d'addestramento. 

Procedure per la sospensione dell'allievo dall'addestramento. 

Disciplina. 

Rapporti e documentazione. 

Standard e livelli di prestazione nelle varie 

fasi. 

Parte 2 - Briefing e Esercitazioni di volo 

Responsabilità individuale 

Standardizzazione. 

Standardizzazione, requisiti e procedure 

Applicazione dei criteri delle prove. 

Esercitazioni di volo Una particolareggiata esposizione del contenuto di tutti gli 

esercizi da insegnare, con la sequenza dei voli da effettuarsi 

completa di titoli e sottotitoli. Tale sequenza è normalmente 

la stessa specificata per le esercitazioni di volo contenute nel 

corso per l'abilitazione a istruttore di volo. 

Elenco di riferimento delle esercitazioni di 

volo 

Un elenco abbreviato delle esercitazioni di cui sopra recante 

solo i titoli principali e i sottotitoli per un rapido riferimento, 

e preferibilmente in forma di statini guida per l’ uso 

quotidiano dell'istruttore di volo. 

Struttura del corso – Fase dell'addestramento L'illustrazione delle fasi in cui viene suddiviso il corso, 

l'indicazione di come le esercitazioni di volo summenzionate 

2 - A - 25


Struttura del corso- Fase dell’integrazione 

Avanzamento dell'allievo 

siano suddivise tra le varie fasi e come siano disposte in 

sequenza in maniera da garantire la migliore acquisizione degli 

insegnamenti e come le esercitazioni essenziali (emergenze) 

siano ripetute con la dovuta frequenza. Inoltre, deve essere 

stabilito il syllabus per ciascuna fase e per gruppi di esercizi 

nell'ambito di ciascuna fase e deve essere stabilito quando i 

controlli di avanzamento debbono essere effettuati, ecc.. 

Le cognizioni teoriche, l’addestramento al volo su dispositivi 

di addestramento e l’addestramento in volo, devono essere 

integrate in modo tale che le esercitazione di volo siano svolte 

dagli studenti in modo da poter applicare in volo le 

cognizioni e l’addestramento acquisite nella parte teorica e sui 

dispositivi di addestramento. 

Requisiti per l'avanzamento dell'allievo, con incluso una breve 

ma specifica enunciazione di quanto è previsto che l'allievo sia 

in grado di fare e lo standard di competenza che deve 

conseguire prima di passare da una fase di esercitazione di 

volo alla successiva. Include prescrizioni minime di esperienza 

in termini di ore, di esercitazioni di volo concluse in modo 

soddisfacente ecc. prima di passare a esercitazioni importanti, 

p.e. volo notturno. 

Metodi d'addestramento Requisiti della FTO, particolarmente per quanto riguarda i 

briefing pre e post-volo, l'aderenza ai programmi e alle 

specifiche di addestramento, autorizzazioni al volo da solo 

pilota a bordo, ecc.. 

Prove di avanzamento Istruzioni impartite allo staff degli esaminatori per la condotta 

e la documentazione di 

dell'avanzamento. 

tutte le prove di verifica 

Glossario Definizione dei termini usati, in quanto necessaria. 

Appendice Modulo per i rapporti sui progressi di addestramento. 

Modulo per la prova di competenza. 

Certificato di esperienza, competenza della FTO, ecc. 

come prescritto. 

Parte 3 - Dispositivi di addestramento 

Strutturata generalmente come la “parte 2”. 

Parte 4 Istruzione teorica 

Strutturata generalmente come la “Parte 2”, ma con descrizione dei percorsi e degli obiettivi specifici per ciascuna materia. Il 

piano delle lezioni individuali deve far riferimento agli specifici aiuti all'addestramento disponibili. 

MANUALE OPERATIVO 

Il Manuale Operativo di una FTO che svolge corsi di volo integrati o modulari si compone di: 


- Lista e descrizione dei volumi che compongono il Manuale Operativo 

- Organi amministrativi (funzione e direzione) 

- Responsabilità (personale della direzione e amministrazione) 

- Norme di disciplina per gli allievi e azioni disciplinari 

2-A-26


- Autorizzazione /approvazione dei voli 

- Preparazione del programma di volo (riduzione del numero di aeromobili per condizioni meteo avverse) 

- Comando dell’aeromobile 

- Responsabilità del pilota responsabile 

- Trasporto di passeggeri 

- Documenti dell'aeromobile 

- Conservazione dei documenti 

- Registrazione dei documenti dell'equipaggio (licenze e abilitazioni) 

- Mantenimento in esercizio (certificati medici e abilitazioni) 

- Limiti del tempo di servizio e del tempo di volo (istruttori di volo) 

- Limiti del tempo di servizio e del tempo di volo (allievi) 

- Periodi di riposo (istruttori di volo) 

- Periodi di riposo (allievi) 

- Libretto di volo dei piloti 

- Piano di volo (in generale) 

- Sicurezza (in generale) - equipaggiamenti, ascolto radio, rischi, incidenti gravi e incidenti lievi (inclusi i 

rapporti), pilota di sicurezza, ecc… 


- Note descrittive del velivolo 

- Manovra del velivolo (incluse checklist, limitazioni, manutenzione del velivolo e registrazioni tecniche, in 

conformità alle pertinenti JAR, ecc.) 

- Procedure d'emergenza 

- Radio e radioaiuti 

- Anomalie compatibili (Basate sulle MMEL, se disponibili) 


- Prestazioni ( regolamentazione, decollo, rotta, atterraggio, ecc.) 

- Piano di volo ( carburante, altezze minime di sicurezza, equipaggiamento per la navigazione, ecc.). 

- Caricamento (piano di carico, massa, bilanciamento, limitazioni) 

- Minimi meteorologici (istruttori di volo) 

- Minimi meteorologici (allievo, in rapporto alla fase dell'addestramento) 

- Aree/rotte di addestramento 


- Incaricati responsabili dello standard/competenza del personale di volo 

- Addestramento dall'inizio 

- Ripetizioni di addestramento 

- Standardizzazione dell'addestramento 

- Controlli del livello di addestramento 

- Miglioramento dell'addestramento 

- Valutazione dello standard del personale della FTO 

2 - A - 27



Registrazione del tempo di volo 

J A A 

JOINT AVIATION AUTHORITIES 

LIBRETTO DI VOLO 

NOMINATIVO DEL TITOLARE 

-------------------------------------------------------------------------------- 

LICENZA DEL TITOLARE 

_________________________________________________ 

INDIRIZZO DEL TITOLARE 

-------------------------------------------- -------------------------------------------- 

2-A-28 

Spazio per cambi di indirizzo 

-------------------------------------------- 

------------------------------------------- -------------------------------------------- -------------------------------------------- 

------------------------------------------- -------------------------------------------- -------------------------------------------- 

Prima pagina 

Foglio di sinistra 

1 2 3 4 5 

DATA(G/M/A) 

PARTENZA ARRIVO AEROMOBILE VOLO DA 

SOLO 

LOCALITÀ ORE LOCALITÀ ORE TIPO 

MODELLO 

VARIANTE 

6 7 8 

TEMPO 

TOTALE 

DI VOLO 

NOMINATIVO DEL 

PIC 

ATTERRAGGI 

PILOTA 

MARCHE SE ME 

VOLO DA 

PLURIPIL.


Fondo pagina 

TOTALE DI QUESTA 

PAGINA 

TOTALE PAGINE 

PRECEDENTI 

TEMPO TOTALE 

Seconda pagina 

GIORNO NOTTE 

9 10 11 

CONDIZIONI DI VOLO FUNZIONE A BORDO SESSIONE DISPOSITIVI DI 

NOTTE IFR PILOTA IN 

COMANDO 

12 

ANNOTAZIONI E OSSERVAZIONI 

Si certifica che le registrazioni sul libretto 

corrispondono al vero 

-------------------------------------------- 

FIRMA DEL PILOTA 

COPILOTA DOPPIO 

COMANDO 

2 - A - 29 

ISTRUTTORE DATA 

gg/mm/aa 

ADDESTRAMENTO 

TIPO TEMPO 

TOTALE 

DELLA 

SESSIONE


ISTRUZIONI PER L'USO 

1. Le JAR-FCL 1.080 e le JAR-FCL 2.080 prescrivono ai titolari di una licenza di pilotaggio di registrare i particolari di 

tutti i voli effettuati in un formato accettabile dalle Autorità Aeronautiche Nazionali competenti per il rilascio delle licenze e 

delle abilitazioni. Questo libretto personale di volo consente ai possessori di licenze di registrare l'attività di volo in modo da 

facilitare la procedura e nello stesso tempo permette una registrazione permanente dell'attività di volo del titolare. 

Si raccomanda ai piloti che effettuano regolarmente attività volativa su velivoli, elicotteri o altre categorie di aeromobili, di 

registrare l’attività di volo su differenti libretti di volo. 

2. Le annotazioni sul libretto personale di volo devono essere effettuate appena possibile al termine di ciascun volo. Tutte le 

annotazioni debbono essere effettuate con inchiostro o con penne indelebili. 

3. I particolari di ogni volo nel corso dei quali il titolare svolge attività in qualità di membro d'equipaggio di un aeromobile 

devono essere registrati nelle apposite colonne utilizzando una riga per ogni singolo volo, tenendo presente che, nel caso 

l'aeromobile effettui una serie di voli nello stesso giorno ritornando ogni volta al luogo di partenza, e l'intervallo tra ciascun 

volo e il successivo non eccede i trenta minuti, tale serie di voli può essere registrata con una singola annotazione. 

4. Il tempo di volo decorre dal momento in cui l'aeromobile inizia a muoversi con l'ausilio del proprio motore al fine di 

decollare, fino al momento in cui l'aeromobile si ferma dopo l'atterraggio (Vedere JAR-FCL 1.001) 

5. Quando l'equipaggio di condotta di un aeromobile è composto da due o più piloti, uno di essi, prima che inizi il volo, 

deve essere designato "Comandante" dall'Esercente , in conformità con le JAR-OPS; la condotta del volo può essere delegata 

dal Comandante a un altro pilota qualificato. Tutti i voli effettuati con la qualifica di comandante saranno registrati sul libretto 

di volo come "Pilota Responsabile"(PIC). Un pilota che effettua un volo come "pilota responsabile sotto 

supervisione"(PICUS) o " allievo nella funzione di pilota responsabile"(SPIC), annoterà il tempo di volo come “PIC”, ma tali 

annotazioni dovranno essere certificate dal comandante o dall'istruttore di volo nella colonna delle annotazioni del libretto 

personale di volo. 

6. Osservazioni sulla registrazione del tempo di volo: 

• Colonna 1: annotare la data (gg/mm/aa) di inizio del volo. 

• Colonne 2/3: annotare il luogo di partenza e di destinazione o per esteso oppure usando i codici e le abbreviazioni in tre o 

quattro lettere internazionalmente riconosciute. Tutti i tempi debbono essere in orario UTC. 

• Colonna 5: indicare se l'operazione di volo è stata effettuata da singolo pilota o in equipaggio pluripilota e per gli 

aeromobili pilota singolo se monomotore o plurimotore. 

2-A-30


(Prima pagina) 

1 2 3 4 5 

DATA 

PARTENZA ARRIVO AEROMOBILE VOLO DA 

SOLO 

PILOTA 

LOCALITA’ ORE LOCALITA’ ORE TIPO MODELLO 

VERSIONE 

MARCHE SE ME 

14/11/98 LFAC 1025 EGBJ 1240 PA34-250 G-SENE • 

15/11/98 EGBJ 1810 EGBJ 1930 C152 G-NONE • 

VOLO DA 

PLURIPIL. 

22/11/98 LGW 1645 LAX 0225 B747-400 G-ABCD 9 40 

6 7 8 

TEMPO NOMINATIVO DEL ATTERRAGGI 

TOTALE DI 

VOLO 

PIC 

GIORNO NOTTE 

2 15 SELF 1 2 

1 20 SELF 

9 40 SPEAKING 1 

• Colonna 6 : il tempo totale può essere registrato in ore e minuti oppure in decimali, come preferito 

• Colonna 7 : annotare il nome del pilota responsabile o il proprio, a seconda del caso 

• Colonna 8 : indicare il numero degli atterraggi come pilota ai comandi, di giorno o di notte 

• Colonna 9 : registrare il tempo di volo notturno o strumentale, se applicabile 

• Colonna 10 : annotare il tempo di volo e la mansione a bordo. 

• tutto il tempo effettuato come SPIC o PICUS deve essere controfirmato dal comandante 

dell'aeromobile/istruttore di volo nella colonna Annotazioni (Colonna 12) 

• tutto il tempo effettuato come Pilota Responsabile (PIC), SPIC-PICUS, deve essere annotato come 

“PIC” 

• il tempo effettuato da istruttore deve essere annotato come previsto e anche come PIC 

• Colonna 11 : simulatore di volo (FS) o allenatore per le procedure di volo (Flight Navigation Procedure Trainer) 

• Per i simulatori di volo registrare il tipo di aeromobile e il numero di approvazione del dispositivo. Per 

gli altri tipi di dispositivi di addestramento di volo registrare, a seconda dei casi, FNPT I e II 

• Il tempo totale della sessione comprende tutti gli esercizi effettuati con il dispositivo, incluso i controlli 

prevolo e conclusivi del volo 

• 

. 

Registrare il tipo di esercitazione nella colonna ANNOTAZIONI (colonna 12), p.e. 

d'addestramento/professionalità, rinnovo. 

2 - A - 31 

controllo


• Colonna 12 : la colonna ANNOTAZIONI può essere usata a discrezione del titolare per registrare dai dei voli. Tuttavia devono 

essere effettuate le seguenti registrazioni: 

• tempo di volo strumentale effettuato come parte di addestramento per il conseguimento di una licenza o 

abilitazione 

• dati riguardanti le prove pratiche e i controlli di addestramento/professionalità 

****************************************************************************************************** 

****************************************************************************************************** 

****************************************************************************************************** 

****************************************************************************************************** 

****************************************************************************************************** 

**firma dell'istruttore se il volo è relativo al rinnov di una abilitazione velivoli per classe monomotore o motoalianti 

7. Per ogni pagina completata, deve essere registrato il tempo totale effettuato nell'apposita colonna, e certificato dal 

pilota nella colonna ANNOTAZIONI . 

(Seconda pagina) 

9 10 11 

CONDIZIONI DI VOLO FUNZIONE A BORDO SESSIONE DISPOSITIVI DI 

NOTTE IFR PILOTA IN 

COMANDO 

COPILOTA DOPPIO 

COMANDO 

2-A-32 

ISTRUTTORE DATA 

gg/mm/aa 

2 15 2 15 

1 20 1 20 1 20 

8 10 9 40 9 40 

ANNOTAZIONI E OSSERVAZIONI 

Si certifica che le registrazioni sul libretto 

di volo corrispondono al vero 

-------------------------------------------- 

FIRMA DEL PILOTA 

ADDESTRAMENTO ABILITAZIONE AL VOLO 

NOTTURNO (A L Pilot) 

VIDIMAZIONE – CONTROLLO 

DI ADDESTRAMENTO/PROFESSIONALITA’ 

PIC(US) C SPEAKING 

ADDESTRAMENTO 

20/11/98 B747-400 

(Q1234) 

TIPO TEMPO 

TOTALE 

DELLA 

SESSIONE 

4 10



2 - A - 33

Sezione 2 JAR-FCL Subparte C 



Syllabus per le conoscenze teoriche e l’istruzione di volo per la licenza di pilota privato (velivolo) PPL(A) 



SYLLABUS PER LE CONOSCENZE TEORICHE PER LA LICENZA DI PILOTA PRIVATO (VELIVOLO) 

REGOLAMENTAZIONE AERONAUTICA 

Fonti legislative 

1 La convenzione internazionale sull’Aviazione Civile 

2 L’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile 

3 Articoli della convenzione 

1 Sovranità 

2 Territorio 

5 Il volo sopra il territorio degli Stati Contraenti 

10 Atterraggio negli aeroporti doganali 

11 Campo di applicazione della regolamentazione aeronautica 

12 Regole dell’aria 

13 Regolamentazione per l’entrata e le autorizzazioni degli Stati Contraenti 

16 Ricerca degli aeromobili 

22 Adempimenti amministrativi 

23 Dogana e procedure per l’immigrazione 

24 Dirittti doganali 

29 Documenti da portare a bordo 

30 Uso dell’equipaggiamento radio 

31 Certificato di navigabilità 

32 Licenze del personale 

33 Riconoscimento di certificati e licenze 

34 Libretti di volo 

35 Restrizioni relative al trasporto di merci 

36 Restrizioni sull’uso delle macchine fotografiche 

37 Adozione di norme e procedure internazionali 

39 Approvazione di certificati e licenze 

40 Validità dei certificati e licenze approvate 

4 Allegati tecnici alla Convenzione (‘Annessi ICAO’) 

Annesso 7 Marche di nazionalità e registrazione dell’aeromobile 

- definizioni 

- marche di registrazione degli aeromobili 

- certificato di registrazione 

- scritte di identificazione 

Annesso 8 Navigabilità dell’aeromobile 

- definizioni 

- certificato di navigabilità 

- persistenza delle condizioni di navigabilità 

- validità del certificato di navigabilità 

- strumenti ed equipaggiamenti 

- limiti d’impiego e informazioni 

2-C-1


Regole dell’aria 

Annesso 2 Regole dell’aria 

- definizioni 

- campo di applicazione 

- regole generali 

- regole per il volo a vista 

- Segnalazioni (Appendice 1) 

- Intercettazione aeromobili civili (Appendice 2) 

Regole del traffico aereo e servizi del traffico aereo 

Annesso 11 Regole del traffico aereo e servizi del traffico aereo 

- definizioni 

- obiettivi dei servizi del traffico aereo 

- classificazione degli spazi aerei 

- regioni di informazione, aree di controllo e zone di controllo 

- servizio per il controllo del traffico 

- servizio di informazioni sul traffico 

- servizio di allarme 

- condizioni meteorologiche per il volo a vista 

- condizioni meteorologiche per il volo strumentale 

- situazioni anomale di volo 

Annesso 14 Dati d'aerodromo 

- definizioni 

- condizioni sull'area di movimento e relativi servizi 

- Aiuti visivi alla navigazione 

- dispositivi di indicazione e segnalazione 

- evidenziazione 

- luci 

- segnali 

- evidenziatori 

- area di segnalazione 

- Aiuti visivi di denotazione degli ostacoli 

- evidenziazione degli ostacoli 

- illuminazione degli ostacoli 

- Aiuti visivi per denotare aree di uso regolamentato 

- Emergenze ed altri servizi 

- servizio antincendio e di soccorso 

- servizio di regolamentazione dell'area di parcheggio 

- Luci di terra dell'aerodromo e colori di evidenziazione 

- colori per le luci aeronautiche di superficie 

- colori degli evidenziatori di superficie 

5 Documento ICAO 4444 - Regole dell’aria e per i servizi del traffico aereo 

Generalità 

- definizioni 

- procedure operative ATS 

- autorizzazione del piano di volo e informazioni 

- controllo dei flussi di traffico 

- procedure per il regolaggio degli altimetri 

- informazioni sulla turbolenza causata dagli aeromobili 

- informazioni meteorologiche 

- rapporti sulle condizioni meteorologiche in volo (AIREP) 

2-C-2


Servizio di controllo d’area 

- separazione del traffico controllato nelle varie zone di spazio aereo 

- responsabilità del pilota nel mantenere le separazioni in VMC 

- comunicazioni d’emergenza e comunicazioni in caso di avaria radio 

- intercettazione di aereomobili civili 

Controllo del traffico in avvicinamento 

- procedure di partenza e di arrivo di aeromobili in VMC 

Servizio di controllo d’aerodromo 

- funzioni della torre di controllo 

- operazioni VFR 

- procedure di traffico nel circuito aeroportuale 

- informazioni agli aeromobili 

- controllo d’aerodromo 

Servizio d’informazione e di allerta 

- servizio di assistenza al traffico aereo 

- obiettivi e principi di base 

Regolamentazione JAA 

6 Regolamentazione (JAR) delle Autorità Aeronautiche Associate (JAA) 

JAR-FCL Subparte A - Disposizioni generali 

- 1.025 - Validità delle licenze e delle abilitazioni 


- 1.040 - Deficienze della idoneità psicofisica 

- 1.050 - Attribuzione del tempo di volo 

- 1.065 - Stato del rilascio della Licenza 

JAR-FCL Subparte B - Allievo pilota (Student pilot) 

- 1.085 - Requisiti 



- 

JAR-FCL Subparte C - Licenza di pilota privato 



- 1.110 - Attività consentite e limitazioni 

- 1.115 - Abilitazioni per attività particolari 

- 1.120 - Esperienza ed accrediti 

- 1.125 - Corso d’addestramento 

- 1.130 - Prova teorica 

- 1.135 - Prova pratica 

JAR-FCL Subparte E - Abilitazione al volo strumentale 

- 1.175 - Prescrizione dell’abilitazione al volo strumentale 

JAR-FCL Subparte F - Abilitazioni per tipo e per classe 

- 1.215 - Divisione delle abilitazioni per classe 

- 1.225 - Prescrizione dell’abilitazione per classe o per tipo è richiesta 


JAR-FCL Subparte H - Abilitazione a istruttore 

- 1.300 - Istruzione - Generalità 

2-C-3


NOZIONI GENERALI SUGLI AEROMOBILI 

Struttura 

7 Struttura della cellula 

- componenti 

- fusoliera, ali, stabilizzatori orizzontali e verticali 

- comandi primari di volo 

- trim e sistemi di flap/slat 

- carrello d’atterraggio 

- ruotino guida, incluso il sistema di guida 

- gomme, condizioni 

- sistema frenante e precauzioni d’uso 

- sistema di retrazione 

8 Carichi limite 

resistenza statica 

- fattore di sicurezza 

- blocco dei comandi e uso 

- precauzioni a terra e in volo 

Gruppo motopropulsore 

9 Motore - Generalità 

- principi del motore a ciclo Otto a combustione interna 

- struttura costruttiva di base 

- cause di preaccensione e di detonazione 

- potenza erogata in funzione dei giri (RPM) 

- 

10 Raffreddamento del motore 

- raffreddamento ad aria 

- alette di deviazione del flusso d’aria e alette di raffreddamento 

- disegno e uso delle alette di deviazione del flusso (cowl flap) 

- rilevamento della temperatura della testata dei cilindri 

11 Lubrificazione del motore 

- funzione e metodo di lubrificazione 

- sistemi di lubrificazione 

- metodo di circolazione dell’olio 

- pompa dell’olio e requisiti dei filtri 

- qualità e grado dell’olio 

- temperatura e pressione dell’olio 

- sistemi di raffreddamento dell’olio 

- riconoscimento dei malfunzionamento della lubrificazione 

12 Sistemi di accensione 

- principi di accensione a magnete 

- costruzione e funzionamento 

- funzione e principi della distribuzione di fase 

- controlli di funzionalità, riconoscimento dei malfunzionamenti 

- procedure operative per evitare accumulo di piombo sulle puntine 

2-C-4


13 Carburazione 

- principi di funzionamento del carburatore a galleggiante 

- costruzione e funzionamento 

- procedure per regolare la composizione della miscela 

- sistemi di dosaggio della benzina e pompa di accelerazione 

- effetto dell’altitudine 

- controllo manuale della miscela 

- mantenimento della corretta miscelazione 

- limitazioni nell’uso della potenza massima 

- prevenzione della detonazione 

- leva di chiusura della miscela 

- uso delle leve di comando della carburazione 

- sistema di adduzione di aria 

- sistema alternato di adduzione di aria 

- ghiaccio al carburatore, uso dell’aria calda 

- sistema di alimentazione a iniezione, principi e procedure operative 

14 Benzina Avio 

- classificazione dei carburanti 

- gradazione e colore 

- requisiti di qualità 

- ispezioni di prevenzione delle contaminazioni 

- uso di filtri e spurghi 

15 Impianti benzina 

- serbatoi e linee di alimentazione 

- sistema di ventilazione 

- pompe elettriche e meccaniche 

- alimentazione per gravità 

- selezione dei serbatoi 

- regolazione del sistema 

16 Eliche 

- nomenclatura 

- conversione della potenza in spinta 

- disegno e costruzione dell’elica a passo fisso 

- forze agenti sulle pale dell’elica 

- variazione dei giri al variare della velocità 

- variazione di efficienza al variare della velocità 

- disegno e costruzione dell’elica a passo variabile 

- dispositivo dei giri costanti 

- effetto della variazione d’incidenza delle pale dell’elica 

- effetto dell’elica trascinata 

17 Procedure operative del motore 

- procedura di avviamento; precauzioni 

- riconoscimento dei malfunzionamenti 

- riscaldamento del motore, controllo della potenza e dei sistemi 

- limitazione di temperatura e pressione dell’olio 

- controllo dell’accensione e degli altri sistemi 

- limitazioni di potenza 

- prevenzione dei cambi rapidi di potenza 

- uso della leva di miscelazione 

2-C-5


Impianti di bordo 

18 Impianto elettrico 

- installazione e uso dei generatori 

- alimentazione a corrente continua 

- accumulatori di corrente, capacità e carica 

- voltmetri e amperometri 

- interruttori automatici e fusibili 

- strumenti e sistemi alimentati elettricamente 


- procedure in caso di malfunzionamenti 

19 Sistema degli strumenti a depressione 

- componenti 

- pompe 

- regolatori di pressione e strumenti 

- filtri 


- procedure in caso di malfunzionamenti 

Strumenti 

20 Impianti di Pitot/statico 

- tubo di Pitot, funzione 

- tubo di Pitot 

- presa della pressione statica 

- presa alternata della pressione statica 

- errore di posizione 

- spurgo del sistema 

- riscaldamento del sistema 

- errori provocati da blocco e perdite del sistema 

21 Anemometro 

- principi di funzionamento e di costruzione 

- relazione tra pressione totale e pressione statica 

- definizione di velocità indicata, calibrata e vera all’aria 

- errori strumentali 

- anemometro, settori colorati 

- controlli di funzionamento assegnati al pilota 

22 Altimetro 


- funzione delle sub-scale 

- effetto della densità atmosferica 

- altitudine di pressione (pressure altitude) 

- altitudine vera 

- atmosfera standard internazionale 

- livello di volo 

- quadrante dello strumento (tre frecce) 

- errori strumentali 


23 Variometro 


- funzione 

- inerzia del sistema 

- indicatori istantanei (VSI) 

- presentazione 


2-C-6


24 Giroscopi 

- principi 

- rigidità 

- precessione 

25 Virometro 

- velocità angolare 

- scopo e funzione 

- effetto della velocità 


- coordinatore di virata 

- limitazione dell’ indicazione di rateo di virata 

- alimentazione del sistema (power source) 

-. sbandometro 

- principio di funzionamento 



26 Orizzonte artificiale 

- tre assi giroscopici 



- interpretazione 

- limiti operativi 

- alimentazione del sistema 


27 Girodirezionale 

- giroscopio direzionale 



- uso accoppiato con la bussola magnetica 

- meccanismo di allineamento 

- deriva apparente 

- limitazioni operative 

- alimentazione del sistema 


28 Bussola magnetica 

costruzione e funzione 

- campo magnetico terrestre 

- variazione e deviazione magnetica 

- errori di accelerazione in virata 

- precauzioni per la presenza a bordo di oggetti magnetizzati 


29 Strumenti motore 

- principi, presentazione e uso operativo di: 

- misura della temperatura dell’olio 

- misura della pressione dell’olio 

- misura della temperatura delle testate dei cilindri 

- misura della temperatura dei gas di scarico 

- misura della pressione di alimentazione della miscela (manifold gauge) 

- misura della pressione del carburante 

- misura del flusso di carburante 

- misura della quantità di benzina nei serbatoi 

- contagiri 

2-C-7


30 Altri strumenti 

- principi, presentazione e uso operativo di: 

- misura della depressione 

- voltmetro e amperometro 

- avvisi di sicurezza 

- altri rilevanti per il tipo di velivolo 

Aeronavigabilità 

31 Aeronavigabilità 

- vigenza del certificato 

- conformità dei requisiti 

- ispezioni periodiche di manutenzione 

- conformità ai requisiti stabiliti dal manuale di volo (o equivalente), istruzioni, limitazioni, 

targhette 

- aggiornamenti del manuale di volo 

- acquisizione e aggiornamento dei documenti 

- libretto di manutenzione del motore e dell’elica 

- registrazione dei difetti 

- operazione di manutenzione consentite ai piloti 

Prestazioni e Pianificazione 

Peso e bilanciamento 

32 Peso e bilanciamento 

- limitazioni e peso massimo 

- limitazioni anteriori e posteriori del centro di gravità (CG), in operazioni normali e utility 

- calcolo del peso e della posizione del CG - moduli per il calcolo del bilanciamento 

Prestazioni 

33 Decollo 

- corsa di decollo e distanza disponibile 

- traiettoria di decollo e di salita iniziale 

- effetto del peso, del vento e della altitudine densimetrica 

- effetto della superficie di pista e della pendenza 

- uso del flap 

34 Atterraggio 

- effetto del peso, del vento, della densità altimetrica e della velocità d’avvicinamento 

- uso del flap 

- effetto della superficie di pista e della pendenza 

35 In volo 

- relazione tra potenza necessaria e potenza disponibile 

- diagramma delle prestazioni 

- salita al massimo angolo e al massimo rateo 

- massima distanza e massimo tempo di volo 

- effetto della configurazione, peso, temperatura e altitudine 

- riduzione della prestazione durate le virate in salita 

- la planata 

- effetti penalizzanti 

- ghiaccio e pioggia 

- condizioni della struttura 

- effetto del flap 

2-C-8


IL FATTORE UMANO: PRESTAZIONI E LIMITAZIONI 

Elementi di fisiologia 

36 Concetti 

- composizione dell’atmosfera 

- legge dei gas 

- respirazione e circolazione del sangue 

37 Effetto della riduzione di pressione 

- effetto dell’aumento di altitudine 

- trasferimento dei gas 

- ipossia 

- sintomi 

- prevenzione 

- pressurizzazione di cabina 

- effetti della decompressione rapida 

- tempo di perdita della coscienza 

- uso dell’ossigeno e discesa rapida 

- iperventilazione 

- sintomi 

- prevenzione 

- effetti delle accelerazioni 

38 Visione 

- fisiologia della visione 

- limitazioni del sistema visivo 

- difetti della visione 

- illusioni ottiche 

- disorientamento spaziale 

- prevenzione del disorientamento 

39 Udito 

- fisiologia dell’udito 

- sensazioni provenienti dall’orecchio interno 

- effetti del cambio d’altitudine 

- rumore e perdita dell’ udito 

- protezione dell’udito 


- conflitti tra vista e orecchi 

- prevenzione del disorientamento 

40 Mal d’aria 

- cause 

- sintomi 

- prevenzione 

2-C-9


41 Il volo e la salute 

- requisiti psicofisici 

- effetti dei comuni disturbi e relative cure 

- raffreddore 

- disturbi di stomaco 

- droghe, medicine, e effetti collaterali 

- alcol 

- fatica 

- personale forma fisica 

- assistenza ai passeggeri 

- immersioni in acqua - precauzioni prima del volo 

42 Fenomeni di intossicazione 

Elementi di psicologia 

- merci pericolose 

- monossido di carbonio dall’impianto di riscaldamento 

43 Il processo di informazione 

- concetto di sensazione 

- la percezione cognitiva 

- le attese 

- l’anticipazione 

- le abitudini 

44 La decisione 

- carico di lavoro mentale, limitazioni 

- fonte di informazioni: 

- gli stimoli e l’attenzione 

- la comunicazione verbale 

- la memoria e le sue limitazioni 

- cause di errate interpretazione 

45 La tensione (Stress) 

- cause ed effetti 

- concetto di allarme 

- effetti sulle prestazioni 

- identificazione e riduzione della tensione nervosa 

46 Valutazione e decisione 

- concetto di decisione del pilota 

- attitudini psicologiche 

- aspetti comportamentali 

- valutazione del rischio 

- sviluppo della percezione della situazione operativa 

METEOROLOGIA 

47 L’atmosfera 

- composizione e struttura 

- suddivisione verticale 

48 Pressione, densità e temperatura 

- pressione barometrica, isobare 

- variazione delle pressioni, temperatura e densità con l’altitudine 

- terminologia di definizione dell’altimetria 

- radiazione dell’energia solare e terrestre, temperatura 

- variazione diurna della temperatura 

- il processo adiabatico 

- gradiente di temperatura 

- stabilità e instabilità 

- effetti della radiazione, avvezione, subsidenza, e convergenza 

2-C-10


49 Umidità e precipitazione 

- il vapore acqueo nell’atmosfera 

- pressione di vapore 

- punto di rugiada e umidità relativa 

- condensazione e vaporizzazione 

- precipitazioni 

50 La pressione e i venti 

- aree di alta e bassa pressione 

- spostamenti dell’atmosfera, gradiente di pressione 

- spostamenti verticali e orizzontali, convergenza, divergenza 

- vento di superficie e geostrofico 

- effetto del gradiente del vento con la quota e della turbolenza conseguente (windshear) in decollo e 

atterraggio 

- relazione tra le isobare e il vento, la legge di Buy Ballot 

- turbolenza e vento a raffiche 

- venti locali, foehn, brezze di terra e di mare 

51 Formazione delle nubi 

- raffreddamento per avvezione, radiazione ed espansione adiabatica 

- tipi di nubi 

- nubi convettive 

- nubi orografiche 

- nubi stratiformi e cumuloformi 

- condizioni di volo in ciascun tipo di nubi 

52 Nebbia, foschia e caligine 

- radiazione, avvezione, frontale, nebbia gelata 

- formazione e dispersione 

- riduzione della visibilità dovuta a foschia, neve, fumo, polvere e sabbia 

- previsione della riduzione di visibilità 

- pericoli in volo dovuti a bassa visibilità, orizzontale e verticale 

53 Masse d’aria 

- descrizione e fattori che influenzano le masse d’aria 

- classificazione delle masse d’aria, origine 

- modificazione delle masse d’aria durante i loro spostamenti 

- sviluppo di sistemi di alte e basse pressioni 

- tempo associato ai sistemi di alte e basse pressioni 

54 I fronti 

- formazione di fronti caldi e freddi 

- superfici di separazione tra masse d’aria 

- sviluppo di un fronte caldo 

- associate nubi e tempo meteorologico 

- il tempo in un settore caldo 

- sviluppo di un fronte freddo 

- nubi associate e tempo meteorologico 

- occlusioni 


- fronte stazionario 


2-C-11


55 Formazione di ghiaccio 

- condizioni che favoriscono la formazione di ghiaccio 

- effetti della rugiada gelata, della brina e del ghiaccio vetrone 

- effetti del ghiaccio sulle prestazioni del velivolo 

- precauzioni per evitare le formazioni di ghiaccio 

- ghiaccio al motore 

- precauzioni, prevenzione e eliminazione delle formazioni di ghiaccio al carburatore 

56 Temporali 

- formazione - masse d’aria, zona frontale - cause orografiche 

- condizioni necessarie per la formazione 

- sviluppo 

- riconoscimento delle condizioni favorevoli alla formazione di temporali 

- pericoli per gli aeroplani 

- effetto dei fulmini e della forte turbolenza 

57 Volo sopra zone montagnose 

- pericoli 

- influenza del terreno sui processi meteorologici 

- onde di montagna, turbolenza dovuta al cambiamento improvviso di velocità e direzione dei venti, 

movimenti verticali, rotori, venti di valle 

58 Climatologia 

- circolazione stagionale nella troposfera in Europa 

- tempo e venti, locali e stagionali 

59 Altimetria 

- procedure operative di regolaggio degli altimetri 

- pressione, altitudine, altitudine densimetrica 

- altezza, altitudine, livello di volo 

- atmosfera Standard ICAO 

- QNH, QFE, regolaggio standard 

- altitudine di transizione, strato di transizione e livello 

- 

60 Il Servizio Meteorologico 

- uffici meteorologici presso gli aeroporti 

- stazioni meteorologiche aeronautiche 

- servizio previsioni 

- servizi meteorologici presso gli aeroporti 

disponibilità delle previsioni a scadenza periodica 

61 Analisi del tempo e previsioni 

- carte del tempo, simboli e segni 

- carta significativa del tempo 

- carte di previsione per l’aviazione generale 

62 Informazioni sul tempo per il piano di volo 

- rapporti e previsioni per la partenza, in rotta, per la destinazione e gli alternati 

- interpretazione dei bollettini in codice METAR, TAF, TAFOR 

- disponibilità delle informazioni da terra su vento, turbolenza da windshear e visibilità 

63 Trasmissioni radiodiffuse di previsioni per l’aviazione 

- VOLMET, ATIS, SIGMET 

2-C-12


NAVIGAZIONE 

64 Forma della terra 

- assi terrestri, poli 

- meridiani di longitudine 

- paralleli di latitudine 

- cerchi maggiori, cerchi minori, linea lossodromica 

- emisferi, nord/sud, est/ovest 

65 Carte geografiche 

- mappe carte aeronautiche (topografiche) 

- proiezioni e loro proprietà 

- conformità 

- equivalenza 

- scala 

- cerchi maggiori e linee lossodromiche 

66 Proiezioni conformi (Carta ICAO 1.500.000) 

- proprietà principali 

- costruzione 

- convergenza dei meridiani 

- presentazione dei meridiani e dei paralleli, cerchi maggiori e linee lossodromiche 

- scala, paralleli standard 

- rappresentazione delle altezze 

- 

67 Direzione 

- nord vero 

- campo magnetico terrestre, variazione magnetica - variazioni annuali 

- nord magnetico 

- componenti verticali e orizzontali 

- linee isogoniche e agoniche 

68 Influenze magnetiche sugli aeroplani 

- influenze magnetiche all’interno dei velivoli 

- deviazioni della bussola magnetica 


- prevenzione delle interferenze magnetiche sulla bussola 

69 Distanze 

- unità di misura 

- misura delle distanze in scala 

70 Uso delle carte in navigazione 

- tracciato della posizione 

- latitudine e longitudine 

- prua bussola e distanza 

- uso del regolo aeronautico 

- misura delle rotte e delle distanze 

71 Informazioni ricavabili dalle carte materiale/lettura delle carte 

- analisi delle carte 

- topografia 

- rilievi 

- aspetti culturali 

- aspetti permanenti (p.e. caratteristiche di linee, aspetti locali, caratteristiche uniche e speciali) 

- aspetti soggetti a cambiamento (p.e. acqua) 

- preparazione 

- ripiegamento della carta per un miglior uso 

- metodi di lettura delle carte 

- orientamento delle carte 

- caratteristiche dei punti di controllo 

- anticipazione dei punti di controllo 

- mediante contatto visuale continuo 

- senza contatto visivo continuo 

- incertezza della posizione 

- simboli aeronautici 

- informazioni aeronautiche 

- conversione delle unità di misura 

2-C-13


72 Concetti base per la navigazione 

- IAS, RAS (CAS) e TAS 

- rotta vera e magnetica 

- velocità del vento, prua e velocità al suolo 

- triangolo del vento 

- deriva, angolo di correzione del vento 

- ETA (tempo stimato d’arrivo) 

- navigazione stimata, posizione, rilievo di posizione (fix) 

73 Il regolo aeronautico 

- uso del regolo per determinare: 

- TAS, tempo e distanza 

- conversione delle unità di misura 

- carburante necessario 

- pressione, densità dell’aria e altitudine vera 

- tempo in rotta e ETA (tempo stimato d’arrivo) 

- uso del computer per risolvere il triangolo del vento 

- applicazione della TAS e della velocità del vento alla linea di rotta 

- determinazione della prua magnetica e della velocità al suolo 

- deriva e angolo di correzione del vento 

74 Misura del tempo 

- relazione tra il tempo coordinato universale (UTC) e il tempo medio locale (LMT) 

- definizione del crepuscolo civile 

75 Il piano di volo 

- selezione della carta 

- previsione del tempo in rotta e sugli aeroporti, rapporti sul tempo 

- valutazione della situazione meteorologica 

- il tracciato della rotta 

- analisi delle limitazioni in rotta (zone proibite, regolamentate, pericolose, ecc.) 

- uso dell’ AIP e dei NOTAM’s 

- procedure ATC in spazi aerei controllati e regolamentati 

- piano del carburante 

- altitudini di sicurezza in rotta 

- aerodromi alternati 

- comunicazioni e frequenze dei radioaiuti 

- compilazione del piano di volo operativo 

- compilazione del piano di volo ATC 

- selezione dei punti intermedi di controllo, traguardi di tempo e distanza 

- calcolo del peso e bilanciamento 

- calcolo del peso e delle prestazioni 

2-C-14


76 Navigazione pratica 

- prua bussola, correzione della deviazione residua 

- organizzazione del lavoro a bordo 

- procedure di partenza, annotazioni sul piano di volo, regolaggio dell’altimetro e scelta della IAS 

- mantenimento di prua e altitudine 

- controllo dei riferimenti a vista 

- riconoscimento della posizione e dei punti di controllo 

- revisione della prua e dello stimato d’arrivo (ETA) 

- procedure d’ arrivo, contatti con l’ATS 

- completamento del piano di volo operativo, e annotazioni sul giornale di bordo 

Radionavigazione 

7 7 VDF 

- applicazione 

- principi di funzionamento 

- presentazione dei dati e interpretazione 

- copertura 

- precisione ed errori 

- fattori che influenzano la portata e l’accuratezza 

78 ADF, inclusi i radiofari associati; uso dell’RMI 




- copertura 


- fattori che influenzano la portata e l’ accuratezza 

7 9 VOR, DME 




- copertura 



8 0 GPS 




- copertura 



81 Radar di terra 




- copertura 



82 Radar di sorveglianza secondario 

- principi (transponder) 


- presentazione e interpretazione 

- modi di funzionamento e codici 

2-C-15


PROCEDURE OPERATIVE 

83 ICAO, Annesso 6, Parte II – Procedure operative con gli aeromobili 

- premessa 

- definizioni 

- dichiarazione generale 

- preparazione del volo e procedure in volo 

- prestazioni e limitazioni operative 

- strumenti ed equipaggiamenti 

- comunicazioni ed equipaggiamenti per la navigazione 

- manutenzione 

- equipaggio di volo 

- luci di navigazione 

84 Annesso 12 ICAO - Ricerca e salvataggio 

- definizioni 

- fasi di allerta 

- procedure assegnate al pilota responsabile (para 5.8 e 5.9) 

- segnalazione di ricerca e salvataggio (para 5.9 e Appendice A) 

- 

85 Annesso 13 ICAO - Indagini sugli incidenti di volo 

- definizioni 

- procedure nazionali 

86 Procedure antirumore 

- procedure generali 

- applicazione in decollo e atterraggio 

87 Infrazioni delle regole di navigazione 

- infrazioni 

- sanzioni 

PRINCIPI DI VOLO 

88 L’ atmosfera 

- composizione e struttura 

- atmosfera standard ICAO 

- pressione atmosferica 

89 Circolazione del flusso d’aria attorno a un corpo in regime subsonico 

- resistenza dell’aria e densità dell’aria 

- strato limite 

- resistenza di superficie 

- flusso laminare e turbolento 

- principi di Bernoulli - effetto Venturi 

90 Flusso bidimensionale d’aria attorno a un corpo 

- flusso d’aria attorno a una superficie piatta 

- flusso d’aria attorno a una superficie curva 

- descrizione di un profilo aerodinamico 

- portanza e resistenza 

- Cp e CR e loro relazione in rapporto all’angolo d’ incidenza (o d’attacco) 

2-C-16


91 Flusso tridimensionale d’aria attorno a un corpo 

- forma del profilo aerodinamico e pianta dell’ala 

- resistenza indotta 

- angolo di deviazione verso il basso, resistenza di vortici, effetto suolo 

- rapporto tra lunghezza e larghezza media dell’ala (aspect ratio) 

- resistenza parassita (di profilo) 

- forma, attrito di superficie e resistenza dovuta a interferenze 

- rapporto portanza/resistenza 

92 Distribuzione delle quattro forze 

- coppie in equilibrio 

- peso e portanza 

- spinta e trazione 

- metodi per raggiungere l’equilibrio 

- 

93 I comandi di volo 

- i tre assi 

- rotazione attorno all’asse laterale (beccheggio) 

- rotazione attorno all’asse longitudinale (rollìo) 

- rotazione attorno all’asse verticale (imbardata) 

- effetto dell’elevatore (stabilizzatore mobile), degli alettoni e del timone di direzione 

- controllo del beccheggio, rollìo e imbardata 

- controllo coordinato di rollìo e imbardata 

- peso e equilibrio aerodinamico delle superfici di controllo 

94 Stabilizzazione del bilanciamento 

- le superfici di compensazione (trim), di bilanciamento e di sbilanciamento 


- metodi operativi 

95 Ipersostentatori ad aumento di curvatura (flap) e di controllo dello strato limite (slot e slat) 

- semplici, split flap, slotted e Fowler 


- metodi operativi 

- slat, sul bordo d’entrata 


- operazioni normali/automatiche 

- 

96 Lo stallo 

- angolo di stallo 

- increspatura del flusso laminare 

- riduzione della portanza e aumento della resistenza 

- movimento del centro di pressione 

- sintomi dello stallo 

- risposta caratteristica del velivolo allo stallo 

- fattori che influenzano la velocità di stallo e il comportamento del velivolo 

- stallo in volo rettilineo livellato, in salita, discesa e in virata 

- dispositivi di avviso di stallo 

- manovra di uscita dallo stallo 

97 Prevenzione della vite 

- stallo dell’estremità alare 

- l’innesco del rollìo 

- riconoscimento della vite incipiente 

- recupero istantaneo dallo stallo 

2-C-17


98 Stabilità 

- definizione di stabilità statica e dinamica 

- stabilità longitudinale 

- effetto della posizione del CG sul controllo attorno all’asse trasversale 

- stabilità laterale e direzionale 

- interrelazione tra stabilità direzionale e laterale 

99 Fattore di carico e manovrabilità 

- considerazioni sulle caratteristiche strutturali 

- diagramma di manovra e di raffica 

- fattore di carico limite, con e senza flap 

- variazione del fattore di carico in virata e nelle richiamate 

- limitazioni alla velocità di manovra 

- precauzioni in volo 

100 Carichi sulla struttura a terra 

- spinte laterali sul carrello 

- atterraggio 

- rullaggio, precauzioni in curva 

COMUNICAZIONI 

101 Radiotelefonia e comunicazioni 

- uso dell’AIP e selezione delle frequenze 

- tecniche d’ uso del microfono 

- alfabeto fonetico 

- abbreviazioni di chiamata delle radiostazioni di terra e di bordo 

- tecnica di trasmissione 

- uso dei vocaboli, frasi standard 

- tecniche d’ascolto 

- conferma delle istruzioni 

102 Procedure di partenza 

- controllo degli apparati radio 

- istruzioni per il rullaggio 

- punto d’attesa al suolo 

- autorizzazione per la partenza 

103 Procedure in rotta 

- cambio di frequenza 

- posizione, riporto di altitudine/altezza/livello di volo 

- informazioni meteo 

- rapporti sulle condizioni meteo 

- procedure per ottenere rilevamenti, prue bussola e posizione 

- fraseologia per le procedure 

- distanze di copertura in rapporto all’altezza 

104 Procedure di arrivo e in circuito 

- autorizzazione all’ingresso nell’area aeroportuale 

- chiamate all’ATC e istruzioni per: 

- circuito 

- avvicinamento e atterraggio 

- uscita dalla pista 

2-C-18


105 Interruzione delle comunicazioni 

- azioni da intraprendere 

- frequenze alternative 

- controllo degli apparati, compresi i microfoni e le cuffie 

- procedure in volo in relazione al tipo di spazio aereo 

106 Messaggi di soccorso e di urgenza 

- messaggi di soccorso (Mayday), definizione e quando usarli 

- frequenze di lancio del messaggio 

- contenuto del messaggio di soccorso 

- messaggio d’ urgenza (Pan), definizione e quando usarlo 

- ritrasmissione (ponte) dei messaggi 

- osservanza del silenzio radio quando siano in corso messaggi di soccorso/urgenza 

- cancellazione dei messaggi di soccorso/urgenza 

Sicurezza di volo: generalità 

107 Velivoli 

- sistemazione del seggiolino 

- bretelle e cinture di sicurezza 

- equipaggiamento d’emergenza e relativo uso 

- estintori 

- fuoco al motore e in cabina 

- sistema antighiaccio 

- equipaggiamento di sopravvivenza, salvagenti e zattere di salvataggio 

- avvelenamento da monossido di carbonio 

- precauzioni durante il rifornimento 

- merci infiammabili/contenitori pressurizzati 

108 Precauzioni operative 

- turbolenza meccanica (Wake turbulence) 

- aquaplaning 

- turbolenza dovuta ai venti (windshear) in decollo, avvicinamento e atterraggio 

- istruzioni ai passeggeri 

- uscite d’emergenza 

- evacuazione del velivolo 

- atterraggio forzato 

- atterraggio con carrello retratto 

- ammaraggio 

SYLLABUS PER L’ADDESTRAMENTO IN VOLO DEL PILOTA PRIVATO (VELIVOLO) 

Esercitazione 1 Familiarizzazione con il velivolo 

- caratteristiche del velivolo 

- pannello strumenti e comandi 

- sistemi e comandi 

- lista dei controlli, chiamate di controllo ed esecuzione 

2-C-19


Esercitazione 1E Esercitazioni sulle emergenze 

- interventi in caso di fuoco a terra e in volo 

- fuoco in cabina e nell’impianto elettrico 

- avarie ai sistemi di bordo 

- esercitazioni per l’abbandono del velivolo, uso dell’equipaggiamento d’emergenza, uscite di 

sicurezza 

Esercitazione 2 Preparazione del volo e operazioni dopo il volo 

- accettazione del velivolo e autorizzazione per il volo 

- documenti di manutenzione del velivolo 

- equipaggiamenti richiesti, mappe, ecc. 

- controlli esterni 

- controlli interni 

- cinture e bretelle di sicurezza, sedili e regolaggio delle superfici di bilanciamento (trim) 

- controllo della potenza 

- controllo dei sistemi di comando e chiusura del motore 

- parcheggio, sicurezza e ancoraggio del velivolo (p. e. funi di fissaggio al suolo) 

- compilazione dei moduli di autorizzazione e documenti di manutenzione 

Esercitazione 3 Esperienza del volo 

- esercizi in volo 

Esercitazione 4 Effetto comandi 

- effetto degli alettoni, in volo rettilineo livellato e in virata 

- effetti ulteriori degli alettoni e del timone di direzione 

- effetti di: 

- velocità 

- del flusso dell’elica sui comandi 

- della potenza 

- del trim 

- dei flap 

- degli altri controlli, se del caso 

- procedure operative di: 

- regolaggio della miscela 

- aria calda al carburatore 

- ventilazione e riscaldamento della cabina di pilotaggio 

- perizia di volo e orientamento alla sicurezza 

Esercitazione 5 Rullaggio 

- controlli prima del rullaggio 

- messa in moto, prova freni e controllo della velocità 

- uso del motore 

- controllo della direzione e delle curve 

- la curva entro spazi ristretti 

- procedure e precauzioni per il parcheggio 

- influenza del vento in rullaggio e procedure di controllo 

- effetto della tipologia della pavimentazione 

- escursione del comando di direzione 

- segnali del parcheggiatore a terra 

- controllo degli strumenti 

- procedure dl controllo di traffico 


2-C-20


Esercitazione 5E Emergenze 

- avarie ai freni e sistema di guida 

Esercitazione 6 Volo rettilineo orizzontale 

- volo rettilineo orizzontale alla potenza normale di crociera 

- volo al limite della velocità massima 

- dimostrazione della stabilità inerente 

- controllo dell’assetto longitudinale, compreso l’uso del trim 

- assetto laterale di volo, controllo della direzione e della stabilità, uso del trim 

- uso della potenza a varie velocità 

- cambi di velocità e configurazione 

- uso degli strumenti per conseguire maggior precisione 


Esercitazione 7 La salita 

- assunzione dell’assetto di salita, mantenimento dei ratei normale e massimo, livellamento finale 

- livellamento a varie altitudine 

- salita in rotta (cruise climb) 

- salita con flap esteso 

- retrazione flap e recupero dell’assetto normale 

- salita al massimo angolo 



Esercitazione 8 La discesa 

- assunzione dell’assetto di discesa, mantenimento e livellamento finale 


- discesa planata, assistita e discesa di crociera ( incluso l’effetto della potenza e della velocità) 

- scivolata d’ala (o tecniche analoghe) 



Esercitazione 9 La virata 

- entrata in virata media e mantenimento 

- ripresa del volo rettilineo 

- errori in virata ( nell’assetto e nel bilanciamento) 

- virate in salita 

- virate in discesa 

- virate con scivolata d’ala (o tecniche analoghe) 

- virate su prue predeterminate, uso del girodirezionale e della bussola magnetica 


- orientamento alla sicurezza (airmanship) 

Esercitazione 10A Volo lento 

NOTA: L’obiettivo è di aumentare l’abilità dell’allievo a riconoscere il volo a velocità critiche e fargli acquisire l’abilità a mantenere il 

velivolo bilanciato nella manovra di recupero della velocità normale 

- controlli di sicurezza 

- introduzione al volo lento 

- diminuzione controllata della velocità ai valori bassi critici 

- applicazione della piena potenza per assumere la normale velocità di salita 


2-C-21


Esercitazione 10B Stallo 



- prodromi dello stallo 

- riconoscimento 

- stallo senza flap e uscita dallo stallo, con e senza potenza 

- uscita dallo stallo d’ala 

- avvicinamento allo stallo in configurazione di avvicinamento e atterraggio, con e senza potenza, 

manovra di uscita dallo stallo nella fase iniziale 

Esercitazione 11 Prevenzione della vite 



- stallo e uscita dallo stallo nella fase di vite incipiente (stallo con eccesso di caduta di un’ala, 45°) 

- distrazione indotta dall’istruttore in fase di stallo 

Nota 1 : almeno 2 ore di esercizi di stallo e prevenzione della vite devono essere effettuati durante il corso 

Nota 2 : Deve essere richiamata l’attenzione sui limiti di manovra e sui calcoli di peso e bilanciamento riportati dal manuale di 

volo 

Esercitazione 12 Decollo e salita fino alla posizione sottovento 

- controlli prima del decollo 

- decollo con vento contrario 

- precauzioni per la salvaguardia del ruotino anteriore 

- decollo con vento al traverso 

- esercizi pratici durante e dopo il decollo 

- decollo da campo soffice e corto, compreso il calcolo delle prestazioni 

- procedure antirumore 


Esercitazione 13 Circuito, avvicinamento e atterraggio 

- procedure di circuito, sottovento e virata in base 

- avvicinamento assistito con potenza e atterraggio 

- precauzioni per la salvaguardia del ruotino anteriore 

- effetto del vento sulle velocità di avvicinamento e atterraggio, uso dei flap 

- avvicinamento e atterraggio con vento al traverso 

- avvicinamento planato e atterraggio 

- procedure e tecniche di atterraggio su campi corti e fondo morbido 

- avvicinamento con flap retratto e atterraggio 

- atterraggio sui tre punti (per aeroplani con ruotino guida posteriore) 

- riattaccata 



Esercitazione 12/13E Emergenze 

- decollo interrotto 

- arresto del motore dopo il decollo 

- riattaccata dal suolo 

- riattaccata in avvicinamento finale 

Nell’ interesse della sicurezza è necessario che piloti allenati su velivoli con ruotino guida anteriore effettuino la 

conversione su velivoli a ruotino guida posteriore, e viceversa, in voli a doppio comando 

2-C-22


Esercitazione 14 Primo decollo da solo pilota a bordo 

- raccomandazioni dell’istruttore, osservazione del volo e commento post-volo 

NOTA: nel corso del volo da solo pilota e immediatamente dopo, devono essere riesaminate le seguenti voci 

- procedure per allontanarsi e rientrare in circuito 

- analisi dell’area locale di volo, delle mappe locali ed eventuali restrizioni 

- uso dei radioaiuti per effettuare un ritorno al campo 

- virate con l’uso della bussola magnetica, errori della bussola 


Esercitazione 15 Virate strette 

- virate strette (45°), in volo livellato e in discesa 

- stallo in virata e uscita dallo stallo 

- uscita da posizioni anomale, compreso la spirale in discesa 


Esercitazione 16 Atterraggio forzato senza potenza 

.- procedura per l’atterraggio forzato 

- scelta del campo, preparazione per una diversa scelta di campo 

- distanza percorribile in planata 

- pianificazione della discesa 

- le posizioni chiave 

- prevenzione dell’eccessivo raffreddamento del motore 

- ricerca della causa dell’ arresto motore 

- comunicazioni radio 

- posizione in base 

- avvicinamento finale 

- atterraggio 

- operazioni dopo l’atterraggio 


Esercitazione 17 Atterraggio precauzionale 

- procedura di circuito in luoghi diversi dall’aeroporto 

- occasioni che rendono necessario un atterraggio precauzionale 

- condizioni di volo che rendono necessario un atterraggio precauzionale 

- selezione del campo d’atterraggio 

- un normale aeroporto 

- un aeroporto dismesso 

- un campo agricolo 

- circuito e avvicinamento 

- operazioni dopo l’atterraggio 

- orientamento alla sicurezza (airmanship) 

Esercitazione 18A Navigazione 

Preparazione del piano di volo 

- previsione del tempo e tempo presente 

- scelta della carta e preparazione 

- scelta della rotta 

- identificazione degli spazi aerei controllati 

- aree proibite, pericolose e regolamentate 

- altitudini di sicurezza 

- calcoli 

- prue magnetiche e tempi in rotta 

- consumi di carburante 

2-C-23


- peso e bilanciamento 

- peso e prestazioni 

- informazioni per il volo 

- NOTAM ecc 

- radiofrequenze 

- selezione di aerodromi alternati 

- documenti del velivolo 

- notifica del volo 

- procedure per presentare il piano di volo ATC 

- compilazione del modulo di piano di volo ATC 

Partenza 

- organizzazione del lavoro in cabina di pilotaggio 

- procedure di partenza 

- regolaggio degli altimetri 

- contatti con l’ATC negli spazi aerei controllati/regolamentati 

- predisposizione delle prue bussola per la partenza 

- annotazione degli ETA (tempi stimati d’arrivo) 

- mantenimento di altitudine e prua 

- revisione degli ETA e delle prue bussola 

- annotazioni sul piano di volo 

- uso della radio 

- uso dei radioaiuti alla navigazione 

- minimi di visibilità per continuare il volo 

- decisioni in volo 

- transito attraverso spazi controllati/regolamentati 

- procedure di diversione all’ alternato 

- incertezza della posizione 

- procedure di perdita della posizione 

Procedure di arrivo, entrata nella zona aeroportuale 

- contatti con gli enti ATC negli spazi aerei controllati/regolamentati 

- procedure di regolaggio degli altimetri 

- entrata nel circuito aeroportuale 

- procedure di circuito 

- parcheggio 

- sicurezza del velivolo 

- rifornimento 

- chiusura del piano di volo, ove richiesto 

- procedure dopo il volo 

Esercitazione 18B Procedure di navigazione a bassa quota e con scarsa visibilità 

- precauzioni prima di iniziare la discesa 

- pericoli ( es. ostacoli, terreno, ecc.) 

- difficoltà di lettura della carta 

- effetto del vento e della turbolenza 

- rispetto delle regole antirumore 

- entrata in circuito 

- avvicinamento e atterraggio a vista in condizioni di bassa visibilità 

Esercitazione 18C Radionavigazione 

Uso del VOR 

- disponibilità del radioaiuto, AIP, frequenza 

- selezione e identificazione 

- selettore di prua (Omni Bearing Selector - OBS) 

2-C-24


- indicatore To/From, orientamento 

- indicatore di deviazione dalla rotta ( (Course Deviation Indicator - CDI) 

- identificazione del radiale 

- intercettazione e mantenimento di un radiale 

- sorvolo di un VOR 

- determinazione della positione mediante l’ incrocio di 2 radiali VOR (FIX) 

Uso dell’ ADF automatico - Stazioni emittenti non direzionali (NDB) 



- orientamento relativo alla stazione trasmittente 

- navigazione verso la stazione 

Uso del VHF per controllare la direzione (VHF/DF) 


- procedure radiotelefoniche a contatti con l’ATC 

- procedure per ottenere un QDM e dirigere sulla stazione 

Uso del radar in rotta e nelle zone terminali 

- disponibilità, AIP 

- procedure e contatti con gli enti ATC 

- responsabilità del pilota 

- radar di sorveglianza secondario 

- transponder 

- codici di selezione 

- interrogazione e risposta 

Uso dell’equipaggiamento per la misurazione della distanza (DME) 

- selezione della stazione e identificazione 

- modi operativi 

- distanza, velocità al suolo, tempo alla stazione 

Esercitazione 19 Volo strumentale basico 

- sensazioni fisiologiche 

- letture strumentali 

- strumenti di rilievo dell’assetto 

- limitazioni degli strumenti 


- manovre basiche 

- volo rettilineo orizzontale a varie velocità e configurazioni 

- salite e discese 

- virate standard, in salita e discesa e verso prue selezionate 

- livellamento al termine di virate in salita e discesa 

CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ 

Prima di iniziare l’ addestramento, l’allievo deve essere informato che prima del volo da solo pilota, è necessario 

che ottenga il certificato di idoneità psicofisica 

2-C-25



PPL(A) modulo per la prova pratica 

Vedere JAR FCL 1.135 

MODULO PER LA DOMANDA E VERBALE DELLA PROVA PRATICA PER PPL(A) 

COGNOME DEL RICHIEDENTE : NOME: 

1 Dettagli sul volo 

Tipo di velivolo: Aerodromo di partenza: 

Immatricolazione: Aerodromo di destinazione: 

Ora di partenza: Ora di arrivo: 

Tempo tot. (block to block) Tempo di decollo: 

Ora di atterraggio 

2 Risultati della prova 

* Cancellare la voce che non interessa 

Idoneo* Non idoneo* Rimandato* 

3 Note : 

Luogo e data Tipo e numero della Licenza 

del FE 

Firma del FE Nome del FE, in lettere 

maiuscole. 

2-C-26

Sezione 2 JAR-FCL 1 Subparte D 

AMC FCL 1.160 e 1.165(a) (1) 

ATP (A) Corso integrato 

Vedere JAR-FCL 1.160 & 1.165 

Vedere AMC FCL 1.470 (a) 

Vedere IEM FCL 1.170 

L’ istruzione di volo è divisa in cinque fasi: 

Fase 1 


1 Esercitazioni fino al primo volo da solo pilota, incluse almeno 10 ore di volo di istruzione a doppio comando, 

su un velivolo monomotore, comprendente: 

a. operazioni prima del volo, massa e bilanciamento, ispezione del velivolo e stato di manutenzione; 

b. circuito e operazioni di traffico sull’aeroporto, precauzioni per evitare collisioni; 

c. controllo del velivolo con riferimenti visivi esterni; 

d. decolli e atterraggi normali; 

e. volo lento, riconoscimento e rimessa dallo stallo incipiente e stallo completo, prevenzione della vite; e 

f. posizioni inusuali e arresto del motore 

Fase 2 

2 Esercitazione fino al primo volo solista di navigazione incluse almeno 10 ore di istruzione a doppio comando e 

almeno 10 ore di volo come solo pilota a bordo comprendente: 

a. decolli alle massime prestazioni (campo corto e altezza sull’ostacolo), e atterraggi su campo corto; 

b. volo strumentale con esclusione della visibilità esterna, compreso il completamento di un’inversione di rotta di 180°; 

c. volo di navigazione osservata, in doppio comando, compreso procedure di navigazione stimata, radionavigazione e 

diversione all’alternato; 

d. operazioni di traffico su differenti aerodromi; 

e. decolli e atterraggi con vento al traverso; 

f. procedure e manovre anormali, compresi malfunzionamenti simulati degli impianti; 

g. operazioni di transito per e da aerodromi controllati, aderenza alle procedure dei servizi del traffico aereo, procedure e 

fraseologia radiotelefoniche; e 

h. pratica nella ricerca delle informazioni meteorologiche, valutazione delle condizioni meteo e uso degli AIS (Aeronautical 

Information Service); 

2-D-1

JAR-FCL 1 Subarte D SEZIONE 2 

Fase 3 

3) Esercizi di navigazione per giungere a sostenere il controllo di profitto in un volo di navigazione VFR, comprendente 

almeno 5 ore di istruzione a doppio comando, e almeno 40 ore come pilota responsabile. 

4) L’ istruzione e il controllo a doppio comando per navigazione VFR deve comprendere: 

a. la ripetizione degli esercizi delle fasi 1 e 2; 

b. navigazione VFR alla velocità massima, riconoscimento e uscita dalla spirale; 

c. controllo di profitto in volo VFR eseguito da un istruttore diverso da quello che ha effettuato l’addestramento; 

Fase 4 

5) Esercitazioni per sostenere la prova pratica per l’abilitazione al volo strumentale, comprendenti: 

a. almeno 55 ore di volo strumentale, che possono includere fino a 25 ore di allenamento strumentale a terra su un FNPT I o 

fino a 40 ore su un FNPT II o su un simulatore di volo condotte da un istruttore di volo e/o da un istruttore di dispositivi 

di addestramento autorizzato, e 

b. 50 ore di attività strumentale nella posizione di SPIC; 

c. volo notturno compresi decolli e atterraggi nella funzione di pilota responsabile; 

d. procedure di preparazione del volo IFR, compreso l’uso del manuale di volo e dei documenti relativi ai servizi di traffico 

aereo necessari per la preparazione del piano di volo IFR; 

e. procedure e manovre per le operazioni IFR in condizioni normali, anormali e di emergenza, comprendenti almeno: 

- passaggio dalle condizioni di volo a vista alle condizioni di volo strumentali, in decollo 

- procedure standard in partenza e in arrivo 



- avvicinamenti strumentali fino ai minimi stabiliti 

- procedura di mancato avvicinamento 

- atterraggi a seguito di avvicinamenti strumentali, compreso il circuito a vista; 

f. manovre di volo e specifiche caratteristiche di volo; e 

g. operazioni su un velivolo plurimotore relative agli esercizi del 5 (e), incluse le operazioni su un velivolo plurimotore con 

riferimento ai soli strumenti di bordo, con un motore in avaria simulata, e un completo arresto del motore seguito dalla 

manovra di riavvio. (Quest’ultima manovra deve essere eseguita a un’altitudine di sicurezza, a meno che non sia effettuata 

su un dispositivo di addestramento). 

Fase 5 

6) Istruzione e controllo in equipaggio plurimo (MCC) compresi gli addestramenti relativi, prescritti nelle AMC FCL 1.261 

7) Quando non è richiesta per il completamento di questa parte un’abilitazione su un velivolo a equipaggio plurimo, il 

richiedente deve possedere un certificato di completamento del corso MCC previsto all’Appendice 1 alle AMC FCL 1.261 

2-D-2


AMC FCL 1.160 e 1.165 (a) (2) 

CPL (A)/IR Corso integrato 

Vedere JAR FCL 1.160 & 1.165 

Vedere AMC FCL 1.470 (b) & (c) 

Vedere IEM FCL 1.170 

L’ istruzione di volo è divisa in quattro fasi: 

Fase 1 

1 Esercitazioni fino al primo volo da solo pilota, incluse almeno 10 ore di volo di istruzione a doppio comando, su 

un velivolo monomotore, comprendente: 






f. posizioni inusuali e arresto del motore . 

Fase 2 

2 Esercitazione fino al primo volo di navigazione incluse almeno 10 ore di istruzione a doppio comando e almeno 10 

ore di volo come solo pilota a bordo comprendente 

a. decolli alle massime prestazioni (campo corto e altezza sull’ostacolo), e atterraggi su campo corto; 


c. volo di navigazione osservata, in doppio comando, compreso procedure di navigazione stimata, radionavigazione e 

diversione all’alternato; 




g. operazioni di transito per e da aerodromi controllati, aderenza alle procedure dei servizi del traffico aereo, procedure e 


h. pratica nella ricerca delle informazioni meteorologiche, valutazione delle condizioni meteo e uso degli AIS 

( Aeronautical Information Services). 

2-D-3


AMC FCL 1.160 & 1.165 (a) (2) (continuazione) 

Fase 3 

3) Esercizi di navigazione per giungere a sostenere il controllo di profitto in un volo di navigazione VFR, comprendente 

almeno 5 ore di istruzione a doppio comando, e almeno 40 ore come pilota responsabile. 

4) L’istruzione e il test a doppio comando per navigazione VFR deve comprendere: 

a. la ripetizione degli esercizi delle Fasi 1 e 2 

b. navigazione VFR alla velocità massima, riconoscimento e uscita dalla spirale; 

c. il controllo di profitto in volo VFR eseguito da un istruttore diverso da quello che ha effettuato l’addestramento. 

Fase 4 

5) Esercitazioni per l’abilitazione al volo strumentale, comprendenti: 

a. almeno 55 ore di volo strumentale, che possono includere fino a 25 ore di allenamento strumentale a terra su un FNPT I o 

fino a 40 ore su un FNPT II o su un simulatore di volo condotte da un istruttore di volo e/ o da un istruttore di 

dispositivi di addestramento autorizzato, e 

b. 50 ore di attività strumentale nella posizione di SPIC; 

c. volo notturno compresi decolli e atterraggi nella funzione di pilota responsabile; 

d. procedure di preparazione del volo IFR, compreso l’uso del manuale di volo e i documenti relativi ai servizi di traffico 

aereo necessari per la preparazione del piano di volo IFR; 

e. procedure e manovre per le operazioni IFR in condizioni normali, anormali e di emergenza, comprendenti almeno: 

- passaggio dalle condizioni di volo a vista alle condizioni di volo strumentali in decollo 

- procedure standard in partenza e in arrivo 



- avvicinamenti strumentali fino ai minimi stabiliti 

- procedura di riattaccata 

- atterraggio a seguito di avvicinamento strumentale, compreso il circuito a vista 

f. manovre di volo e specifiche caratteristiche di volo; e 

g. operazioni su un velivolo plurimotore relative agli esercizi del punto 5(e), incluse le operazioni su un velivolo con 

riferimento ai soli strumenti di bordo, con un motore in avaria simulata, e un completo arresto del motore seguito dalla 

manovra di riavvio; (quest’ultima manovra deve essere eseguita a un’altitudine di sicurezza, a meno che non sia effettuata 

su un dispositivo di addestramento). 

2-D-4


AMC FCL 1.160 & 1.165 (a)(3) 

CPL(A) Corso integrato 


Vedere AMC-FCL 1.470 (b) 

Vedere AMC IEM-FCL 1.170 

L’ istruzione di volo è divisa in quattro fasi: 

Fase 1 

1 Esercitazioni fino al primo volo da solo pilota, incluse almeno 10 ore di volo di istruzione a doppio comando, su 

un velivolo monomotore, comprendente: 






f. posizioni inusuali e arresto del motore. 

Fase 2 

2 Esercitazione fino al primo volo di navigazione incluse almeno 10 ore di istruzione a doppio comando e almeno 10 

ore di volo come solo pilota a bordo comprendente: 

a. decolli alle massime prestazioni ( campo corto e altezza sull’ostacolo), e atterraggi su campo corto; 


c. volo di navigazione osservata, in doppio, compreso procedure di navigazione stimata, radionavigazione e diversione 

all’alternato; 




g. operazioni di transito per e da aerodromi controllati, aderenza alle procedure dei servizi di traffico aereo, procedure e 


h. pratica nella ricerca delle informazioni meteorologiche, valutazione delle condizioni meteo e uso degli AIS 

( Aeronautical Information Services). 

2-D-5



Fase 3 

3) Esercizi di navigazione per giungere a sostenere il controllo di profitto in volo di navigazione VFR, comprendente 

almeno 30 ore di istruzione, e almeno 58 ore come pilota responsabile incluso: 

a. almeno 10 ore di volo strumentale, che possono comprendere 5 ore di allenamento a terra su FNTP o su un simulatore di 

volo e devono essere condotte da un istruttore di volo e/o da un istruttore di dispositivi di addestramento autorizzato; 

b. la ripetizione degli esercizi delle fasi 1 e 2, che devono comprendere almeno 5 ore su un velivolo certificato per il 

trasporto di almeno 4 persone e avere il carrello retrattile e l’elica a passo variabile; 

c. navigazione VFR alla velocità massima, riconoscimento e uscita dalla spirale; 

d. voli notturni compresi decolli e atterraggi nella funzione di pilota responsabile 

Fase 4 

4) L’istruzione a doppio comando e il controllo di abilità a livello di CPL (A), comprendente quanto segue: 

a) fino a 30 ore di istruzione che può essere dedicata a un tipo di lavoro aereo specializzato; e 

b) alla ripetizione degli esercizi della fase 3, se del caso; 

c) manovre di volo e caratteristiche di volo particolari; e 

d) Allenamento plurimotore 

Se richiesto operazioni su velivolo plurimotore, incluse le operazioni con simulazione di un motore inoperativo, 

chiusura del motore e riavvio in volo (quest'ultima manovra deve essere effettuata a quota di sicurezza o su un 

dispositivo di addestramento) 

2-D-6


AMC FCL 1.160 e 1.165 (a)(4) 

CPL(A) Corso modulare 


Vedere AMC-FCL 1.470 (b) 

Vedere AMC IEM-FCL 1.170 

Addestramento in volo: 

Allenamento al volo a vista Tempo di volo suggerito 

1 Operazioni prima del volo: determinazione peso e bilanciamento, ispezione del 

velivolo e stato di manutenzione 

2 Decollo, operazioni di traffico, avvicinamento e atterraggio; uso della checklist; 

0.45 

prevenzione delle collisioni; procedure di controllo 

3 Schemi di traiettorie tipo: simulazione di arresto del motore durante e dopo il 

0.45 

decollo 

4 Decolli alle massime prestazioni (campo corto e altezza sull’ostacolo); 

1.00 

atterraggi su campo corto 

5 Decolli e atterraggi con vento al traverso 1.00 

6 Navigazione alla velocità massima, riconoscimento e uscita dalla spirale 0.45 

7 volo lento, riconoscimento e rimessa dallo stallo incipiente e stallo completo, 

0.45 

prevenzione della vite 

8 Navigazione a vista – uso della navigazione stimata e della radionavigazione. 

Preparazione del piano di volo da parte del richiedente; presentazione di un 

piano di volo ATC; interpretazione dei documenti relativi alla situazione 

meteorologica, NOTAM ecc; procedure e fraseologia radiotelefoniche; 

riconoscimento della posizione con i radioaiuti; operazioni di transito per e da 

aerodromi controllati, aderenza alle procedure dei servizi di traffico aereo per i 

voli VFR, simulazione di perdita del contatto radio, peggioramento del tempo, 

procedure di diversione all’alternato; simulazione di arresto del motore in 

navigazione; scelta di un campo di fortuna 

Allenamento al volo strumentale 

Tutte le esercitazioni segnate con un asterisco possono essere eseguite su FNPT I o II 

o su un simulatore di volo. Se l’allenamento al volo strumentale viene effettuato in 

VMC, devono essere usati mezzi idonei a simulare per l’allievo condizioni IMC. 

9) Volo strumentale basico con esclusione della visibilità esterna. Volo 

orizzontale; cambi di potenza in accelerazione e decelerazione mantenendo volo 

rettilineo livellato; virate in volo livellato con virate a sinistra e destra di 15° e 

25 ° di inclinazione laterale; uscita su prue predeterminate 

10) Ripetizione dell’esercizio precedente; aggiungere salite e discese mantenendo 

prua e velocità, passaggio al volo orizzontale; virate in salita e discesa 

11) Circuiti tipo strumentali: 0.45 

a. Inizio dell’esercizio, decelerare fino alla velocità di avvicinamento, ed 

estendere i flap per la configurazione di avvicinamento; 

b. Iniziare una virata standard (destra o sinistra); 

c. Uscire su prua invertita e mantenere per 1 minuto; 

d. Virata standard, carrello esteso, scendere a 500 piedi/min; 

e. Riprendere la prua iniziale, mantenere il rateo di discesa (500 

piedi/min.) e mantenere la prua per 1minuto ; 

f. passare al volo orizzontale a una quota inferiore di 1000 piedi. alla 

quota iniziale; 

g. iniziare una riattaccata; 

h. salire alla velocità di miglior rateo di salita 

2-D-7 

10.00 

0.30 

0.45



12. Ripetere l’esercitazione 9 ed eseguire virate strette con 45° di inclinazione 

laterale; recupero di posizione da attitudine inusuale; 

13. Ripetizione dell’esercitazione 12; 

14 Radionavigazione con uso di VOR, NDB, VDF; intercettazione di un 

predeterminato QDM, o QDR; 

15 Ripetizione dell’esercitazione 9 e recupero di posizione da attitudine inusuale; 

16 Ripetizione dell’esercitazione 9, virate e cambi di livello con simulazione di 

avaria all’orizzonte artificiale e al girodirezionale; 

17 Riconoscimento e rimessa dallo stallo incipiente e completo; 0.45 

18 Ripetizione delle esercitazioni 14,16 e 17. 3.30 

Addestramento plurimotore 

19 Se richiesto, effettuare le operazioni su un velivolo plurimotore gli esercizi da 1 a 18, incluse le operazioni con un 

motore in avaria simulata, e con arresto e riavvio di un motore. Prima di iniziare l’addestramento, il richiedente deve aver 

soddisfatto i requisiti previsti nella JAR-FCL 1.235 e 1.240 relativi al velivolo impiegato per la prova pratica. 

2-D-8 

0.45 

0.45 

0.45 

0.45 

0.45



CPL(A) modulo per la prova pratica 


MODULO PER LA DOMANDA E VERBALE DELLA PROVA PRATICA PER CPL(A) 

Cognome del richiedente: Nome del richiedente: 

Licenza posseduta: Numero: 



Immatricolazione: Aerodromo di destinazione 







3 Note : 


del FE 

Firma del FE Nome del FE, lettere maius. 

2-D-9



IR(A) modulo per la prova pratica e controllo di addestramento/professionalità 


MODULO PER LA DOMANDA E VERBALE DELLA PROVA PRATICA PER IR(A) 

Cognome del richiedente: Nome: 

Licenza posseduta: Numero: 



Immatricolazione: Aerodromo di destinazione 







3 Note : 


del FE 

Firma del FE Nome del FE, lettere maius. 

2-E-1



2-E-2



Lista delle classi di velivoli 


Vedere JAR-FCL 1.235(c) 

AMC/IEM F - ABILITAZIONE PER CLASSE E TIPO 

Nota esplicativa della tabella (riferimento) alle JAR-FCL 1.235(c) 

a. il simbolo (D) tra varianti o altri tipi di velivoli indicati nella colonna 3 indica che deve essere effettuato un 

addestramento per le differenze; 

b. Sebbene l'annotazione sulla licenza (colonna 4) comprenda tutti i velivoli elencati nella colonna 2, la 

familiarizzazione o l'addestramento per le differenze deve essere effettuata; 

c. La specifica variante sulla quale la prova pratica è stata eseguita verrà registrata in conformità alle JAR-FCL 1.080. 

Velivoli non elencati possono essere annotati sulla licenza JAR-FCL, ma le attività consentite dall’abilitazione sono limitate 

ai velivoli immatricolati dallo Stato che rilascia l’abilitazione. 

1. Velivoli mono/plurimotore (terrestre/idro) – Pilota singolo (SP) (A) 

1 

Costruttore 

Tutti i costruttori 

2 

Velivoli 

Tutti monomotore alternativi (terrestri) 

Monomotore alternativo (terrestre) con 

elica a passo variabile (VP) 

Carrello retrattile (RU) 

Motori turbo/supercompressi (T) 

Cabina pressurizzata (P) 

Ruotino di coda (TW) 

(d) 

Tutti monomotore alternativi (idro) 

Monomotore alternativi (idro) con 

elica a passo variabile (VP) 

motori turbo/supercompressi (T) 

cabina pressurizzata(P) 

2-F-1 

3 4 

Annotazione sulla licenza 

(D) SE piston (land) 

(D) SE piston (sea) 

Tutti i plurimotore alternativi (terrestri) (D) ME piston (land) 

Tutti plurimotore alternativi (idro) (D) ME piston (sea)

JAR-FCL Subparte F SEZIONE 2 

2. Velivoli monomotore turboelica (terrestri) –Pilota singolo - 

1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

2-F-2 

3 4 


Aerospatiale (Socata) TBM 700 Aerospatiale SET 

Snow/Rockwell/Ayres S2R/PT6 Snow/Ayres SET 

Cessna 206/ A/T Soloy 

207 

208 

Cessna SET 

De Havilland 

DHC-3 Turbo-Otter DHCC3 

(AirTech Canada) 

DHC2- Turbo-Beaver DHC2 

Gulfstream Am.G-164D Gulfstream SET 

Rhein Flugzeugbau FT600 Rhein Flugzeugbau SET 

3. Motoalianti monomotore (terrestri) - Pilota singolo 

1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

Tutti i costruttori Tutti i motoalianti provvisti di 

motore e elica non retrattili 

3 4 


TMG



Tabella dei tipi di velivoli 



Questa AMC include velivoli certificati per tipo in Stati membri JAA e non include: 

(i) velivoli che non siano certificati per tipo in conformità alle FAR/JAR 23, FAR/JAR 23 Categoria Commuter, 

FAR/JAR 25, BCAR o AIR 2051; 

(ii) velivoli certificati da uno Stato membro JAA con speciale registrazione, quali militari, ex-militari, sperimentali o 

d’epoca. 

Nota esplicativa della tabella (vedere JAR-FCL 1.235(c)): 

a. il simbolo (D) tra varianti o altri tipi di velivoli, elencati nella colonna 3, indica che deve essere effettuato 

un addestramento per le differenze; 

b. sebbene l’annotazione sulla licenza (colonna 4) comprenda tutti i velivoli elencati nella colonna 2, la 

familiarizzazione o l’addestramento per le differenze deve essere effettuato; 

c. La specifica variante sulla quale la prova pratica per l’abilitazione al tipo è stata eseguita, verrà registrata 

in conformità alle JAR FCL sulla licenza. 

Velivoli non elencati possono essere annotati sulla licenza JAR-FCL, ma le attività consentite dall’abilitazione sono limitate 

ai velivoli immatricolati dallo Stato che rilascia l’abilitazione. 

A. VELIVOLI – PILOTA SINGOLO 

1. Velivoli plurimotore turboelica (terrestri) -pilota singolo (SP) (A) 

Costruttore Velivoli Annotazione sulla licenza 

Asta GAF Nomad - 22B 

- 24A 

Beech 90 series 

99 series 

100 series 

200 series 

2-F-3 

Asta MET 

Beech 90/99 

Beech 100/200 

300 series 

1900 series 

(D) Beech 300/1900 

Cessna/Reims Aviation F406 

425 

C 406/425 

441 C441 

De Havilland – Canada DHC6- series DHC-6


1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

Dornier DO 128-6 D128 

DO 228 series D228 

Embraer Bandeirante EMB 110 EM110 

Grumman Tracker S2FT S2FT 

Mitsubishi MU 2B series MU 2B 

Piaggio P166 Piaggio 166 

P180 Piaggio 180 

Pilatus Britten BN2T Turbine Islander 

BN2T-4R MSSA 

BN2T-4S Defender 

(D) BN2T 

Piper PA31 series Cheyenne I/II (D) 

PA42 series Cheyenne III PA31/42 

Rockwell AC 680T 

- 690 series 

- 900 series 

2-F-4 

3 4 


Rockwell MET 

Short SC7 Skyvan SC7 Skyvan 

Swearingen/Fairchild SA 226-AT 

SA 226-TC 

SA 227 series 

SA 26-AT 

SA 226T 

SA 226-T(B) 

2. Monomotore– Pilota singolo 

1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

Pilatus PC-6 PC6 

PC-7 

PC-7 MkII 

PC7 

PC-9 

PC-9 (M) 

PC9 

PC-12 (D) PC12 

Piper 

PA-46 Malibù 

PA-46 Malibù Turbine 

PA46 

SA226AT/TC/227 

SA 26AT/ 226T 

3 4 

Annotazione sulla licenza


3. Plurimotore turboelica (idro) – Pilota singolo 

1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

Canadair CL215T CL215T 

4. Plurimotore turbojet (terrestri) –pilota singolo(SP) 

1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

Aerospatiale MS 760 Paris S760 

Cessna 

C501 

C551 

(D) C501/551 

C525 C525 

2-F-5 

3 4 


3 4 

Annotazione sulla licenza


B. VELIVOLI PLURIPILOTA 

Costruttori Velivoli Annotazione sulla licenza 

Aerospatiale (Sud Aviation) SN601 Corvette SN 601 

SE 210 III 

IIIR 

VIN 

SE210/10B3/11/12 

SE 10B3 

SE 11 

SE 12 

(D) 

Aerospatiale/BAC Concorde Concorde 

Aerospatiale (Nord Aviation) Nordatlas 2501 ND25 

C160 P Transall ND16 

260A Nord 

262 A-B-C Nord 

ND26 

Aero Spaceline 377 SGTF Super Guppy Super Guppy 

Airbus A300 B1 

B2 series 

B4-series 

A300 

C4-200 series 

F4-200 series 

A300-FFC A300FFC 

A310- 200 series 

-300 series 

A300 B4-600 series 

C4-600 series 

F4-600 series 

A319- 100series 

A310/300-600 


- 200 series 

A321-100 series 

- 200 series 

A319/A320/A321 


- 200 

A330 

Airbus A340- 200 series 

- 300 series 

A340 

Airbus Beluga EAST 

2-F-6


1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

ATR ATR 42-series (D) ATR42/72 

72 series 

2-F-7 

3 4 


Mitsubishi/Beech/Raytheon Beechjet 400 series 

MU 300 

Beech 400/MU300 

Boeing B707- 100 series 

- 300 series 

B707/720 

- 400 series 

B720 

(D) 

B727 -100 series 

-200 series 

B727 


-200 series 


-400 series 

B737 100–200 

-500 series 

-600 series 

-700 series 

- 800 series 

B747-100 series 

(D) B737 - 300-800 

-200 series 

-300 series 

B747 100-300 



B747 400 

-300 series 


-300 series 

(D) B757/767 

B777-200 B 777 

British Aerospace / AVRO ATP Jetstream 61 Bae/ ATP Jetstream 61 

AVRO RJ series 

146-100 series 

AVRO RJ/BAe146 

-200 series 

-300 series 

BAC 1-11-200 series 

-400 series BAC 1-11 

-500 series


1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

2-F-8 

3 4 

Annotazione sulla 

licenza 

Hawker Siddeley / BAe /Raytheon HS125-series 

BAe 125-800 series 

-1000 series 

(D) HS125 

HS 748 Series HS 748 

Jetstream 3100 series 

3200 series 

Jetstream 31/32 

Bae/Avro Jetstream 41 Jetstream 41 

Canadair CL 600 

CL 601-1A 

CL 601-3A 

CL 600/601 

CL 600-B19 

CLRJ-100 

CL 600-2B16 

CL604 

Casa C-212 series 

CN-235 

C-212/CN235 

Cessna C 500 

C 550 

Cessna 

500/550/560 

CS 550 

(D) 

C 560 

C650 Citation III 

Citation VII 

Cessna 650 

Consolidated Vultee Aircraft CV 240-4 

CV 340 

CV 440 

CV 240, 340, 440 

CV 580 CV 580 

Dassault Falcon 10 (D) Falcon 10/100 

Falcon 100 

Falcon 20 series (D) Falcon 20/200 

Falcon 200 

Falcon 50 

Falcon 900 (D) Falcon 50/900 

Falcon 900 EX 

Falcon 2000 

Mercure 100 Falcon 2000/DA 01


1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

De Havilland – Canada DHC7 DHC-7 

DHC8-100 series 

-300 series 

2-F-9 

3 4 


licenza 

DHC-8 

DHC-8-400 series DHC-8-400 

Dornier DO 328-100 DO 328 

McDonnel-Douglas Douglas A-26B DC A-26 

Douglas -3A-S1C3G DC3 

DC4 DC4 

DC6 series DC6 

DC7C DC7 

McDonnel-Douglas/Boeing DC8-33 

-63 

-DC8-73F 

DC9-10-50 series 

DC9-80 series 

DC9 10-50 

MD- 88 

MD-90 

(D) DC9/MD88/MD90 

DC10- series DC10 

MD 11 MD11 

Embraer EMB 120RT Brasilia EMB120 

EMB 145 Regional Jet EMB145 

Fokker/Fairchild FH227 

F27A/F/J 

F27-series 

F27 

F28-series F28 

F50 

F70 

F50 

F100 (D) F70/100 

Grumman Gulfstream Grumman G-159 Gulfstream I 

Grumman G-1159 D) Gulfstream II/III 

Grumman G-1159A 

Gulfstream 1159C Gulfstream IV 

Gulfstream V Gulfstream V 

DC8


1 

Costruttore 

2 

Velivoli 

2-F-10 

3 4 


licenza 

Handley Page Herald series Herald 

Israel Aircraft Industry IAI -1121 Jetcommander 

-1123 Commodore Jet 

-1124 Westwind 

IAI 1121/23/24 

IAI -1125 Astra IAI 1125 

Junkers Junkers 52 JU 52 

Lockheed L188 Electra L188 Electra 

L382 G (C 130) Hercules 

L1011 series L1011 

L1329 Jetstar 

Learjet Learjet -20 series (D) Learjet 20/30 series 

-30 series 

-45 series Learjet 45 

Learjet -55 series (D) Learjet 55/60 

-60 series 

Leteckee L410 UVP Let L 410 

MBB HFB 320 HFB 320 

VFW 614 VFW-614 

PT, Industry, Indonesia IPTN CN 235-110 IPTN CN 235 

Rockwell International NA-265 series NA265 

Saab SAAB SF 340A SAAB 340 

SAAB 2000 SAAB 2000 

Short Brothers SD3 –30 (D) SD3-30/60 

-60 

SC5 Belfast Belfast 

Vickers-Armstrong Vanguard Vanguard 

Viscount Viscount


IEM FCL 1.240(b)(1) 

Modulo per la prova pratica e controllo di addestramento per ATPL, abilitazione per velivoli plurimotore - equipaggio 

pluripilota 


MODULO DI DOMANDA E VERBALE 


Tipo di Licenza: Numero: 

Stato: Abilitazione come 

PIC/COPILOTA 

Firma del richiedente: 

Velivolo plurimotore: Controllo d’addestramento: 

Addestramento: Abilitazione per tipo: 

Prova pratica: ATPL(A): 

Certificazione della effettuazione con esito positivo dell’addestramento per Abilitazione per tipo, come 

di seguito specificato: 

1 Istruzione teorica effettuata per il rilascio dell’abilitazione per tipo 

Da: a: presso: 

Punteggio: % (Idoneità 75%) Tipo e numero 

della licenza: 

Firma dell’istruttore: Cognome 

in maiuscolo: 

2 Simulatore (tipo di velivolo): 

Tre o più assi: 

2-F-11 

SI NO 

Costruttore del simulatore: con 

movimento/sistema: 

Nome dell’addetto al simulatore: Aiuti visivi: SI* NO* 

Addestramento complessivo ai comandi: 

Avvicinamenti strumentali agli aerodromi: 

Fino all’altezza di decisione di: 

Luogo/data/tempo: Firma dell’Istruttore/Esaminatore TRI/TRE:* 

Tipo e numero della licenza: Cognome in maiuscolo: 

3 Addestramento in volo: 

Disponibile 

e utilizzato 

Tipo di velivolo: Marche: Tempo di volo ai comandi: 

Decolli: Atterraggi: Aerodromi di addestramento (decolli, avvicinamenti 

e atterraggi 

Luogo e data: Firma dell’istruttore/Esaminatore TRI/TRE* 

Tipoe numero della licenza: Cognome in maiuscolo: 

Prova pratica, 

Registrazione del SIM/AM: 

4 Controllo di 

addestramento. Nota: 

in caso di inidoneità 

il FE deve indicare 

le ragioni 

Idoneo* Non idoneo* 

Luogo e data Tipo e numero 

Firma dell’esaminatore 

autorizzato* 

*Cancellare la voce che non interessa 

della licenza 

Cognome in 

maiuscolo


IEM FCL 1.240(b)(2) 

Modulo per l’addestramento, la prova pratica, il controllo di addestramento per abilitazione su velivoli monomotore 

e plurimotore certificati per un solo pilota 


MODULO DI DOMANDA E VERBALE 


Tipo di licenza: Numero: Stato: 

Tipo di velivolo: Marche: Firma del richiedente: 

Certifico il soddisfacente completamento dell’addestramento teorico e pratico in ottemperanza ai requisiti: 

1 Monomotore/ Plurimotore/velivoli-pilota singolo 

Abilitazione per tipo: + Prova pratica + 

Abilitazione per classe: + Controllo di addestramento + 

Addestramento: + 

2 Addestramento in volo: 

Tempo di volo: Decolli: Atterraggi: 

Aerodromi di addestramento (decolli, avvicinamenti e atterraggi): 

Luogo e data: Firma TRI/CRI*: 

Tipo e numero della licenza: Cognome in maiuscolo: 

3 Prova Pratica 

Aerodromo: Tempo di decollo: Tempo di atterraggio: 

Prova pratica, Controllo di 

addestramento. Nota: in caso 

di inidoneità il FE deve indicare 

le ragioni 

Luogo e data: 

Firma dell’esaminatore 

autorizzato*: 


IDONEO NON IDONEO 

2-F-12 

Tipo e numero della 

licenza: 

Cognome in maiuscolo: 

Registrazione 

SIM/Am:


AMC FCL 1.261 (a) 

Syllabus delle conoscenze teoriche per l’addestramento al tipo/classe di velivoli monomotore e plurimotore 

Vedere JAR-FCL 1.261 (a) 

Vedere appendice 1 alle JAR-FCL 1.261 (a) 

CONTENUTI 

1 Struttura del velivolo ed equipaggiamenti, funzionamento normale degli impianti e loro malfunzionamenti 

1.1 Dimensioni 

1.2 Motore compreso il motore ausiliario per i sistemi di bordo 

1.3 Impianto carburante 

1.4 Pressurizzazione e condizionamento 

1.5 Impianti antighiaccio, tergicristalli e sostanze repellenti 

1.6 Sistemi idraulici 

1.7 Carrello d’atterraggio 

1.8 Comandi di volo, ipersostentatori 

1.9 Impianto elettrico 

1.10 Strumenti di volo, di comunicazione, radar e equipaggiamenti per la navigazione 

1.11 Cabina di pilotaggio, cabina e compartimento merci 

1.12 Equipaggiamento d’emergenza 

2 Limitazioni 

2.1 Limitazioni generali 

2.2 Limitazioni nell’ usodella potenza 

2.3 Limitazioni degli impianti di bordo 

2.4 Lista degli equipaggiamenti minimi 

3 Prestazioni, piano di volo e controllo del piano di volo 

3.1 Prestazioni 

3.2 Preparazione del piano di volo operativo 

3.3 Controllo dell’aderenza al piano di volo 

4 Carico, bilanciamento e relative procedure 

4.1 Carico e bilanciamento 

4.2 Operazioni di carico e bilanciamento 

5 Procedure di emergenza 

6 Requisiti per l’estensione dell’abilitazione per tipo agli avvicinamenti a un’altezza di decisione di 200 piedi (60 

metri) o meno 

6.1 Equipaggiamento di bordo, procedure e limitazioni 

7 Requisiti speciali per velivoli con pannello elettronico (glass cockpit) 

7.1 Sistemi elettronici di strumenti di volo (e.g,. EFIS, EICAS) 

8 Sistemi di gestione automatica del volo (FMS) 

2-F-13


LISTA DETTAGLIATA 

1 Struttura del velivolo ed equipaggiamenti, funzionamento normale dei sistemi e loro malfunzionamento 

1.1 Dimensione minima larghezza di pista richiesta per un’inversione di 180° 

1.2 Motore incluso il motore ausiliario per i servizi di bordo 

1.2.1 tipo di motore/i 

1.2.2 in generale, funzione dei seguenti impianti o componenti 

- motore 

- motore ausiliario 

- sistema di lubrificazione 

- sistema di accensione 

- sistema di avviamento 

- avvisi d’incendio e sistemi di estinzione 

- generatori e loro prese di moto 

- indicatori di potenza 

- invertitori di spinta (thrust reverse) 

- iniettori dell’acqua 

per velivoli alternativi o turboelica, aggiungere 

- sistemi di propulsione a elica 

- sistemi per porre l’elica in bandiera 

1.2.3 comandi motore (incluso quello per l’avviamento), strumenti motore e indicazioni, loro funzione, interrelazione e 

interpretazione 

1.2.4 procedure d’impiego del motore, compreso l’APU, durante l’avviamento, mancato avviamento e 

malfunzionamenti del motore, procedure per il normale funzionamento nella sequenza corretta 

1.3 Impianto del carburante 

1.3.1 posizione dei serbatoi, pompe di alimentazione del carburante, linee di alimentazione al motore, capacità dei 

serbatoi, valvole e sistemi di misurazione del livello 

1.3.2. posizione e dei seguenti sistemi 

- filtri 

- riscaldamento 

- rifornimento e scarico 

- scarico rapido 

- ventilazione serbatoi 

1.3.3 nella cabina di pilotaggio 

avvisi e strumenti dell’impianto del carburante 

quantità e flusso del carburante, interpretazione 

1.3.4 procedure 

distribuzione del carburante nei serbatoi 

alimentazione, controllo della temperatura e scarico rapido 

2-F-14


1.4 Pressurizzazione e condizionamento 

1.4.1 componenti del sistema e protezioni 

1.4.2 indicatori e avvisi in cabina di pilotaggio 

1.4.3 funzionamento normale del sistema di pressurizzazione all’avvio, in crociera, avvicinamento e atterraggio, flusso 

dell’aria condizionata e controllo della temperatura 

1.5 sistemi antighiaccio e antipioggia, tergicristalli e liquidi repellenti 

1.5.1 protezioni antighiaccio del velivolo compresi i motori, sorgenti di calore, indicatori e controlli 

1.5.2 operazioni di prevenzione del ghiaccio e di sghiacciamento durante il decollo, la salita, , crociera e discesa; 

condizioni che richiedono l’ uso dei sistemi di protezione 

1.5.3 indicatori e controlli del sistema di tergicristalli e del liquido repellente; procedure operative 

1.6 Sistema idraulico 

1.6.1 componenti del sistema/i idraulico, quantità e pressione di alimentazione, utenze idrauliche associate 

1.6.2 indicatori, avvisi e controlli nella cabina di pilotaggio, funzione, interrelazione e interpretazione delle indicazioni 

1.7 Carrello d’atterraggio 

1.7.1 componenti principali 

- carrello principale 

- carrello anteriore 

- sistema di guida 

- sistema dei freni, incluso l’antislittamento 

1.7.2 Retrazione ed estensione del carrello d’atterraggio (incluso i cambi di bilanciamento e resistenza causati 

dall’estensione) 

1.7.3 pressione delle gomme, posizione delle targhette d’informazione 

1.7.4 indicatori e controlli, inclusi gli avvisi in cabina di pilotaggio in relazione alla posizione di estensione/retrazione e 

dell’efficienza dei freni 

1.7.5 componenti del sistema d’emergenza 

1.8 Comandi di volo e dispositivi per aumentare la portanza 

1.8.1 - alettoni 

- elevatore 

- timone di direzione 

- superfici di compensazione (trim) 

- diruttori 

- dispositivi per aumentare la portanza 

- avvisi di stallo 

- sistemi di avvisi in decollo 

2-F-15


1.8.2 sistema di trasmissione dei comandi in cabina di pilotaggio alle superfici di comando del velivolo 

1.8.3 indicatori, avvisi e sistemi di controllo, inclusi quelli indicati al punto 1.8.1, interrelazione e dipendenze 

1.9 Sistema elettrico 

1.9.1 numero, potenza, voltaggio, frequenza e posizione dei generatori principali (AC o DC), posizione dei generatori 

ausiliari e sistema di alimentazione esterna 

1.9.2 posizione degli indicatori, controlli e avvisi in cabina di pilotaggio 

1.9.3 strumenti di volo, per le comunicazioni e del sistema di navigazione, sorgenti della potenza necessaria e dei sistemi 

di archiviazione 

1.9.4 posizione dei più importanti interruttori automatici (circuit-braker) 

1.9.5 procedure operative con i generatori e procedure di sorveglianza dell’alimentazione elettrica 

1.10 strumenti di volo, comunicazioni, radar ed equipaggiamento di navigazione, autopilota e registratore dei dati di 

volo 

1.10.1 antenne visibili 

1.10.2 strumenti e controlli in cabina di pilotaggio, dei seguenti equipaggiamenti durante le normali operazioni: 

- strumenti di volo 

- sistema di gestione automatica del volo (FMS) 

- equipaggiamento radar, incluso il radioaltimetro 

- sistemi di comunicazione e navigazione 

- autopilota 

- registratori dei dati di volo e registratori delle voci 

- sistema di avviso della prossimità del terreno 

- sistema di avviso per evitare le collisioni 

- sistemi di allarme 

1.11 Cabina di pilotaggio, cabina passeggeri e compartimento merci 

1.11.1 operazioni a terra, illuminazione dei compartimenti di cabina di pilotaggio, passeggeri e merci e luci di 

emergenza 

1.11.2 procedure operative per le porte di cabina e delle merci, scale, finestre uscite d’emergenza 

1.11.3 posizione e principali componenti del sistema di ossigeno, maschere dell’ossigeno, e procedure operative per 

l’equipaggio e i passeggeri, calcolo della quantità di ossigeno necessario ricavata dalle tabelle o dal diagramma 

1.12 Equipaggiamento di emergenza, e appropriate procedure operative dei seguenti equipaggiamenti: 

- estintori portatili 

- cassetta di pronto soccorso 

- sistema portatile dell’ossigeno 

- funi per l’ uscita d’emergenza 

- giubbotti di salvataggio 

- zattere di salvataggio 

- trasmettitori d’emergenza 

- asce 

- megafoni 

- segnalazioni d’emergenza 

2-F-16


1.13 Sistema pneumatico 

1.13.1 componenti del sistema pneumatico, fonte della pressione, sistemi di attuazione 

1.13.2 indicatori, controlli e avvisi in cabina di pilotaggio, funzionamento del sistema 

1.13.3 sistemi a depressione 

2 LIMITAZIONI 

2.1 Limitazioni generali 

2.1.1 certificazione del velivolo, categoria delle operazioni, certificazione antirumore e prestazioni massime e 

minime per ogni tipo di missione, condizioni di volo e sistemi dell’aeromobile, 

- massima componente di vento al traverso e in coda in decollo e atterraggio 

- velocità massima per l’estensione del flap Vfo 

- alle varie estensioni di flap Vfe 

- per l’ estensione e retrazione del carrello Vle, Mle 

- per le operazioni con carrello esteso Vlo, Mlo 

- per la massima deflessione del timone di direzione Va, Ma 

- per le gomme 

- con un elica in bandiera 

2.1.2 - velocità minima di controllo in aria Vmca 

- velocità minima di controllo a terra Vmcg 

- velocità di stallo nelle varie configurazioni e assetti Vso, Vs1 

- velocità massima consentita Vne, Mne 

- velocità massima operativa, Vmo, Mmo 

- limitazioni di altitudine e temperatura 

- attivazione dello stick shaker 

2.1.3 - altitudine di pressione massima dell’aeroporto e della pendenza di pista 

- peso massimo al rullaggio 

- peso massimo al decollo 

- peso massimo al distacco delle ruote 

- peso massima all’atterraggio 

- peso a zero carburante 

- velocità massima per lo scarico rapido, Vdco, Mdco, Vdce, Mdce 

- massimo fattore di carico durante le operazioni 

- escursione consentita del centro di gravità 

2.2 Limitazione del motore 

2.2.1 Dati di normale operazione del motore 

- massimo tempo e massima temperatura 

- RPM e temperatura minimi 

- torsiometro 

- massima potenza di decollo e per la riattaccata in relazione alla altitudine di pressione ed alla 

temperatura 

- motore a pistone: escursione consentita del titolo della miscela 

- temperature e pressioni minime e massime dell’olio 

- limite massimo di tempo per la messa in moto, e tempi di raffreddamento 

- intervallo minimo di tempo tra due tentativi di avviamento del motore e del motore ausiliario 

- per l’elica: giri massimi per la manovra automatica di bandiera dell’elica 

2-F-17


2.2.2 Gradazioni certificate dell’olio 

2.3 Limitazioni del sistema 

2.3.1 Dati operativi dei seguenti sistemi 

- pressurizzazione 

- sistema elettrico, carico massimo sul sistema principale (AC o DC) 

- tempo massimo di disponibilità di energìa dalla batteria in caso di avaria al generatore 

- velocità limite per i sistemi di trim e smorzatore d’imbardata 

- limitazioni dell’autopilota nei vari modi di funzionamento 

- protezioni antighiaccio 

- velocità e temperature limite per il vetro del finestrino della cabina di pilotaggio 

- temperature limite dei sistemi antighiaccio ali e motore 

2.3.2 Sistema carburante 

Dati di certificazione del carburante, temperature e pressioni minime e massime del carburante 

2.4 Lista degli equipaggiamenti minimi 

3 PRESTAZIONI, PIANO DI VOLO 

3.1 Prestazioni 

Calcolo delle prestazioni per quanto riguarda peso, velocità e gradienti in tutte le fasi di decollo, in rotta, avvicinamento e 

atterraggio nel rispetto della documentazione disponibile, p.e. per il decollo, V1, Vmbe, Vr, Vlo, V2, distanza di decollo, peso 

massimo al decollo e la distanza di arresto in relazione ai seguenti fattori: 

- distanza di accelerazione/arresto 

- corsa e distanza di decollo disponibile (TORA, TODA) 

- temperatura al suolo, altitudine di pressione e pendenza della pista 

- carico e peso massimo (p.e. ZFW) 

- minimo rateo di salita dopo l’arresto di un motore 

- influenza della neve, poltiglia, umidità e acqua stagnante sulla pista 

- eventualità di arresto di uno o due motori in navigazione 

- uso dei sistemi antighiaccio 

- avaria del sistema di iniezione ad acqua o del sistema antiblocco ruote 

- velocità con potenza ridotta, V1,V1red, Vmbe, Vmu, Vr, Vlof, V2 

- velocità di sicurezza in avvicinamento Vref, in relazione alla Vmca e alle condizioni di turbolenza 

influenza di un eccesso di velocità o di altezza in soglia pista in relazione alla lunghezza di pista 

disponibile 

- minimo rateo di salita in avvicinamento e in atterraggio 

- valori minimi di riattaccata con il minimo di carburante a bordo 

- peso massimo ammesso all’atterraggio e distanza di atterraggio a destinazione e all’alternato in 

relazione ai seguenti fattori: 

- distanza di atterraggio disponibile 

- temperatura al suolo, pressione altimetrica, pendenza di pista e vento presente 

- carburante necessario per la destinazione e alternato 

- influenza dell’umidità in pista, neve, fanghiglia e acqua stagnante 

- avaria del sistema di iniezione ad acqua e dell’antiblocco ruote 

- influenza dell’invertitore di spinta e degli spoiler 

2-F-18


3.2 Piano di volo 

Piano di volo per condizioni normali e anormali 

- livello di volo ottimo/massimo 

- altitudine minima richiesta 

- procedura di perdita di quota dopo l’arresto di un motore in crociera 

- impostazione della potenza durante la salita, la crociera l’ attesa in varie circostanze, così come la 

ricerca del livello che consente una crociera economica 

- piano di volo per rotte corte e lunghe 

- livello di volo ottimo e massimo per sfruttare la potenza dopo l’arresto di un motore 

4 CARICO E BILANCIAMENTO E SERVIZI A TERRA 

4.1 Carico e bilanciamento 

- diagramma di carico in relazione al massimo peso per il decollo e l’atterraggio 

- limiti di escursione del centro di gravità (CG) 

4.1.1 Influenza dei consumi sulla posizione del CG 

4.1.2 Punti di ancoraggio, blocco del carico, peso massimo per superficie 

4.2 Servizio a terra 

In relazione a: 

- carburante 

- olio 

- acqua 

- olio idraulico 

- ossigeno 

- nitrogeno 

- aria condizionata 

- energia elettrica 

- aria per l’avviamento dei motori 

- servizi igienici e regole di sicurezza 

5 PROCEDURE D’EMERGENZA 

5.1 Riconoscimento della situazione d’emergenza seguito immediatamente dall’esecuzione delle voci a memoria in 

sequenza corretta e per le condizioni riconosciute di emergenza dal costruttore del velivolo e dall’Autorità che l’ha 

certificato: 

- avaria a un motore durante il decollo, prima e dopo la V1, così come in volo 

- malfunzionamento dell’elica 

- surriscaldamento del motore, fuoco al motore a terra e in volo 

- fuoco nell’alloggiamento del carrello 

- fuoco o fumo di origine elettrica 

- decompressione rapida e discesa d’ emergenza 

- surriscaldamento dell’impianto di condizionamento e del sistema antighiaccio 

- avaria alla pompa del carburante 

- surriscaldamento/congelamento del carburante 

- avaria elettrica 

- avaria al sistema di raffreddamento 

- avaria agli strumenti di volo 

- avaria idraulica parziale o totale 

- avaria agli ipersostentatori e ai controlli di volo, compresi i sovralimentatori 

- fuoco o fumo dal compartimento cargo 

2-F-19


5.2 Azioni conformi alla lista di controllo approvata per le situazioni anormali e d'emergenza 

- riavviamento del motore in volo 

- estensione d’emergenza del carrello 

- uso del sistema frenante d’emergenza 

- estensione d’emergenza degli ipersostentatori 

- scarico rapido del carburante 

- discesa d’emergenza 

6 REQUISITI SPECIALI PER L’ ESTENSIONE DI UN’ABILITAZIONE IFR ALL’AVVICINAMENTO ALL’ALTEZZA DI 

DECISIONE INFERIORE A 200 piedi (60 M) 

6.1 Equipaggiamento di bordo e di terra 

- requisiti tecnici 

- requisiti operativi 

- affidabilità operativa 

- procedura in caso di avaria 

- garanzia di funzionamento automatico in caso di avaria del sistema 

- affidabilità dell’equipaggiamento 

- procedure operative 

- operazione di preparazione 

- cambio dei minimi operativi 

- comunicazioni 

6.2 Procedure e limitazioni 


- coordinamento dell’ equipaggio 

7 REQUISITI SPECIALI PER VELIVOLI CON STRUMENTAZIONE ELETTRONICA (GLASS COCKPIT) (EFIS) 

7.1 Ulteriori obbiettivi in addestramento 

7.1.1 regole generali sulle componenti elettroniche e informatiche relative ai computer installati sui velivoli 

7.1.2 logiche delle informazioni agli equipaggi, sistemi di allarme e loro limitazioni 

7.1.3 interazione tra differenti sistemi di computer a bordo, loro limitazioni, possibilità di riconoscimento di un’avaria a 

un computer e interventi per eliminare possibilmente l’avaria 

7.1.4 procedure normali, incluso il coordinamento dell’equipaggio 

7.1.5 manovra del velivolo in caso di degrado funzionale del computer 

8 SISTEMI DI GESTIONE AUTOMATIZZATA DEL VOLO (FMS) 

2-F-20


AMC FCL 1.261 (c)(2) 

Indicazioni per l'autorizzazione di un Corso di Abilitazione Velivolo per Tipo 

Vedere JAR-FCL 1.261(c)(2) 

Vedere Appendice 1 e 2 alle JAR-FCL 1.055 

Vedere Appendice 2 alle JAR-FCL 1.240 

PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO 

1 Tipo 

Per essere autorizzato un corso deve, per quanto possibile, prevedere l'integrazione dell'addestramento a terra, in 

volo e su simulatore, per mettere l'allievo in grado di operare in sicurezza e di qualificarsi per l'abilitazione al tipo. Il corso 

deve proporsi come obiettivo un tipo di velivolo, ma laddove esistano varianti, tutto l'addestramento di volo e di terra che 

costituisce la base del corso deve riferirsi a una singola variante. 

2 Varianti 

Ulteriore addestramento deve essere effettuato conformemente alle JAR-FCL 1.235(c). 

3 Velivoli per addestramento e STD (Dispositivi di addestramento) 

Il programma deve specificare la quantità di addestramento in volo su velivolo e sui Dispositivi di addestramento (STD) 

(Simulatori di volo, FTD o altre apparecchiature d'addestramento (OTD) autorizzate dall'Autorità. (Vedere Appendice 2 alle 

JAR-FCL 1.240). Ove un simulatore adeguato sia disponibile in luogo geograficamente distante dalla base normale, l'Autorità 

può concedere che possa essere effettuato addestramento aggiuntivo incluso nel programma, su tale base. 

4 Prova di controllo di addestramento 

I contenuti del programma d'addestramento devono essere finalizzati alla prova d'addestramento su quel tipo. La 

parte pratica prescritta nelle Appendici 2 e 3 alle JAR-FCL 1.240 deve essere modificata come necessario. La prova 

d'addestramento può essere effettuata su un velivolo, su un simulatore di volo o parte sull velivolo e parte sul simulatore. 

L'uso di un STD per la prova d'addestramento è in funzione del livello di autorizzazione del simulatore di volo e della 

pregressa esperienza del candidato. Ove un simulatore di volo non sia disponibile, le operazioni anormali dei sistemi di bordo 

non devono essere effettuate su un velivolo se non per quanto specificato nel modulo di prova d'addestramento per il tipo. 

5 Prova di verifica dell'avanzamento e esame teorico finale. 

Prima dell'esame teorico finale sull'intero syllabus, il programma d'addestramento deve prevedere prove di 

avanzamento intermedie relative a ciascuna fase della parte teorica. Le prove d'avanzamento relative alle fasi devono accertare 

le cognizioni del candidato al termine di ciascuna fase del programma di addestramento. 

6 Strutture: Equipaggiamento di terra dell’Organizzazione 

6.1 Equipaggiamenti e ausili per l'addestramento 

Un TRTO deve provvedere, come minimo, a un'aula per l'istruzione. Ulteriori ausili ed equipaggiamenti in aula, inclusi, se del 

caso, computer, devono riflettere i contenuti del corso e la complessità degli aeromobili. Per velivoli certificati per 

equipaggio pluripilota, il livello minimo degli ausili di terra, per ottenere l'approvazione, deve comprendere un 

equipaggiamento che riproduca un ambiente realisticamente simile alla cabina di pilotaggio. L'analisi dei compiti e il più 

recente stato dell'arte in tecnologia dell'addestramento sono incoraggiati, e devono essere incorporati nelle installazioni per 

l'addestramento in ogni luogo ove ciò sia possibile. Equipaggiamenti per autocontrollo o controllo supervisionato devono 

essere disponibili all'allievo. 

7 Equipaggiamenti per l'addestramento 

Un dispositivo per l'addestramento al volo (FTD) o Altri Dispositivi di Addestramento (OTD) possono essere resi 

disponibili per consentire agli allievi di praticare e consolidare l'istruzione teorica. Ove un equipaggiamento adatto non sia 

disponibile, o non sia appropriato, deve essere disponibile un aeromobile o un simulatore di volo della variante pertinente. 

Se un FTD riproduce una variante dello stesso tipo di velivolo oggetto dell'addestramento dell'allievo, è prescritto un 

addestramento per le differenze o di familiarizzazione. 

8 Computer Based Training (CBT) 

Quando ausili CBT sono usati come strumenti per l'addestramento, l'organizzazione deve assicurare che un istruttore 

di terra pienamente qualificato sia disponibile tutte le volte che tale strumento è usato dagli allievi del corso. Salvo che per il 

ripasso, le lezioni CBT, al termine devono essere illustrate e ricontrollate da un istruttore di terra pienamente qualificato. 

9 Istruzione teorica 

2-F-21


L'istruzione teorica deve soddisfare i seguenti obiettivi generali: 

a. dare all’allievo la conoscenza completa della struttura del velivolo, del gruppo motopropulsore e degli impianti di 

bordo, e relative limitazioni; 

b. dare all’allievo la cognizione della posizione e delle operazione degli strumenti di manovra in cabina, degli 

strumenti del velivolo e suoi impianti; 

c. rendere cosciente l'allievo delle malfunzioni dell'impianto, dei loro effetti sull'operatività del velivolo e della 

interazione con altri impianti; 

d. far capire all'allievo le operazioni le procedure normali, anormali e d'emergenza. 

La durata e i contenuti dell'istruzione teorica dipenderanno dalla complessità del tipo di velivolo oggetto dell'addestramento 

e, in qualche misura, dalla pregressa esperienza dell'allievo. 

10 Addestramento pratico 

10.1 Dispositivi per l’addestramento (STD) 

Il livello di qualificazione e la complessità del tipo determina la quantità di addestramento pratico che può essere 

effettuato su STD, inclusa la prova di addestramento. Prima di effettuare la prova di addestramento, l'allievo deve dimostrare 

la propria competenza nei singoli passi della prova nel corso dell'addestramento pratico. Per l'addestramento su un velivolo 

con due candidati, non meno di 32 ore devono essere di addestramento su STD per ciascun corso di abilitazione, delle quali 16 

ore devono essere effettuate su Simulatore di Volo (FS). 

10.2 Velivolo (con simulatore di volo) 

Eccettuati i corsi autorizzati a zero tempo di volo, la quantità di tempo di volo sul velivolo deve essere adeguata per 

il completamento della prova d'addestramento. Un pilota con meno di 500 ore di volo su un tipo similare di velivolo, o con 

meno di 1500 ore di volo complessive, deve effettuare almeno 6 atterraggi con arresto completo del motore. Un pilota con più 

di 500 ore di volo su tipi similari e con più di 1500 ore complessive deve effettuare almeno 4 atterraggi. 

10.3 Velivolo ( senza l'ausilio di simulatore di volo) 

Ove un velivolo venga impiegato per l'intero addestramento, il tempo di addestramento pratico deve essere adeguato 

per il completamento della prova di addestramento. Tale tempo deve essere di non meno di 8 ore per velivoli con turboreattore 

e turboelica. 

10.4 La quantità di addestramento in volo è funzione della complessità del tipo di velivolo oggetto dell'addestramento e, 

in qualche misura, della pregressa esperienza del candidato. 

2-F-22



2-F-23


AMC FCL 1.261(d) 

Corso di coordinamento di un equipaggio pluripilota (MCC) Velivolo 

Vedere JAR-FCL 1.261(d) 

Vedere IEM FCL 1.261(d) 

1. Obiettivo del corso è l’addestramento al coordinamento di un equipaggio pluripilota in maniera da poter operare, in 

sicurezza, su velivoli plurimotore certificati per più piloti, secondo le regole del volo strumentale (IFR) 

ISTRUTTORI 

2. Gli istruttori per l’addestramento MCC devono avere familiarità con i principi relativi alle basi cognitive del 

comportamento e alla gestione delle risorse dell’equipaggio (CRM). È opportuno che siano aggiornati sulle più recenti 

acquisizioni sulle tecniche di addestramento in relazione alle basi cognitive del comportamento e delle tecniche CRM. 

ADDESTRAMENTO AL COORDINAMENTO DI UN EQUIPAGGIO PLURIPILOTA 

3. Gli obiettivi dell’addestramento MCC sono di fare apprendere un metodo ottimale per assumere decisioni, il modo di 

comunicare, la suddivisione dei compiti, l'uso della lista dei controlli, il controllo reciproco, il lavoro di gruppo, e il 

supporto durante tutte le fasi di volo in condizioni operative normali, anormali e d’emergenza. L’addestramento enfatizza 

lo sviluppo di abilità non tecniche applicabili a chi opera in un ambiente con equipaggio pluripilota. 

4. È bene che l’addestramento venga centrato sull’insegnamento dei concetti che stanno alla base del funzionamento 

coordinato di un equipaggio plurimo, e non solamente costituito dalla somma delle competenze individuali dei singoli 

componenti. Inoltre, il corso dovrebbe fornire agli allievi l’opportunità di svolgere praticamente le operazioni necessarie 

per diventare dei veri capi o componenti di equipaggio. Ciò richiede un addestramento con esercizi rivolti alle funzioni di 

PF e PNF. 

5. È opportuno che gli allievi acquistino familiarità con le tecniche di comunicazione interpersonale e sul modo di trarre il 

miglior profitto dalla tecniche di cooperazione unite al loro personale stile nello stabilire contatti con le persone e 

assumere un ruolo guida per migliorare l’efficacia del rapporto. Gli allievi dovrebbero acquisire coscienza che il loro 

comportamento in situazioni normali può assumere grande importanza sul comportamento dell’equipaggio in situazioni 

di emergenza e in momenti di alto carico di lavoro e alta tensione emotiva. 

6. Ricerche scientifiche hanno messo chiaramente in evidenza che cambi di comportamento in qualsiasi situazione non 

possono avvenire in tempi brevi, sebbene l’addestramento sia stato ben impostato. L’allenamento richiede tempo, 

consapevolezza, pratica, conferme, e continui rafforzamenti perché possa dare risultati duraturi. Perché sia efficace, 

l’addestramento al coordinamento di un equipaggio pluripilota deve essere distribuito su un tempo lungo, e ripreso più 

volte. 

7. In linea generale, le procedure di coordinamento si prefiggono gli obbiettivi di seguito indicati: 

a) Il pilota responsabile prende le decisioni indipendentemente dal fatto che svolga le funzioni di PF o di PNF. 

b) La suddivisione dei compiti tra PF e PNF è chiaramente specificata e distribuita in maniera tale che il PF può dedicarsi 

con attenzione al completo controllo del velivolo. 

c) La cooperazione viene realizzata in maniera ordinata e adeguatata alle situazioni operative normali, anormali e di 

emergenza. 

d) Il controllo incrociato, le informazioni e il supporto è assicurato in ogni momento. 

2-F-24


AMC FCL 1.261(d) 

CORSO BASICO DI COOPERAZIONE IN EQUIPAGGIO PLURIPILOTA 

I contenuti del corso basico MCC dovrebbero comprendere la teoria, la pratica e il riesame di cognizioni acquisite nei seguenti 

campi: 

a. interfacce 

- esempi di programmi e strumenti informatici, del contesto operativo e degli errori riscontrati nella 

applicazione pratica 

b. leadership/gregarismo e autorità 

- abilità di supervisionare e dirigere 

- assertività 

- barriere 

- influenze culturali 

- ruoli PF e NPF 

- professionalità 

- responsabilità del gruppo 

c. personalità, attitudine e motivazione 

- ascolto 

- risoluzione dei conflitti 

- mediazione 

- critica (analisi prevolo del piano di volo, revisioni in volo, analisi post-volo) 

- costituzione del gruppo 

d. comunicazioni chiare ed efficaci in volo 

- ascolto 

- conferma 

- fraseologia standard 

- assertività 

- partecipazione 

e. procedure di coordinamento 

- tecnica di volo e procedure in cabina di pilotaggio 

- fraseologia standard 

- disciplina 

9 L’ uso della lista dei controlli, è indispensabile per una condotta ordinata e sicura del volo. Sono stati elaborati 

criteri diversi per la sua utilizzazione. Quale criterio adottare, dipende dalla complessità del velivolo usato, dalla 

situazione in atto, dalla composizione dell’equipaggio e sua esperienza operativa, e dalle procedure riportate sul 

Manuale Operativo. 

10 Controllo incrociato, informazioni e supporto 

a. È opportuno che ogni manovra sul velivolo sia effettuata in condizioni di controllo incrociato. Il pilota incaricato di 

una specifica funzione (PF o NPF) è bene sia informato quando si riscontrano importanti deviazioni dallo standard 

(traiettoria di discesa, configurazione del velivolo, ecc.) 

b. Il sistema di enunciazione delle azioni e risposte di verifica e conferma è essenziale, soprattutto in decollo e 

avvicinamento, per indicare il progresso del volo, lo stato dei sistemi, ecc. 

c. L’utilizzazione dei sistemi di bordo, la sintonizzazione della radio e degli aiuti radio, non dovrebbe essere effettuata 

se non a seguito di specifica richiesta del PF, comunque non senza informarne il PF. 

2-F-25


11 Il contenuto dei paragrafi 3 e 4 può essere meglio svolto eseguendo gli esercizi descritti nelle IEM FCL 1.261(d) in 

operazioni simulate di trasporto commerciale. 

12 La pratica e la conferma del MCC in relazione al L-L (liveware-liveware - interfaccia tra persone) dovrebbe fornire 

all’allievo l’occasione per eseguire un autocontrollo critico in relazione alla comunicazione, alla assunzione di 

decisioni e alla capacità di assumere il comando. Questa fase consegue maggiore efficacia se sostenuta da 

simulazioni e uso di apparecchiatura video. I sistemi video interattivi sono i più efficaci in quanto inducono 

l’allievo a vedere se stessi come una terza persona; ciò consente di accettare le proprie debolezze senza tentare di 

nasconderle a se stessi, e incoraggia i cambiamenti di comportamento. 

ATTUAZIONE 

13 Nonostante ogni sforzo per rendere efficaci i corsi in classe, le esercitazioni interpersonali, gli esercizi LOFT, e le 

tecniche retroattive, una singola esposizione durante il corso sulla cooperazione dell’equipaggio in occasione dell’ 

abilitazione su un velivolo pluripilota risulterà insufficiente. L’atteggiamento e gli aspetti che contribuiscono a 

rendere inefficaci la cooperazione in equipaggio plurimo sono sempre presenti ovunque e possono svilupparsi nel 

corso della vita del pilota. Pertanto è necessario che l’addestramento sulle operazioni non tecniche siano parte 

integrale degli allenamenti periodici per la vidimazione dell’abilitazione per tipo di velivoli certificati per 

pluripiloti, così come l’addestramento per conseguire ulteriori abilitazioni per tipo. 


2-F-26


Appendice 1 alle AMC FCL 1.261(d) 

Corso MCC – Velivoli - Certificato di completamento dell’addestramento 

Vedere JAR-FCL 1.261 (d) 

CERTIFICATO DI COMPLETAMENTO ADDESTRAMENTO MCC 

Cognome del pilota: Nome: 

Tipo di licenza: Numero Stato: 

Abilitazione strumentale 

plurimotore: 

Oppure Prova pratica abilitazione 

strumentale plurimotore 

Rilasciata il: Idoneità superata il 

Firma del richiedente 

Il superamento del corso di addestramento MCC previsto è di seguito attestato: 

ADDESTRAMENTO 

Periodi di addestramento al coordinamento di un equipaggio pluripilota 

Da: a: in: FTO /TRTO/operatore* 

Luogo e data Firma del Direttore TRTO/FTO o Istruttore 

autorizzato*: 

Tipo e numero della Licenza e Stato del rilascio: Cognome in maiuscolo dell’istruttore autorizzato: 


2-F-27


IEM FCL 1.261(d) 

Corso di coordinamento di un equipaggio pluripilota (velivolo) 

Vedere JAR-FCL 1.261(d) 

1. Il corso di coordinamento di un equipaggio pluripilota (MCC) è contenuto nelle AMC FCL 1.261(d). La presente 

IEM fornisce linee guida per gli esercizi che possono essere utilizzati per l’addestramento MCC. 

2. È bene che gli esercizi siano inseriti per quanto possibile in una simulazione di un volo commerciale. L’istruzione 

dovrebbe comprendere i seguenti argomenti: 

a. preparazione del volo, compresa la documentazione, e il calcolo delle prestazioni di decollo; 

b. controlli prevolo, compreso il controllo della radio e degli equipaggiamenti di navigazione, con l’inserimento dei 

dati per la partenza; 

c. controlli prima del decollo, compreso il controllo del gruppo motopropulsore, e le istruzioni per il decollo da parte 

del PF; 

d. decolli normali, con differenti configurazioni di flap, illustrazione dei compiti assegnati al PF e al PNF, le chiamate e 

le relative risposte; 

e. decolli interrotti; decolli con vento al traverso; decolli al peso massimo; avaria di un motore dopo la V1; 

f. operazioni normali e anormali dei sistemi di bordo, uso delle checklist; 

g. una selezione delle procedure di emergenza, ivi incluso l’avaria e il fuoco a un motore, fumo in cabina e rimozione, 

windshear durante il decollo e l’atterraggio, discesa d’emergenza, sopravvenuta incapacità di un membro 

d’equipaggio; 

h. riconoscimento tempestivo dell’avvicinarsi dello stallo con varie configurazioni; 

i. procedure strumentali di volo, compresa la procedura d’attesa; avvicinamento di precisione con uso di informazioni 

non elaborate, con l’uso del dispositivo automatico di guida del velivolo e del pilota automatico, avvicinamenti con 

un motore inoperativo, avvicinamenti non di precisione e circuito a vista, istruzioni per l’avvicinamento eseguito 

dal PF, predisposizione della strumentazione di navigazione, procedure di chiamata/risposta durante gli 

avvicinamenti; calcolo dei dati di avvicinamento e atterraggio; 

j. riattaccate; normali e con un motore inoperativo; transizione dal volo strumentale al volo a vista all’altitudine di 

decisione e alla altitudine/altezza minima di discesa; 

k. atterraggi normali, con vento al traverso e con un motore inoperativo, transizione dal volo strumentale al volo a 

vista all’altitudine di decisione o alla altitudine/altezza minima di discesa. 

Quando l'addestramento MCC è combinato con il primo addestramento per tipo su un velivolo a equipaggio pluripilota, gli 

esercizi 2(a), (b), (c), (f), (g) e (j) possono essere effettuati su FTD come parte di un corso approvato. 

2-F-28



2-F-29

SEZIONE 1 2 JAR-FCL 1 Subparte H 

AMC/IEM H – Abilitazioni Istruttori 


Modulo per la prova pratica e controllo di addestramento per l’abilitazione di istruttore di volo (FI(A)) 

Vedere JAR-FCL 1.330 e 1.345 

1 Dati personali del richiedente: 

MODULO DI DOMANDA E VERBALE DELLA PROVA PRATICA PER FI(A) 


Data di nascita: Telefono (Abit.): Telefono (Uff.): 

Indirizzo: Nazionalità: 

2 Dettagli della licenza 

Tipo di licenza Numero: 

Abilitazioni per classe possedute: Data di scadenza: 

Abilitazioni per tipo possedute : 1. 

2 

3 

4 

5 

Altre abilitazioni possedute: 1 

2 

3 

4 

5 

3 Esperienza pregressa (Vedere JAR-FCL 1.335) 

ORE DI VOLO 

TOTALI 

PIC ORE MONOMOTORE (alternativo) 

ultimi 6 mesi 

2-H-1 

ADDESTRAMENTO 

VOLO STRUMENTALE 

ESAME TEORICO DI CPL SUPERATO IL................................................(data) (solo per titolari PPL) 

(Copia dell’idoneità deve essere allegata al presente modulo) 

NAV.OSSERVATA 

(ORE)

SEZIONE 2 JAR-FCL 1 Subparte H 

4 Prova in volo di ammissione (Vedere JAR-FCL 1.335)(f) 

Presento .............................................................. per il Corso Istruttori di volo 

Nome della FTO: Data della prova in volo: 

Nome del FI che effettua la prova (stampatello): 

Numero della licenza: 

Firma: 

5 Dichiarazione del richiedente 

Dichiaro di avere effettuato un corso di addestramento in conformità al syllabus approvato dall’Autorità per: 

(barrare la voce che interessa) 

Abilitazione di istruttore FI(A) Abilitazione di istruttore al volo 

strumentale (IRI(A)) 

Nome del richiedente 

(stampatello) 

6 Dichiarazione del capo istruttore di volo 

2-H-2 

Firma: 

Certifico che .................................... ha svolto con esito positivo un corso approvato per: 

Abilitazione di istruttore FI(A) Abilitazione di istruttore al volo 

strumentale (IRI(A)) 

Ore di volo durante il corso: 

in conformità con il relativo syllabu approvato dall’Autorità. 

(Barrare la voce che interessa) 

Velivolo(i), simulatore o allenatore(i) per le procedure di navigazione usati: 

Nome del CFI: 

Firma: 

Nome della FTO: 

Abilitazione di istruttore 

per abilitazioni velivoli 

plurimotore per classe SPA 

-- (CRI(A) ME SPA) 

Abilitazione di istruttore 

per abilitazioni velivoli 

plurimotore per classe SPA 

-- (CRI(A) ME SPA)


7 Certificazione dell’istruttore esaminatore di volo 

Ho esaminato il richiedente in conformità al verbale di esame 

A - DICHIARAZIONE DELL’ISTRUTTORE DI VOLO ESAMINATORE in caso di inidoneità parziale 

Esame teorico orale: Prova pratica: 

Idoneo Non idoneo Idoneo Non idoneo 

Suggerisco un ulteriore periodo di addestramento in volo/a terra con un FI prima di una nuova prova 

Non considero necessario un ulteriore periodo di addestramento teorico/pratico prima di una nuova prova 

Abilitazione di istruttore di volo 

B – DICHIARAZIONE DELL’ISTRUTTORE DI VOLO ESAMINATORE: 

Abilitazione di istruttore di volo strumentale 

Abilitazione di istruttore per abilitazioni plurimotore SPA per classe 

Nome del FIE (stampatello): 

Firma: 

Numero della licenza: Data: 

Barrare la voce che interessa 

2-H-3



Corso per l’abilitazione di istruttore (velivolo) (FI(A)) 


OBIETTIVO DEL CORSO 

1. È opportuno che il corso venga elaborato per dare al richiedente una adeguata conoscenza delle tecniche 

d’insegnamento a terra e a bordo, basato su metodi sperimentati di insegnamento. 

2. Al richiedente che abbia superato con successo il corso può essere rilasciata l’abilitazione di FI(A) che consente al 

titolare di impartire lo specifico addestramento previsto per il conseguimento delle licenze PPL(A) o CPL(A). 

3. È bene che il corso per FI(A) dia particolare risalto al ruolo dell’individuo in relazione all’importanza del fattore 

umano nell’interazione tra l’uomo, la macchina e l’ambiente in cui tale interazione avviene. Particolare attenzione 

deve essere mirata alla maturità e capacità di giudizio del richiedente compreso l’intelligenza, le loro attitudini 

comportamentali e i livelli di educazione. 

4. A eccezione della sezione Insegnamento e Apprendimento, tutte le voci contenute nel Syllabus per l’ addestramento 

in volo sono complementari a quelle del syllabus per il corso PPL(A), e dovrebbero essere già conosciute dal 

richiedente. Il corso ha pertanto lo scopo di: 

a. riesaminare e aggiornare le conoscenze di base dell’allievo istruttore di volo; 

b. addestrare l’allievo istruttore a insegnare argomenti di terra ed esercizi di volo; 

c. assicurarsi che l’abilità di volo dell'allievo istruttore sia di un livello sufficientemente alto; e 

d. insegnare all’allievo istruttore i principi basilari dell’istruzione in modo da poterli applicare per la licenza PPL 

5. Durante il corso devono essere messe in risalto le attitudini personali degli allievi istruttore rispetto all’importanza 

della sicurezza di volo. Il miglioramento della consapevolezza della sicurezza deve essere l’obiettivo fondamentale 

del corso. Deve essere considerato della più grande importanza per il corso dare al richiedente le conoscenze, l’abilità 

e le capacità relative al ruolo dell’istruttore; per conseguire tale obiettivo, il programma del corso dovrebbe 

comprendere almeno i seguenti argomenti: 

Voce n. 

1 IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO 

La motivazione 

Percepire e capire 

Memoria e sue applicazioni 

Abitudini e trasferimento 

Ostacoli all’apprendimento 

Stimoli all’apprendimento 

Metodi per apprendere 

Progressione dell’apprendimento 

2 IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO 

Elementi per un insegnamento efficace 

Pianificazione della attività istruzionale 

Metodi d'insegnamento 

Insegnare dal “noto” all’”ignoto” 

Uso del piano della lezione 

3 CRITERI DI BASE DELL’ADDESTRAMENTO 

PARTE 1 

INSEGNARE E APPRENDERE 

Valore dei corsi di addestramento organizzati secondo un modello organico globale (approvati) 

Importanza di un syllabus pianificato 

Integrazione della conoscenza di base e dell'istruzione di volo 

4 TECNICHE DI ISTRUZIONE APPLICATA 

a. Conoscenze teoriche - Tecniche di istruzione in classe 

Uso degli aiuti all’addestramento 

Lezioni di gruppo 

Istruzioni individuali 

2-H-4


Partecipazione/discussione dello studente 

b. VOLO - Tecniche d’istruzione in volo 

L’ambiente volo/cabina di pilotaggio 

Tecniche d’istruzione applicata al volo 

Valutazioni in volo e post-volo, assunzione della decisione 

5 VALUTAZIONE DELLO STUDENTE E CONTROLLO 

a. Valutazione delle prestazioni dell’allievo 

La funzione dei controlli del profitto 

Richiamo delle conoscenze 

Trasformazione della conoscenza in comprensione 

Sviluppo della comprensione in azioni 

La necessità di valutare il livello dei progressi 

b. Analisi degli errori dell'allievo 

Individuazione della causa degli errori 

Eliminazione degli errori principali, poi degli errori secondari 

Necessità di evitare l’eccesso di critica 

L’utilità di una comunicazione concisa 

6 SVILUPPO DI UN PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO 

La pianificazione della lezione 

Preparazione 

Illustrazione e dimostrazione 

Partecipazione e pratica dell’allievo 

Valutazione 

2-H-5


7 PRESTAZIONI UMANE E RELATIVE LIMITAZIONI NELL’ ISTRUZIONE DI VOLO 

Fattori fisiologici 

Fattori psicologici 

Il processo di acquisizione delle informazioni 

Attitudini comportamentali 

Sviluppo della capacità di valutazione e decisione 

8 PERICOLI NELLA SIMULAZIONE DI MALFUNZIONAMENTI DEGLI IMPIANTI DEL VELIVOLO IN VOLO 

Selezione di un’altezza di sicurezza 

Importanza di enunciare la manovra e toccare con mano (touch-drill) 

Consapevolezza della situazione 

Aderenza alle procedure corrette 

9 ISTRUZIONE AL VOLO NOTTURNO 

Obiettivi 

Prescrizioni normative 

Equipaggiamento del velivolo 

Luci del velivolo 

Licenze di pilotaggio 

Qualificazioni di aerodromo (se applicabile) 

Familiarizzazione notturna 

Preparazione del volo 

Equipaggiamento richiesto per il volo 

Assuefazione alla visione notturna 

Precauzioni di sicurezza nelle aree di parcheggio 

Controlli esterni/interni.-Considerazioni sull’attività notturna 

Luci del velivolo – Procedure operative 

1 0 GESTIONE DELL'ADDESTRAMENTO 

Registrazione dell istruzione teorica e di volo 

Libretto di volo personale del pilota 

Il programma di terra/volo 

Materiale di supporto allo studio 

Moduli ufficiali 

Manuale di volo del velivolo e Libretti d’istruzione del pilota 

Documentazione per l'autorizzazione dei i voli 

Documenti del velivolo 

Regole della Licenza di Pilota Privato 

2-H-6


Parte 2 

SUDDIVISIONE DEL TEMPO DI ISTRUZIONE STIMATO, PER ARGOMENTI, DELLA SEZIONE RELATIVA ALLE CONOSCENZE 

TEORICHE PER IL CORSO DI ISTRUTTORE DI VOLO (VELIVOLO) 

(I numeri delle voci riportate qui sotto indicate corrispondono ai numeri delle voci “ Insegnare e 

apprendere” riportate in precedenza) 

Voce n. Insegnam. Pratica in 

Commento Controllo di 

ore classe ore 

progressione 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 

1 2.00 - Prevedere tempi per le domande e per una breve discussione 0.30 

2 4.00 - L’ insegnamento dovrebbe lasciare spazio per qualche domanda 

e brevi periodi di discussione 

1.00 

3 2.00 - Il syllabus del PPL dovrebbe essere preso come riferimento per la 

discussione 

0.30 

4.a 5.00 32 Il tempo dedicato alle esercitazioni per questa voce coinvolgerà i 

richiedenti in un riesame delle loro conoscenze teoriche, e lo 

sviluppo delle loro tecniche d’insegnamento. Includerà anche il 

tempo per un breve confronto con l’insegnante sulle tecniche 

d’insegnamento 

4b 4.00 32 Il tempo speso in classe sarà dedicato prevalentemente alle 

istruzioni prevolo. Esso permetterà ai frequentatori di sviluppare 

la loro capacità di dare istruzioni teoriche e pratiche ai piloti 

(10/15 minuti). Le istruzioni illustreranno la logica che 

5.a. 2.00 - 

sottintende la successione degli esercizi di volo. 

Dovrà essere posta in rilievo l’importanza delle domande 

proposte nei controlli di progressione 

1.00 

5.b. 2.00 - Dovrà esser posta in rilievo l’importanza di dare 1.00 

6 5.00 14 

incoraggiamenti agli allievi 

Il tempo sarà impiegato per insegnare la pianificazionbe di una 

lezione in classe e a sviluppare la capacità del richiedente a 

pianificare le lezioni in classe 

7 5.00 - Modelli relativi agli effetti di una buona valutazione e decisione 

devono essere impostati e analizzati 

1.00 

8 2.00 - Esempi sui pericoli devono riguardare un gran numero di 

velivoli e relativi tipi di operazioni di volo e non solo quello 

usato nel corso 

1.00 

9 

5.00 

- Long briefing per insegnare al richiedente l’istruzione al volo 

notturno 

10 2.00 

- Illustrazione generale dei documenti più importanti. Long 

Briefing per insegnare al richiedente l’istruzione in volo 

notturno 

TOTALE 40.00 78.00 7.00 

TOTALE DEL CORSO: 125 ORE (inclusi i controlli di avanzamento) 

INSEGNAMENTO DELLE CONOSCENZE TEORICHE 

1 L’ addestramento di terra consiste di tutte le istruzioni impartite per le finalità del corso da persona competente, e 

include lezioni in classe, assistenza tutoriale, istruzioni prevolo e studi condotti privatamente. 

ESERCITAZIONE DI VOLO 

2-H-7


2 Le esercitazioni di volo sono simili a quelle incluse nel syllabus della licenza PPL(A) con qualche esercitazione 

supplementare prevista per le necessità dell’istruttore. 

3 La numerazione delle esercitazioni dovrebbe essere usata principalmente come una lista di riferimento e come una 

guida di massima dela sequenza istruzionale: pertanto le dimostrazioni e gli esercizi pratici non debbono seguire 

necessariamente l’ordine indicato. L’effettivo ordine e i contenuti saranno subordinati ai seguenti elementi fra loro 

correlati: 

Il profitto e l’abilità del richiedente 

Le condizioni meteorologiche esistenti 

Il tempo di volo disponibile 

Considerazioni sulla tecnica d’insegnamento 

L’ambiente operativo locale 

4 Ne consegue che gli allievi istruttori alla fine devono sapere affrontare queste situazioni tra di loro collegate. Essi 

dovrebbero apprendere a elaborare le esercitazioni di volo tenendo nel dovuto conto questi elementi in modo da trarre 

il maggior beneficio da ciascuna lezione, combinando secondo le necessità parti diversi delle esercitazioni. se 

necessario. 

GENERALITÀ 

5 Il briefing normalmente include l'enunciazione dell’obiettivo della lezione e una breve descrizione dei principi del 

volo se attinenti. Deve essere data una spiegazione dettagliata degli esercizi di volo che saranno dimostrati 

dall’istruttore e messi in pratica dall’allievo nel corso del volo. Dovrà includere come sarà condotto il volo, con 

riguardo a chi lo effettuerà, con particolare attenzione agli aspetti relativi alle condizioni meteorologiche e alla 

sicurezza del volo. La natura della esercitazione determinerà l’ordine secondo il quale essa deve essere eseguita e quali 

parti dovranno essere di volta in volta insegnate. 

6 Le quattro parti fondamentali delle istruzioni prevolo sono: 

1 Obiettivo 

2 Principi del volo (brevi richiami) 

3 Gli esercizi di volo (che cosa, come e chi li eseguirà) 

4 Perizia di volo e orientamento alla sicurezza (Meteo, precauzioni, ecc.) 

PIANIFICAZIONE DELLA ESERCITAZIONE DI VOLO 

7 La preparazione della esercitazione di volo è un prerequisito essenziale per una buona istruzione e l’allievo istruttore 

deve essere praticamente addestrato a organizzare ed eseguire la pianificazione di una esercitazione di volo. 

CONSIDERAZIONI GENERALI 

8 L’allievo istruttore dovrebbe completare la pratica di insegnamento basica di volo a livello della licenza PPL(A). 

9 Nel corso dell’addestramento in volo, tranne quando svolge la funzione di allievo pilota nei voli in reciproco, 

l’allievo istruttore occuperà il posto normalmente occupato dal FI(A). 

10 È da tenere presente che la perizia di volo e orientamento alla sicurezza è fondamentale in tutte le operazioni di volo. 

Pertanto, nelle seguenti esercitazioni di volo gli aspetti relativi alla Perizia di volo e orientamento alla sicurezza 

devono essere messi bene in evidenza al momento opportuno durante ogni volo. 

ESERCITAZIONI PREVOLO E ESERCIZI DI VOLO 

1. Familiarizzazione con il velivolo 

2. Preparazione e chiusura del volo 

3. Esperienza di volo 

4. Effetto comandi 

5. Rullaggio 

6. Volo rettilineo orizzontale 

7. Salita 

PARTE 3 

CONTENUTI DEL SYLLABUS DEL CORSO ISTRUTTORI 

2-H-8


8. Discesa 

9. Virate 

10A Volo lento 

10B Stallo 

11A Uscita dalla vite incipiente 

11B Vite completa - Entrata e uscita 

12 Decollo e salita fino alla posizione di sottovento 

13 Il circuito, l’avvicinamento e l’atterraggio 

14 Decollo da solo pilota a bordo 

15 Virate strette 

16 Atterraggio forzato senza potenza 

17 Atterraggio precauzionale 

18A Navigazione osservata 

18B Navigazione a basso livello con scarsa visibilità 

2-H-9


18C Radionavigazione 

19 Introduzione al volo strumentale 

20 Volo basico notturno 

NOTA: Nonostante l’esercizio 11B non sia previsto per la licenza PPL è tuttavia richiesto per il corso di FI. 

ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 1 

FAMILIARIZZAZIONE CON IL VELIVOLO 

Obbiettivi 

Introduzione al velivolo 

Illustrazione del pannello strumenti e della cabina di pilotaggio in generale 


Lista dei controlli, esercitazioni, controlli 

Differenze dovute a quando viene occupato il posto dell’istruttore 

ESERCITAZIONI SULLE EMERGENZE 

Azioni da intraprendere in caso di incendio in volo e al suolo, in cabina di pilotaggio e nell’impianto elettrico 

Avaria agli impianti sul tipo di velivolo impiegato 

Esercitazioni di abbandono del velivolo - posizione e uso dell’equipaggiamento e delle uscite di emergenza 

ESERCITAZIONE 1 

FAMILIARIZZAZIONE CON ILVELIVOLO 

- caratteristiche del velivolo 

- pannello strumenti e comandi 

- sistemi e comandi 

- lista dei controlli, chiamate di controllo ed esecuzione 


- azioni da intraprendere in caso di incendio in volo e al suolo, in cabina di pilotaggio e nell’impianto elettrico 

- avaria agli impianti sul tipo di velivolo impiegato 

- esercitazioni di abbandono del velivolo - posizione e uso dell’equipaggiamento e delle uscite di emergenza 


PREPARAZIONE E CHIUSURA DEL VOLO 

Obiettivi 

Autorizzazione al volo e accettazione del velivolo, inclusa lettura del quaderno tecnico di bordo (se previsto) e del 

documento di manutenzione 

Equipaggiamento richiesto per il volo (Mappe, ecc.) 

Controlli esterni 

Controlli interni 

Comodità per l’allievo, spalliere e cinture di sicurezza, posizione dei pedali 

Controlli per l’avvio del motore e il riscaldamento 

Controlli della potenza 

Motore al minimo, controlli dei sistemi e procedura di arresto del motore 

Uscita dal velivolo, parcheggio, custodia e ancoraggio 

Compilazione del quaderno tecnico di bordo o del documento di manutenzione 

2-H-10



PREPARAZIONE DEL VOLO E OPERAZIONI DOPO IL VOLO 

- accettazione del velivolo e autorizzazione per il volo 

- documenti di manutenzione del velivolo 

- equipaggiamenti richiesti, mappe, ecc. 

- controlli esterni 

- controlli interni 

- comodità per l’allievo, cinture e bretelle di sicurezza, sedili e regolaggio dei comandi dei trim 

- controlli per l’avviamento e il riscaldamento del motore 

- controllo della potenza 

- procedure per mettere al minimo la potenza, controllo degli impianti e procedure di arresto del motore 

- controllo dei sistemi di comando e chiusura del motore 

- uscita dal velivolo, parcheggio, custodia e ancoraggio del velivolo (p.e. funi di fissaggio al suolo) 

- Compilazione del modulo di autorizzazione e dei documenti di manutenzione del velivolo 


(Solo esercizio aereo) 


Esperienza di volo 


EFFETTO COMANDI 

Obbiettivi 

Funzione dei comandi primari - effetti in volo livellato e con inclinazione laterale 

Ulteriore effetto degli alettoni e del timone di direzione 

Effetto dell’inerzia 

Effetto della velocità 

Effetto del flusso dell’elica 

Effetto della potenza 

Effetto del trim 

Effetto del flap 

Procedure operative con il miscelatore 

Procedure operative per l’aria calda al carburatore 

Azionamento dell’aria in cabina; riscaldamento 

Effetti degli altri controlli, se del caso 

Perizia di volo e orientamento alla sicurezza 


EFFETTO COMANDI 

- effetto degli alettoni, in volo rettilineo livellato e in virata 

- effetti ulteriori degli alettoni e del timone di direzione 

- effetti della velocità 

- effetti del flusso dell’elica sui comandi 

2-H-11


- effetti della potenza 

- effetti del trim 

- effetti del flap 

- manovra del correttore di miscela 

- aria calda al carburatore 

- regolazione del sistema di riscaldamento/ventilazione della cabina 

- effetto degli altri controlli, ove applicabile 



RULLAGGIO 

- obiettivi 




- controllo della direzione e delle curve (incluso curve in spazi ristretti) 




- libertà di escursione del comando di direzione 

- segnalazioni del parcheggiatore 


- perizia di volo e orientamento alla sicurezza, e procedure dl controllo di traffico 

- errori comuni 

EMERGENZE 

Avaria al sistema di guida e dei freni 

ESERCITAZIONE DI VOLO 5 

RULLAGGIO 




- controllo della direzione e delle curve 

- la curva entro spazi ristretti 




- libertà di escursione del comando di direzione 

- segnalazioni del parcheggiatore 


- procedure del controllo di traffico 


EMERGENZE 

- avaria al sistema di guida e dei freni 

2-H-12



VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE 

- obiettivi 

- le forze 

- stabilità longitudinale e controllo del beccheggio 

- relazione tra la posizione del centro di gravità e il controllo attorno all’asse di beccheggio 

- stabilità laterale e direzionale (controllo dell’assetto laterale e bilanciamento) 

- assetto e bilanciamento dell’assetto 

- uso del trim 

- relazione tra assetto e potenza 

- curve della resistenza e della potenza 

- distanza e autonomia 




VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE 

- alla normale potenza di crociera 

- impostare e mantenere il volo rettilineo livellato 

- dimostrazione dell’instabilità inerente 

- controllo attorno all’asse di beccheggio, incluso l uso del trim sull’elevatore 

- livello laterale, direzionale e bilanciamento, uso del trim di direzione, se disponibile 

- a selezionate velocità (uso della potenza) 

- effetto della resistenza e uso della potenza (due velocità per una sola potenza) 

- volo rettilineo livellato in configurazioni diverse (flap, carrello d’atterraggio) 

- uso degli strumenti per migliorare la precisione 



SALITA 

- obiettivi 

- le forze 

- relazione tra potenza/velocità e rateo di salita; curve della potenza, massimo rateo di salita (Vy) 

- effetto del peso 

- effetto del flap 

- considerazioni sul motore 

- effetto dell’altitudine di densità 

- la salita in crociera 

- salita al massimo angolo (Vx) 



2-H-13



SALITA 

- assunzione dell’assetto di salita, mantenimento dei ratei normale e massimo 

- livellamento finale 


- salita con flap esteso 

- retrazione flap e recupero dell’assetto normale 

- salita di crociera 

- salita al massimo angolo 




DISCESA 

- obiettivi 

- le forze 

- angolo di discesa planata - velocità all’aria - rateo di discesa 

- effetto dei flap 

- effetto del vento 

- effetto del peso 

- considerazioni sul motore 

- discesa assistita con motore - potenza/velocità all’aria - rateo di discesa 

- la discesa di crociera 

- la scivolata d’ala 




- assunzione dell’assetto di discesa, mantenimento e livellamento finale 

- livellamento 

- livellamento a varie altitudini selezionate 

- discesa con flap estesi 

- discesa planata, assistita e discesa di crociera (incluso l’effetto della potenza e della velocità) 

- scivolata d’ala ( con velivoli adatti) 




VIRATA 

- Obiettivi: 

- Le forze 

- Uso dei comandi 

- Uso della potenza 

- Mantenimento del livello e del bilanciamento 

2-H-14


- Virate medie livellate 

- Virate in salita e discesa 

- Virate in scivolata d’ala 

- Virate verso prue preselezionate - Uso della girobussola e della bussola magnetica 

- Perizia di volo e orientamento alla sicurezza 

- Errori comuni 


VIRATE 

- entrata in virata media e mantenimento 

- ripresa del volo rettilineo 

- errori in virata ( nell’assetto e nel bilanciamento) 

- virate in salita 

- virate in discesa 

- virate con scivolata d’ala ( su velivoli idonei) 

- virate su prue predeterminate, uso del girodirezionale e della bussola magnetica 



ADDESTRAMENTO AL RICONOSCIMENTO DELLO STALLO E DELLA VITE E 

LORO PREVENZIONE MEDIANTE ESERCITAZIONI: 

ESERCITAZIONI 10A, 10B E 11A 

ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 10A 

VOLO LENTO 

- Obiettivi: 

- Caratteristiche di manovra del velivolo in volo lento a 

- Vs1 e Vso + 10 Kts 

- Vs1 e Vso + 5 Kts 

- Volo lento disturbato da distrazioni promosse dall’istruttore 

- Effetto di sorvolo errato della soglia pista in configurazioni in cui la piena applicazione della potenza si 

risolve in un assetto a muso alto 

- Cambio del trim 


Errori comuni 

ESERCITAZIONE DI VOLO 10A 

VOLO LENTO 


- Controlli di sicurezza 

- Introduzione al volo lento 

2-H-15


- Volo lento controllato in configurazione pulita (flap retratto) 

- Vs1+10 Kts con flap esteso 

- Vso+10 Kts 

- Volo rettilineo orizzontale 

- virate a quota costante 

- Salite e discese 


- Volo lento controllato in configurazione pulita (flap retratto) 

- Vs1+5 Kts con flap esteso 

- Vso+5 Kts 

- Volo rettilineo orizzontale 

- virate a quota costante 

- Salite e discese 


Virate in discesa “sbilanciate” e in volo lento 

necessità di mantenere il volo bilanciato (pallina al centro) 

- Distrazioni indotte dall’istruttore - necessità di mantenere un volo bilanciato e una velocità di sicurezza 

- Effetto della improvvisa e piena applicazione di potenza in riattaccata, che comporta un assetto alto; uso del 

trim 

ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 10B 

STALLO 

- Obiettivi: 

- Caratteristiche dello stallo 

- Angolo d’attacco 

- L’ efficienza dei comandi nello stallo 

- Fattori che influenzano la velocità di stallo 

- effetto dei flap/slat/slot 

- effetto della potenza, del peso, della posizione del CG e del fattore di carico 

- Effetto dello stallo con velivolo sbilanciato (pallina fuori centro) 

- Sintomi dello stallo 

- Riconoscimento e manovra di uscita dallo stallo 

Stallo e manovra di uscita: 

- - senza potenza 

- con potenza 

- con flap esteso 

- Salita alla massima potenza ( salite rettilinee e in virata fino a che si determina uno scompenso nel 

bilanciamento attorno all’asse verticale) 

- * Stallo e manovra di uscita in manovre con accelerazioni superiori a 1 G (stalli accelerati, inclusi stalli 

secondari e manovre di uscita) 

- Manovra di uscita dallo stallo in configurazione di atterraggio e altre configurazioni e condizioni 

- nel corso di cambio di configurazione 

- Manovra di uscita da stallo incipiente durante le distrazioni indotte dall’istruttore 



* Devono essere esaminate le limitazioni riportate sul Manuale di volo o sul Libretto di istruzioni 

in rapporto alle limitazioni di peso e centraggio. Lo stesse esame va ripetuto nel corso degli esercizi sulla vite. 

2-H-16


ESERCITAZIONE DI VOLO 10 B 

STALLO 

- Perizia di volo e orientamento alla sicurezza - Controlli di sicurezza 

- I sintomi dello stallo 

- Riconoscimento dello stallo e manovra di uscita 

- Uscita senza potenza 

- Uscita con potenza 

- Uscita dallo stallo d’ala 

- Stallo con potenza e uscita 

- Stallo con flap esteso e uscita 

- massima potenza di salita (volo rettilineo e in virata) fino al punto in cui viene perso il bilanciamento attorno 

all’asse verticale - Effetto dello sbilanciamento sullo stallo quando viene applicata potenza di salita 

- * Stallo e uscita dallo stallo in manovre che comportano un’accelerazione superiore a 1G ( stallo accelerato, 

inclusi stalli secondari e manovra di uscita) 

- Uscita dallo stallo in configurazione di atterraggio e altre condizioni e configurazioni 

- Uscita dallo stallo nel corso di cambiamenti di configurazione 

- Distrazioni indotte dall’istruttore nel corso dello stallo 

*Devono essere fatte delle considerazioni sulle limitazioni riportate sul Manuale di volo o sul Libretto di 

istruzioni in relazione alle limitazioni di peso e centraggio. Le stesse considerazioni saranno ripetute nel 

corso degli esercizi sulla vite. 

ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 11 A 

USCITA DALLA VITE INCIPIENTE 

- Obiettivi: 

- Cause, fase, autorotazione e caratteristiche della vita 

- Riconoscimento e uscita dalla vite incipiente - entrata in vite da vari assetti 

- Limitazioni del velivolo 



ESERCITAZIONE DI VOLO 11 A 





- Riconoscimento della vite incipiente 

- Uscita dalla vite incipiente con entrata da vari assetti con il velivolo in configurazione pulita, incluse le 

distrazioni indotte dall’istruttore 

ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 11 B 


- Obiettivi: 

- Entrata in vite 

- Riconoscimento e identificazione del senso di rotazione della vite 

2-H-17


- Uscita dalla vite 


- Influenza della potenza/flap (eventuali restrizioni previste per flap esteso sul tipo d’aeromobile) 

- Influenza della posizione del CG sulle caratteristiche della vite 

- Entrata in vite da vari assetti 

- Limitazione del velivolo 

- Perizia di volo e orientamento alla sicurezza - Controlli di sicurezza 

- Errori comuni durante la manovra di uscita 

ESERCITAZIONE DI VOLO 11 B 

USCITA DALLA VITE COMPLETA 




- Entrata in vite 

- Riconoscimento e senso di rotazione 

- Uscita dalla vite (Riferirsi al manuale di volo) 


- Influenza della potenza/flap (restrizioni relative al tipo di velivolo) 

- Entrata in vite da vari assetti e manovra d’uscita 


DECOLLO E SALITA ALLA POSIZIONE SOTTOVENTO 

- Obiettivi: 

- Manovra - Fattori che influenzano la lunghezza della corsa di decollo e la salita iniziale 

- Velocità di distacco (Lift-off) corretta - uso dell’elevatore (salvaguardia del carrello anteriore), del timone di 

direzione e della potenza 

- Influenza del vento (inclusa la componente laterale) 

- Influenza del flap ( inclusa la decisione e l’estensione permessa) 

- Influenza della superficie della pista e della pendenza sulla corsa di decollo 

-- Influenza del peso, dell’altitudine e della temperatura sulle prestazioni di salita 

- Controlli prima del decollo 

- Procedure ATC prima del decollo 

- Interventi pratici durante e dopo il decollo 

- Procedure antirumore 

- Considerazioni sul carrello (se del caso) 

- Considerazioni e procedure di decollo da campo soffice/corto 

EMERGENZE 

- Decollo interrotto 

- Avaria al motore dopo il decollo 

- Perizia di volo e orientamento alla sicurezza e procedure ATC 


2-H-18



DECOLLO E SALITA ALLA POSIZIONE SOTTOVENTO 

- Controlli prima del decollo 

- Decollo con vento contrario 

- Precauzioni per la salvaguardia del ruotino anteriore 

- Decollo con vento al traverso 

- Esercizi pratici durante e dopo il decollo 

- Procedure e tecniche di decollo da campo soffice e corto ( compreso il calcolo delle prestazioni) 




AVVICINAMENTO E ATTERRAGGIO 

- Obiettivi: 

- Sottovento, base e avvicinamento - posizioni ed esercizi pratici 

- Fattori che influenzano l’avvicinamento finale e la corsa di atterraggio 

- Influenza del peso 

- Influenza dell’altitudine e della temperatura 

- Influenza del vento 

- Influenza del flap 

- Atterraggio 

- Influenza della superficie e della pendenza sulla corsa di atterraggio 

- Tipi di avvicinamento e atterraggio 

- assistiti con motore 

- vento al traverso 

- Atterraggio con flap retratto 

- Planata 

- Campo corto 

- Campo soffice 

- Velivolo a ruotino guida posteriore (se del caso) 

- Riattaccata 

- Uso del motore 

- Consapevolezza della turbolenza meccanica provocata da altri velivoli 

- Consapevolezza delle presenza di windshear 

- Perizia di volo e orientamento alla sicurezza e procedure ATC 

- Errore in atterraggio, riattaccata 

- Importanza della sorveglianza esterna 



CIRCUITO DI AVVICINAMENTO E ATTERRAGGIO 

- Procedure di circuito, sottovento e atterraggio 

- Avvicinamento assistito con potenza e atterraggio 

- Precauzioni per la salvaguardia del ruotino anteriore 

- Influenza del vento in avvicinamento, atterraggio e uso del flap 

2-H-19


- Avvicinamento e atterraggio con vento al traverso 

- Avvicinamento planato e atterraggio 

- Avvicinamento con flap retratto e atterraggio (campi corti e soffici) 

- Procedure per campi corti e soffici 

- Atterraggio sui tre punti (per velivoli con ruotino guida posteriore) 

- Riattaccata 




PRIMO VOLO DA SOLO PILOTA A BORDO E CONSOLIDAMENTO 

Sommario delle voci da coprire prima di mandare l’allievo al primo volo da solo pilota 

NOTA: durante i voli che seguono immediatamente il consolidamento delle procedure di circuito da solo pilota, dovrebbero 

essere curati i seguenti seguenti argomenti: 

- Procedure per lasciare ed entrare in circuito 

- Restrizioni d’area locali (Restrizioni, spazi controllati, ecc.) 

- Virate con l’ausilio della bussola 

- Richiesta di QDM 


ESERCITAZIONI DI VOLO 14 

PRIMO VOLO DA SOLO PILOTA E CONSOLIDAMENTO 

Durante i voli che seguono immediatamente il consolidamento delle procedure di circuito da solo pilota, dovrebbero essere 

curati i seguenti argomenti: 

Procedure di entrata e uscita del circuito 

Restrizioni d’area locali (Restrizioni,spazi controllati, ecc..) 

Virate con l’ausilio della bussola 

Ottenimento del QDM 

Perizia di volo e orientamento alla sicurezza 


VIRATE ACCENTUATE 

- Obiettivi 

- Le forze 

- Uso della potenza 

- Influenza del fattore di carico: 

- considerazioni sulle caratteristiche costruttive 

- aumento della velocità di stallo 

- Effetti psicologici 

- Rateo e raggio di virata 

- Virate strette, livellate, in discesa e in salita 

- Stallo in virata 

- * Entrata in vite dalla virata - uscita dalla vite incipiente 

- * Spirale in discesa 

- Posizioni inusuali e manovra di uscita 



* Devono essere esaminate le limitazioni di manovra riportate sul Manuale di volo o sul libretto di istruzioni del velivolo in 

rapporto al peso e centraggio, e a ogni altra restrizione imposta all’esercitazione della manovra della vite. 


VIRATE ACCENTUATE 

- Virate strette i volo livellato, discesa e salita 

- Stallo in virata 

- Spirale in discesa 

- Vite dalla virata 

2-H-20


- Uscita da posizioni inusuali 

- Virate al massimo rateo 



ATTERRAGGIO FORZATO SENZA POTENZA 

- Obiettivi: 

- Selezione del campo 

- Preparazione per un cambio di scelta 

- Distanza in volo planato – considerazioni 

- Pianificazione della discesa 

- Punti chiave 

- Controlli per individuare la causa dell’arresto del motore 

- Uso della radio - Procedura di chiamata d’emergenza 

- La virata in base 

- L’ avvicinamento finale 

- Riattaccata 

- Considerazioni sull’atterraggio 

- Azioni dopo l’atterraggio 

- Custodia del velivolo 

- Cause dell’arresto del motore 




ATTERRAGGIO FORZATO SENZA POTENZA 

- Procedura per l’atterraggio forzato 

- Scelta del campo, 

- Scelta del campo, preparazione per una diversa scelta di campo 

- Distanza percorribile in planata - considerazioni 

- Pianificazione della discesa 

- Le posizioni chiave 

- Ricerca della causa dell’arresto motore 

- Precauzione per prevenire l’eccessivo raffreddamento del motore 

- Comunicazioni radio 

- Posizione in base 

- Avvicinamento finale 

- Atterraggio Quando si opera su un aerodromo 

- Azioni dopo l’ atterraggio " " 

- Custodia del velivolo " " 



ATTERRAGGIO PRECAUZIONALE 

- Obiettivi 

- Circostanze che consigliano l’atterraggio precauzionale (condizioni di volo): 

- Selezione dell’area di atterraggio e comunicazioni (procedure RT) 

- Ispezione dell’area dall’alto 

Avvicinamento simulato 

- Allontanamento in salita 

- Atterraggio su un normale aerodromo 

- Atterraggio su un aerodromo abbandonato 

- Atterraggio su un campo normale 

- Circuito e avvicinamento 





2-H-21



ATTERRAGGIO PRECAUZIONALE 

- Occasioni che rendono necessario un atterraggio precauzionale (condizioni volo) 

- Selezione dell’area di atterraggio e comunicazioni (procedure RT) 

- Ispezione dell’area dall’alto 

Avvicinamento simulato 

- Allontanamento in salita 

- Atterraggio su un normale aerodromo 

- Atterraggio su un aerodromo abbandonato 

- Atterraggio su un campo normale 

- Circuito e avvicinamento 




ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 18A 

NAVIGAZIONE OSSERVATA 

Preparazione del piano di volo 

Obiettivi: 

- Previsione del tempo e tempo presente 

- Scelta della carta e preparazione: 

- 

Scelta della rotta: 

- Identificazione degli spazi aerei regolati/controllati 

- Spazi aerei proibiti, pericolosi e regolamentati 

- Altitudini di sicurezza 

Calcoli: 

- Prue magnetiche e tempi in rotta 

- Consumi di carburante 

- Peso e bilanciamento 

- Peso e prestazioni 

Informazioni per il volo: 

- NOTAM ecc 

- Piano delle radio frequenze 

- Selezione di aeroporti alternati 

- Documenti dell’aeromobile 

Notifica del volo: 

- Procedure per presentare il piano di volo ATC 

- Compilazione del piano di volo ATC 

- All’aeroporto di partenza 

- Organizzazione del lavoro in cabina di pilotaggio 

Procedure di partenza: 

- Regolaggio degli altimetri 

- Predisposizione delle prue bussola per la partenza 

- Annotazione degli ETA (tempi stimati d’arrivo) 

Procedure in rotta: 

Lettura delle carte - identificazione dei riferimenti a terra 

- Mantenimento di altitudine e prua 

- Revisione degli ETA e delle prue bussola 

- Annotazioni sul piano di volo 

- Uso della radio ( Incluso il VDF, se del caso) 

- Minimi di visibilità per continuare il volo 

- Decisioni in volo, procedure di diversione all’alternato 

- Transito attraverso spazi controllati/regolamentati 

- Procedure di arrivo, transito a partenza dall’aerodromo 

- Navigazione al livello minimo consentito 

- Procedura di incertezza della posizione - Incluse procedure R/T 

- Procedura di perdita di cognizione dalla posizione " " 

- Uso dei radioaiuti 

- Procedure di arrivo 

- Entrata nel circuito aeroportuale 

2-H-22


- Procedure di regolaggio degli altimetri, contatti ATC, Procedure RT, ecc. 

- Procedure di entrata nel circuito di traffico (spazi aerei controllati/non controllati) 

- Parcheggio 

- Custodia del velivolo, rifornimento e comunicazioni agli enti preposti 

ESERCITAZIONE 18 A 

NAVIGAZIONE OSSERVATA 

Pianificazione del volo: 

- Previsione del tempo e tempo presente 

- Scelta della carta e preparazione 

- Scelta della rotta 

- Identificazione degli spazi aerei controllati 

- Spazi aerei proibiti, pericolosi e regolamentati 

- Altitudini di sicurezza 

Calcoli: 

- Prue magnetiche e tempi in rotta 

- Consumi di carburante 

- Peso e bilanciamento 

- Peso e prestazioni 

Informazioni per il volo: 

- NOTAM, ecc 

- Piano delle radio frequenze 

- Selezione di aeroporti alternati 

- Documenti del velivolo 

Notifica del volo: 

- Autorizzazione del volo (ove previsto) 

- Compilazione del piano di volo ATC 

AERODROMO DI PARTENZA 

- Organizzazione del lavoro in cabina di pilotaggio 

- Procedure di partenza 

- Regolaggio degli altimetri 

In rotta: 

- Annotazione degli ETA (tempi stimati d’arrivo) 

- Calcolo dell’influenza del vento: controllo dell’angolo di deriva e della velocità al suolo 

- Mantenimento di altitudine e prua 

- Revisione degli ETA e delle prue bussola 

- Annotazioni sul piano di volo 

- Uso della radio (incluso il VDF se applicabile) 

- Minimi di visibilità per continuare il volo 

- Decisioni in volo 

- Procedure di diversione all’alternato 

- Transito attraverso spazi controllati/regolamentati 

- Procedure di entrata, transito e partenza 

- Entrata nella zona aeroportuale 

- Procedura di incertezza della posizione 

- Procedure di perdita della posizione 

- Uso dei radioaiuti alla navigazione 

2-H-23


Procedure di arrivo: 

Procedura di entrata nel circuito aeroportuale: 

- Procedure di regolaggio degli altimetri, contatti con gli enti ATC 

- Entrata nel circuito di traffico 

- Procedure di circuito 

- Parcheggio 


- Rifornimento 

- Compilazione del quaderno tecnico e comunicazioni agli enti preposti 

ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 18B 

NAVIGAZIONE A BASSA QUOTA CON SCARSA VISIBILITÀ 

Obiettivi: 

Considerazioni generali: 

- Pianificazione dei requisiti prima di interferire con rotte frequentate 

- Regole ATC, qualificazione del pilota ed equipaggiamento dell’aeromobile 

- Percorsi di entrata e uscita in aree con specifiche regolamentazioni locali 

Familiarizzazione con il volo a bassa quota: 

- Precauzioni prima di iniziare la discesa 

- Percezione visiva e mantenimento della quota a bassa quota 

- Influenza della velocità e dell’inerzia durante le virate 

- Influenza del vento e della turbolenza 

Operazioni a bassa quota: 

- Considerazioni sulle condizioni meteorologiche a bassa quota 

- Nubi basse e buona visibilità 

- Nubi basse e scarsa visibilità 

- Precauzioni per evitare pioggia moderata e a scrosci 

- Effetto delle precipitazioni 

- Entrata in circuito 

- Circuito in condizioni di bassa visibilità, avvicinamento e atterraggio 


ESERCITAZIONE DI VOLO 18B 

Familiarizzazione con il volo a bassa quota: 

- Percorsi di entrata e uscita in aree con specifiche regolamentazioni locali 

- Precauzioni prima di iniziare la discesa 

- Percezione visiva e mantenimento della quota a bassa quota 

- Influenza della velocità e dell’inerzia durante le virate 

- Influenza del vento e della turbolenza 

- Rischi connessi con il volo a bassa quota 

Operazioni a bassa quota: 

- Considerazioni sulle condizioni meteorologiche: 

- Nubi basse e buona visibilità 

- Nubi basse e scarsa visibilità 

- Precauzioni per evitare pioggia moderata e a scrosci 

2-H-24


- Effetto delle precipitazioni 

- Entrata in circuito 

- Circuito in precarie condizioni meteorologiche, avvicinamento e atterraggio 


ISTRUZIONI PREVOLO - ESERCITAZIONE 18C 

USO DEI RADIOAIUTI ALLA NAVIGAZIONE IN VFR 

Obiettivi: 

a) Uso del VHF Omnidirezionale (VOR) 

- disponibilità dei VOR, AIP 

- portata del segnale 


- radiali e loro numerazione 

- selettore di prua (OBS) 

- indicatore To/From e passaggio sulla stazione 

- selezione, intercettazione e mantenimento di una radiale 

- determinazione della posizione mediante l’incrocio di 2 radiali VOR (FIX) 

b) Uso dell’ ADF automatico 

- stazioni emittenti non direzionali (NDB) 

- disponibilità di radioaiuti, AIP 

- portata del segnale 


- orientamento relativo alla stazione trasmittente (NDB) 

- navigazione verso la stazione (NDB) 

c) Uso del VHF per controllare la direzione (VHF/DF) 

- disponibilità del radioaiuto, AIP 

- procedure radiotelefoniche R/T 

- procedure per ottenere i QTE, i QDM e dirigere su una stazione 

d) Uso del radar 




- radar secondario di sorveglianza 

- procedure R/T e uso del transponder 

- modi di selezione 

- interrogazione e segnale di ritorno 

e) Uso dell’equipaggiamento per la misurazione della distanza (DME) 



- distanza obliqua 

f) Uso dei sistemi di Navigazione d’area e dei sistemi satellitari (RNAV - SATNAV) 

- disponibilità 


- limitazioni 

2-H-25


ESERCITAZIONE DI VOLO 18C 

RADIONAVIGAZIONE 

a. Uso del VHF Omnidirezionale 

- disponibilità, AIP, frequenze 


- selettore di prua ( OBS) 

- indicatore to/from, orientamento 

- indicatore di deviazione dalla rotta (CDI) 

- identificazione della radiale 

- intercettazione e mantenimento di una radiale 

- sorvolo di un VOR 

- determinazione della posizione mediante l’incrocio di 2 radiali VOR (FIX) 

b. Uso dell’ADF automatico - Stazioni emittenti non direzionali (NDB) 

- disponibilità, AIP, frequenze 


- orientamento relativo alla stazione trasmittente 

- navigazione verso la stazione 

c. Uso del VHF per controllare la direzione (VHF/DF) 

- disponibilità, AIP, frequenza 

- procedure radiotelefoniche a contatti con l’ATC 

- procedure per ottenere un QDM e dirigere sulla stazione 

d. Uso del radar in rotta e nelle zone terminali 




- radar di sorveglianza secondario 

- transponder 

- codici di selezione 

- interrogazione e risposta 

e. Uso dell’equipaggiamento per la misurazione della distanza (DME) 

- selezione della stazione e identificazione 


f. Uso dei sistemi di Navigazione d’area e dei sistemi satellitari (RNAV - SATNAV) 

- impostazione del sistema 

- operazioni 

- interpretazione 


INTRODUZIONE AL VOLO STRUMENTALE 

Obiettivi: 

Strumenti di volo 

Considerazioni fisiologiche 

Apprezzamento degli strumenti 

Strumenti per la misurazione dell’altitudine 

Indicatori dell’assetto longitudinale 

Indicatori di assetto laterale 

Differenti prestazioni sul quadrante dello strumento 

Introduzione all’uso dell’orizzonte artificiale 

Assetto rispetto al piano orizzontale 

Indicatore di assetto laterale 

Mantenimento della prua e del bilanciamento 

Limitazioni strumentali (incluse avarie dei sistemi) 

2-H-26


ASSETTO, POTENZA E PRESTAZIONI 

Strumenti di assetto: 

Strumenti di controllo dell’assetto 

Strumenti di misura delle prestazioni 

Effetti dei cambiamenti di potenza e configurazione 

Il controllo incrociato delle indicazioni strumentali 

Interpretazione degli strumenti 

Indicazioni dirette e indirette (Strumenti di prestazione) 

Inerzie strumentali 

Scansione radiale degli strumenti 

MANOVRE DI VOLO BASICO (PANNELLO INTERO) 

Volo rettilineo orizzontale a varie velocità e configurazioni 

Salita 

Discesa 

Virate standard 

A quota costante con uscita su prue preselezionate 

In salita con uscita su prue preselezionate 

In discesa con uscita su prue preselezionate 


INTRODUZIONE AL VOLO STRUMENTALE 

Sensazioni fisiologiche 

Letture strumentali 

Strumenti di rilievo dell’assetto 

Assetto longitudinale 

Assetto laterale 

Mantenimento della prua; bilanciamento (sbandometro al centro) 

Strumenti di assetto 

Effetti del cambio di potenza e configurazione 

Controllo incrociato degli strumenti 

Scansione radiale degli strumenti 

MANOVRE DI VOLO BASICO (PANNELLO INTERO) 


Salite 

Discese 

Virate standard: 

a quota costante con uscita su prue preselezionate 

in salita con uscita su prue preselezionate 

in discesa con uscita su prue preselezionate 


VOLO BASICO NOTTURNO 

Un sommario dei punti da svolgere prima di autorizzare il primo volo da solo pilota a bordo di notte 

Procedure di messa in moto 

Procedure di traffico locali - incluso contatti con l’ATC 

Rullaggio 

Luci dell'area di parcheggio e delle vie di rullaggio 

Valutazione della velocità e delle distanze 

Uso delle vie di rullaggio 

Precauzioni per evitare ostacoli - luci degli ostacoli 

Controllo degli strumenti 

Punto attesa - uso delle luci 

Familiarizzazione iniziale al volo di notte 

Orientamento in zona 

Apprezzamento delle luci degli altri aeromobili 

Luce degli ostacoli al suolo 

Divisione dell'attenzione del pilota - riferimenti esterni/strumentali 

2-H-27


Procedure di rientro 

Luci di aerodromo - Luci di avvicinamento e di pista (inclusi VASI e PAPI) 

Luci di soglia pista 

Luci di avvicinamento 

Indicatori del sentiero di avvicinamento a vista 

CIRCUITI NOTTURNI 

Decollo e salita 

Allineamento 

Riferimenti visivi in corsa di decollo 

Trasferimento sugli strumenti 

Stabilizzazione della salita iniziale 

Uso degli strumenti di volo 

Salita strumentale e virata iniziale 

Il circuito 

Posizionamento del velivolo - riferimenti alle luci di pista 

Circuito di traffico e sorveglianza esterna 

Avvicinamento iniziale e illustrazione delle luci di pista 

Posizionamento del velivolo 

Variazione di aspetto delle luci e del VASI (o PAPI) 

Intercettazione dell'angolo di discesa corretto 

Riattaccata 

Avvicinamento e atterraggio 

Posizionamento, base e avvicinamento iniziale 

Effetto del vento 

Uso delle luci di atterraggio 

La richiamata e la toccata finale 

La corsa d'atterraggio 

Curve in pista - controllo di velocità 

Mancato avvicinamento 

Uso degli strumenti 

Riposizionamento nel circuito 

NAVIGAZIONE NOTTURNA 

Enfasi sulla pianificazione notturna 

Selezione dei punti di riconoscimento visibili di notte 

Fari ottici 

Effetto delle luci di cabina e dei colori delle carte di navigazione 

Uso dei radioaiuti 

Incidenza della luce lunare sulla visibilità notturna 

Enfasi sulla necessità di mantenere le quote minime di sicurezza 

Aerodromi alternati - disponibilità ristretta 

Ridotto riconoscimento di deterioramento del tempo 

Procedura di perdita della posizione 

EMERGENZE NOTTURNE 

Avaria radio 

Avaria alle luci di pista 

Avaria alle luci di atterraggio del velivolo 

Avaria alle luci di cabina 

Avaria alle luci di navigazione del velivolo 

Avaria elettrica 

Decollo interrotto 

Avaria al motore 

Procedura in caso di ostacoli sulla pista 

2-H-28



2-H-29


AMC FCL 1.335(a)(2) 

Istruttore di volo (FI)/Istruttore di volo strumentale (IRI) Seminario di aggiornamento 


1 Seminari di aggiornamento per FI/IRI predisposti dagli Stati Membri JAA devono tenere nel dovuto conto la 

dislocazione geografica, il numero dei partecipanti e la periodicità su tutto il territorio nazionale 

2 Tali seminari di aggiornamento dovrebbero durare almeno due giorni, e la presenza dei partecipanti è richiesta per 

l'intera durata del seminario, incluse le pause di gruppi/seminari. Devono essere presi in considerazione anche altri aspetti, 

come ad esempio, l'inclusione di partecipanti titolari di abilitazione per altre categorie di aeromobili. 

3 Alcuni esperti FI/IRI presentemente coinvolti nell'addestramento in volo, in possesso di pratica conoscenza dei 

requisiti per il mantenimento in esercizio e delle correnti tecniche istruzionali dovrebbero essere inclusi come conferenzieri. 

4 Il modulo di partecipazione (vedere IEM FCL 1.355) sarà compilato e firmato dall'organizzatore del seminario 

autorizzato dall'Autorità, con l’attestazione della presenza e soddisfacente partecipazione del FI/IRI. 

5 Il contenuto del seminario di aggiornamento per FI/IRI andrebbe ricavato dai seguenti argomenti: 

a. regolamentazione corrente e/o nuova, con particolare attenzione alla conoscenza dei requisiti JAR-FCL e JAR-OPS; 

b. insegnare e apprendere; 

c. tecniche istruzionali; 

d. il ruolo dell'istruttore; 

e. regolamentazione nazionale (in quanto applicabile); 

f. fattori umani; 

g. sicurezza del volo, prevenzione di incidenti e inconvenienti; 

h. perizia di volo e orientamento alla sicurezza; 

i. aspetti legali e procedure di attuazione; 

j. abilità nella navigazione inclusi i nuovi e gli attuali aiuti alla navigazione radioassistita; 

k. insegnamento del volo strumentale; e 

l. argomenti topici di meteorologia inclusi i metodi di distribuzione; 

m. ogni altro argomento aggiuntivo scelto dall'Autorità. 

Le sessioni formali dovrebbero consentire una presentazione di 45 minuti, con 15 minuti riservati alle domande. L'utilizzo di 

audiovisivi è raccomandato, con video interattivi e altri ausili didattici (ove disponibili) per una suddivisione dei 

gruppi/partecipanti ai seminari. 

2-H-30


ESPERIENZA COME ISTRUTTORE DI VOLO 

(Vedere JAR-FCL 1.355(a)(1) 

Per la vidimazione dell’Abilitazione di Istruttore indicare le ore di volo istruzionali svolte durante i 36 mesi precedenti 

MONOMOTORE PLURIMOTORE STRUMENTALE 

GIORNO NOTTE GIORNO NOTTE 

Ore d’istruzione totali (36 mesi precedenti) 

Ore d’istruzione totali (12 mesi precedenti) 

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER ISTRUTTORE DI VOLO 

(vedere JAR-FCL 1.355(a)(2)) 

1 Il presente documento certifica che la persona sottoindicata ha partecipato a un Seminario di aggiornamento per 

Istruttore di Volo approvato dalle Autorità 

2 Dati personali del partecipante: 

Nome: Indirizzo: 

Numero di Licenza: Data di scadenza della Abilitazione di FI(A): 

3 Dettagli sul seminario: 

Data(e) del seminario: Luogo: 

4 Dichiarazione dell’organizzatore responsabile: 

Certifico che i dati soprariportati sono corretti e che il seminario di aggiornamento per Istruttore di Volo è stato condotto in 

maniera conforme a quanto approvato dall’Autorità 

Data dell’approvazione: Nominativo dell’organizzatore: 

(stampatello) 

Data e luogo: Firma: 

2-H-31


IEM FCL 1.355 (continuazione) 

5 Dichiarazione del partecipante: 

Firma del partecipante: 

Confermo i dati riportati nelle caselle da 1 a 3 

CONTROLLO DI ADDESTRAMENTO 

(vedere JAR-FCL 1.355(a)(3) 

(Nome del richiedente) ha dimostrato nel corso del controllo di possedere la capacità per impartire istruzione di volo e ha 

superato la relativa prova. 

Tempo di volo: Velivolo/Simulatore usato: 

Esercizio principale: 

Nome del FIE: Numero di licenza: 

Data e luogo: Firma: 

2-H-32



Corso per l’abilitazione di Istruttore per velivoli pluripilota (TRI(MPA)) 


OBIETTIVO DEL CORSO 

1. È opportuno che il corso sia elaborato in modo da far acquisire al richiedente un adeguato addestramento sulle tecniche di 

insegnamento delle conoscenze teoriche, dell’istruzione di volo e istruzione su dispositivi di addestramento in modo che 

possa impartire addestramento su qualsiasi tipo di velivolo-pluripolta per il quale egli sia qualificato (Vedere JAR-FCL 

1.365). 

2. Il titolare di una abilitazione FI(A) è esonerato dalla effettuazione della Parte 1 (Insegnare e apprendere) di questo corso. 

ORGANIZZAZIONE DEL CORSO 

3 È bene che per ogni allievo venga tenuta una documentazione sui progressi durante il corso, e che la capacità 

d’insegnamento di ognuno sia valutata positivamente dal TRI designato dall'Autorità, prima del rilascio dell'abilitazione TRI. 

Voce n. 






Ostacoli all’ apprendimento 



Progressione di apprendimento 




Metodi d’insegnamento 

Insegnare dal noto all'ignoto 


3 CRITERI DI ADDESTRAMENTO 

PARTE 1 




Integrazione della conoscenza di base e dell’istruzione di volo 

2-H-33


AMC FCL 1.365 (continuazione) 





Istruzioni individuali 

Partecipazione/discussione dell'allievo 


L’ ambiente volo/cabina di pilotaggio 



5 VALUTAZIONE DELL'ALLIEVO E CONTROLLI 

a. Stima delle prestazioni dell’allievo 

La funzione dei controlli di progressione 




La necessità di valutare il rateo dei progressi 


Individuazione della causa degli errori 

Eliminazione degli errori principali, poi degli errori secondari 

Pericoli dell’eccesso di critica 

L’ utilità di una comunicazione concisa 



Preparazione 


Partecipazione e pratica dell'allievo 

Valutazione 

7 PRESTAZIONI UMANE E LIMITAZIONI ATTINENTI GLI ISTRUTTORI DI VOLO 






8 PERICOLI NELLA SIMULAZIONE DI MALFUNZIONAMENTI DEGLI IMPIANTI DEL VELIVOLO DURANTE IL VOLO 

Selezione di un'altezza di sicurezza 

Importanza dei “touch drills” (enunciare la manovra e toccare con mano) 



2-H-34


AMC FCL 1.365 (continuazione) 

9 GESTIONE DELL’ ADDESTRAMENTO 

Registrazione dell’istruzione della teoria collegata al volo 

Libretto personale di volo del pilota 

Il curriculum di terra/volo 



Manuale di volo del velivolo e Libretti delle istruzioni operative per il pilota 

Documenti di autorizzazione dei voli 


Regolamentazione relativa alla Licenza di Pilota Privato 

PARTE 2 

PARTE PRATICA 

1. È bene che il corso sia organizzato basandosi su tipi di velivoli sui quali il richiedente desidera addestrarsi. Il programma 

di addestramento dovrebbe comprendere tutti i particolari sulle conoscenze teoriche relative all’insegnamento. 

2. Identificazione e applicazione degli elementi sulle basi cognitive del comportamento (come esposti nel syllabus per ATPL 

040) relativi agli aspetti di coordinamento dell’equipaggio pluripilota nell’addestramento. 

3. Il contenuto del programma di istruzione dovrebbe comprendere gli esercizi d’addestramento relativi al tipo di velivolo. 

4. Chi richiede l’ abilitazione TRI dovrebbe essere addestrato a istruire dal posto normalmente occupato dal copilota. 

ESERCITAZIONI 

5. Simulatore di volo 

Le voci con asterisco * devono essere effettuate su velivolo nel caso che un simulatore non sia disponibile 

a uso della lista dei controlli, impostazione dei radioaiuti; 

b avviamento dei motori; 

c* controlli per il decollo; 

d* decollo strumentale, transizione agli strumenti dopo il distacco dal suolo; 

e decolli con vento al traverso; 

f avaria al motore nella corsa di decollo tra la V1 e la V2; 

g interruzione di decollo prima di raggiungere la V1; 

h vibrazioni strutturali (buffeting) ad alti numeri di Mach, specifiche della caratteristiche di volo (se necessario); 

i* virate strette; 

j* ripresa dall’avvicinamento allo stallo in decollo, in configurazione pulita e d’atterraggio; 

k avvicinamento strumentale all’altezza di decisione o alla altezza/altitudine minima, in manuale con un motore 

inoperativo in avvicinamento, atterraggio e riattaccata; 

l atterraggio interrotto e riattaccata; 

m atterraggio con vento al traverso. 

Operazioni in categoria II e III se applicabile 

6. 

a. avvicinamenti di precisione, automatico con auto-manetta e dispositivo di guida (Flight Director), con riattaccata 

causata da malfunzionamento dell’equipaggiamento di terra; 

b. riattaccata per condizioni meteo avverse; 

c. riattaccata alla DH causata da scostamento dalla linea centrale;e 

d. uno degli avvicinamenti in CAT II/III deve terminare con l'atterraggio. 

2-H-35


Velivolo ( non applicabile per i richiedenti l’autorizzazione SFI(A) 

7 

a. familiarizzazione con i comandi nel corso dei controlli esterni; 

b. uso della lista dei controlli, impostazione delle frequenze radio e dei radioaiuti, avviamento motori; 

c. rullaggio; 

d. decollo; 

e. avaria a un motore subito dopo la V2, dopo aver assunto l’assetto di salita; 

f. altre procedure di emergenze (se necessario); 

g. avvicinamento strumentale all'altezza minima di decisione DH, avvicinamento manuale con un motore in avaria 

durante l’avvicinamento e atterraggio o riattaccata; 

h. simulazione di un motore inoperativo in riattaccata dalla DH; e 

i. atterraggio con motore critico in avaria simulata 


2-H-36


AMC-FCL 1.380 

Corso di abilitazione di Istruttore per Classe velivoli plurimotore-pilota singolo (velivolo) (CRI(SPA) 


OBIETTIVI DEL CORSO 

1 Il corso di addestramento dovrebbe contenere i seguenti argomenti: 

a. Elementi di teoria; 

b. Istruzioni prevolo - per le operazioni normali, anormali e d’emergenza; e 

c. Esercizi di volo per le operazioni normali, anormali e d’emergenza, incluse un minimo di 4 ore di allenamento in volo 

dedicate alle operazioni con spinta asimmetrica. 

2 Il titolare di una abilitazione FI(A) è esonerato dalla effettuazione della Parte 1 (Insegnare e apprendere) di questo corso. 

ADDESTRAMENTO A TERRA 

3 Il syllabus riguarda solamente l’addestramento su velivoli plurimotore. Pertanto, altre aree di conoscenze di base, comuni 

a entrambe le categorie di velivoli, monomotore e plurimotore, dovrebbero essere riviste secondo le necessità per 

comprendere le operazioni con velivoli con tutti i motori operativi, ricorrendo alle relative sezioni del Syllabus per il 

corso istruttori (AMC FCL 1.340). Inoltre, il syllabus teorico dovrebbe comprendere 25 ore di lezione in classe per 

sviluppare la capacità di insegnare agli allievi le conoscenze e la comprensione richiesta per le esercitazioni di volo del 

corso per plurimotore. Questa parte deve comprendere le istruzioni prevolo per le esercitazioni . 


4 L’addestramento in volo dovrebbe essere mirato a garantire che il richiedente acquisisca la necessaria abilità per insegnare 

le manovre di volo in modo efficiente e sicuro all'allievo che svolge il corso per l’abilitazione su velivoli della classe 

plurimotore. 

CHIUSURA STANDARD DEL CORSO 

5 Al termine del corso, il richiedente deve superare la prova pratica in conformità con le Sezioni 2,3,5 e 7 dell’Appendice 2 

alle JAR-FCL 1.330 & 1.345 per l’abilitazione a CRI(SPA) per velivoli plurimotore; e una prova pratica in conformità con 

le Sezioni 2,3, e 7 dell’Appendice 2 alle JAR-FCL 1.330 & 1.345 per l’abilitazione a CRI(SPA) per velivoli monomotore. 

Voce n. 





PARTE 1 


2-H-37




Incentivi all’apprendimento 


Progressione di apprendimento 





Insegnare dall’ignoto al noto 










Istruzione individuale 

Partecipazione/discussione dello studente 





5 VALUTAZIONE DELL'ALLIEVO E CONTROLLO 






La necessità di valutare il rateo dei progressi 


Individuazione della causa dell’errore 

Eliminazione degli errori principali, e quindi degli errori secondari 


La necessità di una comunicazione concisa 

2-H-38




Preparazione 


Partecipazione e pratica dell'allievo 

Valutazione 

7 PRESTAZIONI DELL’ESSERE UMANO E LIMITAZIONI RELATIVE ALL’ISTRUZIONE DI VOLO 






8 PERICOLI NELLA SIMULAZIONE DI MALFUNZIONAMENTI DEGLI IMPIANTI DEL VELIVOLO DURANTE IL VOLO 

Selezione di un altezza di sicurezza 

Importanza di enunciare la manovra e toccare con mano (touch drills) 



9 GESTIONE DELL’ ADDESTRAMENTO 

Registrazione dell’istruzione di terra e di volo 





Manuale di volo del velivolo e Libretti di attestazione dell’istruzione del pilota 

Autorizzazione scritta per i voli 


Regolamentazione per la Licenza di Pilota Privato 


2-H-39


PARTE 2 

SYLLABUS PER LA PARTE TEORICA 

SUDDIVISIONE SUGGERITA DELLE ORE IN CLASSE PER LA PARTE TEORICA 

Ore di lezione Pratica in classe Argomenti Test intermedi 

di progressione 

1.00 Regolamentazione aeronautica 1.00 

2.00 Prestazioni, tutti i motori funzionanti, 

calcolo del peso e bilanciamento 

2.00 Volo asimmetrico 

Principi del volo 

2.00 2.00 Controllo in volo asimmetrico 

Velocità minime di controllo e di sicurezza 

Messa in bandiera e uscita 

2.00 Prestazioni in volo asimmetrico 1.00 

2.00 Operazioni sullo specifico tipo di velivolo - 

operatività dei sistemi 

Limitazione della cellula e del motore 

1.00 

4.00 5.00 Istruzioni prevolo ed esercitazioni di volo 

15.00 7.00 3.00 

Totale del corso 25.00 (inclusi i controlli intermedi) 

REGOLAMENTAZIONE AERONAUTICA 

Definizione del gruppo di prestazioni del velivolo (JAA) 

Definizione dei fattori per il calcolo delle prestazioni 

PRINCIPI DEL VOLO 

I PROBLEMI 

asimmetria 

controllo 

prestazioni 

SYLLABUS DEGLI ARGOMENTI COMPRESI NELLA PARTE TEORICA 

VOLO CON POTENZA ASIMMETRICA 

2-H-40


LE FORZE E I MOMENTI 

scostamento della direttrice d’applicazione della forza 

effetto del funzionamento asimmetrico delle pale dell’elica 

scostamento della direttrice d’applicazione della resistenza 

resistenza del motore in avaria 

aumento della resistenza totale 

applicazione asimmetrica della portanza 

effetto sbilanciato del flusso dell’elica 

effetto di imbardata nelle virate livellate 

coppie laterali di trazione e imbardata 

effetti sui bracci dei momenti 

IL CONTROLLO NEL VOLO CON POTENZA ASIMMETRICA 

uso, uso errato e limitazioni di: 

timone di direzione 

alettoni 

elevatori 

effetti dell’angolo di virata/ di scivolata/ di sbilanciamento 

diminuzione dell’efficacia degli alettoni e del timone di direzione 

possibilità di stallo dello stabilizzatore verticale 

effetti della relazione IAS/trazione 

effetti delle forze residue sbilanciate 

carichi sulla pedaliera e uso del trim 

VELOCITÀ MINIME DI CONTROLLO E SICUREZZA 

velocità minima di controllo (Vmc) 

definizione 

origine 

fattori che influenzano la Vmc 

trazione 

peso e posizione del centro di gravità 

altitudine 

carrello 

flap 

flabelli e prese di raffreddamento 

turbolenza/correnti 

reattività del pilota/capacità 

inclinazione verso il motore operativo 

resistenza 

elica in bandiera 

motore critico 

velocità di sicurezza al distacco dal suolo in decollo 

definizione e origine della V2 

altre sigle rilevanti 

PRESTAZIONI DEL VELIVOLO - UN MOTORE INOPERATIVO 

effetti sull’eccesso di potenza disponibile 

altitudine di tangenza con un motore 

crociera, distanza e autonomia 

accelerazione/arresto 

trazione zero/definizione e scopo 

2-H-41


ELICHE 

passo variabile - principi generali 

entrata e uscita dalla bandiera - meccanismi e limitazioni (p.e. RPM minimi) 

IMPIANTI E SISTEMI DEL VELIVOLO E DEL MOTORE 

operazioni normali 

operazioni anormali 

procedure d’emergenza 

LIMITAZIONI RELATIVE ALLA STRUTTURA 

fattori di carico 

carrello d’atterraggio/flap velocità massime flap (Vlo e Vfe) 

velocità in aria turbolenta (Vra) 

velocità massime (Vno e Vne) 

LIMITAZIONI RELATIVE AL MOTORE 

RPM e pressione d’alimentazione 

pressione e temperatura dell’olio 

procedure di emergenza 

PESO E BILANCIAMENTO 

(Da analizzare con il libretto di volo, d’istruzione, o il manuale operativo) 

documentazione relativa al peso e bilanciamento per il tipo di velivolo 

revisione dei principi di base 

calcoli per determinati tipi di velivolo. 

PESO E BILANCIAMENTO 

(Da analizzare con il libretto di volo, d’istruzione o il manuale operativo) 

calcolo per lo specifico velivolo impiegato (tutti i motori operativi) 

corsa di decollo 

distanza di decollo 

distanza di accelerazione/arresto 

distanza d’atterraggio 

corsa d’atterraggio 

traiettoria di decollo e di salita 

calcolo per lo specifico velivolo impiegato (un motore inoperativo) 

traiettoria di salita 

distanza d’atterraggio 

corsa d’atterraggio 

2-H-42


PARTE TERZA 

SYLLABUS DELL' ISTRUZIONE DI VOLO - OPERAZIONI NORMALI 

Questa parte è simile alla Sezione delle Esercitazioni di Volo del corso Istruttori per velivoli monomotore, inclusa 

l’“introduzione al volo strumentale” fatta eccezione per gli obiettivi, le considerazioni sulla perizia di volo e orientamento 

alla sicurezza, e gli errori comuni che sono correlati alle operazioni su velivoli plurimotore. 

La finalità di questa parte è far familiarizzare il richiedente con gli aspetti legati all’insegnamento delle procedure operative e 

con la manovra per velivolo plurimotore con tutti i motori operativi. 

Dovrebbero essere trattati i seguenti argomenti: 

1. Familiarizzazione con il velivolo 

2. Preparazione del volo e ispezione del velivolo 

3. Procedure di messa in moto 

4. Rullaggio 

5. Procedure prima del decollo 

6. Decollo e salita iniziale 

con vento frontale 

con vento al traverso 

campo corto 

7. Salita 

8. Volo rettilineo orizzontale 

9. Discesa (compresa la discesa d’emergenza) 

10. Virate 

11. Volo lento 

12. Stallo e manovra di uscita 

13. Volo strumentale basico 

14. Esercitazioni d’emergenza (esclusa l’avaria al motore) 

15 Circuito, avvicinamento e atterraggio 

con vento frontale 

con vento al traverso 

campi corti 

16. Mancato avvicinamento e riattaccata 

17. Azioni dopo il volo 

2-H-43


ESERCITAZIONI DI VOLO 

I seguenti esercizi sono uno sviluppo del syllabus basico (monomotore) che vanno riferiti alla manovra dei tipi plurimotore 

per assicurarsi che l'allievo apprenda la funzione e l’uso dei comandi di volo e le tecniche che possono risultare nuove 

all'allievo in tutte le situazioni normali, anormali e d’emergenza, eccetto per le procedure di arresto di un motore e volo 

asimmetrico che sono trattate nelle esercitazioni di volo della Parte 2. 

ISTRUZIONI PREVOLO - 1 


Introduzione al velivolo 

Illustrazione del : pannello strumenti e della cabina di pilotaggio in generale 


Lista dei controlli, esercitazioni pratiche, controlli 

Differenze dovute all’occupazione del posto dell’istruttore 


azioni da intraprendere in caso di incendio: 

in volo 

al suolo 

esercitazioni di abbandono del velivolo al suolo: 

posizione delle uscite di emergenza 

posizione e uso dell’equipaggiamento di emergenza, p.e. estintori, ecc. 

OPERAZIONI PREVOLO E ISPEZIONE DEL VELIVOLO 

documenti del velivolo 

controlli esterni 

controlli interni 

cinture e bretelle di sicurezza, aggiustamento del sedile e della pedaliera 

PROCEDURE PER LA MESSA IN MOTO 

uso delle liste dei controlli 

controlli prima della messa in moto 

controlli dopo la messa in moto 



caratteristiche esterne del velivolo 

pannello strumenti e comandi 

sistemi e comandi 

lista dei controlli, controlli simulati 

2-H-44


azioni da intraprendere in caso di incendio in volo e al suolo 

- a un motore 

- in cabina di pilotaggio 

- nell’impianto elettrico 

avaria agli impianti sul tipo di velivolo impiegato 

esercitazioni di abbandono del velivolo 

- posizione e uso dell’equipaggiamento e delle uscite di emergenza 

PREPARAZIONE DEL VOLO E AZIONI DOPO IL VOLO 

accettazione del velivolo e autorizzazione per il volo 

documenti di manutenzione del velivolo 

peso al decollo, bilanciamento e considerazioni sulle prestazioni 

controlli esterni 

controlli interni 

cinture e bretelle di sicurezza, sedili e regolaggio dei comandi dei trim 

messa in moto e riscaldamento del motore 

controlli dopo la messa in moto 

controllo degli apparati di comunicazione e radionavigazione 

controllo e regolaggio degli altimetri 

controllo della potenza 

procedure per mettere al minimo la potenza e procedure di arresto del motore 

compilazione del modulo di autorizzazione e dei documenti tecnici 


RULLAGGIO 

ispezione dell’area di rullaggio - precauzioni 

maggiore il peso - maggiore l’inerzia 

effetti dell’applicazione differenziata della potenza 

precauzioni nelle vie di rullaggio strette 

errori comuni 

PROCEDURE PRIMA DEL DECOLLO 

uso della lista dei controlli 

controlli motore 

controlli prima del decollo 

istruzioni dell’istruttore in caso di emergenza in decollo, p.e. arresto del motore 

errori comuni 

DECOLLO E SALITA INIZIALE 

considerazioni sui contatti con l’ATC 

fattori che influenzano le prestazioni del velivolo in relazione alla lunghezza di pista disponibile 

velocità di distacco dal suolo corretta 

importanza della velocità di sicurezza 

vento al traverso in decollo, considerazioni e procedura 

decollo da pista corta, considerazioni e procedura 

manovra del motore dopo il decollo, manetta/assetto longitudinale, sincronizzazione dei motori 

errori comuni 

2-H-45


SALITA 

considerazioni sulla perizia di volo e orientamento alla sicurezza 

controlli prima della salita 

considerazione sul motore 

uso della manetta/del controllo del beccheggio 

velocità di salita di massimo rateo 

velocità di salita al massimo angolo 

sincronizzazione dei motori 

errori comuni 


RULLAGGIO 

controlli prima del rullaggio 

messa in moto, prova freni 

controllo della velocità 

controllo della direzione e delle curve 

curve in spazi ristretti 

uscita dall’area di parcheggio 

libertà del movimento del comando di direzione (importanza dell’uso della corsa completa del comando di controllo 

della direzione) 

controllo degli strumenti 

EMERGENZE 

avaria del sietma dei freni e di direzione 

CONTROLLI PRIMA DEL DECOLLO 

uso della lista dei controlli 

controlli motore e degli impianti 

controlli prima del decollo 

istruzioni dell’istruttore in caso di emergenza in decollo 

DECOLLO E SALITA INIZIALE 

considerazioni sui contatti con gli enti ATC 

controllo della direzione e uso della potenza 

velocità di distacco (lift-off) 

vento al traverso in decollo e relativa procedura 

decollo da pista corta e relativa procedura 

- retrazione del carrello 

- retrazione del flap (ove applicabile) 

- selezione della potenza e dei giri (MAP e RPM) 

- sincronizzazione dei motori 

- altre procedure (ove applicabili) 

a un determinato momento del corso 

2-H-46


SALITA 

controlli prima della salita 

selezione della potenza per ratei di salita normale e massimo 

limitazioni del motore e dei giri (RPM) 

effetti dell’altitudine sulla pressione di alimentazione, manetta al massimo 

livellamento finale - selezione della potenza 

salita con flap esteso 

recupero dell’assetto normale 

salita di crociera (cruise climb) 

salita al massimo angolo 

regolaggio dell’altimetro 

salita prolungata e uso dei flabelli di raffreddamento e della ventilazione forzata 

uso degli strumenti per conseguire maggior precisione 


VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE (LIVELLATO) 


selezione della potenza - controllo manetta/beccheggio 

sincronizzazione dei motori 

aspetti relativi ai consumi 

uso dei trim 

elevatore, direzione, alettoni (ove applicabile) 

procedure operative per i flap 

- effetti sull’assetto longitudinale 

- effetti sulla velocità all’aria 

procedure operative per il carrello d’atterraggio 

- effetti sull’assetto longitudinale 

- effetti sulla velocità all’aria 

uso dei regolatori di miscela 

uso dei comandi dell’aria alternata e aria calda 

uso dei flabelli di raffreddamento e della ventilazione forzata 

uso della ventilazione e riscaldamento di cabina 

procedure operative e uso di altri impianti (ove applicabile) 

errori comuni 

DISCESA 


controlli prima della discesa 

discesa normale 

selezione della potenza/controllo del beccheggio 

considerazioni sul raffreddamento del motore 

procedure per la discesa d’emergenza 

errori comuni 

VIRATA 


virate medie 

virate in salita e discesa 

virate strette (45° o più) 

errori comuni 

2-H-47



VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE (LIVELLATO) 

alla potenza di crociera normale 

- selezione della potenza di crociera 

- MAP/RPM 

- sincronizzazione dei motori 

- uso dei trim 

- considerazioni sulle prestazioni - autonomia chilometrica/oraria 

apprezzamento delle indicazioni strumentali 

procedure operative dei flap (per gradi) 

- velocità inferiore alla Vfe 

- influenza sull’assetto longitudinale 

- influenza sulla velocità all’aria 

procedure operative per il carrello d’atterraggio 

- velocità inferiore alla Vlo/Vle 


- influenza sulla velocità all’aria 

uso del comando del regolatore di miscela 

uso del comando dell’aria alternata al carburatore 

uso dei flabelli di raffreddamento e della ventilazione forzata 

uso dell'impianto di ventilazione e riscaldamento di cabina 

procedure operative e uso di altri impianti (in relazione al tipo) 

DISCESA 

controlli prima della discesa 

selezione della potenza - MAP/RPM 

discesa assistita con potenza (cruise descent) 

considerazioni sul raffreddamento del motore 

- uso dei flabelli di raffreddamento e della ventilazione forzata 

ripresa del volo rettilineo orizzontale 

discesa con flap esteso 

discesa con carrello esteso 

procedure di regolaggio dell’altimetro 

discesa d’emergenza 

- in relazione al tipo di velivolo 

- limitazioni in aria turbolenta Vno 

VIRATE 

virate medie 

virate in salita e discesa 

virate strette (45°) 

apprezzamento delle indicazioni strumentali 

2-H-48


AMC-FCL 1.380 (continuazione) 


VOLO LENTO 


volo alla 1.1 di Vs1 e alla Vso + 5 nodi 

caratteristiche di manovra del velivolo 

riattaccata simulata dalla condizione di volo lento 

alla Vsse con flap estesi 

notare il cambio di assetto longitudinale 

errori comuni 

STALLO 


selezione della potenza 

sintomi dell’avvicinarsi dello stallo 

caratteristiche dello stallo completo 

manovra di uscita dallo stallo 

manovra di uscita dal prestallo 

stallo e manovra di uscita in configurazione d’atterraggio 

manovra di uscita dal prestallo in configurazione di atterraggio 

VOLO STRUMENTALE (BASICO) 

volo rettilineo orizzontale 

salita 

virata 

discesa 

ESERCIZI DI SICUREZZA (esclusa avaria al motore) 

In quanto applicabili al tipo di velivolo 

CIRCUITO DI AVVICINAMENTO E ATTERRAGGIO 

Perizia di volo e orientamento alla sicurezza (airmanship) e considerazioni sul collegamento con l’ATC 

sottovento 

velocità all’aria inferiore alla Vfe 

uso del flap (ove applicabile) 

controlli prima dell’atterraggio 

posizione per iniziare la virata in base 

braccio di base 

selezione della potenza (MAP/RPM), 

uso dei comandi dei flap e trim 

mantenimento della velocità all’aria corretta 

traiettoria finale 

controllo della potenza (anticipo in caso di traiettoria anticipata) 

uso ulteriore del flap (come opportuno) 

verifica di carrello esteso 

selezione del punto di contatto 

riduzione della velocità alla Vat 

controllo della traiettoria finale 

2-H-49


Atterraggio 

maggiore rateo di discesa 

maggiore corsa e distanza d’atterraggio 

avvicinamento con vento al traverso 

considerazioni per il vento al traverso 

avvicinamento e atterraggio su campo corto 

procedura e considerazioni per l’atterraggio su campo corto 


VOLO LENTO 

Controlli di sicurezza 

ricerca e conservazione (flap retratti) 

Vs1 + 5 nodi 

notare le caratteristiche di manovra del velivolo 

ricerca e conservazione (flap estesi) 

Vso + 5 nodi 

notare le caratteristiche di manovra del velivolo 

riattaccata simulata dal volo lento con flap esteso 

velocità all’aria non inferiore alla Vsse, p.e. velocità all’aria alla Vsse o Vmca + 10 nodi 

applicazione di piena potenza e assetto di salita 

notare la variazione di assetto 

riassumere il volo normale 

STALLO 

considerazioni sula perizia di volo e orientamento alla sicurezza 

selezione del numero di giri 

sintomi dell’avvicinarsi dello stallo 

caratteristiche dello stallo completo 

manovra di uscita dallo stallo completo 

precauzioni nell’applicazione della potenza 

manovra di uscita dal pre-stallo 

stallo e manovra di uscita in configurazione d’atterraggio 

manovra di uscita dal pre-stallo in configurazione di atterraggio 

VOLO STRUMENTALE 

volo rettilineo orizzontale 

salita 

virata 

discesa 

ESERCIZI DI SICUREZZA (esclusa avaria al motore) 

In quanto applicabili al tipo di velivolo 

2-H-50


CIRCUITO, AVVICINAMENTO E ATTERRAGGIO 

Perizia di volo e orientamento alla sicurezza e considerazioni sul collegamento con l’ATC 

sottovento 

velocità all’aria inferiore alla Vfe 

uso del flap (ove applicabile) 

controlli prima dell’atterraggio 

controllo della velocità e altezza 

posizione per iniziare la virata in base 

braccio di base 

selezione della potenza (MAP/RPM), 

uso dei flap e trim 

mantenimanento della velocità all’aria corretta 

traiettoria finale 

uso ulteriore del flap (come opportuno) 

verifca di carrello esteso 

selezione del punto di contatto 

riduzione della velocità alla Vat 

controllo della traiettoria finale 

uso della potenza 

Atterraggio 

controllo del rateo di discesa nella fase di richiamata 

considerazioni sul vento al traverso 

maggiore corsa di atterraggio 

avvicinamento e atterraggio su campo corto/morbido 

considerazioni e precauzioni 


Nell’effettuazione di questa parte, particolare attenzione deve essere attribuita a quanto segue: 

a. Circostanze in cui manovre effettive di messa in bandiera e uscita dalla bandiera devono essere effettuate, p.e. 

altitudine di sicurezza; conformità con le regole concernenti la minima altitudine/altezza per gli esercizi di elica in 

bandiera, condizioni meteo, distanza dal più vicino aeroporto disponibile. 

b. Procedure per stabilire un rapporto di cooperazione tra istruttore/allievo; p.e. la corretta applicazione della tecnica 

“dico e tocco” (touch drill) e la prevenzione dei malintesi, specialmente durante gli esercizi di bandiera e uscita dalla 

bandiera e quando la potenza di zero trazione viene usata nei circuiti con potenza asimmetrica. Questa procedura deve 

includere una conferma esplicita circa il motore che deve essere chiuso/riavviato o messo a zero trazione e la 

identificazione e la chiamata ad alta voce del motore che sarà oggetto dell’esercitazione. 

c. Attenzione deve essere riservata per evitare un sovraccarico di lavoro al motore operativo, e al degrado delle 

prestazioni quando si opera con un velivolo con potenza asimmetrica. 

d. Occorre usare una specifica lista dei controlli del velivolo usato. 

2-H-51



ISTRUZIONI PREVOLO 

Introduzione al volo asimmetrico 

Messa in bandiera dell’elica 

- procedura operativa 

Effetti sulla manovra del velivolo alla velocità di crociera 

Introduzione agli effetti sulle prestazioni del velivolo 

Notare la forza da applicare di piede per mantenere prua costante (senza uso del trim) 

Uscita dell’elica dalla bandiera 

- ripresa del volo normale 

Ricerca della trazione zero 

- comparazione dello sforzo sulla pedaliera fra la condizione di bandiera e di zero trazione 

Conseguenze e riconoscimento del motore in avaria in volo livellato 

Le forze e gli effetti di imbardata 

Tipi di avaria 

- improvvisa o graduale 

- completa o parziale 

Imbardata, direzione e effetti ulteriori di imbardata 

Indicazioni strumentali 

Identificazione del motore in avaria 

Le coppie e la deviazione residua dovuta a sbilanciamento delle forze 

- assetto di volo conseguente 

Uso del timone di direzione per contrastare l’imbardata 

Uso degli alettoni 

- pericoli connessi con un malinteso uso 

Uso dell’elevatore per mantenere il volo livellato 

Uso della potenza per mantenere velocità all’aria e quota di sicurezza 

Supplementare recupero del volo rettilineo livellato 

- simultaneo aumento della velocità e riduzione della potenza 


- piede morto-motore morto 

Uso degli strumenti motore per la identificazione 

- pressione/flusso del carburante 

- variazioni di indicazioni di RPM all’azione del CSU a basse e alte velocità 

- indicazioni strumentali della temperatura 

Conferma della identificazione 

- chiusura della manetta del motore identificato 

Effetti e riconoscimento del motore in avaria in virata 

Identificazione e controllo 

Forze laterali e effetti d’imbardata 

DURANTE IL VOLO IN VIRATA: 

Effetto dell’avaria sul motore “interno” 

- effetto improvviso e pronunciato 

Effetto dell’avaria sul motore “esterno” 

- effetto meno improvviso e pronunciato 

Possibilità di errore nell’identificazione (particolarmente a bassa velocità) 

- uso corretto del timone di direzione 

- possibile necessità di ritornate ad ali livellate per confermare la corretta identificazione 

2-H-52


Indicazioni visive e strumentali 

Effetti delle variazioni di velocità e potenza 

Relazione velocità/potenza 

Alla velocità e potenza di crociera normale 

- riconoscimento non equivoco del motore in avaria 

A bassa velocità di sicurezza con potenza di salita 

- riconoscimento meno difficoltoso del motore in avaria 

Alta velocità di discesa e bassa potenza 

- probabile impossibilità di riconoscere il motore in avaria (avaria a un motore) 

VELOCITA’ MINIME DI CONTROLLO 

Codici di colore dell’ASI - linea radiale rossa 

NOTA: questo esercizio è in rapporto con i limiti della controllabilità in varie condizioni che l’allievo può raggiungere durante il volo asimmetrico 

stabilizzato, avvicinato mediante una graduale riduzione di potenza. Un'improvvisa e completa avaria del motore non dovrebbe essere 

effettuata alla Vmca riportata dal Manuale di Volo. L’obbiettivo dell’esercizio è di portare gradualmente l’allievo a controllare il velivolo 

in volo con potenza asimmetrica o in situazioni critche. Non è una dimostrazione della Vmca. 

Tecniche per ricercare le velocità critiche con ali livellate e recupero della condizione normale - pericolo connesso alla 

velocità minima di controllo molto vicina alla velocità di stallo. 

- uso della Vsse 

Fissare una velocità minima di controllo in funzione della posizione di ciascun motore: 

- per individuare il motore critico (se applicabile) 

Influenza della velocità minima di controllo su: 

- angolo di virata 

- potenza di trazione zero 

- configurazione di decollo 

carrello di atterraggio esteso/flap di decollo 

carrello di atterraggio retratto/flap di decollo 

È importante rilevare che l’adozione di un'inclinazione di 5° verso il motore operativo produce una Vmca più bassa 

e anche una prestazione migliore di quella ottenibile con ali livellate. È ormai consuetudine dei costruttori adottare un 

angolo di inclinazione di 5° per determinare la Vmca. per lo specifico velivolo. Di fatto la Vmca riportata nel manuale è 

stata ottenuta adottando tale tecnica. 

MANOVRA DI MESSA IN BANDIERA E USCITA DALLA BANDIERA. 

Altezze minime per effettuare le esercitazioni pratiche di bandiera e uscita dalla bandiera dell’elica. 

Manovra del motore - Precauzioni (surriscaldamento, condizioni di ghiaccio, “cicchetto”, riscaldamento, metodi per simulare 

l’avaria al motore - riferimenti al Manuale del Motore del velivolo e alle Istruzioni e Bollettini di manutenzione). 

PROCEDURA DI AVARIA A UN MOTORE 

Una volta che il controllo del velivolo sia assicurato, l’ordine nel quale le voci di procedura devono essere effettuate sarà 

determinato dalla fase operativa dello specifico tipo di velivolo. 

Fase di volo 

In crociera 

Fase critica, quale immediatamente dopo il decollo, o durante un avvicinamento all’atterraggio o durante una 

riattaccata. 

2-H-53


TIPO DI VELIVOLO 

Si verificano inevitabilmente variazioni di esercitazioni pratiche e controlli dovute a differenze tra i diversi tipi di velivolo e 

forse anche tra diversi modelli dello stesso velivolo; il Libretto delle Istruzioni di Volo o il Manuale Operativo devono essere 

consultati per stabilire l’esatto ordine di tali procedure. 

Per esempio un Libretto delle Istruzioni di Volo o il Manuale Operativo possono richiedere la retrazione del flap e del carrello 

d’atterraggio prima di mettere in bandiera l’elica, mentre altri potrebbero raccomandare di effettuare per prima la manovra di 

bandiera. La ragione di quest’ultima procedura potrebbe risiedere nel fatto che la manovra di bandiera non può essere 

effettuata se gli RPM cadono al di sotto di un certo valore. 

Inoltre, in taluni velivoli, la retrazione del carrello d’atterraggio può creare un incremento di resistenza dovuto alla 

transizione dei portelloni del carrello e pertanto piò risultare più conveniente attendere che la bandiera sia completata e la 

resistenza dell’elica ridotta prima di procedere. 

Pertanto, l’ordine nel quale le esercitazioni pratiche e i controlli devono essere effettuati mostrato nel presente syllabus sotto 

la voce azioni IMMEDIATE e SUCCESSIVE devono essere considerate come linee generali di guida e l’esatto ordine di 

precedenza determinato in riferimento al Libretto delle Istruzioni di Volo o al Manuale Operativo dello specifico velivolo 

usato per l’addestramento. 

AVARIA DEL MOTORE IN VOLO 

In crociera o in altre fasi esclusi il decollo e l’atterraggio 

AZIONI IMMEDIATE: 

Riconoscimento della condizione asimmetrica 

Identificazione e conferma della condizione asimmetrica 


- chiusura della manetta per conferma 

Cause e controllo d’incendio 

- cause tipiche dell’avaria 

- metodi di eliminazione 

Decisione della manovra di bandiera e relativa procedura 

- riduzione di ogni resistenza superflua 

- necessità di manovre rapide ma non precipitose 

- uso del trim di direzione 

AZIONI SUCCESSIVE 

Motore vivo 

- temperatura, pressione e potenza 

- utenze rimanenti 

- carico elettrico - impostare e ridurre se necessario 

- effetti sulla sorgente di potenza per gli strumenti azionati a flusso d’aria 

- carrello d’atterraggio 

- flaps e altri impianti 

Ripianificazione del volo 

- ATC e informazioni meteo 

- altezza di sicurezza sul terreno, e velocità di crociera con un motore in avaria 

- decisione di continuare o dirottare 

2-H-54


Gestione del carburante 

- miglior uso del carburante residuo 

Pericoli connessi con il riavviamento del motore 

Azioni in caso di difficoltà a mantenere l’altitudine 

- effetti dell’altitudine sulla potenza disponibile 

Effetti sulle prestazioni 

Effetti sulla potenza disponibile e richiesta 

Effetti in relazione alla configurazione e ai giri dell’elica 

Uso del Libretto di Istruzioni di volo 

- crociera 

- salita - codici colorati sull’ASI (linea blu) 

- discesa 

- virate 

Manovra e limitazioni dei motori operativi 

Decollo e avvicinamento - Controllo e prestazioni 

FATTORI SIGNIFICATIVI 

Importanza della velocità di decollo 

- influenza del carrello d’atterraggio, flap, bandiera, decollo, disposizione del trim, impianti operativi del carrello e 

flap 

- influenza del peso, temperatura e altitudine (prestazioni) 

Importanza della Miglior Velocità di Salita con un Motore (Vyse) 

- accelerazione alla velocità di miglior salita con un motore e ricerca di un rateo di salita positivo 

- relazione tra la velocità S/E rispetto alla velocità di salita normale 

- azioni in caso di impossibilità a stabilire un rateo di salita 

Importanza della velocità e altezza raccomandata in volo asimmetrico 

- azione in caso di discesa al disotto dell’altezza minima raccomandata 

Avaria al motore in decollo 

Al disotto della Vmca o della velocità di distacco 

- considerazioni sulla distanza di accelerazione/arresto 

- uso prioritario dei dati del Manuale di Volo se disponibile 

Al disopra della Vmca o della velocità di distacco e sotto la velocità di sicurezza 

Riatterraggio immediato o uso della potenza residua per effettuare un atterraggio forzato 

Considerazioni 

- gravità dell’avaria 

- velocità e tempo 

- peso, altitudine e temperatura (prestazioni) 

- configurazione 

- lunghezza residua di pista 

- posizione degli ostacoli lungo la traiettoria di decollo 

Avaria a un motore dopo il decollo 

Simulazione ad altezza di sicurezza e alla o sopra la velocità di sicurezza 

2-H-55


Considerazioni: 

- necessità di mantenere il controllo 

- uso dell’angolo di inclinazione verso il motore inoperativo 

- uso della potenza residua per raggiungere la velocità di miglior salita con un motore in avaria 

- peso, altitudine e temperatura (prestazioni) 

- effetto delle condizioni e circostanze prevalenti 

AZIONI IMMEDIATE 

Conservazione del controllo comprese velocità all’aria e potenza 

Riconoscimento della condizione asimmetrica 

Identificazione e conferma del motore in avaria 

Bandiera e rimozione delle resistenze superflue (procedura per tipo) 

Impostazione della velocità di miglior salita con un motore in avaria 


Mentre viene seguita la procedura di salita con potenza asimmetrica alla posizione di sottovento con un motore in avaria 

alla velocità di miglior rateo di salita: 

- causa e controllo d’incendio 

- motore operativo, considerazioni sulla manovra 

- utenze rimanenti 

- contatti con l’ATC 

- gestione del carburante 

NOTA: queste procedure vanno applicate per tipo di velivolo e a seconda delle situazioni di volo 

ALTEZZA RACCOMANDATA IN VOLO ASIMMETRICO 

L’Altezza raccomandata in Volo Asimmetrico è l’altezza minima necessaria per impostare un rateo di salita positivo mentre 

viene mantenuta una velocità adeguata per il controllo del velivolo e la rimozione delle resistenze superflue durante un 

avvicinamento all’atterraggio. 

A causa delle rilevanti riduzioni di prestazioni di molti velivoli certificati JAR 23 a seguito dell’avaria di un motore, deve 

essere prestata molta attenzione all’altezza minima alla quale dovrebbe essere possibile tentare una riattaccata in sicurezza, 

durante un avvicinamento, quando la traiettoria deve essere cambiata da direzione di discesa a quella di salita con il velivolo 

in configurazione ad alta resistenza. 

Data la perdita di quota che si determina durante il tempo necessario per portare il motore operativo alla massima portanza, 

carrello e flap retratti e impostata la velocità di salita Vyse, un’altezza minima (spesso indicata con il nome di Altezza 

Raccomandata in Volo Asimetrico - Asymmetric Committed Height) deve essere prescelta, al disotto della quale il pilota 

dovrebbe evitare di tentare una riattaccata per portarsi di nuovo in circuito. Questa altezza deve tenere conto del tipo del 

velivolo, del peso, dell’altitudine dell’aerodromo, temperatura dell’aria, vento, altezza degli ostacoli lungo la traiettoria di 

riattaccata, ed esperienza del pilota. 

Circuito d’avvicinamento e atterraggio con potenza asimmetrica 

- definizione e uso dell’altezza imposta in volo asimmetrico 

- uso del circuito standard e procedure normali 

- azioni da intraprendere in caso d’impossibilità a mantenere l’altezza di circuito 

- velocità e potenza necessarie 

- decisione di atterrare o riattaccare all’altezza imposta 

- fattori da considerare 

2-H-56


Avvicinamento corto 

- importanza di mantenere una velocità corretta, (non meno della Vyse) 

CONTROLLO DELLA VELOCITÀ E DELLA DIREZIONE 

Relazione tra altezza/velocità/potenza 

- necessità di ridurre al minimo ogni resistenza 

Impostazione di una traiettoria di salita al miglior rateo di salita con un solo motore operativo 

- influenza della disponibilità dei sistemi di bordo, potenza per la estensione del flap e del carrello 

- operazioni per una rapida scomparsa delle resistenze 

NOTA 1: La velocità alla quale va presa la decisione di riattaccare all' altezza raccomandata o di atterrare dovrebbe essere normalmente la 

velocità di miglior rateo di salita con un motore operativo e in ogni caso non inferiore all velocità minima di sicurezza. 

NOTA 2: In nessun modo, in avvicinamento strumentale, si dovrà confondere la "Decision Height" e le procedure associate con la scelta 

dell'altezza minima per iniziare la riattaccata con potenza asimmetrica. 

AVARIA AL MOTORE DURANTE UN AVVICINAMENTO O UNA RIATTACCATA CON TUTTI I MOTORI OPERATIVI 

Uso dell'altezza minima raccomandata e considerazioni sulla velocità 

controllo di velocità e direzione 

- decisione di tentare un atterraggio, una riattaccata o un atterraggio forzato a seconda delle circostanze 

NOTA: Almeno una dimostrazione in queste condizioni deve essere oggetto di esercitazione pratica durante il corso 

VOLO STRUMENTALE CON POTENZA ASIMMETRICA 

Considerazioni relative alle prestazioni del velivolo durante: 

- volo rettilineo orizzontale 

- salite e discese 

- virate standard 

- virate a quota costante, in salita e discesa con uscita verso prue preselezionate 

Strumenti alimentati ad aria forzata 


Sorgenti di potenza elettrica 




Questa sezione contiene le operazioni con velivoli plurimotore a pilota singolo quando un motore è in avaria ed è applicabile 

a tutti i tipi di questi velivoli. La lista dei controlli dovrebbe essere usata tutte le volte che sia possibile. 

ESERCITAZIONI IN VOLO 

Introduzione al volo asimmetrico 

- chiudere la manetta di un motore 

- mettere l'elica in bandiera 

- influenza sulla manovrabilità del velivolo e sulla velocità di crociera 

2-H-57


- influenza sulle prestazioni del velivolo, p.e. velocità di crociera e rateo di salita 

- notare lo sforzo sulla pedaliera per mantenere la direzione costante 

- manovra di uscita dell'elica dalla bandiera 

- tornare alla condizione normale ricercando la trazione zero dell'elica 

- comparare lo sforzo sulla pedaliera tra la condizione di bandiera e la trazione zero 

Effetti e riconoscimento di un'avaria motore con il velivolo in volo rettilineo orizzontale 

- chiudere lentamente la manetta di un motore 

- notare l'imbardata, il rollio e l'avvio di una spirale 

Ritornare alla condizione di volo normale 

- chiudere lentamente la manetta dell'altro motore 

- notare gli stessi effetti in senso opposto 

Metodi di controllo e identificazione del motore in avaria: chiudere una manetta e mantenere la direzione e il livello di volo 

con l'uso di: 

- timone di direzione per il controllo dell'imbardata 

- alettoni per mantenere le ali livellate 

- elevatore per mantenere il volo livellato 

- potenza (come richiesto) per mantenere velocità altitudine 

Metodi alternativi/supplementari di controllo 

- simultaneamente 

- abbassare il muso del velivolo per aumentare la velocità 

- ridurre potenza 

- perdere altitudine - inevitabile 



Uso degli strumenti per la identificazione 

- pressione del carburante/flussometro 

- strumento RPM/CSU; l'intervento effettuato può mascherare le indicazioni 

- indicatori di temperatura 

Conferma della identificazione 

- chiudere la manetta del motore identificato 

Effetti e riconoscimento dell'avaria del motore "interno" in virata 

- imbardata più pronunciata 

- rollio più pronunciato 

- beccheggio più pronunciato 

Effetti dell'avaria del motore "esterno" 

- imbardata meno pronunciata 

- rollio meno pronunciato 

- beccheggio meno pronunciato 

Pericolo di confusione nella identificazione 

- corretto uso della correzione di piede 

- ritornare con ali livellate se necessario 

Indicazioni strumentali 

2-H-58


Effetto delle variazioni di velocità e potenza 

Avaria di un motore alla velocità e potenza di crociera 

- avaria al motore chiaramente identificata 

Avaria di un motore a velocità bassa e alta potenza applicata (non sotto la Vsse) 

- avaria al motore ancora più chiaramente identificata 

Avaria di un motore a velocità alta e bassa potenza applicata 

- possibile errore nel riconoscimento del motore in avaria 

Velocità minime di controllo 

Impostare la Vyse 

- selezionare la potenza massima - max MAP/RPM 


- cabrare il muso del velivolo e diminuire la velocità 

- notare la velocità alla quale il piede è a fondo corsa e il controllo della direzione non può essere più mantenuto 

- abbassare il muso e ridurre la potenza fino a che il controllo di direzione può essere recuperato 

- la più bassa velocità raggiunta prima della perdita del controllo della direzione sarà la Vmc di quella condizione 

di volo 

- ripetere la procedura chiudendo la manetta dell'altro motore 

- la più alta delle velocità indicherà il motore critico 

Avvertenza 

Nella situazione sopra descritta la manovra di recupero deve essere iniziata prima della perdita del controllo di direzione con 

pedaliera pienamente applicata, o quando un margine sopra la velocità di stallo ancora esiste, p.e. quando viene attivato 

l'avviso di stallo, per la particolare configurazione del velivolo e condizioni di volo. In nessun modo deve essere consentito 

al velivolo di scendere a una velocità più bassa. 

Verifica dell'effetto impostando un angolo di inclinazione di 5° alla Vmc 


- aumentare la potenza del motore operativo 

- inclinando il velivolo verso il motore inoperativo ridurre la velocità alla Vmc 

- notare la Vmc più bassa quando l' velivolo ha un banco di 5° 

Procedura di avaria del motore in volo 

In crociera o in altre fasi del volo escluse il decollo e l'atterraggio 

AZIONI IMMEDIATE 

Conservazione del controllo e uso della potenza 

- identificazione del motore in avaria 

- conferma del motore in avaria 

- ricerca della causa e controllo della presenza di fuoco 

- decisione della manovra di bandiera ed esecuzione 

- riduzione delle resistenze, p.e. flap, flabelli di raffreddamento ecc. 

- trim e conservazione dell’altitudine 


Motore operativo 

- temperatura e pressione dell'olio. Flussometro e potenza 

- altri controlli previsti 

- carico elettrico - sistemare e ridurre le utenze al minimo necessario 

2-H-59


- effetti sulle sorgenti di potenza per gli strumenti mossi ad aria 

- carrello d'atterraggio 

- flap e altri impianti 

Ripianificazione del volo 

- ATC e condizioni meteo 

- separazione da ostacoli sul terreno, 

- velocità di crociera a un solo motore 

- decisione di dirottare o continuare 

Gestione del carburante 

- pianificazione ottimale dell'uso del carburante residuo 

Rischi connessi con la rimessa in moto del motore danneggiato 

Azioni da intraprendere se non sia possibile mantenere la quota 

- adottare la Vyse 

- effetto dell'altitudine sulla potenza disponibile 

Effetti sulle prestazioni 

Effetti sulla potenza disponibile e potenza richiesta 

Effetti sulle configurazioni e sull'impostazione della potenza (MAP/RPM) 

Uso del Manuale di volo o del Libretto d'istruzioni 

- crociera 

- salita - codice colorato sull'indicatore di velocità (ASI) (blue-line) 

- discesa 

- virate 

Limitazioni e manovra del motore operativo 

Decollo e avvicinamento - Controllo e prestazioni 

NOTA: Da effettuare a quota di sicurezza lontani dal circuito 

Caso di decollo con carrello esteso e flap di decollo (ove applicabile) 

Importanza della velocità di decollo eguale o superiore alla velocità di sicurezza 

- alla velocità di sicurezza. Abilità di mantenere il controllo e accelerare alla velocità di salita per monomotore 

(SE) con velivolo "pulito" e motore in avaria a trazione zero. Quindi, ad assumere un rateo di salita positivo. 

Aspetti significativi del volo a velocità inferiore a quella di sicurezza 

- al disotto della velocità di sicurezza e superiore alla Vmca. Maggiore difficoltà a mantenere il controllo, 

possibilità di perdita di altezza mentre si mantiene la velocità, si "pulisce il velivolo" si accelera alla velocità 

- di salita del monomotore (SE) e si imposta la velocità di salita 

Importanza della velocità di miglior salita con un motore operativo (Vyse) 

- abilità di raggiungere la miglior velocità di salita con un motore inoperativo con il minimo ritardo 

Importanza dell'altezza raccomandata nel volo asimmetrico 

- l' abilità di mantenere o accelerare alla velocità di miglior rateo di salita con un solo motore operativo e 

di mantenere la direzione mentre si "pulisce" il velivolo, limitando al massimo qualche lieve perdita 

di quota prima di iniziare la salita 

- al di sotto di questa altezza, il velivolo è obbligato a continuare l’avvicinamento per l’atterraggio. 

Avaria a un motore durante il decollo 

- durante la corsa di decollo e solamente sotto la velocità minima di sicurezza 

2-H-60


Avaria a un motore dopo il decollo 

NOTA: da iniziare a un'altezza di sicurezza e a velocità non inferiore alla velocità di sicurezza ponendo attenzione ai problemi legati all'uso 

prolungato di un solo motore in salita nelle prevalenti condizioni di volo. 

Azioni immediate: 

controllo della direzione e uso dell'angolo di inclinazione 

controllo della velocità e uso della potenza 

riconoscimento della condizione asimmetrica 

identificazione e conferma del motore in avaria, elica in bandiera e riduzione delle resistenze (procedura richiesta dal 

tipo) 

regolazione del trim 

Azioni successive 

Nel corso della salita con un motore inoperativo verso il braccio di sottovento al miglior rateo di salita: 

- cause dell'avaria e verifica se esista fuoco 

- motore operativo, considerazioni sulla manovra 

- esercitazioni pratiche e procedure pertinenti al tipo di velivolo e alla situazione di volo 

- collegamento ATC 

- gestione del carburante 

Circuito asimmetrico, avvicinamento e atterraggio 

Sottovento e base 

- osservanza dello schema standard 

- procedure normali 

- considerazioni sull'estensione del carrello e dei flap 

- posizione per la base 

- manovra del motore operativo 

- impostazione della velocità e della potenza 

- conservazione dell'altezza 

Approccio finale 

- esercitazioni pratiche sull'altezza racomandata 

- controllo della velocità e del rateo di discesa 

- considerazioni sull'uso dei flap 

Riattaccata con un motore inoperativo (Mancato avvicinamento) 

- non al disotto della velocità raccomandata 

- controllo della velocità e della direzione 

- riduzione delle resistenze, retrazione del carrello 

- mantenimento della Vyse 

- impostazione di un rateo di salita positivo 

Avaria a un motore durante un avvicinamento e una riattaccata con tutti i motori operativi 

NOTA: da iniziare ad altezza e velocità superiore alla velocità imposta e non con tutto flap esteso 

- controllo di direzione e velocità 

- riduzione della resistenza dei flap 

- decisione, tentativo di atterraggio o riattaccata 

- controllo del rateo di discesa se viene deciso l'atterraggio 

- se viene iniziata la riattaccata, mantenere la Vyse, retrarre il carrello e i flap e impostare un rateo di controllo 

positivo 

NOTA: durante il corso dovrebbe esser eseguita almeno una dimostrazione pratica dell'avaria a un motore 

2-H-61


Volo strumentale con potenza asimmetrica 

Controllo degli strumenti di volo e degli impianti disponibili 

- volo rettilineo orizzontale 

- salta e discesa 

- virate standard 

- virate a quota costante, salita e discesa comprese virate verso prue pre-selezionate 


2-H-62



Corso per l'abilitazione a Istruttore IFR (velivolo) IRI(A) 


1. Il corso di addestramento dovrebbe comprendere argomenti teorici, istruzioni prevolo e esercitazioni di volo. 

OBIETTIVI DEL CORSO 

2. Il corso dovrebbe essere organizzato in modo tale da dare al richiedente una adeguata conoscenza delle tecniche 

d’insegnamento a terra e in volo, basata su metodi collaudati. 

3. Al richiedente che abbia superato con successo il corso può essere rilasciata l’abilitazione di istruttore di volo 

strumentale che consente al titolare di impartire lo specifico addestramento a terra e in volo per il conseguimento 

dell’abilitazione al volo strumentale. 

4. Il corso IRI (A) dovrebbe dare particolare risalto al ruolo dell’individuo in relazione all’importanza delle basi 

cognitive del comportamento, ovvero all’interazione tra l’uomo, la macchina e l’ambiente in cui tale interazione 

avviene. Particolare attenzione dovrebbe essere riservata al grado di maturità e di giudizio del richiedente d alla sua 

capacità di capire gli adulti, le loro attitudini comportamentali e i diversi livelli di educazione. 

5. Con la eccezione della sezione Insegnare e Apprendere, tutte le voci contenute nel Syllabus per l’addestramento 

teorico e di volo sono complementari a quelle del syllabus del corso per l’abilitazione al volo strumentale che 

dovrebbero essere già conosciute dal richiedente. Pertanto il corso ha lo scopo di: 

a. riesaminare e aggiornare le conoscenze di base dell’allievo istruttore di volo; 

b. addestrare i piloti in conformità ai requisiti del corso modulare per l’addestramento al volo strumentale (Appendice 

1 alle JAR FCL- 1.210); 

c. assicurarsi che l’allievo istruttore acquisisca le tecniche didattiche richieste per impartire l’addestramento al volo 

strumentale, radionavigazione e procedure strumentali al livello necessario per il rilascio di un’abilitazione al volo 

strumentale; e: 

d. assicurare che l’allievo istruttore per l’abilitazione strumentale possieda uno standard di pilotaggio adeguatamente 

alto. 

6. Durante il corso devono essere messe in risalto le attitudini personali degli allievi istruttori in riferimento 

all’importanza della sicurezza di volo. L’incremento della consapevolezza della sicurezza deve essere un obiettivo 

fondamentale del corso. Deve essere considerato molto importante per il corso fornire al richiedente le conoscenze, 

l’abilità e le attitudini relative al ruolo dell’istruttore e il modo per conseguire tale obiettivo; il programma del cors 

per quanto attiene gli obiettivi, dovrebbe coprire almeno gli argomenti di seguito specificati. 

7. Il titolare di una abilitazione FI(A) è esentato dalla effettuazione della Parte Uno (Insegnare e Apprendere) del 

presente corso. 

2-H-63


Voce n. 


PARTE 1 



Percezione e comprensione 


Abitudini acquisite e loro trasferimento in situazioni analoghe 




Progressione dell'apprendimento 



Pianificazione dell'attività istruzionale 


Insegnare dal noto all'ignoto 

Usi dei piani di lezione 







Uso degli ausili all’addestramento 


Istruzione individuale 

Partecipazione/discussione dell'allievo 




Valutazioni in volo e post-volo, capacità di decisione 

2-H-64


5 VALUTAZIONE DELL'ALLIEVO E CONTROLLO (TEST) 






La necessità di valutare la percentuale dei progressi 


Individuazione della causa dell’errore 

Eliminazione degli errori principali prima, degli errori secondari poi 


L’utilità di una comunicazione concisa 



Preparazione 


Partecipazione dell'allievo ed esercizi relativi 

Valutazione 

7 COGNIZIONE DEL COMPORTAMENTO E LIMITAZIONI RELATIVE ALL' ISTRUZIONE DI VOLO 






8 PERICOLI NELLA SIMULAZIONE DI MALFUNZIONAMENTI DEGLI IMPIANTI DEL VELIVOLO IN VOLO 

Selezione di un’altezza di sicurezza 

Importanza di enunciare la manovra e toccare con mano (“touch drills”) 



9 GESTIONE DELL’ADDESTRAMENTO 

Registrazione dell’istruzione di terra e di volo 





Manuale di volo del velivolo e libretti di attestazione dell'istruzione del pilota 

Documenti di autorizzazione dei voli 


La regolamentazione relativa alla Licenza di Pilota Privato 

NOTA: una dettagliata esposizione delle ore relative a questa parte si trova nel Corso di istruttori di volo, AMC FCL 1.340 

2-H-65


PARTE 2 

SYLLABUS PER L'INSEGNAMENTO DELLE CONOSCENZE TEORICHE 

Per sviluppare la capacità d'insegnamento dell'istruttore è bene che l'istruzione sia impartita sugli argomenti teorici elencati 

di seguito. Le voci selezionate dovrebbero essere messe in relazione con le cognizioni già acquisite dall'allievo e dovrebbero 

essere applicate all'addestramento per l’abilitazione al volo strumentale IR(A). 

ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE 

FATTORI FISIOLOGICI E PSICOLOGICI 

I sensi 

Disorientamento spaziale 

Illusioni sensorie 

Tensione psicologica (Stress) 

STRUMENTI DI VOLO 

Indicatore di velocità 

Altimetro 

Anemometro 

Orizzonte artificiale 

Indicatori di prua 

Virosbandometro 

Bussola magnetica 

In relazione agli strumenti sopracitati, dovrebbero essere illustrate le seguenti voci: 

Principi operativi 

Errori e controlli sulla loro operatività in volo 

Avarie 

RADIOAIUTI ALLA NAVIGAZIONE 

Principi base delle radio 

Uso dei canali VHF RTF 

Il codice Morse 

Principi base dei radioaiuti 

VHF omnidirezionale (VOR) 

Equipaggiamenti di terra e bordo 

Stazioni emittenti non direzionali (NDB) 

Equipaggiamenti di terra 

Radar primario 

Radar secondario di sorveglianza 

Equipaggiamento del velivolo 

Transponder 

Sistema di avvicinamento di precisione (GCA) 

Altri aiuti alla navigazione (ove applicabili) di uso corrente 

Equipaggiamento di terra e di bordo 

2-H-66


Equipaggiamento per la misura della distanza 


Segnalatori di posizione (Marker beacon) 


Controlli apparati prima del volo 

Distanza, accuratezza e limitazioni degli equipaggiamenti 

CONSIDERAZIONI SULLA PIANIFICAZIONE DEL VOLO 

PUBBLICAZIONE DELLE INFORMAZIONI AERONAUTICHE 

Il corso dovrebbe comprendere le illustrazioni delle voci riportate di seguito, ma andrebbero prese in considerazione la 

capacità e l'esperienza del richiedente per stabilire la durata dell'istruzione. 

Anche se numerose voci inserite nell'elenco sono complementari a quelle contenute nei syllabi per PPL/CPL/IR, l'istruttore 

dovrebbe assicurarsi che tali voci vengano svolte durante il corso e che sia prevista una quantità di tempo necessario per la 

loro ripetizione. 

Pubblicazioni di informazioni aeronautiche (AIP) 

NOTAM di classe 1 e 2 

Circolari di informazione aeronautiche 

Informazioni di natura operativa 

Regole dell'aria e servizi del traffico aereo (RAC) 

Regole per il volo a vista (VFR) e per il volo strumentale (IFR) 

Piani di volo e messaggi ATS 

Uso del radar nei Servizi di Traffico Aereo 

Avarie radio 

Classificazione degli spazi aerei 

Spazi aerei: restrizioni e pericoli 

Procedure di attesa, avvicinamento e atterraggio 

Avvicinamenti di precisione e di non precisione 

Procedure di avvicinamento radar 

Procedure di riattaccata 

Avvicinamenti a vista dopo una procedura strumentale 

Conflitti di traffico in zone non controllate 

Comunicazioni 

Tipi di servizi 

Estrazione dall'AIP dei dati relativi ai radioaiuti 

Carte di navigazione 

In rotta 

Di partenza e d'arrivo 

Avvicinamento strumentale e atterraggio 

Emendamenti, correzioni e aggiornamenti 

PIANIFICAZIONE DEL VOLO IN GENERALE 

Gli scopi della pianificazione di volo 

Fattori che influenzano il velivolo e le prestazioni dei motori 

2-H-67


Selezione dell’alternato(i) 

Reperimento delle informazioni meteorologiche 

Servizi disponibili 

Analisi preliminare delle informazioni meteorologiche 

Contatti telefonici con il previsore del tempo 

Rapporti sul tempo locale (messaggi TAF, METAR e SIGMET) 

Previsioni in rotta 

Importanza operativa delle informazioni ricevute (incluso pericolo di ghiaccio, turbolenza e visibilità) 

Considerazioni sull'altimetro 

Definizioni di: 

Altitudine di transizione 

Livello di transizione 

Livello di volo 

QNH 

QNH regionale 

Pressione standard 

QFE 

Procedure di regolaggio dell'altimetro 

Controlli prima del volo 

Decollo e salita 

In rotta 

Avvicinamento e atterraggio 

Riattaccata 

Separazione dagli ostacoli sul terreno 

Scelta dell'altitudine minima in volo 

Regole del volo strumentale 

Predisposizione delle carte 

Scelta di rotte e livelli di volo 

Compilazione del piano di volo operativo 

Voci da inserire 

Radioaiuti da usare in navigazione 

Frequenze e nominativi 

Radiali e rilevamenti 

Rotte e fix 

Altitudini di sicurezza 

Calcolo carburante 

Frequenze ATC (VHF) 

Torre, avvicinamento, in rotta, radar, FIS, ATIS e rapporti meteorologici 

Minime altitudini di sicurezza di settore, in rotta, a destinazione e sugli alternati 

Determinazione dell'altezza/altitudine minima (Decision Height) di sicurezza di discesa all'aeroporto di destinazione e 

all'alternato 

ATTIVITÀ CONSENTITE DALL'ABILITAZIONE AL VOLO STRUMENTALE (IR) 

Fuori spazi aerei controllati 

Entro spazi aerei controllati 

Periodo di validità e procedure per il rinnovo 

2-H-68


ISTRUZIONI PREVOLO ED ESERCITAZIONI DI VOLO 

PARTE 3 

SYLLABUS PER L’ADDESTRAMENTO IN VOLO 

1 Volo strumentale basico (Per la revisione, come ritenuto necessario dall’Istruttore del Corso) 

2 Volo strumentale (avanzato) 

3 Radio navigazione ( Procedure correnti) - uso del VOR 

4 Radio navigazione ( Procedure correnti) - uso del NDB 

5 Radio navigazione ( Procedure correnti) - uso del VHF/DF 

6 Radio navigazione ( Procedure correnti) - uso del DME 

7 Radio navigazione ( Procedure correnti) - uso del transponder 

8 Radio navigazione ( Procedure correnti) - uso dei servizi radar in rotta 

9 Procedure prevolo e procedure aeroportuali di partenza e di arrivo 

10 Avvicinamento strumentale - Avvicinamenti ILS fino ai minimi specificati - Procedura di riattaccata 

11 Avvicinamento strumentale - Avvicinamenti NDB fino ai minimi specificati - Procedura di riattaccata 

12 Radio navigazione (Procedure correnti) uso del GPS (da elaborare) 


VOLO STRUMENTALE (Basico) 

Strumenti di volo 

Considerazioni psicologiche 

Apprezzamento delle letture degli strumenti 

Indicatori di assetto 

Indicazioni di assetto longitudinale 

Indicazioni di assetto 

Indicazioni di assetto laterale 

Presentazioni strumentali corrispondenti 

Introduzione all’uso degli indicatori di assetto 


Assetto laterale 

Mantenimento della prua e del volo bilanciato 

Limitazioni strumentali (inclusa avaria degli impianti di bordo) 

ASSETTO, POTENZA E PRESTAZIONI 

Strumenti di assetto di volo 

Strumenti di controllo 

Strumenti di prestazione 

Effetti del cambiamento di potenza e configurazione 

Controllo incrociato e indicazioni di strumentali 

Interpretazione degli strumenti 

Indicazioni dirette e indirette (Strumenti di prestazione) 

Inerzia degli strumenti 

Scansione selettiva radiale 

2-H-69


MANOVRE DI VOLO BASICO (PANNELLO COMPLETO) 


Salita 

Discesa 


Virate in volo livellato, salita e discesa con uscita su prue preselezionate 


VOLO STRUMENTALE (Basico) 

Sensazioni psicologiche 

Apprezzamento degli strumenti 

Volo per assetti 


Assetto trasversale 

Mantenimento della prua e del volo bilanciato 

Volo per assetti 

Effetti del cambiamento di potenza e configurazione 

Controllo incrociato e indicazioni di strumentali 

Scansione radiale selettiva 

MANOVRE BASICHE DI VOLO (PANNELLO COMPLETO) 


Salita 

Discesa 


Virate in volo livellato, salita e discesa con uscita su prue preselezionate 


VOLO STRUMENTALE (Avanzato) 

Pannello intero 

Virate con 30° di inclinazione 

Assetti inusuali - Recupero dell’assetto normale 

Trasferimento alla condotta strumentale dopo il decollo 

Pannello ridotto 

Manovre basiche 



Pannello completo 

Virate con 30° di inclinazione 


Identificazione e recupero d’assetto dalla spirale stretta con basso e alto angolo d’attacco 

2-H-70


Pannello ridotto 

Ripetizione degli esercizi precedenti 


RADIO NAVIGAZIONE (PROCEDURE RELATIVE) 

USO DEL VOR (VHF OMNIDIREZIONALE) 

Disponibilità di stazioni VOR in rotta 

Frequenze e nominativi delle stazioni 

Distanze di ricezione del segnale 

Effetto dell’altitudine 

Radiali VOR 

Metodo di numerazione 

Uso dell’OBS (selettore delle radiali) 

Indicatore To/From 

Orientamento 

Selezione dei radiali 

Intersezione di una radiale preselezionata 

Valutazione della distanza all’intercettamento 


Mantenimento di una radiale 

Rotte To e From da un VOR 

Virate di procedura 

Sorvolo della stazione 

Uso di due stazioni per ottenere un fix 

Preselezione di fix lungo un tracciato 

Calcolo di velocità al suolo e stimato all’arrivo (ETA) 

Procedure d’attesa 

Comunicazioni (Procedure R/T e contatti con l’ATC) 


USO DEL VOR (VHF OMNIDIREZIONALE) 

Frequenze e nominativi delle stazioni 

Orientamento 

Intersezione di una radiale preselezionata 


Mantenimento di una radiale verso la stazione 

Riconoscimento del sorvolo della stazione 

Mantenimento di una radiale in allontanamento dalla stazione 

Virate di procedura 

Uso di due stazioni per ottenere un fix lungo la rotta 

Calcolo di velocità al suolo e stimato all’arrivo (ETA) 


Entrate 

Attesa su un fix preselezionato 

Attesa su una stazione VOR 

2-H-71



RADIO NAVIGAZIONE (PROCEDURE CORRENTI) 

USO DELL’ADF (APPARECCHIATURA PER RICERCA AUTOMATICA DELLA DIREZIONE) 

Disponibilità di stazioni radio non direzionali (NDB) - Stazioni lungo la rotta 

Localizzazione, frequenze, sintonizzazione (quando applicabile) e codice nominativo 

Distanza di ricezione del segnale 

Interferenze da corrente statica 

Effetto notte 

Interferenze della stazione 

Effetti dei rilievi montuosi 

Effetto coste 

Orientamento rispetto a una stazione NDB 

Navigazione verso la stazione 

Intercettazione di un rilevamento magnetico preselezionato e rotta verso la stazione 


Rotta in allontanamento 

Controllo del tempo/distanza 

Uso di due NDB per effettuare un fix , in alternativa, uso di un NDB e di un altro radioaiuto 


Entrate approvate in circuito d’attesa 




USO DELL’ADF (APPARECCHIATURA PER RICERCA AUTOMATICA DELLA DIREZIONE) 

Selezione, sintonizzazione e identificazione di un NDB 

Orientamento dell’ADF 


Navigazione verso una stazione 

Navigazione verso una stazione su rotta predeterminata 


Navigazione in allontanamento da stazione su rotta predeterminata 

Controllo del tempo/distanza 

Intercettazione di un rilevamento magnetico preselezionato 

Uso di due NDB per effettuare un fix , o in alternativa, uso di un NDB e di un altro radioaiuto 

Procedure d’attesa su un NDB 

Entrate approvate in circuito d’attesa 



USO DEL VHF/DF (APPARECCHIATURA VHF PER LA RICERCA DELLA DIREZIONE) 

Disponibilità di stazioni VHF/DF lungo la rotta 

Localizzazione, frequenze, codice nominativo e orario 

2-H-72


Segnale e distanza di ricezione 

Influenza dell'altitudine 


Rilevamenti e tipi di informazioni, p.e. QTE, QDM, QDR 



Uso di due VHF/DF per effettuare un fix , in alternativa, uso di un VHF/DF e di un altro radioaiuto 

Controllo del tempo/distanza e ETA 


RADIONAVIGAZIONE (PROCEDURE CORRENTI) 

Uso del VHF/DF (apparecchiatura VHF per la ricerca della direzione) 

Presa di contatto con una stazione VHF/DF 

Procedure RT e contatti con l’ATC 

Richiesta e uso di QDR e QTE 



Uso di due VHF/DF per effettuare un fix, in alternativa, uso di un VHF/DF e di un altro radioaiuto 

Verifica della velocità al suolo e aggiornamento dello stimato d'arrivo (ETA) 


USO DEL DME (Apparecchiatura per la misura della distanza) 

Disponibilità del servizio DME 

Localizzazione, frequenza e codici di identificazione 

Distanza di ricezione del segnale 

Distanza in obliquo 

Uso del DME per ottenere la distanza, la velocità al suolo e calcolare il tempo alla destinazione 

Uso del DME per ottenere un Fix 


USO DEL DME (Apparecchiatura per la misura della distanza) 

Localizzazione, frequenza e codice di identificazione 

Uso delle funzioni dell’apparecchiatura 

Distanza 

Velocità al suolo 

Tempo a destinazione 

Avvicinamento ad arco con il DME 

Circuito d’attesa con il DME 

2-H-73



USO DEL TRANSPONDER (SSR) 

Operazioni con il transponder 

Procedure e codici di selezione 

Codici d’emergenza 

Precauzioni nell'uso dell’apparato di bordo 


USO DEL TRANSPONDER (SSR) 

Operazioni con il transponder 

Tipi di transponder 

Procedure e codici di selezione 

Codici d’emergenza 

Precauzioni nel selezionamento del codice richiesto 


USO DEL RADAR IN ROTTA 

Disponibilità del servizio radar 

Localizzazione, frequenze, codice nominativo e orario 

AIP e NOTAM 

Assistenze fornite 


Servizio di Informazioni Radar 

Servizi d’emergenza 

Standard di separazione degli aeromobili 


USO DEL RADAR IN ROTTA 


Apertura del servizio richiesto e riporti di posizione 

Metodi per comunicare i conflitti di traffico 

Separazioni dal terreno 


PREPARAZIONE DEL VOLO E AEROPORTO DI PARTENZA 

Prova radio 

Controllo dell’equipaggiamento di bordo 

Richiesta della autorizzazione alla partenza 

Predisposizione delle apparecchiature radio prima del decollo, p.e. frequenze VOR, radiali di uscita, ecc. 

Procedura di partenza, cambi di frequenza 

Riporti di posizione e di altitudine come richiesto 

Procedure stantard di partenza (SID) 

Considerazioni sulla separazione da ostacoli 

2-H-74



PREPARAZIONE DEL VOLO E AERODROMO DI PARTENZA 

Prova radio 

Richiesta della autorizzazione alla partenza 

Selezione dei radioaiuti 

Frequenze, radiali, ecc. 

Controllo della procedura di partenza, cambi di frequenza, riporti di altitudine e di posizione 

Procedura strumentale di partenza (SID) 


PROCEDURE DI AVVICINAMENTO INIZIALE, INTERMEDIA E FINALE 

Cartine di avvicinamento di precisione 

Avvicinamento al Fix iniziale e Altitudine Minima di Settore 

Radioaiuti di procedura, p.e. radar, ADF, ecc. 

Comunicazioni (Contatti ATC e fraseologia R/T) 

Riesame: 

Procedura d’attesa 

Tracciato di avvicinamento finale 

Memorizzazione dei punti fondamentali della procedura di avvicinamento 

Completamento dei controlli di avvicinamento 

Procedura iniziale di avvicinamento 

Selezione della frequenza ILS e controllo del nominativo 

Altitudine/Altezza di sicurezza 

Minimi operativi 

Completamento delle configurazioni orizzontali e verticali del tracciato 

Definizione della distanza, dei tempi in relazione alla velocità al suolo e del rateo di discesa, dal Fix iniziale avvicinamento 

all’aeroporto 

Uso del DME (ove applicabile) 

Procedura di mancato avvicinamento e riattaccata 

Controllo delle istruzioni pubblicate 

Transizione dal volo strumentale al volo a vista (illusioni sensorie) 

MANOVRE A VISTA DOPO L’AVVICINAMENTO STRUMENTALE 

Circuito d’avvicinamento 

Avvicinamento a vista e atterraggio 


PROCEDURA DI AVVICINAMENTO DI PRECISIONE 

Avvicinamento iniziale all’ILS 

Completamento del piano d’avvicinamento 


Selezione della frequenza e nominativo dell’ILS 

Controllo della procedura pubblicata e dei minimi d’avvicinamento 


Definizione dei minimi operativi e dei regolaggio dell’altimetro 

Considerazioni sulle condizioni meteo, p.e. base delle nuvole e visibilità 

Disponibilità delle luci di pista 

Metodi di inserimento nell’ILS 

2-H-75


Vettoramenti radar 

Metodi procedurali 

Stima del tempo di avvicinamento dal Fix di avvicinamento finale all’aerodromo 

Determinazione di: 

Rateo di discesa nella traiettoria finale 

Direzione d’atterraggio e verifica se sia diretta o angolata rispetto all’asse pista 

Velocità del vento, superficie e lunghezza della pista d’atterraggio 

Ostacoli e loro altezze da tenere a mente in caso di avvicinamento a vista dopo la procedura di avvicinamento 

Circuito a vista 

L’avvicinamento: 

al fix di avvicinamento finale 

uso del DME (se applicabile) 

contatti con l’ATC 

avvio del cronometro e stabilizzazione della velocità all’aria e del rateo di discesa 

mantenimento del localizzatore e del sentiero di discesa 

anticipazione degli effetti del vento, stima della deriva 

altezza di decisione 

direzione della pista 

avvicinamento alto e riattaccata 

transizione dal volo strumentale al volo a vista 

circuito a vista 

avvicinamento a vista e atterraggio 


PROCEDURA PER L’AVVICINAMENTO NON DI PRECISIONE 

Carte per l’avvicinamento non di precisione 

Avvicinamento al Fix iniziale e Altitudine minima di settore 

Contatti ATC 


Pianificazione dell’avvicinamento: 


Percorso d’avvicinamento 

Memorizzazione dei punti fondamentali della procedura di avvicinamento 

Procedura di avvicinamento iniziale 

Minimi meteo operativi 

Completamento del piano di avvicinamento 

Completamento delle configurazioni orizzontali e verticali del tracciato 

Calcolo della distanza, dei tempi in relazione alla velocità al suolo e del rateo di discesa, dal Fix iniziale avvicinamento 

all’aeroporto 

Uso del DME (se applicabile) 

Riattaccata e procedura di mancato avvicinamento 

Controllo delle istruzioni pubblicate 

Transizione dal volo strumentale al volo a vista (illusioni sensorie) 

Manovre a vista dopo l’avvicinamento strumentale 

Circuito d’avvicinamento a vista 

Avvicinamento a vista e atterraggio 

2-H-76



PROCEDURA DI AVVICINAMENTO NON DI PRECISIONE 

Determinazione di: 

rateo di discesa dal fix di avvicinamento finale 

direzione d’atterraggio e verifica se sia diretta o angolata rispetto all’asse pista 

velocità del vento, superficie e lunghezza della pista d’atterraggio 

ostacoli e loro altezze da considerare in caso di avvicinamento a vista dopo la procedura di avvicinamento 

circuito a vista 

riattaccata e procedura di mancato avvicinamento 

Avvicinamento iniziale all’NDB: 

Selezione della frequenza e controllo del nominativo dell'NDB 

Controllo della procedura pubblicata e delle altitudini minime di settore 


Determinazione dell’altezza di decisione e del regolaggio dell’altimetro 

Considerazioni sulle condizioni meteo, p.e. base delle nuvole e visibilità 

Disponibilità delle luci di pista 

Determinazione del tracciato di avvicinamento finale 

Calcolo del tempo dal fix di avvicinamento finale al punto di riattaccata 

Attesa al fix di aiuto (Fix Aid) 

Contatti ATC 

Procedura in allontanamento (inclusi i controlli prima dell’atterraggio) 

Procedura di avvicinamento 

Ulteriore controllo del codice di identificazione 

Ulteriore controllo del regolaggio dell’altimetro 

Avvicinamento finale 

Scatto del cronometro e controllo della velocità e rateo di discesa 

Mantenimento del tracciato di avvicinamento finale 

Anticipo degli effetti delle variazioni del vento e suoi effetti di deriva 

Altitudine/altezza minima di avvicinamento 

Direzione di pista 

Riattaccata e procedura di mancato avvicinamento 

Transizione dal volo strumentale al volo a vista 

Avvicinamento a vista 

Avvicinamento diretto o angolato come necessario 

ISTRUZIONI PREVOLO -12 


Uso del GPS (da elaborare) 


2-H-77

SEZIONE 2 JAR-FCL 1 SUBPARTE I 


Standardizzazione e orientamenti per gli esaminatori 

Vedere JAR-FCL 1.425 e 1.430 

GENERALITÀ 


1. Il livello di preparazione dei piloti dipende in larga misura dalla capacità degli esaminatori. L’Autorità deve illustrare agli 

esaminatori le norme JAR-FCL e le modalità di svolgimento delle prove pratiche e dei controlli d'addestramento/professionalità 

e la relativa documentazione e verbalizzazione. Occorre pure che essi siano informati sulle disposizioni relative la sicurezza dei 

dati personali, la responsabilità civile, gli obblighi assicurativi e le tariffe applicate nello Stato Membro JAA interessato. 

2. Ogni Stato membro JAA pubblicherà e trasmetterà alle JAA una lista degli esaminatori autorizzati specificando le funzioni di 

ciascuno edogni altro compito per il quale essi siano stati autorizzati. 

AUTORIZZAZIONE DI ESAMINATORE 

3. Ogni disposizione relativa ai requisiti stabiliti nelle JAR 1.425 dal paragrafo (a) fino al paragrafo (c) deve essere limitata ai casi 

in cui non esista un istruttore pienamente qualificato. In tal caso potrebbe essere previsto, ad esempio, un controllo di 

addestramento su un nuovo o raro tipo di aeromobile o classe, per il quale l'esaminatore dovrebbe possedere almeno 

l'abilitazione a istruttore su un velivolo avente lo stesso numero di motori e lo stesso ordine di peso. 

4. Gli ispettori dell'Autorità che hanno il compito di supervisionare gli esaminatori devono, in linea di principio, soddisfare gli 

stessi requisiti prescritti per gli esaminatori soggetti a controllo. Tuttavia è difficile che essi siano qualificati su un gran numero 

di velivoli e procedure operative sulle quali hanno la responsabilità di supervisione, e dal momento che essi si limitano a 

osservare normalmente l'addestramento impartito e lo svolgimento della prova, è accettabile che essi siano qualificati per la 

funzione di ispettore. 

5. Le procedure di standardizzazione devono includere, in funzione del ruolo dell'esaminatore, almeno le seguenti istruzioni: 

i prescrizioni nazionali pertinenti alle funzioni dell'esame; 

ii concetti fondamentali sulle prestazioni e limitazioni dell'essere umano; 

iii concetti fondamentali pertinenti alla valutazione delle prestazioni dell'esaminatore; 

iv JAR-FCL, relative procedure JAR comuni di applicazione Joint Implementation Procedures –JIP); 

v Sistema di controllo della qualità relativo alle JAR-FCL; e 

vi Coordinamento di un Equipaggio Pluripilota (MCC) e Prestazioni e Limiti dell'essere umano, in quanto applicabile 

L'Autorità deve impiegare, o avere a disposizione, un numero sufficiente di ispettori o esaminatori anziani per condurre, 

supervisionare e/o verificare le disposizioni per la standardizzazione, in conformità alle JAR-FCL 1.425(c) 

DESIGNAZIONE, AUTORIZZAZIONE E RINNOVO DELLA QUALIFICA DI ESAMINATORE 

6. Un Esaminatore deve essere designato e autorizzato secondo quanto prescritto nelle JAR FCL e deve essere: 

a. un ispettore di volo dell’Autorità; o 

b. un istruttore di una Organizzazione Registrata, una FTO o TRTO;di una Società di Costruzioni o Organizzazione in subappalto; 

o 

c. un pilota titolare di una specifica autorizzazione da uno Stato membro JAA. 

7. Tutti gli Esaminatori devono essere addestrati, qualificati e provvisti dell’esperienza relativa al ruolo e riferita al tipo/classe di 

velivolo pertinente. Non possono essere stabilite regole precise circa la qualificazione essendo differenti le circostanze in ogni 

Organizzazione. È importante, comunque, che in ogni caso, l’Esaminatore, per il suo passato professionale e la competenza 

posseduta susciti il rispetto professionale del personale con maggiore anzianità di impiego dell’Organizzazione di 

Addestramento. 

8. Gli Esaminatori possono ottenere una nuova autorizzazione in conformità alle JAR FCL 1.430. Per ottenere il rinnovo, 

l’Esaminatore deve aver effettuato almeno due prove pratiche o controlli di addestramento/professionalità in ciascun periodo 

annuale compreso nei tre anni di validità dell’autorizzazione. Una prova pratica o un controllo di 

addestramento/professionalità effettuato dall’Esaminatore negli ultimi 12 mesi del periodo di validità dell’autorizzazione, 

deve essere supervisionato da un ispettore dell’Autorità o da un Esaminatore anziano specificamente autorizzato. 

LIMITAZIONI 

9. Un esaminatore dovrebbe pianificare per ogni seduta d’esame non più di tre prove d’esame/controlli relative a PPL,CPL,IR o 

abilitazione per classe, o non più di due prove d’esame/controllo per FI,CPL/IR e ATPL e non più di quattro prove riferite 

alle abilitazioni per tipo. 

2-I-1

JAR-FCL 1 SUBPARTE I SEZIONE 2 

10. Un esaminatore dovrebbe pianificare almeno 3 ore per prova d’esame/controllo per PPL,CPL,IR o abilitazione per classe e 

almeno 4 ore per esame/controllo per FI,CPL/IR, ATPL o per l’abilitazione per tipo, ivi incluso preparazione e briefing prevolo, 

effettuazione della prova d’esame/controllo, commenti post-volo, valutazione dell’esaminando e documentazione. 

11. Un esaminatore dovrebbe concedere all’esaminando un tempo adeguato per la preparazione della prova/controllo, 

normalmente non più di 1 ora. 

12. Un esaminatore dovrebbe pianificare una prova d’esame/controllo di volo in modo tale che il tempo di volo sul velivolo o il 

tempo a terra sul dispositivo di addestramento approvato non sia inferiore a: 

a. 90 minuti per PPL e CPL, inclusa la sezione di navigazione; 

b. 60 minuti per IR, FI e abilitazione velivoli per tipo/classe pilota singolo; 

c. 120 minuti per CPL/IR e ATPL. 

FINALITÀ DI UNA PROVA D’ESAME/CONTROLLO 

13. Determinare mediante una dimostrazione pratica durante l’esame/controllo che l’esaminando ha acquisito o ha mantenuto il 

livello di cognizioni e perizia richieste dalla prova/controllo. 

14. Migliorare l’addestramento e l’istruzione di volo nelle Organizzazioni Registrate, FTOs e TRTOs, mediante informazioni di 

ritorno da parte dell’esaminatore riguardanti le voci/sezioni delle prove/controlli ove sono più frequenti le insufficienze; 

15. Assistere al mantenimento e, ove possibile, aumentare gli standard di sicurezza di volo utilizzando perizia di volo e disciplina 

di volo durante le prove/controlli. 

STANDARD JAR FCL 

16. È fondamentale che gli esaminatori nel corso della prova/controllo si attengano scrupolosamente agli standard JAR FCL. 

Tuttavia, poiché le circostanze legate a ogni prova/controllo possono variare, è altrettanto importante che la valutazione finale 

tenga in considerazione ogni situazione avversa incontrata nel corso della prova/controllo. 

EFFETTUAZIONE DI UNA PROVA/CONTROLLO 

17. Un esaminatore deve assicurarsi che il richiedente completi la prova/controllo secondo le disposizioni JAR FCL e venga 

valutato in riferimento agli standard prescritti per quella prova/controllo. 

18. Ogni voce inclusa in ogni sezione della prova/controllo deve essere effettuata e valutata saeparatamente. Una insufficienza in 

una singola voce comporta l’insufficienza della sezione. La programmazione della prova/controllo, così come definita nel 

corso della preparazione preliminare, non deve, normalmente, subire alcuna alterazione da parte dell’esaminatore. 

19. Una prestazione marginale o discutibile in una singola sezione di una prova/controllo non deve influire sulla valutazione 

dell’esaminatore per quanto riguarda ogni susseguente voce. 

20. Un esaminatore deve verificare con l’esaminando le prescrizioni e limitazioni della prova/controllo nel corso della 

preparazione preliminare del volo. 

21. Quando una prova/controllo è conclusa o interrotta, l’esaminatore deve informare l’esaminando e comunicare le ragioni che 

hanno condotto al fallimento della sezione della prova/controllo. Nel caso di una prova/controllo fallita o interrotta, 

l’esaminatore deve fornire i suggerimenti del caso per aiutare l’esaminando nel test successivo. 

22. Ogni commento o disaccordo sulla valutazione/stima dell’esaminatore, nel corso del commento post-volo, deve essere 

registrato dall’esaminatore sul rapporto relativo alla prova/controllo, e sarà firmata dall’esaminatore e controfirmata 

dall’esaminando. 

AZIONI DI PREPARAZIONE DA PARTE DELL’ESAMINATORE 

23. Un esaminatore dovrebbe supervisionare tutti gli aspetti della preparazione della prova/controllo, incluso, ove necessario, la 

concessione di una fascia oraria da parte dell’ATC. 

24. Un esaminatore deve pianificare una prova/controllo in conformità alle prescrizioni JAR FCL. Solo le manovre e le procedure 

prescritte nel pertinente modulo della prova/controllo verranno effettuate. Uno stesso esaminatore non dovrebbe sottoporre a 

nuovo esame un esaminando che sia stato valutato insufficiente, senza l’approvazione dell’esaminando stesso. 

ATTEGGIAMENTO DELL’ESAMINATORE 

25. Un esaminatore dovrebbe favorire l’instaurarsi di un’atmosfera amichevole e rilassata sia prima che durante l’esecuzione del 

volo di prova/controllo. Non dovrebbe essere usato un atteggiamento negativo od ostile. Commenti negativi e critiche 

dovrebbbero essere evitati nel corso della prova/controllo, e le valutazioni dovrebbero essere effettuate nel corso del 

commento al termine della prova. 

2-I-2


SISTEMA DI VALUTAZIONE 

26. Nonostante la prova/controllo specifichi le tolleranze di volo, non ci si deve attendere che l’esaminando le consegua a spese 

della scorrevolezza e stabilità. Un esaminatore dovrebbe concedere margini maggiori per inevitabili scostamenti dovuti a 

turbolenza, istruzione dell’ATC, ecc.. Un esaminatore dovrebbe interrompere una prova/controllo solo per dare la valutazione 

dell’esaminando o per ragioni di sicurezza. Un esaminatore deve usare uno dei seguenti termini per la valutazione 

: 

a. “idoneo”, a condizione che l’esaminando dimostri il prescritto livello di cognizioni, perizia/competenza e, in quanto applicabile, 

si mantenga nell’ambito delle tolleranze stabilite per la prova/controllo per la licenza o abilitazione; o 

b. “Non idoneo”, a condizione che risulti applicabile uno dei seguenti casi: 

i. il volo sia stato condotto al di fuori delle tolleranze ammesse, tenuto conto degli ulteriori margini concessi per turbolenza o 

istruzioni ATC; 

ii. l’obiettivo della prova/controllo non sia stato conseguito; 

iii. l’obiettivo dell’esercizio sia stato conseguito ma a spese della sicurezza, trasgressione di una regola o regolamentazione, 

scarsa perizia di volo o manovra rude; 

iv. non sia stato dimostrato un livello accettabile di cognizioni; 

v. non sia stato dimostrato un accettabile livello di amministrazione del volo; o 

vi. sia richiesto un intervento dell’esaminatore o del pilota di sicurezza per ragioni di sicurezza; 

c. “Parzialmente idoneo” in conformità ai pertinenti criteri contenuti nell’appendice alla prova di abilità delle JAR FCL. 

METODO E CONTENUTI DI UNA PROVA/CONTROLLO 

27. Prima di iniziare la prova un esaminatore deve verificare che il velivolo o il dispositivo di addestramento che si intende 

impiegare sia adatto e adeguatamente equipaggiato per la prova/controllo. Per la prova pratica/controllo, può essere usato solo 

un velivolo o un dispositivo di addestramento approvato dall’Autorità. 

28. Una prova/controllo deve essere effettuata in conformità alle prescrizioni del manuale di volo del velivolo (AFM) e, in quanto 

applicabile, del manuale operativo dell’organizzazione. 

29. Un volo di prova/controllo deve essere effettuato nell’ambito delle limitazioni contenute nel manuale operativo di una 

FTO/TRTO e, in quanto applicabile, del manuale operativo di una Organizzazione Registrata. 

30. Contenuti 

a. Una prova/controllo comprende: 

- esame orale a terra (in quanto applicabile); 

- una sessione di preparazione pre-volo (briefing); 

- esercitazioni di volo; e 

- commenti post-volo (de-briefing) 

b. L’esame orale a terra dovrebbe riguardare: 

- conoscenza generale del velivolo e prestazioni; 

- procedure di pianificazione e operative; e 

- altre pertinenti voci/sezioni relative alla prova/controllo 

c. La sessione di preparazione (briefing) dovrebbe riguardare : 

- sequenza della prova/controllo; 

- potenze richieste e velocità; e 

- considerazioni sulla sicurezza 

d. le esercitazioni di volo dovrebbero includere: 

- ogni pertinente voce/sezione della prova/controllo 

e. Il commento post-volo (de-briefing) dovrebbbe includere: 

-stima/valutazione dell’esaminando 

-documentazione della prova/controllo alla presenza dell’istruttore di volo, quando possibile. 

31. Una prova/controllo viene effettuata per simulare un volo reale. Pertanto, un esaminatore può proporre situazioni pratiche a 

un esaminando, a condizione che questo non ne sia confuso e che la sicurezza di volo non sia compromessa. 

32. Un esaminatore, nel corso della prova/controllo, dovrebbe tenere registrazioni scritte delle fasi di volo e delle valutazioni 

effettuate, per farne riferimento nel corso dei commenti post-volo (de-briefing). 

33. Un esaminatore dovrebbe essere disposto ad accettare cambi rispetto alla preparazione del volo (briefing) per istruzioni ATC, 

o altre circostanze che possano influire sulla prova/controllo. 

2-I-3


34. Quando dovessero emergere cambi rispetto alla pianificazione della prova/controllo effettuata in sede di pre-volo, un 

esaminatore dovrebbe ritenersi soddisfatto quando l’esaminando capisca e accetti i cambiamenti. In caso contrario, la 

prova/controllo dovrebbe essere interrotta. 

35. Nel caso che un esaminando scelga di interrompere una prova/controllo per ragioni considerate insufficienti dall’esaminatore, 

l’esaminando otterrà valutazione insufficiente per quelle voci/sezioni ancora da effettuare. Se la prova/controllo viene 

interrotta per ragioni ritenute insufficienti dall’esaminatore, solo quelle voci/sezioni non completate verranno sottoposte a 

esame nella susseguente prova/controllo. 

36. A discrezione dell’esaminatore, ogni manovra o procedura della prova/controllo può essere ripetuta una volta 

dall’esaminando. Un esaminatore può interrompere una prova/controllo in qualsiasi momento, quando valuti che la 

competenza dell’esaminando richieda la ripetizione dell’intera prova/controllo. 


2-I-4



Note di orientamento e guida per l'addestramento degli esaminatori per tipo (TRE) 


1 Le seguenti linee guida sono dirette ai richiedenti che desiderano ottenere autorizzazione a operare in qualità di TRE. Le 

relative "prove pratiche di abilità e registrazione di addestramento" dovrebbero essere riferiti a voli con pilota singolo o con 

più piloti. 

2 Un ispettore dell' Autorità, o un esaminatore anziano, osserveranno il richiedente l'autorizzazione TRE mentre conduce 

una prova pratica di “un candidato” su un velivolo per il quale è richiesta l’autorizzazione TRE. Dal " Syllabus per 

l'addestramento e la prova pratica o controllo di addestramento/professionalità per l'abilitazione per classe/tipo" 

nell'Appendice 2 alle JAR-FCL 1.240 vengono scelti dall'ispettore gli argomenti per l'esame ipotetico del candidato 

all'abilitazione TRE. Dopo aver concordato con l'ispettore il contenuto della prova, questa viene condotta interamente da 

chi chiede l'autorizzazione TRE. Essa deve includere l'istruzione prevolo, la condotta del volo, gli aggiustamenti e i 

commenti post-volo del "candidato". L'ispettore discute le valutazioni con il richiedente l'autorizzazione TRE prima che 

l'ipotetico "candidato" senta le considerazioni dopo la prova e venga informato del risultato. 

3 Va ribadito che coloro che richiedono un'autorizzazione TRE è bene che ricevano un qualche formale addestramento prima 

di essere sottoposti alla prova in volo da parte di un ispettore. L'addestramento dovrebbe essere accettato dall'ispettore che 

valuta il richiedente. 

BRIEFING AL “CANDIDATO” 

4 È bene che chi valuta abbia il tempo e l'assistenza necessaria per preparare la prova di volo. Le istruzione prevolo 

dovrebbero includere: 

a. l'obiettivo del volo 

b. il controllo della licenza, se ritenuto necessario 

c. la libertà per il "candidato" di porre domande 

d. le procedure operative da applicare (p.e. il manuale operativo) 

e. considerazioni sulle condizioni meteorologiche 

f. capacità operative del "candidato" e dell'esaminatore 

g. obiettivi da identificare da parte del "candidato" 

h. simulazione di condizioni meteorologiche (p.e. formazioni di ghiaccio, base delle nuvole) 

i. contenuti delle esercitazioni da effettuare 

j. velocità concordate e parametri di manovra (p.e. Velocità caratteristiche, angolo di inclinazione) 

k. uso delle procedure R/T 

l. identificazione del ruolo del "candidato" e dell' esaminatore (p.e. durante le emergenze) 

m. procedure amministrative (p.e. presentazione del piano di volo) in volo 

5 Il richiedente l' autorizzazione TRE dovrebbe essere in grado di comunicare con il "candidato". I seguenti controlli specifici 

dovrebbero essere seguiti da chi richiede l'autorizzazione TRE: 

a. coinvolgimento dell'esaminatore in un ambiente con equipaggio plurimo 

b. la necessità di fornire al "candidato" istruzioni precise 

c. responsabilità per una sicura condotta del volo 

d. intervento dell' esaminatore, quando necessario 

e. uso di schermi per escludere la visibilità 

f. collegamenti con l’ATC e necessità di concise, facilmente comprensibili intenzioni 

g. far sì che il "candidato" possa applicare la richiesta sequenza degli eventi (p.e. a seguito di una riattaccata) 

h. ricorrere a brevi, efficaci e non intrusive notazioni 

2-I-5


IEM FCL 1.425 (continuazione) 

VALUTAZIONE 

6. Chi richiede l'autorizzazione a TRE dovrebbe far riferimento alle tolleranze di volo contenute nell'Appendice 1 alle JAR-FCL 

1.210, "Abilitazione al volo strumentale (velivolo) - prova pratica)". Particolare attenzione dovrebbe essere data ai seguenti 

punti: 

a. domande da parte del “candidato” 

b. comunicare il risultato delle prove e le parti non superate 

c. spiegare le ragioni dell'insuccesso 

DEBRIEFING 

7. Chi richiede l'autorizzazione TRE dovrebbe dimostrare all'ispettore la propria capacità di svolgere considerazioni dopo la prova 

del “candidato”, serene e imparziali, fondate su precise circostanze di fatto. Dovrebbe dimostrare un giusto equilibrio tra un 

atteggiamento amichevole e fermezza. A discrezione del richiedente, i seguenti punti dovrebbero essere discussi con il 

"candidato": 

a. informare il candidato sui modi per evitare o correggere gli errori 

b. menzionare ogni altro punto bisognoso di critica che abbia notato 

c. dare ogni consiglio ritenuto utile. 


2-I-6



2-I-7

SEZIONE 2 JAR-FCL 1 SUBPARTE J 

AMC/IEM - REQUISITI TEORICI 

AMC FCL 1.470(a), (b) e (c) 

AMC FCL 2.470(a), (b) e (c) 

Materie degli esami teorici/sezioni e durata degli esami - ATPL, CPL e IR 



ATPL 

Licenza Pilota 

di linea 

Materia Foglio 

n.° 

Velivolo Elicottero 

CPL 


Commerciale 

2-J-1 

IR 

Ab. IFR 

(Velivolo) 

ATPL 


di linea 

CPL 


Commerciale 

Tempo Foglio Tempo Foglio Tempo Foglio Tempo Foglio Tempo Foglio 

n.° 

n.° 

n.° 

n.° 

010 Regolamentazione aeronautica (B) 1 1.40 1 0.45 1 1.40 1 1.00 

IR 

Ab. IFR 

(Elicottero) 

Tempo 

n.° 

010 Regolamentaz.aeranautica 

Procedure operative 

1 1.00 1 1.00 

020 Conoscenze generali dell'aeromobile 2 2.30 2 1.15 2 2.30 2 1.15 

struttura/impianti/gruppo motopropulsore 2 2.00 (1.30) 0.15 2 2.00 (1.30) 0.15 

strumenti/elettronica 3 1.30 (1.00) (1.00) 3 1.30 (1.00) (1.00) 

030 Prestazioni di volo e Pianificazione (B) 3 3.00 3 3.00 3 3.00 3 2.00 

massa e bilanciamento 4 1.00 (0.45) 4 1.00 (1.00) 

Prestazioni 5 1.00 (0.45) 5 1.00 (1.00) 

piano di volo e aderenza al piano di volo 6 3.00 (1.30) (2.00) 6 3.00 (1.30) (2.00) 

040 Prestazioni e Limitazioni umane 7 1.00 4 0.30 4 0.30 7 1.00 4 0.30 4 0.30 

050 Meteorlogia (B) 8 2.30 5 1.30 5 1.30 8 2.30 5 1.00 5 1.30 

060 Navigazione (B) 6 1.30 6 2.00 6 1.30 6 2.00 

navigazione generale 9 2.00 (1.00) (0.30) 9 2.00 (1.00) (0.30) 

Radionavigazione 10 1.30 (0.30) (1.30) 10 1.30 (0.30) (1.30) 

070 Procedure operative 11 1.20 7 0.45 11 1.20 7 1.20 

080 Principi del volo 12 1.00 8 0.45 12 1.00 8 1.00 

090 Comunicazioni 9 0.30 7 0.30 9 0.30 7 0.30 

Comunicazioni VFR 13 0.30 (0.30) 13 0.30 (0.30) 

Comunicazioni IFR 14 0.30 (0.30) 14 0.30 (0.30) 

Totale 14 20.30 9 11.45 7 8.45 14 20.30 9 12.50 7 8.45 

Nota 1 : Riferimento alle JAR-FCL 1.050(b) e 2.050(b) per l'accredito del tempo di volo e delle cognizioni teoriche 

Nota 2: (B) indica che esami di collegamento sono prescritti per convertire da ATPL(A) a ATPL(H) e da ATPL(H) a ATPL(A). 

Vedere AMC FCL 1.050 e 2.050. 

Nota 3: Il syllabus qui contenuto combina la parte teorica di Velivolo ed Elicottero. Le celle evidenziate con una (x) indicano che la 

conoscenza delle pertinenti voci topiche devono essere insegnate per il particolare livello di licenza. Le celle evidenziate con un 

puntino (.) indicano che la voce pertinente NON è applicabile al particolare livello di licenza.



Atpl Cpl Ir Atpl Cpl Ir 

010 00 00 00 REGOLAMENTAZIONE AERONAUTICA E PROCEDURE ATC x x x x x x 

010 01 00 00 CONVENZIONI E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI x x x x x x 

010 01 01 00 La convenzione di Chicago x x x x x x 

010 01 01 01 Parte I Navigazione aerea 

x x x x x x 

- principi generali e campo di applicazione: sovranità, territorio 

- il volo sopra territori degli Stati aderenti: diritti per voli “non regolari”, voli 

“regolari”, cabotaggio, atterraggio su aeroporti doganali, campo di 

applicazione della regolamentazione aeronautica, regole dell'aria, ricerca 

degli aeromobili 

- misure per facilitare la navigazione: dogane, condizioni che devono essere 

rispettate in relazione agli aeromobili: certificati di navigabilità, licenze del 

personale, riconoscimento di certificati e licenze, restrizioni sulle merci, 

apparecchi fotografici: documenti da portare a bordo 

010 01 01 02 

- norme standard internazionali e pratiche raccomandate adozione delle 

norme e procedure internazionali, rilascio di certificati e licenze, validità dei 

certificati e licenze rilasciati: scostamenti dalle norme e dalle procedure 

internazionali (notificazione delle differenze) 

Parte II - L' Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile (OACI) 

- obiettivi e organizzazione 

x x x x x x 

010 01 01 03 Struttura regionale e uffici x x x 

010 01 01 04 Obblighi in relazione a: 

- annessi tecnici alla convenzione 

- standard e pratiche raccomandate 

- procedure per i servizi di navigazione aerea 

- procedure regionali supplementari 

- navigazione aerea regionale 

- manuali e circolari 

x x x 

010 01 02 00 Altre convenzioni internazionali x x x x x x 

010 01 02 01 International Air Tansport Agreement 

x x x x 

- le cinque libertà 

010 01 02 02 Convenzioni di TOKYO, l’AIA, MONTREAL 

x x x x 

- giurisdizione 

- Autorità del pilota comandante dell' aeromobile 

010 01 02 03 Organizzazioni Europee: composizione, obiettivi e relativi atti 

010 01 02 04 

- Conferenza Europea dell' Aviazione Civile (ECAC), comprese le Autorità 

Aeronautiche Associate (JAA) 

- Eurocontrol 

- Commissione Europea (CE) 

Convenzione di Varsavia x x x x 

010 01 03 00 Poteri e responsabilità del PIC in relazione alla tutela e sicurezza del volo x x x x 

2-J-2 

x x x x x x


010 01 04 00 Responsabilità civile degli operatori e dei piloti nei confronti delle persone e 

delle merci al suolo, in caso di danno causato dalle operazioni dell'aeromobile 

x x x x 

010 01 05 00 Pratiche commerciali e regole associate (leasing) 

- Dry lease 

- Wet lease 

x x x x 

010 02 00 00 ANNESSO 8 - NAVIGABILITÀ DELL' AEROMOBILE x x x x 

010 03 00 00 


ANNESSO 7 - NAZIONALITÀ DELL' AEROMOBILE E MARCHE 

DI REGISTRAZIONE 


x x x x 

010 04 00 00 ANNESSO 1 - LICENZE DEL PERSONALE 


- relazione tra Annesso 1 e JAR-FCL 

x x x x x x 

010 05 00 00 REGOLE DELL'ARIA (Basate sull'Annesso 2) x x x x x x 

010 05 01 00 Annesso 2 

- definizioni essenziali, campo di applicazione delle regole dell' aria (eccetto 

le operazioni sull' acqua), regole del volo a vista, regole del volo 

strumentale, segnali, intercettazione di aeromobili civili, tavola dei livelli 

di crociera 

010 06 00 00 PROCEDURE PER LA NAVIGAZIONE AEREA - REGOLE 

OPERATIVE DI AEROMOBILI - Doc. 8168-OPS/611, VOLUME 1 

010 06 01 00 Prefazione 

- introduzione 

2-J-3 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x 

010 06 02 00 Definizioni e abbreviazioni (vedere dichiarazioni generali) x x x x 

010 06 03 00 Procedure di partenza 

- criteri generali 

- regole per la partenza strumentale 

- partenze omnidirezionali 

- informazioni pubblicate 

- operazioni simultanee su piste strumentali parallele o quasi-parallele 

- partenze in aree di navigazione (RNAV) basate sul VOR-DME 

- uso dell'equipaggiamento FMS/RNAV per eseguire le procedure di 

partenza convenzionali 

x x x x 

010 06 04 00 Procedure di avvicinamento 

x x x x 

- criteri generali (eccetto le tabelle) 

- struttura della procedura d'avvicinamento: aree di avvicinamento 

strumentale, accuratezza dei fix (solo intersezione dei fix, tolleranze, 

accuratezza delle radioassistenze che forniscono il rilevamento, 

rappresentazione grafica dell’area di avvicinamento, gradienti di discesa) 

- segmenti dell'avvicinamento: segmenti di avvicinamento generali, segmento 

di avvicinamento iniziale (solo generalità), segmento di avvicinamento 

intermedio, segmento di avvicinamento finale (eccetto le tabelle), segmento 

di riattaccata (solo generalità)


- manovre a vista (circling) nelle vicinanze dell' aeroporto, generalità 

area (eccetto le tabelle) per la manovra a vista (circling), aree di circling 

escluse per la presenza di ostacoli (eccetto le tabelle), altezza/altitudine 

minima di discesa, manovre di volo a vista, riattaccata dal circling 

- operazioni ILS simultanee su piste parallele e quasi parallele 

- procedura di avvicinamento in aree di navigazione (RNAV) basate sul 

VOR-DME 

- uso dell'equipaggiamento FMS/RNAV per eseguire le procedure di 

avvicinamento non di precisione convenzionali 

010 06 05 00 Procedure d'attesa 

- procedure in volo (eccetto tabella) entrata e attesa 

- margini sugli ostacoli (eccetto tabella) 

010 06 06 00 Procedure di regolaggio degli altimetri (ICAO Doc. 7030 - procedure 

regionali supplementari) 

- requisiti di base (eccetto tabelle), procedure applicabili agli operatori e ai 

piloti (eccetto tabelle) 

010 06 07 00 Procedure operative del radar di sorveglianza secondario, tansponder (Doc. 

7030 ICAO– procedure regionali supplementari) 

- operazione con transponder 

- operazioni con equipaggiamento ACAS 

- fraseologia 

010 07 00 00 SERVIZI DEL TRAFFICO AEREO (basato sull' Annesso 11 e Doc. 

4444) 

010 07 01 00 Servizi del Traffico Aereo – Annesso 11 

- definizioni (vedere le definizioni generali) 

010 07 01 01 Generalità 

- obiettivi dell'ATS, sezioni dell' ATS, designazione delle porzioni di spazio 

aereo e aerodromi controllati dove viene fornito il Servizio ATS, 

classificazione degli spazi aerei (appendice 4 dell'annesso 11), prestazioni 

di navigazione richieste (RNP), designazione delle unità che forniscono 

servizi ATS, specificazione delle regioni di informazioni aeronautiche, aree 

e zone di controllo, altezze minime di volo, priorità in caso di aeroplano in 

emergenza, situazioni eventuali tempi riservati ad eventualità imprecedibili 

(contingency), il computo del tempo nell' ATS 

010 07 01 02 Controllo del Traffico Aereo 


- servizio di controllo del traffico aereo fornito, operazioni di controllo del 

traffico aereo, separazioni minime, contenuto delle autorizzazioni, 

coordinamento delle autorizzazioni, controllo delle persone e dei veicoli 

negli aerodromi 

010 07 01 03 Servizio di informazioni di volo 


- scopi del servizio informazioni di volo 

- trasmissione generalizzata (broadcast) delle informazioni di volo 

2-J-4 



x x x x 

x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x


010 07 01 04 Servizio di allerta 

- applicazione, notifica ai centri di coordinamento dei servizi di soccorso (solo 

INCERFA, ALERFA e DETRESFA), informazioni agli aeromobili operanti 

in prossimità di un aeromobile in stato di emergenza 

010 07 01 05 Principi che governano la identificazione dei tipi di RNP e la identificazione 

delle rotte ATS diverse da quelle di partenza e di arrivo (Appendice1) 

010 07 03 00 Regole dell’aria e del servizio di traffico aereo (Doc. 4444 ICAO- 

Rac/501/11 e Doc. 7030 ICAO - Procedure regionali supplementari) 

- definizioni ( vedere definizioni generali) 

- relazione con altro documento 


- procedure operative generali dei servizi di traffico aereo: presentazione di un 

piano di volo , cambio di un piano di volo da IFR a VFR, autorizzazioni e 

informazioni, controllo dei flussi di traffico, procedure di regolaggio degli 

altimetri, indicazione della categoria della turbolenza di scia e della 

disponibilità di MLS, riporti di posizione, rapporti sugli incidenti di volo, 

procedure relative agli aeromobili provvisti di attrezzatura di bordo per la 

prevenzione delle collisioni (ACAS) 

- Appendice 1 

010 07 03 02 Servizio di Controllo d' Area (Regionale) 

- criteri generali per la separazione del traffico controllato 

- separazioni verticali: applicazione delle separazioni verticali, separazioni 

verticali minime, livelli di crociera minima, assegnazione di un livello di 

crociera, separazione verticale durante la salita e la discesa 

- separazione orizzontale: applicazione della separazione laterale, applicazione 

della separazione longitudinale (eccetto per velivoli supersonici) 

- riduzione della separazione minima 

- autorizzazioni del servizio di controllo aereo: contenuti, descrizione delle 

autorizzazioni del servizio di controllo del traffico aereo, autorizzazione ad 

autosepararsi da altro traffico in condizioni VMC, informazioni sul traffico 

essenziale, autorizzazione della richiesta, in volo, di cambio del piano di volo 

- emergenze e radioavarie: procedure di emergenza (solo le priorità generali, 

discese di emergenza, azioni del pilota responsabile), avaria delle 

comunicazioni aria-terra (solo la parte riguardante le azioni del pilota 

responsabile), intercettamento di aeromobili civili 

010 07 03 03 Servizio di Controllo d' Avvicinamento 

- aeromobili in partenza: procedure generali degli aeromobili in partenza, 

autorizzazione a salire in VMC mantenendo separazione a vista da altri 

aeromobili, informazioni per aeromobili in partenza 

- aeromobili in arrivo: procedure generali degli aeromobili in arrivo, 

autorizzazione a scendere in VMC mantenendo separazione a vista da altri 

aeromobili, avvicinamenti a vista, avvicinamenti strumentali, attese, 

sequenza di avvicinamento, tempo previsto d'avvicinamento, informazioni 

agli aeromobili in arrivo 

010 07 03 04 Servizio di Controllo d'Aerodromo 

- funzione della torre di controllo: generalità, servizio di allerta fornito dalla 

torre di controllo, sospensione delle operazioni VFR da parte della torre di 

controllo 

- circuiti di traffico e di rullaggio: selezione della pista in uso 

2-J-5 



x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x




010 07 03 05 

- informazioni agli aeromobili da parte della torre di controllo: informazioni 

relative alle operazioni dell' aeromobile, informazioni sulle condizioni dell' 

aerodromo 

- controllo del traffico d' aerodromo: ordine di priorità per gli aeromobili in 

arrivo e partenza, controllo degli aeromobili in arrivo e partenza, 

categorizzazione degli aeromobili in funzione della turbolenza meccanica e 

aumento della separazione longitudinale, autorizzazioni per il VFR speciale 

Servizio di Informazioni di Volo e Servizio di Allerta 

- servizio di informazioni al volo 

- servizio di allerta 

X x x x x x 

010 07 03 06 Uso del Radar nei Servizi di Controllo del Traffico Aereo 

- servizi generali: limitazioni nell' uso del radar, procedure di identificazione 

(solo contatto e identificazione radar), informazioni di posizione, radar 

vectoring 

- uso del radar nel servizio di controllo del traffico aereo 

X x x x x 

010 08 00 00 SERVIZIO DI INFORMAZIONI AERONAUTICHE 

(basato sull'Annesso 15) 

X x x x x x 

010 08 01 00 Annesso 15 

- definizioni essenziali 


x x x x x x 

010 09 00 00 AERODROMI (basato sull' Annesso 14,Vol . 1 e 2) x x x x x x 

010 09 01 00 - Annesso 14 

- definizioni 

x x x x x x 

010 09 01 01 Dati relativi all'aerodromo: 

- condizioni delle aree di rullaggio e servizi correlati 

x x x x x x 

010 09 01 02 Aiuti visivi alla navigazione 

- indicatori e dispositivi di segnalazione 

- evidenziazioni 

- luci 

- segnali 

- dispositivi di segnalazione di posizione 

x x x x x x 

010 09 01 03 Aiuti visivi per segnalare gli ostacoli 

- evidenziazione degli oggetti 

- luci di posizione sugli oggetti 

x x x x x x 

010 09 01 04 Aiuti visivi per la denotazione delle aree vietate x x x x x x 

010 09 01 05 Servizi d'emergenza e altri servizi 

- servizi antincendio e di salvataggio 

- servizi di controllo delle aree di parcheggio 

- servizi di rifornimento e assistenza per gli aeromobili a terra 

x x x x x x 

010 09 01 06 Appendice A all'Annesso 14 

- calcolo delle distanze dichiarate 

- area di operazione del radioaltimetro 

- sistema di luci per l'avvicinamento 

x x x x x x 

2-J-6




010 10 00 00 FACILITAZIONI (basato sull'Annesso 9) 

- definizioni 

x x x x x x 

010 10 01 00 Entrata e uscita degli aeromobili 

- descrizione, scopo ed utilizzo dei documenti degli aeromobili: dichiarazione 

generale 

x x x x x x 

010 10 02 00 Entrata e uscita delle persone con i loro bagagli 

- pratiche di entrata per gli equipaggi ed altre persone addette alle operazioni 

x x x x x x 

010 11 00 00 RICERCA E SALVATAGGIO (basato sull'Annesso 12) x x x x x x 

010 11 01 00 Annesso 12 

- definizioni 

x x x x x x 

010 11 01 01 Organizzazione 

- sedi e servizi forniti dal servizio SAR 

- sedi delle regioni SAR 

- sedi e designazione delle unità di servizio SAR 

x x x x x x 

010 11 01 02 Cooperazione 

- cooperazione tra Stati 

- cooperazione con altri servizi 

x x x x x x 

010 11 01 03 Procedure operative 

- procedure per il pilota responsabile sul luogo di un incidente 

- procedure per un pilota responsabile che intercetta una trasmissione 

d'emergenza 

- segnalazioni di ricerca e salvataggio 

x x x x x x 

010 11 01 04 Segnali di ricerca e salvataggio 

- segnali con l' aeromobile a terra 

- segnalazioni in codice terra/aria 

- segnali aria/terra 

x x x x x x 

010 12 00 00 SICUREZZA (basato sull'Annesso 17) x x x x 

010 12 01 00 Annesso 17 x x x x 

010 12 01 01 Generalità: 

- scopi ed obiettivi 

x x x x 

010 12 01 02 Organizzazione 

- cooperazione e coordinamento 

x x x x 

010 12 01 03 Operatori: programma di sicurezza per operatori x x x x 

2-J-7




010 13 00 00 INVESTIGAZIONI SUGLI INCIDENTI AEREI 

(basato sull'Annesso 13) 

x x x x x x 

010 13 01 00 Annesso 13 

- definizioni 


x x x x 

010 14 00 00 JAR-FCL x x x x x x 

010 15 00 00 LEGGI NAZIONALI x x x x x x 

010 15 01 00 Leggi nazionali e differenze significative rispetto agli Annessi dell'ICAO e 

alle JAR 

x x x x x x 

2-J-8




020 00 00 00 NOZIONI GENERALI SUGLI AEROMOBILI x x x x x x 

021 00 00 00 STRUTTURA E IMPIANTI, SISTEMA ELETTRICO, GRUPPO 

MOTOPROPULSORE, EQUIPAGGIAMENTO D' EMERGENZA – 

VELIVOLI 

x x 


MOTOPROPULSORE, EQUIPAGGIAMENTO D' EMERGENZA - 

ELICOTTERI 

x x 


MOTOPROPULSORE, EQUIPAGGIAMENTO D' EMERGENZA – 

AEROMOBILI 

x x 

021 01 00 00 STRUTTURA E IMPIANTI x x x x 

021 01 01 00 Fusoliera 

-tipo di costruzione 

-elementi strutturali e materiali 

-tensioni 

x x 

021 01 02 00 Finestre della cabina di pilotaggio e della cabina passeggeri 

-costruzione (vetro a strati) 

-limitazioni strutturali 

x x 

021 01 03 00 Ali 

- tipo di costruzione 

- elementi strutturali e materiali 

- alleggerimenti della tensione dei motori ecc. 

- tensioni 

- 

021 01 04 00 Superfici di stabilizzazione 

- superfici orizzontali, verticali e a V 

- materiali impiegati 

- sforzi 

- vibrazioni armoniche ("flutter") 

- sistemi di compensazione 

- mach trim 

021 01 05 00 Carrello d'atterraggio 

2-J-9 

x x 

• 

x x 

• 

x x 

021 01 05 00 

- tipi 

- costruzione 

- dispositivi di bloccaggio e sistemi di estensione d'emergenza 

- dispositivi di prevenzione della retrazione accidentale 

- posizione, indicatori e luci di movimento 

- carrello guida anteriore 

- ruote e gomme (costruzione, limitazioni) 

- sistema frenante 

- costruzione 

- freni di parcheggio 

- tecnica d'impiego dell' anti-skid 

- tecnica d'impiego dei sistemi autofrenanti 

- manovra, indicazioni e sistemi di allarme 

Comandi di volo (costruzione e manovra) x x 

021 01 06 01 - Comandi principali 

x x 

- elevatore, alettoni e timone di direzione 

- trim 

- sistemi di trasmissione dei comandi ( meccanica, idraulica, elettrica, fly-bywire) 

- manovra, indicatori, dispositivi di avviso e controllo 

- forze da trasmettere




021 01 06 02 Comandi secondari 

- dispositivi di aumento della portanza, flap 

- dispositivi di diminuzione della portanza, freni aerodinamici 

- elevatori ad escursione variabile 

- sistemi di trasmissione del comando ( meccanica, idraulica, elettrica, fly-bywire) 

- manovra, indicatori, dispositivi di allarme 

- situazioni pericolose e potenziali avarie 

x x 

021 01 07 00 Impianti idraulici x x 

021 01 07 01 Principi basilari di idrodinamica 

x x 

- fluidi idraulici 

- schema tipico di costruzione e funzionamento degli impianti idraulici 

021 01 07 02 Sistemi idraulici 

021 01 08 00 

- principali, di riserva (stand-by) e di emergenza 

- manovra, indicatori e sistemai di allarme 

- sistemi di ausilio degli impianti principali 

Sistemi mossi da aria forzata (motoria a pistoni solamente) x x x x 

021 01 08 01 Sistemi pneumatici 

x x 

- fonti di potenza 

- schema basico di un impianto pneumatico 

021 01 08 02 Sistema del condizionamento d'aria 

- riscaldamento e raffreddamento 

- costruzione, funzionamento e comandi 

021 01 08 03 Pressurizzazione 

- altitudine in cabina, massima pressione differenziale dell'altitudine di cabina 

- zone pressurizzate del velivolo 

- manovra e indicazioni 

- dispositivi di sicurezza e sistemi di allarme 

- decompressione rapida, avvisi di eccessiva altitudine della cabina 

- procedure di emergenza 

021 01 08 04 Sistemi antighiaccio 

- sistema pneumatico di sghiacciamento del bordo d' entrata delle superfici di 

comando 

- schema costruttivo basico 


- avvio/cicli di funzionamento del sistema antighiaccio 

2-J-10 

x x 

x x 

x x 

x x X x 

021 01 09 00 Sistemi alimentati ad aria forzata (turboelica e reattori) x x X x 


- fonti di potenza 

- schema basico di costruzione 

- avarie potenziali, sistemi di allarme 

- manovra, indicatori, sistemi di allarme 

- sistemi operati pneumaticamente 

x x 

021 01 09 02 Sistemi di condizionamento dell' aria 

x x 

- costruzione, funzionamento, manovra, indicatori e dispositivi di allarme 


- regolazione della temperatura 

- automatico e manuale 

- ventilazione con aria esterna 

- schema basico costruttivo


021 01 09 03 Sistemi antighiaccio 

- superfici delle ali e dei comandi, rotori, gruppo moto propulsore, prese 

d'aria, finestrini 

- schema costruttivo, avvio e limiti operativi, cicli di funzionamento, 

procedure operative 

- sistemi di avviso di formazione di ghiaccio 

021 01 09 04 Pressurizzazione 

2-J-11 



x x x x 

x x 

021 01 10 00 

- altitudine in cabina, massima pressione differenziale dell' altitudine di cabina 

- zone pressurizzate del velivolo 

- manovra e indicazioni 

- dispositivi di sicurezza e sistemi di allarme 

- decompressione rapida, avvisi di eccessiva altitudine della cabina 

- procedure di emergenza 

Sistemi di rimozione e prevenzione del ghiaccio non-pneumatici x x x x 

021 01 10 01 Schema costruttivo, funzionamento e procedure per: 

- prese d'aria 

- eliche 

- eliche/rotori 

- pitot, prese statiche e dispositivi di avviso dello stallo 

- finestrini 

- impianti a trasudazione 

- sistemi a liquido repellente 

x x x x 

021 01 11 00 Impianto carburante x x 

021 01 11 01 Serbatoi 

- componenti e tipi 

- disposizione dei serbatoi su mono e plurimotore 

- sequenza e tipi di rifornimento 

- carburante non consumabile 

x x 

021 01 11 02 Alimentazione del carburante 

x x 

021 01 11 03 

- per gravità e a pressione 

- alimentazione incrociata (crossfeed) 

- costruzione schematica 

Sistema di scarico rapido del carburante x x 

021 01 11 04 Sistemi di controllo e supervisione dell'impianto di carburante 

x x 

021 02 00 00 

- procedure operative, indicatori, sistemi di allarme 

- procedure operative, sequenze di cambio del serbatoio 

- aste di misurazione 

IMPIANTI ELETTRICI x x x x x x 

021 02 01 00 Corrente continua (DC) (ATPL e CPL) 

Corrente continua e alternata (DC/AC) (IR) 


x x x x x x 

- circuiti elettrici 

- voltaggio, corrente, resistenza 

- legge di Ohm 

- resistori 

- la resistenza in funzione della temperatura 

- potenza elettrica, lavoro elettrico 

- fusibili (funzione, tipo e procedure operative) 

- campo elettrico 

- condensatori (funzione) 

021 02 01 02 Accumulatori di corrente 

- tipi, caratteristiche 

- capacità 

- uso 

- pericoli 

x x x x x x


021 02 01 03 Magnetismo 

- magnetismo permanente 

- elettromagnetismo 

- relay, interruttori automatici (breakers), solenoidi (principi, funzione e 

applicazioni 

- potenza elettromagnetica 

- induzione elettromagnetica 

021 02 01 04 Generatori 

- alternatori: 

- principi di funzionamento, funzione e applicazioni 

- dispositivi di controllo 

- regolazione, controllo e protezione 

- modi di eccitamento 

- starter generatori 

021 02 01 05 Distribuzione 

2-J-12 



x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

021 02 01 06 

- barre di distribuzione (bus) 

- controllo degli strumenti di volo/sistemi elettrici: 

- amperometro, voltmetro 

- avvisi 

- utenze elettriche 

- DC distribuzione della corrente continua 

- schema costruttivo, procedure operative e sistemi di supervisione 

- schemi elementari di circuiti di commutazione 

Inverter (applicazioni) x x x x x x 

021 02 01 07 La struttura dell' aeromobile come conduttore elettrico x x x x 

021 02 02 00 Corrente alternata (AC) x x x x 


x x x x 

- corrente alternata monofase e plurifase AC 

- frequenza 

- slittamento di fase 

- componenti AC 

021 02 02 02 Generatori 

- generatori trifase 

- generatori senza spazzole (brushless) (costruzione e procedure operative) 

- prese di moto dei generatori: 

- prese di moto a giri costanti 

- prese di moto integrate 

021 02 02 03 Distribuzione della corrente alternata (AC) 

- schema costruttivo, manovra e controllo 

- circuiti di protezione, operazioni in parallelo con generatori di AC 

021 02 02 04 Trasformatori 

- funzione 

- tipi e applicazioni 

021 02 02 05 Motori sincroni e asincroni 


- applicazioni 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x




021 02 02 06 Trasformatori/rettificatori x x x x 

021 02 03 00 Semiconduttori 

x x x x 

021 02 04 00 

- proprietà dei semiconduttori 

- resistori semiconduttori (proprietà e applicazioni) 

- rettificatori (funzione e applicazioni) 

- transistor (funzione e applicazioni) 

- diodi (funzione e applicazioni) 

Conoscenze basiche dei computers x x x x 

021 02 04 01 Circuiti logici x x x x 

021 02 04 02 Simboli logici x x x x 

021 02 04 03 Circuiti di commutazione e simboli logici x x x x 

021 02 05 00 Teoria basica della propagazione delle onde radio x x x x x x 

021 02 05 01 Principi fondamentali 

x x x x x x 

- onde elettromagnetiche 

- onde: lunghezza, ampiezza, angolo di fase, frequenza 

- bande di frequenza, bande laterali, bande laterali singole 

- caratteristiche degli impulsi 

- onda portante, modulazione e demodulazione 

- tipi di modulazione ( ampiezza,. Frequenza, impulsi, multiplex) 

- oscillografi 

021 02 05 02 Antenne 

- caratteristiche 

- polarizzazione 

- tipi di antenna 

021 02 05 03 Propagazione delle onde elettromagnetiche 

2-J-13 

x x x x x x 

x x x x x x 

021 03 00 00 

- onde di terra 

- onde nello spazio 

- propagazione in relazione alla banda di frequenza 

- rivelatore di frequenza (MUF) 

- dissolvimento (fading) 

- fattori che influenzano la propagazione (riflessione, assorbimento, 

interferenze, crepuscolo, linee di costa, montagne, statiche) 

GRUPPO MOTOPROPULSORE x x x x 

021 03 01 00 Motore a pistoni x x x x 


x x x x 

- disegni tipici 

- principio del motore a 4 tempi a combustione interna 

- componenti meccaniche 

021 03 01 02 Sistema di lubrificazione 

- funzione 


- strumenti e di indicazione 

- lubrificanti 

021 03 01 03 Raffreddamento ad aria 

- sistemi di controllo 

- temperatura delle testate dei cilindri 

- flabelli di raffreddamento (cowl flap) 

x x x x 

x x x x


021 03 01 04 Accensione 

- costruzione schematica e funzione 

- tipi di accensione 

- controllo dei magneti 


- carburatore ( costruzione procedure operative e operativi,ghiaccio al 

carburatore) 

- alimentazione a iniezione (costruzione e procedure operative) 

- aria alternata 

021 03 01 06 Prestazioni del motore 

- pressione/altitudine di pressione 

- prestazioni in funzione della pressione e della temperatura 

021 03 01 07 Dispositivi di incremento della potenza 

- turbocompressori, supercompressori (schemi costruttive ed effetti sulle 

prestazioni del motore) 

021 03 01 08 Carburante 

- tipi, gradi 

- caratteristiche di detonazione, numero di ottani 

- codici di colorazione 

- additivi 

- contenuto di acqua, formazione di ghiaccio 

- densità del carburante 

- carburanti alternati, differenze nelle specificazioni, limitazioni 

021 03 01 09 Miscela 

- miscela ricca e povera 

- potenza massima e impostazione della miscela economica 

021 03 01 10 Elica 

- elica a passo fisso e passo variabile 

- principi operativi delle eliche su aeroplani monomotore plurimotore 

- controllo dell'elica 

- efficienza dell' elica in funzione della velocità 

- protezione dell' aeromobile e del motore (operazioni con l'elica: a terra e in 

volo, limiti di escursione del passo dell'elica) 

021 03 01 11 Procedure operative del motore 

- impostazione della potenza, escursione della potenza 

- regolazione della miscela 

- limiti operativi 

021 03 01 12 Criteri operativi 

2-J-14 



x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x 

x x x x 

x x x x 

021 03 02 00 

- giri massimi e minimi 

- vibrazioni (indotte) e numero critico di giri al minuto 

- procedure operative in caso di mancato avviamento, anomalie in corso di 

riscaldamento e in volo 


Motori a turbina x x x x 

021 03 02 01 Principi operativi x x x x


021 03 02 02 Tipi di costruzione 

- centrifuga 

- a flusso assiale 

- a turbina libera 

- a turbina monoassiale 

- turboelica 

- turbojet 

- tubofan 

2-J-15 



x x x x 

021 03 03 00 Elementi costruttivi del motore e reazione x x x 

021 03 03 01 Presa d'ara 

x x x x 

- funzione 

021 03 03 02 Compressore 

- funzione 

- costruzione e modi operativi 

- effetti dei danni 

- pompaggio e stallo del compressore (causa e prevenzione) 

- caratteristiche del compressore 

021 03 03 03 Diffusore 

- funzione 

021 03 03 04 Camera di combustione 

- funzione, tipi e principi di funzionamento 

- ratei di miscelazione 

- iniettori di carburante 

- carico termico 

021 03 03 05 Turbina 

- funzione, tipi e principi di funzionamento 

- stress meccanico e termico 

- effetti dei danni 

- controllo della temperatura dei gas di scarico 

021 03 03 06 Cono di scarico 

• 

• 

• 

• 

• 

• 

• 

• 

• 

• 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x 

021 03 03 07 

- funzione 

- tipi 

- dispositivi di silenziamento 

Pressione, temperatura e flusso d' aria in un motore a turbina x x x x 

021 03 03 08 Inversione di spinta (reverse) 

x x 

- funzione, tipi e modi operativi 

- grado di efficienza 

- uso e controllo 

021 03 03 09 Prestazioni e aumento di spinta 

- iniezione di acqua, principi operativi 

- procedure operative e di controllo 

021 03 03 10 Aria spillata (bleed air) 

- effetti ed uso della bleed air sulla spinta, sulla temperatura dei gas di scarico, 

sui giri e sul rateo di pressione 

- procedure per l'impiego di bleed air ed effetti sulle prestazioni 

021 03 03 11 Scatola della presa di moto dei motori ausiliari 

- funzione 

x x 

x x x 

x x x x 

• 

• 

x




021 03 04 00 Impianti del motore x x x x 

021 03 04 01 Accensione 

x x x x 

- funzione, tipi, componenti, operazioni, aspetti della sicurezza 

021 03 04 02 Motorino di avviamento 

- funzione, tipi, costruzione e procedure operative 

- controllo e monitoraggio 

- autosostenimento e velocità minima 

021 03 04 03 Malfunzionamenti alla messa in moto 

- cause e prevenzione 

021 03 04 04 Impianto carburante 

- costruzione, componenti 

- procedure operative e controllo 

- malfunzionamenti 

021 03 04 05 Lubrificazione 

2-J-16 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

021 03 04 06 

- costruzione, componenti 

- procedure operative e controllo 


Carburante 

- effetti della temperatura 

- impurità 

- additivi 

x x x x 

021 03 04 07 Spinta 

- formula della spinta 

- motore a potenza normalizzata ("flat rated") 

- spinta in funzione della velocità all'aria, densità dell'aria, pressione, temp. e 

RPM 

x x 

021 03 04 08 Gruppo motopropulsore e controlli x x x x 

021 03 04 09 Potenza 

x x 

021 03 05 00 

- motori power sharing 

- funzione della densità 

- motore a potenza normalizzata ("flat rated") 

Motore ausiliario (Auxiliary power unit APU) x x x x 


x x x x 

- funzioni, tipi 

- localizzazione 

- procedure operative e di controllo 

021 03 05 02 Turbine ad aria forzata 

x x 

021 04 00 00 

- funzione 

EQUIPAGGIAMENTO DI EMERGENZA x x x x 

021 04 01 00 Porte e uscite di emergenza 

x x x x 

- accessibilità 

- operazioni normali e d'emergenza 

- segnali di evidenziazione 

- segnali di identificazione del percorso per l' uscita di emergenza sul 

pavimento 

- uscite di emergenza per l' equipaggio 

- scivoli per l'evacuazione, uso normale o come zattere o dispositivi 

galleggianti 

• 

•


021 04 02 00 Rivelatori di fumo 

- localizzazione, indicatori, test di funzionamento 

021 04 03 00 Rivelatori di fuoco 

- localizzazione, sistema di avviso, test di funzionamento 

021 04 04 00 Equipaggiamento antincendio 

- localizzazione, operazioni, contenuti, strumenti di controllo, test di 

funzionamento 

021 04 05 00 Equipaggiamenti per l'ossigeno 

- principi operativi 

- dispositivi di protezione e sorveglianza 

- esercitazioni pratiche, uso dell' equipaggiamento in caso di decompressione 

rapida 

- comparazione tra flussi continui e flussi a domanda 

- generatori di ossigeno 

- pericoli connessi con l'uso dell'ossigeno, misure di sicurezza 

021 04 06 00 Equipaggiamento di emergenza 

- estintori portatili, a mano 

- maschere da fumo, casco antifumo 

- sistemi portatili per l'ossigeno 

- radio emittente di emergenza, trasmettitore 

- salvagenti personali e zattere 

- torce da tasca, illuminazione d'emergenza 

- megafono 

- ascia 

- guanti ignifughi 

- sistemi di galleggiamento d'emergenza 

2-J-17 



x x x x 

• 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x 

• 

x 

x x 

021 05 00 00 STRUTTURA E IMPIANTI – Elicottero x x 

021 05 01 00 Configurazione dell'elicottero 

x x 

021 05 02 00 

- rotore singolo 

- rotori in tandem 

- rotori coassiali 

- rotori affiancati 

Rotori e controlli x x 

021 05 02 01 Sistemi di controllo 

x x 

- tipi 

- componenti 

- adattamenti 

- controlli primari (ciclico, collettivo, direzionale) 

021 05 02 02 Rotori principali 

- tipi 

- componenti 

- materiali 

021 05 02 03 Rotori di coda/Notar 

- tipi 

- componenti 

- materiale 

x x 

x x


021 05 02 04 Pale 

- tipi 

- sezioni 

- costruzione 

- materiale 

- adattamenti 

021 05 02 05 Superfici di controllo 

- verticale orizzontale 

- costruzione 

- materiale 

021 05 03 00 Fusoliera 

- tipi di costruzione 

- componenti strutturali, materiali, limitazioni 

021 05 04 00 Cabina di pilotaggio e passeggeri 

- costruzione 

- limitazioni strutturali 

021 05 05 00 Carrello d'atterraggio 

2-J-18 



x x 

x x 

x x 

x x 

x x 

021 05 06 00 

- tipi, p.e galleggianti, slitte, ruote, ecc. 

- costruzione 

- dispositivi di bloccaggio e sistemi per l'estensione d'emergenza 

- dispositivi di prevenzione di retrazione accidentale 

- lici e indicatori di movimento e di posizione 

- ruote e gomme 

- sistema frenante: 

- costruzione 

- freno di parcheggio 

- procedure operative, indicatori e sistemi di allarme 

Sistemi di trasmisiioone x x 

021 05 06 01 Alberi di trasmissione di moto 

x x 

- tipi 

- componenti 

- materiale 

021 05 06 02 Scatole degli ingranaggi 

- tipi 

- costruzione 

- materiali 

- lubrificazione 

- indicatori 

021 05 06 03 Ingaggi (Clutch) 

- tipi 

- componenti 

021 05 06 04 Rotazione libera 

- tipi 

- componenti 

021 05 07 00 Freno del rotore 

- componenti 

- costruzione 

x x 

x x 

x x 

x x


021 05 08 00 Ispezione 

2-J-19 



x x 

021 05 09 00 

- vibrazione 

- bilanciamento 

- allineamento 

Idraulica x x 

021 05 09 01 Principi fondamentali di idromeccanica 

x x 

- liquidi idraulici 

- schema basico di costruzione e funzionamento di un impianto idraulico 

021 05 09 02 Sistemi idraulici 

x x 

021 05 10 00 

- stato di allerta (stand-by) dell'uomo e sistemi d'emergenza 

- procedure operative, indicatori, sistemi di allarme 

- sistemi complementari (ancillary) 

- sistemi ausiliari 

Sistemi azionati ad aria x x 


x x 

- sorgenti della potenza 


- avarie potenziali, dispositivi di sicurezza 

- procedure operative, indicatori e sistemi d'allarme 

- impianti operati pneumaticamente 

021 05 10 02 Sistema di condizionamento ad aria 

- costruzione, funzionamento, procedure operative, indicatori e sistemi 

d'allarme 


- regolazione della temperatura, manuale e eautomatica 

- ventilazione ad aria forzata 

021 05 11 00 Sistemi di prevenzione del ghiaccio e di sghiacciamento 

x x 

x x 

021 05 12 00 

- costruzione schematica, funzionamento e procedure operative di: 

- presa d'aria 

- rotori (rotori principali) 

- pitot, prese d'aria statica 

- parabrezza 

- superfici di controllo (stabilizzatore orizzontale) 

- sistema ripulsione della pioggia 

- sistemi di avviso di formazione di ghiaccio 

Sistema di carburazione x x 

021 05 12 01 Serbatoi del carburante (principale e ausiliario) 

x x 

- componenti strutturali e tipi 

- disposizione dei serbatoi su elicotteri monomotori e plurimotori 

- sequenza e tipi di rifornimento 

- carburante non usabile 

- resistenza agli urti 


x x 

021 05 12 03 

- alimentazione a gravità e a pressione 

- alimentazione incrociata 


Sistema di scarico rapido del carburante x x


021 05 12 04 Sistema di controllo dell'impianto carburante 

2-J-20 



x x 

022 00 00 00 

- procedure operative, indicatori e sistemi di allarme 

- amministrazione del carbvurante (sequenza di alimentazione dai serbatoi e 

commutazione) 

- aste di misurazione 

STRUMENTAZIONE – VELIVOLI x x 

STRUMENTAZIONE – AEROMOBILII x x 

STRUMENTAZIONE – ELICOTTERI x x 

022 01 00 00 STRUMENTI DI VOLO x x x x x x 

022 01 01 00 Strumenti di elaborazione dei dati dell'aria x x x x x x 

022 01 01 01 Pitot e sistema statico 

x x x x x x 

- tubo di pitot, costruzione e principi operativi 

- sorgente della pressione statica 


- riscaldamento 

- pressione statica alternata 

022 01 01 02 Altimetro 

- tubo di pitot, costruzione e principi operativi 

- quadrante di presentazione dati e regolaggio 

- errori 

- tavole di correzione 

- tolleranze 

022 01 01 03 Indicatore della velocità 

- costruzione e principi operativi 

- indicatori di velocità (IAS) 

- significato degli archi colorati 

- indicatori di velocità massima, lancetta della Vmo/Mmo 

- errori 

022 01 01 04 Indicatori di Mach 

- formula del numero di Mach 


- quadrante di presentazione dati 

- tipi 

- errori 

022 01 01 05 Variometro (VSI) 

- aneroide e istantaneo VSI (IVSI) 


- quadrante di presentazione dati (display) 

022 01 0 06 Air Data Computer (ADC) 


- dati in entrata ed in uscita, segnali 

- uso dei dati in uscita 

- diagrammi a blocchi 

- sistemi di controllo 

x x x x x 

x x x x x x 

x 

x x x x x x 

x x x




022 01 02 00 Strumenti giroscopici x x x x x x 

022 01 02 01 Elementi fondamentali dei giroscopi 

x x x x x x 

- Teoria delle forze giroscopiche (stabilità e precessione) 

- tipi, costruzione e principi operativi: 

- giroscopio verticale 

- girodirezionale 


- giroscopio ad una libertà di movimento 

- giroscopio a laser 

- deriva apparente 

- deriva casuale 

- snodi di montaggio 

- tipi di presa di moto, controllo 

022 01 02 02 Girodirezionale 


022 01 02 03 Girodirezionale asservito 


- componenti 

- montaggio e modi operativi 

- errori in accelerazione e in virata 

- applicazioni, uso delle indicazioni 

022 01 02 04 Indicatore di assetto (giroscopio verticale) 


- tipi di quadranti (display) 

- errori in accelerazione e in virata 


022 01 02 05 Indicatore di banco e della velocità angolare (rate gyro) 


- tipi di quadrante di presentazione dati 

- errori in applicazione 

- applicazione, uso delle indicazioni 

- coordinatore di virata 

022 01 02 06 Piattaforme giroscopiche stabilizzate (gimballed platform) 

- tipi in uso 

- accelerometri, sistemi di misurazione 


- allineamento della piattaforma 


022 01 02 07 Installazioni fisse (sistemi di ancoraggio) 


- tipi in uso 

- segnali in entrata 


022 01 03 00 Bussola magnetica 


- errori (deviazioni, effetto dell'inclinazione) 

022 01 04 00 Radioaltimetro 

- componenti 

- banda di frequenza 


- quadrante di presentazione dati 

- errori 

2-J-21 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x 

x x x 

x x x x x x 

x x x x x x


022 01 05 00 Sistemi di strumenti di volo elettronici (EFIS) 

- tipo di quadranti che presentano i dati 

- dati in entrata 

- pannello di controllo, quadrante di presentazione dati 

- esempio di una tipica installazione su un aeromobile 

022 01 06 00 Sistemi di amministrazione del volo (Flight Managment System - FMS) 

2-J-22 



x x x x x x 

x x x 

022 02 00 00 

- principi generali 

- dati in entrata e in uscita 

SISTEMI DI CONTROLLO AUTOMATICO DEL VOLO x x x x x x 

022 02 01 00 Sistema automatico di guida del volo (Flight Director) 

x x x x x x 

- funzioni ed applicazioni 

- diagramma a blocchi, componenti 


- sistema di impostazione delle varie fasi di volo 

- modi di comando (barre) 

- indicatori di modo 

- sistema di controllo 

- limitazioni, restrizioni operative 

022 02 02 00 Autopilota 

- funzioni e applicazioni 

- tipi (differenti assi) 


- comandi assetto laterale 

- comandi assetto longitudinale 

- comandi combinati 

- autoland, sequenza delle operazioni 

- concetti di realizzazione dei sistemi per autoland, riattaccata, avaria passiva, 

avaria operativa (ridondanza) 

- modi di controllo 

- segnalazioni di interfacciamento con le superfici di controllo 

- operazioni e programmazione delle varie fasi di volo 

- controllo del sistema 


022 02 03 00 Protezione dell'inviluppo di volo 

- funzione 

- dati in entrata, segnali 

- dati in uscita, segnali 


022 02 04 00 Smorzatore d' imbardata (Yaw Dumper) 

Sistema per aumentare la stabilità 

- funzione 


- segnali d'interfacciamento con lo stabilizzatore verticale 

022 02 05 00 Trim longitudinale automatico 

- funzione 



- stabilizzatore orizzontale, aletta attuatrice del trim 

- sistema di controllo, sicurezza delle operazioni 

x x x 

• 

• 

• 

• 

x 

• 

• 

x x x 

x x x 

x 

• 

x 

x 

• 

• 

x x x


022 02 06 00 Calcolo della spinta 

- funzione 

- componenti 


- dati in uscita, segnali 


022 02 07 00 Automanetta 

2-J-23 


Atpl 

x 

Cpl Ir Atpl Cpl Ir 

022 03 00 00 

- funzione e applicazioni 



- selezione del modo automatico 

- segnale di interfacciamento del meccanismo di automanetta 

- procedure operative e programmazione delle varie fasi di volo 



EQUIPAGGIAMENTO DI ALLARME E REGISTRAZIONE x x x x 

022 03 01 00 Generalità sugli avvisi 

x x x x 

- classificazione degli avvisi 

- quadrante di presentazione dati, sistemi di indicazione 

022 03 02 00 Sistema di avviso dell'altitudine 

- funzione 


- procedure operative e controllo del sistema 

022 03 03 00 Sistemi di avviso della prossimità del suolo (GPWS) 

- funzione 



- tipi di avviso 

- controllo di integrità del sistema 

022 03 04 00 Sistema di prevenzione delle collisioni in volo (TCAS) 

- funzione 

- modalità d’allarme 

022 03 05 00 Avviso di superamento del limite di velocità 

- funzione 

- data in entrata, segnali 

- quadrante dipresentazione dati, indicatori 

- controllo di funzionalià 

- effetti sulle operazioni in caso di avaria 

022 03 06 00 Avviso di stallo 

- funzione 

- componenti di un sistema semplificato 

- diagramma a blocchi, componenti di un sistema con indicatore di angolo di 

attacco 


022 03 07 00 Registrazione dei dati di volo (FDR) 

- funzione 




022 03 08 00 Registrazione delle voci in cabina di pilotaggio (CVR) 

- funzione 



x 

x x x 

x x x 

x x x 

x 

x x 

x x x 

x x x


022 03 09 00 Avvisi di supergiri/bassi giri dei rotori e dei motori 

- funzione 

- immissione dati, segnali 

- quadranti, indicatori 

- circuiti di prova 

- effetti sull'operatività in caso di avaria 

022 04 00 00 STRUMENTI DI CONTROLLO DEL GRUPPO MOTOPROPULSORE 

E DEGLI IMPIANTI 

022 04 01 00 Misura della pressione 

- sensori 

- indicatori di pressione 


022 04 02 00 Misura della temperatura 

- sensori 

- aumento in aria forzata (RAM), correzione 

- indicatori di temperatura 


022 04 03 00 Indicatori di giri (RPM) 

- interfaccia tra il dispositivo di prelievo del segnale e lo strumento 

- indicatore di RPM, motori a pistoni e a turbina 


022 04 04 00 Misura dei consumi 

- indicatore di flusso (funzione, indicatori) 

- flussometro per linee di carburante ad alta pressione (funzione, 

indicazioni, avvisi di avaria) 

022 04 05 00 Misura del carburante 

- misura del volume/massa, unità 

- sensori per la misurazione 

- contenuto, indicatori di quantità 

- cause di indicazioni non corrette 

022 04 06 00 Torsiometro 

- indicatore, unità 


022 04 07 00 Orametro 

- presa di moto 

- indicatori 

022 04 08 00 Sistema di controllo delle vibrazioni 

- indicatore, unità 

- interfaccia con motori bypass turbofan 

- sistemi di avviso 

022 04 09 00 Sistemi di telesegnalazione 

- meccanici 

- elettrici 

022 04 10 00 Quadranti di presentazione dati per strumenti elettronici 

- EFIS 

- EICAS 

- EICAM 

022 04 11 00 Rivelazione di chip 

- indicatori 

- principi 

2-J-24 



x x 

• 

x x x x 

x x x x 

x x x 

x x x x 

• 

x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x 

x x x x 

x 

• 

x 

• 

• 

• 

x 

x 

x x 

x x



2-J-25



2-J-26




030 00 00 00 PRESTAZIONI DI VOLO E PIANIFICAZIONE x x x x x x 

031 00 00 00 MASSA E BILANCIAMENTO – VELIVOLI x x 

031 00 00 00 MASSA E BILANCIAMENTO – ELICOTTERI x x 

031 01 00 00 INTRODUZIONE ALLA MASSA E BILANCIAMENTO x x x x 

031 01 01 00 Centro di gravità x x x x 

031 01 01 01 Definizione x x x x 

031 01 01 02 Importanza della stabilità del velivolo; 

Importanza della stabilità dell’elicottero 

(cyclic stick - travel/limitation) (Elicottero) 

x x x x 

031 01 02 00 Limiti di massa e bilanciamento x x x x 

031 01 02 01 Consultazione del manuale di volo del velivolo/elicottero per: 

031 01 02 02 

- limiti del Centro di Gravità (cg) al decollo, all’atterraggio e in 

configurazione di crociera 

Carico massimo strutturale per il pavimento x x x x 

031 01 02 03 Massa massima al parcheggio e in rullaggio (velivolo) 

Massa massima in rullaggio (elicottero) 

x x x x 

031 01 02 04 Fattori che influenzano la massa massima autorizzata: 

- limitazioni strutturali 

- limitazione delle prestazioni, quali: pista disponibile per il decollo e 

l’atterraggio 

- condizioni meteo (temperatura, pressione, vento, precipitazioni); rateo di 

salita e altitudini minime necessarie per superare ostacoli in rotta; prestazioni 

richieste con un motore in avaria 

031 01 02 05 Fattori che influenzano i limiti di escursione del CG: 

- stabilità dell'aeromobile (velivolo-elicottero); efficienza delle superfici di 

comando per il controllo della massa e dei momenti di rotazione intorno 

all’asse trasversale i tutte le condizioni di volo 

- variazioni della posizione del c.g. in volo dovute al consumo del carburante, 

retrazione ed estensione del carrello d’atterraggio, all’intenzionale 

spostamento di passeggeri e merce ed al trasferimento del carburante da un 

serbatoio all’altro 

- variazioni della posizione del c.g. dovute all’estensione del flap (velivolo); 

- influenza del sollevamento e delle operazioni con carico esterno (elicottero) 

2-J-27 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

031 02 00 00 CARICAMENTO x x x x 

031 02 01 00 Terminologia x x x x 

031 02 01 01 Massa a vuoto x x x x 

031 02 01 02 Massa Base Operativa (massa a vuoto, + equipaggio + equipaggiamento 

operativo + carburante non usabile) 

x x x x 

031 02 01 03 Massa a zero carburante x x x x


031 02 01 04 Massa standard 

- equipaggio, passeggeri e bagagli 

- carburante, olio, acqua (fattori di conversione da massa in volume) 

- bagaglio a mano 

2-J-28 



x x x x 

031 02 01 05 Carico pagante (passeggeri e merci + carburante usabile) x x x x 

031 02 02 00 Controllo della massa dell'aeromobile x x x x 

031 02 02 01 Procedura (in termini generali, i dettagli non sono necessari) x x x x 

031 02 02 02 Casi in cui è richiesta la ri-verifica del peso dell' aeromobile x x x x 

031 02 02 03 Liste dell’equipaggiamento x x x x 

031 02 03 00 Procedure per determinare la documentazione relativa alla massa e 

bilanciamento del velivolo; 

Procedure per determinare la documentazione relativa alla massa e 

bilanciamento dell’elicottero 

x x x x 

031 02 03 01 Determinazione della massa a zero carburante (equipaggio, equipaggiamento 

etc.) 

x x x x 

031 02 03 02 Lasciata intenzionalmente in bianco x x x x 

031 02 03 03 Aggiungere la massa dei passeggeri e merci (incluso il bagaglio passeggeri) 

(massa standard) 

x x x x 

031 02 03 04 Aggiungere la massa del carburante x x x x 

031 02 03 05 Controllare che la massa computata non superi la massima massa ammessa 

(massa entro i limiti legali) 

x x x x 

031 02 04 00 Effetto del sovraccarico x x x x 

031 02 04 01 Velocità di decollo e di sicurezza più alte x x x x 

031 02 04 02 Distanze di decollo e atterraggio più lunghe x x x x 

031 02 04 03 Rateo di salita inferiore x x x x 

031 02 04 04 Influenza della distanza e dell’autonomia (velivolo) 

Diminuzione della distanza e dell’autonomia (elicottero) 

x x x x 

031 02 04 05 Degrado delle prestazioni con un motore in avaria x x x x 

031 02 04 06 Possibilità di danni strutturali in casi estremi x x x x 

031 03 00 00 CENTRO DI GRAVITÀ (CG) x x x x 

031 03 01 00 Basi per il calcolo del CG (documentazione della massa e bilanciamento) x x x x 

031 03 01 01 Datum 

- spiegazione del termine 

- determinazione del segno algebrico 

- uso nel calcolo del CG 

031 03 01 02 Braccio del momento 

- spiegazione del termine 

- determinazione del segno algebrico 

- uso 

x x x x 

x x x x


031 03 01 03 Momento 

- spiegazione 

- momento= massa x braccio del momento 

031 03 01 04 Espressione in percentuale della corda aerodinamica media (% MAC) x x 

2-J-29 



x x x x 

031 03 01 05 Espressione della distanza dal Datum x x 

031 03 02 00 Calcolo del CG (Velivolo) 

- longitudinale e laterale (incluso il calcolo con il computer) (Elicottero) 

031 03 02 01 Posizione del CG con massa a vuoto 

x x x x 

x x x x 

031 03 02 02 

- determinato quando l'aeromobile viene pesato 

- riporto nella documentazione dell' aeromobile del CG della massa a vuoto 

Momento del CG con l'aggiunta di carburante, carico e zavorra x x x x 

031 03 02 03 Metodi pratici di calcolo 

- computazione con metodo matematico o con il regolo apposito 

- metodo grafico 

- tabelle per il calcolo del c.g. 

031 03 02 04 Intenzionale spostamento di passeggeri e carico per l’osservanza dei limiti di 

c.g. 

x x x x 

x x 

031 03 03 00 Ancoraggio del carico x x x x 

031 03 03 01 Importanza di un adeguato ancoraggio 

- equipaggiamento del compartimento cargo e degli aeromobili cargo 

- container 

- pallet 

031 03 03 02 Effetti dello spostamento del carico 

- spostamento del CG, anche fuori limiti 

- possibili danni dovuti all' inerzia del carico in spostamento 

- effetti delle accelerazioni sul carico dell’aeromobile 

x x x 

x x x x 

031 03 04 00 Superficie di carico, carico di passaggio (running). Resistenza di carico x x x x 

032 00 00 00 PRESTAZIONI – VELIVOLO x x 

032 01 00 00 PRESTAZIONI DI VELIVOLI MONOMOTORE NON CERTIFICATI 

JAR/FAR 25 – PRESTAZIONI DI CLASSE B 

x x 

032 01 01 00 Definizione dei termini e velocità usate x x 

• 

• 

x




032 01 02 00 Prestazioni di decollo e atterraggio x x 

032 01 02 01 Effetto della massa del velivolo, vento, densità, altitudine, pendenza di pista, 

condizioni della pista 

2-J-30 

x x 

032 01 02 02 Uso del manuale dei dati di volo del velivolo x x 

032 01 03 00 Prestazioni di salita e crociera x x 

032 01 03 01 Uso dei dati di volo del velivolo x x 

032 01 03 02 Effetti della altitudine di densità e della massa del velivolo x x 

032 01 03 03 Autonomia ed effetti delle diverse potenze raccomandate x x 

032 01 03 04 Autonomia chilometrica in assenza di vento, alle diverse potenze 

raccomandate 

032 02 00 00 PRESTAZIONI DI VELIVOLI PLURIMOTORE NON CERTIFICATI 

JAR/FAR 25 - PRESTAZIONI DI CLASSE B 

x x 

x x 

032 02 01 00 Definizioni dei termini e delle velocità x x 

032 02 01 01 Ogni altro termine usato per le prestazioni dei plurimotore (032 01 01 00) x x 

032 02 02 00 Importanza del calcolo delle prestazioni x x 

032 02 02 01 Determinazione delle prestazioni in condizioni normali x x 

032 02 02 02 Effetto della massa del velivolo, vento, densità, altitudine, pendenza di pista, 

condizioni della pista 

x x 

032 02 03 00 Elementi delle prestazioni x x 

032 02 03 01 Distanze di decollo e atterraggio 

x x 

- margini di altezza sugli ostacoli in decollo 

032 02 03 02 Ratei di salita e discesa 

- effetti della potenza selezionata,velocità e configurazione del velivolo 

032 02 03 03 Altitudini di crociera e altitudine di tangenza 

x x 

x x 

032 02 03 04 

- altitudini necessarie per la crociera 

Carico utile/compromessi per aumentare l' autonomia chilometrica x x 

032 02 03 05 Velocità/economia, compromessi x x 

032 02 04 00 Uso dei grafici delle prestazioni e delle tabelle x x 

032 02 04 01 Sezione delle prestazioni nel manuale di volo x x 

032 03 00 00 PRESTAZIONI DEI VELIVOLI CERTIFICATI IN JAR/FAR 25 - 

PRESTAZIONI DI CLASSE A 

032 03 01 00 Decollo x 

x


032 03 01 01 Definizioni dei termini e delle velocità usate 

- appropriate definizioni delle velocità associate alle prestazioni di decollo, 

con 

particolare enfasi su: 

- V1: velocità di decisione in caso di avaria a un motore in decollo 

- Vr : velocità di rotazione 

- V2: velocità di sicurezza in decollo 

- appropriate definizioni delle distanze associate al decollo: 

- distanza bilanciata 

- corsa di decollo disponibile (TORA) 

- distanza di decollo disponibile (TODA) 

- distanza di accelerazione/arresto disponibile (ASDA) 

- clearways, stopways 

- limiti di massa, altitudine, temperatura 

- altre appropriate velocità: 

- VMCG 

- VMCA 

- VMU 

- VLOF 

- VMBE 

032 03 01 02 Variabili relative alla pista 

- lunghezza, pendenza, tipo di pavimentazione 

- resistenza della pista ( numero di classificazione del carico max, carico su 

ruota singola) 

032 03 01 03 Variabili relative all'aeromobile 

- massa 

- estensione del flap 

- potenze ridotte 

- aumento di V2 

- uso degli antighiaccio e dei dispositivi di sghiacciamento 

- uso delle bleed air (ECS) 

032 03 01 04 Variabili meteorologiche 

- altitudine di pressione e temperatura (density altitude, raffiche di vento, 

condizioni della superficie (acqua stagnante, neve , ghiaccio, etc) 

032 03 01 05 Velocità di decollo 

- Calcolo della V1, Vr, V2; velocità di salita iniziale, velocità di retrazione di 

carrello e flap 

032 03 01 06 Distanza di decollo 

- calcolo della distanza di decollo 

- considerazioni sull' aeromobile, sulla pista, sulle variabili meteo quando si 

calcolano distanze di decollo e velocità 

- effetti di rotazioni anticipate e posticipate rispetto alla Vr sulla distanza di 

decollo; possibilità di stallo in caso di rotazione anticipata 

032 03 02 00 Distanza di accelerazione-arresto x 

032 03 02 01 Concetto di pista bilanciata 

- ripasso delle definizioni (032 03 00 00) 

- relazione tra piste bilanciate e non bilanciate in rapporto alla V1 

2-J-31 


Atpl 

x 


x 

x 

x 

x 

x 

x


032 03 02 02 Uso delle tabelle del manuale operativo 

- calcolo della distanza di accelerazione/arresto, tempo massimo per la 

decisione, e della distanza di decelerazione e arresto 

- tempo concesso per la decisione 

- uso dei freni 

- uso dell' inversione di spinta 

- limiti di assorbimento di energia da parte del sistema dei freni 

- ritardato aumento di temperatura 

- limitazioni relative ai pneumatici 

032 03 03 00 Salita iniziale x 

032 03 03 01 Segmenti di salita 

- retrazione del carrello e del flap 

- limitazioni alla massa al decollo in funzione del rateo di salita 

032 03 03 02 Tutti i motori operativi 

- velocità di salita 

- rateo di salita 


032 03 03 03 Operazioni con un motore inoperativo 

- velocità di miglior angolo di salita 

- velocità di miglior rateo di salita 

- ratei di salita: 

- effetto della densità altimetrica sulle prestazioni di salita 

032 03 03 04 Altezza di sicurezza sopra gli ostacoli 

- salita ad altezza di sicurezza sopra gli ostacoli 

- virate per evitare ostacoli: 

- conseguenze che la virata introduce in salita 

032 03 04 00 Salita x 

032 03 04 01 Uso delle tabelle di prestazione del manuale di volo 

- influenza della massa dell'aeromobile 

- effetto del cambio dell'altitudine di densità 

- calcoli del tempo necessario per raggiungere la quota di crociera 

032 03 04 02 Velocità significative di salita 

- velocità di retrazione del flap 

- velocità normale di salita (tutti i motori operativi): 

- velocità di miglior salita 

- miglior angolo di salita 

032 03 04 03 Salita con un motore inoperativo 

- velocità di salita: 

- velocità di miglior salita 

- miglior angolo di salita 

- altezza massima di crociera 

2-J-32 


Atpl 

x 


x 

x 

x 

x 

x 

x 

x




032 03 05 00 Crociera x 

032 03 05 01 Uso delle tabelle di crociera 

- determinazione della quota di crociera 

- quota massima di crociera raggiungibile 

- incremento delle massime potenze e velocità di crociera 

032 03 05 02 Controllo della crociera 

- massima autonomia chilometrica: potenza, velocità, consumi di carburante 

- massima autonomia oraria: potenza, velocità, consumi di carburante 

- compromesso velocità/distanza per la scelta della potenza di crociera 

- scelta della potenza massima di crociera: velocità risultante, consumi 

032 03 05 03 In rotta con un motore inoperativo 

- uso delle tabelle con un motore inoperativo 

- distanza massima e di massima autonomia oraria 

- quota di tangenza con un motore in avaria: 

- potenza massima continua 

- operazioni ETOPS 

032 03 05 04 Sorvolo degli ostacoli in rotta 

- traiettoria netta di volo 

- verticale e orizzontale 

- limitazioni generali della massa 

- procedure di perdita graduale di quota (drift-down) 

032 03 05 05 In rotta – Aeromobili con tre o più motori: due motori inoperativi 

032 03 06 00 

- requisiti minimi e limitazioni 

Discesa e atterraggio x 

032 03 06 01 Uso delle tabelle di discesa 

x 

- tempo d'inizio della discesa 

- consumi in discesa 

- limiti di velocità, per esempio: 

- velocità operativa normale 

- massima velocità operativa 

- velocità di massimo rateo di planata 

- massimo rateo di discesa ( rateo di discesa della pressione di cabina) 

032 03 06 02 Massima massa all'atterraggio 

- limiti strutturali specificati dal costruttore e dalle autorità statali responsabili 

della aeronavigabilità 

032 03 06 03 Calcolo dei dati di avvicinamento e atterraggio 

- rispondenza della distanza di atterraggio della pista selezionata: 

- distanza d’atterraggio disponibile 

- calcolo della massima massa ammessa per le condizioni della pista in uso 

- calcolo della lunghezza minima di pista per la data massa dell'aeromobile 

- altri fattori: pendenza di pista, condizioni della superficie, vento, 

temperatura, altitudine densimetrica 

2-J-33 

x 

x 

x 

x 

x 

x 

x




- calcolo della massa prevista all' atterraggio 

- calcolo delle velocità di avvicinamento e atterraggio 

- calcolo degli stessi dati per gli aeroporti alternati 

- definizione dei termini e delle velocità usate: 

- VTH, di soglia pista 

- di salita dopo l' interruzione di un avvicinamento 

- di salita all’atterraggio 

- distanza di atterraggio per piste asciutte, bagnate e contaminate 

- distanza d'atterraggio necessaria 

- all' aeroporto di destinazione 

- all' aeroporto alternato 

- Atterraggio - Prestazioni di salita 

- Configurazione di atterraggio (tutti i motori operativi) 

- Configurazione di avvicinamento (un motore inoperativo) 

x 

032 03 07 00 Applicazioni pratiche del manuale delle prestazioni di un aeromobile x 

032 03 07 01 Uso del manuale delle prestazioni di un tipico turbogetto o turboelica 

x 

- calcolo della massa al decollo e all'atterraggio 

- calcolo dei dati di decollo: 

- influenza delle variabili di pista, dell'aeromobile e meteorologiche 

- calcolo delle varie velocità "V" per il decollo e l'atterraggio 

- calcolo dei fattori per la distanza di pista 

- rateo e gradiente di salita iniziale 

- margine sugli ostacoli 

- calcolo dati con avaria a un motore 

- calcolo dei dati di salita 

- ratei e gradienti di salita iniziale 

- tempo di salita 


- calcolo dati con avaria a un motore 

032 03 07 02 Calcolo dei dati di crociera 

- potenza e velocità per la massima distanza, massima autonomia e crociera 

normale 


- operazioni con un motore in avaria; avaria alla pressurizzazione, effetto di 

un'altitudine inferiore su distanza e autonomia 

- volo ETOPS 

- ulteriori considerazioni sul consumo di carburante: 

- effetto dell'altitudine e della massa dell' aeromobile 

- carburante per l'attesa, l'avvicinamento e crociera per l'alternato 

- in condizioni normali e anormali 

- dopo l' avaria ad un motore a reazione 

- dopo la decompressione 

033 00 00 00 PIANO DI VOLO E CONTROLLO DEL PIANO DI VOLO – 

VELIVOLI 

PIANO DI VOLO E CONTROLLO DEL PIANO DI VOLO - 

ELICOTTERI 

PIANO DI VOLO E CONTROLLO DEL PIANO DI VOLO - 

AEROMOBILI 

2-J-34 

x 

x x 

x x 

x x




033 01 00 00 PIANI DI VOLO PER VOLI DI NAVIGAZIONE x x x x x x 

033 01 01 00 Piano di volo operativo x x x x x x 

033 01 01 01 Selezione delle rotte, velocità, altezze (altitudini) e aeroporti alternati 

Selezione delle rotte, velocità, altezze (altitudini) e campi d'atterraggio 

alternati 

x x x x x x 

- sorvolo del terreno e margine sugli ostacoli 

- livelli di crociera appropriata alla direzione del volo 

- punti di controllo della navigazione, a vista o sedi di 

033 01 01 02 

stazione di radionavigazione 

Misura della rotta e della distanza x x x x x x 

033 01 01 03 Analisi della previsione della velocità del vento per ogni tratta x x x x x x 

033 01 01 04 Calcolo delle prue bussola, velocità al suolo e tempo in rotta ricavate dalla 

rotta vera, dalla velocità all' aria e velocità del vento 

2-J-35 

x x x x x x 

033 01 01 05 Compilazione della parte iniziale del piano di volo x x x x x x 

033 01 02 00 Piano del carburante x x x x x x 

033 01 02 01 Calcolo del consumo per tratta e del consumo totale per il volo 

- dal manuale, tabelle del flusso di carburante in salita, in 

rotta e in discesa 

- calcolo dei tempi parziali e totali in rotta 

x x x x x x 

033 01 02 02 Carburante per l'attesa o per la diversione all’alternato x x x x x x 

033 01 02 03 Riserve di carburante x x x x x x 

033 01 02 04 Carburante totale necessario per il volo x x x x x x 

033 01 02 05 Compilazione prevolo del piano del carburante x x x x x x 

033 01 03 00 Controllo dell' adesione al piano di volo in volo e ripianificazione x x x x x x 

033 01 03 01 Calcolo dei consumi in volo 

- annotazione del carburante rimanente ai punti di controllo (check-point) 

033 01 03 02 Calcolo dei consumi orari effettivi in volo 

x x x x x x 

x x x x x x 

033 01 03 03 

- comparazione tra pianificazione dei consumi e carburante presente a bordo 

Revisione degli stimati di carburante di riserva x x x x x x 

033 01 03 04 Ripianificazione in volo in caso di difficoltà 

x x x x x x 

- selezione dell' altitudine di crociera e della potenza per la nuova 

destinazione 

033 01 04 00 

- tempo di volo per la nuova destinazione 

- carburante presente a bordo, necessario e riserve 

Radio comunicazioni e radionavigazione x x x x x x 

033 01 04 01 Frequenze degli appropriati Enti di controllo e informazione di volo, 

assistenze e facilitazioni in volo, quali le stazioni meteorologiche 

x x x x x x


033 01 04 02 Radionavigazione e assistenze all'avvicinamento come appropriato: 

- tipi 

- frequenze 

- nominativi 

2-J-36 



x x x x x x 

033 02 00 00 PIANO DI VOLO ICAO x x x x x x 

033 02 01 00 Tipi di piano di volo x x x x x x 

033 02 01 01 Piano di volo ICAO 

-formato 

- informazioni incluse nel piano di volo completo 

- piani di volo ripetitivi 

x x x x x x 

033 02 02 00 Compilazione del piano di volo x x x x x x 

033 02 02 01 Informazioni per la compilazione del piano di volo ottenute da: 

- piano di volo operativo 

- piano del carburante 

- registrazioni d'archivio del' operatore per il tipo basico d'aeromobile 

- registrazioni d'archivio relative alla massa e al bilanciamento 

x x x x x x 

033 02 03 00 Presentazione del piano di volo x x x x x x 

033 02 03 01 Procedure di presentazione x x x x x x 

033 02 03 02 Ente responsabile per la elaborazione dei dati del piano di volo x x x x x x 

033 02 03 03 Requisiti stabiliti dallo Stato relativamente al tempo di presentazione del 

piano di volo 

x x x x x x 

033 02 04 00 Chiusura del piano di volo x x x x x x 

033 02 04 01 Responsabilità e procedure x x x x x x 

033 02 04 02 Ente che elabora i dati x x x x x x 

033 02 04 03 Controllo del tempo assegnato per il decollo (slot-time) x x x x x x 

033 02 05 00 Aderenza al piano di volo x x x x x x 

033 02 05 01 Tolleranze ammesse dallo Stato per i vari tipi di piano di volo x x x x x x 

033 02 05 02 Emendamento del piano di volo in volo 

- condizioni che richiedono un emendamento del piano di volo 

- procedure e responsabilità del pilota per la presentazione dell'emendamento 

in volo 

- Ente a cui inoltrare l'emendamento 

033 03 00 00 ESERCITAZIONI PER LA PREPARAZIONE DEL PIANO DI VOLO 

OPERATIVO 

x x x x x x 

x x x x x x 

033 03 01 00 Preparazione della carta x x x x x x 

033 03 01 01 Tracciamento della rotta e misura delle direzioni e distanze x x x x x x 

033 03 02 00 Piani di navigazione x x x x x x


033 03 02 01 Compilazione del piano di navigazione con l'uso di: 

2-J-37 



x x x x x x 

033 03 03 00 

- rotta e distanze ricavate dalla carta 

- velocità del vento come ottenute 

- velocità vera come appropriato 

Piani del carburante semplificati x x x x x x 

033 03 03 01 Completamento del piano di volo mediante annotazione di: 

- carburante usato per ogni tratta 

- carburante residuo alla fine di ogni tratta 

- autonomia, basata sulla rimanenza di carburante e sul consumo orario 

previsto, alla fine di ogni tratta 

x x x x x x 

033 03 04 00 Pratica di pianificazione di navigazione radioguidata x x x x x x 

033 03 04 01 Comunicazioni 

- frequenze e nominativi degli Enti di controllo e di informazione, e delle 

assistenze al volo, quali le informazioni meteo 

033 03 04 02 Assistenze alla navigazione 

x x x x x x 

x x x x x x 

033 04 00 00 

- frequenze e nominativi delle radioassistenze, come appropriato 

PIANI DI VOLO IFR (IN AEROVIE) x x x x 

033 04 01 00 Considerazioni meteorologiche x x x x 

033 04 01 01 Analisi delle condizioni meteo sulle possibili rotte x x x x 

033 04 01 02 Analisi del vento in quota sulle rotte previste x x x x 

033 04 01 03 Analisi delle previsioni meteo all'aerodromo d’arrivo ed al possibile alternato x x x x 

033 04 02 00 Selezione delle rotte per la destinazione e alternati x x x x 

033 04 02 01 Aerovie preferenziali x x x x 

033 04 02 02 Estrazione di rotte e distanze dalla carte RAD/NAV x x x x 

033 04 02 03 Frequenze e nominativi delle radioassistenze in rotta x x x x 

033 04 02 04 Altitudini minime in rotta, altitudini minime di attraversamento e nelle zone di 

arrivo 

x x x x 

033 04 02 05 Rotte standard di partenza (SID) e di arrivo (STAR) x x x x 

033 04 03 00 Compiti generali legati alla preparazione del piano di volo x x x x 

033 04 03 01 Controllo dell'AIP e dei NOTAM per le più recenti informazioni sugli 

aerodromi e in rotta 

x x x x 

033 04 03 02 Selezione delle altitudini o dei livelli di volo per ogni tratta della rotta x x x x 

033 04 03 03 Applicazioni delle correzioni di velocità e di deriva per ciascuna tratta della 

rotta 

x x x x




033 04 03 04 Calcolo dei tempi parziali in rotta e per l'alternato; calcolo del tempo totale x x x 

033 04 03 05 Completamento del piano del carburante x x x x 

033 04 03 06 Studio preliminare delle procedure dei minimi di avvicinamento a 

destinazione e all'alternato 

2-J-38 

x x x x 

033 04 03 07 Compilazione e presentazione del piano di volo ATC x x x x 

033 05 00 00 PIANO DI VOLO PER VELIVOLI A REAZIONE (Considerazioni 

aggiuntive) – JAR OPS 1 

033 05 01 00 Aspetti specifici legati ai velivoli a reazione (piani di volo avanzati) x 

033 05 01 01 Piano del carburante 

- carburante per situazioni imprevedibili (contingency) in rotta 

- destinazione, attesa e diversione sull'alternato 

- riserve particolari per le isole 

- importanza della scelta di altitudine nelle pianificazione della diversione 

all'alternato 

- uso delle tabelle di prestazione per requisiti e pianificazione del carburante 

per la salita, crociera e discesa 

- requisiti per le riserve minime 

- influenza sul CG del consumo di carburante 

033 05 01 02 Calcolo del punto critico (CP), punto di egual tempo (PET), punto di non 

ritorno (PNR) e punto di ritorno sicuro (PSR) 

033 05 02 00 Piani di volo computerizzati x 

033 05 02 01 Principi generali dei sistemi attualmente in uso 

- vantaggi 

- inconvenienti e limitazioni 

033 06 00 00 COMPILAZIONE PRATICA DI UN "PIANO DI VOLO" 

(piano di volo, annotazioni sul piano di volo, piano di volo ATC, ecc.) 

x 

x 

x 

x 

x x x x x x 

033 06 01 00 Estrazione dei dati x x x x x x 

033 06 01 01 Estrazione dei dati di navigazione x x x x x x 

033 06 01 02 Estrazione dei dati meteorologici x x x x x x 

033 06 01 03 Estrazione dei dati di prestazione x x x x x x 

033 06 01 04 Compilazione di un piano di volo per la navigazione x x x x x x 

033 06 01 05 Compilazione del piano del carburante 

- tempo e carburante alla fine della salita 

- tempi parziali e relativi consumi 

- tempo e carburante totale per la destinazione 

- carburante per la riattaccata, salita in rotta, e crociera all'alternato 

- riserve di carburante 

x x x x x x


033 06 01 06 Calcolo del punto critico (CP), inclusi i punti di egual carburante ed egual 

tempo, punto di egual tempo (PET), punto di non ritorno (PNR) e punto di 

ritorno sicuro (PSR) 

2-J-39 



x x x 

033 06 01 07 Compilazione del piano di volo ATC x x x x x x 

033 07 00 00 OPERAZIONI FUORI COSTA O SU AREE REMOTE x x 

033 07 01 00 Ulteriori aspetti per le operazioni fuori costa o aree remote x x 

033 07 01 01 Compilazione del piano del carburante 

- carburante per situazioni imprevedibili (contingency fuel) 

- carburante per la destinazione, l'attesa e per l'alternato 

- riserva per le operazioni entrocosta 

- uso delle carte di prestazione per i requisiti e il consumo di carburante 

relativi alla salita, rotta e discesa pianificate 

- requisiti relativi alla riserva di carburante 

- considerazioni sulla perdita di un motore 

033 07 01 02 Calcolo del punto critico (CP), inclusi i punti di egual carburante ed egual 

tempo, punto di egual tempo (PET), punto di non ritorno (PNR) e punto di 

ritorno sicuro (PSR) 

x x 

x x 

033 07 02 00 Piani di volo computerizzati x x 

033 07 02 01 Principi generali dei sistemi attualmente in uso 

x x 

034 00 00 00 

- vantaggi 

- inconvenienti e limitazioni 

PRESTAZIONI – ELICOTTERI x x 

034 01 00 00 AERONAVIGABILITÀ – REQUISITI x x 

034 01 01 00 Definizione dei termini e delle velocità usate in: 

- JAR/FAR parte 27 & 27.1 applicabilità 

- JAR/FAR parte 29 & 29.1 applicabilità 

034 02 00 00 DEFINIZIONE DEI TERMINI 

- masse 

- velocità:VLE,VLO, VX, VY, Vtoss: (V1) VNE, VNO, V mini 

- velocità di massima autonomia chilometrica e oraria 

- limitazioni di potenza AEO OEI 

- altitudini 

- prestazioni per operazioni classi 1,2,3 (vedi Annesso 6 ICAO Parte III e 

JAR OPS 3 Subparte F,G,H e I) 

034 03 00 00 PRESTAZIONI DI DECOLLO - CROCIERA – ATTERRAGGIO 

Uso e interpretazione dei diagrammi e delle tabelle associate alla CAT A, 

CAT B, procedure per la selezione e lo sviluppo dei profili di prestazione di 

classe 1,2,3 in relazione alla dimensione dell’eliporto utilizzato e posizione 

(a livello del suolo o in altezza). 

Vedere JAR-OPS 3 Subparte F, G, H, I 

x x 

x x 

x x




034 04 00 00 PRESTAZIONI DI ELICOTTERI JAR OPS 3, SUBPARTE F, G, H, I x x 

034 04 01 00 Applicabilità - Prestazioni Classe 1,2 e 3 x x 


x x 

- massa degli elicotteri 

- prestazioni omologate nel Manuale di volo dell'elicottero 

034 04 03 00 Terminologia 

034 05 00 00 

- termini usati nelle Subparti F, G, H e I e non definite nelle JAR 1 

PRESTAZIONI CLASSE 1 SUBPARTE G x x 

034 05 01 00 Generalità e applicabilità 

- decollo da un eliporto a livello del suolo 

- decollo da un eliporto elevato 

- avaria del motore critico prima del TDP e dopo il TDP 

034 05 02 01 Valutazione di: 

- massa al decollo 

- altitudine di pressione 

- temperatura ambiente 

- tecnica di decollo 

- componente frontale di vento 

- componente di vento in coda 

2-J-40 

x x 

x x 

x x 

034 05 02 02 Traiettoria di volo per il decollo 

Traiettoria di decollo con motore critico in avaria 

Margini di sicurezza sull'ostacolo, verticali, laterali e per la virata 

x x 

034 05 03 00 Motore critico in avaria in crociera x x 

034 05 03 01 Traiettoria di volo in rotta 

- perdita di contatto visivo con il suolo 

- aree montagnose 

- VMC e in vista del suolo 

- altitudini della traiettoria 

- effetti del vento sulla traiettoria di volo 

- scarico in volo del carburante 

- riduzioni dei margini di larghezza della traiettoria di volo 

034 05 04 00 Atterraggio: su un eliporto a livello del suolo; su un eliporto elevato/su 

piattaforme, con avaria del motore critico prima del LDP e dopo l’LDP 

034 05 04 01 Valutazione di: 

- peso all'atterraggio 

- altitudine di pressione 

- temperatura ambiente 

- tecnica d'atterraggio 

- componente di vento di fronte 

- componente di vento in coda 

x x 

x x 

x x




034 06 00 00 SUBPARTE H – PRESTAZIONI CLASSE 2 x x 

034 06 01 00 Generalità e applicabilità x x 

034 06 02 00 Decollo 

x x 

- eliporti a livello del suolo 

- eliporti elevati / su piattaforme 

034 06 02 01 Traiettoria di decollo 

- avaria al motore critico prima e/o dopo il DPATO 

2-J-41 

x x 

034 06 03 00 Motore critico in avaria in rotta x x 

034 06 04 00 Atterraggio 

- avaria al motore critico prima e/o dopo il DPBL 

034 06 04 01 Peso all’atterraggio 

-eliporti a livello del suolo 

-eliporti elevati e su piattaforme 

x x 

x x 

034 07 00 00 SUBPARTE 1 PRESTAZIONI CLASSE 3 x x 

034 07 01 00 Applicabilità generale per aeromobili classificati sia in categoria A sia in B 

- operazioni condotte solo su aeroporti 

- eliporti e aree in rotta che permettono l'atterraggio in caso di avaria a un 

motore 

x x 

034 07 01 01 - Operazioni: limiti di visibilità e di copertura del cielo 

- Limiti sopra estensioni d'acqua e ambienti ostili 

x x 

034 07 01 02 Operazioni x x 

034 07 02 00 Decollo x x 

034 07 03 00 In rotta x x 

034 07 04 00 Atterraggio x x


040 00 00 00 PRESTAZIONI E LIMITAZIONI DELL'ESSERE UMANO (Human 

Performance) 

2-J-42 



x x x x x x 

040 01 00 00 Il fattore umano: concetti base x x x x x x 

040 01 01 00 Fattori umani in aviazione x x x x x x 

040 01 01 01 Competenza e limitazioni x x x x x x 

040 01 01 02 Diventare un pilota capace 

x x x x x x 

040 01 02 00 

- l'approccio standard all'efficienza ("proficiency") 

- l'approccio dei fattori umani verso la "professionalità" 

Statistiche sugli incidenti di volo x x x x x x 

040 01 03 00 Concetti relativi alla sicurezza del volo x x x x x x 

040 02 00 00 ELEMENTI DI FISIOLOGIA AERONAUTICA E PROTEZIONE 

DELLA SALUTE 

x x x x x x 

040 02 01 00 Elementi di fisiologia in volo x x x x x x 

040 02 01 01 L'atmosfera 

- composizione 

- leggi del gas 

- ossigeno richiesto dai tessuti 

040 02 01 02 Sistema respiratorio e della circolazione 

- anatomia funzionale 

- ambiente isobaro 

- pressurizzazione, decompressione 

- decompressione rapida 

- gas intrappolati, barotrauma 

- contromisure, ipossia 

- sintomi 

- tempo utile di coscienza 

- iperventilazione 

- accelerazione 

040 02 01 03 Ambiente di elevata altitudine 

- ozono 

- radiazione 

- umidità 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x 

040 02 02 00 L'Uomo e l'Ambiente: il sistema dei sensi x x x x x x 

040 02 02 01 Sistema nervoso centrale e periferico 

040 02 02 02 Visione 

- soglia delle sensazioni, sensibilità, adattamento 

- assuefazione 

- riflessi e sistema biologico di controllo 


- campo visivo, visione foveale e periferica 

- visione monoculare e periferica 

- riferim enti visivi monoculari 

- visione notturna 

x x x x x x 

x x x x x x


040 02 02 03 Udito 

040 02 02 04 Equilibrio 


- pericoli per l'udito connessi al volo 


- moto, accelerazione, verticalità 

- mal d’aria 

040 02 02 05 Integrazione delle percezioni 


- illusioni 

- origini fisiche 

- origini fisiologiche 

- origini psicologiche 

-problemi in avvicinamento e atterraggio 

2-J-43 



x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

040 02 03 00 Salute e igiene x x x x x x 

040 02 03 01 Igiene personale x x x x x x 

040 02 03 02 Indisposizioni minori 

- raffreddore 

- influenza 

- disturbi gastro-intestinali 

040 02 03 03 Fonti di problemi per i piloti 

040 02 03 04 Intossicazione 

- perdita dell'udito 

- difetti di vista 

- ipotensione, ipertensione, malattie coronariche 

- obesità 

- igiene della nutrizione 

- climi tropicali 

- fatti epidemici 

- tabacco 

- alcol 

- droghe e automedicazioni 

- sostanze tossiche di varia natura 

040 02 03 05 Incapacitazione 

- sintomi e cause 

- riconoscimento 

- procedure in caso di inabilità sopravvenuta 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x 

040 03 00 00 ELEMENTI BASICI DI PSICOLOGIA AERONAUTICA x x x x x x




040 03 01 00 L'elaborazione delle informazioni x x x x x x 

040 03 01 01 Attenzione e vigilanza 

- attenzione selettiva 

- attenzione diffusa 

040 03 01 02 Percezione 

040 03 01 03 Memoria 

- illusioni della percezione 

- soggettività della percezione 

- elaborazioni "bottom up/top-down" 

- memoria sensoria 

- memoria di lavoro 

- memoria a lungo termine 

- memoria psicomotoria (skills) 

040 03 01 04 Risposta comportamentale 

- principi dell'apprendimento e tecniche relative 

- pulsioni 

- motivazione e prestazioni 

2-J-44 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

040 03 02 00 Errore umano e affidabilità x x x x x x 

040 03 02 01 Affidabilità del comportamento umano x x x x x x 

040 03 02 02 Ipotesi sulla realtà 

- similarità, frequenza 

- completamento della causalità 

x x x x x x 

040 03 02 03 Teoria e modello dell'errore umano x x x x x x 

040 03 02 04 Generazione dell'errore 

- fattori interni (stili cognitivi) 

- fattori esterni 

- ergonomici 

- economici 

- ambiente sociale ( gruppo, organizzazione) 

x x x x x x 

040 03 03 00 Processo decisionale x x x x x x 

040 03 03 01 Concetti relativi al processo decisionale 

- struttura (fasi) 

- limiti 

- valutazione del rischio 

- applicazioni pratiche 

040 03 04 00 Prevenzione e amministrazione degli errori: gestione della cabina di 

pilotaggio 

040 03 04 01 Consapevolezza orientata alla sicurezza 

- coscienza delle aree di rischio 

- inclinazione alla identificazione dell' errore (errori propri) 

- identificazione delle sorgenti d'errori (di altri) 

- percezione della situazione operativa 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x




040 03 04 02 Coordinamento (concetto di equipaggio pluripilota) x x x 

040 03 04 03 Cooperazione 

- dinamica dei piccoli gruppi 

- capacità direttive, stile nel dirigere 

- compiti e ruolo 

040 03 04 04 Comunicazione 

2-J-45 

x x x 

x x x 

040 03 05 00 

- modello (i) di comunicazione 

- comunicazioni verbali e non verbali 

- barriere alla comunicazione 

- gestione dei conflitti 

Personalità x x x x x x 

040 03 05 01 Personalità e attitudini 

- sviluppo 

- influenze ambientali 

040 03 05 02 Differenze individuali della personalità 

- autoconcetti (p.e.azione contrapposta all'orientamento allo stato) 

x x x x x x 

x x x x x x 

040 03 05 03 Identificazione degli atteggiamenti di rischio (predisposizione all'errore) x x x x x x 

040 03 06 00 Sovraccarico e sottocarico umano x x x x x x 

040 03 06 01 Eccitamento x x x x x x 

040 03 06 02 Tensione (stress) 

040 03 06 03 Fatica 

-definizione/i, concetto/i, modello/i 

-ansietà e stress 

-effetti dello stress 

- tipi, cause, sintomi 

- effetti della fatica 

040 03 06 04 Ritmi biologici e sonno 

- disturbi del ritmo 

- sintomi, effetti, comportamenti relativi 

040 03 06 05 Fatica e comportamento in caso di tensione 

- strategia di controllo 

- tecniche di controllo 

- programmi di salute e benessere fisico 

- tecniche di rilassamento 

- pratiche religiose 

- tecniche consigliate 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x x x




040 03 07 00 Cabina di pilotaggio a automazione avanzata x x x x x x 

040 03 07 01 Vantaggi e svantaggi (criticità) x x x x x x 

040 03 07 02 Eccesso di affidamento (complacency) all'automazione x x x x x x 

040 03 07 03 Principi di lavoro x x x x x x 

2-J-46




050 00 00 00 METEOROLOGIA x x x x x x 

050 01 00 00 L'ATMOSFERA x x x x x x 

050 01 01 00 Composizione, estensione, suddivisione verticale x x x x x x 

050 01 01 01 Composizione, estensione, suddivisione verticale x x x x x x 

050 01 02 00 Temperatura x x x x x x 

050 01 02 01 Distribuzione verticale della temperatura x x x x x x 

050 01 02 02 Trasferimento del calore 

050 01 02 03 

- radiazione solare e terrestre 

- conduzione 

- convezione 

- avvezione e turbolenza 

Gradiente verticale di temperatura, stabilità e instabilità x x x x x x 

2-J-47 

x x x x x x 

050 01 02 04 Sviluppo delle inversioni, tipi di inversione x x x x x x 

050 01 02 05 Temperatura vicino alla superficie terrestre, influenze del suolo, variazione 

diurna, effetto delle nubi, effetto del vento 

x x x x x x 

050 01 03 00 Pressione atmosferica x x x x x x 

050 01 03 01 Pressione barometrica, isobare x x x x x x 

050 01 03 02 Variazione della pressione con l' altezza, contorni (isoipse) x x x x x x 

050 01 03 03 Riduzione della pressione al livello medio del mare, QFF x x x x x x 

050 01 03 04 Zone di alta e bassa pressione al suolo e in quota x x x x x x 

050 01 04 00 Densità atmosferica x x x x x x 

050 01 04 01 Interrelazione tra pressione, temperatura e densità x x x x x x 

050 01 05 00 Atmosfera Standard Internazionale (ISA) x x x x x x 

050 01 05 01 Atmosfera Standard Internazionale x x x x x x 

050 01 06 00 Altimetria x x x x x x 

050 01 06 01 Altitudine di pressione, altitudine vera x x x x x x 

050 01 06 02 Altezza, altitudine, livello di volo x x x x x x 

050 01 06 03 Regolaggio dell’Altimetro: 

QNH, QFE, 1013.25 hPa 

050 01 06 04 Calcolo della separazione dal terreno, più basso livello di volo usabile, regola 

approssimativa per il calcolo dell' influenza della temperatura e della 

pressione 

x x x x x x 

x x x x 

050 01 06 05 Effetto del flusso accelerato dalla conformazione del terreno x x x x x x 

050 02 00 00 VENTO x x x x x x




050 02 01 00 Definizione e misura x x x x x x 

050 02 01 01 Definizione e misura x x x x x x 

050 02 02 00 Causa principale del vento x x x x x x 

050 02 02 01 Causa principale del vento, gradiente di pressione, forza di Coriolis, gradiente 

del vento 

2-J-48 

x x x x x x 

050 02 02 02 Relazione tra isobare e vento x x x x x x 

050 02 02 03 Effetto della convergeza e della divergenza x x x 

050 02 03 00 Circolazione generale x x x x x x 

050 02 03 01 Circolazione generale intorno al globo x x x x x x 

050 02 04 00 Turbolenza x x x x x x 

050 02 04 01 Turbolenza e raffiche, tipi di turbolenza x x x x x x 

050 02 04 02 Origine e localizzazione della turbolenza x x x x x x 

050 02 05 00 Variazioni del vento con l’altezza x x x x x x 

050 02 05 01 Variazione del vento nello strato di frizione x x x x x 

050 02 05 02 Variazioni del vento causate dai fronti x x x x 

050 02 06 00 Venti locali x x x x x x 

050 02 06 01 Venti anabatici e catabatici, brezze di terra e di mare, effetto venturi x x x x x x 

050 02 07 00 Jet stream x x x 

050 02 07 01 Origine del jet stream x x x 

050 02 07 02 Descrizione e localizzazione del jet stream x x x 

050 02 07 03 Nome, altezze e comparsa stagionale del jet stream x x x 

050 02 07 04 Riconoscimento del jet stream x x x 

050 02 07 05 CAT: causa, localizzazione e previsioni x x x 

050 02 08 00 Vento d'onda x x x x x x 

050 02 08 01 Origine del vento d'onda x x x x x x 

050 03 00 00 TERMODINAMICA x x x x x x 

050 03 01 00 Umidità x x x x x x 

050 03 01 01 Vapore acqueo nell'atmosfera x x x x x x 

050 03 01 02 Temperatura/punto di rugiada, rapporto di miscelazione, umidità relativa x x x x x x 

050 03 02 00 Cambio dello stato di aggregazione x x x x x 

050 03 02 01 Condensazione, evaporazione, sublimazione, ghiacciamento e fusione, calore 

Latente 

x x x x x




050 03 03 00 Processi adiabatici x x x x x 

050 03 03 01 Processi adiabatici x x x x x 

050 04 00 00 NUBI E NEBBIA x x x x x x 

050 04 01 00 Formazione e descrizione delle nubi x x x x x x 

050 04 01 01 Raffreddamento per espansione adiabatica dovuta ad avvezione x x x x x 

050 04 01 02 - tipi di nubi, classificazione delle nubi x x x x x x 

050 04 01 03 Influenza delle inversioni sullo sviluppo delle nubi x x x x x x 

050 04 01 04 Condizioni di volo in ciascun tipo di nuvola x x x x 

050 04 02 00 Nebbia, foschia, fumo x x x x x x 

050 04 02 01 Nebbia da radiazione x x x x x x 

050 04 02 02 Nebbia d'avvezione x x x x x x 

050 04 02 03 Nebbia da evaporazione x x x x x x 

050 04 02 04 Nebbia nei fronti x x x x x x 

050 04 02 05 Nebbia orografica x x x x x x 

050 05 00 00 PRECIPITAZIONI x x x x x x 

050 05 01 00 Sviluppo della precipitazione x x x x x x 

050 05 01 01 Sviluppo della precipitazione x x x x x x 

050 05 02 00 Tipi di precipitazioni x x x x x x 

050 05 02 01 Tipi di precipitazioni, relazione con i tipi di nubi x x x x x x 

050 06 00 00 MASSE D'ARIA E FRONTI x x x x x x 

050 06 01 00 Tipi di masse d'aria x x x x x x 

050 06 01 01 Descrizione, fattori che influenzano le proprietà delle masse d'aria x x x x x x 

050 06 01 02 Classificazioni delle masse d'aria, modificazioni delle masse d'aria, aree 

d'origine 

2-J-49 

x x x x x x 

050 06 02 00 Fronti x x x x x x 

050 06 02 01 Superfici di separazione delle masse (fronti) , situazioni generali, 

differenziazione geografica 

x x x x x 

050 06 02 02 Fronte caldo, nubi e tempo associato x x x x x x 

050 03 02 03 Fronte freddo, nubi e tempo associato x x x x x 

050 03 03 04 Settore caldo, nubi e tempo associato x x x x x




050 06 02 05 Condizioni meteorologiche dietro il fronte freddo x x x x x x 

050 06 02 06 Occlusioni, nubi e tempo associato x x x x x x 

050 06 02 07 Fronti stazionari, nubi e tempo associato x x x x x x 

050 06 02 08 Movimento dei fronti e sistemi di pressione, ciclo di vita x x x x x x 

050 07 00 00 SISTEMI DI PRESSIONE x x x x x x 

050 07 01 00 Localizzazione delle principali aree di pressione x x x x x x 

050 07 01 01 Localizzazione delle principali aree di pressione x x x x x x 

050 07 02 00 Anticiclone x x x x x x 

050 07 02 01 Anticicloni, tipi, proprietà generali, anticicloni freddi e caldi, cunei e 

promontori, subsidenza 

2-J-50 

x x x x x x 

050 07 03 00 Depressione non frontale x x x x x x 

050 07 03 01 Termiche, orografiche e secondarie, bolle di aria fredda, passanti x x x x x x 

050 07 04 00 Temporali tropicali x x x 

050 07 04 01 Sviluppo dei temporali tropicali x x x 

050 07 04 02 Origine e nomi locali, localizzazione e periodi x x x 

050 08 00 00 CLIMATOLOGIA x x x x x X 

050 08 01 00 Zone climatiche x x x 

050 08 01 01 Circolazione stagionale nella troposfera e nella bassa atmosfera x x x 

050 08 01 02 Clima da piogge tropicali, clima secco, clima temperato, clima subartico con 

inverno freddo, clima da neve 

x x x 

050 08 02 00 Climatologia tropicale x x x 

050 08 02 01 Cause e sviluppo dei temporali tropicali: umidità, temperatura, tropopausa x x x 

050 08 02 02 Variazioni stagionali del tempo e del vento, situazioni sinottiche tipiche x x x 

050 08 02 03 Zona di convergenza intertropicale (ITCZ), il tempo (ITCZ), movimenti 

stagionali generali 

x x x 

050 08 02 04 Elementi climatici relativi all'area (monsoni, alisei ,tempeste di sabbia, 

comparsa improvvisa di aria fredda 

x x x 

050 08 02 05 Fluttuazioni orientali x x x 

050 08 03 00 Tipiche situazioni di tempo nelle zone temperate x x x x x x 

050 08 03 01 Fluttuazioni occidentali x x x x x x 

050 08 03 02 Area di alta pressione x x x x x x




050 08 03 03 Struttura a pressione uniforme x x x x x x 

050 08 03 04 Ampolle fredde (cold pool) x x x x x x 

050 08 04 00 Tempo e venti stagionali locali x x x x x x 

050 08 04 01 Tempo e venti stagionali locali 

- Fohen, Mistral, Bora, Scirocco 

- Kamsin, Harmattan, Ghibli e Pamperro 

2-J-51 

x x 

• 

• 

x 

x x x 

050 09 00 00 PERICOLI PER IL VOLO x x x x x x 

050 09 01 00 Ghiaccio x x x x x x 

050 09 01 01 Condizioni per la formazione di ghiaccio, effetti topografici x x x x x x 

050 09 01 02 Tipi di formazione di ghiaccio x x x x x 

050 09 01 03 Pericoli legati alla formazione di ghiaccio x x x x x x 

050 09 02 00 Turbolenza x x x x x x 

050 09 02 01 Effetti sul volo, precauzioni per evitarla x x x x x x 

050 09 02 02 CAT: effetti sul volo x x x 

050 09 03 00 Turbolenza dinamica (windshear) x x x x x x 

050 09 03 01 Definizione del windshear x x x x x x 

050 09 03 02 Condizioni meteorologiche favorevoli al windshear x x x x x x 

050 09 03 03 Effetti in volo x x x x x x 

050 09 04 00 Temporali x x x x x x 

050 09 04 01 Struttura dei temporali, linee di instabilità, vita, celle temporalesche, elettricità 

nell’atmosfera, cariche statiche 

x x x x x x 

050 09 04 02 Condizioni favorevoli e processo di sviluppo, previsione, localizzazione, tipi x x x x x x 

050 09 04 03 Procedure di scampo, radar di terra e di bordo, stormscope x x x x x x 

050 09 04 04 Sviluppo ed effetto delle raffiche discendenti (downburst) x x x x x x 

050 09 04 05 Sviluppo dei fulmini ed effetti sulle strutture dell’aeromobile e 

sull'esecuzione del volo 

x x x x x x 

050 09 05 00 Trombe d’aria (tornadoes) x x x 

050 09 05 01 Occorrenza x x x 

050 09 06 00 Inversioni a livelli basso e alto x x x x x x 

050 09 06 01 Influenza sulle prestazioni dell’aeromobile x x x x x x 

050 09 07 00 Condizioni stratosferiche x x x 

•




050 09 07 01 Influenza della Tropopausa sulle prestazioni dell’aeromobile x x x 

050 09 07 02 Effetto dell’ozono, radioattività x x x 

050 09 08 00 Pericoli in zone montuose x x x x x x 

050 09 08 01 Influenza del terreno su nubi e precipitazioni, passaggio dei fronti x x x x x x 

050 09 08 02 Movimenti verticali, vento d’onda, windshear, turbolenza, formazione di 

ghiaccio 

x x x x x x 

050 09 08 03 Sviluppo ed effetti delle inversioni di valle x x x x x x 

050 09 09 00 Fenomeni che riducono la visibilità x x x x x x 

050 09 09 01 Riduzione di visibilità causata da foschia, fumo, polvere, sabbia e 

precipitazioni 

2-J-52 

x x x x x x 

050 09 09 02 Riduzione di visibilità causata da raffiche al suolo e neve portata dal vento x x x x x x 

050 09 09 03 Micrometeorologia x x 

050 10 00 00 INFORMAZIONI METEOROLOGICHE x x x x x x 

050 10 01 00 Osservazioni x x x x x x 

050 10 01 01 Al suolo: vento al suolo, visibilità e visibilità in pista, trasmissiometri; 

x x x x x x 

050 10 01 02 

- nubi e tipi, copertura, altezza della base e della sommità, movimento; 

- condizioni meteorologiche: inclusi tutti i tipi di precipitazione, temperatura 

dell’aria, umidità relativa, punto di rugiada, pressione atmosferica 

Osservazioni ad alta quota x x x x x 

050 10 01 03 Interpretazione delle osservazioni satellitari x x x x x 

050 10 01 04 Interpretazione delle osservazioni via radar di terra e di bordo x x x x x 

050 10 01 05 Osservazione dall’aeromobile e rapporti, segnali sonori associati all'ASDAR, 

sistemi informatici, PIREP 

x x x x x x 

050 10 02 00 Carte del tempo x x x x x x 

050 10 02 01 Carte del tempo significativo x x x x x x 

050 10 02 02 Carte del tempo al suolo x x x x x x 

050 10 02 03 Carte del tempo in quota x x x x x x 

050 10 02 04 Simboli e segni sulle carte di analisi e di previsione x x x x x x 

050 10 03 00 Informazioni per il piano di volo x x x x x x 

050 10 03 01 Codici aeronautici: METAR, TAF, SPECI, SIGMET, SNOWTAM, rapporti 

sullo stato della pista 

050 10 03 02 Previsioni meteorlogiche per l’aviazione: VOLMET, ATIS, HF-VOLMET, 

ACARS 

x x x x x x 

x x x x x x




050 10 03 03 Contenuto e uso dei documenti meteorologici in fase di preparazione del volo x x x x x x 

050 10 03 04 Briefing meteorologico e contenuto x x x x x x 

050 10 03 05 Misura e sistemi di segnalazione del windshear a basso livello, inversioni x x x x x x 

050 10 03 06 Avvisi meteorologici speciali x x x x x x 

050 10 03 07 Informazioni per il piano di volo computerizzato x x x 

2-J-53




060 00 00 00 NAVIGAZIONE x x x x x x 

061 00 00 00 GENERALITÀ x x x x x x 

061 01 00 00 ELEMENTI FONDAMENTALI DI NAVIGAZIONE x x x x 

061 01 01 00 Il sistema solare 

- movimento stagionale e apparente del sole 

061 01 02 00 La Terra 

- circolo maggiore, minore, linee lossodromiche 

- angoli di convergenza e di conversione 

- latitudine, differenza di latitudine 

- longitudine, differenza di longitudine 

- uso delle coordinate di latitudine e longitudine per localizzare ogni specifica 

posizione 

061 01 03 00 Il tempo e la conversione del tempo 

- tempo apparente 

- UTC 

- LMT 

- tempi standard 

- linea della data 

- determinazione dell’alba, del tramonto e del crepuscolo civile 

061 01 04 00 Direzioni 

061 01 05 00 Distanza 

- magnetismo terrestre: declinazione, deviazione e variazioni della bussola 

- poli magnetici, isogone, relazione tra direzione vera e linee di reticolo 

magnetico 

- isogrive 

2-J-54 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x x x 

061 02 00 00 

- unità di misura della distanza e dell’altezza in navigazione: miglia nautiche, 

miglia statutarie, chilometro, metro, iarde e piedi 

- conversione da una unità all’altra 

- relazione tra miglia nautiche e minuti di latitudine 

MAGNETISMO E BUSSOLE MAGNETICHE x x x x 

061 02 01 00 Principi generali 

- magnetismo terrestre 

- scomposizione della forza magnetica totale nelle componenti orizzontale e 

verticale 

- effetti del cambio di latitudine su queste componenti 

- forza direttiva 

- inclinazione magnetica-variazione 

061 02 02 00 Magnetismo dell’aeromobile 

- acciaio duro e acciaio dolce verticale 

- campi magnetici risultanti 

- variazione della forza direttiva 

- cambio della deviazione con il cambio della latitudine e con il cambio della 

prua dell’aeromobile 


- necessità di allontanare materiale magnetico dalle vicinanze della bussola 

x x x x 

x x x x


061 02 03 00 Conoscenza dei principi, bussole standby e principale, e bussole a lettura 

remota 

- dettagli sull’uso di queste bussole 

- controlli di affidabilità 

- vantaggi e svantaggi delle bussole a lettura remota 

- correzioni e compensazioni della bussola magnetica a lettura diretta 

2-J-55 



x x x x 

061 03 00 00 CARTE x x x x x x 

061 03 01 00 Proprietà generali di alcuni tipi di proiezione 

- Mercatore 

- Lambert conforme conica 

- polare stereografica 

- trasversale di Mercatore 

- obliqua di Mercatore 

061 03 02 00 La presentazione dei meridiani, paralleli, circoli maggiori e linee 

lossodromiche 

- diretta Mercatore 

- Lambert conforme conica 

- polare stereografica 

061 03 03 00 Uso delle carte aeronautiche correnti 

- tracciamento della posizione 

- metodi per indicare la scala e i rilievi 

- segni convenzionali 

- misurazione della rotta e della distanza 

- tracciamento delle prue 

x x 

• 

• 

• 

x x 

x x 

x x 

x 

• 

x x x x x 

061 04 00 00 NAVIGAZIONE OSSERVATA (DEAD RECKONING - DR) x x x x 

061 04 01 00 Elementi di navigazione stimata 

- rotta effettiva 

- prua (bussola, magnetica, vera, di griglia) 

- velocità del vento 

- velocità all’aria (IAS, CAS, TAS, Machnumber) 

- velocità al suolo 

- ETA 

- deriva, angolo di correzione 

- posizione DR, fix 

061 04 02 00 Uso del regolo per la navigazione 

- velocità 

- tempo 

- distanza 

- consumo di carburante 

- conversioni 

- prua bussola 

- velocità all’aria 

- velocità del vento 

x x x x 

x x x x


061 04 03 00 Il triangolo del vento, metodi per la soluzione e la determinazione di: 

-prua 


-velocità del vento 

- rotta e angolo di deriva, errore di rotta 

- problemi di tempo e distanza 

061 04 04 00 Determinazione di una posizione DR 

- necessità della DR 

- conferma della progressione del volo (DR mentale) 

- procedura di perdita della posizione 

- prua e TAS dall’ultima posizione certa 

- applicazione del vettore vento 

- ultima rotta effettiva e velocità al suolo verificata 

- stima dell’accuratezza di una posizione DR 

061 04 05 00 Misura degli elementi DR 

- calcolo dell’altitudine, approssimazioni, correzioni, errori 

- determinazione della temperatura 

- determinazione della velocità appropriata 

- determinazione del numero di Mach 

061 04 06 00 Risoluzione di comuni problemi DR per mezzo di: 

061 04 07 00 Misura di: 

- carta di Mercatore 

- carta di Lambert 

- proiezione stereografica polare 

- massima autonomia chilometrica 

- raggio d’azione 

- punto critico, punto di non ritorno, punto di ritorno sicuro, punto di eguale 

tempo 

2-J-56 



x x x x 

x x x x 

x x x x 

x x 

• 

x x 

x x x x 

061 04 08 00 Miscellanea di incertezze DR e mezzi pratici di correzione x x x x 

061 05 00 00 NAVIGAZIONE IN VOLO x x x x 

061 05 01 00 Uso delle osservazioni a vista e applicazione in navigazione x x x x 

061 05 02 00 Navigazione in salita e discesa 

- velocità media all’aria 

- velocità media del vento 

- velocità al suolo/distanza coperta in salita o discesa 

061 05 03 00 Navigazione in crociera, uso dei fix per revisionare dati, quali: 


- correzione di scostamenti dalla rotta 

- calcolo di direzione e forza del vento 

- revisione della ETA 

x x x x 

x x x x 

061 05 04 00 Registrazioni sul piano di volo (inclusi i dati di navigazione) x x x x




061 05 05 00 Finalità dell'FMS (Flight Managment System) x x x 

061 06 00 00 SISTEMI DI NAVIGAZIONE INERZIALE x x x 

061 06 01 00 Principi e applicazione pratica 

- principi del giroscopio 

- installazione della piattaforma 

- principi degli accelerometri 

- principi di integrazione 

- piattaforma Shuler-tuned 

- computer di navigazione 

- sistema di ancoraggio 

061 06 02 00 Procedura di allineamento 

- avviamento e allineamento dei giroscopi 

- livellamento 

061 06 03 00 

Accuratezza, affidamento, errori e area di copertura 

061 06 04 00 Equipaggiamento in cabina e procedure operative 

- unità di selezione del modo di funzionamento (Mode Selector Unit - MSU) 

- quadrante di controllo (Control Display Unit - CDU) 

- indicatore della situazione orizzontale (Horizontal Situation Indicator- HSI) 

061 06 05 00 Procedure operative con l’INS 

2-J-57 

x x x 

x x x 

x x x 

x x x 

x x x 

062 00 00 00 

- volo normale, inserimento della posizione e dei punti di riporto (waypoint) 

- cambi del piano di volo 

- by-pass di un punto di riporto 

- cambio di un punto di riporto 

- sistemi di controllo e aggiornamento 

RADIONAVIGAZIONE x x x x x x 

062 01 00 00 RADIOASSISTENZE x x x x x x 

062 01 01 00 Individuatori di provenienza del segnale, da terra (Ground D/F), (incluso 

classificazione dei segnali direzione) 

- principi 


- area di copertura 

- distanza 

- errori ed accuratezza 

- fattori che influenzano la distanza e l’accuratezza 

062 01 02 00 ADF ( inclusi gli associati radiofari e l'uso degli indicatori magnetici) 

- principi 



- distanza 

- errori e accuratezza 


x x x x x x 

x x x x x x


062 01 03 00 VOR e Doppler VOR (incluso l’uso degli indicatori radiomagnetici) 

-principi 

-presentazione e interpretazione 

-area di copertura 

-distanza 

-errori ed accuratezza 

-fattori che influenzano la distanza e l’accuratezza 

062 01 04 00 DME ( equipaggiamento di misura della distanza) 

-principi 

-presentazione ed interpretazione 

-area di copertura 

-distanza 

-errori ed accuratezza 

-fattori che influenzano la distanza e l’accuratezza 

062 01 05 00 ILS (Instrument Landing System) 

- principi 



- distanza 



062 01 06 00 MLS (Microwave Landing System) 

- principi 



- distanza 



2-J-58 



x x x x x x 

x x x x x x 

x x x x 

x x x x x 

062 02 00 00 PRINCIPI FONDAMENTALI DEL RADAR x x x x x x 

062 02 01 00 Tecnica delle microonde a impulsi e termini associati x x x x x 

062 02 02 00 Radar di terra 

- principi 



- distanza 



062 02 03 00 Radar meteorologico di bordo 

- principi 



- distanza 

- errori e accuratezza 


- applicazioni per la navigazione 

x x x x x 

x x x x


062 02 04 00 Radar secondario di sorveglianza (SSR) e transponder 

- principi 


- modi di funzionamento e codici, incluso il modo S 

2-J-59 



x x x x x x 

062 02 05 00 Uso delle osservazioni radar e applicazioni nella navigazione aerea x x x 

062 05 00 00 SISTEMI DI NAVIGAZIONE D’AREA x x x x x 

062 05 01 00 Criteri generali 

- uso dei sistemi di radionavigazione o sistemi di navigazione inerziali 

062 05 02 00 Equipaggiamento tipico e procedure operative 

x x x x 

x x x x 

062 05 03 00 

- modo per inserire e selezionare punti di riporto (Waypoint) e informazioni 

sulla rotta (keyboard entry sistem) 

- modo per selezionare, sintonizzare e identificare le radiostazioni a terra 

- strumentazioni di guida sulla rotta in volo 

- per taluni tipi di sistemi, strumentazione di presentazione della distanza 

percorsa, distanza rimanente per la destinazione, e, se necessario, 

informazioni sulla velocità al suolo 

- strumentazione di presentazione dati sulla posizione presente 

Indicazioni strumentali x x x x 

062 05 04 00 Tipi di inserimento dei dati di navigazione 

- sistemi indipendenti di bordo ( navigazione inerziale, Doppler) 

- sistemi a sensori esterni (VOR/DME, LORAN-C, Decca) 

- inserimento di «air data» (velocità vera all’aria, altitudine, prua magnetica) 

062 05 05 00 Navigazione d’area con VOR/DME (RNAV) 


- vantaggi e svantaggi 

- accuratezza, affidabilità, area di copertura 

- equipaggiamento di bordo 

062 05 06 00 Accoppiamento dell’autopilota al sistema automatico di guida del volo 

(FLIGHT DIRECTOR) 

062 06 00 00 SISTEMI DI NAVIGAZIONI INDIPENDENTI DALLE STAZIONI 

DI TERRA E SISTEMI DIPENDENTI DA STAZIONI ESTERNE 

062 06 01 00 Doppler 

- principi operativi (sistema di bordo) 

- calcolo della velocità al suolo e della deriva 

- vantaggi e svantaggi 

- accuratezza e affidabilità 

- equipaggiamento di bordo 

062 06 03 00 Loran –C 

-principi operativi 

062 06 04 00 Sistema di navigazione Decca 


062 06 05 00 Navigazione satellitare: GPS/GLONASS/DGPS 


-vantaggi e svantaggi 

x x x x 

x x x x 

x x x 

x x x x x 

x x 

x x x 

x x x 

x x x x x x



2-J-60


070 00 00 00 PROCEDURE OPERATIVE x x x x x x 

071 00 00 00 PROCEDURE OPERATIVE - VELIVOLI x x 

071 00 00 00 PROCEDURE OPERATIVE - PROCEDURE SPECIALI E D'EMERGENZA 

ELICOTTERI 

x x 

071 00 00 00 PROCEDURE OPERATIVE - AEROMOBILI x x 

071 01 00 00 GENERALITÀ x x x x x x 

071 01 01 00 Annesso 6, Parti I, II e III (in quanto applicabili) (velivoli) 

Annesso 6, Parte III (JAR OPS 3) (elicotteri) 

- definizioni 


- struttura generale e contenuti 

071 01 02 00 JAR-OPS - Requisiti x x x x x 

071 01 02 01 Requisiti generali circa: 

x x x x 

- sistema di qualità 

- equipaggio rinforzato 

- metodi di trasporto di persone 

- ammissione in cabina di pilotaggio 

- trasporto non autorizzato 

- dispositivi elettronici portatili 

- pericoli per la sicurezza 

- informazioni e modulistica aggiuntiva da portare a bordo, 

- informazioni custodite a terra 

- poteri ispettivi 

- preparazione di documentazione e registrazioni 

- conservazione della documentazione 

- locazione finanziaria (leasing) 

071 01 02 02 Certificazione degli operatori e requisiti per le supervisioni: 

- regole generali per la Certificazione di Operatore Aereo 

- emissione 

- variazione e riconvalida di un AOC 

- regole e procedure amministrative 

071 01 02 03 Requisiti per le procedure operative: 

- controllo delle operazioni e supervisione 

- fruizione dei Servizi di Traffico Aereo 

- procedure strumentali per la partenza e per l'avvicinamento 

- trasporto di inabili 

- trasporto di persone non accettabili, deportati e persone in custodia 

- stivaggio di bagagli e carico 

- sistemazione passeggeri 

- misure di sicurezza per la cabina passeggeri e per le aree di servizio 

- divieto di fumare a bordo 

- condizioni per il decollo 

- applicazione di minimi per il decollo 

071 01 02 04 Requisiti per le operazioni ogni tempo: operazioni con bassa visibilità 

- Minimi operativi d’aeroporto: generalità 

- Terminologia 

- Operazioni con bassa visibilità - Regole generali 

- Operazioni con bassa visibilità - Considerazioni sugli aerodromi 

- Operazioni con bassa visibilità - Addestramento e qualificazione 

- Operazioni con bassa visibilità - Procedure operative 

- Operazioni con bassa visibilità - Equipaggiamento minimo 

- Minimi operativi VFR 

2-J-61 

x x x x 

x x x x 

x x 

• 

• 

• 

• 

• 

• 

• 

x x x


. 

071 01 02 05 Requisiti della strumentazione e degli equipaggiamenti: 

- introduzione generale 

- dispositivi di protezione dei circuiti, 

- tergicristalli, 

- equipaggiamento radar meteorologico di bordo 

- sistema interfonico per l’equipaggio 

- sistema di comunicazione ai passeggeri 

-porte interne e tende. 

071 01 02 06 Requisiti per l’equipaggiamento di comunicazione e navigazione: 

- equipaggiamento radio 

-pannello audio 

-equipaggiamento radio VFR 

comunicazioni e navigazione IFR e VFR 

- 

071 01 02 07 Prescrizioni per la manutenzione: 

- terminologia 

- istanza per l’approvazione dell’organizzazione di manutenzione 

dell’operatore 

- gestione della manutenzione 

- sistema di controllo della qualità 

- esposizione della direzione della manutenzione dell’operatore 

- programma di manutenzione dell’operatore 

- riconvalida del certificato di Operatore Aereo relativo al sistema di 

manutenzione, - safety case equivalente. 

2-J-62 

x x x x 

x x x x 

X x x x 

071 01 02 08 Membri di equipaggio x x x x 

071 01 02 09 Tempi limiti di volo e di servizio e periodi di riposo (Riservato) x x x x 

071 01 02 10 Assistenti di Volo x x x x 

071 01 03 00 Requisiti per la navigazione sulla lunga distanza (long range) x 

071 01 03 01 Gestione del volo 

x 

- procedure di pianificazione del volo 

- compilazione del piano di volo 

- scelta della rotta, velocità, altitudine 

- selezione degli alternati 

- tempo minimo in rotta, definizione 

071 01 03 02 Voli transoceanici e polari (ICAO Doc. 7030 - Procedure supplementari 

regionali) 

- scelta del sistema d’emergenza per la determinazione della rotta e controllo 

incrociato con l’ INS 

- determinazione della rotta programmata e della rotta effettiva 

- rotte polari 

- caratteristiche del magnetismo nelle zone polari 

- problemi specifici della navigazione polare 

071 01 03 03 Spazio Aereo MNPS (ICAO DOC. 7030 - Procedure supplementari regionali, 

NAT DOC. 001, T13 5N/5 - Materiale informativo e di guida per la 

navigazione nella regione NAT, e North Atlantic MNPS Airspace Operation 

Manual) e RVSM 

- definizione 

- limiti geografici 

- regolamento e procedure 

- avvisi 

x 

x


071 02 00 00 PROCEDURE OPERATIVE GENERALI E PERICOLI 

(ASPETTI GENERALI) 

071 02 01 00 Lista degli equipaggiamenti minimi 

- AFM 

071 02 02 00 Sghiacciamento a terra 

2-J-63 

Aeroplano Elicottero 


x x x x 

x x x x 

x x x x 

071 02 03 00 

- condizioni favorevoli alla formazione di ghiaccio 

- definizione e riconoscimento, a terra e in volo 

- sghiacciamento, prevenzione della formazione di ghiaccio, tipi di liquidi 

antighiaccio 

- deterioramento delle prestazioni, a terra e in volo 

Rischio di impatto con uccelli e prevenzione x x x x 

071 02 04 00 Procedure antirumore 

x x x x 

071 02 05 00 Fuoco/fumo 

- influenza nella procedura di volo (partenza, in rotta, in avvicinamento) 

- influenza del pilota (potenza, bassa resistenza, bassa potenza) 

- influenza del pilota (potenza, rotta effettiva dell'elicottero) 

- fuoco al carburatore 

- fuoco al motore 

- fuoco in cabina, nella cabina di pilotaggio, nel compartimento cargo (scelta 

degli agenti estintori appropriati in conformità alla classificazione dei fuochi 

e degli estintori) 

- interventi in caso di sovrariscaldamento dei freni nel decollo interrotto e in 

atterraggio 

- fumo in cabina di pilotaggio e in cabina pax 

(effetti e procedura d’ intervento) 

071 02 06 00 Decompressione di una cabina pressurizzata 

- decompressione lenta 

- decompressione rapida ed esplosiva 

- pericoli e procedure operative 

071 02 07 00 Windshear, microcorrenti discendenti vicino al suolo (microburst) 

- definizione e descrizione 

-effetti e riconoscimento in partenza e avvicinamento 

-procedure di scampo e di intervento in caso di incontro accidentale 

071 02 08 00 Turbolenza meccanica 

- causa 

- influenza della massa e della velocità, del vento 

- azioni da intraprendere in caso di incrocio con altro traffico pesante, in 

decollo e atterraggio 

071 02 09 00 Sicurezza 

- eventi illegali 

. 

. 

x x x x 

x x 

x x x x 

x x x x x x 

x x x x 

. 

.


071 02 10 00 Atterraggi d’emergenza e precauzionali 

Operazioni su vari terreni - acqua (p.e. in pendenza, in montagna, nel bosco, 

fuori costa) 

- definizione 

- causa 

- fattori da considerare (vento, tipo di terreno, preparazione, tattiche di volo, 

atterraggi in funzione del terreno e delle acque) 

- informazioni ai passeggeri 

- evacuazione 

- azioni dopo l’atterraggio 

071 02 11 00 Scarico rapido del carburante 

- aspetti della sicurezza 

- aspetti legali 

071 02 12 00 Trasporto di merci pericolose 

- Annesso 18 

- aspetti pratici 

071 02 13 00 Piste contaminate 

2-J-64 



x x x x 

. 

. 

x x x x 

x x x x 

x x x 

- tipi di contaminazione 

- azione frenante, coefficiente di frenata 

- correzione delle prestazioni e calcoli 

• • 

071 02 14 00 Dflussione causata dal rotore x x 

071 12 15 00 Operazioni di volo 

x x 

- influenza delle condizioni meteorologiche, per esempio: 

- formazione di ghaiccio 

- visione bianca 

- venti forti 

- turbolenza meccanica/raffiche discendenti 

071 03 00 00 PPROCEDURE D'EMERGENZA 

Influenza degli inconvenienti tecnici, p.e. 

- avaria al motore 

- fuoco in cabina, in cabina di pilotaggio, al motore 

- avaria al rotore direzionale di coda 

- risonanza/terreno 

- stallo delle pale 

- insorgente con la potenza (anello di vortice) 

- eccesso di beccheggio 

- eccesso di velocità 

- arresto improvviso 

- dynamic rollover/mast bumping 

. . 

x 

x x




080 00 00 00 PRINCIPI DEL VOLO x x x x 

081 00 00 00 PRINCIPI DEL VOLO – VELIVOLO x x 

081 01 00 00 AERODINAMICA SUBSONICA x x 

081 01 01 00 Elementi fondamentali, leggi e definizioni x x 

081 01 01 01 Leggi e definizioni 

- unità di misura 

- leggi di Newton 

- equazione ideale dei gas 

- equazione degli impulsi 

- equazione di continuità 

- teorema di Bernoulli 

- pressione statica 

- pressione dinamica 

- viscosità 

- densità 

- IAS, CAS, EAS, TAS 

081 01 01 02 Leggi fondamentali del flusso d’aria 

- aria stazionaria 

- flusso non stazionario 

- filetto fluido 

- tubo di flusso 

- corrente bidimensionale 

- corrente tridimensionale 

081 01 01 03 Forze e superfici aerodinamiche 

- forza aerodinamica risultante 

- portanza 

- resistenza 

- angolo di attacco 

- forze in equilibrio e forze in salita, discesa e virata 

081 01 01 04 Forma di un profilo aerodinamico 

- spessore 

- corda 

- linea media 

- raggio del bordo d’entrata 

- curvatura del profilo 

- angolo d’attacco 

- angolo di calettamento (incidence) 

081 01 01 05 Forma dell’ala 

- allungamento 

- corda alare all’incastro 

- corda alare all’estremità 

- ali rastremate (tapered) 

- forma dell’ala in pianta 

- corda media aerodinamica (MAC) 

2-J-65 

x x 

x x 

x x 

x x 

x x 

081 01 02 00 Flusso bidimensionale dell’aria intorno a un profilo aerodinamico x x


Aeroplano Elicottero 


080 01 02 01 Percorso di un filetto fluido x x 

081 01 02 02 Punto di stagnazione x x 

081 01 02 03 Distribuzione della pressione x x 

081 01 02 04 Centro di pressione/Cma.c. x x 

081 01 02 05 Portanza e deflessione verso il basso x x 

081 01 02 06 Resistenza e vortici (perdita dell’impulso) x x 

081 01 02 07 Influenza dell’angolo d’attacco x x 

081 01 02 08 Separazione dei filetti fluidi ad alti angoli di attacco x x 

081 01 02 09 La portanza - diagramma α x x 

081 01 03 00 I coefficienti x x 

081 01 03 01 Il coefficiente di portanza C L 

- formula della portanza 

- grafico C L - α 

- C Lmax e α 

- valori normali di C Lmax, α crit, α stall, e la pendenza di C L/A.o curva A 

2-J-66 

x x 

081 01 03 02 Coefficiente di resistenza 

-formula della resistenza: 

-resistenza a zero portanza 

-resistenza a portanza indotta 

- diagramma CD - α 

- diagramma Cl – CD, polare del profilo 

- rapporto CL - CD - valori normali del rapporto CL- CD x x 

081 01 04 00 Flusso tridimensionale attorno all’aeroplano x x 

081 01 04 01 Percorso dei filetti fluidi 

- distribuzione sull’ala (spanwise) del flusso e cause 

- vortici alle estremità alari e α locale 

- vortici alle estremità alari e angolo d’attacco 

- dissoluzione del deflusso verso l’alto e il basso dei filetti fluidi (up-wash 

and down-wash die) verso i vortici alle estremità alari 

- distribuzione sull’ala (spanwise) della portanza 

- turbolenza meccanica (wake turbulence) dietro l’aeroplano (cause, 

distribuzione, durata del fenomeno) 

081 01 04 02 Resistenza indotta 

- influenza dei vortici delle estremità sull’angolo d’attacco 

- l’ α locale indotto 

- influenza dell’angolo d’attacco indotto sulla direzione del vettore portanza 

- resistenza indotta e angolo d’attacco 

- resistenza indotta e velocità 

- resistenza indotta e allungamento 

- resistenza indotta e pianta dell’ala 

x x 

x x


-coefficiente di resistenza indotta 

-coefficiente di resistenza indotta e angolo d’attacco 

-influenza della resistenza indotta nel diagramma nel diagramma 

C L-α 

- influenza della resistenza indotta nel diagramma C L – C D, polare del 

velivolo, rapporto portanza/resistenza 

- polare parabolica del velivolo come formula in un diagramma 

- influenza del piano d sezione 

- alette sulle estremità alari (winglet) 

- serbatoi sulle estremità alari 

- carico alare 

- influenza della torsione alare 

- influenza della curvatura del profilo alare 

081 01 05 00 La resistenza totale x x 

081 01 05 01 La resistenza parassita 

- resistenza di profilo 

- resistenza da interferenza 

- resistenza da frizione 

x x 

081 01 05 02 La resistenza di forma e la velocità x x 

081 01 05 03 La resistenza indotta e la velocità x x 

081 01 05 04 La resistenza totale x x 

081 01 05 05 Resistenza totale e velocità x x 

081 01 05 06 Resistenza minima x x 

081 01 05 07 Diagramma resistenza/velocità x x 

081 01 06 00 Effetto suolo x x 

081 01 06 01 Effetto sul Cdi x x 

081 01 06 02 Effetto sull’ α crit x x 

081 01 06 03 Effetto sul C L x x 

081 01 06 04 Effetto sulle caratteristiche di decollo e d’atterraggio del velivolo x x 

081 01 07 00 Relazione tra coefficiente di portanza e velocità per una portanza costante x x 

081 01 07 01 Come formula x x 

081 01 07 02 In un diagramma x x 

081 01 08 00 Lo stallo x x 

081 01 08 01 Separazione del flusso ad alti angoli d’attacco 

- lo strato limite: 

- strato laminare 

- strato turbolento 

- transizione 

- punto di separazione 

- influenza dell’angolo d’attacco 

2-J-67 



x x 

x x


- influenza su: 

- distribuzione della pressione 

- localizzazione del centro di pressione 

- CD - CL - momenti a picchiare 

- deflusso allo stabilizzatore orizzontale 

- buffet 

- uso dei comandi 

081 01 08 02 Velocità di stallo 

- nella formula della portanza 

- velocità di stallo a 1g 

- definizione dello stallo FAA 

- influenza di: 

- centro di gravità 

- potenza applicata 

- altitudine (IAS) 

- carico alare, W/S 

- fattore di carico n 

- definizione 

- in virata 

- le forze 

081 01 08 03 Lo stallo iniziale lungo l’ala 

-influenza della forma in pianta 

- torsione aerodinamica (wash out) 

- torsione geometrica 

- uso degli alettoni 

-influenza delle alette antiscorrimento, vortilon, asperità e generatori di 

vortici 

081 01 08 04 Avvisi di stallo 

- importanza degli avvisi di stallo 

- margine di velocità 

- scuotimernti (buffet) 

- fili di lana (stall strip) 

- interruttori ad aletta 

- AOA vano 

- AOA probe 

- scuotitore di barra (stick-shaker) 

- manovra di uscita dallo stallo 

081 01 08 05 Fenomeni speciali legati allo stallo 

- stallo con potenza 

- in virata in salita e discesa 

- ali a freccia 

- super stallo (stallo profondo), stick pusher 

- configurazione a canard 

- velivoli con coda a T 

- Prevenzione della vite: 

- sviluppo della vite 

- riconoscimento della vite 

- manovra di uscita dalla vite 

- Ghiaccio (al punto di stagnazione e sulle superfici 

- assenza di avviso di stallo 

- comportamento anormale in stallo 

- stallo dello stabilizzatore orizzontale 

2-J-68 



x x 

x x 

x x 

x x 

x x




081 01 09 00 Aumento del C L max x x 

081 01 09 01 Flap sul bordo di entrata e ragioni che ne consigliano l’uso in decollo e 

atterraggio 

- tipi di flap: 

- split flap 

- flap piani 

- flap a fessura 

- flap a estensione 

- loro influenza nel grafico C L-α 

- loro influenza nel grafico C L-CD 

- flap asimmetrico 


081 01 09 02 Dispositivi sul bordo di entrata e ragioni che ne consigliano l’uso in decollo e 

atterraggio 

- tipi: 

- krueger flap 

- flaps a curvatura variabile 

- slats 


- loro influenza nel grafico C L-CD 

- slat asimmetrici 

- procedure operative normali/automatiche 

081 01 09 03 Generatori di vortice 

- principi aerodinamici 

- vantaggi 

- svantaggi 

2-J-69 

x x 

x x 

x x 

081 01 10 00 Mezzi per diminuire il rapporto CL-CD , aumentando la resistenza x x 

081 01 10 01 Spoilers e ragioni per usarli nelle differenti fasi di volo 

- differenti funzioni: 

- spoilers di volo (aerofreni) 

- spoilers di terra (spogliatori di portanza) 

- spoiler di rollio 

- spoiler mixer 


- loro influenza nel grafico e sul rapporto C L-CD 

081 01 10 02 Aerofreni come dispositivi per aumentare la resistenza 

e ragioni per usarli nelle differenti fasi di volo 

- loro influenza nel grafico e sul rapporto C L-CD 

x x 

x x 

081 01 11 00 Lo strato limite x x 

081 01 11 01 Tipi 

- laminare 

- turbolento 

x x




081 01 11 02 Loro vantaggi e svantaggi sulla resistenza aerodinamica e da frizione x x 

081 01 12 00 Circostanze speciali x x 

081 01 12 01 Ghiaccio e altre contaminazioni 

- ghiaccio nel punto di stagnazione 

- ghiaccio sulle superfici (brina, neve, ghiaccio vetrone) 

- pioggia 

- contaminazione del bordo d’entrata 

- effetti sullo stallo 

- effetti sulla perdita di controllo 

- effetti sui momenti delle superfici di comando 

- influenza sui dispositivi di aumento della portanza in decollo, atterraggio e 

a basse velocità 

- effetti sul rateo portanza/resistenza 

2-J-70 

x x 

081 01 12 02 Deformazioni e modificazioni della struttura del velivolo, invecchiamento x x 

081 02 00 00 AERODINAMICA TRANSONICA x 

081 02 01 00 Definizione del numero di Mach x 

081 02 01 01 Velocità del suono x 

081 02 01 02 Influenza dell’altitudine e della temperatura x 

081 02 01 03 Compressibilità x 

081 02 02 00 Onde d’urto normali x 

081 02 02 01 Mcrit e superamento dell’ Mcrit x 

081 02 02 02 Influenza di: 

081 02 02 03 Influenza su: 

- numero di Mach 

- controllo della deflessione 

- angolo d’attacco 

- spessore del profilo 

- ala a freccia: angolo 

- regola dell’area 

- grafico C L -α 

- C Lmax 

- C D 

- C L - C D 

081 02 02 04 Surriscaldamento aerodinamico x 

081 02 02 05 Shock stall/Mach number buffet x 

081 02 02 06 Influenza su: 

- resistenza 

- beccheggio (Mach trim) 

- effetti di : 

- movimento del centro di pressione 

- angolo di freccia dell’ala 

- deflusso verso il basso (down-wash) 

x 

x 

x




081 02 02 07 Margine sul "buffet", ceiling aerodinamico x 

081 02 03 00 Modi per evitare di superare gli effetti conseguenti al superamento del Mcrit x 

081 02 03 01 Generatori di vortici x 

081 02 03 02 Profili supercritici 

- forma 

- influenza del profilo aerodinamico sulle onde d’urto 

- vantaggi e svantaggi del profilo supercritico 

081 03 00 00 AERODINAMICA SUPERSONICA x 

081 03 01 00 Onde d’urto oblique x 

081 03 00 01 Cono di Mach x 

081 03 00 02 Influenza della massa del velivolo x 

081 03 00 03 Onde d’espansione x 

081 03 00 04 Centro di pressione x 

081 03 00 05 Resistenza d’onda (Wave drag) 

081 04 00 00 

- momenti alla cerniera delle superfici di comando 

- efficienza delle superfici di comando 

STABILITÀ x x 

081 04 01 00 Condizioni di equilibrio in volo orizzontale stabilizzato x x 

081 04 01 01 Precondizioni per la stabilità statica x x 

081 04 01 02 Somma dei momenti 

- portanza e peso 

- resistenza e trazione 

081 04 01 03 Somma delle forze 

- sul piano orizzontale 

- sul piano verticale 

2-J-71 

x 

x 

x x 

x x 

081 04 02 00 Metodi per conseguire il bilanciamento x x 

081 04 02 01 Ali e piani di coda (coda e canard) x x 

081 04 02 02 Superfici di controllo x x 

081 04 02 03 Zavorra o peso di compensazione x x 

081 04 03 00 Stabilità longitudinale x x




081 04 03 01 Elementi fondamentali e definizioni 

x x 

- stabilità statica, positiva, neutrale e negativa 

- precondizione per la stabilità statica 

- stabilità dinamica, positiva, neutrale e negativa 

- smorzamento: 

- fugoide 

- periodo breve 

081 04 03 02 

- effetto dell’ alta quota sulla stabilità dinamica 

Stabilità statica x x 

081 04 03 03 Punto neutro/posizione del punto neutro 

- definizione 


- geometria del velivolo 

- deflusso verso il basso (down-wash): 

- a.c. dell’ala 

081 04 03 05 Posizione del centro di gravità 

- dietro il limite, margine di stabilità minimo 

- posizione avanzata 

- effetti sulla stabilità dinamica e statica 

2-J-72 

x x 

x x 

x x 

081 04 03 06 Il diagramma Cm - α x x 


- posizione del centro di gravità 

- controllo della deflessione 

- parti maggiori del velivolo (ali, fusoliera, coda) 

- configurazione: 

- estensione del flap 

- estensione del carrello 

x x 

081 04 03 08 Posizione dell’elevatore – grafico della velocità (IAS) x x 


x x 

081 04 03 10 


- trim (trim tab) 

- trim (stabilizzatore) 

Diagramma delle forze sulla barra in funzione della velocità (IAS) x x 


x x 


- trim (trim tab) 

- trim (stabilizzatore) 

- numero di Mach/Mach trim 

- frizioni del sistema 

- effetti delle molle 

- Bob Weight 

• 

081 04 03 12 Forze per la manovra della barra di comando in funzione dei «g» x x 



- trim 

- molle 

- Bob Weight 

x x




- trim 

- molle 

- Bob Weight 

081 04 03 15 Forze per la manovra della barra di comando in funzione dei «g» e fattore di 

carico limite 

- categoria di certificazione 

081 04 03 16 Circostanze speciali 

-ghiaccio: 

- effetti sull’estensione del flap 

- effetti sullo stabilizzatore 

- pioggia 

- deformazione della cellula 

2-J-73 



x x 

x x 

x x 

081 04 04 00 Stabilità statica direzionale x x 

081 04 04 01 Angolo di scivolata β x x 

081 04 04 02 Coefficiente d’imbardata Cn x x 

081 04 04 03 Grafico Cn - β x x 




- fusoliera ad alti angoli d’attacco 

- deformazioni 

- stabilizzatore verticale e angolo d’inclinazione dello stabilizzatore 

- parti principali dell’aeromobile 

x x 

081 04 05 00 Stabilità statica laterale x x 

081 04 05 01 Angolo di banco ∅ x x 

081 04 05 02 Coefficiente di rollio Cl x x 

081 04 05 03 Contribuzione dell’angolo di scivolata β x x 

081 04 05 04 Grafico C l - β x x 



- pinna ventrale 

- posizione delle ali 

- presenza o assenza di angolo diedro 

x x 

081 04 05 06 Stabilità laterale x x 

081 04 06 00 Stabilità dinamica laterale x x 

081 04 06 01 Effetti del flusso asimmetrico dell’elica x x 

081 04 06 02 Tendenza alla spirale x x


081 04 06 03 Rollìo olandese (Dutch roll) 

- cause 

- Mach 

- smorzatore di imbardata (yaw-damper) 

• 

081 04 06 04 Effetti dell'altitudine sulla stabilità dinamica x x 

081 05 00 00 CONTROLLO x x 

081 05 01 00 Generalità x x 

081 05 01 01 Elementi fondamentali, tre Piani e tre Assi x x 

081 05 01 02 Variazione della curvatura del profilo x x 

081 05 01 03 Variazione dell'angolo d'attacco x x 

081 05 02 00 Controllo dell'assetto longitudinale x x 

081 05 02 01 Elevatore x x 

081 05 02 02 Effetti di deviazione verso il basso del flusso x x 

081 05 02 03 Giaccio sui piani di coda x x 

081 05 02 04 Posizione del centro di gravità x x 

081 05 03 00 Controllo dell'imbardata x x 

081 05 03 01 Pedaliera/aggiustamento x x 

081 05 03 02 Momenti dovuti alla trazione del motore 

- diretto 

- indotto 

081 05 03 03 Avaria a un motore (n-1) 

2-J-74 



x X 

x x 

x x 

081 05 04 00 

- Limiti del timone di direzione con potenza asimmetrica 

- Significato di Vmca, Vmcg 

Controllo della rotazione attorno all' asse longitudinale x x 

081 05 04 01 Alettoni 

- alettoni interni 

- alettoni esterni 

- funzione nelle differenti fasi di volo 

x x 

081 05 04 03 Spoiler x x 

081 05 04 04 Imbardata inversa x x 

081 05 04 05 Tecniche per evitare l'imbardata inversa 

- alettoni asimmetrici (frise ailerons) 

- deflessione differenziata degli alettoni 

- accoppiamento degli alettoni con il timone di direzione a mezzo di una 

molla 

- spoiler di controllo del rollio 

- effetti del flusso asimmetrico dell'elica 

x x




081 05 05 00 Interferenza su differenti piani (imbardata/rollio) x x 

081 05 05 01 Limitazioni con potenza asimmetrica x x 

081 05 06 00 Tecniche per ridurre lo sforzo fisico per il controllo della macchina x x 

081 05 06 01 Bilanciatori aerodinamici 

- bilanciatori di prua 

- hornbalance 

- bilanciatori interni 

- alette di bilanciamento, alette di sbilanciamento 

- servoalette 

- alette a molla 

081 05 06 02 Bilanciatori artificiali 

2-J-75 

x x 

x x 

081 05 07 00 

- servocomandi 

- comandi azionati direttamente da una sorgente di potenza 

- sensazione artificiali: 

- forze in ingresso: 

- pressione dinamica q 

- impostazione dello stabilizzatore 

Bilanciamento della massa x x 

081 05 07 01 Ragioni che consigliano il bilanciamento 

x x 

081 05 08 00 

-tecniche 

Trimmaggio x x 

081 05 08 01 Ragioni che consigliano il trimmaggio x x 

081 05 08 02 Alette per il trimmaggio (trim tab) x x 

081 05 08 03 Trim sullo stabilizzatore/Impostazione del trim in funzione della IAS 

x x 

081 06 00 00 

-influenza della posizione del Centro di Gravità in funzione dell' impostazione 

del trim in decollo 

LIMITAZIONI x x 

081 06 01 00 Limitazioni operative 

- vibrazione (flutter) 

- inversione di effetto 

- operazioni con flap/carrello 

x x 

081 06 01 01 Vmo, Vno,Vne x x 

081 06 01 02 Mmo x 

081 06 02 00 Inviluppo di manovra x x 

081 06 02 01 Diagramma dei fattori di carico in manovra 

- fattore di carico 

- stallo accelerato 

- Va, Vc, Vd 

- limiti del fattore di carico/categoria di certificazione 

• 

• 

• 

x x



- massa 

- altitudine 

x x 


• 

081 06 03 00 Inviluppo di raffica x x 

081 06 03 01 Gust load diagram 

-vertical gust speed 

-accelerated stall speed 

-Vs,Vc,Vd 

-gust limit load factor 

-Vra 

2-J-76 

x x 


- massa 

- altitudine 

x x 


• 

081 07 00 00 ELICHE x x 

081 07 01 00 Conversione della forza torsiometrica in trazione x x 

081 07 01 01 Significato dell'incidenza della pala x x 

081 07 01 02 Forma della pala dell’elica x x 

081 07 01 03 Elica a passo fisso e elica a passo variabile/giri costanti x x 

081 07 01 04 Efficienza dell'elica in funzione della velocità x x 

081 07 01 05 Effetti del ghiaccio sull'elica x x 

081 07 02 00 Avaria del motore o arresto del motore x x 

081 07 02 01 Resistenza dell'elica trascinata 

- influenza sul momento imbardante in caso di potenza asimmetrica 

081 07 02 02 Manovra di messa in bandiera dell'elica 

- influenza sulle prestazioni di discesa senza motore 

- influenza sul momento imbardante in caso di potenza asimmetrica 

x x 

x x 

081 07 03 00 Aspetti del disegno per l'assorbimento di potenza x x 

081 07 03 01 Allungamento della pala x x 

081 07 03 02 Diametro dell'elica x x 

081 07 03 03 Numero delle pale x x 

081 07 03 04 Rumore dell' elica x x 

081 07 04 00 Momenti e coppie nell'elica in moto x x 

081 07 04 01 Reazione torsiometrica x x




081 07 04 02 Precessione giroscopica x x 

081 07 04 03 Effetto del flusso asimmetrico x x 

081 07 04 04 Effetto di una pala asimmetrica x x 

081 08 00 00 MECCANICA DEL VOLO x x 

081 08 01 00 Forze agenti su un aeromobile x x 

081 08 01 01 Volo rettilineo orizzontale x x 

081 08 01 02 Salita in volo rettilineo x x 

081 08 01 03 Volo in discesa rettilinea x x 

081 08 01 04 Planata in discesa rettilinea x x 

081 08 01 05 Virate costanti coordinate 

- angolo di inclinazione 

- fattore di carico 

- raggio di virata 


- rateo della virata standard 

x x 

081 08 02 00 Spinta asimmetrica x x 

081 08 02 01 Momenti rispetto all'asse verticale x x 

081 08 02 02 Forze sullo stabilizzatore verticale x x 

081 08 02 03 Influenza dell'angolo di inclinazione 

- eccesso di banco 

- stallo dello stabilizzatore verticale 

2-J-77 

x x 

081 08 02 04 Influenza del peso dell'aeromobile x x 

081 08 02 05 Influenza e uso degli alettoni x x 

081 08 02 06 Influenza degli effetti speciali dell'elica sui momenti di rollio 

- effetto torsiometrico dell'elica 

- effetto del flusso dell'elica sui flap 

x x 

081 08 02 07 Influenza dell'angolo di scivolata sul momento di rollio x x 

081 08 02 08 Vmca x x 

081 08 02 09 Vmcl x x 

081 08 02 10 Vmcg x x 

081 08 02 11 Influenza dell'altitudine x x 

081 08 03 00 Discesa d'emergenza x x 

081 08 03 01 Influenza della configurazione x x 

081 08 03 02 Influenza del numero di Mach scelto e della IAS x x 

081 08 03 03 Punti tipi sulla polare x x




082 00 00 00 PRINCIPI DEL VOLO - ELICOTTERO x x 

082 01 00 00 AERODINAMICA SUBSONICA x x 

082 01 01 00 Leggi fondamentali e definizioni x x 

082 01 01 01 Componenti dell'elicottero x x 

082 01 01 02 Configurazione dell'elicottero x x 

082 01 01 03 Unità di misura di: 

- lunghezza 

- area 

- volume 

- velocità 

- massa 

- pressione 

- temperatura 

- densità 

- forza 

- potenza 

- energia 

x x 

082 01 01 04 Termini usati per descrivere i fenomeni aerodinamici x x 

082 01 01 05 Velocità di riferimento x x 

082 01 01 06 Abbreviazioni x x 

082 01 02 00 Derivazione della portanza x x 

082 01 02 01 Equazione di continuità x x 

082 01 02 02 Teorema di Bernoulli x x 

082 01 02 03 Strato limite x x 

082 01 02 04 Angolo d'attacco x x 

082 01 02 05 Distribuzione della pressione su un ala ( trasversale e longitudinale) x x 

082 01 02 06 Centro di pressione x x 

082 01 02 07 Forma del profilo aerodinamico (in piano e in sezione) e sua influenza sulla 

portanza 

2-J-78 

x x 

082 01 02 08 Formula della portanza x x 

082 01 02 09 Rapporto portanza/resistenza x x 

082 01 03 00 Resistenza x x 

082 01 03 01 Profilo della resistenza 

- cause 

- variazione con la velocità 

- metodi per ridurla al minimo 

082 01 03 02 Resistenza indotta 

- cause 

- vortici 

- variazione con la velocità 

- fattori del disegno 

x x 

x x




082 01 03 03 Effetto della combinazione del profilo e della resistenza indotta x x 

082 01 04 00 Distribuzione delle forze - Equilibrio delle coppie x x 

082 01 04 01 Coppia portanza/peso e trazione/resistenza x x 

082 01 04 02 Necessità di conseguire l'equilibrio x x 

082 01 04 03 Metodi per conseguire l'equilibrio x x 

082 01 05 00 Stabilità x x 

082 01 05 01 Gli assi dell'elicottero e i piani di rotazione x x 

082 01 05 02 Stabilità statica x x 

082 01 05 03 Stabilità dinamica x x 

082 01 05 04 Effetti delle caratteristiche di disegno sulla stabilità x x 

082 01 05 05 Interazione tra stabilità e i differenti piani x x 

082 01 05 06 Effetti dell'altitudine/velocità sulla stabilità x x 

082 01 05 07 Smorzatori di rollio e imbardata x x 

082 01 06 00 Stallo della pala rotante x x 

082 01 06 01 Angolo d'attacco x x 

082 01 06 02 Strato limite e cause dello stallo x x 

082 01 06 03 Variazione di portanza e resistenza in stallo x x 

082 01 06 04 Movimento del centro di pressione x x 

082 01 07 00 Effetti transonici sulle pale rotanti x x 

082 01 07 01 Onde d'urto 

- cause della loro formazione alle velocità subsoniche 

- loro effetti sulla manovra e le operazioni dell'elicottero 

x x 

082 01 08 00 Limitazioni x x 

082 01 08 01 Inviluppi di manovra e di raffica x x 

082 01 09 00 Decadimento delle prestazioni x x 

082 01 09 01 Effetti negativi sulle prestazioni a causa di contaminazione del profilo 

- formazione di ghiaccio 

- pioggia 

- modificazioni del profilo e delle condizioni della struttura 

x x 

082 02 00 00 Aerodinamica degli elicotteri x x 

082 02 01 00 L'elicottero e la terminologia associata x x 

082 02 01 01 Comparazione con l'ala fissa e l'autogiro x x 

082 02 01 02 Piano di rotazione x x 

082 02 01 03 Asse di rotazione x x 

082 02 01 04 Asse dell'albero rotore x x 

082 02 01 05 Piano della traiettoria delle estremità delle pale x x 

082 02 01 06 Disco del rotore x x 

082 02 01 07 Carico del disco x x 

082 02 01 08 Carico della pala x x 

2-J-79




082 02 02 00 Diagramma delle forze e terminologia associata x x 

082 02 02 01 Angolo di passo x x 

082 02 02 02 Flusso rotazionale x x 

082 02 02 03 Flusso indotto x x 

082 02 02 04 Flusso relativo alla pala x x 

082 02 02 05 Angolo di attacco x x 

082 02 02 06 Pala portante x x 

082 02 02 07 Pala resistente x x 

082 02 02 08 Reazione totale della pala x x 

082 02 02 09 Trazione rotore x x 

082 02 02 10 Resistenza rotore x x 

082 02 02 11 Torsione x x 

082 02 02 12 Peso x x 

082 02 03 00 Uniformità della forza del rotore lungo l'apertura della pala x x 

082 02 03 01 Oscillazione della pala x x 

082 02 03 02 Rastremazione x x 

082 02 03 03 Angolo x x 

082 02 03 04 Forza centriguga x x 

082 02 03 05 Limiti di giri del motore x x 

082 02 03 06 Movimenti centrifughi del rotore x x 

082 02 04 00 Comandi elicottero x x 

082 02 04 01 Leva collettivo 

- comando passo 

- Relazione tra spinta e resistenza del rotore 

x x 

082 02 04 02 Leva ciclico 

- comando disco rotore 

- posizione disco rotore 

- inclinazione forze rotore 

x x 

082 02 04 03 Pedaliera 

- torsione della fusoliera 

- deriva del rotore di coda 

- rollio del rotore di coda 

- fenestron tail 

- rotori in tandem 

- rotori coassiali 

- notar 

x x 

082 02 05 00 Libertà di movimento del rotore x x 

082 02 05 01 Bandiera 

- cerniera di bandiera 

- angolo di passo 

2-J-80 

x x




082 02 05 02 Flappeggio 

- cerniera di flappeggio 

- attenuazione degli stress da piegamento 

- flappeggio per uguaglianza 

x x 

082 02 05 03 Brandeggio 

- cerniera di brandeggio 

- ammortizzatori di brandeggio 

- leading/lagging 

- cambio periodico di resistenza 

- baricentro della pala (conservazione del momento della pala) 

- hook joint effect 

x x 

082 02 06 00 Angolo di avanzamento x x 

082 02 06 01 Forze sui controlli x x 

082 02 06 02 Movimento di comando del passo x x 

082 02 06 03 Frequenza di controllo del passo x x 

082 02 06 04 Frequenza di flappeggio pale x x 

082 02 06 05 Posizione risultante del disco x x 

082 02 06 06 Definizione della fase di ritardo x x 

082 02 07 00 Volo verticale x x 

082 02 07 01 Decollo x x 

082 02 07 02 Salita verticale x x 

082 02 07 03 Discesa verticale x x 

082 02 07 04 Hover fuori effetto suolo x x 

082 02 07 05 Effetto suolo x x 

082 02 07 06 Fattori d'influenza in effetto suoloAzioni per evitare il roll-over dinamico x x 

082 02 07 07 Angolo di vantaggio - definizione x x 

082 02 08 00 Bilanciamento forze x x 

082 02 08 01 In hovering x x 

082 02 08 02 In volo livellato x x 

082 02 08 03 Influenza del baricentro x x 

082 02 08 04 Influenza dell'inclinamento albero RP x x 

082 02 09 00 Salita in traslocazione x x 

082 02 09 01 Effetto del flusso direzionale indotto x x 

082 02 09 02 Variazione del flusso del disco del rotore in volo x x 

082 02 09 03 Relazione tra angolo di passo e angolo d'attacco x x 

082 02 10 00 Potenza necessaria x x 

082 02 10 01 Profilo potenziale rotore x x 

082 02 10 02 Assorbimento di potenza- rotore di coda ed equipaggiamento x x 

082 02 10 03 Variazione di potenza in volo traslato x x 

2-J-81




082 02 10 04 Resistenza indotta x x 

082 02 10 05 Resistenza parassita x x 

082 02 10 06 Potenza necessaria totale x x 

082 02 10 07 Potenza disponibile x x 

082 02 11 00 Ulteriori effetti aerodinamici in volo traslato x x 

082 02 11 01 Transizione tra volo punto fisso e traslato x x 

082 02 11 02 Simmetria e asimmetria della forza del rotore x x 

082 02 11 03 Controflappeggio del rotore principale x x 

082 02 11 04 Controflappeggio del rotore di coda e metodo di rimozione x x 

082 02 11 05 Fattori relativi alla velocità massima 

- limiti di disegno della leva ciclico 

- flusso inverso 

- stallo delle pale 

- sintomi e azione di recupero 

- compressibilità 

- separazione di flusso 

- stallo shock 

- stallo "g" 

x x 

082 02 11 06 Rollio a flusso x x 

082 02 12 00 Fattori di limite della leva ciclo x x 

082 02 12 01 Massa tutta su (AUM) x x 

082 02 12 02 Altitudini x x 

082 02 12 03 Posizione del baricentro x x 

082 02 13 00 Volo con potenza di flare x x 

082 02 13 01 Antitrazione x x 

082 02 13 02 Effetto sull'assetto x x 

082 02 13 03 Aumento spinta rotore x x 

082 02 13 04 Diminuzione resistenza rotore x x 

082 02 13 05 Aumento giri rotore x x 

082 02 13 06 Effetto della decelerazione x x 

082 02 14 00 Anello vortice x x 

082 02 14 01 Vortici sul terminale x x 

082 02 14 02 Paragone flusso indotto e flusso esterno x x 

082 02 14 03 Sviluppo x x 

082 02 14 04 Variazione del flusso relativo lungo la pala 

- stallo del rotore e turbolenza 

x x 

082 02 15 00 Rottura della pala x x 

082 02 15 01 Giri rotore e rigidità pala x x 

082 02 15 02 Effetto del vento contrario x x 

082 02 15 03 Minimizzazione del pericolo x x 

2-J-82




082 02 16 0 Autorotazione verticale x x 

082 02 16 01 Velocità del flusso di discesa x x 

082 02 16 02 Flusso effettivo x x 

082 02 16 03 Flusso relativo x x 

082 02 16 04 Flusso e angolo di flusso x x 

082 02 16 05 Forza autorotatoria x x 

082 02 16 06 Resistenza rotore x x 

082 02 16 07 Effetto della massa e dell'altitudine x x 

082 02 16 08 Controllo giri rotore con la leva x x 

082 02 17 00 Autorotazione - Volo traslato x x 

082 02 17 01 Fattori dell'angolo di flusso x x 

082 02 17 02 Effetti della velocità e della velocità di discesa x x 

082 02 17 03 Asimmetria del disco autorotante in volo traslato x x 

082 02 17 04 Rotazione x x 

082 02 17 05 Decelerazione 

- aumento dei giri per effetto della sezione autorotante 

- aumento della spinta del motore 

- riduzione in velocità di discesa 

x x 

082 02 17 06 Distanza e autonomia x x 

082 02 17 07 Atterraggio in autorotazione x x 

082 02 17 08 Grafico della velocità/altezza x x 

082 02 18 00 Stabilità x x 

082 02 18 01 Potenza x x 

082 02 18 02 Volo in avanti x x 

082 02 18 03 Volo all'indietro x x 

082 02 18 04 Ausili per la stabilità 

- stabilizzatori ed effetti sul baricentro 

- sistemi di stabilizzazione giroscopica 

- stabiliser bars 

-Effetti cerniere a "Delta" 

x x 

082 02 18 05 Effetti dell'applicazione del collettivo in assetto livellato x x 

082 02 19 00 Controllo di potenza x x 

082 02 19 01 Rotori articolati x x 

082 02 19 02 Testa rotore completamente articolata x x 

082 02 19 03 Rotore rigido x x 

082 02 19 04 Effetto sulla stabilità x x 

082 02 19 05 Effetto sul rollover statico/dinamico x x 

2-J-83




082 02 20 00 Grafici di potenza necessaria x x 

082 02 20 01 Grafici di potenza necessaria/disponibile x x 

082 02 20 02 Velocità di salita massima x x 

082 02 20 03 Operazioni con potenza ridotta x x 

082 02 20 04 Angolo di massima velocità di salita x x 

082 02 20 05 Velocità massima x x 

082 02 20 06 Distanza e autonomia x x 

082 02 20 07 Eccesso di passo collettivo x x 

082 02 20 08 Eccesso di coppia x x 

082 02 20 09 Rotazione x x 

082 02 20 10 Confronto tra elicotteri con motore alternativo e motore a turbina 

- distanza e autonomia 

- effetto dell'altitudine di densità 

- effetto del peso dell’ elicottero 


2-J-84 

x x




090 00 00 00 COMUNICAZIONI x x x x x x 

091 00 00 00 COMUNICAZIONI VFR x x x x 

091 01 00 00 DEFINIZIONI x x x x 

091 01 01 00 Significato e importanza dei termini associati x x x x 

091 01 02 00 Abbreviazione dell'ATC x x x x 

091 01 03 00 Termini del codice Q comunemente usati nelle radiocomunicazioni terra/aria x x x x 

091 01 04 00 Categorie dei messaggi x x x x 

091 02 00 00 PROCEDURE OPERATIVE GENERALI x x x x 

091 02 01 00 Trasmissione delle lettere x x x x 

091 02 02 00 Trasmissione dei numeri (incluso comunicazione dei livelli) x x x x 

091 02 03 00 Trasmissione dell'ora x x x x 

091 02 04 00 Tecniche di trasmissione x x x x 

091 02 05 00 Parole e frasi standard (inclusa la fraseologia standard pertinente) x x x x 

091 02 06 00 Nominativi di chiamata delle stazioni radio aeronautiche inclusi i nominativi 

abbreviati 

2-J-85 

x x x x 

091 02 07 00 Nominativi di chiamata delle stazioni inclusi i nominativi abbreviati x x x x 

091 02 08 00 Trasferimento delle comunicazioni x x x x 

091 02 09 00 Prova degli apparati inclusa la scala di leggibilità x x x x 

091 02 10 00 Requisiti per le risposte di ricevuto e conferma x x x x 

091 02 11 00 Fraselogia per le procedure radar x x x x 

091 03 00 00 TERMINI RILEVANTI PER LE INFORMAZIONI 

METEOROLOGICHE (VFR) 

x x x x 

091 03 01 00 Situazione meteo sugli aeroporti x x x x 

091 03 02 00 Notizie meteorologiche radiodiffuse x x x x 

091 04 00 00 PROCEDURE DI AVARIA RADIO x x x x 

091 05 00 00 PROCEDURE D'URGENZE E D'EMERGENZA x x x x 

091 05 01 00 Soccorso (definizione – frequenze - frequenze del soccorso - segnali - 

messaggi) 

x x x x 

091 05 02 00 Urgenza (definizione – frequenze - frequenze - segnali - messaggi) x x x x 

091 06 00 00 PRINCIPI GENERALI DI PROPAGAZIONE DELLE ONDE VHF E 

ALLOCAZIONE DELLE FREQUENZE 

x x x x




092 0 00 00 COMUNICAZIONI IFR x x x x 

092 01 0 00 DEFINIZIONI x x x x 

092 01 01 00 Significato e importanza dei termini associati x x x x 

092 01 02 00 Abbreviazioni ATC x x x x 

092 01 03 00 Gruppi del codice Q comunemente usati nelle radiocomunicazioni terra/aria x x x x 

092 01 04 00 Categorie dei messaggi x x x x 

092 02 00 00 PROCEDURE OPERATIVE GENERALI x x x x 

092 02 01 00 Trasmissione delle lettere x x x x 

092 02 02 00 Trasmissione dei numeri (incluso comunicazione dei livelli) x x x x 

092 02 03 00 Trasmissione dell’ora x x x x 

092 02 04 00 Tecniche di trasmissione x x x x 

092 02 05 00 Parole e frasi standard (inclusa la fraseologia Standard pertinente) x x x x 

092 02 06 00 Nominativi di chiamata delle stazioni radio aeronautiche inclusi i nominativi 

abbreviati 

x x x x 

092 02 07 00 Nominativi di chiamata delle stazioni inclusi i nominativi abbreviati x x x x 

092 02 08 00 Trasferimento delle comunicazioni x x x x 

092 02 09 00 Prova degli apparati inclusa la scala di leggibilità x x x x 

092 02 10 00 Requisiti per le risposte di ricevuto e conferma x x x x 

092 02 11 00 Fraseologia per le procedure radar x x x x 

092 02 12 00 Cambi di livello e riporti x x x x 

092 03 00 00 PROCEDURA DI AVARIA RADIO x x x x 

092 04 00 00 PROCEDURE DI SOCCORSO E D’URGENZA x x x x 

092 04 01 00 PAN per ragioni mediche x x x x 

092 04 02 00 Soccorso (definizioni - frequenze - guardia radio sulle frequenze di soccorso - 

segnali - messaggi) 

2-J-86 

x x x x 

092 04 03 00 Urgenza (definizioni - frequenze- segnali - messaggi) x x x x 

092 05 00 00 TERMINI PERTINENTI ALLE INFORMAZIONI 

METEOROLOGICHE 

x x x x 

092 05 01 00 Condizioni meteo sull’aeroporto x x x x 

092 05 02 00 Trasmissioni meteorologiche x x x x 

092 060 00 00 PRINCIPI GENERALI DI PROPAGAZIONE DELLE ONDE VHF E 

ALLOCAZIONE DELLE FREQUENZE 

x x x x 

092 12 00 00 ALFABETO MORSE x x x x x


IEM FCL 1.475(a) 

Costruzione di domande compatibili con l’uso del computer 


1 I seguenti principi dovrebbero esser seguiti nella elaborazione delle domande da inserire nella banca dati centrale (CQB). 

Generalità 

2 L’esame dovrebbe tendere a definire con chiarezza gli obiettivi. Occorre pertanto identificare l'argomento e la profondità di 

conoscenze da misurare con la domanda. 

3 Quanto più esteso è il campo di conoscenze, maggiore dovrebbe essere il numero di domande da includere nell’esame, o un 

maggior punteggio deve essere attribuito. 

4 La maggior parte delle domande dovrebbero essere del tipo a risposta plurima, con quattro possibili risposte. 

5 Le domande dovrebbero essere riferite agli aspetti essenziali della conoscenza e non ai dettagli minori. Le domande che 

richiedono risposte numeriche che differiscono nei numeri e non nel metodo di calcolo, verificano le stesse basi di conoscenza; 

tuttavia, una varietà di esempi dello stesso metodo di calcolo dovrebbe essere incluso nel CQB per ridurre al minimo il pericolo 

di copiature. 

6 Domande puramente accademiche che non trovano una applicazione pratica dovrebbero essere evitate, a meno che non si 

riferiscano a concetti fondamentali. Esempi di domande accademiche accettabili sono la funzione del diedro alare e del profilo 

alare in aerodinamica, e la definizione del punto di rugiada in meteorologia. 

7 Domande specifiche che richiedono la conoscenza particolareggiata di un tipo di aeromobile non dovrebbero essere incluse 

nell’esame per una licenza. 

8 Le abbreviazioni e gli acronimi nella forma internazionalmente conosciuta possono essere usati. In caso di dubbio usare la 

forma completa, p.e. “angolo di attacco = 12 gradi”, invece di “α= 12°”. Un elenco di abbreviazioni raccomandate per lo 

svolgimento degli esami si trova nell’ IEM FCL 1.475(b). 

9 Formulare le domande e le risposte nella maniera più semplice possibile: l’esame non ha finalità linguistiche. Evitare frasi 

complesse, regole grammaticali insolite e le doppie negazioni. 

10 Una domanda dovrebbe comprendere una proposizione positiva completa. Non più di 8 asserzioni complete dovrebbero 

comparire nel gruppo di risposte, altrimenti il candidato potrebbe essere in grado di dedurre la risposta corretta eliminando le 

combinazioni improbabili delle varie asserzioni. 

11 Le domande dovrebbero avere una sola risposta corretta. 

12 La risposta giusta dovrebbe essere assolutamente quella corretta e completa, o, senza dubbio, quella maggiormante preferibile. 

Evitare le risposte che sono tanto simili che la scelta appaia come una mera questione di opinione piuttosto che un dato reale. 

L'aspetto più importante nei MCQ è che esse possano essere fatte in modo rapido: ciò non può essere fatto se la risposta è 

ambigua. 

13 Le alternative non corrette dovrebbero sembrare plausibili a chi non conosce la materia. Tutte le risposte alternative devono 

essere chiaramente riferite alla domanda ed espresse con linguaggio, costruzione grammaticale e lunghezza simili. Nelle 

domande numeriche, le risposte non corrette dovrebbero essere frutto di improprie applicazioni delle procedure, quali 

correzioni con segno algebrico invertito o errate conversioni delle misure: non devono essere dei numeri casuali. 

14 Le domande dovrebbero essere riferite ad un syllabus d’esame. Dovrebbe essere indicato il livello, p.e. ATPL, CPL,. 

2-J-87


AMC FCL 1.4705(a) (continuazione) 

15 Una seduta d’esame dovrebbe normalmente durare da 2 a 3 ore. Se vengono superate le 3 ore, la risposta sbagliata potrebbe 

essere causata dalla fatica e non dalla non conoscenza della materia. 

16 Chi prepara le domande deve prevedere un tempo ragionevole per ogni risposta,: circa 1-2 minuti, ma può variarlo da 1 a 10 

minuti. Pertanto il numero di domande per ciascun esame può variare. 

17 Deve essere disponibile tutta la documentazione per rispondere a una domanda (p.e. tavole, grafici). Tale documentazione deve 

essere accurata quanto le normali pubblicazioni aeronautiche. Tavole e grafici devono includere tipici esempi sul loro uso. Non 

è consentito l'uso di altra documentazione. 

18 Le domande possono prevedere l'uso di un un calcolatore elettronico da parte del candidato. 


2-J-88


IEM FCL 1.475(b) 

Abbreviazioni comuni usate nella Banca Dati Centrale Europea CBQ 


ICAO = Doc 8400/4, SI = standard internazionale, JEP = Jeppesen, JAR = Joint Aviation 

Regulations 

Abbreviazioni Significato 

A Ampère 

ABM Al traverso 

ABN Radiofaro d'aerodromo 

AC Corrente alternata 

AC Alto cumulo 

ACFT Aeromobile 

ACT Attivo 

AD Aerodromo 

ADC Computer per l'elaborazione dei dati di pressione 

ADDN Addizionale 

ADF Apparato per la ricerca automatica della direzione 

ADI Indicatore integrato di assetto 

AFIS Servizio di informazione aeroportuale 

AFM Manuale di volo 

AGL 

Sopra il livello del suolo 

AIP 

Pubblicazione di Informazioni Aeronautiche 

ALT Altitudine 

ALTN Alternato 

APCH Avvicinamento 

APT Aeroporto 

APU Generatore di corrente ausiliario 

ARR Arrivo 

AS Altostrati 

ASDA Distanza accelerazione/arresto 

AMSL Sopra il livello medio del mare 

ATA Tempodi arrivo 

ATC Ente di controllo del traffico aereo 

ATIS Servizio automatico di informazione d'arrivo 

ATO Tempo di sorvolo 

ATS Ente di Servizio del traffico aereo 

AUX Ausiliario 

AVG Medio 

AWY Aerovia 

AZM Azimuth 

BKN Sparse 

BRG Direzione 

2-J-89



°C Gradi centigradi 

CAS Velocità all'aria calibrata 

CAT Turbolenza in aria chiara 

CB Cumulonembo 

CC 

Cirrocumulo 

CD Coefficiente di resistenza 

CDI Indicatore di scostamento dalla rotta 

CDU Quadrante dell'unità di controllo 

Cg Centro di gravità 

CI 

Cirri 

CL Coefficiente di portanza 

Cm Centimetro 

CO Comunicazioni 

CP 

Punto critico 

CRM Gestione dell'equipaggio 

CS Cirrostrati 

CTR Zona di controllo 

CU Cumulo 

CWY Area priva di ostacoli a fine pista 

DA Altitudine di decisione 

DC Corrente continua 

DEG Gradi 

DEP Partenza 

DES Discesa 

DEST Destinazione 

DEV Deviazione 

D/F Identificatore di direzione 

DG Girodirezionale 

DH Altezza di decisione 

DIST Distanza 

DME Equipaggiamento per la misura della distanza 

DP Punto di rugiada 

DR Navigazione stimata 

DVOR VOR con effetto Doppler 

E Est 

EAS Velocità all'aria equivalente 

EAT 

Tempo stimato d'avvicinamento 

ECAM Controllo delle condizioni del motore 

EFIS Sistema elettronico di strumenti di navigazione 

EGT 

Temperatura d'uscita del gas di scarico 

EICAS Sistema indicazione motore e preavviso all'equipaggio 

EPR Rateo di compressione dell'aria nei motori a turbina 

EST Stimato 

ETA Tempo stimato d'arrivo 

ETO Tempo stimato sulla verticale 

°F Gradi Fahrenheit 

FAF Punto di partenza per il finale 

FCST Previsione 

FD 

Sistema integrato di guida del volo 

FIS Sistema indicatori di volo 

FL Livello di volo 

FLT Volo 

2-J-90


FMS Gestione automatica del volo 

FT Piede 

FT/MIN Piedi al minuto 

2-J-91



G Grammo 

GAL Galloni 

GND Livello del suolo 

GP Sentiero di discesa 

GPWS Sistema di avviso della prossimità del terreno 

GS Velocità al suolo 

HDG Prua bussola 

hPa Hectopascal 

HR Ore 

HSI Indicatore di posizione riferita al piano orizzontale 

HT Altezza 

Hz Hertz (cicli al secondo) 

IAS Velocità indicata dall'anemometro 

ILS Sistema di atterraggio radioguidato 

IMC Condizioni di visibilità strumentale 

IMP GAL Galloni imperiali 

INS Sistema di navigazione 

INT Intersezione 

ISA Atmosfera standard internazionale 

ISOL Isolato 

ITCZ Zona di convergenza tropicale 

IVSI Indicatore integrato della velocità verticale 

J Joule 

Kg Chilogrammo 

KHz Chilohertz 

Km Chilometro 

Kt Nodo 

KW Chilowatt 

LAT Latitudine 

LB Libbra 

LDG 

Atterraggio 

LDP Punto di decisione per l'atterraggio 

LEN Lunghezza 

LLZ Localizzatore 

LMC Variazione degli ultimi minuti 

LMT Tempo medio locale 

LONG Longitudine 

LT Tempo locale 

LTD Limitato 

LVL Livello 

LYR Strato 

2-J-92



m Metro 

M Massa 

M numero di Mach 

MAC Corda media aerodinamica 

MAP Pressione nella condotta di adduzione della miscela 

MAPt Punto di inizio della riattaccata 

Max 

Massimo 

MDH Altezza minima di discesa 

MDH/A Altezza/Altitudine minima di discesa 

MEA Altitudine minima in rotta 

MET Meteorologico 

MIN 

Minuti 

MLS Microwave Landing System 

MM Radiofaro di posizione intermedia 

MNM Minimo 

MNPS Prestazioni minime per la navigazione 

MOCA Altitudine minima sugli ostacoli 

MORA Altitudine minima fuori rotta 

MPH Miglia statutaria all'ora 

MPS, m/sec Metri al secondo 

MSA Altitudine minima di settore 

MSL Livello medio del mare 

MSU Selettore del modo operativo 

N Newton 

NGT Notte 

N Nord 

NAT Rotte prestabilite sul Nord Atlantico 

NAV Navigazione 

NDB Radiofaro non direzionale 

NM 

Miglia nautiche 

NOTAM Avviso ai naviganti 

NS Nembostrati 

OAT 

Temperatuta esterna 

OBS Selettore omniazimutale 

OCA(H) Altitudine minima sugli ostacoli (altezza) 

OCL 

Limite di altezza minima sugli ostacoli 

OEI Un motore inoperativo 

OM Peso operativo 

OM Radiofaro esterno di posizione 

OPS Operazioni di volo 

O/R Su richiesta 

OVC 

Coperto 

P 

Pressione 

PAX 

Passeggero 

PET 

Punto di egual tempo 

PIC 

Comandante 

PLN 

Piano di volo 

2-J-93



PNR Punto di non ritorno 

POS Posizione 

PSI Libbre per pollice quadrato 

PTS Struttura della rotta polare 

PWR Potenza 

r 

Raggio 

RAC Regole di circolazione aerea 

RAS Velocità all'aria rettificata 

REP 

Punto di riporto 

RMI Indicatore radiomagnetico 

RMK Nota, richiamo 

RNAV Navigazione d'area 

ROC Rateo di salita 

ROD Rateo di discesa 

RPM Giri al minuto 

RVR Visibilità sulla pista 

RWY Pista 

S Sud 

SAR Ricerca e salvataggio 

SC Stratocumulo 

SCT Sparsi 

SDBY In attesa 

SEC Secondi 

SEV Severa 

SFC Superficie 

SID 

Partenza strumentale standard 

SIM Simulatore 

SKC Cielo sereno 

SR Alba 

SS Tramonto 

SSR Radar secondario di sorveglianza 

ST Strati 

STAR Rotte d'arrivo standard 

STD Standard 

STN Stazione 

STNR Stazionario 

STS Stato 

SWY Porzione di pista riservata alla sola frenata 

T Temperatura 

TA Altitudine di transizione 

TAS Velocità vera all'aria 

TAT Temperatura totale dell'ARIA 

TC 

Zona ciclonica tropicale 

TDP Punto di decisione per il decollo 

THR Soglia 

TL Livello di transizione 

T/O Decollo 

TOC Vertice della salita 

TORA Pista disponibile per la corsa di decollo 

TS Temporale 

TWY Pista di rullaggio 

2-J-94



U/S Fuori servizio 

US-GAL Galloni US 

UTC Tempo coordinato universale 

V Volt 

VAR Variazione magnetica 

VDF Stazione di rilevamento radio VHF 

VG 

Girodirezionale 

VHF Frequenza VHF 

VIS 

Visibilità 

VLF Frequenza VLF 

VMC Condizioni meteorologiche a vista 

VOLMET informazioni meteorologiche per aeromobili in volo 

VOR VHF omnidirezionale 

Vrb Variabile 

VSI Indicatore di velocità verticale 

VV Visibilità verticale 

V Velocità 

VA Velocità limite di manovra di progetto 

VB Velocità di massima raffica di progetto 

Vc /Mc Velocità/mach di crociera di progetto 

VD Velocità di spirale di progetto 

VF Massima velocità per l'estensione del flap, di progetto 

VFE Velocità massima con flap esteso, di progetto 

VFO Velocità operativa con flap esteso 

VLE Velocità massima con carrello esteso 

VLOF Velocità di distacco dal suolo in decollo 

VMax Tyre 

Velocità massima limite per le gomme 

VMBE Velocità massima di frenata 

VMC Velocità minima di controllo 

VMCA Velocità minima di controllo all'aria 

VMCG Velocità minima di controllo a terra 

VMO /MMO Velocità/numero di mach limite operativa 

VMU Velocità minima di distacco dal suolo 

VNE Velocità da non superare mai 

VNO Velocità per le operazioni normali 

VR Velocità di rotazione 

VREF Velocità di riferimento per l'atterraggio 

VS Velocità di stallo e anche velocità di volo costante minima alla 

quale il velivolo è controllabile 

VSO 

Velocità di stallo e anche velocità di volo costante minima in 

configurazione d'atterraggio 

VS1 

Velocità di stallo e anche velocità di volo costante minima in un 

specifica configurazione 

VX Velocità di salita di miglior angolo 

VY Velocità di salita di miglior rateo 

V1 V2 Velocità critica con un motore in avaria 

Velocità di sicurezza per aeromobili con motore alternativo, o 

velocità di salita o velocità a 35 piedi di altezza per aeromobili a 

reazione 

2-J-95



W Watt 

W Ovest 

WC Componente di vento 

WCA Angolo di correzione della deriva 

W/V Direzione e velocità del vento 

WPT Punto di riporto 

WS Turbolenza meccanica 

WX Tempo meteorologico 

X Incrocio 

XTK Deviazione dalla rotta 

XX Pesante 

YD Yarda 


2-J-96



Distribuzione delle domande d'esame 


Materia: 010 REGOLE DELL'ARIA E PROCEDURE ATC 

Esami teorici 

Durata dell'esame, numero minimo di domande e distribuzione delle domande 

CPL IR ATPL 

Tempo: 0:45 01:00 1:40 

Distribuzione delle domande sugli argomenti del syllabus 

010 01 03 02 04 

02 01 xx 01 

03 01 xx 01 

04 04 02 04 

05 06 02 02 

06 02 14 14 

07 09 12 26 

08 02 02 02 

09 05 05 08 

10 02 00 02 

11 02 02 02 

12 02 xx 03 

13 01 01 01 

Totale: 40 42 70 

Materia: 020 Nozioni generali sugli aeromobili 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 021 + 022 02:30 01:15 (03:30) 

Totale: 91 46 xx 

Materia: 021 Gruppo motopropulsore e impianti dell'aeromobile 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 01:30 00:15 02:00 


021 01 15 06 29 

02 10 05 21 

03 24 xx 16 

04 07 xx 18 

Totale: 56 11 84 

2-J-97


Materia: 022 STRUMENTAZIONE 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 01:00 01:00 01:30 


022 01 15 18 24 

02 10 17 15 

03 04 xx 09 

04 06 xx 08 

Totale: 35 35 56 

Materia: 030 PRESTAZIONI DI VOLO E PIANIFICAZIONE 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 031+032+033 03:00 Solo piano di volo (05:00) 

Totale: 94 xx xx 

Materia: 031 MASSA E BILANCIAMENTO 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 00:45 non applicabile 01:00 


031 01 05 xx 07 

02 14 xx 18 

03 07 xx 09 

Totale: 26 xx 34 

Materia: 032 PRESTAZIONI 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 



032 01 10 xx 06 

02 18 xx 08 

03 xx * xx 23 


2-J-98


Materia: 033 PREPARAZIONE E ADERENZA AL PIANO DI VOLO 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 01:30 02:00 03:00 


033 01 13 13 13 

02 10 10 10 

03 11 05 05 

04 xx 15 26 

05 xx xx 06 

06 06 05 10 

Totale: 40 48 70 

Materia: 040 PRESTAZIONI E LIMITAZIONI DEL FATTORE UMANO 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 00:30 00:30 01:00 


040 01 00 00 00 

02 16 16 32 

03 05 05 10 

Totale: 21 21 42 

Materia: 050 METEOROLOGIA 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 01:30 01:30 02:00 


050 01 07 06 09 

02 03 03 10 

03 01 02 03 

04 03 04 05 

05 02 02 02 

06 05 05 07 

07 02 02 04 

08 02 02 07 

09 06 06 10 

10 11 10 13 

Totale: 42 42 70 

2-J-99


Materia: 060 NAVIGAZIONE 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 061+062 01:30 02:00 (03:30) 

Totale: 42 56 xx 

Materia: 061 NAVIGAZIONE GENERALE 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 01:00 00:30 02:00 


061 01 06 xx 09 

02 04 xx 06 

03 06 14 09 

04 08 xx 11 

05 04 xx 10 

06 xx xx 08 

Totale: 28 14 53 

Materia: 062 RADIONAVIGAZIONE 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 00:30 01:30 01:30 


062 01 12 16 14 

02 02 11 10 

03 xx xx xx 

04 xx xx xx 

05 xx 13 11 

06 xx 02 07 

Totale: 14 42 42 

2-J-100


Materia: 070 PROCEDURE OPERATIVE 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 00:45 incluse nella Reg. Aerea 01:20 


071 01 10 5 28 

02 15 1 24 

Totale: 25 6 52 

Materia: 080 PRINCIPI DEL VOLO 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 



081 01 10 xx 09 

02 xx xx 02 

03 xx xx 03 

04 03 xx 05 

05 03 xx 06 

06 03 xx 03 

07 03 xx 03 

08 06 xx 08 


2-J-101


Materia: 090 COMUNICAZIONI 

Esami teorici 


CPL IR ATPL 

Tempo: 00:30 00:30 01:00 


090 01 05 xx 05 

02 10 xx 10 

03 01 xx 01 

04 02 xx 02 

05 02 xx 02 

06 01 xx 01 

07 xx 04 04 

08 xx 11 11 

09 xx 02 02 

10 xx 03 03 

11 xx 01 01 

Totale: 21 21 42 

2-J-102



2-J-103

JAR-FCL 1 - Baskerville

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?