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notevolmente la messa a punto facilitando lo sviluppo<br />
e la diffusione di tests per la determinazione di genomi<br />
virali (HCV e HIV RNA) o per l’analisi qualitativa e<br />
quantitativa di trascritti.<br />
Allo stesso tempo, la possibilità di utilizzare un unico<br />
lotto di enzimi e di reattivi per tutti i cicli richiesti<br />
dalla PCR consentì anche di sviluppare apparecchiature<br />
(thermalcycler) in grado di eseguire in automatico ed<br />
in tempi più rapidi le fasi di denaturazione, riconoscimento<br />
ed estensione dei primers che inizialmente richiedevano<br />
tre termostati differenti ed un costante intervento<br />
manuale dell’operatore.<br />
Altre due interventi fondamentali per la definitiva consacrazione<br />
della PCR quale metodica non solo di ricerca<br />
ma anche di diagnostica clinica, furono la sterilizzazione<br />
dei campioni da analizzare per eliminare eventuali<br />
contaminazioni di prodotti (ampliconi) di amplificazioni<br />
precedenti, e la rilevazione di sostanze ad attività<br />
inibitoria sulle polimerasi.<br />
Il primo obbiettivo, l’eliminazione della contaminazione<br />
da “carry-over”quale principale causa di falsi positivi,<br />
fu raggiunto sostituendo tra i componenti della<br />
reazione i nucleotidi dTTP con dUTP e rendendo così gli<br />
ampliconi riconoscibili e degradabili dall’enzima uracyl-<br />
N-glicosilasi (Amperase®) prima che possano fungere<br />
da stampo per la Taq o Tth polimerasi.<br />
La soluzione del secondo problema, i falsi negativi dovuti<br />
ad inibizione enzimatica, fu risolta in maniera<br />
ugualmente efficace aggiungendo al mezzo di reazione<br />
una molecola di DNA o RNA sintetico, denominato controllo<br />
interno, che simulasse dal punto di vista fisicochimico<br />
la molecola bersaglio senza interferire con la<br />
sua amplificazione e rilevazione. Il controllo interno,<br />
aggiunto a concentrazione nota, funge quindi da riferimento<br />
qualitativo e quantitativo della efficacia della<br />
Fig. 2<br />
Sviluppo tecnologico<br />
e progressiva<br />
automazione<br />
della PCR<br />
Fig. 1<br />
I passaggi chiave che<br />
permisero il<br />
trasferimento della<br />
PCR dal laboratorio<br />
di ricerca a quello<br />
clinico-diagnostico<br />
PCR garantendone l’integrità dei risultati (Figura 1).<br />
Superati questi ostacoli iniziali, la PCR è andata incontro<br />
ad un’evoluzione costante e rapidissima, sia dal<br />
punto di vista tecnologico che applicativo.<br />
L’evoluzione tecnologica<br />
Dopo la messa a punto dei primi “thermal cyclers”,<br />
sono stati successivamente sviluppate apparecchiature<br />
in grado di eseguire in automatico le fasi di amplificazione<br />
e rilevamento ed, in seguito, anche quella preliminare<br />
della preparazione del campione con estrazione<br />
degli acidi nucleici .<br />
In questi sistemi, l’integrazione di sofisticati componenti<br />
hardware e software, di reagenti pronti all’uso e<br />
di provette di reazione usa e getta disegnate ad hoc,<br />
realizza un ambiente sicuro a prova di contaminazione<br />
e di errore umano.<br />
La progressiva automazione della PCR, infatti, ne ha<br />
migliorato l’accuratezza per le ridotte manipolazioni<br />
manuali dei campioni e dei reattivi e ne ha completato<br />
la standardizzazione necessaria per un’adeguata qualità<br />
dei risultati in ambito diagnostico-clinico (Figura 2).<br />
Uno degli ultimi sviluppi metodologici della PCR è la<br />
tecnica “real-time” che viene eseguita in fase omogenea<br />
e produce risultati durante lo svolgimento stesso<br />
dell’amplificazione.<br />
Questa metodica, nota anche come Taqman, consente<br />
di rilevare un segnale fluorescente che si genera per la<br />
scissione enzimatica di una sonda opportunamente<br />
marcata allorchè essa si ibridizzi ad una sequenza complementare.<br />
L’intensità della fluorescenza è direttamente<br />
proporzionale alla quantità del DNA o RNA in esame<br />
e ne permette un’accurata quantificazione. Per la sua<br />
aumentata sensibilità e più esteso range dinamico,