19.05.2013 Views

esadia16 - Roche

esadia16 - Roche

esadia16 - Roche

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

82<br />

Vulvo-vaginite micotica e Trichomoniasi vaginale<br />

batteri. Ciò è importante per poter ricavare un rapporto<br />

tra i diversi morfotipi batterici al fine di assegnare<br />

uno “score” (di Nugent) che attesti il grado di competenza<br />

del microbiota vaginale<br />

3. Esame colturale (90%)<br />

La coltura deve essere presa in considerazione in tutti i<br />

casi sintomatici in cui l’esame microscopico non è conclusivo<br />

o allorquando si debba procedere all’identificazione<br />

delle specie.<br />

La correlazione con la clinica è quanto mai indispensabile<br />

per stabilire se si tratti di una colonizzazione o di<br />

un’infezione; infatti una valutazione integrata con la<br />

semiquantizzazione colturale permette di valutare la<br />

dinamica della colonizzazione negli stadi di momento<br />

“residente” od “opportunistico” e “francamente patogeno”.<br />

Si deve necessariamente identificare la specie di Candida<br />

isolata. Un semplice metodo che consente in breve<br />

tempo di speciare Candida albicans è il test di filamentazione<br />

o “germ-tube” (piccoli filamenti protundenti<br />

dalla superficie esterna della blastospora osservabili “a<br />

fresco”, formatisi dopo aver stemperato alcune colonie<br />

cresciute su Sabouraud agar in una provetta contenete<br />

1 ml di siero umano fresco messo ad incubare a 37°C<br />

per 4 ore).<br />

Per l’identificazione delle altre specie di Candida si<br />

ricorre all’utilizzo di test di assimilazione degli zuccheri<br />

e test di resistenza all’actidione.<br />

Questi test sono facilmente eseguibili ricorrendo all’uso<br />

di piastrine disponibili commercialmente formate da<br />

microgallerie in cui sono presenti i substrati da saggiare<br />

in forma liofila.<br />

Test di sensibilità agli antimicotici (antimicogramma)<br />

Il test di sensibilità viene consigliato solo eccezionalmente<br />

se si è in presenza di infezioni ricorrenti particolarmente<br />

difficili da eradicare, soprattutto causate da specie di Candida<br />

non-albicans.<br />

In questo contesto è importante la determinazione della<br />

specie di Candida isolata in quanto sono stati segnalati<br />

molti casi di resistenza al fluconazolo (in particolare C.glabrata<br />

e C.krusei)<br />

Trichomoniasi vaginale<br />

Introduzione<br />

La trichomoniasi vaginale è una patologia sostenuta da<br />

un protozoo flagellato, Trichomonas vaginalis, dal corpo<br />

ovale lungo 10-20 micron. Il caratteristico movimento<br />

direzionale e rotatorio attorno al proprio asse è garantito<br />

da 4 flagelli anteriori mentre una membrana ondulante<br />

e un flagello marginale lo percorrono per circa la<br />

meta della sua lunghezza.<br />

Nella donna il protozoo si può localizzare in diversi<br />

distretti anatomici, quali:<br />

● Vulva<br />

● Vagina<br />

● Ghiandole di Bartolino e di Skene<br />

● Uretra<br />

● Vescica<br />

L’infezione nell’adulto è quasi esclusivamente a trasmissione<br />

sessuale anche se non vengono escluse altre modalità,<br />

attraverso biancheria intima, accappatoi e asciugamani<br />

contaminati.<br />

Più rara è l’infezione contratta attraverso strumenti diagnostici<br />

privi di asepsi o in bagni pubblici.<br />

E’ giusto ricordare che Trichomonas vaginalis può sopravvivere<br />

fino a 30 minuti in acqua tiepida e per circa un giorno<br />

sul copri-water.<br />

La trichomoniasi è una delle malattie sessualmente trasmissibili<br />

(MST) più diffuse nel mondo.<br />

Stime dell’OMS parlano di più di 173 milioni di individui<br />

colpiti ogni anno.<br />

In Italia la distribuzione della malattia è molto diversificata,<br />

essendo influenzata da diverse variabili quali il<br />

campione di popolazione indagata, le condizione socioeconomiche,<br />

l’attività sessuale, l’approccio metodologico<br />

di prelievo e invio dei campioni e i metodi laboratoristici<br />

di indagine<br />

Nostri dati, relativi all’area milanese, attestano nella<br />

Fig. 6<br />

Preparato colorato<br />

secondo Gram. In viola<br />

sono<br />

evidenziate le blastospore<br />

e le ife di<br />

Candida albicans.<br />

Sempre in viola sono<br />

presenti anche<br />

Lattobacilli (x 1000)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!