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Tabella 1<br />
Popolazione microbiotica vaginale<br />
di usuale rinvenimento in età fertile<br />
Lactobacillus spp.<br />
Streptococcus spp.<br />
Staphylococcus spp.<br />
Corynebacteriaceae<br />
Enterobacterium spp.<br />
G. vaginalis<br />
Candida spp<br />
Batteri anaerobi<br />
te il meccanismo di degradazione del glicogeno ad acido<br />
lattico, il pH vaginale a valori compresi tra 3,5 e 5 unità<br />
(1). Il valore di pH così ottenuto impedisce il moltiplicarsi<br />
di microrganismi potenzialmente patogeni ed è a questo<br />
proposito che i Lattobacilli vengono anche definiti<br />
sentinelle del microbiota vaginale. (Tab.2)<br />
La presenza di perossido di idrogeno (H 2O 2), prodotto terminale<br />
del metabolismo ossidativo della maggior parte<br />
dei lattobacilli, funge da limite allo sviluppo dei microrganismi<br />
che non possiedono l’enzima catalasi (anaerobi).<br />
Bisogna tuttavia ricordare che esistono dei Lattobacilli<br />
H 2O 2 non produttori la cui presenza in vagina resta<br />
comunque, in condizioni fisiologiche, a bassa carica.<br />
I lattobacilli che possiamo rinvenire più frequentemente<br />
in vagina appartengono alle specie acidophilus, casei, fermentumn,<br />
ramnosus, cellobiosus, leichmanii, crispatus, jeinsonii,gasseri,<br />
delbrueckiii e tutti, seppur con diversa intensità,<br />
intervengono nel meccanismo di acidificazione dell’ambiente.<br />
La progressiva riduzione dell’attività estrogenica che<br />
porta alla menopausa induce quelle modificazioni a cari-<br />
Tabella 2<br />
monografia<br />
Fig. 1<br />
Adesivita’ di G.V. alle<br />
cellule epiteliali<br />
Tab. 2<br />
Eta’ fisiologica della<br />
donna ed alcune<br />
caratteristiche<br />
dell’ambiente vaginale<br />
Età pH vaginale Presenza di glicogeno Microorganismi<br />
nelle cellule dell’epitelio<br />
della mucosa<br />
____________________________________________<br />
Neonatale Acido per le prime Presente nelle prime Presenti i Lattobacilli<br />
due settimane due settimane<br />
successivamente<br />
alcalino<br />
____________________________________________________________________<br />
Prepubere 7-8 unità Assente Lattobacilli assenti,<br />
predominano i coryneformi<br />
____________________________________________________________________<br />
Fertile 3,5-5.0 unità Presente Predominano i Lattobacilli<br />
____________________________________________________________________<br />
Climaterio Alcalino Assente Lattobacilli in scomparsa.<br />
Predominano gli enterobatteri<br />
ma spesso la flora microbica è<br />
assente<br />
Infezioni Sessualmente Trasmissibili<br />
co della mucosa vaginale che determinano anche un cambiamento<br />
della flora presente con scomparsa dei Lattobacilli<br />
e predominanza di Enterobatteri.<br />
La vaginosi batterica<br />
La vaginosi batterica (VB), conosciuta in passato come<br />
vaginite da Haemophilus vaginalis, vaginite da Corynebacterium<br />
vaginalis, vaginite aspecifica e vaginosi anaerobia<br />
rappresenta una delle più frequenti infezioni vaginali<br />
della donna nell’età fertile. La sua incidenza varia dal 14<br />
al 30% a seconda delle popolazioni femminili considerate.<br />
Attualmente si tende a considerare la VB come un’infezione<br />
polimicrobica di tipo sinergico dovuta all’alterazione<br />
dell’equilibrio del microbiota vaginale con grave diminuzione<br />
dei lattobacilli perossidasi produttori e concomitante<br />
incremento della restante flora anaerobia e<br />
microaerofila (Gardnerella, Mobiluncus, Bacteroides)<br />
Il meccanismo sinergico tra Gardnerella vaginalis (G.v.) e<br />
microrganismi anaerobi consiste nell’utilizzo da parte di<br />
questi degli aminoacidi prodotti dal metabolismo di G.v.<br />
con conseguente loro decarbossilazione e produzione di<br />
amine aromatiche (trimetilamina, cadaverina, putrescina,<br />
istamina, isobutilamina, feniletilamina) responsabili,<br />
oltre che della desquamazione cellulare, del caratteristico<br />
odore di “pesce marcio” e di fenomeni irritativi. Questo<br />
meccanismo è mediato anche dalla sviluppata adesività di<br />
G.v. alle cellule epiteliali con la caratteristica formazione<br />
delle “clue cells”. (Fig. 1, 2)<br />
Mobiluncus e altri batteri anaerobi producono acido succinico<br />
durante il loro metabolismo che a pH 5,5 è in<br />
grado di inibire l’intervento dei polimorfonucleati nei<br />
confronti dei batteri.<br />
Il quadro clinico della vaginosi batterica è caratterizzato<br />
da perdite vaginali omogenee di colore grigiastro maleodoranti<br />
talvolta accompagnate da bruciore o prurito,<br />
raramente da dolore.Il termine vaginosi è stato adottato<br />
per indicare che in questa sindrome non è presente un<br />
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