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esadia16 - Roche

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64<br />

L’infezione luetica<br />

TP.PA (Treponema Pallidum Particles Agglutination), con<br />

l’unica differenza rispetto al TPHA classico nell’utilizzo di<br />

particolari particelle di lattice (a più superficie) sensibilizzate<br />

con antigene T. Pallidum ceppo Nichols, al posto<br />

delle emazie di montone o di pollo.<br />

Spesso non si negativizza mai, anzi mantiene titoli relativamente<br />

alti, creando inquietudini ingiustificate in mancanza<br />

di qualsivoglia correlazione clinica.<br />

Conferma diagnostica<br />

Per la lue, il ricorso ai test di conferma. si rende necessario<br />

in quanto a causa della bassa prevalenza dell’infezione,<br />

anche utilizzando per lo screening test dotati di alta<br />

specificità, in caso di positività, il valore predittivo positivo<br />

è assai basso. (ad esempio, se la prevalenza fosse<br />

dell’1% e la specificità del test del 99%, il valore predittivo<br />

positivo di un risultato positivo sarebbe solo del 50% ).<br />

Come conferma si possono utilizzare i tests FTA-abs ed<br />

Immunoblotting.<br />

Il test di immobilizzazione treponemica (Test di Nelson)<br />

che ha rappresentato fino ad alcuni anni or sono il goldstandard<br />

della diagnostica treponemica è oggi utilizzato<br />

solo per fini di ricerca a causa della indaginosità di esecuzione<br />

che richiede fra l’altro il sacrificio di animali da<br />

laboratorio.<br />

Inoltre non bisogna dimenticare la tardiva positivizzazione<br />

che ne impedisce l’uso come test di conferma nella lue<br />

primaria precoce.<br />

FTA-abs<br />

Consiste nel saggiare il campione di siero con l’antigene<br />

treponemico fissato sul vetrino. La rilevazione di avvenuta<br />

reazione tra antigene ed anticorpo sarà svelata al<br />

microscopio U.V. dopo l’introduzione di un antisiero<br />

coniugato con isotiocianato di fluorescina.<br />

Si positivizza a partire dalla terza settimana dopo il contagio<br />

e molto spesso la positivizzazione è contemporanea<br />

alla comparsa della lesione primaria.<br />

Ha una sensibilità del 90-100% nella lue primaria, del<br />

100% nella lue secondaria e del 95-100% nella lue tardiva.<br />

La positività persiste anche dopo un trattamento adeguato,<br />

riducendosi di intensità con il passare del tempo.<br />

E’ possibile che il test si negativizzi, anche se ciò avviene<br />

raramente se la terapia è intrapresa nelle primissime fasi<br />

della malattia.<br />

La specificità è elevata, ma non assoluta e varia dal 93 al<br />

99%. False positività sono rilevabili nell’1% della popolazione<br />

normale, ma percentuali più alte si riscontrano fra<br />

i pazienti ospedalizzati, fra i tossicodipendenti, nei<br />

pazienti con patologie autoimmuni,nelle sempre più diffuse<br />

infezioni da Borrelia (malattia di Lyme) ed Herpes<br />

genitalis.<br />

Da sottolineare che le false positività dell’ FTA-abs sono<br />

per lo più positività contenute e che spesso ma non sempre<br />

si possono accompagnare a false positività dello<br />

screening con altri tests treponemici.<br />

Il test utilizza come antigene T. pallidum ottenuto dai<br />

testicoli del coniglio (non bisogna far passare più di 6-<br />

7 giorni dall’inoculo al prelievo dei treponemi da fissare<br />

sul vetrini per non incorrere in reazioni falsamente<br />

negative. Il siero in esame deve essere opportunamente<br />

diluito 1 a 5 con apposito adsorbente, per eliminare<br />

eventuali aspecificità.La tecnica è delicata e l’interpretazione<br />

è soggettiva.<br />

Per l’esecuzione del test esistono numerosi kits commerciali.<br />

Di questi è opportuno verificare sensibilità e specificità<br />

in quanto possono presentare notevoli variazioni, in<br />

particolare su sieri a basso livello anticorpale.<br />

Immunoblotting<br />

Ultimo in ordine di tempo a fare la sua comparsa sul<br />

mercato, permette di svelare le positività anticorpali sia<br />

IgG sia IgM verso i singoli antigeni del Treponema pallidum.<br />

Per la preparazione delle strisce si sottopone innanzitutto<br />

un estratto di antigeni treponemici ottenuti per bollitura<br />

dei microrganismi in presenza di sodio-dodecil-solfato<br />

ad elettroforesi in gel di poliacrilamide. Dopo l’elettroforesi,<br />

un foglio di nitrocellulosa viene appoggiato sul<br />

gel e le proteine antigeniche vi vengono trasferite elettroforeticamente.<br />

Dal taglio del foglio di nitrocellulosa in<br />

listerelle sottili un paio di millimetri si ottengono le strisce<br />

su cui eseguire il test di immunoblotting. Il numero<br />

delle bande antigeniche presenti sulle strisce dei kits commerciali<br />

è variabile e dipende dalle procedure di preparazione,<br />

tuttavia vi è un accordo generalizzato nel ritenere<br />

che gli anticorpi individuati dagli immunodeterminanti<br />

di 15, 5, 17, 44,5 e 47 k Da appaiono essere diagnostici<br />

di sifilide acquisita. Un siero viene considerato positivo se<br />

reagisce con almeno tre dei suddetti antigeni, indeterminato<br />

se reagisce con uno o due di essi, negativo se non<br />

reagisce con nessuno.<br />

Il test per la ricerca di IgG possiede caratteristiche di sensibilità<br />

paragonabile all’ FTA-abs mentre la specificità<br />

risulta nettamente superiore e comunque il più delle<br />

volte nei casi più controversi riesce a dirimere i dubbi<br />

diagnostici. Il test per ricerca di IgM, invece, è considera-

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