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esadia16 - Roche

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Fig. 3<br />

Scanning electron<br />

microscopy of<br />

chlamydia<br />

trachomatis attacking<br />

epithelial cells. A<br />

transverse section<br />

through an epithelial<br />

cell.<br />

(Jordan Dimitrakov)<br />

Tab. 1<br />

Sensibilità e specifcità<br />

a confronto nelle<br />

varie metodiche<br />

Tabella 1<br />

monografia<br />

I metodi attualmente più utilizzati sono l’immunofluorescenza<br />

diretta (DFA) e la ricerca mediante amplificazione<br />

degli acidi nucleici (NAAT).<br />

Anche i metodi immunoenzimatici sono utilizzati, e la<br />

loro sensibilità e specificità è sovrapponibile a quella<br />

della DFA (tab. 1).<br />

Sicuramente nel maschio la tecnica preferibile, soprattutto<br />

nel paziente sintomatico, è la NATT eseguibile<br />

sull’ urina del primo mitto e quindi meglio gradita anche<br />

dai pazienti.<br />

La ricerca dell’Ureaplasma urealyticum è consigliata anche<br />

se l’incidenza dell NGU sostenute da questo microrganismo<br />

è bassa.<br />

La presenza comunque di questo germe,che può colonizzare<br />

l’uretra maschile nel 20-30% (13) dei soggetti sani è<br />

ritenuta importante anche per problemi di infertilità.<br />

Sono disponibili per la ricerca di Ureaplasma tecniche col-<br />

Sensibilità Specificità<br />

Metodo Urine maschili Urine femminili Campione<br />

endocervicale<br />

_____________________________________________<br />

Cultura - - 40-85% 100%<br />

______________________________________________________________________<br />

Immunofluorescenza 40-95% - >95%<br />

diretta<br />

____________________________________________________________________<br />

Immunoenzimatico 40-94% 15-92% 0-100% >99%<br />

(se confermato)<br />

____________________________________________________________________<br />

Gene probe - - 60-100% >99%<br />

____________________________________________________________________<br />

Test con<br />

amplificazione genica 75-100% 44-100% 56-100% >99%<br />

Infezioni Sessualmente Trasmissibili<br />

turali che permettono sia l’isolamento del microrganismo<br />

su terreni specifici e sia metodi colturali che si avvalgono<br />

di caratteristiche biochimiche specifiche le quali vengono<br />

evidenziate mediante il viraggio di colore.<br />

I primo metodo si basa sull’utilizzo di un terreno solido<br />

(A7) il quale contiene oltre all’urea, del solfato di manganese,per<br />

cui in seguito alla liberazione di ammoniaca,<br />

per idrolisi dell’urea, conferisce alle colonie dopo incubazione<br />

per 48 ore in atmosfera anaerobia una colorazione<br />

marrone scuro rendendole facilmente identificabili “a riccio<br />

di mare“.<br />

Il secondo metodo si basa su l’utilizzo di gallerie miniaturizzate<br />

dove viene sfruttata la capacità dell’Ureaplasma<br />

a idrolizzare l’urea.<br />

Ciò permette di effettuare l’identificazione,la conta ed il<br />

test di resistenza agli antibiotici.<br />

L’antibiogramma risulta di particolare importanza visto<br />

l’emergere di ceppi resistenti ai macrolidi solitamente<br />

efficaci sull’Ureaplasma urealyticum.<br />

Il Trichomonas vaginalis (TV) è l’altro patogeno che<br />

potrebbe essere coinvolto, peraltro in una bassa percentuale<br />

di casi, nella NGU.<br />

Il maschio è il serbatoio naturale di questo protozoo e<br />

spesso questo stato di portatore non da segni clinici evidenti,per<br />

cui la trasmissione al partner femminile può<br />

avvenire con più facilità.<br />

La ricerca del TV è opportuno farla soprattutto quando ci<br />

troviamo di fronte a forme recidivanti o persistenti di<br />

NGU e la tecnica più appropriata è l’ esame colturale.<br />

Dopo avere eseguito un tampone uretrale, questo deve<br />

essere scaricato in un terreno liquido (Terreno di Diamond<br />

o altri) ed incubato fino a 5 giorni a 37° controllando<br />

ogni 2 giorni al microscopio l’eventuale crescita del protozoo<br />

il quale si presenterà con la caratteristica motilità<br />

dovuta al suo apparato flagellare.<br />

La ricerca di altri patogeni non è indicata di routine, ma<br />

solo in caso di persistenza della sintomatologia e negatività<br />

delle ricerche dei germi più comunemente implicati<br />

nelle NGU.<br />

Un lavoro recente sostiene che sarebbe opprtuno associare<br />

alle ricerche specifiche sul tampone uretrale anche un<br />

dipstick sulle urine per evidenziare l’eventuale presenza di<br />

leucocituria o batteriuria ed in caso di positività confermarla<br />

con un esame colturale delle urine<br />

Questo perché nel 6-7 % dei casi di NGU sarebbe associata<br />

una infezione delle vie urinarie (14).<br />

Balanopostite<br />

Una infezione che interessa il glande viene definita bala-<br />

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