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42<br />

L. Gabrielli - T. Lazzarotto<br />

M. Simone - T. Bellucci<br />

C. Grandi - M. P. Landini<br />

U.O. di Microbiologia, Policlinico<br />

S. Orsola Malpighi,<br />

Università degli Studi di Bologna,<br />

Bologna<br />

Infezione erpetica genitale<br />

L’infezione genitale da virus dell’Herpes Simplex (HSV) è<br />

un’infezione sessualmente trasmessa che rappresenta la<br />

causa più frequente di lesioni ulcerative genitali nei Paesi<br />

sviluppati (1).<br />

L’aumentata incidenza e diffusione della malattia, il<br />

carattere recidivante dell’infezione, il rischio di trasmissione<br />

ai partners sessuali e ai neonati, l’associazione con<br />

il cancro della cervice uterina e la mancanza di una terapia<br />

in grado di eradicare l’infezione, hanno portato ad un<br />

maggiore interesse nei riguardi delle manifestazioni cliniche<br />

e delle complicazioni connesse con questa patologia.<br />

La parola “Herpes” deriva dal greco “hèrpein”, strisciare,<br />

riferibile ai rettili, probabilmente per l’affinità dei sintomi<br />

della lesione virale con quelli dovuti al morso di serpente.<br />

Nel XVII secolo Jean Astruc, medico personale del re Luigi<br />

XV, dette la prima descrizione dettagliata della malattia,<br />

tuttavia solo nel 1920 Luger e Lauda dimostrarono come<br />

l’affezione fosse causata da un virus filtrabile.<br />

Nel 1925 il virus venne isolato ed alla metà degli anni ‘60<br />

si identificarono due sierotipi: HSV di tipo 1 (HSV-1) e HSV<br />

di tipo 2 (HSV-2).<br />

Eziopatogenesi<br />

Il virus dell’Herpes Simplex (HSV) è un membro della<br />

famiglia Herpesviridae, sottofamiglia Alphaherpesvirinae,<br />

costituito da un core contenente il DNA a doppia elica<br />

lineare, dal capside a struttura icosaedrica e da un pericapside<br />

glicoproteico che funge da involucro esterno.<br />

Il virus, che replica nel nucleo della cellula infettata, è epitelioneurotropo<br />

e citopatogeno. È in particolare il sierotipo<br />

HSV-2 ad essere implicato nell’eziologia della forma<br />

genitale (70-80%), ma anche il sierotipo HSV-1 (di norma<br />

responsabile della forma labiale e oculare) può rappresentarne<br />

la causa (20-30%).<br />

Variazioni nelle abitudini di vita stanno mutando profon-

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