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erano stati assenti precedenti segni clinici (Tabella 3)<br />
In una precedente review sulla Chlamydia evidenziavo<br />
quello che si poteva recepire da studi clinici randomizzati<br />
(10) che si può comunque adattare alla realtà italiana:<br />
● procura infezioni inizialmente poco rilevanti, spesso<br />
inapparenti<br />
● buona parte delle gravi infezioni pelviche, delle gravidanze<br />
extrauterine, sterilità tubarica e dolore pelvico<br />
cronico sono determinate o favorite da pregresse infezioni<br />
da chlamydia<br />
● Lo screening della popolazione femminile riduce la prevalenza<br />
dell’infezione da Chlamydia, le gravi infezioni<br />
pelviche, le gravidanze extrauterine<br />
● Le infezioni ricorrenti aumentano il rischio di incorrere<br />
in sequele più gravi.<br />
● I fattori di rischio sono utili per la selezione in popolazioni<br />
a bassa prevalenza, maggiore necessità di metodi<br />
di indagine affidabili.<br />
● Sono necessari studi locali preliminari per individuare la<br />
prevalenza e i fattori di rischio di una determinata<br />
popolazione<br />
● Il determinante più specifico e universale, per l’infezione<br />
genitale da chlamydia, è avere meno di 25 anni<br />
Le donne con meno di 25 anni possono avere una riduzione<br />
delle sequele da Chlamydia come la riduzione della<br />
loro fertilità se sottoposte a programmi di screening la<br />
cui frequenza, modalità, scelta dei test, ecc., in Italia sono<br />
ancora da determinare.<br />
L’obiettivo potrebbe essere l’individuazione della prevalenza<br />
dell’infezione per data popolazione, la sua<br />
riduzione, la riduzione degli eventi collegati alla infezione<br />
non diagnosticata, tramite programmi di screening<br />
da attuare in tutti i consultori familiari, a seconda<br />
della tipologia della popolazione e della disponibilità<br />
delle risorse economiche.<br />
Il documento CDC dell’aprile 2001 “Chlamydia in the United<br />
States” si pone la domanda: quanto costa la chlamydia?<br />
Il CDC stimava che per ogni dollaro speso nello<br />
screening della chlamydia risparmiava 12 dollari nei<br />
costi correlati alle complicazioni della Chlamydia non<br />
trattata.<br />
Non vi è disponibilità in Italia di dati inerenti studi di farmaco-economia<br />
sui progetti di screening della Chlamydia<br />
e valutazione dei costi delle spese sanitarie conseguenti<br />
alla mancanza di progetti di screening.<br />
Conclusioni<br />
Primo elemento distintivo del consultorio è l’integrazione<br />
di diverse figure sanitarie, psicosociali per quanto di com-<br />
monografia<br />
Tab 3<br />
Complicazioni da<br />
Infezione da Chlamydia<br />
Trachomatis a breve e<br />
a medio-lungo termine<br />
Infezioni Sessualmente Trasmissibili<br />
Tabella 3<br />
Complicazioni a breve termine Complicazioni a lungo termine<br />
Donna non gravida: Donna:<br />
- Malattia infiammatoria pelvica Gravidanza ectopica<br />
Infertilità<br />
Donna gravida: Dolore pelvico cronico<br />
- aborto spontaneo<br />
- endometrite, chorioamnionite<br />
- rottura prematura delle<br />
membrane e basso peso<br />
alla nascita<br />
Uomo: Complicazioni nell’uomo:<br />
epididimite Prostatite cronica<br />
uretriteprostatite. Artrite reattiva<br />
Restringimenti uretrali e<br />
ostruzioni dei deferenti<br />
petenza, che devono partecipare allo sviluppo di progetti<br />
di educazione sessuale, di screening, di counselling sulle MST.<br />
Le iniziative devono prevedere un diverso modo di<br />
approcciarsi alle generazioni adolescenziali andando ad<br />
incontri nei loro luoghi, biblioteche, centri sociali, parrocchie;<br />
cercandoli.<br />
Le iniziative consultoriali sono da pubblicizzare nei luoghi<br />
dei ragazzi.<br />
Bisogna raggiungere proprio la popolazione che non ha<br />
accesso o non usufruisce dei servizi territoriali e tener<br />
conto che è difficile far spendere l’equivalente di £ 90.000<br />
per il ticket di un test PCR per la Chlamydia, ad un soggetto<br />
asintomatico che non ti aveva cercato.<br />
È importante poter raggiungere i soggetti a rischio nei<br />
loro luoghi e offrire un servizio gratuito o a costo molto<br />
basso. L’abbassamento dei costi previsti per tali test, l’adozione<br />
di test urinari che non richiedono neanche la visita,<br />
l’acquisto per progetti su vasta scala, potranno anche<br />
a breve facilitare la risoluzione di alcuni problemi.<br />
Il consenso sulle procedure e organizzazione, l’affinamento<br />
delle qualità tecniche e un adeguamento strumentale<br />
minimo possono dare una risposta adeguata alle esigenze<br />
di servizio dei cittadini e di professionalità degli operatori.<br />
Sono necessari investimenti, sia in campo ambulatoriale<br />
che in progetti di prevenzione, ma è più importante un<br />
centro decisionale, che restituisca in termini di diffusione<br />
sul territorio, i diritti di conoscenza e assistenza alla salute<br />
riproduttiva associato alla intenzione dei ginecologi<br />
consultoriali di essere disponibili a nuovi aggiornamenti<br />
dell’attuale routine clinica, per tutte le problematiche<br />
inerenti le MST.<br />
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