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Il complesso ciclo riproduttivo della Chlamydia, in cui si<br />

alternano due entità morfologiche e funzionali del<br />

microrganismo, il corpuscolo elementare extracellulare<br />

(unità infettante) e il corpo reticolare intracellulare<br />

(forma replicativa), agevolando il batterio nell’evitare la<br />

risposta immunitaria dell’ospite, può chiarire il decorso<br />

spesso paucisintomatico o asintomatico dell’infezione. La<br />

C.t., dopo aver parassitato la cellula, si moltiplica all’interno<br />

di essa causandone la lisi.<br />

Se invece si giunge ad un equilibrio tra i meccanismi di<br />

difesa dell’ospite e la moltiplicazione del batterio, questo<br />

resta nella cellula in uno stato latente venendo trasmesso<br />

da cellula madre a cellula figlia. Ne conseguono forme<br />

cliniche latenti con sintomatologia attenuata o del tutto<br />

assente che, non essendo trattate, costituiscono una fonte<br />

inesauribile di trasmissione dell’infezione. La C.t. nell’ospite<br />

naturale può determinare infezioni persistenti<br />

caratterizzate da sviluppo incompleto del microrganismo<br />

con sporadica produzione di corpi elementari e da scarsa<br />

risposta immunitaria con la conseguente comparsa di<br />

infezioni ricorrenti.<br />

L’infezione da C.t. si manifesta comunemente con uretrite<br />

e/o cervicite, ma può portare a sequele quali la malattia<br />

infiammatoria pelvica (pelvic inflammatory disease-<br />

PID), la sterilità da fattore tubarico e la gravidanza ectopica<br />

nella donna, l’epididimite e la prostatite nell’uomo<br />

(tabella 1).<br />

Fattori di rischio<br />

Sono unanimemente riconosciuti come fattori di rischio<br />

demografico e comportamentale la giovane età della<br />

donna (≤ 25 anni), la razza non bianca, il basso livello<br />

socioeconomico, i partner sessuali multipli, i partner<br />

sessuali con uretrite non gonococcica, il mancato impiego<br />

di contraccettivi di barriera e/o l’uso dei contraccettivi<br />

orali.<br />

L’infezione clamidiale nella donna<br />

La Chlamydia trachomatis è la causa più frequente di cervicite<br />

mucopurulenta e malattia infiammatoria pelvica<br />

nei soggetti di sesso femminile.<br />

Il batterio risale l’apparato genitale per via canalicolare<br />

interessando in progressione l’endocervice, l’endometrio e<br />

le salpingi. Dopo un periodo di incubazione di 1-3 settimane,<br />

l’infezione clamidiale può decorrere asintomatica<br />

oppure dar luogo, in almeno il 33% de casi, ad un quadro<br />

di cervicite, caratterizzato da portio congesta e sanguinante<br />

al toccamento, con ectopia ipertrofica ricoperta<br />

da essudato purulento e/o mucopurulento.<br />

monografia<br />

Tabella 1<br />

Infezioni Sessualmente Trasmissibili<br />

SEDE DELL’INFEZIONE MANIFESTAZIONE CLINICA<br />

____________________________________________________________________<br />

Uomo Uretra Uretrite non gonococcica<br />

o uretrite post-gonococcica<br />

Epididimo Epididimite<br />

Retto Proctite<br />

Congiuntiva Congiuntivite<br />

Infez. sistemica Sindrome di Reiter (artrite, uveite,uretrite)<br />

____________________________________________________________________<br />

Donna Uretra Sindrome uretrale acuta<br />

Ghiandola del Bartolini Bartolinite<br />

Cervice Cervicite mucopurulenta<br />

Endometrio Endometrite<br />

Tube di Falloppio Salpingite<br />

Congiuntiva Congiuntivite<br />

Capsula epatica Periepatite (sindrome di Fitz-Hugh-Curtis)<br />

Infez. sistemica Sindrome di Reiter (artrite, uveite, uretrite)<br />

Tab 1<br />

Infezione da<br />

Chlamydia Trachomatis<br />

(sierotipi D- K)<br />

Il 50% delle donne con cervicite da C. t. presenta un concomitante<br />

interessamento dell’uretra.<br />

L’infezione isolata dell’uretra (nel 15-25% delle donne)<br />

aumenta con il progredire dell’età e si manifesta con<br />

disuria, pollachiuria e piuria senza batteriuria (sindrome<br />

uretrale acuta); tuttavia, la maggior parte delle donne<br />

esaminate con infezione uretrale da Chlamydia non<br />

lamenta disturbi urinari. Endometrite, salpingite, periepatite<br />

(sindrome di Fitz-Hugh-Curtis) possono associarsi a<br />

cervicite clamidiale sintomatica o manifestarsi a distanza<br />

di tempo dalla stessa oppure insorgere come primitiva o<br />

unica manifestazione del patogeno.<br />

La Chlamydia trachomatis ha una responsabilità diretta<br />

nell’eziologia della malattia infiammatoria pelvica e delle<br />

sindromi cliniche ad essa correlate: sterilità tubarica, gravidanza<br />

extrauterina e dolore pelvico cronico. L’infezione<br />

da C.trachomatis è la maggior causa di PID non associata<br />

a gravidanza o a procedure chirurgiche invasive.<br />

Il quadro clinico della PID clamidiale va dall’endometrite<br />

subclinica alla franca salpingite, all’ascesso tubo-ovarico,<br />

alla pelviperitonite, alla periappendicite e alla periepatite.<br />

Negli ultimi anni, si è verificato un incremento dei casi<br />

di PID dovuti a Chlamydia silenti o atipici dal punto di<br />

vista clinico.<br />

Il reperto istologico di endometrite plasmacellulare dopo<br />

biopsia endometriale in donne con cervicite mucopurulenta<br />

in assenza di segni o sintomi riferibili a PID ha focalizzato<br />

l’attenzione sulle infezioni clamidiali silenti delle<br />

vie genitali superiori (Paavonen et al., 1985).<br />

La sintomatologia della PID clamidiale è, infatti, sovente<br />

sfumata.<br />

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