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20<br />

Le infezioni da Chlamydia trachomatis<br />

Fig. 4<br />

Adolescents:<br />

greater risks of std<br />

infection in USA<br />

Tra i fattori di rischio: l’età, il comportamento sessuale, le<br />

abitudini sessuali, la disinformazione sul problema delle<br />

infezioni – e dei microrganismi - a trasmissione sessuale,<br />

la mancanza di una adeguata educazione sessuale ed una<br />

carente conoscenza del proprio corpo e della fisiologia<br />

dell’atto sessuale. Dati del nostro Centro su adolescenti<br />

sintomatici hanno dimostrato una prevalenza del 5,3%<br />

Per contro C.t. è stata evidenziata nel 2,5% degli asintomatici<br />

(studenti dell’ultimo anno di Istituti Superiori dell’Area<br />

Fiorentina e militari alla visita di leva = diciottenni),<br />

dimostrando comunque una discreta circolazione<br />

anche tra la popolazione di controllo asintomatica, in<br />

perfetto accordo con i dati OMS per l’Italia (2.7% di infezione<br />

nella popolazione asintomatica).<br />

Lo “sperimentare” nuove esperienze fa parte della<br />

dimensione adolescenziale e questo espone al rischio per<br />

le infezioni da Chlamydia t.. Le ragazze sono particolarmente<br />

vulnerabili per ragioni fisiologiche, sociali ed economiche;<br />

secondo l’OMS il più alto rate di prevalenza si<br />

osserva tra le ragazze: 24,1-27,0%. L’infezione chlamydiale<br />

acquisita durante la adolescenza porta più facilmente<br />

a sequele gravi come la PID (Pelvic Inflammmatory<br />

Disease) con conseguenze fino alla infertilità ed al<br />

cancro della cervice uterina. La diagnosi di queste infezioni<br />

è critica durante la adolescenza poichè i giovani<br />

spesso appaiono più riluttanti nell’approccio ai servizi<br />

sociali. Come evidenziato dalle statistiche USA del CDC di<br />

Atlanta le classi di età maggiormente colpite dalla infezione<br />

chlamydiale sono rappresentate dai giovani in età<br />

fertile tra i 15 ed i 29 anni (Fig. 4). Proprio infezioni<br />

acquiste in questo range di età anche nei maschi stanno<br />

impattando massicciamente sulla fertilità maschile e<br />

nella etiogenesi di patologie cronico persistenti come le<br />

prostatiti, sempre più evidenti in giovane età (31.5 anni<br />

nella nostra casistica).<br />

Ancora, gruppi particolarmente a rischio per la infezione<br />

da Chlamydia sono rappresentati dai rifugiati e dai richiedenti<br />

asilo, dalle prostitute, dagli omosessuali e dai tossicodipendenti.<br />

Fondamentale è sapere che l’infezione sessualmente trasmessa<br />

da Chlamydia trachomatis decorre asintomatica nel<br />

70-75% delle femmine ed in più del 50% dei casi.<br />

Manifestazioni cliniche della infezione chlamydiale,<br />

sierotipi D-K<br />

E’ ormai ben noto che le manifestazioni cliniche della<br />

infezione Chlamydiale sono molteplici, anche nell’ambito<br />

delle infezioni a trasmissione sessuale. Si possono suddividere<br />

essenzialmente in infezioni dell’apparato riproduttivo<br />

ed in infezioni site al di fuori di esso. Tra le prime le<br />

cerviciti e le uretriti femminili, la uretrite e la epididimite<br />

maschile. Queste rispecchiano i targets citologici delle<br />

infezioni da C.t., eminentemente epiteliali, rappresentati<br />

dall’epitelio colonnare endocervicale e da quello uretrale.<br />

Cervicite: C.t. appare essere una delle più comuni e regolarmente<br />

identificate cause di cervicite assieme a Gonococco<br />

(Taylor-Robinson, 2002). Caratteristico della cervicite<br />

è un essudato che all’osservazione microscopica mostara<br />

la presenza di più di 10 leucociti polimorfonucleati per<br />

campo microscopico.<br />

I classici sintomi includono dolore al passaggio delle<br />

urine, urgenza minzionale, perdite cervicali, arrossamento<br />

cervicale e mollezza cervicale e sanguinamento al prelievo<br />

od ai rapporti sessuali.<br />

L’associazione a sintomi urinari della cervicite potrebbe<br />

esser spiegata con la presenza di una concomitante uretrite<br />

nella popolazione sintomatica (4,2% nella nostra<br />

casistica). Occasionalmente possono esser osservati follicoli<br />

linfatici. I sierotipi dal D al K di C.t. provocano cervicite.<br />

La cervicite ricorrente è stata messa in relazione col sierotipo<br />

C, che, sembra, determinare ricorrenza per cronicizzazione<br />

dell’infezione (Dean et al. 2000) per la enorme<br />

adattabilità di questo ceppo alla “pressione immune “<br />

dell’ospite (Dean et al. 2000).<br />

Uretrite<br />

E’ presente anche nella donna e di questo fatto va tenuto<br />

conto nella anamnesi medica e durante la diagnosi<br />

microbiologica includendo la determinazione uretrale<br />

femminile della C.t..<br />

Le uretriti da Chlamydia sono ricomprese fra le “uretriti<br />

non specifiche”, cioè non causate da N.gonorrhoeae; i sierotipi<br />

dal D al K ne sono gli agenti etiologici. L’incuba-

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