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HIV e trasmissione sessuale<br />
mucosali innate (ad esempio zinco, difensine, muco) che<br />
sono in grado di ridurre la suscettibilità. Alterazioni della<br />
flora batterica vaginale comportano un aumento del<br />
rischio di infezione in presenza di un aumento della flora<br />
anaerobia e di una riduzione dei lattobacilli; infine sembra<br />
che esista una correlazione fra un ridotto rischio di<br />
acquisizione dell’infezione e aumentate concentrazioni di<br />
IgA specifiche per l’envelope di HIV a livello vaginale.<br />
Fattori favorenti la trasmissione sessuale di HIV<br />
Numerosi fattori concorrono a determinare la trasmissione<br />
sessuale dell’infezione da HIV.<br />
I processi flogistici genitali e le malattie sessualmente trasmesse,<br />
ad esempio, aumentano il rischio di trasmissione<br />
tramite l’incremento della concentrazione di virus a livello<br />
delle secrezioni genitali.<br />
La presenza di traumi o di soluzioni di continuo della<br />
mucosa genitale, come ulcerazioni associate a patologie<br />
infettive o processi flogistici locali, comporta un aumento<br />
dell’infettività e della suscettibilità, costituendo una<br />
porta di ingresso preferenziale per le particelle virali.<br />
Nella donna le variazioni ormonali, ad esempio quelle<br />
legate allo stato di gravidanza, sembrano essere associate<br />
a maggiore concentrazione virale nel tratto genitale e<br />
quindi ad aumentato rischio di trasmissione.<br />
In presenza del flusso mestruale, inoltre, si ha un maggior<br />
rischio sia di trasmissione che di acquisizione dell’infezione,<br />
per presenza del virus nel sangue mestruale e per<br />
l’alterazione del pH vaginale.<br />
I diversi metodi contraccettivi, infine, hanno differenti<br />
influenze sul rischio di trasmissione sessuale di HIV: i contraccettivi<br />
di barriera sono in grado di ridurre significativamente<br />
la trasmissione del virus e sono infatti utilizzati<br />
come mezzo di prevenzione per limitare la diffusione del<br />
contagio; per quanto riguarda i contraccettivi ormonali vi<br />
sono dati controversi: i progestinici sembrano aumentare<br />
il rischio di trasmissione, tramite incremento delle concentrazioni<br />
genitali del virus, viceversa gli estrogeni ridurrebbero<br />
la possibilità di acquisizione del virus.<br />
I dispositivi intrauterini infine, innescando un processo<br />
flogistico a livello della cavità uterina, costituiscono un<br />
fattore favorente l’acquisizione dell’infezione.