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152<br />

Se si applicano i suggerimenti sopra esposti, la misurazione<br />

della VPS costituisce un criterio fondamentale<br />

per la <strong>di</strong>agnosi del deficit erettile 15-19 . Stu<strong>di</strong> comparativi<br />

con farmaco-arteriografia hanno infatti <strong>di</strong>mostrato<br />

che il valore soglia, al <strong>di</strong> sotto del quale si<br />

deve sospettare un’alterazione arteriosa, è 35 cm/sec.<br />

Fra 34 e 30 cm/sec si può parlare <strong>di</strong> ipoafflusso arterioso<br />

lieve; fra 25 e 29 cm/sec, <strong>di</strong> ipoafflusso arterioso<br />

me<strong>di</strong>o; al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> 25 cm/sec, <strong>di</strong> ipoafflusso arterioso<br />

grave 20 .<br />

È stato altresì suggerito che la VPS è un parametro<br />

che correla inversamente con l’età; è quin<strong>di</strong> possibile<br />

correggere la VPS per età del paziente (Tab. II). In<br />

ogni caso, una VPS molto bassa (< 25 cm/s) deve far<br />

porre il sospetto <strong>di</strong> una malattia vascolare <strong>di</strong>ffusa e<br />

suggerisce <strong>di</strong> estendere la valutazione ecografica alle<br />

arterie <strong>di</strong> altri <strong>di</strong>stretti corporei che in tali casi possono<br />

essere coinvolti nel 75% dei casi 21 . Si deve peraltro<br />

notare che vi sono numerosi pazienti che a<br />

fronte <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> VPS maggiori <strong>di</strong> 25 cm/sec presentano<br />

comunque una significativa arteriopatia all’esame<br />

angiografico 22 , e pazienti con evidente arteriolopatia<br />

al PWD delle cavernose possono presentare valori<br />

<strong>di</strong> VPS assolutamente normali 23 . Infine, è stato<br />

<strong>di</strong>mostrato che soggetti con arterie comunicanti valide<br />

(dorso-cavernose e cavernose accessorie con flussi<br />

comparabili con quelli dei tronchi principali) possono<br />

raggiungere un’erezione valida anche con valori<br />

<strong>di</strong> VPS più bassi <strong>di</strong> quelli ritenuti normali 24 . Già in<br />

passato alcuni Autori avevano criticato la vali<strong>di</strong>tà assoluta<br />

<strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>ce 25 e in anni recenti un ulteriore<br />

elemento <strong>di</strong> dubbio è emerso da un lavoro in cui si<br />

<strong>di</strong>mostrava la scarsa riproducibilità dell’ECD nel follow-up<br />

dei pazienti impotenti 26 . Pertanto, la velocità<br />

<strong>di</strong> picco sistolico è da ritenersi un parametro valido<br />

per la <strong>di</strong>agnosi morfo-funzionale del deficit erettile,<br />

ma non in valore assoluto per quanto riguarda la malattia<br />

vascolare sistemica 27 .<br />

Tab. II. Valori normali <strong>di</strong> VPS corretti per età. Age-adjusted<br />

normal PSV values [accor<strong>di</strong>ng to Caretta et al., Int J<br />

Impotence Res 2006;18:306-10].<br />

Età (anni) Valori normali <strong>di</strong> picco sistolico (cm/s)<br />

40 > 34,5<br />

45 > 38<br />

50 > 41,5<br />

55 > 45<br />

60 > 48,5<br />

65 > 52<br />

70 > 55,5<br />

L.M. Sarteschi, A. Aversa<br />

Alcuni Autori infine hanno recentemente proposto<br />

la valutazione della VPS a pene flaccido 28 che noi<br />

riteniamo poco utile ai fini <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o vascolare<br />

accurato della <strong>di</strong>namica erettiva. Lo stato <strong>di</strong> flacci<strong>di</strong>tà<br />

infatti, non consente all’operatore <strong>di</strong> valutare<br />

l’entità dell’erezione (Best Quality of Erection) ed<br />

in particolare la corretta funzionalità del meccanismo<br />

veno-occlusivo, né tantomeno fornisce in<strong>di</strong>cazioni<br />

morfologiche sul riempimento delle arterie<br />

cavernose che dovrebbe essere seguito durante l’erezione.<br />

Tempo <strong>di</strong> accelerazione<br />

Il tempo <strong>di</strong> accelerazione (AT “acceleration time”, o<br />

SRT, “systolic rise time”), espresso in millisecon<strong>di</strong><br />

(msec), è il tempo misurato dalla partenza del picco<br />

sistolico fino al suo massimo valore. Il suo significato<br />

corrisponde a quello della celerità del polso. Esso<br />

solitamente rallenta nelle arteriopatie obliteranti 29 : la<br />

branca ascendente si fa tarda, l’apice si arrotonda e la<br />

velocità <strong>di</strong> flusso si riduce (“polso piccolo e tardo”).<br />

Correlando i dati dell’ECD con quelli della farmacoarteriografia,<br />

alcuni Autori hanno trovato che tempi<br />

<strong>di</strong> accelerazione superiori alla soglia <strong>di</strong> 110 m/sec<br />

hanno un valore pre<strong>di</strong>ttivo positivo per arteriopatia<br />

molto elevato 30 . Tuttavia questo parametro è molto<br />

variabile durante l’esecuzione dell’esame, pertanto<br />

riteniamo debba essere valutato in maniera molto critica<br />

dall’esaminatore, al fine <strong>di</strong> potere esprimere un<br />

giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>agnostico accurato.<br />

Utilizzando solo questo parametro, resta tuttavia <strong>di</strong>fficile<br />

<strong>di</strong>fferenziare fra arteriopatia ed arteriolopatia.<br />

Eppure è stato <strong>di</strong>mostrato che anche dall’alterazione<br />

delle arterie terminali può derivare un deficit erettile<br />

conseguente a <strong>di</strong>sfunzione del meccanismo veno-occlusivo<br />

31 .<br />

In arteriografia si sospetta una <strong>di</strong>sfunzione arteriolare<br />

quando le branche delle elicine sono scarsamente<br />

visualizzabili negli ingran<strong>di</strong>menti degli arteriogrammi,<br />

a <strong>di</strong>spetto <strong>di</strong> una buona visualizzazione<br />

delle arterie peniene 32 . Tale criterio può essere correttamente<br />

applicato anche alla <strong>di</strong>agnostica con<br />

ECD. L’analisi morfologica del pattern vascolare<br />

ottenibile con il power-Doppler ha ampiamente<br />

confermato l’esistenza del danno primitivamente<br />

arteriolare, <strong>di</strong>mostrando in alcuni pazienti il restringimento,<br />

la <strong>di</strong>storsione e la rarefazione <strong>di</strong> questi<br />

piccoli vasi.<br />

Velocità <strong>di</strong> fine <strong>di</strong>astole e in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> resistenza<br />

La velocità <strong>di</strong> fine <strong>di</strong>astole (“end <strong>di</strong>astolic velocity”<br />

– VTD), espressa in cm/sec, in<strong>di</strong>ca la quantità <strong>di</strong>

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