19.05.2013 Views

Manuale Biogas - Centro Ricerche Produzioni Animali S.p.A.

Manuale Biogas - Centro Ricerche Produzioni Animali S.p.A.

Manuale Biogas - Centro Ricerche Produzioni Animali S.p.A.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ENERgIA dAl bIOgAS PROdOTTO dA EFFluENTI ZOOTEcNIcI, bIOMASSE dEdIcATE E dI ScARTO<br />

Figura 13 - Analisi del flusso di cassa per la determinzaione del VAN (Va-<br />

lore Attuale Netto) dell’investimento.<br />

VAN (k)<br />

1,000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

-200<br />

-400<br />

-600<br />

-1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16<br />

Anni<br />

Gli elementi critici che emergono dall’analisi di questo scenario possono es-<br />

sere così riassunti:<br />

• il 55% circa del metano prodotto dall’impianto (equivalente a 58 kW su<br />

108 kW installati) deriva dalla trasformazione della sostanza organica presente<br />

nei liquami suinicoli. Come conseguenza di ciò, la realizzazione di<br />

un impianto con soli effluenti zootecnici non può prescindere dall’utilizzo<br />

di tutto questo substrato, o di una parte considerevole dello stesso. L’eventuale<br />

ristrutturazione delle fosse o la riduzione del livello della soglia, al<br />

fine di ridurre il tempo di permanenza nelle fosse, potrebbe migliorare<br />

l’apporto di biogas da parte di questo materiale;<br />

• l’apporto di biogas da parte delle lettiere permanenti è stato stimato pari<br />

al 6% circa del biogas complessivo prodotto. Questa bassa percentuale di<br />

biogas induce a ritenere che l’utilizzo di questo materiale potrebbe essere<br />

evitato senza precludere in modo significativo il risultato economico dell’investimento.<br />

• le acque di lavaggio della sala di mungitura non sono necessarie al funzionamento<br />

dell’impianto di biogas e pertanto si ritiene che debbano continuare<br />

ad essere gestite separatamente dal resto dei liquami e non avviate<br />

alla digestione;<br />

• la digestione anaerobica della sostanza organica determina una minore<br />

produzione di solido separato e un liquame chiarificato più diluito. Le<br />

conseguenza di ciò si ripercuotono sulla ripartizione del contenuto di azoto<br />

e sulla sua gestione. Rispetto alla situazione attuale, le quantità di azoto<br />

€ 583<br />

€ 758<br />

gestibile con la frazione solida separata si ridurranno mentre aumente-<br />

ranno quelle da gestire con la frazione liquida. Si stima che le quantità di<br />

azoto nel solido separato possano ridursi del 10-15%.<br />

Gli elementi di forza dello scenario, invece, sono così riassumibili:<br />

• l’impianto si inserisce nel contesto aziendale senza modificarne signi-<br />

ficativamente la struttura gestionale pur mantenendo una validità eco-<br />

nomica significativa (break even point di 4,11 anni e TIR del 25,9%).<br />

La redditività ottenibile è da considerarsi più che integrativa del red-<br />

dito aziendale essendo stato calcolato un reddito netto di circa 78.000<br />

euro/anno;<br />

• non devono essere costruite strutture accessorie all’impianto di digestione<br />

anaerobica, in quanto le disponibilità aziendali (stoccaggi per liquami e<br />

platee, vasca di carico e miscelazione, separatori solido/liquido…) sono<br />

sufficienti a contenere i prodotti finali della digestione;<br />

• la manodopera aziendale è sufficiente a gestire il nuovo carico di lavoro e<br />

questo permette di non aumentare la pianta dell’organico con considere-<br />

voli benefici gestionali;<br />

• la potenza elettrica installata si avvicina molto alla potenza elettrica im-<br />

pegnata per le esigenze aziendali. Ciò permette di sfruttare al massimo<br />

l’energia elettrica prodotta e di valorizzarla al costo di acquisto anziché<br />

al prezzo di cessione. Ipotizzando una proporzionalità fra la potenza<br />

elettrica impegnata e la potenza elettrica installata con il cogeneratore e<br />

un periodo di funzionamento del cogeneratore di 7600 h/anno, l’energia<br />

elettrica autoconsumabile dall’azienda sarebbe pari a circa 225.000 kWh/<br />

anno. Considerando che il costo di acquisto è stato calcolato pari a 0,1355<br />

euro/kWh e il costo di cessione, calcolato sulla base degli scaglioni garan-<br />

titi dall’AEEG con la Deliberazione 34/05 e qualora tutta l’energia prodotta<br />

fosse ceduta al gestore di rete, è pari a 0,0918 euro/kWh la differenza di<br />

valorizzazione economica è pari a 0,0437 euro/kWh. Ciò significa che il<br />

fatturato può beneficiare di un introito maggiorato di circa 12.100 euro/<br />

anno (9% del fatturato lordo);<br />

• l’impianto non dipende dal reperimento esterno di materie prime e quin-<br />

MANuAlE PRATIcO<br />

5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!