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Novembre 2008.pdf - Liceo Garofano Capua

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Chiodi <strong>Garofano</strong><br />

di<br />

Abbiamo letto per voi a cura di Giuseppe Rotoli<br />

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano<br />

Vince il Premio letterario più<br />

prestigioso, il Premio Strega 2008,<br />

un giovane esordiente, con la sua<br />

opera prima. Mai successo prima!<br />

Anche questo evento marca la caratteristica<br />

dei nostri giorni alla ricerca<br />

ad ogni costo del nuovo per sbalordire,<br />

per colpire, per conquistare<br />

nuovi mercati, per cooptare giovani<br />

lettori. Il romanzo ha un titolo<br />

ambivalente, la solitudine dei numeri<br />

primi, (Mondadori, 2008) che gioca<br />

sul duplice significato dell’espressione<br />

‘numeri primi’, di natura matematica<br />

e di valore psicologico.<br />

L’autore del volume è Paolo<br />

Giordano, nato nel 1982 e laureato<br />

in fisica teorica. Di che cosa tratta<br />

questo romanzo tanto da meritare i<br />

principali titoli di tutti i giornali nazionali?<br />

E’ la storia di due protagonisti,<br />

Alice e Mattia, segnati da<br />

un’acutissima intelligenza e sensibilità.<br />

Alice all’età di sette anni è coinvolta<br />

in un incidente sulla neve e rimane<br />

claudicante per tutta la vita.<br />

Mattia ha una sorella ritardata, Michela,<br />

la cui presenza lo umilia da-<br />

Torno da un posto triste. Con<br />

la consapevolezza di quanto<br />

sia vasta la sofferenza, e di<br />

quanto invece, sia breve la felicità.<br />

Che passa,ma non si ferma<br />

mai! Quando una persona<br />

ci abbandona… o perché deve,<br />

o perché vuole, o perché assume<br />

le sembianze di un angelo,<br />

il tempo è come se si fermasse,<br />

come se ci rendesse schiavi,<br />

come se la vita non andasse<br />

avanti. Ma i nostri sentimenti<br />

e la nostra sensibilità rendono<br />

piacevole la nostra esistenza,<br />

ed è proprio grazie a questi,<br />

che riusciamo a guardare avanti.<br />

Vi siete mai chiesti come sarebbe<br />

il mondo se non ci fossero<br />

l’amore e l’amicizia?... Vuoto,<br />

vivremmo di noi, solo e soltanto<br />

di noi stessi. Epicuro diceva<br />

che il raggiungimento<br />

della felicità si ha non avendo<br />

legami, se non con se stessi.<br />

E no! Se non amassimo, se non<br />

avessimo amicizie, a nostra<br />

vita non sarebbe degna di es-<br />

vanti ai suoi compagni di classe.<br />

Quando sono entrambi invitati ad<br />

una festa da un compagno di classe,<br />

Mattia abbandona la sorellina in<br />

un parco. La scomparsa di Michela<br />

segna la condizione esistenziale del<br />

ragazzino. Il romanzo si snoda in<br />

un’avvincente serie di avvenimenti<br />

dei due protagonisti. Questi eventi,<br />

pur partendo da lontano, si intrecciano<br />

inestricabilmente e mentre<br />

narrano la vita dell’uno si sente sotto<br />

traccia la vita dell’altra; se Mattia<br />

fallisce anche Alice fallisce, il primo<br />

soffre e la seconda soffre più di lui;<br />

se il giovanotto si autoisola dal mondo,<br />

la signorina si tuffa nell’attività<br />

di fotografa non per unirsi al mondo,<br />

ma per allontanarsi da questo e<br />

guardarlo solo in fotografia. Entrambi<br />

si sentono simili e uniti ma<br />

entrambi sono insormontabilmente<br />

e inevitabilmente divisi. I rumori<br />

esistenziali del giovane si riverberano<br />

nelle giornate della ragazza e così<br />

il lettore si sente avvolto in maniera<br />

stereofonica dai fallimenti relazionali<br />

dei due. Forse risiede in questo<br />

impianto narrativo la preziosità del<br />

romanzo, che riecheggia i grandi<br />

scrittori e in particolare ricorda i narratori<br />

statunitensi del Novecento e<br />

persino Tolstoj. I due protagonisti<br />

sono paragonati ai numeri primi, a<br />

due numeri primi speciali, primi gemelli:<br />

‘In un corso del primo anno<br />

Mattia aveva studiato che tra i numeri<br />

primi ce ne sono alcuni ancora<br />

più speciali. I matematici li chiamano<br />

primi gemelli: sono coppie di numeri<br />

primi che se ne stanno vicini,<br />

anzi quasi vicini, perché tra di loro<br />

vi è sempre un numero pari che gli<br />

impedisce di toccarsi per davvero.<br />

Numeri come l’11 e il 13, come il 17<br />

e il 19, il 41 e il 4. Se si ha la pazienza<br />

4<br />

di andare avanti a contare, si scopre<br />

che queste coppie via via si diradano.<br />

Ci si imbatte in numeri primi<br />

sempre più isolati, smarriti in quello<br />

spazio silenzioso e cadenzato fatto<br />

solo di cifre e si avverte il presentimento<br />

angosciante che le coppie<br />

incontrate fino a lì fossero un fatto<br />

accidentale, che il vero destino sia<br />

quello di rimanere soli.’ (pagg. 129<br />

– 130). Il libro finisce come tutti i lettori<br />

avranno già percepito fino dai<br />

primi capitoli e cioè con la condanna<br />

alla solitudine. Il romanzo per<br />

molti aspetti sembra essere la fotografia<br />

della condizione esistenziale<br />

di oggi di intere generazioni, soprattutto<br />

dei più giovani alla ricerca sofferente<br />

del significato vero della loro<br />

vita. Chi legge il romanzo viene<br />

coinvolto nei colori fortemente contrastanti<br />

tra il chiarore accecante<br />

dell’intelligenza acuminata e il grigio,<br />

il bruno del temperamento.<br />

Sono proprio questi colori ad avere<br />

il sopravvento, a segnare il corso<br />

della vita di Alice e di Mattia. Insomma<br />

abbiamo a che fare con un bel<br />

romanzo ben scritto, in uno stile che<br />

riecheggia i buoni narratori, per<br />

niente ossessionati dal nuovo, dallo<br />

sperimentalismo, dalle neo – neo –<br />

avanguardie. Il vocabolario è del<br />

registro medio con rare punte di<br />

specialisti. Anche argomenti ostici<br />

come quelli relativi ai numeri primi<br />

sono presentati con semplicità e<br />

scorrevolezza. Un libro che consiglio<br />

a tutti, ma in modo speciale ai giovani,<br />

perché vi sentiranno una consonanza<br />

di sensibilità. Sentiranno i<br />

protagonisti e l’autore come coetanei,<br />

come un compagno di scuola o<br />

di università con cui poter parlare,<br />

confrontarsi. Vi sentiranno l’anelito<br />

della ricerca sofferta ma onesta del<br />

proprio Io e del proprio mondo.<br />

Non è vita senza sentimenti come l’amore e l’amicizia<br />

La vera rivoluzione<br />

sere vissuta.<br />

Quando penso ai miei momenti<br />

difficili, a tutte le volte<br />

che mi sono sentita sola<br />

contro il mondo, mi emoziono,<br />

pensando ai miei cari, a<br />

coloro i quali mi hanno fatta<br />

sentire importante. A chi con<br />

un sorriso è riuscito a riempirmi<br />

la giornata, a chi non<br />

ha aspettato altro per sentirsi<br />

migliore.<br />

Questo può sembrare banale,<br />

ma permette alle persone di<br />

rialzarsi, soprattutto quando si<br />

perde qualcuno… ma nulla si<br />

perde davvero.<br />

Come una vecchia fotografia,<br />

per quanto si ingiallisca, per<br />

quanto il tempo possa alternare<br />

i colori, l’immagine non<br />

cambia.<br />

Mostra sempre quel pezzetto<br />

di vita che tanto hai amato, da<br />

volerlo fotografare, da volerlo<br />

portare sempre con te.<br />

Oggi ho veramente capito che<br />

non si può vivere di sè, che la<br />

mia gioia più grande è stata<br />

quella di starle accanto, e non<br />

avrei, o meglio non avremmo,<br />

desiderato fare altro. Amare,<br />

piangere, ridere, bere un caffè,<br />

raccontarsi parte della giornata,<br />

sognare… vivere! Ma insieme,<br />

tenendoci per mano. Momenti<br />

semplici e normali, ed è<br />

proprio la normalità che ci<br />

riempie la vita, è la normalità<br />

la vera rivoluzione.<br />

E…allora è questa la felicità? Io<br />

penso di sì.<br />

Martina Riccio 5H<br />

La partenza ufficiale del primo<br />

concorso di matematica delle cinque<br />

emme è stato annunciato durante<br />

la serata di premiazione delle<br />

eccellenze del <strong>Liceo</strong> <strong>Garofano</strong> al<br />

Teatro Ricciardi lo scorso 6 novembre.<br />

I primi premiati per aver raggiunto<br />

le medie più alte in matematica<br />

sono stati gli studenti<br />

liceali: Dicuonzo Raffaella; De Lucia<br />

Davide; Di Monaco Maria; Lo<br />

Savio Armando, a cui sono state<br />

attribuite consistenti borse di studio.<br />

Questa prima edizione del<br />

concorso ha anche una sezione dedicata<br />

agli studenti delle Scuole<br />

Medie della città di <strong>Capua</strong>. Il 28<br />

novembre scorso infatti i giovani<br />

studenti si sono contesi le sei borse<br />

di studio a loro destinate (tre alla<br />

Fieramosca e tre alla Pier delle Vigne)<br />

per un importo complessivo<br />

di 900 Euro. Riconoscimenti e premi,<br />

naturalmente, sono previsti<br />

per tutti gli studenti meritevoli,<br />

che saranno consegnati nel corso<br />

di una apposita manifestazione<br />

prevista per il prossimo 12 dicembre<br />

presso la sede del <strong>Liceo</strong> <strong>Garofano</strong>.<br />

“Questa prima edizione del concorso”,<br />

ci dice il dirigente Di Cicco,<br />

“vuole essere sia un modo per avvicinare<br />

gli alunni alle prove di matematica<br />

secondo le modalità previste per<br />

le prove oggettive, sia per creare ponti<br />

comunicativi tra i due ordini di scuole.<br />

Troppo frequentemente, infatti riscontriamo<br />

che gli alunni del primo<br />

anno di <strong>Liceo</strong> Scientifico stentano a<br />

trovare il giusto ritmo per l’apprendimento<br />

della matematica. Questo, a<br />

NOVEMBRE 2008<br />

nostro avviso, è dovuto proprio alla<br />

mancanza di collegamento tra i docenti<br />

dei due ordini di scuole. L’occasione<br />

del concorso permetterà infatti ai<br />

docenti di avviare percorsi comuni che,<br />

permetteranno a quanti vorranno intraprendere<br />

gli studi liceali, di appropriarsi<br />

di un bagaglio formativo fondamentale<br />

per rendere più agevole il<br />

percorso di studi successivo”.<br />

Peraltro il <strong>Liceo</strong> <strong>Garofano</strong> ha già<br />

dimostrato grande attenzione alla<br />

preparazione iniziale degli studenti,<br />

avendo attivato sin dal 1° settembre<br />

prima dell’inizio delle lezioni,<br />

percorsi di potenziamento<br />

sulle abilità di base per le discipline<br />

tradizionalmente più ostiche: la<br />

matematica, la fisica, il latino e, per<br />

il liceo classico il greco. Non solo.<br />

Durante l’intero anno scolastico<br />

funziona uno sportello didattico<br />

per la matematica e per la fisica a<br />

cui si possono rivolgere gli studenti<br />

fuori dall’orario di lezione, prima<br />

dell’inizio dalle 7,30 alle 8,30 e<br />

dopo la fine dalle 12,20 alle 14,15.<br />

“Lo scopo” ci dice il dirigente “vuole<br />

essere quello di abbattere il ricorso<br />

alle lezioni private, che tanto gravano<br />

sui bilanci familiari. L’ambizione è<br />

quella di ridurre tale pratica ai minimi<br />

livelli”. Una grande scommessa,<br />

che speriamo si possa vincere,<br />

per la soddisfazione degli alunni<br />

e dei genitori.<br />

ESERCIZI CONVENZIONATI<br />

CON IL LICEO “GAROFANO”

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