Ali del Levante N.54 Dicembre 2012 - Aeroporti di Puglia

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a soddisfare parte del fabbisogno energetico dei due aeroporti, hanno permesso di ridurre gli effetti della radiazione diretta sull’involucro edilizio dell’aerostazione passeggeri e quindi di ridimensionare i consumi elettrici riferibili all’impianto di climatizzazione. Oltre che per impianti di grande portata, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici è stato adottato anche per opere di minor portata: è il caso delle coperture dei percorsi pedonali dell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari, realizzate con pensiline integrate con tecnologie avanzate di produzione di energia elettrica, funzionali alla gestione dell’illuminazione dei percorsi stessi. L’efficientamento energetico Contestualmente al processo di infrastrutturazione, Aeroporti di Puglia ha avviato, nell’ambito del Programma Operativo Interregionale 2007 - 2013 “Energie rinnovabili e risparmio energetico”, un piano di interventi integrati finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’aeroporto di Bari. Nella fattispecie tra le attività finalizzate all’efficientamento energetico degli edifici e utenze energetiche pubbliche, o ad uso pubblico, ad oggi in corso di realizzazione in accordo con Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ENAC e Regione Puglia, si ricordano: - cogenerazione a biomassa a servizio dell’aeroporto di Bari; - efficientamento energetico aerostazione; - integrazione del sistema di efficientamento con impianto di illuminazione ad alta efficienza lungo il viale di accesso all’aerostazione passeggeri; - integrazione del sistema di efficientamento impianto AVL. Cogenerazione a biomassa a servizio dell’aeroporto di Bari Nell’ambito della riqualificazione energetica complessiva del sistema aeroportuale pugliese, è stata prevista sull’aeroporto di Bari la costruzione di una centrale di cogenerazione alimentata a biomassa agricola consistente nei residui arborei derivanti dalla cultura dell’ulivo, approvvigionati obbligatoriamente, attraverso la cosiddetta filiera corta. Questa tipologia di impianto presenta il grande vantaggio di mettere a disposizione due diverse forme di energia, quella elettrica e quella termica, in un unico processo di trasformazione. L’energia termica, infatti, è ricavata dallo scarto della produzione elettrica, permettendo così di proseguire sulla strada di efficienza ed efficacia del processo energetico. Analisi energetica preliminare Attualmente, l’infrastruttura aeroportuale di Bari presenta un consumo annuo complessivo di circa 13.000 MWh di energia elettrica e 1.500 MWh, circa, di energia termica. I consumi elettrici sono distribuiti su più utenze, anche se l’utenza indivi- 6 duata come “nuova aeropax” - corrispondente all’attuale aerostazione passeggeri - da sola consuma circa 10.700 MWh. Al fine di proporre una soluzione impiantistica che consenta di massimizzare il ritorno energetico, ambientale ed economico è stata effettuata in via preliminare un’analisi dei consumi energetici dell’aeroporto, nella sua configurazione impiantistica attuale. I dati di partenza relativi ai consumi energetici sono stati ricavati dalle bollette riferite alle utenze gas ed elettricità dell’utenza in studio. I grafici che seguono riportano i dati raccolti riferiti all’anno 2010. A livello parametrico, riferendo i consumi all’unità di volume ed avendo assunto che la volumetria dell’aerostazione è di circa di circa 172.000 m3 , si ha un consumo termico per unità di volume pari a circa 8,7 kWh/m3 che, rispetto ad utenze analoghe, può essere ritenuto il migliore ottenuto in un ambiente pubblico. Per quanto attiene ai consumi elettrici, dall’esame del grafico esposto, si evince che per gli stessi si può considerare una base costante di circa 800.000 kWh mensili, con un comprensibile incremento nella stagione estiva, legato essenzialmente ad una maggiore esigenza di climatizzazione. A livello parametrico, riferendo i consumi all’unità di volume, avendo assunto che l’aerostazione ha una volumetria di circa 172.000 m3 si determina un consumo elettrico per unità di volume pari a circa 75 kWh/m3, valore in linea con quello di utenze ad avanzato contenuto tecnologico. Di tali consumi un valore stimabile tra l’8 ed il 10% è attribuibile alla climatizzazione estiva, e risulta basso se riferito ad utenze analoghe. Nei grafici che seguono sono riportati i consumi di energia primaria: dal loro esame trova conferma quanto già emerso in precedenza in ordine alla prevalenza dei consumi elettrici

(86%) rispetto ai consumi termici e frigoriferi (7% e 7%). Anche per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica equivalente, si evince una netta predominanza delle emissioni dovute ai consumi elettrici generici, rispetto a quelle determinate dai consumi termici e frigoriferi. I grafici che seguono illustrano l’andamento mensile delle emissioni e la loro ripartizione su base annua. Descrizione dell’opera L’opera di che trattasi si riferisce alla costruzione di un impianto di cogenerazione in assetto trigenerativo, in grado di produrre localmente energia elettrica, energia termica per il riscaldamento invernale ed energia frigorifera per la climatizzazione estiva. Questa soluzione, sebbene più complessa rispetto ad una semplice cogenerazione, è l’unica che consente un impiego costante per 7 Aeroporti di Puglia News tutto l’anno dei cascami caldi del cogeneratore che, nella stagione estiva, saranno indirizzati ad un assorbitore per la produzione di energia frigorifera. L’impianto di cogenerazione da biomassa è basato sul ciclo Rankine Organico (ORC) ed è costituito da due sistemi principali: • caldaia a biomassa per la produzione di olio diatermico ad una temperatura di circa 300°C; • turbogeneratore che impiega l’olio diatermico per riscaldare e vaporizzare un altro fluido che espande in turbina producendo energia elettrica. Elemento chiave di questo sistema di cogenerazione a biomassa è il turbogeneratore ORC, che permette la generazione di elettricità con buon rendimento e affidabilità. Questo impianto si basa su un ciclo chiuso di Rankine, realizzato adottando come fluido di lavoro un adatto fluido organico. A regime, il sistema di cogenerazione in asseto rigenerativo sarà in grado di produrre circa 1.728 MWh/anno di energia elettrica e 3.000 MWh di energia termica. Il risparmio energetico conseguibile sarà pari a 6.836 MWh/anno con riduzione di emissioni paria 1.347 TEP/anno. Efficientamento energetico aerostazione Si tratta, senza dubbio alcuno, della parte più complessa del piano in realizzazione specie in considerazione della molteplicità degli interventi previsti che interesseranno: • involucro edilizio; • schermature; • sistema di ventilazione/raffrescamento naturale; • impianti di distribuzione dell’aria; • impianti elettrici; • pensilina fotovoltaica; • impianto di illuminazione; • integrazione sistema di supervisione. Per quel che riguarda gli interventi sull’involucro edilizio dell’aerostazione, è previsto il potenziamento della

a sod<strong>di</strong>sfare parte <strong>del</strong> fabbisogno<br />

energetico dei due aeroporti, hanno<br />

permesso <strong>di</strong> ridurre gli effetti <strong>del</strong>la<br />

ra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong>retta sull’involucro<br />

e<strong>di</strong>lizio <strong>del</strong>l’aerostazione passeggeri<br />

e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionare i consumi<br />

elettrici riferibili all’impianto <strong>di</strong><br />

climatizzazione.<br />

Oltre che per impianti <strong>di</strong> grande<br />

portata, l’utilizzo <strong>di</strong> pannelli fotovoltaici<br />

è stato adottato anche per<br />

opere <strong>di</strong> minor portata: è il caso<br />

<strong>del</strong>le coperture dei percorsi pedonali<br />

<strong>del</strong>l’aeroporto Karol Wojtyla <strong>di</strong> Bari,<br />

realizzate con pensiline integrate con<br />

tecnologie avanzate <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong><br />

energia elettrica, funzionali alla gestione<br />

<strong>del</strong>l’illuminazione dei percorsi<br />

stessi.<br />

L’efficientamento energetico<br />

Contestualmente al processo <strong>di</strong><br />

infrastrutturazione, <strong>Aeroporti</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Puglia</strong> ha avviato, nell’ambito <strong>del</strong><br />

Programma Operativo Interregionale<br />

2007 - 2013 “Energie rinnovabili<br />

e risparmio energetico”, un piano<br />

<strong>di</strong> interventi integrati finalizzati al<br />

miglioramento <strong>del</strong>l’efficienza energetica<br />

<strong>del</strong>l’aeroporto <strong>di</strong> Bari. Nella<br />

fattispecie tra le attività finalizzate<br />

all’efficientamento energetico degli<br />

e<strong>di</strong>fici e utenze energetiche pubbliche,<br />

o ad uso pubblico, ad oggi in<br />

corso <strong>di</strong> realizzazione in accordo con<br />

Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente e <strong>del</strong>la Tutela<br />

<strong>del</strong> Territorio e <strong>del</strong> Mare, ENAC<br />

e Regione <strong>Puglia</strong>, si ricordano:<br />

- cogenerazione a biomassa a servizio<br />

<strong>del</strong>l’aeroporto <strong>di</strong> Bari;<br />

- efficientamento energetico aerostazione;<br />

- integrazione <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> efficientamento<br />

con impianto <strong>di</strong> illuminazione ad alta<br />

efficienza lungo il viale <strong>di</strong> accesso all’aerostazione<br />

passeggeri;<br />

- integrazione <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> efficientamento<br />

impianto AVL.<br />

Cogenerazione a biomassa<br />

a servizio <strong>del</strong>l’aeroporto <strong>di</strong> Bari<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la riqualificazione<br />

energetica complessiva <strong>del</strong> sistema<br />

aeroportuale pugliese, è stata prevista<br />

sull’aeroporto <strong>di</strong> Bari la costruzione<br />

<strong>di</strong> una centrale <strong>di</strong> cogenerazione<br />

alimentata a biomassa agricola<br />

consistente nei residui arborei derivanti<br />

dalla cultura <strong>del</strong>l’ulivo, approvvigionati<br />

obbligatoriamente, attraverso<br />

la cosiddetta filiera corta. Questa<br />

tipologia <strong>di</strong> impianto presenta il<br />

grande vantaggio <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />

due <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> energia,<br />

quella elettrica e quella termica, in un<br />

unico processo <strong>di</strong> trasformazione.<br />

L’energia termica, infatti, è ricavata<br />

dallo scarto <strong>del</strong>la produzione elettrica,<br />

permettendo così <strong>di</strong> proseguire<br />

sulla strada <strong>di</strong> efficienza ed efficacia<br />

<strong>del</strong> processo energetico.<br />

Analisi energetica preliminare<br />

Attualmente, l’infrastruttura aeroportuale<br />

<strong>di</strong> Bari presenta un consumo<br />

annuo complessivo <strong>di</strong> circa<br />

13.000 MWh <strong>di</strong> energia elettrica e<br />

1.500 MWh, circa, <strong>di</strong> energia termica.<br />

I consumi elettrici sono <strong>di</strong>stribuiti su<br />

più utenze, anche se l’utenza in<strong>di</strong>vi-<br />

6<br />

duata come “nuova aeropax” - corrispondente<br />

all’attuale aerostazione<br />

passeggeri - da sola consuma circa<br />

10.700 MWh. Al fine <strong>di</strong> proporre<br />

una soluzione impiantistica che<br />

consenta <strong>di</strong> massimizzare il ritorno<br />

energetico, ambientale ed economico<br />

è stata effettuata in via preliminare<br />

un’analisi dei consumi energetici <strong>del</strong>l’aeroporto,<br />

nella sua configurazione<br />

impiantistica attuale. I dati <strong>di</strong> partenza<br />

relativi ai consumi energetici sono<br />

stati ricavati dalle bollette riferite alle<br />

utenze gas ed elettricità <strong>del</strong>l’utenza<br />

in stu<strong>di</strong>o.<br />

I grafici che seguono riportano i dati<br />

raccolti riferiti all’anno 2010.<br />

A livello parametrico, riferendo<br />

i consumi all’unità <strong>di</strong> volume ed<br />

avendo assunto che la volumetria<br />

<strong>del</strong>l’aerostazione è <strong>di</strong> circa <strong>di</strong> circa<br />

172.000 m3 , si ha un consumo<br />

termico per unità <strong>di</strong> volume pari a<br />

circa 8,7 kWh/m3 che, rispetto ad<br />

utenze analoghe, può essere ritenuto<br />

il migliore ottenuto in un ambiente<br />

pubblico.<br />

Per quanto attiene ai consumi elettrici,<br />

dall’esame <strong>del</strong> grafico esposto, si<br />

evince che per gli stessi si può considerare<br />

una base costante <strong>di</strong> circa<br />

800.000 kWh mensili, con un comprensibile<br />

incremento nella stagione<br />

estiva, legato essenzialmente ad una<br />

maggiore esigenza <strong>di</strong> climatizzazione.<br />

A livello parametrico, riferendo i<br />

consumi all’unità <strong>di</strong> volume, avendo<br />

assunto che l’aerostazione ha una<br />

volumetria <strong>di</strong> circa 172.000 m3 si<br />

determina un consumo elettrico<br />

per unità <strong>di</strong> volume pari a circa 75<br />

kWh/m3, valore in linea con quello<br />

<strong>di</strong> utenze ad avanzato contenuto<br />

tecnologico.<br />

Di tali consumi un valore stimabile<br />

tra l’8 ed il 10% è attribuibile alla<br />

climatizzazione estiva, e risulta basso<br />

se riferito ad utenze analoghe.<br />

Nei grafici che seguono sono riportati<br />

i consumi <strong>di</strong> energia primaria: dal<br />

loro esame trova conferma quanto<br />

già emerso in precedenza in or<strong>di</strong>ne<br />

alla prevalenza dei consumi elettrici

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