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Podium: Il nuovo programma informatico - AIP

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FORUM E CONVEGNI<br />

14<br />

tia diabetica, a differenza dell’AIUC, non comprendono<br />

le opportunità che la Podologia offre, escludendo così la<br />

possibilità di collaborazione che sarebbe così utile per il<br />

paziente. Ambedue le relazioni di Montesi, quindi, hanno<br />

privilegiato la difesa della Podologia, salvaguardandone<br />

il ruolo proprio verso un uditorio particolarmente sensibile<br />

a capire quanto possa essere utile lavorare assieme.<br />

A proposito, poi, di difesa della Podologia, è utile citare<br />

come in sede di dibattito ad una affermazione di un relatore<br />

(“con il costo risparmiato di un’amputazione, assumiamo<br />

due infermieri”) è prontamente intervenuto Montesi<br />

per fare rilevare, e non solo a chi l’ha affermato,ma<br />

all’intera sala plenaria, che l’attività degli infermieri è solo<br />

surrettizia in quanto solo i podologi sono competenti<br />

all’assistenza nella complicanza del piede diabetico.<br />

Ma la presenza della Podologia all’importante Congresso<br />

non si è limitata agli interventi del Presidente Montesi.<br />

Altri tre podologi - Ponti, Russo, Remia - hanno affrontato,<br />

ciascuno in una sessione diversa, lo stesso tema<br />

“Podologia, biomeccanica e terapia ortesica”.<br />

<strong>Il</strong> comitato organizzatore, infatti, con una decisione<br />

quanto mai corretta in relazione alla regolamentazione<br />

ECM, ha deciso di dare la possibilità di partecipare a<br />

tutti i congressisti. Sono state presentate inizialmente<br />

le varie realtà europee e mondiale, l’organizzazione<br />

dei corsi di studi e l’attesa evoluzione dalla Podologia<br />

alla Podoiatria. E’ stata anche sottolineata l’importanza<br />

UN’IMPORTANTE ESPERIENZA FORMATIVA<br />

n.172 ottobre/novembre/dicembre 2012<br />

dell’assistenza podologica sul territorio e la necessità di<br />

una più stretta collaborazione tra figure mediche e podologi.<br />

Grande interesse hanno suscitato gli argomenti<br />

essenziali di anatomia e biomeccanica del piede, al fine<br />

di far comprendere quei meccanismi che possono diventare<br />

potenzialmente pericolosi per tutti i pazienti a<br />

rischio ulcerativo.<br />

Anche la presentazione di alcuni metodi di presa di impronta<br />

per la realizzazione delle ortesi plantari è stata<br />

seguita con la massima attenzione, come anche il ruolo<br />

fondamentale di esse nel processo di guarigione nei<br />

pazienti che già presentano una lesione ulcerativa. Le<br />

relazioni sono state infine completate con l’esposizione<br />

di alcuni casi clinici, a dimostrazione delle capacità<br />

del podologo nell’assistenza ai pazienti che presentano<br />

ulcere podaliche. <strong>Il</strong> dibattito che ne è seguito è stato<br />

estremamente interessante, anche tenuto conto di alcuni<br />

spunti non concordi dei partecipanti; spunti, per<br />

altro, di cui si terrà conto, almeno di quelli più realistici,<br />

al momento di tirare le somme dell’utilissimo incontro.<br />

Ribadiamo, “utilissimo incontro”. Anche se qualcuno su<br />

facebook , insieme ad altre analoghe amenità, ha voluto<br />

affermare “non si è capito chi è e cosa fa stò Podologo”.<br />

Si, proprio stò con l’accento. Suvvia, “chi è e cosa fa<br />

‘sto Podologo”, cioè la sua immagine, si cura anche con<br />

un uso della grammatica un po’ più corretto, oltre che<br />

evitando di parlare, tanto per parlare! n<br />

Siamo Sara Palazzetti, Maria Serena Rana e Valentina Pitotti, studentesse del 3° anno del Corso di Laurea in<br />

Podologia dell’Università Sapienza. Anche noi, per l’interessamento dell’IPI, abbiamo potuto partecipare gratuitamente<br />

alle varie sessioni del Congresso, traendone informazioni sia scientifiche che pratiche di grande utilità.<br />

Così utili che qualcuna di noi ha già pensato all’argomento della sua tesi su un tema che l’ha particolarmente<br />

appassionata. Nell’articolo qui sopra è già ampiamente riportato quanto il Prof. Mauro Montesi ha esposto in<br />

merito al ruolo del Podologo. Anzi dobbiamo ringraziarlo per la difesa della professione, difesa che, se ce ne era<br />

bisogno, ci ha ancora di più convinto della bontà della nostra scelta professionale. Né da meno sono stati i Podologi:<br />

Ponti, Remia, Russo hanno saputo spiegare il loro non facile tema in maniera molto chiara e soprattutto<br />

utile per noi che andiamo a cercare sui libri gli stessi argomenti, non sempre con successo. Ma ciò che più ci<br />

preme mettere in evidenza è la lungimiranza dei responsabili del nostro tirocinio, i quali, invitandoci a partecipare,<br />

hanno ben compreso che anche le attività congressuali possono essere formative come il lavoro sul campo.<br />

Grazie quindi, e non solo dei crediti, ma anche e soprattutto dell’opportunità di imparare che ci è stata data.<br />

Sara, Serena, Valentina.<br />

il PODOLOGO in medicina

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