Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi
Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi
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identificava con Roma. I “romanisti” del secolo <strong>XV</strong>II si onorarono di avere tra loro il<br />
sommo Rubens. “Romanista” è l’appassionato dei monumenti, della storia, delle<br />
tradizioni romane, comprese le popolari; è’ un entusiasmo nostalgico per ciò che<br />
Roma rivela di grande e di pittoresco insieme, come richiamo per un non so che di<br />
indefinibile. Ciò che attrae i pittori è l’idea della città nel tempo; anche gli aspetti<br />
medioevali sono motivo di ispirazione, mentre i grandi monumenti rinascimentali<br />
e barocchi accrescono il fascino del luogo come appare, antico e moderno<br />
insieme.<br />
M. van Heemskerk (vedi lez. n.19) è il più significativo autore di quei taccuini di<br />
artisti che fissano le immagini più significative delle antichità romane, i ruderi, i<br />
frammenti, i templi trasformati in chiese; c’è l’interesse per il pittoresco disordine<br />
delle rovine, il gusto scenografico; il “rovinismo” in pittura è una sensibilità già<br />
romantica per il senso del tempo che passa, nasce la poetica del rudere come<br />
testimonianza del divenire storico. Si sviluppa l’immagine del paesaggio classico<br />
con rovine antiche che tanta fortuna avrà nel secolo <strong>XV</strong>II.<br />
Per l’elenco dei “romanisti” rimandiamo alle lezz. n.19 e 31.<br />
Per quanto riguarda la scultura nelle Fiandre, il gusto italiano fu portato nel<br />
Brabante da artisti francesi e dal tedesco C. Meit (sec. <strong>XV</strong>-<strong>XV</strong>I) che realizzò a Brou<br />
gruppi statuari in cui appaiono putti decorativi di tipo rinascimentale; putti simili<br />
sono sul monumentale caminetto nella sala dell’antico palazzo del Franco a<br />
Bruges; anche le statue della facciata si distinguono per una grazia di gusto<br />
italianizzante.<br />
Tra gli scultori fiamminghi citiamo J. Mone che soggiornò a lungo in varie città<br />
italiane e guardò ai fiorentini nell’ancona in alabastro di S. Martino di Hall (1533);<br />
J. Dubroeuq che, avendo studiato in Italia, concepì viva ammirazione per<br />
Michelangelo e Jacopo Sansovino; W. Van Tetrode (Guglielmo Tedesco) che fu<br />
operoso a Roma.<br />
Passiamo all’architettura; nel ‘500 lo stile rinascimentale si impose a poco a poco<br />
sul gusto gotico nelle costruzioni civili soprattutto con l’adozione di motivi<br />
decorativi, volute, frontoni, statue. A Malines il palazzo di Margherita d’Austria fu<br />
progettato dal francese Guyot de Beauregard che diffuse nelle Fiandre la<br />
decorazione di interni nello stile italiano; nel palazzo del Franco il disegno della<br />
balaustrata si ispira ai tipi dell’Italia settentrionale, il palazzo del principe-<br />
vescovo a Liegi è rinascimentale anche nelle linee e nelle proporzioni, con il<br />
portico attorno al cortile e le colonne scolpite; nel palazzo municipale di Anversa<br />
i pilastri che ne incorniciano l’avancorpo, derivato da quello di Malines, ricordano<br />
quelli che negli stessi anni venivano eretti sulle facciate delle chiese italiane<br />
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