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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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gotica; acquista una concezione più monumentale dello spazio e subisce l’influsso<br />

di Leonardo negli ampi paesaggi in cui vibrano l’atmosfera e la luce.<br />

H. Met de Bles, detto il Civetta (sec. <strong>XV</strong>-<strong>XV</strong>I), operò in Italia per molti anni e morì a<br />

Ferrara; eseguì soprattutto paesaggi, risentendo nelle ultime opere della lezione<br />

rinascimentale.<br />

<strong>Il</strong> 1508 è una data importante per la pittura fiamminga: arriva a Roma J. Gossaert,<br />

detto Mabuse, al seguito di Filippo di Borgogna, accompagnando l’ambasceria di<br />

Massimiliano II a Giulio II; primo degli artisti nordici (fu anche a Verona, Venezia e<br />

Firenze) ad assorbire il classicismo in Italia, non esitò ad impadronirsi della<br />

formula rinascimentale della bellezza che gli Italiani avevano appreso dall’antico,<br />

per liberarsi della propria moda stilistica, goticamente elegante ma aguzza,<br />

risentendo dei toni mantegneschi nella composizione spaziale e leonardeschi nei<br />

paesaggi, portando in Fiandra temi mitologici alla maniera italiana. Secondo<br />

Ludovico Guicciardini nella <strong>sua</strong> “Descrizione dei Paesi Bassi” (Anversa, 1567) il<br />

Gossaert fu il primo che portò dall’Italia l’arte del dipingere historie e poesie con<br />

figure nude.<br />

In questo periodo Malines (Mechelen), capitale dei Paesi Bassi (Belgio e Olanda<br />

insieme) dal 1507 al ’30, è direttamente influenzata dal <strong>Rinascimento</strong> italiano,<br />

attraverso la cultura della corte italianizzante di Margherita d’Austria e per la<br />

presenza di molti artisti italiani (ricordiamo Jacopo de’Barbari, pittore di corte<br />

dell’arciduchessa che gli concesse una pensione, Tommaso Vincidor, Nicolò<br />

Paladino, Pietro Torrigiani, Giovanni da Candida e Nicola Spinelli).<br />

Come abbiamo detto, il Gossaert fu il primo a fare un vero e proprio viaggio di<br />

studio in Italia; dopo di lui cominciò il pellegrinaggio dei fiamminghi e degli<br />

olandesi per studiare a Roma o a Venezia soprattutto problemi di luce, di<br />

prospettiva, di composizione. La pittura di ritratto e di paesaggio subisce una<br />

grande trasformazione sotto l’influsso italiano; nel ritratto si guardò soprattutto al<br />

Tiziano e nel vedutismo determinante fu il contatto con il paesaggio classico<br />

d’Italia.<br />

Nel Seicento esisteva ancora in Anversa una società in cui si radunavano gli artisti<br />

che avevano studiato e lavorato in Italia; del culto del <strong>Rinascimento</strong> italiano e della<br />

conoscenza profonda delle sue forme si facevano un vanto; essi avevano elevato<br />

l’arte a maggiore dignità,introducendola nelle corti e adattandola al gusto dei<br />

grandi. Nella seconda metà del secolo <strong>XV</strong>I era visibilmente cresciuta in Europa<br />

l’importanza dei popoli latini, nella politica predominava la Spagna, nell’arte e<br />

nelle forme della vita civile dettava legge l’Italia.<br />

Tra il 1517 e il ’19 arrivarono a Bruxelles, capitale dei duchi di Borgogna, i dieci<br />

cartoni di Raffaello per gli arazzi con gli ”Atti degli apostoli”, destinati alla<br />

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