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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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Soltanto nell’ambito delle corti principesche, dopo l’affermarsi della Riforma<br />

protestante, sorsero alcune cappelle di tipo rinascimentale; la Controriforma e la<br />

diffusione dell’ordine dei gesuiti condussero a un rinnovamento dell’architettura<br />

religiosa che si modellò per lo più sulla chiesa del Gesù a Roma (vedi lez. n.31).<br />

Ricordiamo che le regioni della Germania occidentale e meridionale si mantennero<br />

fedeli al Cattolicesimo; Monaco ebbe, per la <strong>sua</strong> opposizione alle dottrine di<br />

Lutero, il nome di Roma tedesca.<br />

Ecco alcuni tra i più importanti artisti italiani attivi in Germania nel secolo <strong>XV</strong>I.<br />

Alessandro Pasqualini, chiamato dal duca Carlo Guglielmo di Julich (Renania),<br />

divenne architetto di corte nel 1549; nella <strong>sua</strong> cappella ducale vi è un’eco dei<br />

modi di Giulio Romano.<br />

Nel 1550 fu chiamato a Dresda (Sassonia) dall’elettore duca Maurizio l’architetto e<br />

scultore Giovanni Maria Mosca con altri italiani; egli fece la loggia del grande<br />

cortile del castello, eseguì la decorazione delle due torri nel cortile e la grandiosa<br />

porta principale della cappella di corte. Collaborarono <strong>Francesco</strong> Richino, Quirino,<br />

Gabriele e Orazio de Tola che decorarono a graffito (tecnica da loro portata in<br />

Germania per la prima volta) cortile e facciata del castello e con pitture e stucchi<br />

le volte della “sala di pietra”, la cappella di corte e il palazzo della cancelleria.<br />

A Dresda nei secoli <strong>XV</strong>I, <strong>XV</strong>II e <strong>XV</strong>III erano tanti i nostri connazionali da avere un<br />

loro villaggio, italienisches dorfchen; Augusto I, elettore di Sassonia, fece della<br />

città un centro culturale e <strong>artistico</strong> molto importante; egli appoggiò la linea di<br />

riavvicinamento agli Asburgo cattolici, fu tra i principi protestanti più concilianti<br />

alla pace religiosa di Augusta (1555). Uomo di vasta cultura, costituì verso il 1560<br />

nel castello della città una raccolta di pitture, primo nucleo destinato a formare,<br />

con i successivi acquisti di Augusto II e Augusto III, la famosa Galleria di Dresda.<br />

Da un documento del 1565 risulta che l’operaio tedesco riceveva 12 soldi al<br />

giorno, mentre quello italiano ne percepiva 16 (essendo più apprezzata, la mano<br />

d’opera italiana risultava più cara). I nostri costruttori, anche per questo, non<br />

sempre erano ben visti; verso il 1570 un architetto del Wurtemberg scriveva: ”Gli<br />

italiani vengono come cicogne a primavera, non amano collaborare con gli operai<br />

del luogo, e debbono essere pagati bene, per andarsene durante l’autunno con le<br />

tasche piene, lasciando i poveri maestri del luogo con la loro miseria”.<br />

Ricordiamo tra gli altri italiani chiamati a Dresda Giambattista Buonuomini,<br />

assunto come architetto civile e militare.<br />

Nel 1540 Federico II di Slesia, di ritorno dall’Italia, portò con sé artisti italiani,<br />

nonostante la forte opposizione degli artisti tedeschi di Brieg: i Parr (o Paar, ma il<br />

nome originario doveva essere Parri o de Pari) erano tra quelli. Giacomo, detto<br />

Jacopo da Milano, fu il principale architetto del castello dei Piasti (1547-’56),<br />

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