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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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Ad Augusta nel 1548 si reca Tiziano Vecellio, invitato da Carlo V, accompagnato<br />

dal figlio Orazio e dal nipote Cesare; nello stesso anno incomincia il grande<br />

ritratto dell’imperatore a cavallo, raffigurato mentre parte per la battaglia di<br />

Muhlberg; lo ritrae poi seduto, dipinge un Cristo e una Venere dallo stesso<br />

commissionati, l’imperatrice con <strong>sua</strong> maestà, l’imperatrice sola; sempre ad<br />

Augusta Tiziano ritrae il grande elettore Giovanni Federico di Sassonia, Nicola<br />

Perrenot di Granvelle, il figlio Antonio Perrenot, Maria, regina d’Ungheria e sorella<br />

di Carlo V, Cristina di Danimarca, Maria Giacomina di Baden, Maurizio di Sassonia,<br />

Dorotea von der Pfalz, Massimiliano, re di Boemia, Emanuele Filiberto di Savoia, re<br />

Ferdinando I, l’arciduca Ferdinando, il duca d’Alba, tutti personaggi che si<br />

trovavano per la Dieta imperiale ad Augusta. Sulla via del ritorno Tiziano si ferma<br />

ad Innsbruck dove ritrae le figlie del re Ferdinando; alla fine del ’48 il pittore è a<br />

Venezia, nel novembre del ’50 è di nuovo ad Augusta, chiamato ancora da Carlo<br />

V, l’imperatore che aderì in pieno allo spirito italiano del <strong>Rinascimento</strong>,<br />

particolarmente veneziano. Tiziano ritrae ancora il principe Filippo, torna a<br />

Venezia nell’agosto del ’51. Ricordiamo che egli ebbe tra i suoi discepoli anche el<br />

Greco, influì notevolmente su Rubens, Van Dyck, Velasquez, Rembrandt, fu<br />

ammirato nel secolo <strong>XV</strong>III, per esempio da Watteau e Fragonard.<br />

Tra gli altri grandi pittori veneziani ricordiamo il Tintoretto che non andò mai in<br />

Germania ma ebbe diverse ordinazioni.<br />

Nel 1551 si reca ad Augusta Leone Leoni, scultore ed orafo; era entrato in<br />

contatto con la corte di Carlo V - per il tramite del governatore Ferrante Gonzaga<br />

- ed era stato a Spira con il principe Filippo e nel ’49 a Bruxelles presso<br />

l’imperatore; ad Augusta si incontra con Tiziano, riceve molte ordinazioni, tra cui<br />

quella della statua “Carlo V domina il Furore”, per la quale gli è accordato il titolo<br />

nobiliare dello Speron d’oro (’56); una terza visita a corte avviene a Bruxelles.<br />

Lo stile rinascimentale perdura in Augusta fino ai primi decenni del secolo <strong>XV</strong>II;<br />

l’architetto E. Holl, dopo un viaggio a Venezia e a Padova, si stabilì nella città<br />

sveva; l’influenza determinata dall’opera palladiana gli permise di arrivare a nuove<br />

soluzioni architettoniche e urbanistiche; oltre al ponte dei Carmelitani scalzi,<br />

ispirato a quello di Rialto, e all’ospedale dello Spirito Santo, il suo capolavoro<br />

viene considerato il municipio (1615-’20), il primo edificio tedesco che si attenga<br />

ai canoni classici; è mirabile il salone del secondo piano, progettato con il gusto<br />

italiano (i due lati minori hanno due file di grandi finestre sovrapposte, i lati<br />

maggiori sono ornati di nicchie con statue, il cornicione è sorretto da mensole e il<br />

soffitto è a scomparti dipinti, tutta la sala è adorna di stucchi dorati e pitture).<br />

Ludovico X di Baviera, di ritorno da Mantova, volle costruirsi la residenza di<br />

Landshut, il suo castello di città, chiamando tre artisti mantovani, Sigismondo,<br />

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