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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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come Jacopo Walch, fu per quattro anni presso l’imperatore Massimiliano I, forse<br />

andò a Norimberga, quindi fu pittore di corte di Federico il saggio, e poi del conte<br />

Filippo di Brandeburgo; nel 1508 entrò al servizio di Gioacchino I di Brandeburgo<br />

a Francoforte sull’Oder; lavorò inoltre a Torgau, Naumburg, Weimar, Wittenberg e<br />

Dresda; fu anche incisore (lo accompagnò nei viaggi in Germania il pittore<br />

veneziano Nicoletto de’ Barbari). Grande fu la <strong>sua</strong> importanza e l’influsso sull’arte<br />

tedesca; Durer lo ammirò moltissimo, fu suo allievo il pittore H. von Kulmbach.<br />

Motivi rinascimentali si trovano in molti edifici di città tedesche; Monaco ha in<br />

molte parti aspetto di città italiana: la Frauenkirche (sec. <strong>XV</strong>) presenta le torri a<br />

cupoletta di tipo “welsch”, cioè italiano; a Gorlitz il palazzo municipale (sec. <strong>XV</strong>-<br />

<strong>XV</strong>I) ha motivi dell’Italia settentrionale; influssi si notano nel Pellerhaus di<br />

Norimberga, dalla facciata in stile veneziano. Nel periodo della Riforma<br />

Norimberga e Augusta in Svevia gareggiarono in ricchezza mercantile, in fervore<br />

per il progresso intellettuale; esisteva una condizione di fatto singolarmente<br />

favorevole all’arte, ed erano le relazioni commerciali con l’alta Italia, specialmente<br />

con Venezia, dove il fondaco dei Tedeschi facilitava gli scambi internazionali<br />

anche nel campo intellettuale. Forse in Augusta più che a Norimberga prevalse<br />

l’influenza italiana; in questa città l’italianità trovò favore nella media borghesia,<br />

mentre ad Augusta ebbe la protezione dei Fugger, famiglia di principi mercanti,<br />

massimi esponenti finanziari del mondo cattolico, ricchissimi per i loro commerci<br />

e nello stesso tempo amici dell’arte; con le loro copiose collezioni e con le<br />

fabbriche, costruite nello stile del <strong>Rinascimento</strong>, essi certamente giovarono molto<br />

alla conoscenza dell’arte italiana. I Fugger hanno un posto importante nella storia<br />

dell’arte in Germania, perché la costruzione della cappella sepolcrale di S. Anna in<br />

forme veneziane, voluta da Jacopo II Fugger, morto nel 1525, è una deliberata e<br />

consapevole scelta estetica, un giudizio di condanna della tradizione gotica allora<br />

viva in Germania; con lui incomincia la diffusione delle forme rinascimentali che<br />

suo nipote Hans doveva ulteriormente sviluppare anche attraverso l’amicizia del<br />

duca di Baviera Guglielmo V di Wittelsbach e Renata di Lorena, i cui discendenti<br />

dovevano continuare la propensione per il nuovo gusto <strong>artistico</strong>. La sala del bagno<br />

nella casa Fugger ad Augusta, di architetti anonimi italiani, fu decorata da artisti<br />

di cui si tratta nella lezione sul Manierismo. Anche per la scultura Augusta fu la<br />

porta d’ingresso del <strong>Rinascimento</strong> italiano; l’incarico di creare un sepolcreto per i<br />

Fugger nella chiesa di S. Anna (1509-’18) si tradusse per giovani scultori tedeschi<br />

in un’alta scuola della nuova arte plastica, del nuovo spirito che si manifesta sia<br />

nell’impostazione generale che nei motivi ornamentali che pittori e grafici avevano<br />

importato allora d’oltralpe.<br />

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