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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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e formazione culturale italiana: ricordiamo Giorgio Orsini da Sebenico, Giovanni<br />

Dalmata, <strong>Francesco</strong> e Luciano Laurana e Andrea Alessi.<br />

Nel 1479 da Venezia furono inviati a Costantinopoli presso Maometto II Gentile<br />

Bellini e Bartolomeo Bellano, avendo il sultano richiesto un pittore e uno scultore;<br />

Gentile fece il ritratto di un derviscio, opera ammiratissima dalla corte; Maometto<br />

II gli conferì la nomina a bey e ricchi doni e in seguito fu dallo stesso artista<br />

ritratto.<br />

A Malta tra il <strong>XV</strong> e il <strong>XV</strong>I secolo lavorarono i pittori Salvo d’Antonio, Antonello da<br />

Saliba, Pietro Ruzzolone, Alessandro Padovano e lo scultore Antonello Gagini,<br />

autore di importanti lavori; tra il <strong>XV</strong>I e il <strong>XV</strong>II secolo troviamo Alessio Matteo<br />

(Matteo Perez o da Lecce) e Filippo Paladini pittori. Giovanni di Valette, gran<br />

maestro dell’ordine militare di S. Giovanni, chiamò artisti italiani, tra cui molti<br />

architetti; da questi fu fondata nel 1566 secondo un piano urbanistico<br />

rinascimentale la città che da lui prese il nome di La Valletta.<br />

In Austria nel secolo <strong>XV</strong> operò il pittore Pietro Veneto che firmò nel 1440 insieme<br />

con il salisburghese Goffredo di Longau la pala d’altare per la cappella del<br />

lazzaretto di Hallein; a Maria Saal gli affreschi della loggia sono della scuola del<br />

Mantegna, quelli della navata centrale di scuola toscana.<br />

Michael Pacher, della Val Pusteria, pittore e scultore, arricchì il proprio stile<br />

tardogotico austriaco a contatto con le opere di Donatello e Mantegna (fu a<br />

Padova nel 1460), come nell’altare dell’abbazia di Neustift in cui la passionalità<br />

drammatica viene esaltata dal realismo corposo delle figure e dalla sontuosità del<br />

colore, o come nello scrigno dei francescani di Salisburgo dalla solenne<br />

monumentalità, mentre una spiccata influenza ferrarese, riscontrabile nella<br />

esasperazione della linea, caratterizza l’altare di St. Wolfgang presso Salisburgo.<br />

Simone da Tesido della Val Pusteria lavorò in Austria, subì influssi italiani,<br />

specialmente dello stile del Mantegna.<br />

<strong>Il</strong> primo stadio del <strong>Rinascimento</strong> in Austria corrisponde al regno di Massimiliano I<br />

che favorì artisti italiani, chiamandoli a corte, come Jacopo de’ Barbari e Ambrogio<br />

de Predis. Questi, collaboratore e seguace di Leonardo, fu nel 1492 a Innsbruck,<br />

al servizio di Bianca Maria Sforza, sposa dell’imperatore, dipinge il ritratto della<br />

duchessa Caterina, moglie di Sigismondo del Tirolo, e dei più importanti<br />

personaggi di corte; nel ’94 riceve l’incarico di modellare delle monete, nel 1502,<br />

dopo un rientro in Italia, esegue il ritratto dell’imperatore, nel 1506 cura con il<br />

fratello Bernardino l’esecuzione di ricchi abiti.<br />

A causa della Riforma l’architettura religiosa perde importanza e originalità,<br />

rimanendo legata a forme tardogotiche, come nella Hofkirche di Innsbruck del<br />

1553-’64 e nel duomo di Klagenfurt del 1578-’91; al contrario fiorisce<br />

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