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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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Giovanni Cini (Joannes de Senis), architetto e scultore di Settignano, si trasferì in<br />

Polonia nel 1519, chiamato da <strong>Francesco</strong> della Lora; lavorò sotto il Berecci fino al<br />

1529 e acquistò grande fama; in seguito fu in società con il de Gianotis e Filippo<br />

da Fiesole, morì a Cracovia nel 1568. Tra le sue opere di scultura ricordiamo, oltre<br />

alla decorazione della cappella jagellonica (si distinguono come sue le statue dei<br />

santi Pietro, Sigismondo, Matteo, Giovanni Battista, Venceslao, i medaglioni con la<br />

Madonna e il Bambino, i busti dei profeti e degli evangelisti), i festoni sulla tomba<br />

di J. Konawski e due altari nella cattedrale, il monumento di S.Bathory, alcuni putti<br />

per il monumento funerario di Szydlowiecki a Opatow, le statue per il monumento<br />

del vescovo Olesnicki nella cattedrale di Poznàn; sappiamo che lavorò con il<br />

Mosca al monumento funerario della regina Elisabetta e a un altare per la chiesa<br />

di Vilna, lavorò anche a Varsavia, Plock, Tarnòw, Guiezno e Szydlovice.<br />

Durante il regno di Sigismondo Augusto le forme rinascimentali si diffondono<br />

dappertutto; si costruiscono secondo il nuovo stile palazzi municipali, come a<br />

Sandomierz e Pajanice; imponente è quello di Poznan con un loggiato sulla<br />

facciata principale, opera di Giovanbattista Quadrio, tutta italiana nell’insieme e<br />

nei particolari (1552). Le stesse novità presenta la sinagoga di Zòlkiew; in molte<br />

case borghesi si hanno i cortili con portici ad arcate.<br />

Gian Maria Mosca (Fabbrucci), detto il Padovano, architetto e scultore, fu chiamato<br />

dal re per il quale eseguì varie medaglie fu poi a Dresda e nel ’55 di nuovo in<br />

Polonia, fino al ’73, anno della <strong>sua</strong> morte. Sono sue opere il cenotafio del re<br />

Sigismondo, il monumento di Sigismondo Augusto nella cappella jagellonica,<br />

quello di Giovanni Tarnowski e di suo figlio nella cattedrale di Tarnòw, il<br />

tabernacolo nella cattedrale di Guiezno; a Cracovia ricordiamo anche il<br />

tabernacolo nella chiesa della Vergine Maria, i monumenti degli arcivescovi<br />

Krzyzki e Dzierzgowski, la ricostruzione del mercato dei tessuti, adornato di un<br />

attico merlato allo scopo di dissimulare l’alto tetto, infine a Tarnòw la<br />

ricostruzione in forme rinascimentali del palazzo comunale del secolo XIV.<br />

Un terzo periodo del <strong>Rinascimento</strong> in Polonia si svolge tra l’ultimo quarto del ‘500<br />

e gli inizi del ‘600. Girolamo Canavesi dal 1562 al ’74 lavorò nella chiesa dei<br />

domenicani a Cracovia; a Poznan nel duomo eseguì il sepolcro di S. Orlik, di G.<br />

Tarlo, della famiglia Gorka e del vescovo Konarski; nella chiesa dell’Assunta a<br />

Lowicz la tomba dell’arcivescovo Przerebessi. Anche il figlio Girolamo fu lapicida.<br />

Santi Gucci, nato a Firenze e morto a Pinczòw nel 1599, fu in Polonia dal ’72 con<br />

la famiglia, scultore e architetto della corte, autore di opere chiaramente già<br />

influenzate dal Manierismo (vedi lez. n.19). La regina Anna l’incaricò di eseguire la<br />

tomba propria e quella del fratello Sigismondo Augusto nella cappella jagellonica<br />

per la quale fece anche gli stalli. Al Gucci si attribuiscono il monumento sepolcrale<br />

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