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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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Dopo la conquista di Granada (1492) vennero costruite in Spagna numerose<br />

chiese i cui architetti si ispirarono al nuovo gusto, come la cattedrale di S. Cruz a<br />

Valladolid, la nuova cattedrale di Salamanca e quella di Segovia; così pure forme<br />

rinascimentali si ritrovano nel cortile del collegio della stessa cattedrale di<br />

Valladolid, nella casa Lonja a Siviglia, nel castello di Sabiote.<br />

Per primo si diffuse lo stile bramantesco (primo <strong>Rinascimento</strong> spagnolo), come è<br />

evidente nelle cattedrali di Malaga, Jaen, Cadice, nella scala monumentale della<br />

cattedrale di Burgos; nella cattedrale di Granada D. de Siloe unisce elementi della<br />

tradizione gotica con elementi “romani” (l’opera avrà un grande influsso<br />

sull’architettura plateresca in Andalusia). A. de Covarrubias nella cappella della<br />

cattedrale di Toledo subì l’influsso di Michelangelo, attento a un classicismo<br />

interpretato prevalentemente nella chiave del maestoso.<br />

Nel sontuoso palazzo fatto costruire da Carlo V a lato dell’Alhambra di Granada,<br />

opera del Machuca, lo schema planimetrico, l’ordine rustico, la loggia ad arco, gli<br />

slittamenti dell’ordine rinviano alla maniera di Giulio Romano e quindi ai temi<br />

bramanteschi e raffaelleschi. Frattanto F. de Villalpaldo, architetto e scultore,<br />

diede grande impulso alla diffusione dell’arte italiana in Spagna, anche con la<br />

traduzione del III e del IV libro dell’ ”Architettura” del Serlio.<br />

Nella seconda metà del secolo si inizia l’altra fase del <strong>Rinascimento</strong> in Spagna; per<br />

J. De Toledo e J. De Herrera vedi lezione sul Manierismo.<br />

Francisco Becerra, aperto agli influssi romani, portò i modi rinascimentali in<br />

Messico (cattedrale di Puebla) e in America meridionale (chiesa di S. Domingo a<br />

Quito, cattedrali di Cuzco e Lima).<br />

In Portogallo il <strong>Rinascimento</strong> italiano arriva per il tramite di alcuni scultori<br />

francesi; esso agisce moderando la straordinaria libertà di forme, il pittoresco<br />

apparato decorativo dello stile manuelino.<br />

Andrea Contucci, detto il Sansovino, secondo il Vasari fu in Portogallo dal 1492 al<br />

1500. Nessuna opera può essere assegnata alla <strong>sua</strong> mano con sicurezza, mentre è<br />

possibile riconoscere la <strong>sua</strong> diretta influenza nel “San Girolamo” e nel “San<br />

Giovanni Battista” della chiesa di S. Marco in Coimbra.<br />

Sono numerose le terrecotte invetriate che possiamo assegnare alle officine<br />

robbiane; alcune di queste sculture vennero direttamente commissionate nella<br />

stessa Firenze al tempo di re Manuel (1495-1521), come i tondi che erano inseriti<br />

nel portale della chiesa della “Madre di Dio” a Lisbona o il tondo con due putti che<br />

sorreggono lo stemma reale. A Giovanni della Robbia è attribuita una statua in<br />

terracotta invetriata raffigurante ”San Girolamo” nella chiesa ”Dos Jeronimos” a<br />

Belèm. Rivelano mano italiana la tomba della chiesa di S. Domenico a Lisbona, il<br />

sarcofago di G. Brandam nella chiesa di S. <strong>Francesco</strong> a Oporto (opere del <strong>XV</strong>I<br />

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