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Lezione XV - Il Rinascimento artistico; sua ... - Francesco Ridolfi

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Virago che eseguì scudi ed armi nobiliari; Antonio Fiorentino che progettò e fece<br />

la cancellata de la Antigua nella cattedrale di Siviglia e il Paso de la Semana Santa;<br />

ricordiamo inoltre Bonifacio Bernardino, Giuseppe Carlone, Pietro Castello, Andrea<br />

e Gaspare de Luca, Giovan Battista Franconio, Giovanni da Lugano, Michele<br />

Fiorentino. Tra gli architetti troviamo Antonio Sillaro e Giuseppe Valeriani, anche<br />

pittore.<br />

Sotto Carlo V le influenze italiane in Spagna raggiunsero il massimo sviluppo; egli<br />

infatti ebbe una grande preferenza per l’arte rinascimentale italiana, come<br />

dimostrano la <strong>sua</strong> amicizia per Tiziano e le numerose commissioni fatte ad artisti<br />

italiani (Ricordiamo che per la Spagna Tiziano dipinse complessivamente undici<br />

ritratti di Carlo V, tredici di Filippo II, tre della regina Isabella, uno della sorella di<br />

Filippo II). Nel 1537 andò a Granada Nicolò da Corte, eseguì lavori sulla facciata<br />

del palazzo di Carlo V nell’Alhambra (tra cui la statua della Fama per il portale) e<br />

quattro pannelli di marmo; forse lavorò a Salamanca nel palazzo del duca d’Alba e<br />

a Gabia fece il retablo della parrocchiale, a Granada eseguì anche la fontana del<br />

Pilar.<br />

Per gli artisti italiani attivi al tempo di Filippo II si rimanda alla lezione sul<br />

Manierismo.<br />

L’influsso dei modi quattrocenteschi italiani sui pittori spagnoli si avverte già in R.<br />

da Osona il vecchio che segna il passaggio a Valenza dall’influenza fiamminga a<br />

quella italiana, evidente nell’uso della luce e nell’ambientazione architettonica<br />

delle scene. Influssi si avvertono anche nella pala d’altare della cattedrale di Lèon,<br />

nella Spagna settentrionale, (seconda metà del secolo <strong>XV</strong>) accanto a quelli<br />

borgognoni.<br />

Molti pittori spagnoli si formarono in Italia nel corso dei secoli <strong>XV</strong> e <strong>XV</strong>I. Pedro<br />

Berruguete operò a Urbino verso il 1477, influenzato da Piero della Francesca e<br />

Melozzo da Forlì; A. del Rincòn di Guadalajara, completamente italianizzante, fu<br />

educato nella bottega del Ghirlandaio; negli ultimi anni del ‘400 J. De Pereda subì<br />

influenze del Pinturicchio; Jacopo da Valenza studiò con Antonello da Messina<br />

prima in Sicilia e poi a Venezia (sec. <strong>XV</strong>-<strong>XV</strong>I). F. Yanez de la Almedina e F. Llanos<br />

ripetono modi lombardi e dell’Italia centrale; essi furono alla scuola di Leonardo e<br />

forse parteciparono all’esecuzione del cartone della battaglia d’Anghiari; tornati in<br />

patria nel 1506, crearono opere determinanti per lo sviluppo della pittura a<br />

Valenza in senso rinascimentale.<br />

Tra gli scultori spagnoli del secolo <strong>XV</strong>I citiamo D. Forment, seguace di Donatello;<br />

Alonso Berruguete, allievo di Michelangelo; D. de Siloe, di formazione<br />

completamente italiana, avendo lavorato a Napoli con l’Ordoñez.<br />

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