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Leggi Scoop in formato PDF - Cooperativa Sociale Cadiai

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amento Postale<br />

4 n° 46)<br />

BO<br />

Il Centro Diurno<br />

“Mauro Pizzoli” ha<br />

compiuto 25 anni<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Assistere Ascoltando 2012<br />

Persone f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo: dignità e rispetto<br />

nell’accompagnamento al f<strong>in</strong>e vita<br />

Gita aziendale<br />

a Monte Sole<br />

scoop@cadiai.it - www.cadiai.it<br />

Chiamiamole<br />

Emozioni,<br />

laboratori d’arte<br />

per bamb<strong>in</strong>i


II<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Periodico trimestrale di CADIAI<br />

Registrazione Tribunale di Bologna:<br />

n. 7703 del 18/10/2006<br />

Direttore Responsabile:<br />

Gianluca Montante<br />

Comitato di redazione:<br />

Ornella Montanari, Gloria Verricelli<br />

Proprietario ed Editore:<br />

CADIAI <strong>Cooperativa</strong> <strong>Sociale</strong><br />

via Boldr<strong>in</strong>i 8 - 40121 Bologna<br />

Direzione e Redazione:<br />

via Boldr<strong>in</strong>i 8 - 40121 Bologna<br />

Tel 051 74 19 001<br />

Fax 051 74 57 288<br />

Coord<strong>in</strong>atrice di redazione:<br />

Giulia Casar<strong>in</strong>i<br />

Collaboratori:<br />

Anna Chiara Achilli,<br />

Anna Soccorsa Antonelli,<br />

Domenico Capizzi, Lucia Cardone,<br />

Anna Di Lucia, Lisa Lambert<strong>in</strong>i,<br />

Imma Massesio, Raffaele Montanarella,<br />

Laura Piana, Sandra Varani,<br />

Deborah Venturoli<br />

Progetto grafico Impag<strong>in</strong>azione:<br />

Service Group - Galleria dei Notai, 1<br />

40124 Bologna<br />

Stampa:<br />

Casmatipolito<br />

via Provaglia 3/b, 3/c, 3/d<br />

40138 Bologna<br />

Questa rivista è stata stampata su carta<br />

riciclata 100% ecologica che ha ottenuto<br />

il marchio Greenlabel dell’Unione Europea<br />

riservato ai prodotti a m<strong>in</strong>or impatto<br />

ambientale.<br />

sommario<br />

sommario<br />

1 Editoriale<br />

Editoriale resistente<br />

2 In copert<strong>in</strong>a<br />

Assistere ascoltando, una<br />

tradizione che cont<strong>in</strong>ua<br />

4 Cooperarazione<br />

“Cum grano salis”<br />

5 Un nuovo <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>o per il<br />

Gruppo Appartamento “ABS”<br />

6 Chiamiamole Emozioni<br />

7 Revisione cooperativa annuale<br />

8 HANDImatica 2012<br />

10 Il Collegio etico di CADIAI<br />

11 Pari opportunità<br />

“Tempo libera Tutti”<br />

12 Progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

CADIAI <strong>in</strong> trasferta a Vienna<br />

per il progetto AGID<br />

14 Attività sociale<br />

Memorie di guerra,<br />

memorie di pace<br />

16 La violenza illustrata<br />

Pubblicate le scelte e gli importi<br />

del 5 per mille del 2010<br />

17 Pomeriggi letterari <strong>in</strong> CADIAI<br />

CADIAI tra i f<strong>in</strong>alisti<br />

dell’Oscar di Bilancio 2012<br />

I saluti di Amelia Frascaroli alla 6 a edizione<br />

di “Assistere Ascoltando”.<br />

sommario<br />

18 Una delegazione<br />

un po’ speciale...<br />

19 I prodotti di Libera Terra<br />

<strong>in</strong> CADIAI<br />

20 Monografia<br />

Casa Residenza “La Torre”<br />

22 Servizi<br />

Nonno Geppetto<br />

23 Il percorso di Audit nelle<br />

Case Residenza per anziani<br />

24 Piccoli movimenti colorati<br />

25 Aspettando “Santa Lucia”<br />

26 Un quarto di secolo,<br />

fra ricordi e progetti<br />

27 In buone mani<br />

28 Il nido “Giovann<strong>in</strong>o”...<br />

un nido colore<br />

29 Andiamo a far visita ai nonni…<br />

30 Terza edizione delle<br />

“Nonnolimpiadi”<br />

31 Ancora più colore a<br />

“Parco del Navile”<br />

32 Troviamo un confronto<br />

38 Lettere<br />

Ciao Marisa<br />

34 Liber Libero<br />

La bamb<strong>in</strong>a di neve<br />

Zia Antonia sapeva di menta<br />

35 I ritratti di Lele<br />

Il pulm<strong>in</strong>o e il braccetto<br />

36 Rubriche


editoriale<br />

editoriale<br />

Editoriale resistente<br />

Piccole azioni<br />

possono significare molto<br />

nel contesto attuale.<br />

di Franca Guglielmetti, Presidente di CADIAI<br />

In questi ultimi mesi abbiamo fatto un<br />

sacco di feste. Anche prima del periodo<br />

natalizio. Come illustrato negli articoli<br />

del giornale, abbiamo accolto la<br />

visita del S<strong>in</strong>daco di Seul, Won-soon<br />

Park, che è molto <strong>in</strong>teressato al nostro<br />

progetto Karabak e che, oltre a fermarsi<br />

<strong>in</strong> sede per una presentazione<br />

della <strong>Cooperativa</strong>, ha visitato il nido<br />

“Cicogna” di San Lazzaro.<br />

Poi c’è stato il compleanno del Centro<br />

Diurno “Pizzoli”: 25 anni di onorato<br />

servizio durante il quale si sono<br />

avvicendati nel Centro Diurno molti<br />

nostri colleghi, alcuni già <strong>in</strong> pensione,<br />

ma tutti presenti alla festa. Alla Borsa<br />

di Milano abbiamo ritirato, per la<br />

seconda volta, la menzione all’Oscar<br />

di Bilancio <strong>in</strong>detto dall’associazione<br />

dei revisori contabili FERPI: i nostri bilanci,<br />

economico e sociale, sono stati<br />

molto apprezzati. Abbiamo poi svolto<br />

alcune <strong>in</strong>iziative culturali importanti:<br />

il sem<strong>in</strong>ario Assistere Ascoltando<br />

“Persone f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo” sui temi della<br />

cura agli anziani nella fase term<strong>in</strong>ale,<br />

molto seguito e apprezzato dal<br />

numeroso pubblico partecipante; la<br />

presentazione di un Quaderno CA-<br />

DIAI dal titolo “In buone mani” sui<br />

recenti percorsi di ricerca a sostegno<br />

della cura agli anziani, sviluppati nei<br />

nostri servizi.<br />

Di tutte queste <strong>in</strong>iziative abbiamo dato<br />

conto anche sul sito, nelle newsletter<br />

e sono state annunciate o seguite<br />

da articoli sulla stampa.<br />

Ci sono però state anche altre feste,<br />

più silenziose (per noi) e forse più ri-<br />

editoriale<br />

strette, ma non meno importanti, anzi<br />

forse addirittura più importanti. La<br />

prima è stata il 1 di Ottobre, quando<br />

abbiamo partecipato all’accoglienza<br />

dei bamb<strong>in</strong>i del nido COESIA, nido<br />

aziendale del gruppo <strong>in</strong>dustriale guidato<br />

da Isabella Seragnoli. Era una<br />

festa per pochi <strong>in</strong>viatati ma molto<br />

importante per noi, che collaboriamo<br />

alla realizzazione di questo nido con i<br />

servizi ausiliari e generali (5 nuovi posti<br />

di lavoro). Il 19 Novembre abbiamo<br />

firmato il primo contratto di servizio<br />

tra un utente privato, la Fondazione<br />

“Dopo di Noi” e CADIAI per l’accoglienza<br />

di un nuovo ospite presso il<br />

Gruppo Appartamento “ABS” che,<br />

grazie a questo ultimo arrivato, si<br />

amplierà trasferendosi anche <strong>in</strong> nuovi<br />

spazi, più confortevoli (un servizio<br />

<strong>in</strong>novativo che si è consolidato). Il 10<br />

Dicembre è poi com<strong>in</strong>ciata l’attività<br />

di una piccola sezione part-time di<br />

scuola dell’<strong>in</strong>fanzia presso il servizio<br />

Progetto 1/6. Una sorta di ritorno<br />

al futuro perché quel servizio, ormai<br />

più di dieci anni fa, era nato come<br />

scuola di cont<strong>in</strong>uità da 1 a 6 anni, ma<br />

poi siamo stati costretti a chiudere la<br />

scuola dell’<strong>in</strong>fanzia perché era <strong>in</strong>teramente<br />

privata e con costi non sostenibili.<br />

Ora questa sezione riapre,<br />

tutta convenzionata con il Comune di<br />

Bologna e qu<strong>in</strong>di con presupposti più<br />

positivi (2 nuovi posti di lavoro). Abbiamo<br />

br<strong>in</strong>dato <strong>in</strong> ufficio, al momento<br />

della pausa pranzo, solo per la soddisfazione<br />

di aver restituito a Progetto<br />

1/6 la sua identità orig<strong>in</strong>aria.<br />

Piccole soddisfazioni, piccoli passi<br />

di cambiamento e di evoluzione <strong>in</strong><br />

un panorama economico e sociale<br />

immobile, anzi, per certi aspetti, <strong>in</strong><br />

arretramento. Delle politiche di riduzione<br />

della spesa dello Stato non dico<br />

nulla perché ne parlano già moltissimo<br />

tutti gli altri giornali: solo ricordo<br />

che la nostra attività si sviluppa soprattutto<br />

nell’ambito dei servizi pub-<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

blici e qu<strong>in</strong>di anche noi siamo colpiti<br />

da queste severe misure di revisione<br />

della spesa. L’avvio dei servizi rivolti<br />

ai privati è lento e faticoso perché, a<br />

causa della recessione economica,<br />

anche le famiglie devono ridurre le<br />

proprie spese e qu<strong>in</strong>di, per quanto i<br />

nostri servizi possano essere essenziali,<br />

il loro costo rimane elevato e gli<br />

utenti vi accedono con molta parsimonia.<br />

I servizi già <strong>in</strong> gestione sono<br />

tutti sotto pressione e lavoriamo ogni<br />

giorno a revisioni organizzative che<br />

ne miglior<strong>in</strong>o l’andamento visto che<br />

le prospettive di aumento delle tariffe<br />

sono molto, molto <strong>in</strong>certe.<br />

Nonostante questo però ci muoviamo,<br />

sperimentiamo, <strong>in</strong>noviamo.<br />

Certo non siamo ai livelli di un nuovo<br />

nido all’anno, come accadeva qualche<br />

tempo fa, ma io credo che dobbiamo<br />

evitare di guardare <strong>in</strong>dietro e considerare<br />

quello che accadeva come<br />

la situazione ottimale a cui aspirare.<br />

Questo ci condanna ad un cont<strong>in</strong>uo<br />

rimpianto, ad una sorta di perenne<br />

mal<strong>in</strong>conia (per non dire depressione)<br />

che ci toglie forza e idee. Già <strong>in</strong> molti<br />

dicono che questa non è una crisi<br />

economica e basta, ma è una crisi di<br />

trasformazione, nella quale non serve<br />

mettersi da parte e aspettare che<br />

passi, perché non passa, tutti dovremo<br />

cambiare e qu<strong>in</strong>di è meglio impegnarci<br />

perché questo cambiamento<br />

sia favorevole.<br />

Così non importa quanto siamo<br />

stanchi e quanta fatica abbiamo<br />

fatto per arrivare f<strong>in</strong>o qui.<br />

Evidentemente la strada da percorrere<br />

è ancora lunga e noi dobbiamo<br />

arrivare f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo, <strong>in</strong>sieme, armati<br />

di volontà ma anche di idee e senso<br />

pratico. Tutte cose che a una <strong>Cooperativa</strong><br />

(a prevalenza femm<strong>in</strong>ile) non<br />

mancano. n<br />

1


2<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Assistere Ascoltando,<br />

una tradizione<br />

che cont<strong>in</strong>ua<br />

Dopo un anno di pausa,<br />

il 7 Dicembre 2012 si è svolta<br />

presso l’Aula Prodi la sesta<br />

edizione del sem<strong>in</strong>ario, dal<br />

titolo “Persone f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo:<br />

dignità e rispetto nel f<strong>in</strong>e vita”.<br />

di Marie Christ<strong>in</strong>e Melon, psicologa<br />

Era una qualunque matt<strong>in</strong>a d’<strong>in</strong>verno<br />

del 2006 e Virgo Fidelis sarebbe andata<br />

a gara dopo qualche mese. Insieme<br />

attorno a un tavolo Franca, Roberto,<br />

Fiorella, Nicola e io cercavamo di immag<strong>in</strong>are<br />

una situazione capace di dare<br />

un po’ di visibilità all’impegno della<br />

<strong>Cooperativa</strong> nella cura delle persone<br />

anziane non autosufficienti. E perché<br />

fermarci soltanto a noi? Perché non<br />

sfruttare l’occasione per fare il punto<br />

sulla rete dei servizi per anziani nel<br />

territorio regionale e prov<strong>in</strong>ciale, mettendo<br />

a confronto le esperienze di altri<br />

che a vario titolo lavoravano <strong>in</strong> questo<br />

campo? Sentivamo il bisogno di condividere<br />

idee e spunti di <strong>in</strong>novazione<br />

per rispondere ai bisogni sempre più<br />

complessi di un’utenza <strong>in</strong> rapido cambiamento.<br />

Assistere Ascoltando è nato così.<br />

Con l’aiuto del coord<strong>in</strong>amento tecnico<br />

scientifico di Settore siamo riusciti<br />

a mettere <strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> un tempo da record<br />

un bel gruppo di relatori, rappresentanti<br />

della cooperazione sociale,<br />

<strong>in</strong> copert<strong>in</strong>a<br />

<strong>in</strong> copert<strong>in</strong>a<br />

<strong>in</strong> copert<strong>in</strong>a<br />

degli enti istituzionali, dell’Università<br />

e di associazioni di familiari. Nessuno<br />

si è tirato <strong>in</strong>dietro. Abbiamo anche voluto<br />

scegliere uno spazio prestigioso<br />

per <strong>in</strong>corniciare l’evento e un r<strong>in</strong>fresco<br />

all’altezza della situazione: avevamo<br />

qualcosa da festeggiare, non era così<br />

frequente a quei tempi potersi riunire<br />

tra professionisti diversi a ragionare di<br />

problemi comuni.<br />

C’è sempre un po’ di tensione quando<br />

si organizza un evento pubblico,<br />

f<strong>in</strong>o all’ultimo m<strong>in</strong>uto non si può<br />

scommettere sull’esito. L’<strong>in</strong>cubo ovviamente<br />

è la sala vuota, però ci sono tanti<br />

altri particolari che possono preoccupare:<br />

la tecnologia che ti molla sul più<br />

bello, il pubblico che palesemente si<br />

annoia o non riesce a seguire, il relatore<br />

che non sta nei tempi, il moderatore<br />

che non tiene <strong>in</strong>sieme i contributi…<br />

Ma quel primo anno è andato tutto<br />

benissimo, sala piena, relatori capaci,<br />

pubblico attento e <strong>in</strong>teressato. Stavamo<br />

già respirando tutti più liberamente<br />

quando Rita Ghed<strong>in</strong>i ci ha presi <strong>in</strong><br />

contropiede, promettendo a sorpresa<br />

un nuovo appuntamento per il 2007.<br />

Ma come, ci stiamo appena riprendendo<br />

e già dobbiamo ricom<strong>in</strong>ciare?!


<strong>in</strong> copert<strong>in</strong>a numero 38<br />

<strong>in</strong> copert<strong>in</strong>a<br />

<strong>in</strong> copert<strong>in</strong>a<br />

E l’anno dopo ci ha pensato Fiorella a<br />

metterci il carico, salutando tutti con<br />

un <strong>in</strong>vito per il 2008. È così che Assistere<br />

Ascoltando è diventato una piccola<br />

tradizione.<br />

Per c<strong>in</strong>que anni abbiamo cercato<br />

nuovi temi, selezionato nuove esperienze,<br />

co<strong>in</strong>volto relatori di diversa<br />

provenienza e la risposta del pubblico<br />

non è mai venuta meno. Visto che<br />

il successo si manteneva, nel 2009<br />

abbiamo deciso di <strong>in</strong>vestire un po’ di<br />

più nella grafica e ci siamo procurati<br />

un marchio. Il 2010 è stato un anno<br />

di cambiamento, abbiamo osato<br />

un taglio più politico e <strong>in</strong>augurato la<br />

‘formula breve’ – dalle 9 alle 13,30 con<br />

buffet a chiusura – perché ci eravamo<br />

resi conto che la seconda parte della<br />

giornata risultava sempre un po’ pesante<br />

per i convenuti. È andata bene<br />

ancora una volta, merito <strong>in</strong> particolare<br />

di Paola Menetti, miglior moderatore<br />

di sempre.<br />

Il 2011 è stato un anno complicato,<br />

l’avvio dell’accreditamento, il r<strong>in</strong>novo<br />

del Sistema Qualità, l’apertura di “Par-<br />

co del Navile”, il decennale della residenza<br />

di San Biagio: abbiamo deciso<br />

di concederci una pausa. Però molti<br />

dei nostri affezionati “clienti” ce ne<br />

hanno chiesto conto e ci hanno sollecitati<br />

a ripartire.<br />

E così eccoci alla sesta edizione,<br />

forse la migliore fra quelle che abbiamo<br />

prodotto, nonostante il tema non<br />

certo accattivante. Parlare della morte<br />

non è facile nemmeno per chi della cura<br />

nel f<strong>in</strong>e vita ha fatto una professione,<br />

ma il bisogno di sapere e di capire<br />

è sempre più pressante all’<strong>in</strong>terno dei<br />

servizi. Parlare della morte <strong>in</strong> modo<br />

equilibrato e razionale, senza reticenze<br />

o pregiudizi è ancora più difficile,<br />

eppure qualcosa di meraviglioso è<br />

accaduto, questo venerdì 7 Dicembre.<br />

In un clima di assoluta serenità abbiamo<br />

affrontato argomenti terribili e ne<br />

siamo usciti r<strong>in</strong>forzati, confermati nel<br />

nostro impegno, consolati dei nostri<br />

dubbi, con le idee un po’ più chiare su<br />

quello che possiamo e vogliamo fare.<br />

I commenti entusiasti dei presenti ci<br />

hanno accompagnati per tutto il po-<br />

dicembre 2012<br />

meriggio e anche nei giorni successivi.<br />

Merito della qualità dei relatori,<br />

certamente, e della passione con cui<br />

hanno affrontato ciascuno il proprio<br />

argomento.<br />

Rabih Chattat, al nostro fianco f<strong>in</strong> dal<br />

primo appuntamento, ci ha <strong>in</strong>trodotti<br />

al tema ancora poco esplorato delle<br />

cure palliative nelle malattie non oncologiche.<br />

Maura Coveri, applauditissima, ha<br />

affrontato con molta onestà un argomento<br />

sp<strong>in</strong>osissimo come quello della<br />

nutrizione artificiale nel f<strong>in</strong>e vita, dando<br />

pubblica voce ai ragionevoli dubbi<br />

che spesso gli operatori esprimono<br />

con riluttanza, nel timore di apparire<br />

impietosi.<br />

Anna Di Santantonio ci ha mostrato<br />

le molte facce del lutto, aiutandoci a<br />

capire come essere di aiuto a chi sta<br />

per affrontare una perdita.<br />

Francesca Ingravallo ha conquistato<br />

la platea esprimendosi appassionatamente<br />

e senza reticenze contro l’accanimento<br />

terapeutico e Luca Benci,<br />

con l’ironia e l’agilità di pensiero che lo<br />

caratterizzano, ci ha <strong>in</strong>segnato molto<br />

sul consenso <strong>in</strong><strong>formato</strong>.<br />

Ci saranno nuovi appuntamenti?<br />

Sicuramente sì, almeno f<strong>in</strong>ché il nostro<br />

lavoro ci porrà questioni che non<br />

possiamo pensare di affrontare da<br />

soli, f<strong>in</strong>ché faremo parte di una rete,<br />

f<strong>in</strong>ché penseremo che sia importante<br />

alimentare una cultura del sociale,<br />

f<strong>in</strong>ché questa e altre <strong>in</strong>iziative saranno<br />

<strong>in</strong> grado di promuovere e di caratterizzare<br />

l’immag<strong>in</strong>e e l’impegno concreto<br />

della <strong>Cooperativa</strong>.<br />

Assistere Ascoltando 2013 è già <strong>in</strong> preparazione.<br />

n<br />

3


4<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

“Cum grano salis”<br />

Oltre 130 i giovani<br />

cooperatori di Legacoop<br />

Emilia-Romagna all’assemblea<br />

annuale di Generazioni<br />

tenutasi ai Magazz<strong>in</strong>i del Sale<br />

di Cervia.<br />

Comunicato Legacoop Bologna<br />

«I giovani cooperatori debbono darsi<br />

un obiettivo chiaro: diventare la nuova<br />

‘classe dirigente’ del movimento cooperativo,<br />

non solamente per sostituire<br />

quella attuale, rischiando di essere ‘autorappresentativa’,<br />

ma avere un sano<br />

spirito ‘egemonico’ che permetta di<br />

guidare al meglio sia le cooperative<br />

sia l’organizzazione». Questo concetto<br />

è stato espresso con grande efficacia<br />

da Pierluigi Stefan<strong>in</strong>i di Unipol, <strong>in</strong><br />

occasione di ‘Cum grano salis’, l’<strong>in</strong>izia-<br />

cooperazione<br />

cooperazione<br />

tiva di Generazioni Emilia-Romagna,<br />

il network dei giovani cooperatori di<br />

Legacoop, ospitata il 23 Novembre ai<br />

Magazz<strong>in</strong>i del sale di Cervia.<br />

L’<strong>in</strong>vito è stato raccolto dalla platea,<br />

composta da oltre 130 giovani cooperatori<br />

che dal 2007, dopo il primo<br />

congresso a Bert<strong>in</strong>oro, hanno dato vita<br />

appunto a Generazioni. I lavori sono<br />

<strong>in</strong>iziati alla matt<strong>in</strong>a con l’<strong>in</strong>tervento<br />

del portavoce di Generazioni, Chiara<br />

Bertelli, che ha messo <strong>in</strong> fila i temi su<br />

cui il network si è impegnato <strong>in</strong> questi<br />

c<strong>in</strong>que anni. «Il mancato ricambio<br />

generazionale – ha spiegato – e l’<strong>in</strong>adeguatezza<br />

della classe dirigente<br />

cont<strong>in</strong>uano <strong>in</strong> ogni caso a rappresentare<br />

una delle cause pr<strong>in</strong>cipali della<br />

difficoltà che spesso le cooperative<br />

hanno nell’<strong>in</strong>novare, nel competere<br />

sul mercato e nel governare i processi<br />

democratici e decisionali». Chiara<br />

Bertelli ha poi def<strong>in</strong>ito i prossimi passi<br />

dell’associazione: «A Maggio abbiamo<br />

presentato un documento, con cui<br />

chiediamo di rivedere <strong>in</strong> un’ottica di<br />

risparmio e di efficienza, le spese sostenute<br />

dalle strutture territoriali e settoriali.<br />

Pratiche di risparmio e di riuso,<br />

contenimento dei contratti di lavoro<br />

post-pensione e limite al cumulo delle<br />

cariche. Il prossimo passo sarà quello<br />

di portare le nostre istanze nelle coo-<br />

cooperazione<br />

perative: sarà <strong>in</strong>dispensabile l’impegno<br />

di tutti noi».<br />

Il ricambio generazionale non è però il<br />

tema di lavoro esclusivo del network:<br />

a dimostrazione di ciò, Morena Bedogni<br />

ha presentato il lavoro di ricerca e<br />

i risultati del gruppo sul ‘welfare aziendale’<br />

– di cui è coord<strong>in</strong>atrice – raccolti<br />

<strong>in</strong> una pubblicazione distribuita gratuitamente.<br />

Nel dossier sono <strong>in</strong>dividuate<br />

le buone pratiche di welfare aziendale,<br />

con l’obiettivo di avviare un percorso<br />

di messa a sistema delle attività e delle<br />

risorse della cooperazione sul tema.<br />

I giovani di Generazioni sono stati<br />

ospitati a pranzo dal Museo della civiltà<br />

sal<strong>in</strong>ara: hanno cuc<strong>in</strong>ato gli allievi<br />

della seconda C e della terza H dell’alberghiero<br />

di Cervia. Al pomeriggio, i<br />

lavori sono <strong>in</strong>iziati con un <strong>in</strong>tervento<br />

di Roberto Card<strong>in</strong>ale di ‘Generazioni<br />

<strong>in</strong> movimento’, che ha raccontato l’esperienza<br />

dei viaggi per andare a conoscere<br />

altri modelli di cooperazione<br />

nel mondo e l’importanza di accogliere<br />

queste esperienze (come quelle di<br />

Mondragon nei Paesi Baschi e di Manchester<br />

<strong>in</strong> Inghilterra), come best practice<br />

che possono essere applicabili<br />

anche nella realtà italiana. Card<strong>in</strong>ale<br />

ha <strong>in</strong>sistito anche sull’esigenza di lavorare<br />

all’<strong>in</strong>terno di una ‘dimensione<br />

europea’, con una programmazione


cooperazione<br />

cooperazione<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Un nuovo <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>o<br />

per il Gruppo<br />

Appartamento<br />

“ABS”<br />

Inizia una collaborazione<br />

tra CADIAI e la Fondazione<br />

“Dopo di noi” per progetti<br />

di vita autonoma.<br />

di Alessandro Micich,<br />

responsabile Servizio Gare e Progetti<br />

Dal mese di Novembre il Gruppo<br />

Appartamento “ABS” ha un nuovo<br />

<strong>in</strong>quil<strong>in</strong>o: il suo nome è Marco ed il<br />

progetto di vita collegato al suo <strong>in</strong>serimento<br />

nell’appartamento a bassa<br />

soglia di via Mazz<strong>in</strong>i <strong>in</strong> cui vivono da<br />

tre anni Axel, Salvatore e Riccardo,<br />

<strong>in</strong>augura la collaborazione tra CA-<br />

DIAI e la Fondazione “Dopo Di Noi”.<br />

“Percorsi per una vita autonoma” è<br />

un progetto sperimentale che trae<br />

orig<strong>in</strong>e dall’esperienza di CADIAI<br />

nella ricerca e nella progettazione di<br />

servizi <strong>in</strong>novativi <strong>in</strong> ambito di disabilità<br />

e da quella della Fondazione, la<br />

quale, da diversi anni, è impegnata <strong>in</strong><br />

percorsi di preparazione per genitori<br />

e figli nella costruzione di progetti di<br />

vita con identità dist<strong>in</strong>te.<br />

L’impegno congiunto nasce dalla scelta<br />

di condividere spazi abitativi, com-<br />

che tenga conto della possibilità di<br />

accedere al f<strong>in</strong>anziamento dei fondi<br />

strutturali delle politiche comunitarie.<br />

Il padrone di casa Rudy Gatta, responsabile<br />

di Generazioni per Legacoop<br />

Ravenna, ha <strong>in</strong>centrato il suo <strong>in</strong>tervento<br />

sul bilancio dei primi c<strong>in</strong>que anni<br />

di vita del network. «Faccio parte del<br />

gruppo che costituì Generazioni nel<br />

2007 a Bert<strong>in</strong>oro: da allora siamo cresciuti<br />

e Generazioni è stata una pale-<br />

cooperazione<br />

petenze gestionali e formative, reti di<br />

solidarietà e relazioni, per offrire nuove<br />

opportunità e servizi adeguatamente<br />

flessibili a ragazzi con lievi disabilità, potenzialmente<br />

<strong>in</strong> grado di immag<strong>in</strong>are e<br />

realizzare il proprio futuro se adeguatamente<br />

sostenuti <strong>in</strong> ambito affettivo,<br />

educativo, psicologico anche nella relazione<br />

con la famiglia di appartenenza.<br />

Attraverso questo progetto si realizza,<br />

dunque, il primo sistema residenziale<br />

a bassa soglia della città di Bologna: al<br />

gruppo appartamento “ABS” si aggiunge<br />

“Casa <strong>in</strong> Città”, il quale, sempre collocato<br />

<strong>in</strong> via Mazz<strong>in</strong>i, apre la possibilità<br />

a s<strong>in</strong>ergie pedagogiche e a soggiorni<br />

temporanei di transizione <strong>in</strong> attesa<br />

di poter addivenire, nella logica della<br />

gradualità e dell’accompagnamento<br />

mirato, ad un vero e proprio “progetto<br />

di vita autonoma”.<br />

Il progetto prevede la partnership,<br />

nonché il parziale contributo, dell’Asl<br />

di Bologna e si rivolge, per le orig<strong>in</strong>ali<br />

stra che ci ha permesso di diventare<br />

più forti sul piano culturale e della formazione<br />

manageriale. Non siamo più<br />

quelli Bert<strong>in</strong>oro: il prossimo impegno<br />

che ci attende è accettare la sfida del<br />

cambiamento nell’epoca della crisi.<br />

Siamo pronti e a quanti sono perplessi<br />

rispetto al nostro operato voglio<br />

ricordare che siamo nati e cont<strong>in</strong>uiamo<br />

a essere non una m<strong>in</strong>accia per la<br />

cooperazione ma un’opportunità per<br />

caratteristiche del servizio, a tutti i Distretti<br />

dell’area prov<strong>in</strong>ciale <strong>in</strong>teressati<br />

a sperimentare forme più “leggere”<br />

di assistenza che possano, <strong>in</strong> qualche<br />

modo, prevenire il successivo ricorso<br />

ai tradizionali centri dest<strong>in</strong>ati a utenti<br />

con forme di disabilità più gravi.<br />

Un particolare r<strong>in</strong>graziamento, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />

va al consorzio Bonifica Renana, proprietario<br />

dei due immobili, e di cui<br />

sottol<strong>in</strong>eiamo la sensibilità sociale manifestata<br />

nella condivisione del progetto,<br />

nonché nella def<strong>in</strong>izione dei tempi<br />

e delle condizioni di locazione. n<br />

dare cont<strong>in</strong>uità all’esperienza cooperativa».<br />

Il pomeriggio si è concluso con<br />

un <strong>in</strong>contro-colloquio coord<strong>in</strong>ato da<br />

Roberto Grassi dal titolo ‘Intelligenze a<br />

confronto per il lavoro oltre la crisi’, a<br />

cui hanno partecipato Andrea Rapisardi<br />

(<strong>Cooperativa</strong> Lama), Elisa Valeriani<br />

(Ervet), Pierluigi Stefan<strong>in</strong>i (Unipol), Mario<br />

Mazzoleni (Università di Brescia),<br />

Giuliano Poletti (Presidente Legacoop<br />

nazionale). n<br />

5


6<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Chiamiamole<br />

Emozioni<br />

Laboratori di visioni<br />

e racconti con e per i bamb<strong>in</strong>i.<br />

di Lara Furieri, servizio market<strong>in</strong>g e sviluppo<br />

Tutti proviamo emozioni, nessuno<br />

escluso. Anche i bamb<strong>in</strong>i sentono e<br />

si emozionano ma, a differenza degli<br />

adulti, non sanno riconoscere il tipo di<br />

emozione che li <strong>in</strong>vade e non sempre<br />

sono <strong>in</strong> grado di gestirla, hanno bisogno<br />

di una lenta e costante educazione<br />

al riconoscimento e alla differenziazione<br />

delle stesse; compito dell’adulto è<br />

quello di “dare voce”, contestualizzare<br />

e “dare una direzione”. Spesso i bamb<strong>in</strong>i<br />

reagiscono alle emozioni con gesti<br />

eccessivi o <strong>in</strong>appropriati; occorre<br />

qu<strong>in</strong>di accompagnarli nell’esternazione<br />

e manifestazione di questo sentire.<br />

Questa capacità di aiutare il bamb<strong>in</strong>o<br />

passa necessariamente attraverso la<br />

capacità dell’adulto di saper conoscere<br />

e manifestare <strong>in</strong> modo adeguato,<br />

prima di tutto, le proprie emozioni per<br />

poter poi <strong>in</strong>segnare al bamb<strong>in</strong>o, nel<br />

tempo, a esprimere e governare le sue.<br />

Spesso per il bamb<strong>in</strong>o esiste un pro-<br />

cooperazione<br />

cooperazione<br />

fondo timore a manifestare le emozioni<br />

per la paura di un conflitto con<br />

l’adulto e, <strong>in</strong> qualche modo, deludere<br />

cooperazione<br />

le aspettative di quest’ultimo.<br />

Questa la premessa al progetto “Chiamiamole<br />

Emozioni”, realizzato con la


cooperazione<br />

cooperazione<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

collaborazione delle Librerie Coop e<br />

dei centri commerciali Nova e Borgo.<br />

Il progetto è sicuramente molto ricco<br />

e stimolante ma svolgere i laboratori<br />

all’<strong>in</strong>terno di un centro commerciale<br />

poneva molti dubbi.<br />

Abbiamo comunque voluto provare:<br />

talvolta bisogna essere audaci e<br />

fare scelte un po’ fuori dagli schemi.<br />

Abbiamo proposto un percorso di<br />

quattro laboratori, una festa ed un <strong>in</strong>contro<br />

con un esperto pedagogista,<br />

rivolto a genitori ed <strong>in</strong>segnanti.<br />

Il progetto ha riscosso molto successo,<br />

Barbara Sammarchi e Vito Baronc<strong>in</strong>i<br />

hanno condotto i bamb<strong>in</strong>i tra rabbia,<br />

paura, felicità e meraviglia, sempre<br />

partendo da opere di autori famosi e<br />

utilizzando il supporto della lavagna<br />

lum<strong>in</strong>osa. E così Pollock, Mirò, Klimt e<br />

Jean Dubuffet sono diventati i compagni<br />

di avventura tra colori, mostri,<br />

sogni e fantasia, il tutto supervisionato<br />

da due esperti pedagogisti di CADIAI.<br />

I laboratori sono stati conclusi da<br />

una festa, aperta a tutta la cittad<strong>in</strong>anza,<br />

che si è svolta nella sala polivalente<br />

del Quartiere Savena; moltissime<br />

“Macchie Bizzarre” tra luci e suoni ci<br />

hanno raccontato le avventure di tanti<br />

personaggi che magicamente apparivano<br />

e ci conducevano <strong>in</strong> luoghi sconosciuti…<br />

f<strong>in</strong>o alla luna! “Le macchie<br />

bizzarre sono gocce di colore che nascono<br />

là dove f<strong>in</strong>isce l’arcobaleno e si<br />

trasformano <strong>in</strong> stravaganti personaggi<br />

che vivono fantastiche avventure”.<br />

La serata di confronto sul tema delle<br />

emozioni ha permesso di far emergere<br />

dubbi e paure che si sono rivelati<br />

quelli di molti genitori; Enrico Mantovani,<br />

consulente pedagogista di<br />

CADIAI, ha contestualizzato e ha dato<br />

chiavi di lettura preziose per capire<br />

meglio quanto le emozioni facciano<br />

parte di noi e, sapendole riconoscere<br />

e gestire, possano diventare preziosi<br />

strumenti educativi per la crescita dei<br />

nostri bamb<strong>in</strong>i.<br />

Il percorso si è concluso con una mo-<br />

cooperazione<br />

stra allestita presso il centro commerciale<br />

Nova a Villanova di Castenaso,<br />

una giostra, tanti pannelli colorati e<br />

foto che ci riportano “nel regno della<br />

fantasia”.<br />

Revisione<br />

cooperativa annuale<br />

Il 6 Dicembre la <strong>Cooperativa</strong> è stata<br />

sottoposta alla revisione relativa<br />

all’anno 2012 svolta dal revisore contabile<br />

<strong>in</strong>caricato da Legacoop, dottor<br />

Stefano Veratti, nell’ambito dell’esercizio<br />

della vigilanza sugli Enti Cooperativi<br />

prevista dal D.Lgs. 2 Agosto<br />

2002 N. 220, delegato dal M<strong>in</strong>istero<br />

Questa esperienza verrà riproposta<br />

a primavera presso gli spazi del<br />

Centro Borgo con altre storie e nuove<br />

avventure. n<br />

delle Attività Produttive. La revisione<br />

ha dato esito positivo, come attestato<br />

dal certificato di revisione, comprovando<br />

la coerenza della gestione con<br />

gli scopi statutari, il carattere mutualistico<br />

della società e l’adeguatezza<br />

della gestione e dell’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

della <strong>Cooperativa</strong>.<br />

Il verbale di revisione è esposto nelle<br />

bacheche della Sede <strong>Sociale</strong> di via<br />

Boldr<strong>in</strong>i 8 a Bologna; copia del verbale<br />

potrà <strong>in</strong>oltre essere fornito ai soci che<br />

ne facciano richiesta. n<br />

7


8<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

HANDImatica 2012<br />

IX mostra-convegno nazionale<br />

sulla disabilità e tecnologie:<br />

gli anziani del Centro Diurno<br />

“Mauro Pizzoli” relatori<br />

al sem<strong>in</strong>ario sull’uso<br />

di strumenti digitali e<br />

strumenti touch screen.<br />

di Anna Chiara Achilli, musicoterapeuta,<br />

coord<strong>in</strong>atrice attività dei Centri Diurni<br />

“Il nuovo non s’<strong>in</strong>venta, si scopre”, è<br />

la frase di Giovanni Pascoli scelta da<br />

HANDImatica per rappresentare un’<strong>in</strong>teressante<br />

manifestazione a cui il 22 di<br />

Novembre abbiamo avuto la fortuna<br />

di partecipare, con gli anziani del Centro<br />

Diurno “Pizzoli”, al f<strong>in</strong>e di portare e<br />

raccontare la nostra esperienza con i<br />

materiali multimediali.<br />

Un vero e proprio <strong>in</strong>vito a “guardare le<br />

cose con meraviglia”, così come Pascoli<br />

<strong>in</strong>tendeva con la sua poetica del “fanciull<strong>in</strong>o”,<br />

a “scoprire <strong>in</strong> esse le relazioni<br />

più <strong>in</strong>gegnose” perché anche le tecnologie<br />

più evolute vanno fatte proprie,<br />

adattate a sé e al contesto.<br />

HANDImatica, un evento che si ripete<br />

ogni anno, offre <strong>in</strong>fatti l’occasione<br />

per riflettere e confrontarsi su<br />

come le tecnologie digitali possono<br />

affiancarsi alle persone con disabilità<br />

per facilitare l’autonomia, promuovere<br />

la partecipazione, ridurre le barriere.<br />

In questa prospettiva, attraverso un’area<br />

espositiva e una convegnistica fra<br />

loro collegate, la rassegna affianca la<br />

ricerca teorica ai laboratori formativi<br />

e alla condivisione di esperienze, offrendo<br />

voce a chi fa ricerca scientifica<br />

e a chi porta buone pratiche, spesso<br />

soluzioni <strong>in</strong>novative ed efficaci, che il<br />

vivere dentro i problemi ha portato a<br />

scoprire.<br />

Nei vari stand, associazioni ed Enti<br />

hanno esposto supporti multime-<br />

cooperazione<br />

cooperazione<br />

diali e tecnologici per varie utenze<br />

e tipi di patologie tra le più diverse,<br />

supporti che si possono personalizzare,<br />

adattare e provare al momento.<br />

In una delle tre giornate del sem<strong>in</strong>ario<br />

sono state presentate esperienze<br />

d’uso di strumenti digitali<br />

e multimediali <strong>in</strong> contesti di cura e<br />

residenza per persone anziane non<br />

autosufficienti. A partire da un livello<br />

basilare di affiancamento e sostegno<br />

delle tradizionali attività di stimolazione<br />

cognitiva fatte su carta, gli<br />

strumenti digitali e le tecnologie assistive<br />

possono rappresentare anche<br />

un’opportunità di condivisione, partecipazione<br />

sociale e facilitazione delle<br />

attività quotidiane.<br />

In contrapposizione a una visione limitata<br />

dell’<strong>in</strong>vecchiamento come stato<br />

degenerativo da contenere e limitare,<br />

il sem<strong>in</strong>ario si pone l’obiettivo di<br />

analizzare le opportunità di evoluzione,<br />

scoperta e apprendimento<br />

offerte dalle ICT anche per persone<br />

anziane con scarsa o nulla alfabetizzazione<br />

<strong>in</strong>formatica. Il tutto attraverso<br />

l’uso di giochi e esercizi di riconoscimento<br />

di suoni, parole e immag<strong>in</strong>i,<br />

f<strong>in</strong>o ad arrivare alle applicazioni facilitate<br />

per la ricerca e la navigazione<br />

su <strong>in</strong>ternet, la creazione di testi e la<br />

condivisione di storie e memorie. L’ICT<br />

cooperazione<br />

può contribuire ad aprire l’orizzonte<br />

delle possibilità verso l’imprevisto e la<br />

scoperta di nuovi apprendimenti.<br />

Infatti il trasferimento da supporto<br />

cartaceo al supporto computerizzato<br />

di svariati “giochi” cognitivi ha<br />

<strong>in</strong>generato una prima importantissima<br />

rivoluzione terapeutica. La<br />

multimedialità unita alla non staticità<br />

degli esercizi ha consentito, grazie anche<br />

all’uso di touch screen f<strong>in</strong>alizzati al<br />

superamento della barriera del mouse<br />

per le persone anziane, un’<strong>in</strong>iziale diffusione<br />

di questa metodica terapeutica.<br />

Così negli ultimi anni il personal<br />

computer ha fatto il suo <strong>in</strong>gresso anche<br />

all’<strong>in</strong>terno di strutture diurne per<br />

anziani e durante la mia esperienza da<br />

terapeuta ne ho constatato l’efficacia<br />

nel rallentare e prevenire il decadimento<br />

nell’anziano ed il mantenimento<br />

delle sue abilità cognitive.<br />

L’utilizzo del touch screen possiede<br />

diversi punti a suo favore per l’utenza<br />

anziana:<br />

• l’immediatezza di utilizzo legata al<br />

grande schermo;<br />

• la possibilità di lavorare <strong>in</strong>dividualmente<br />

e con il gruppo nel tempo<br />

stesso;<br />

• l’autogestione dell’utente con un’immediata<br />

correzione;<br />

• l’utilizzo da parte del personale OSS;<br />

• la stimolazione e riabilitazione mira-


cooperazione<br />

cooperazione<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

ta di più aree cognitive con valutazione<br />

archiviabile;<br />

• una <strong>in</strong>dividualizzazione e personalizzazione<br />

dei giochi cognitivi <strong>in</strong> relazione<br />

alla difficoltà desiderata.<br />

Infatti l’uso del touch screen e dei cosiddetti<br />

programmi di “g<strong>in</strong>nastica” per<br />

il cervello tendenti a rafforzare la memoria,<br />

l’attenzione e la velocità di elaborare<br />

le <strong>in</strong>formazioni, sono ord<strong>in</strong>ati<br />

per grado di difficoltà.<br />

Essi stimolano diverse aree cognitive<br />

come l’orientamento nel tempo e nello<br />

spazio, il l<strong>in</strong>guaggio, l’attenzione<br />

visiva, la gestione del denaro, la logica<br />

e la memoria.<br />

La nostra esperienza con il touch<br />

screen risale a due anni fa, con un<br />

progetto sperimentale applicato <strong>in</strong> un<br />

solo Centro e successivamente esteso<br />

agli altri. Ho constatato, con mia<br />

grande sorpresa, che f<strong>in</strong> da subito gli<br />

anziani utenti sono riusciti a <strong>in</strong>teragire<br />

con grande facilità ed entusiasmo partecipativo.<br />

Il software consente di memorizzare<br />

le loro performance, permettendo di<br />

valutare la persona sulla base dei vari<br />

livelli cognitivi e sugli aspetti che risultano<br />

più carenti. In base alle risultanti<br />

possono essere applicati specifici <strong>in</strong>terventi<br />

terapeutici - riabilitativi mirati<br />

a migliorare la qualità della vita dell’<strong>in</strong>dividuo<br />

<strong>in</strong> struttura.<br />

Attualmente <strong>in</strong> commercio non ci sono<br />

molti programmi dedicati esclusivamente<br />

all’anziano; ne esistono<br />

dedicati all’utenza <strong>in</strong>fantile che comunque,<br />

con i dovuti accorgimenti, mi<br />

è stato possibile adattare ed utilizzare<br />

anche <strong>in</strong> presenza di patologie come<br />

ipovedenza o ipoacusia, senza sottol<strong>in</strong>eare<br />

tali handicap.<br />

Questo è stato possibile poiché, essendo<br />

basati sul sistema bi-sensoriale<br />

e stimolando contemporaneamente la<br />

vista e l’udito, utilizzano il suono oltre<br />

che come mezzo di correzione degli<br />

esercizi, anche come canale della riabilitazione,<br />

mentre <strong>in</strong> esercizi sulla<br />

cooperazione<br />

memoria a breve term<strong>in</strong>e è la vista che<br />

fornisce un ulteriore supporto.<br />

Figure semplici, immediate, regole<br />

del gioco facilmente comprensibili,<br />

ma soprattutto un luogo silenzioso e<br />

adatto alla concentrazione, pongono<br />

nell’anziano le prime basi di un buon<br />

lavoro riabilitativo.<br />

Gli esercizi che siamo andati a dimostrare<br />

dal vivo riguardavano la riabilitazione<br />

di due aree differenti e<br />

specifiche, la percezione visiva e la<br />

memoria acustica e visiva che comunque<br />

sono collegate rispettivamente<br />

anche ad altre aree cognitive.<br />

L’attenzione e la concentrazione<br />

dell’anziano sono importantissime<br />

non meno dell’apprendimento,<br />

<strong>in</strong> quanto gli esercizi presentano figure<br />

che non sempre rientrano nella<br />

nostra esperienza quotidiana.<br />

Infatti il primo esercizio di riabilitazione<br />

riguardava la capacità visiva di<br />

discernere la diversità di due oggetti<br />

apparentemente uguali ma che <strong>in</strong> realtà,<br />

f<strong>in</strong>o al 6 livello, presentavano m<strong>in</strong>ime<br />

differenza di grandezza.<br />

Se andiamo a valutare, aprendo il file<br />

di archiviazione dati, i risultati ottenuti<br />

da due anziane rispettivamente di 92<br />

e di 79 anni, <strong>in</strong> circa 1 mese e mezzo<br />

di esercizio su 6 livelli di difficoltà <strong>in</strong><br />

13 manche, la media di punteggio<br />

che ne deriva è esattamente identica;<br />

entrambe sono arrivate tra il 4° e il 5°<br />

(4.61) livello con una media di 2,5 errori<br />

per manche.<br />

Mentre sulla memoria a breve term<strong>in</strong>e<br />

sia visiva che acustica, dove l’<strong>in</strong>formazione<br />

è detenuta da 10 a 30 secondi<br />

circa e si ha un limite di capienza chiamato<br />

span, il compito sarà quello di<br />

riprodurre l’esatta sequenza di stimoli<br />

uditivi o di localizzare la posizione e<br />

l’esatta sequenza di una serie di stimoli<br />

visivi, secondo un tempo calcolabile<br />

e registrabile.<br />

Questa volta abbiamo due dati completamente<br />

differenti: la signora più<br />

anziana su 8 volte di esercizio di memory<br />

visivo ha impiegato una media<br />

di 1 m<strong>in</strong>uto e 75 secondi mentre la<br />

signora più giovane 3 m<strong>in</strong>uti e 47 secondi.<br />

Aspetto curioso che riguarda la memoria<br />

a breve term<strong>in</strong>e, <strong>in</strong> questo caso<br />

acustica, è che quando cerchiamo di<br />

ricordare una lista di parole, di oggetti,<br />

di suoni, i primi elementi e gli ultimi<br />

della lista vengono sempre ricordati<br />

meglio rispetto a quelli centrali. Questi<br />

due effetti prendono il nome di priorità<br />

(primacy) e recenza (recency).<br />

Le prime <strong>in</strong>formazioni di una lista sono<br />

quelle che si ricordano meglio perché<br />

vengono sottoposte a una maggiore<br />

ripetizione rispetto agli elementi più<br />

centrali (pensiamo a quello che ci capi-<br />

Segue a pag 12...<br />

9


10<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Il Collegio Etico<br />

di CADIAI<br />

Bilancio di un anno di lavoro.<br />

Nel numero 33 di <strong>Scoop</strong>, uscito a Settembre<br />

2011, veniva dedicato un articolo<br />

alla nascita del Codice Etico.<br />

Come già descritto, si tratta di uno strumento<br />

sviluppato dalla <strong>Cooperativa</strong><br />

per esplicitare le <strong>in</strong>tenzioni e gli impegni<br />

<strong>in</strong> merito a fatti e comportamenti<br />

rilevanti che la legge non regola; <strong>in</strong>dica<br />

i doveri e le responsabilità di colui che<br />

lo redige rispetto alle pr<strong>in</strong>cipali classi<br />

di soggetti con cui entra <strong>in</strong> relazione.<br />

CADIAI per promuovere la diffusione e<br />

l’attuazione del Codice ha nom<strong>in</strong>ato il<br />

Collegio Etico: un organismo composto<br />

da c<strong>in</strong>que soggetti appartenenti a<br />

diverse aree di attività che ha <strong>in</strong>iziato la<br />

propria attività a Dicembre 2011.<br />

A conclusione del primo anno di attività,<br />

il Collegio Etico è <strong>in</strong> grado di<br />

s<strong>in</strong>tetizzare il lavoro svolto <strong>in</strong> questo<br />

periodo e di tracciare gli obiettivi per<br />

il futuro.<br />

Occorre anzitutto rilevare che il Codice<br />

Etico non è di semplice applicazione<br />

<strong>in</strong> quanto si occupa proprio di<br />

... segue da pag 13<br />

ta quando dobbiamo ricordare nell’ord<strong>in</strong>e<br />

delle parole <strong>in</strong> una serie) e <strong>in</strong>oltre<br />

l’attenzione a ricordare è maggiore.<br />

L’effetto recenza, <strong>in</strong>vece, dipende dal<br />

fatto che l’ultimo elemento della lista<br />

è quello che è stato appena registrato<br />

nella memoria a breve term<strong>in</strong>e ed è,<br />

qu<strong>in</strong>di, disponibile a essere recuperato<br />

più facilmente.<br />

L’archiviazione dei dati è utilissima<br />

<strong>in</strong> quanto permette di tenere<br />

monitorato l’anziano, verificando<br />

il suo stato cognitivo e nello stesso<br />

tempo <strong>in</strong>tervenire a stimolarlo attra-<br />

quei comportamenti che la legge, gli<br />

statuti o i regolamenti non def<strong>in</strong>iscono<br />

del tutto. Per questo motivo il Collegio<br />

Etico ha dedicato la prima parte della<br />

sua attività alla conoscenza approfondita<br />

di tutti gli articoli e alla messa<br />

a fuoco degli ambiti di <strong>in</strong>tervento<br />

che il Codice stesso gli attribuisce. Gradualmente<br />

ha <strong>in</strong>iziato a prendere <strong>in</strong><br />

esame alcuni comportamenti (rilevati<br />

da componenti <strong>in</strong>terni o pervenuti dai<br />

servizi) che si presentano <strong>in</strong> potenziale<br />

contrasto con le buone prassi e con i<br />

valori <strong>in</strong> cui CADIAI si riconosce.<br />

I temi che hanno avuto maggiore attenzione<br />

sono stati quelli <strong>in</strong>erenti:<br />

a) la relazione degli operatori con<br />

gli utenti e i loro familiari e l’adeguatezza<br />

dei comportamenti<br />

adottati nella presa <strong>in</strong> carico delle<br />

situazioni più critiche;<br />

b) i rapporti tra colleghi (trasversale<br />

a tutti i ruoli) e le azioni volte ad assicurare<br />

atteggiamenti improntati<br />

al rispetto e alla collaborazione;<br />

c) le <strong>in</strong>formazioni e la chiarezza dei<br />

ruoli aziendali necessari per rafforzare<br />

l’organizzazione garantendo<br />

comportamenti coerenti e mantenendo<br />

vivo il rapporto di fiducia sia<br />

all’<strong>in</strong>terno che all’esterno.<br />

Intervenire <strong>in</strong> questi ambiti <strong>in</strong> manie-<br />

verso esercizi specifici.<br />

Sarebbe molto <strong>in</strong>teressare verificare,<br />

nel corso di un periodo più<br />

ampio, l’andamento cognitivo delle<br />

varie aree, cercando di capire se<br />

l’esercizio sull’apparato multimediale<br />

fornisce effettivamente un mantenimento<br />

o addirittura un miglioramento<br />

delle capacità cognitive dell’anziano.<br />

Per cui non mi resta che concludere<br />

con una domanda: si può riabilitare <strong>in</strong><br />

un “touch” l’anziano? n<br />

ra operativa per garantire coerenza<br />

con i dettati del Codice Etico non è<br />

un compito semplice soprattutto perchè<br />

si corre il rischio di sovrapporsi ad<br />

altri organismi. In questo contesto<br />

nel corso dell’anno sono stati presi<br />

<strong>in</strong>esame ed approfonditi diversi<br />

episodi senza arrivare all’apertura<br />

di procedimenti formali. La via che il<br />

Collegio Etico ritiene opportuno percorrere<br />

è quella di promuovere <strong>in</strong> tutti<br />

i modi possibili i valori del Codice Etico<br />

cercando di collegarli alle buone prassi<br />

dei servizi, dove, con il contributo di<br />

tutte le figure professionali, è possibile<br />

procedere alla attuazione degli stessi.<br />

A questo proposito nel 2013 si <strong>in</strong>tende<br />

organizzare <strong>in</strong>contri di formazione/<strong>in</strong>formazione<br />

con i s<strong>in</strong>goli servizi<br />

<strong>in</strong> modo da raggiungere, a cascata, tutto<br />

il personale CADIAI. Verranno <strong>in</strong>oltre<br />

def<strong>in</strong>iti momenti <strong>in</strong> cui i lavoratori<br />

potranno confrontarsi coi memebri del<br />

Collegio Etico <strong>in</strong> merito alla coerenza<br />

di comportamenti con il Codice.<br />

Per diffondere <strong>in</strong> modo più puntuale<br />

sia i contenuti del Codice Etico che le<br />

funzioni del Collegio verrà predisposta<br />

una brochure che ne riassuma gli<br />

elementi essenziali. n


pari opportunità numero 38<br />

pari opportunità<br />

pari opportunità<br />

“Tempo libera tutti”<br />

Aggiornamento sui progetti<br />

di conciliazione.<br />

di Vania Zanotti, Resposabile delle politiche<br />

per le Pari Opportunità<br />

In data 6 Dicembre 2012 ci è pervenuta,<br />

da parte della Presidenza del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri, Dipartimento per le<br />

Politiche della famiglia, la comunicazione<br />

ufficiale che il progetto presentato<br />

da CADIAI, ai sensi dell’art. 9 della<br />

Legge 8 Marzo 2000. n° 53 – azioni positive<br />

per la conciliazione dei tempi di<br />

vita e di lavoro, seppur ammissibile<br />

parzialmente a f<strong>in</strong>anziamento, non<br />

è stato f<strong>in</strong>anziato a causa dell’esaurimento<br />

delle risorse disponibili.<br />

È stata data la priorità a progetti che<br />

hanno ottenuto un punteggio pari o<br />

superiore a 66/100; al nostro progetto<br />

è stato assegnato il punteggio di<br />

57/100. CADIAI, <strong>in</strong>sieme ad Altercoop,<br />

supportate, nella parte progettuale,<br />

da Cesvip, ha presentato un progetto<br />

sul telelavoro, uno sul “fattor<strong>in</strong>o aziendale”<br />

e un progetto sull’istituzione di<br />

centri estivi per bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> età prescolare<br />

e scolare. Tutti gli <strong>in</strong>terventi erano<br />

racchiusi <strong>in</strong> un titolo molto significativo,<br />

“Tempo libera tutti”.<br />

Purtroppo il taglio ai f<strong>in</strong>anziamenti<br />

sulla Legge 53 non ci ha reso possibile<br />

realizzare servizi utili per la conciliazione<br />

tra tempo di vita e di lavoro rivolti<br />

alle operatrici e operatori CADIAI con<br />

uno o più figli.<br />

La necessità di conciliare, soprattutto<br />

per le donne, la partecipazione al<br />

mondo del lavoro o alla vita sociale e<br />

relazionale, con gli impegni familiari, è<br />

elemento fondamentale per le politiche<br />

di pari opportunità.<br />

Nel presentare, nel 2011, i progetti<br />

sulla Legge 53, CADIAI ha voluto dare<br />

un segnale preciso di attenzione verso<br />

un tema, quello dell’uso del tempo<br />

nella vita quotidiana (tempo di lavoro,<br />

tempo di cura, tempo per sé), che è un<br />

tema centrale dal punto di vista politico<br />

e culturale, da non sottovalutare. Le<br />

donne hanno un’esperienza diversa, rispetto<br />

agli uom<strong>in</strong>i, dell’uso del tempo.<br />

Ma è sull’uso del tempo degli uom<strong>in</strong>i<br />

che ruota ancora il modo di pensare e<br />

di organizzarsi di una società.<br />

Ridurre però le politiche di pari opportunità<br />

solo ai temi della conciliazione<br />

è rischioso perché si corre il<br />

pericolo di delegare alle sole donne<br />

l’esclusività delle responsabilità di lavoro<br />

<strong>in</strong> famiglia, sancendo così la divisione<br />

del lavoro fra uom<strong>in</strong>i e donne<br />

anche dentro casa.<br />

Quando CADIAI ha firmato, nel 2011,<br />

la “ Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza<br />

sul lavoro” ha voluto, con la<br />

sottoscrizione di questo atto, consolidare<br />

e ampliare le azioni di pari opportunità<br />

che comprendono e vanno<br />

oltre il tema della conciliazione.<br />

Già nel 1974, anno della sua costituzione,<br />

CADIAI ha avviato un percorso<br />

di emancipazione per le donne garantendo<br />

loro occupazione e costruendo<br />

percorsi professionali tesi a valorizzare<br />

il lavoro di cura.<br />

Ha poi attivato servizi per l’<strong>in</strong>fanzia<br />

maggiormente flessibili e personalizzati<br />

che tenessero conto dei bisogni<br />

delle donne e delle famiglie. Ha tutelato<br />

e tutela maggiormente la maternità,<br />

ha garantito e garantisce parità<br />

di trattamento economico a donne e<br />

uom<strong>in</strong>i dipendenti della <strong>Cooperativa</strong>.<br />

Ha permesso e permette percorsi di<br />

carriera non discrim<strong>in</strong>anti né per le<br />

donne né per gli uom<strong>in</strong>i.<br />

Rivolge costantemente particolare attenzione<br />

alla promozione delle donne<br />

nei livelli dirigenziali e attua un costante<br />

monitoraggio per evitare che si<br />

possa creare, percentualmente, squilibrio<br />

fra la presenza femm<strong>in</strong>ile e maschile<br />

nei livelli alti di Direzione della<br />

<strong>Cooperativa</strong>.<br />

Detto ciò, guai credere che tutto è sta-<br />

dicembre 2012<br />

to fatto. C’è ancora molto da creare, da<br />

ascoltare, da pensare, da <strong>in</strong>novare, da<br />

radicare più <strong>in</strong> profondità. L’acquisizione<br />

della cultura sulle pari opportunità<br />

non va mai data per scontata. La goccia<br />

deve cont<strong>in</strong>uare a scavare lenta e<br />

<strong>in</strong>esorabile. Mai perdere la pazienza.<br />

Noi donne l’abbiamo, dopo millenni,<br />

ormai <strong>in</strong>corporata nel DNA.<br />

Gli anni 2011 e 2012 sono serviti a<br />

strutturare, attraverso la nom<strong>in</strong>a della<br />

Responsabile delle Politiche per le Pari<br />

Opportunità, la revisione del Sistema<br />

Qualità <strong>in</strong> un’ottica di genere, l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />

sugli occupati, i progetti di conciliazione,<br />

i momenti di formazione,<br />

un gruppo di lavoro che si occupa di<br />

questo tema.<br />

Il prossimo anno sarebbe opportuno<br />

consolidare l’ottica di genere nel sistema<br />

gestionale della <strong>Cooperativa</strong> e riprendere,<br />

con cont<strong>in</strong>uità, la diffusione<br />

capillare dei valori e pr<strong>in</strong>cipi delle pari<br />

opportunità. n<br />

11


12<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

CADIAI <strong>in</strong> trasferta<br />

a Vienna per il<br />

progetto “AGID”<br />

Appuntamento austriaco<br />

del progetto europeo<br />

volto alla formazione dei<br />

professionisti che lavorano<br />

con disabili anziani.<br />

di Stefano Grassi, psicologo<br />

È stata una trasferta dai ritmi piuttosto<br />

serrati quella che, il 17 e il 18 Dicembre<br />

2012, ha portato CADIAI a partecipare,<br />

presso la facoltà di Psicologia<br />

dell’Università di Vienna, al secondo<br />

<strong>in</strong>contro di coord<strong>in</strong>amento del Progetto<br />

Leonardo “AGID”.<br />

Il progetto “AGID” (Age<strong>in</strong>g and Intellectual<br />

Disability: <strong>in</strong> italiano <strong>in</strong>vecchiamento<br />

e disabilità <strong>in</strong>tellettiva),<br />

che abbiamo già avuto occasione di<br />

presentare proprio sulle pag<strong>in</strong>e di<br />

questo giornale, e a cui CADIAI collaborerà<br />

attivamente <strong>in</strong>sieme a vari altri<br />

partner europei f<strong>in</strong>o al 2014, è stato<br />

f<strong>in</strong>anziato dal programma Leonardo<br />

dell’Unione Europea, con l’obbiettivo<br />

di migliorare la qualità di vita di<br />

persone anziane affette da disabilità<br />

<strong>in</strong>tellettive e demenza, migliorando<br />

le pratiche e le opportunità educative<br />

sull’argomento e fornendo nuovi<br />

strumenti agli operatori.<br />

In particolare, il progetto si propone<br />

di sviluppare e implementare<br />

una serie di moduli formativi,<br />

multimediali e disponibili onl<strong>in</strong>e <strong>in</strong><br />

varie l<strong>in</strong>gue europee, elaborati con<br />

un complesso sistema di valutazione<br />

che permette di <strong>in</strong>corporare una vasta<br />

gamma di modifiche e di suggerimenti,<br />

via via che emergono dal confronto<br />

con esperti, utenti e operatori di tutti i<br />

Paesi co<strong>in</strong>volti.<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

Le prime fasi del progetto consistevano<br />

nell’identificazione, tramite la<br />

realizzazione di specifici focus group,<br />

dei pr<strong>in</strong>cipali contenuti dei moduli<br />

di formazione, nella suddivisione<br />

degli argomenti tra i vari partner, e<br />

qu<strong>in</strong>di nell’effettiva realizzazione della<br />

prima versione di ciascun modulo.<br />

Nel mese di Marzo e Aprile 2012 si<br />

erano svolti i quattro focus group condotti<br />

dagli psicologi di CADIAI, Marie<br />

Christ<strong>in</strong>e Melon e Guido Casamichiela,<br />

che avevano co<strong>in</strong>volto diversi gruppi<br />

di persone, familiari e utenti (appartenenti<br />

a diverse associazioni), tecnici,<br />

coord<strong>in</strong>atori/responsabili di servizi,<br />

educatori e pubblici amm<strong>in</strong>istratori.<br />

Dall’elaborazione congiunta dei risultati<br />

emersi era partita poi la fase di<br />

realizzazione, supervisionata dall’Università<br />

di Vienna, e <strong>in</strong> cui ciascun<br />

partner ha provveduto a sviluppare lo<br />

specifico modulo assegnatole.<br />

La prima giornata dell’<strong>in</strong>contro di<br />

Vienna è stata dedicata appunto alla<br />

presentazione dei lavori svolti e alle<br />

prime discussioni e suggerimenti<br />

emersi, <strong>in</strong> un clima di collaborazione<br />

<strong>in</strong>ternazionale davvero stimolante<br />

per la crescita professionale dei partecipanti.<br />

In particolare, CADIAI ha elaborato,<br />

approntando uno specifico gruppo<br />

<strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>are e multiprofessionale<br />

composto da medici geriatri, psicologi<br />

ed educatori, il modulo dedicato<br />

all’<strong>in</strong>vecchiamento patologico,<br />

trattando delle pr<strong>in</strong>cipali problemati-


progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

che sanitarie che gli operatori affrontano<br />

nella gestione di persone con<br />

disabilità <strong>in</strong>tellettiva <strong>in</strong> età avanzata,<br />

preferendo un taglio spiccatamente<br />

pratico-applicativo.<br />

La Fondazione Apemh (Lussemburgo)<br />

si è occupata della cura e della<br />

pianificazione assistenziale “centrata<br />

sulla persona”, realizzando un modulo<br />

chiaro e <strong>in</strong>cisivo che <strong>in</strong>siste sulla<br />

necessità di un approccio <strong>in</strong>dividualizzato<br />

che si avvalga di tecniche efficaci<br />

nel decl<strong>in</strong>o cognitivo come il “life<br />

history work” (lavoro biografico e di<br />

ricostruzione della storia di vita, con<br />

supporti cartacei o digitali).<br />

L’Università di Vienna si è occupata<br />

della regolazione emotiva e delle strategie<br />

di gestione dello stress, dedicando<br />

ampio spazio all’<strong>in</strong>segnamento<br />

di alcune tecniche di rilassamento<br />

corporeo.<br />

L’organizzazione Zonnelied (Belgio)<br />

ha realizzato il modulo sulle reti sociali<br />

delle persone con disabilità <strong>in</strong>tellettiva<br />

che <strong>in</strong>vecchiano e sull’importanza<br />

di valorizzare le relazioni e l’ambiente<br />

<strong>in</strong> cui sono <strong>in</strong>serite, con un occhio particolare<br />

alla gestione dei rapporti con<br />

le famiglie.<br />

L’Associazione Genert D’Or (Francia)<br />

ha prodotto un lungo e complesso<br />

modulo che tratta degli approcci<br />

all’assistenza delle persone con disabilità,<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>in</strong>centrato sugli<br />

atteggiamenti psicologici e comportamentali<br />

che favoriscono una cultura<br />

dell’accoglienza, promuovendo le<br />

buone pratiche e riducendo il rischio<br />

di abusi e maltrattamenti.<br />

L’Università <strong>in</strong>glese di NorthUmbria,<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, ha presentato una versio-<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

ne ancora da completare del proprio<br />

modulo sulle teorie psicosociali riguardo<br />

all’<strong>in</strong>vecchiamento e al benessere<br />

degli anziani.<br />

La seconda giornata della trasferta<br />

è stata <strong>in</strong>vece dedicata alle prossime<br />

tappe del percorso di sviluppo:<br />

una valutazione condotta da esperti<br />

dei vari moduli, tramite uno specifico<br />

metodo chiamato Delphi, e la “messa<br />

alla prova” dei moduli, con il primo<br />

test su un campione di educatori.<br />

Al term<strong>in</strong>e di questa fase, CADIAI<br />

avrà poi l’onore di ospitare proprio<br />

a Bologna, nel 2013, il successivo<br />

<strong>in</strong>contro di coord<strong>in</strong>amento; un ultimo<br />

meet<strong>in</strong>g si terrà <strong>in</strong> Francia nel<br />

prossimo autunno, prima della conferenza<br />

f<strong>in</strong>ale di presentazione del progetto,<br />

che avrà luogo nuovamente a<br />

Vienna nel Febbraio del 2014. n<br />

13


14<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Memorie di guerra,<br />

memorie di pace<br />

Gita sociale al Parco Storico<br />

di Monte Sole.<br />

di Laura Piana, educatrice<br />

Conosco queste montagne, questi luoghi.<br />

Lama di Reno, Panico, Marzabotto.<br />

Mio padre è nato a Marzabotto, nel<br />

1941. Da bamb<strong>in</strong>a, si andava spesso<br />

con tutta la famiglia, a trovare i parenti.<br />

Ero piccola la prima volta che ho visitato<br />

il Sacrario di Marzabotto. Sulle grandi<br />

pietre di marmo nero sono ricordati i<br />

caduti, raccolti nei loculi ricavati lungo<br />

le pareti laterali della cripta, <strong>in</strong> tombe<br />

s<strong>in</strong>gole o <strong>in</strong> urne collettive dist<strong>in</strong>te per<br />

località. Nei miei occhi di bamb<strong>in</strong>a, rimanevano<br />

impresse le età delle giovani<br />

vittime, molti bamb<strong>in</strong>i, parecchi di<br />

pochi mesi, alcuni di pochi giorni.<br />

Sabato 20 Ottobre 2012, ore 9.00<br />

davanti la sede di Via Boldr<strong>in</strong>i, parte la<br />

carovana dei soci e degli ospiti per la<br />

gita al Parco Storico di Monte Sole. La<br />

giornata si prospetta positiva dal punto<br />

di vista meteorologico, sole, temperature<br />

al di sopra della media.<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

Si parte. Gli za<strong>in</strong>i coi pan<strong>in</strong>i, le scarpe<br />

comode, saliamo lungo il percorso<br />

del Parco; i nostri ospiti, il signor<br />

Francesco, un superstite, e lo storico<br />

Luca Mor<strong>in</strong>i, ci precedono con l’auto.<br />

Francesco è anziano e le sue gambe<br />

sono troppo stanche per affrontare il<br />

percorso. Durante la salita, Giulia ci dà<br />

qualche cenno storico e com<strong>in</strong>ciamo<br />

ad immag<strong>in</strong>are come potevano essere<br />

questi luoghi settant’anni fa, i campi<br />

coltivati, le case abitate da famiglie<br />

numerose, il bestiame nelle stalle.<br />

La prima sosta è a Caprara di Sopra<br />

dove sono visibili i ruderi della drogheria-osteria:<br />

qui, ci spiegano Francesco<br />

e Luca Mor<strong>in</strong>i, furono massacrate più<br />

di c<strong>in</strong>quanta persone, che vi si erano<br />

rifugiate.<br />

Francesco racconta quello che ha visto<br />

coi propri occhi di ragazzo, e ciò che<br />

gli hanno raccontato coloro che sono<br />

sopravvissuti come lui. I suoi racconti<br />

sono strazianti, ma la sua voce calma,<br />

ferma. Si percepisce la sua voglia di raccontare<br />

e lasciare una testimonianza.<br />

È come se ci dicesse - Non dimenticate,<br />

fate <strong>in</strong> modo che tutto questo rimanga<br />

nella memoria di tutti. Che chi è morto,<br />

non sia morto <strong>in</strong>vano. Che la storia sia<br />

monito alle future generazioni.<br />

A San Mart<strong>in</strong>o i resti della chiesa raccontano<br />

la strage di altre vittime <strong>in</strong>nocenti,<br />

rifugiatisi <strong>in</strong> chiesa a pregare e<br />

massacrati senza pietà.<br />

Presso Casaglia sono visibili i rude-


attività sociale<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

ri della Chiesa di S. Maria Assunta e<br />

il cimitero, dove vennero massacrate<br />

circa ottanta persone e dove ora riposa<br />

don Giuseppe Dossetti, fondatore<br />

della Comunità della Piccola Famiglia<br />

dell’Annunziata ospitata dai due monasteri<br />

di Casetta e Podella. A Cerpiano<br />

il massacro durò due giorni, fu<br />

perpetrato all’<strong>in</strong>terno dell’oratorio di<br />

cui ora restano i ruderi.<br />

E ancora, Dizzola e Brigadello, San Giovanni<br />

di Sotto, Prunaro di Sopra, Prunaro<br />

di Sotto, Aravecchia e Cadotto.<br />

Tra il 29 Settembre e il 5 Ottobre 1944<br />

nell’Appenn<strong>in</strong>o bolognese, <strong>in</strong>torno a<br />

Monte Sole, le truppe tedesche compiono<br />

il più grande massacro di popolazione<br />

civile perpetrato sul fronte<br />

occidentale durante la seconda guerra<br />

mondiale. L’obiettivo è quello di “ripulire”<br />

un’importante area strategica a<br />

ridosso della l<strong>in</strong>ea del fronte (la L<strong>in</strong>ea<br />

Gotica) dalla presenza dei partigiani.<br />

Ma senza cercare il combattimento,<br />

piuttosto facendo terra bruciata <strong>in</strong>torno<br />

ad essi.<br />

Francesco era poco più di un bamb<strong>in</strong>o<br />

allora, ha vissuto il terrore della morte,<br />

ha perduto i suoi punti di riferimento, ha<br />

perso la propria famiglia, ma le sue parole<br />

sono state solo di perdono e di pace.<br />

Sentire parole di perdono, di speranza<br />

da un uomo che ha vissuto<br />

quelle esperienze sembra irreale,<br />

un sogno… tutte le volte che accendiamo<br />

la tv, tutte le volte che apriamo<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

un giornale, c’è una parte della nostra<br />

umanità che ne esce sconfitta. Intolleranza,<br />

guerra. Ma poi ho capito, la storia<br />

è lì tangibile, ci osserva e sembra<br />

<strong>in</strong>terrogarci, dobbiamo solo voltarci a<br />

guardarla, per capire, per riflettere, fermarci<br />

un momento e fare <strong>in</strong> modo che<br />

non possa, non debba più accadere.<br />

“Questa è memoria di sangue, di fuoco,<br />

di martirio, del più vile sterm<strong>in</strong>io di popolo,<br />

voluto dai nazisti di von Kesselr<strong>in</strong>g,<br />

e dai loro soldati di ventura, dell’ultima<br />

servitù di Salò, per ritorcere azioni di<br />

guerra partigiana”.<br />

(Salvatore Quasimodo, epigrafe alla<br />

base del faro monumentale che sorge<br />

sulla coll<strong>in</strong>a di Miana, sovrastante Marzabotto).<br />

n<br />

15


16<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

La violenza illustrata<br />

Giunge alla settima edizione<br />

la rassegna di <strong>in</strong>iziative contro<br />

la violenza alle donne cui<br />

CADIAI contribuisce.<br />

di Angela Roman<strong>in</strong>, socia e operatrice<br />

di accoglienza della “Casa delle donne<br />

per non subire violenza”<br />

Per il settimo anno consecutivo la “Casa<br />

delle donne per non subire violenza”<br />

ha celebrato con un ampio ventaglio<br />

di <strong>in</strong>iziative il 25 Novembre, Giornata<br />

<strong>in</strong>ternazionale contro la violenza sulle<br />

donne. Il Festival La violenza illustrata<br />

giunto alla settima edizione, anche<br />

grazie al sostegno cont<strong>in</strong>uativo di<br />

CADIAI, mantiene il primato di unico<br />

evento nazionale <strong>in</strong>centrato sul tema<br />

della violenza di genere, con l’obiettivo<br />

di diffondere sempre di più il fatto<br />

che la violenza è un attacco alla libertà<br />

di tutte le donne ed esistono mezzi<br />

per combatterla.<br />

Quest’anno la partecipazione di numerosi<br />

enti e associazioni ha permesso<br />

di offrire una grande offerta culturale<br />

con più di 40 eventi tra presentazioni<br />

di libri, film, mostre, poesie, immag<strong>in</strong>i<br />

ha coperto tutto il mese di Novembre,<br />

Pubblicate le scelte<br />

e gli importi del<br />

5 per mille del 2010<br />

A CADIAI dest<strong>in</strong>ati<br />

3.776,90 euro.<br />

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato<br />

le scelte e gli importi relativi al 5 per<br />

mille dell’anno f<strong>in</strong>anziario 2010. I dati<br />

relativi alla nostra <strong>Cooperativa</strong> sono:<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

facendo diventare l’appuntamento un<br />

momento di fondamentale sensibilizzazione<br />

per tutti.<br />

F<strong>in</strong>almente il dibattito pubblico ha<br />

recepito <strong>in</strong> pieno la drammaticità del<br />

problema della violenza di genere e<br />

dei femicidi, e quest’anno il Festival è<br />

stato particolarmente ricco di ricerche<br />

e <strong>in</strong>iziative con giornaliste e giornalisti<br />

che hanno cercato “le parole per dirlo”.<br />

Un buona comunicazione che non colpevolizzi<br />

ulteriormente le vittime, che<br />

non frughi nelle loro vite alla ricerca<br />

di particolari morbosi, che assegni la<br />

responsabilità della violenza a chi la<br />

agisce, che lasci parlare “i fatti” e “i numeri”<br />

della violenza, e metta da parte i<br />

miti, gli stereotipi e i pregiudizi che per<br />

tanto tempo hanno accompagnato la<br />

violenza, come forma di umiliazione e<br />

di ricatto contro le donne, impedendo<br />

loro di sentirsi autorizzate a chiedere<br />

• numero di scelte: 155<br />

• importo scelte espresse: € 3.459,52<br />

• importo proporzionale per le scelte<br />

generiche: € 317,38<br />

Totale: € 3.776,90<br />

I fondi raccolti contribuiranno alla<br />

realizzazione di progetti rivolti agli<br />

utenti dei nostri servizi.<br />

Cogliamo l’occasione per r<strong>in</strong>graziare<br />

chi ha scelto di dest<strong>in</strong>are <strong>in</strong> 5 per<br />

mille a CADIAI, sostenendo <strong>in</strong> questo<br />

modo la <strong>Cooperativa</strong> nella realizzazione<br />

di altre <strong>in</strong>iziative utili al perseguimento<br />

dei propri scopi sociali.<br />

Economia<br />

domestica<br />

129*<br />

* fonte: Casa delle Donne di Bologna, dato 2011<br />

donne uccise<br />

<strong>in</strong> casa ogni anno<br />

<strong>in</strong> Italia<br />

FESTIVAL<br />

LA VIOLENZA<br />

ILLUSTRATA<br />

VII EDIZIONE<br />

C<strong>in</strong>ema, dibattiti, mostre <strong>in</strong> occasione del 25 novembre:<br />

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne<br />

Bologna 8 novemBre · 5 dicemBre 2012<br />

aiuto, ad avere protezione e a pretendere<br />

giustizia.<br />

Tra gli eventi, oltre alla mostra delle<br />

“Testimoni silenziose”, con le sagome<br />

che simboleggiavano le donne uccise<br />

per motivi di genere e alle consuete<br />

due serate ad <strong>in</strong>gresso gratuito al C<strong>in</strong>ema<br />

Lumière, sono stati presentati,<br />

tra gli altri, i libri di Riccardo Iacona<br />

Se questi sono gli uom<strong>in</strong>i. Italia 2012 la<br />

strage delle donne, quello della giornalista<br />

Luisella Costamagna Noi che costruiamo<br />

gli uom<strong>in</strong>i, e quello di Dacia<br />

Mara<strong>in</strong>i L’amore rubato.<br />

Un convegno con la scrittrice Grazia<br />

Verasani ha affrontato il tema Raccontare<br />

la violenza. La responsabilità della<br />

parola, un dibattito a tre voci sul l<strong>in</strong>guaggio<br />

della violenza e sul cambiamento<br />

negli anni del modo di parlarne;<br />

e poi un workshop della fotografa Patrizia<br />

Pulga; un sem<strong>in</strong>ario su Femicidio<br />

e violenza contro le donne, le ricerche<br />

dei centri antiviolenza, e un altro con<br />

la presentazione dei risultati conclusivi<br />

del Progetto Dafne “Youth4Youth<br />

- Promuovere la sensibilizzazione nella<br />

prevenzione della violenza di genere<br />

tramite l’educazione tra pari”. n


attività sociale<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

Pomeriggi letterari<br />

<strong>in</strong> CADIAI<br />

Incontri ipercalorici<br />

tra letture e chiacchiere.<br />

Il gruppo soci sulla partecipazione ci<br />

pensava da un po’ ad un momento<br />

per condividere quella che sappiamo<br />

essere la passione di molti: lettura e<br />

scrittura.<br />

A ben pensarci, <strong>in</strong>fatti, molti di noi<br />

avranno colleghi che si dilettano nello<br />

scrivere racconti, poesie o, perché no!,<br />

veri e propri libri. Ognuno di noi legge,<br />

chi più chi meno; chi appassionato ad<br />

un genere, chi cibandosi di tutto, ma<br />

si legge. E qu<strong>in</strong>di perché non trovarsi<br />

assieme e condividere questi <strong>in</strong>teressi?<br />

In fondo leggere assieme è qualcosa<br />

che sa di antico, come le nonne che<br />

raccontavo le storie attorno al cam<strong>in</strong>o.<br />

Così ci abbiamo provato.<br />

CADIAI tra<br />

i f<strong>in</strong>alisti dell’Oscar<br />

di Bilancio 2012<br />

Si è svolta il 3 Dicembre a Milano<br />

presso la sede della Borsa Italiana,<br />

la premiazione dell’Oscar di Bilancio<br />

2012, premio organizzato e gestito<br />

dalla FERPI – Federazione Relazioni<br />

Pubbliche Italiana volto alla diffusione<br />

di una cultura della trasparenza<br />

nella rendicontazione, alla chiarezza<br />

contabile e ai pr<strong>in</strong>cipi della responsabilità<br />

sociale. Per la seconda volta<br />

consecutiva CADIAI si è qualificata<br />

tra i tre f<strong>in</strong>alisti nella sezione Organizzazioni<br />

Non Erogative No profit con<br />

la seguente motivazione: “Il Bilancio<br />

esprime <strong>in</strong> modo completo e trasparente<br />

l’identità dell’organizzazione,<br />

Nonostante la perplessità di alcuni e<br />

il pensiero – siamo certi che qualcuno<br />

l’ha pensato! – che fosse una cosa un<br />

po’ “pesa” o da zie all’<strong>in</strong>glese. Abbiamo<br />

esteso l’<strong>in</strong>vito a tutti i servizi della <strong>Cooperativa</strong>,<br />

a tutti i colleghi, e il 7 Novembre<br />

nel tardo pomeriggio ci siamo<br />

<strong>in</strong>contrati nella sede di via Frisi con<br />

tutto l’occorrente: libri, bollitore, tè, tisane<br />

e biscotti.<br />

Fa un po’ sorridere, perché l’idea che<br />

diamo può essere un mix tra un campeggio<br />

improvvisato e il tè delle c<strong>in</strong>que,<br />

ma è stato un momento davvero<br />

divertente, conviviale e anche personale.<br />

In fondo leggere un brano di un libro<br />

ti mette <strong>in</strong> gioco, porti all’attenzione<br />

degli altri qualcosa che ti ha colpito. E<br />

così qualcuno ha letto Proust e la sua<br />

madele<strong>in</strong>e, qualcuno le avventure di<br />

un’improbabile cuoca targata K<strong>in</strong>sella,<br />

qualcuno la storia di un coccodrillo<br />

che voleva mangiare un bamb<strong>in</strong>o<br />

facendoci tornare un po’ nel mondo<br />

dell’<strong>in</strong>fanzia. E qualcuno ha solo ascol-<br />

<strong>in</strong>tegrando bene rendicontazione sociale<br />

ed economica. Particolarmente<br />

apprezzabili per qualità ed accuratezza<br />

la sezione dedicata all’esplicitazione<br />

degli obiettivi ed al confronto con i<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

tato, qualcuno ha <strong>in</strong>iziato a ricordare<br />

sapori dell’<strong>in</strong>fanzia e, come spesso accade<br />

col cibo, perché questo era il tema<br />

scelto per il nostro primo <strong>in</strong>contro,<br />

siamo arrivati ad altro, a ricordi di famiglia,<br />

tradizioni e scambi di ricette. Il<br />

tutto cont<strong>in</strong>uando a mangiare biscotti.<br />

In fondo, il tema era il cibo…<br />

Il prossimo <strong>in</strong>contro, per chi ha voglia<br />

di partecipare, è previsto per f<strong>in</strong>e<br />

Gennaio e il tema sarà la neve. Fa venir<br />

freddo solo a pensarlo… bisognerà<br />

scaldarsi, tè e pasticc<strong>in</strong>i non mancheranno<br />

anche questa volta! n<br />

consuntivi realizzati. Da segnalare anche<br />

la pubblicazione del Bilancio preventivo<br />

2012 riferito sia agli obiettivi<br />

sociali sia a quelli economici”.<br />

17


18<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Una delegazione<br />

un po’ speciale…<br />

Vista del S<strong>in</strong>daco di Seul<br />

<strong>in</strong> CADIAI.<br />

di Lara Furieri, servizio market<strong>in</strong>g e sviluppo<br />

Una mail come tante, arrivata <strong>in</strong> una<br />

piovosa matt<strong>in</strong>a di Novembre tra mille<br />

cose da fare, l’ennesima delegazione…<br />

Incrocio la mia agenda con la data<br />

richiesta e penso che, anche se con<br />

tempi un po’ serrati, ci può stare. Sto<br />

per rispondere alla mail, la rileggo con<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

maggior attenzione e mi casca l’occhio<br />

sulla parola Mayor… Mayor?! Se il mio<br />

<strong>in</strong>glese non mi <strong>in</strong>ganna, Mayor significa<br />

S<strong>in</strong>daco, la lettera viene da Seoul…<br />

oddio!!! Il S<strong>in</strong>daco di Seoul chiede di<br />

venire <strong>in</strong> CADIAI?! Rileggo la lettera<br />

con attenzione, è proprio così!<br />

Come per ogni delegazione, facciamo<br />

del nostro meglio per essere accoglienti<br />

e chiari nella presentazione.<br />

La delegazione è <strong>in</strong>teressata a conoscere<br />

CADIAI e il Consorzio Karaback<br />

<strong>in</strong> particolare, scegliamo di fargli visitare<br />

il nido “Cicogna”, co<strong>in</strong>volgendo<br />

naturalmente anche il S<strong>in</strong>daco di San<br />

Lazzaro, Marco Macciantelli.<br />

È una delegazione alla quale vogliamo<br />

dedicare l’attenzione e la cura che<br />

abbiamo per tutte le altre ma, <strong>in</strong>utile<br />

dirlo, il S<strong>in</strong>daco di Seul è il S<strong>in</strong>daco di<br />

Seul… Alcuni giorni prima due persone<br />

addette alla vigilanza e la prima segretaria<br />

del S<strong>in</strong>daco vogliono vedere<br />

il luoghi scelti per la visita, l’esatto percorso<br />

che si farà, le persone presenti e<br />

i punti che si vorranno approfondire;<br />

la presentazione era già stata <strong>in</strong>viata<br />

con una settimana d’anticipo, <strong>in</strong>somma…<br />

i preparativi fervono e la preoccupazione<br />

di fare tutto “per bene” è<br />

sicuramente presente.<br />

È il giorno della visita, il S<strong>in</strong>daco è ve-


attività sociale<br />

attività sociale<br />

attività sociale<br />

stito di blu, ha una faccia simpatica, si<br />

avvic<strong>in</strong>a con un sorriso solare e con<br />

molta naturalezza ci str<strong>in</strong>ge le mani <strong>in</strong><br />

modo caloroso.<br />

Il tavolo della sala corsi è adornato<br />

di bouquet di fiori, la presentazione,<br />

fatta dalla nostra Presidente, ha tutti<br />

i toni dell’ufficialità di chi sta accogliendo<br />

un ospite di riguardo, ma<br />

presto arrivano le domande di chi è<br />

s<strong>in</strong>ceramente e profondamente <strong>in</strong>teressato<br />

a capire il progetto, il perché e<br />

il come… la formalità <strong>in</strong>izia a scemare<br />

e rimane il vivo <strong>in</strong>teresse di raccontare<br />

chi siamo e di scoprire, da parte loro,<br />

che cosa significa una cooperativa.<br />

Ci si scambiano gli omaggi e ciascun<br />

Paese rappresenta, come meglio può,<br />

le cose che più lo caratterizzano; noi<br />

decidiamo di regalare al S<strong>in</strong>daco e tutta<br />

la delegazione una grande cesta di<br />

prodotti di Libera Terra perché anche<br />

questo rappresenta il nostro Paese e,<br />

anche <strong>in</strong> questo, noi ci identifichiamo.<br />

La visita al nido “Cicogna” ha rappresentato<br />

uno scambio molto vero e<br />

sentito; il S<strong>in</strong>daco di San Lazzaro, Marco<br />

Macciantelli ha <strong>in</strong>trodotto i saluti<br />

ribadendo come “i bamb<strong>in</strong>i di San<br />

Lazzaro, come quelli di Seul, hanno lo<br />

stesso diritto all’educazione, al gioco,<br />

alla felicità, e questa è una filo che ci<br />

lega <strong>in</strong> modo molto profondo”.<br />

I responsabili gestionale e pedagogici<br />

hanno descritto il funzionamento del<br />

nido e il S<strong>in</strong>daco di Seul ci ha salutati<br />

dicendo che “le parole sentite erano<br />

arrivate diritte al suo cuore”.<br />

È di pochissimi giorni fa la lettera di<br />

r<strong>in</strong>graziamento che abbiamo ricevuto<br />

da Won-soon Park, S<strong>in</strong>daco di Seul,<br />

con la quale, <strong>in</strong> modo estremamente<br />

caloroso, ci r<strong>in</strong>grazia per la cordiale<br />

ospitalità e si congratula per l’alta<br />

qualità educativa dei nostri servizi,<br />

augurando a CADIAI “All the best”, un<br />

buon auspicio per il nuovo anno che<br />

<strong>in</strong>izia. n<br />

I prodotti di Libera<br />

Terra <strong>in</strong> CADIAI<br />

Per il secondo anno<br />

è stato organizzato<br />

un GAS con Libera.<br />

L’anno scorso ci avevamo provato,<br />

era stata un’esperienza impegnativa,<br />

un po’ caotica e faticosa, ma<br />

aumentare le attività <strong>in</strong> collaborazione<br />

e a favore di Libera Terra era<br />

uno degli obiettivi che CADIAI si era<br />

prefissa e qu<strong>in</strong>di il tentativo andava<br />

fatto. E, visto che un buon risultato,<br />

nonostante tutto, c’era stato, abbiamo<br />

pensato di riprovarci.<br />

Così, con maggiore autonomia, ci<br />

siamo messi nuovamente <strong>in</strong> contatto<br />

direttamente con chi gestisce<br />

i GAS a Palermo e, sorpresa!,<br />

abbiamo scoperto che il sistema di<br />

gestione degli ord<strong>in</strong>i era stato modificato<br />

e migliorato rispetto all’anno<br />

passato, anche grazie alla nostra<br />

esperienza e ai nostri suggerimenti.<br />

Qu<strong>in</strong>di, non più ord<strong>in</strong>i via mail che<br />

poi non sai mai se la merce è davvero<br />

a disposizione visto che gli ord<strong>in</strong>i<br />

sono <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo movimento, ma<br />

un sistema onl<strong>in</strong>e <strong>in</strong> cui registrarsi e<br />

qu<strong>in</strong>di ord<strong>in</strong>are ciò che si desidera,<br />

vedendo <strong>in</strong> tempo reale le eventuali<br />

mancanze e rifornimenti.<br />

Questo sistema ha semplificato notevolmente<br />

il tutto, riducendo disguidi<br />

e criticità. Poi, come è ovvio<br />

che sia, purtroppo, qualche problem<strong>in</strong>o<br />

c’è stato, visto che il GAS vuole<br />

co<strong>in</strong>volgere tutti i servizi di CADIAI.<br />

E così qualche fax non è arrivato, c’è<br />

stato qualche ord<strong>in</strong>e ritardatario,<br />

ma globalmente possiamo dire sia<br />

stata una buona esperienza, anche<br />

migliore dell’anno scorso <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di efficienza.<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

E così, il 19 Dicembre, un angolo della<br />

<strong>Cooperativa</strong> si è nuovamente tras<strong>formato</strong>,<br />

per alcuni giorni, <strong>in</strong> un piccolo<br />

magazz<strong>in</strong>o di pomodor<strong>in</strong>i, composta<br />

di arance, paté di carciofo, tarall<strong>in</strong>i<br />

pugliesi e varie tipologie di pasta e di<br />

v<strong>in</strong>o per un corrispettivo di circa 700€.<br />

Si tratta di un risultato importante volto<br />

alla crescita delle cooperative che<br />

lavorano sui beni confiscati alle mafie,<br />

non solo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i economici, ma promuovendo<br />

i prodotti stessi, facendo<br />

conoscere queste realtà a chi ci sta attorno,<br />

specie <strong>in</strong> quest’anno durante il<br />

quale hanno subito gravissimi attacchi<br />

<strong>in</strong>cendiari dalle mafie.<br />

La scelta di costituire un GAS, <strong>in</strong>fatti,<br />

non significa solo l’acquisto di determ<strong>in</strong>ati<br />

prodotti, magari reperibili anche<br />

nella grande distribuzione o <strong>in</strong> negozi<br />

specifici, ma si caratterizza per motivazioni<br />

di tipo etico, di sostegno alle<br />

cooperative di Libera perché possano<br />

crescere <strong>in</strong> esperienza e organizzazione,<br />

proprio come ci dimostra il cambiamento<br />

rispetto all’anno passato.<br />

Anche questa volta ci sembra di poter<br />

dire che abbiamo raggiunto un buon<br />

risultato e, perché no!, di aver gettato<br />

forse le basi perché il GAS natalizio<br />

coi prodotti di Libera Terra diventi una<br />

piccola tradizione per CADIAI. n<br />

19


20<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Casa Residenza<br />

“La Torre”<br />

Il 22 Ottobre 1959 il Comune di Galliera<br />

<strong>in</strong>augura un edificio scolastico progettato<br />

dall’architetto Zacchiroli, è una<br />

scuola elementare molto bella, su due<br />

piani con un ampio giard<strong>in</strong>o esterno. A<br />

f<strong>in</strong>e anni ’80, dato il cambiamento dei<br />

bisogni della popolazione di Galliera,<br />

si decide di riconvertire l’edificio scolastico<br />

<strong>in</strong> casa protetta per gli anziani. Il<br />

Comune decide di affidare all’architetto<br />

Romano Reggiani di San Giorgio di<br />

Piano la redazione del progetto di ristrutturazione<br />

e trasformazione dell’edificio.<br />

Nel 1990 il Consiglio Comunale<br />

affida la gestione della casa protetta<br />

alla <strong>Cooperativa</strong> CADIAI.<br />

Il 6 Ottobre 1990 la Casa Protetta “La<br />

Torre” è stata <strong>in</strong>augurata. Da allora non<br />

è cambiata, la caratterizzano i due cam<strong>in</strong>i<br />

che creano una calda atmosfera<br />

familiare. Il cam<strong>in</strong>o esterno viene utilizzato<br />

per goduriose grigliate <strong>in</strong> giornate<br />

festose mentre il focolare <strong>in</strong>terno<br />

accoglie anche il presepe natalizio ed<br />

è il fulcro della convivialità della casa.<br />

Casa… è esattamente la parola che<br />

sentiamo più pronunciare dai familiari<br />

che vengono per la prima volta<br />

monografia<br />

a far visita alla struttura, forse carichi<br />

dell’angoscia e dell’idea di portare il<br />

proprio caro <strong>in</strong> un “ricovero” freddo ed<br />

impersonale. E si stupiscono quando<br />

trovano il caldo parquet che ricopre i<br />

pavimenti, toni caldi alle pareti, letti <strong>in</strong><br />

legno, il divano nell’angolo caffè e la<br />

grande sala da pranzo con la graziosa<br />

f<strong>in</strong>estrella della cuc<strong>in</strong>a da cui escono<br />

piatti profumatissimi… Già perché un<br />

altro punto forte della Casa Residenza<br />

“La Torre” è la cuc<strong>in</strong>a <strong>in</strong>terna con cuochi<br />

eccezionali e creativi che sanno<br />

preparare menù sempre sfiziosi e rie-<br />

monografia<br />

monografia<br />

scono a tirar fuori un cigno da un melone<br />

e un fiore da un ravanello.<br />

La grandissima palestra è stata purtroppo<br />

danneggiata dal recente terremoto<br />

e per ora non è agibile, si spera<br />

di poterla riprist<strong>in</strong>are al più presto, ma<br />

fortunatamente la deambulazione e<br />

gli esercizi fisioterapici sono comunque<br />

possibili grazie agli ampi spazi<br />

<strong>in</strong>terni ed esterni della struttura. Con<br />

la bella stagione <strong>in</strong>fatti gli ospiti gradiscono<br />

molto soggiornare e svolgere<br />

attività nel grande terrazzo verandato<br />

che si affaccia sul giard<strong>in</strong>o.


monografia<br />

Ad oggi la Casa Residenza “La Torre”<br />

ha accolto più di 344 anziani del territorio,<br />

<strong>in</strong> pr<strong>in</strong>cipio era funzionante<br />

anche un servizio di Centro Diurno<br />

ma data la scarsa affluenza si è deciso<br />

di mantenere solo la formula di<br />

residenza.<br />

La Casa Residenza “La Torre”’ si trova <strong>in</strong><br />

via Coronella 75 a Galliera, a circa 30<br />

Km da Bologna e facilmente raggiungibile<br />

sia <strong>in</strong> auto, percorrendo la strada<br />

prov<strong>in</strong>ciale Bologna-Ferrara e seguendo<br />

le <strong>in</strong>dicazioni da San Pietro <strong>in</strong> Casale<br />

per Galliera, sia con i mezzi pubblici,<br />

usufruendo del treno o del bus 97 da<br />

Bologna f<strong>in</strong>o a San Pietro <strong>in</strong> Casale,<br />

poi, su prenotazione, del servizio Prontobus<br />

che da San Pietro <strong>in</strong> Casale conduce<br />

direttamente alla struttura.<br />

La struttura è articolata su due piani e<br />

dispone di 37 posti di cui 4 <strong>in</strong> camera<br />

doppia e 33 <strong>in</strong> camera tripla.<br />

Ricom<strong>in</strong>ciamo dalla<br />

Scuola dell’Infanzia<br />

CADIAI amplia<br />

il numero delle sezioni<br />

gestite a San Lazzaro.<br />

di Gloria Verricelli<br />

Da Settembre 2012 i Servizi generali<br />

di San Lazzaro si sono ulteriormente<br />

ampliati ed hanno portato alla<br />

monografia<br />

monografia<br />

Al servizio residenziale, operativo 24<br />

ore su 24 per 365 giorni all’anno, si accede<br />

tramite graduatoria dell’Azienda<br />

USL di Bologna, Distretto Pianura Est.<br />

Il personale è costituito da una coord<strong>in</strong>atrice<br />

responsabile, una segretaria<br />

amm<strong>in</strong>istrativa, diciassette assistenti<br />

di base/operatori socio sanitari, un<br />

medico di base, una fisiatra, una psicologa,<br />

tre <strong>in</strong>fermieri professionali, un<br />

fisioterapista, una logopedista, una cuoca,<br />

due aiuto cuochi, due addette alle<br />

pulizie. n<br />

gestione complessiva di tre sezioni di<br />

Scuola dell’Infanzia comunali. Il lavoro<br />

pioneristico svolto l’anno scorso dalle<br />

nostre <strong>in</strong>segnanti è stato premiato,<br />

testimoniato anche dalla buonissima<br />

valutazione dei questionari di soddisfazione<br />

restituiti dalle famiglie <strong>in</strong>terpellate;<br />

ricordo che abbiamo <strong>in</strong>iziato<br />

proprio a Settembre 2011 con la gestione<br />

di una sola sezione, triplicandole<br />

il numero ad oggi. Il rapporto di<br />

fiducia e collaborazione con questa<br />

amm<strong>in</strong>istrazione cont<strong>in</strong>ua positivamente<br />

nell’ottica di offrire sempre più<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

risposte ai bisogni della cittad<strong>in</strong>anza,<br />

risposte qualitative ed efficienti. n<br />

21


22<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Nonno Geppetto<br />

Con una bellissima<br />

recita natalizia term<strong>in</strong>ano<br />

i laboratori all’Ospedale<br />

S. Orsola degli anziani<br />

dei Centri Diurni CADIAI<br />

con i bamb<strong>in</strong>i di pediatria.<br />

di Anna Chiara Achilli, musicoterapeuta,<br />

coord<strong>in</strong>atrice attività dei Centri Diurni<br />

Come <strong>in</strong>iziano le favole?! Ah sì! “C’era<br />

una volta tanti mesi fa tanti, anzi…<br />

tantissimi… nonni, che andavano nel<br />

reparto pediatrico di un ospedale di<br />

Bologna, per costruire <strong>in</strong>sieme ai bamb<strong>in</strong>i<br />

malati tanti oggetti con diversi<br />

materiali da poter portare con sé nelle<br />

proprie stanzette di ospedale”.<br />

Potrebbe sembrare l’<strong>in</strong>izio di una bellissima<br />

favola che <strong>in</strong>vece è diventata<br />

realtà nel corso di tutto questo 2012:<br />

<strong>in</strong>fatti, a cadenza mensile, sette anziani<br />

di ogni Centro Diurno gestito<br />

da CADIAI, i nostri “Nonni Geppetto”,<br />

hanno costruito assieme ai bamb<strong>in</strong>i<br />

dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna<br />

maschere per il carnevale, tovagliette<br />

per la colazione, stelle di Natale e perf<strong>in</strong>o<br />

strumenti musicali.<br />

Infatti, visto l’enorme entusiasmo di<br />

tutta l’équipe medica e il successo del<br />

progetto precedente si è pensato anche<br />

quest’anno di replicare la colla-<br />

servizi<br />

servizi<br />

borazione con il Gozzad<strong>in</strong>i, grazie al<br />

supporto prezioso dell’Associazione<br />

‘Amaci’ che ci fa da tramite.<br />

Il progetto Nonno Geppetto è <strong>in</strong>iziato<br />

a Novembre dello scorso anno e term<strong>in</strong>ato<br />

il 12 Dicembre scorso e ha visto<br />

la partecipazione: del Centro Diurno<br />

“Castelletto” del Quartiere Savena, il<br />

Centro Diurno “Tulipani” del Quartiere<br />

San Donato, il Centro Diurno “Cà Mazzetti”<br />

di Casalecchio di Reno, il Centro<br />

Diurno “Pizzoli” del Quartiere Navile, il<br />

Centro Diurno “Villa Arcobaleno” del<br />

servizi servizi<br />

Comune di San Lazzaro.<br />

Ha avuto come f<strong>in</strong>alità pr<strong>in</strong>cipale di<br />

permettere agli anziani di essere i<br />

catalizzatori di un percorso di aiuto<br />

al f<strong>in</strong>e di aumentare il legame sociale<br />

e generazionale all’<strong>in</strong>terno del gruppo<br />

per prevenire le malattie sociali di disadattamento<br />

e solitud<strong>in</strong>e, spostando<br />

l’attenzione verso l’altro, sia per l’anziano<br />

che per il bamb<strong>in</strong>o, distogliendoli<br />

così dalle problematiche legate<br />

all’età o alla malattia di degenza.<br />

È una collaborazione che i Centri Diur-


servizi<br />

servizi<br />

ni conservano oramai da due anni e<br />

ci è piaciuta concludere con una recita<br />

natalizia dal titolo “Lo sciopero di<br />

Babbo Natale”.<br />

La storia, ambientata dietro uno scenario<br />

prettamente televisivo, un grande<br />

televisore al plasma (anch’esso costruito<br />

dal Centro Diurno “Cà Mazzetti”),<br />

racconta di un Babbo Natale stanco<br />

di non essere considerato adeguatamente<br />

dai bamb<strong>in</strong>i, se non per portare<br />

i regali più strani del mondo e solo alla<br />

moda, per questo comunica ai mass<br />

media che non avrebbe portato regali<br />

a nessun bamb<strong>in</strong>o, ma solo ed esclusivamente<br />

agli animali del mondo. Il<br />

presentatore, <strong>in</strong>tervistando gli animali<br />

(erano impersonati dagli anziani), nota<br />

con sua grande sorpresa che anche<br />

loro si sono adeguati ai tempi e chiedono,<br />

nella loro letter<strong>in</strong>a, i regali più<br />

alternativi: il lupo una dentiera nuova<br />

per assaporare meglio la carne; le pecorelle<br />

un manto nuovo, nero, di lupo;<br />

il cammello desidera bere coca cola e<br />

mangiare nutella; l’ape non vuole produrre<br />

miele ma punzecchiare il seder<strong>in</strong>o<br />

dei bamb<strong>in</strong>i e perf<strong>in</strong>o il gallo non<br />

Il percorso di Audit<br />

nelle Case Residenza<br />

per anziani<br />

Il 10 Dicembre 2012, presso<br />

l’Aula Magna dell’Ospedale<br />

Bellaria, si è tenuto un<br />

sem<strong>in</strong>ario sui risultati del<br />

percorso di verifica avviato<br />

dall’Azienda Usl nel 2011.<br />

di Marie Christ<strong>in</strong>e Melon, psicologa<br />

Da diversi anni l’Azienda Usl di Bologna<br />

è impegnata <strong>in</strong> un’azione di miglioramento<br />

della qualità dei servizi<br />

offerti nelle strutture residenziali per<br />

servizi servizi<br />

vuole alzarsi di buon matt<strong>in</strong>o perché<br />

desidera andare <strong>in</strong> discoteca la sera<br />

con le sue amiche gall<strong>in</strong>e e così via. Il<br />

tutto <strong>in</strong>frammezzato da pubblicità natalizie<br />

tra le più strane e orig<strong>in</strong>ali: perf<strong>in</strong>o<br />

le renne di Babbo Natale, fiacche<br />

dal duro lavoro, potevano acquistare<br />

sotto le feste un <strong>in</strong>tegratore per loro,<br />

“RENNOFORT”.<br />

La storia si conclude con Babbo Natale<br />

che, rimanendo esterrefatto dalle<br />

strane richieste degli animali, decide<br />

anziani, che co<strong>in</strong>volge i gestori dei 55<br />

servizi accreditati. Nel 2011, <strong>in</strong> particolare,<br />

ha avviato un percorso di verifica<br />

sul miglioramento della presa <strong>in</strong> carico<br />

degli anziani con demenza e sull’applicazione<br />

dell’Atto di Indirizzo sulla<br />

Nutrizione. Il progetto è stato seguito<br />

da un Gruppo di Lavoro Multiprofessionale<br />

(GLAM) al quale hanno partecipato<br />

anche rappresentanti degli<br />

enti gestori, fra cui Piera Franceschelli,<br />

<strong>in</strong>fermiera della Casa Residenza “La<br />

Torre”. È stata avviata una raccolta dati<br />

presso tutte le strutture accreditate e<br />

nell’analisi dei dati raccolti sono state<br />

evidenziate le aree di criticità. Successivamente<br />

ogni residenza ha elaborato<br />

due progetti di miglioramento, uno<br />

per l’area demenze e l’altro per l’area<br />

alimentazione, che sono stati realizzati<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

di tornare sui suoi passi ascoltando le<br />

richieste dei bamb<strong>in</strong>i nel pubblico <strong>in</strong><br />

sala e si conv<strong>in</strong>ce a portare loro i regali.<br />

In un clima molto commovente e festoso,<br />

dopo la distribuzione dei regali<br />

natalizi, <strong>in</strong>teramente realizzati dagli<br />

anziani di ogni Centro Diurno, non ci<br />

resta che concludere con una frase tipica<br />

delle favole ma con un eco di speranza<br />

per i bamb<strong>in</strong>i ammalati: e vissero<br />

tutti felici e contenti, ognuno nel calore<br />

della propria casa… Auguri! n<br />

e valutati nel corso del 2012.<br />

Il sem<strong>in</strong>ario è stata l’occasione per<br />

condividere i risultati del progetto Audit<br />

e anche per fare il punto sul nuovo<br />

progetto avviato nella primavera del<br />

2012, che riguarda gli <strong>in</strong>vii <strong>in</strong> Pronto<br />

Soccorso da parte delle case residenza.<br />

Nel pomeriggio è stata presentata<br />

una selezione dei progetti più significativi<br />

realizzati dalle strutture: per il<br />

“Centro Integrato Anziani” di Granarolo,<br />

Francesca Lancellotti ha presentato<br />

il progetto ‘Individuazione dei fattori<br />

di rischio per malnutrizione’, che si è<br />

avvalso anche dei dati rilevati con l’impedenziometria.<br />

“Il Corniolo”, <strong>in</strong>vece,<br />

ha presentato nella Sessione Poster un<br />

lavoro sulla standardizzazione della<br />

‘prova dell’acqua’ nella valutazione del<br />

rischio di disfagia. n<br />

23


24<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Piccoli movimenti<br />

colorati<br />

Laboratorio teatrale<br />

al nido d’Infanzia “Balenido”<br />

di Casalecchio di Reno.<br />

a cura del gruppo di lavoro<br />

Martedi 5 Giugno una fat<strong>in</strong>a danzatrice<br />

dai lunghi capelli e un mago pittore<br />

hanno bussato alla porta di un nido a<br />

forma di balena nel comune di Casalecchio.<br />

Sono entrati dispensando sorrisi a tutti<br />

i bimbi che li osservavano attenti e<br />

curiosi, hanno steso un grandissimo<br />

foglio bianco sul pavimento di legno e<br />

hanno aspettato che calasse il silenzio.<br />

Un silenzio pieno di aspettative e di<br />

magia che ha avvolto dolcemente tutti<br />

i bimbi presenti, quel silenzio stupito<br />

che accompagna sempre la comparsa<br />

della bellezza e della poesia.<br />

Poi, improvvisamente, la fat<strong>in</strong>a danzatrice<br />

si è trasformata <strong>in</strong> un piccolo<br />

punto bianco sul bianco del foglio, ha<br />

esplorato lo spazio e ha cercato nuove<br />

possibilità di essere e divenire.<br />

Ha lasciato che il mago pittore, al suono<br />

di un carillon, le offrisse colori: il rosso,<br />

il giallo, il blu.<br />

Gessetti, pastelli, tempere e pennelli,<br />

con cui creare le onde del mare, il sole<br />

giallo da cui farsi scaldare, fiori da annusare<br />

e coll<strong>in</strong>e dolci dove rotolare ma<br />

servizi<br />

servizi<br />

anche un grande mostro da cui non si<br />

può scappare, un mostro da affrontare,<br />

sconfiggere per poi festeggiare la<br />

vittoria.<br />

Il punto bianco ormai è colore nel colore,<br />

è forza e movimento e vuole andare.<br />

Prende una vecchia valigia, la apre;<br />

ciò che non gli serve più lo lascia al<br />

mondo da cui f<strong>in</strong>ora si è fatto cullare:<br />

un bavagl<strong>in</strong>o al gatto, un ciuccio al<br />

pesce, piccole scarpette da bebè al cane.<br />

Per sé prende una gonna colorata<br />

e svolazzante, una giacca calda e due<br />

bellissime, comode scarpe rosse col<br />

tacco ticchettante. Un saltello qua, un<br />

saltello là e poi, oplà, un salto fuori dal<br />

foglio, fuori dal quadro, perché le vie<br />

del mondo ci aspettano, e basta una<br />

valigia leggera, una giacca comoda,<br />

una gonna svolazzante e belle scarpette<br />

rosse, per danzare, per correre, per<br />

andare.<br />

E improvviso il silenzio attento con cui i<br />

servizi servizi<br />

bimbi hanno seguito la storia si rompe<br />

<strong>in</strong> una danza collettiva, tutti si alzano,<br />

seguono la fat<strong>in</strong>a nei saltelli, la circondano,<br />

battano le mani, pieni di gioia.<br />

Saltello dopo saltello i bimbi tornano <strong>in</strong><br />

classe e la fat<strong>in</strong>a e il mago scompaiono,<br />

ma proprio come ogni grande emozione<br />

lascia una traccia nei cuori, così di<br />

questa storia rimane nella pancia della<br />

balena, che la storia l’ha accolta, quel<br />

grande foglio ormai non più bianco ma<br />

pieno di segni, di fiori, di vita.<br />

Grazie a Teatri Imperfetti, con Maria Ellero<br />

e Gianni Francesch<strong>in</strong>i, che ci hanno<br />

donato una delle loro tante belle<br />

storie e grazie a NaturaSì che ha reso<br />

questo <strong>in</strong>contro possibile, f<strong>in</strong>anziando<br />

lo spettacolo, perché crediamo fermamente<br />

che permettere ai bamb<strong>in</strong>i di<br />

stare vic<strong>in</strong>i all’arte, sia fondamentale<br />

per creare uom<strong>in</strong>i pieni di bellezza e di<br />

poesia e coi tempi che corrono non è<br />

poca cosa. n


servizi<br />

Aspettando<br />

“Santa Lucia”<br />

Mercat<strong>in</strong>i di Loiano.<br />

servizi<br />

La Casa Residenza “Simiani” di Loiano<br />

nei mesi di Luglio e Agosto <strong>in</strong> occasione<br />

del “Mercat<strong>in</strong>o per le vie del paese”<br />

con gli ospiti e gli operatori ha partecipato<br />

ai mercat<strong>in</strong>i esibendo i propri<br />

lavoretti (fatti tutti rigorosamente a<br />

mano).<br />

Sono stati due mesi molto impegnativi<br />

ma altrettanto pieni di gioia ed entusiasmo.<br />

Nei mesi precedenti all’evento un<br />

gruppo di ospiti tra i 103 e gli 83 anni<br />

ha messo <strong>in</strong> campo tutte le proprie conoscenze<br />

riguardo il cucito, l’unc<strong>in</strong>etto,<br />

la pittura, il collage e chi più ne sa<br />

più ne metta.<br />

È stata la prima esperienza per le<br />

nostre abili operaie e astute commercianti;<br />

dovevate vedere come si<br />

prodigavano a spiegare l’articolo nei<br />

m<strong>in</strong>imi dettagli e vi assicuriamo che<br />

nessuno andava via a mani vuote…<br />

Inoltre abbiamo usufruito della grande<br />

disponibilità e abilità di un familiare<br />

navigato <strong>in</strong> queste esperienze.<br />

Come dicevamo appunto, <strong>in</strong> attesa di<br />

Santa Lucia, il nostro gruppetto di arzille<br />

giov<strong>in</strong>ette si è rimesso all’opera<br />

e sta preparando un’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità di articoli<br />

per tutti i gusti: quadretti, addobbi<br />

natalizi, pres<strong>in</strong>e… ma non vogliamo<br />

servizi servizi<br />

svelarveli tutti.<br />

Abbiamo ripetuto questa esperienza<br />

domenica 16 Ottobre <strong>in</strong> occasione<br />

della “Festa della Castagna” e potrete<br />

venirci a trovare domenica 16 Dicem-<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

bre, appunto, per i Mercat<strong>in</strong>i di Santa<br />

Lucia. Inoltre nel periodo precedente<br />

il Natale esporremo i nostri lavoretti<br />

all’<strong>in</strong>terno della Residenza, vi aspettiamo<br />

numerosi. n<br />

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numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Un quarto di secolo,<br />

fra ricordi e progetti<br />

Il Centro Diurno<br />

“Mauro Pizzoli” ha compiuto<br />

ventic<strong>in</strong>que anni con una<br />

colorata e partecipata festa.<br />

a cura degli operatori del Centro Diurno<br />

Lo scorso 16 Novembre abbiamo festeggiato<br />

il ventic<strong>in</strong>quesimo anniversario<br />

dell’apertura del Centro Diurno<br />

“Mauro Pizzoli”, il primo centro diurno<br />

di Bologna, nato nel lontano 1987<br />

dalla felice <strong>in</strong>tuizione di dare aiuto e<br />

sollievo alle famiglie del territorio e di<br />

facilitare la socializzazione e il relazionarsi<br />

per tanti anziani ancora <strong>in</strong> gran<br />

parte autosufficienti.<br />

Negli anni l’utenza e le esigenze si<br />

sono andate, almeno <strong>in</strong> parte, modificando<br />

ma il nostro Centro rimane un<br />

piccolo riferimento per tante famiglie<br />

e tanti anziani del Quartiere Navile.<br />

In questi ventic<strong>in</strong>que anni sono tan-<br />

servizi<br />

servizi<br />

te le persone che sono passate dal<br />

“Pizzoli” e che ne hanno condiviso<br />

un pezzo di strada: tantissimi ospiti,<br />

tanti volontari, tanti operatori e responsabili:<br />

di questi, molti erano quelli<br />

che hanno voluto festeggiare questa<br />

ricorrenza con chi – oggi - lo frequenta<br />

e vi lavora.<br />

È stato commovente rivivere tante<br />

esperienze e tante attività, ricordare<br />

episodi ed avventure, condividere<br />

ricordi.<br />

Molte le manifestazioni di vic<strong>in</strong>anza<br />

ricevute da chi, impossibilitato ad essere<br />

presente, ha voluto ricordarci con<br />

simpatia da lontano: fra i tanti, ricordiamo<br />

Rita Ghed<strong>in</strong>i, già presidente di CA-<br />

DIAI, che - da Roma - ha voluto <strong>in</strong>viarci<br />

un pensiero e un bellissimo mazzo di<br />

fiori a testimonianza del suo affetto per<br />

tanti di noi e per i nostri anziani, come<br />

piccolo segno del comprensibile orgoglio<br />

per il lavoro che la nostra <strong>Cooperativa</strong><br />

ha saputo svolgere, condurre ed<br />

arricchire nell’<strong>in</strong><strong>in</strong>terrotta gestione del<br />

questo Centro.<br />

Ci hanno onorato della loro presenza<br />

tanti assistenti ed operatori che<br />

hanno collaborato all’apertura e nella<br />

“costruzione” negli anni del nostro Centro<br />

Diurno; era con noi anche il fratello<br />

di quel Mauro Pizzoli al quale il nostro<br />

Centro è <strong>in</strong>titolato e, a rappresentare<br />

l’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale, l’assessore<br />

Amelia Frascaroli, il Presidente<br />

del Quartiere Daniele Ara, Maurizio<br />

Maccaferri Responsabile Servizi per<br />

la Domiciliarità e Progetti Sperimentali<br />

ASP Giovanni XXIII e la Presidente di<br />

servizi servizi<br />

Ventic<strong>in</strong>quennale<br />

del Centro Diurno<br />

per anziani<br />

“Mauro Pizzoli”<br />

Venerdì 16 Novembre 2012 - Ore 14.30<br />

Centro Diurno per anziani<br />

“Mauro Pizzoli”<br />

via Agucchi 300, Bologna<br />

Interverranno<br />

Daniele Ara Presidente Quartiere Navile<br />

Amelia Frascaroli Assessore Servizi Sociali del Comune di Bologna<br />

Luca Rizzo Nervo Assessore Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria del Comune di Bologna<br />

Franca Guglielmetti Presidente CADIAI<br />

Maurizio Maccaferri Responsabile Servizi per la Domiciliarità<br />

e Progetti Sperimentali ASP Giovanni XXIII<br />

Musica popolare con Associazione della Furlana<br />

Seguirà buffet <strong>in</strong> collaborazione con CAMST<br />

COMUNE DI BOLOGNA<br />

Quartiere Navile<br />

Mauro Pizzoli, campione<br />

del ciclismo e Partigiano, 1924-1944<br />

Consorzio Cooperativo per la<br />

gestione dei servizi per gli anziani<br />

CADIAI, Franca Gulielmetti.<br />

Foto, immag<strong>in</strong>i, ricordi, musica: il<br />

nostro è stato un compleanno gioioso,<br />

sereno e caloroso, una festa nella quale<br />

abbiamo fatto di tutto per rendere<br />

gli ospiti di oggi protagonisti, dest<strong>in</strong>atari<br />

di una attività che per loro è pensata<br />

e a loro è stata rivolta e dedicata.<br />

A tutti è stata data la possibilità di<br />

lasciare un segno del loro passaggio<br />

<strong>in</strong>vitando a scrivere una frase nell’”angolo<br />

dei pensieri”: fra i tanti – a conclusione<br />

di questo breve ricordo – un<br />

estratto di quelli che, più degli altri,<br />

riescono a s<strong>in</strong>tetizzare l’affetto, la gratitud<strong>in</strong>e,<br />

la dedizione che hanno caratterizzato<br />

la presenza e l’azione della<br />

nostra struttura nel tessuto umano<br />

della nostra città. n<br />

Service Group


servizi<br />

In buone mani<br />

servizi<br />

Presentato il diciassettesimo<br />

Quaderno CADIAI a cura<br />

dei Settori Residenze Anziani<br />

e Socio Assistenziale.<br />

di Stefano Grassi, psicologo<br />

Il 12 Dicembre 2012 è stato presentato,<br />

presso la residenza assistita “Parco<br />

del Navile”, il diciassettesimo volume<br />

della collana Quaderni CADIAI, <strong>in</strong>titolato<br />

“In buone mani - Percorsi di ricerca<br />

a sostegno della cura”.<br />

A <strong>in</strong>trodurre la serata la Presidente di<br />

CADIAI, Franca Guglielmetti, che ha<br />

proposto una riflessione sull’orig<strong>in</strong>ario<br />

significato della parola lat<strong>in</strong>a pietas,<br />

<strong>in</strong> particolare nella sua accezione<br />

di rispetto e di amore per la famiglia<br />

<strong>in</strong>tesa come unità e custode di valori<br />

e tradizioni.<br />

Proprio alla necessità di valorizzare<br />

questo patrimonio culturale è stato<br />

poi improntato l’<strong>in</strong>tervento di<br />

Massimo Peron, Vicepresidente del<br />

Quartiere Navile, che ha sottol<strong>in</strong>eato<br />

l’importanza di co<strong>in</strong>volgere attivamente<br />

utenti, familiari e fornitori di<br />

servizi per raggiungere pratiche di<br />

cura davvero sostenibili e di qualità,<br />

<strong>in</strong> un momento storico <strong>in</strong> cui occorre<br />

riflettere <strong>in</strong> maniera costruttiva sul<br />

lavoro dell’assistenza e sulle sue prospettive<br />

economiche e sociali.<br />

La presentazione è stata poi proseguita<br />

dagli autori del volume, che, co-<br />

servizi servizi<br />

me ben evidenziato dal titolo, nasce<br />

dall’impegno costante profuso da CA-<br />

DIAI nel collaborare con le Università<br />

e gli enti del territorio a progetti di<br />

ricerca e attività di diffusione scientifica,<br />

con l’obiettivo di fornire un contributo<br />

significativo a quell’assistenza di<br />

qualità che sempre più appare come<br />

la necessaria conseguenza dell’unione<br />

armonica tra la teoria e la pratica,<br />

tra le competenze e l’aggiornamento<br />

cont<strong>in</strong>uo.<br />

La pubblicazione è stata curata da<br />

Marie Christ<strong>in</strong>e Melon, psicologa e responsabile<br />

della qualità per il Settore<br />

Residenze Anziani, e tratta della ricerca,<br />

condotta nel 2011 dal professor<br />

Rabih Chattat dell’Università di Bologna<br />

su un numeroso gruppo di familiari<br />

(<strong>in</strong> <strong>in</strong>glese: caregiver) di persone<br />

con demenza.<br />

A questa ricerca hanno partecipato<br />

diverse organizzazioni del territorio,<br />

come consultori, centri esperti per le<br />

demenze e associazioni di volontariato,<br />

oltre alla quasi totalità delle residenze<br />

di CADIAI: i risultati offrono<br />

una importante chiave di lettura per la<br />

comprensione della particolare condizione<br />

e degli specifici bisogni psicologici<br />

e sociali di chi si prende cura, sia<br />

nei contesti residenziali che domiciliari,<br />

dei propri cari che soffrano di malattie<br />

neurodegenerative.<br />

Il Quaderno prosegue poi con lo studio<br />

condotto da Anna Chiara Achilli,<br />

musicoterapeuta e coord<strong>in</strong>atrice delle<br />

attività dei Centri Diurni, nel contesto<br />

semi-residenziale del Centro Diurno<br />

“Villa Arcobaleno”. Analizzando l’effet-<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

to dell’assistenza erogata sulle condizioni<br />

di anziani affetti da demenza<br />

e sul benessere psicologico dei loro<br />

caregiver, la ricerca traccia un quadro<br />

preciso delle caratteristiche di ospiti e<br />

familiari, completato da alcune <strong>in</strong>terviste<br />

e riflessioni degli operatori che<br />

lavorano nel Centro Diurno.<br />

Conclude il volume una rassegna di<br />

alcuni recenti studi <strong>in</strong>ternazionali sul<br />

ruolo e sul co<strong>in</strong>volgimento dei familiari<br />

nelle residenze per anziani, che <strong>in</strong>siste<br />

sull’importanza di costruire relazioni<br />

positive e una cultura della collaborazione,<br />

per valorizzare i contributi di<br />

tutti nell’ottica di un miglioramento<br />

cont<strong>in</strong>uo delle pratiche di cura.<br />

“In buone mani - Percorsi di ricerca a<br />

sostegno della cura” è disponibile nelle<br />

strutture CADIAI e <strong>in</strong> <strong>formato</strong> digitale<br />

sul sito della <strong>Cooperativa</strong>. n<br />

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dicembre 2012<br />

Il nido<br />

“Giovann<strong>in</strong>o”...<br />

un nido colore<br />

Modifiche architettoniche<br />

a misura di bamb<strong>in</strong>o.<br />

di Daria Quaglia, pedagogista<br />

L’ambiente di vita quotidiana dei servizi<br />

nido ha risentito negli anni, sia a<br />

livello architettonico che organizzativo,<br />

delle idee che hanno attraversato<br />

il modello nido. Dalla centralità delle<br />

sezioni, luogo esclusivo dei gruppi di<br />

bamb<strong>in</strong>i afferenti a quello spazio, ai<br />

nidi piazza, con le sezioni che si affacciavano<br />

su un salone molto ampio nel<br />

quale i bamb<strong>in</strong>i avevano la possibilità<br />

di riunirsi tutti <strong>in</strong>sieme, al pensiero attuale<br />

che vede i bamb<strong>in</strong>i divisi <strong>in</strong> piccoli<br />

gruppi e con la possibilità di avere a<br />

disposizione piccoli spazi che permettono<br />

anche attività <strong>in</strong>dividuali.<br />

Questa nuova riflessione sull’abitare<br />

lo spazio da parte dei bamb<strong>in</strong>i che<br />

trascorrono molto tempo al nido ci ha<br />

portato a considerare necessaria una<br />

revisione del salone del nido “Giovann<strong>in</strong>o”<br />

che era stato diviso <strong>in</strong> due spazi<br />

con l’utilizzo di alcuni mobili, ma che<br />

non ritenevamo fosse concluso come<br />

<strong>in</strong>tervento perché non ci conv<strong>in</strong>ceva<br />

quella suddivisione.<br />

Ritenevamo ci fosse uno spreco di spazio<br />

e anche l’aspetto estetico del contesto<br />

costituiva un elemento significativo<br />

della volontà di cambiare. L’occasione<br />

si è presentata con il co<strong>in</strong>volgimento<br />

dello studio di design Salamanca, di<br />

servizi<br />

servizi<br />

Lucy Salamanca e Dario Campo, due<br />

persone che si occupano di materiali<br />

montessoriani, di spazi per bamb<strong>in</strong>i e<br />

di giocattoli, oltre che di fair trade e<br />

mercato equo e solidale.<br />

Sono entrambi architetti con un lungo<br />

curriculum di collaborazione con l’azienda<br />

di arredi per la prima <strong>in</strong>fanzia<br />

Gonzaga. Da alcuni anni la nostra <strong>Cooperativa</strong><br />

partecipa al Salone del Sana,<br />

<strong>in</strong> particolare nel settore del Sana Kids,<br />

<strong>in</strong>sieme ad alcune aziende che sono<br />

nostre fornitrici e che si qualificano per<br />

i loro prodotti biologici; lo stand è stato<br />

curato <strong>in</strong> particolare da Lucy, architetta<br />

molto creativa ed espressiva.<br />

In questo contesto si è venuta a creare<br />

l’occasione <strong>in</strong> quanto un’azienda di<br />

pigmenti e qu<strong>in</strong>di di colori ecocompatibili<br />

cercava un servizio nel quale<br />

sperimentare i suoi colori per potere<br />

presentare il progetto al Sana.<br />

Ci siamo <strong>in</strong>contrate con Lucy e abbiamo<br />

condiviso l’idea ontologica di<br />

spazio, che facilita le <strong>in</strong>terazioni comunicative<br />

e, per questo, prevede che<br />

lo si possa fare <strong>in</strong> spazi, limitati, di un<br />

ambiente con colori naturali: il bianco<br />

non è un colore, non esiste uno spazio<br />

bianco <strong>in</strong> natura se non quando nevica<br />

e i nostri sensi lo percepiscono come<br />

un luogo privo di vita.<br />

E ancora abbiamo preso la decisione di<br />

servizi servizi<br />

creare contesti raccolti e protetti che<br />

<strong>in</strong>centivano l’autoorganizzazione e<br />

permettano ai bamb<strong>in</strong>i la permanenza<br />

nello spazio ludico, impedendo l’<strong>in</strong>terruzione<br />

casuale dell’attività e le sollecitazioni<br />

non cercate, magari da parte di<br />

un compagno. Tutto questo si è venuto<br />

del<strong>in</strong>eando e si è concretizzato <strong>in</strong> una<br />

serie di pannelli a diversa altezza che<br />

dividono lo spazio, lo racchiudono, ma<br />

nello stesso tempo ne ampliano le possibilità<br />

di utilizzo.<br />

Sono nati degli angoli di <strong>in</strong>teresse, la<br />

cuc<strong>in</strong>a, la biblioteca, il laboratorio delle<br />

attività grafico pittoriche, l’angol<strong>in</strong>o<br />

della casa delle bambole, l’angolo del<br />

rilassamento e lo spazio delle attività<br />

di movimento. Da due a molti. I colori<br />

utilizzati sono stati il verde e l’azzurro,<br />

con piccoli spazi gialli, sono i colori che<br />

vediamo cont<strong>in</strong>uamente quando giriamo<br />

lo sguardo durante una passeggiata<br />

<strong>in</strong> campagna.<br />

Con il passare del tempo stiamo osservando<br />

l’utilizzo che ne fanno i bamb<strong>in</strong>i<br />

e, anche se percepiamo lo sforzo che<br />

le colleghe educatrici stanno facendo<br />

per conciliare questo nuovo modello<br />

di nido con le difficoltà di gestione dei<br />

bamb<strong>in</strong>i, oggi troppo disorganizzati<br />

e liquidi, come scrive Manuela Tr<strong>in</strong>ci,<br />

non dubitiamo che proprio per questo<br />

sia necessario offrire ai bamb<strong>in</strong>i un mo-


servizi<br />

servizi<br />

Andiamo a far<br />

visita ai nonni…<br />

I bamb<strong>in</strong>i del nido<br />

d’<strong>in</strong>fanzia “Giovann<strong>in</strong>o”<br />

fanno visita agli anziani<br />

dell’Asp Giovanni XXIII.<br />

a cura del gruppo di lavoro<br />

In occasione della ricorrenza del 2<br />

Dicembre 1971, anno della approvazione<br />

della legge 1044 che segnò<br />

l’avvio delle politiche nazionali a beneficio<br />

della prima <strong>in</strong>fanzia, il nido<br />

“Giovann<strong>in</strong>o” ha aderito all’<strong>in</strong>iziativa<br />

del Gruppo nazionale Nidi e Infanzia<br />

che sollecitava una riflessione per riportare<br />

i bamb<strong>in</strong>i al centro delle politiche<br />

e rilanciare un piano nazionale<br />

per i nidi e la scuola dell’<strong>in</strong>fanzia.<br />

Facendo riferimento al progetto che<br />

ha visto la nascita di questo nido,<br />

“creare percorsi di <strong>in</strong>terazione, di<br />

scambi <strong>in</strong>tergenerazionali tra il bamb<strong>in</strong>o<br />

e l’anziano” e al desiderio che<br />

muove entrambe le organizzazioni,<br />

l’Asp Giovanni XXIII e il nido “Giovann<strong>in</strong>o”<br />

a creare e progettare momenti<br />

di scambio, il gruppo di lavoro ha organizzato<br />

un paio di <strong>in</strong>iziative co<strong>in</strong>volgendo<br />

direttamente l’Asp.<br />

È stata preparata così una mostra fotografica<br />

dal tema “Il tempo al nido”<br />

e che è stata allestita <strong>in</strong> uno spazio<br />

esterno di proprietà dell’Asp Giovanni<br />

XXIII, che gentilmente ci è stato<br />

messo a disposizione.<br />

Lunedì 3 Dicembre vi è stata una visi-<br />

dello di vita quotidiana più slow.<br />

Un modello di vita nel quale è ancora<br />

possibile la concentrazione e impegnarsi<br />

ad utilizzare un materiale riciclato<br />

che non è un giocattolo, ma che<br />

lo diviene grazie all’<strong>in</strong>teresse del bamb<strong>in</strong>o<br />

che lo manipola. I pannelli che<br />

abbiamo posizionato nel salone sem-<br />

servizi servizi<br />

ta al Centro Diurno per anziani che ha<br />

sede proprio di fronte al nostro nido.<br />

Questa visita ai nonni è stato un momento<br />

carico di emozioni. Un gruppo<br />

di nove bamb<strong>in</strong>i accompagnati da due<br />

educatrici e una nonna con il proprio<br />

bamb<strong>in</strong>o, che <strong>in</strong> quel momento stava<br />

effettuando l’<strong>in</strong>serimento, si sono recati<br />

al Centro Diurno. “Appeso” ad un<br />

filo di lana si è srotolato un festoso tren<strong>in</strong>o<br />

di voci che ha attraversato questa<br />

breve distanza. Varcata la soglia i bamb<strong>in</strong>i,<br />

stupiti e circospetti, si sono lasciati<br />

guidare dalle educatrici e si sono<br />

seduti al centro di una sala con i nonni<br />

tutti <strong>in</strong>torno che, sorridenti e visibilmente<br />

commossi, esternavano la loro<br />

gioia “Mo che bèl fangeén, guerda cum<br />

l’è bèla cla ce<strong>in</strong>a!”. Ci siamo presentati<br />

brano costruire un paesaggio urbano e<br />

nello stesso tempo le mura di un castello,<br />

di qui forse una ulteriore riflessione:<br />

la correzione di uno sguardo, come<br />

scrive Sacchetto sul quaderno Questa è<br />

un’altalena - sguardi e contesti nel nido<br />

d’<strong>in</strong>fanzia ferrarese, i servizi educativi<br />

<strong>in</strong> cui crediamo, <strong>in</strong> cui lavoriamo, che<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

e abbiamo regalato la nostra dispensa<br />

di canzonc<strong>in</strong>e, dopo abbiamo cantato<br />

tutti <strong>in</strong>sieme e i nonni ci hanno letto<br />

alcune poesie sul Natale. Alcuni bimbi<br />

più grandi ed <strong>in</strong>traprendenti hanno<br />

<strong>in</strong>teragito con alcuni nonni lasciandosi<br />

coccolare e “chiacchierando” con<br />

loro. Si leggeva negli occhi dei nonni<br />

la tenerezza di ricordi e la voglia di rispolverarli:<br />

“Al mÌ anvåud l à la so étè”. Ci<br />

siamo sentiti tutti un po’ a casa, accolti<br />

<strong>in</strong> una grande famiglia, dove i gesti gli<br />

sguardi degli operatori sono carichi di<br />

grande rispetto e professionalità. Noi<br />

pensiamo che questo “primo ponte”<br />

abbia <strong>in</strong>augurato l’avvio ad una prossima<br />

programmazione fatta di nuovi<br />

percorsi <strong>in</strong>sieme. n<br />

studiamo nei dettagli per potere meglio<br />

curare i bamb<strong>in</strong>i che accogliamo,<br />

stanno dentro un paesaggio urbano e,<br />

nostro malgrado, le sensazioni e le percezioni<br />

che questo ci dà si riflettono<br />

dentro i servizi trasc<strong>in</strong>ando dentro di<br />

noi anche le misure di protezione che<br />

immag<strong>in</strong>iamo <strong>in</strong>dispensabili. n<br />

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numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Terza edizione delle<br />

“Nonnolimpiadi”<br />

Giochi di squadra per gli<br />

anziani dei Centri Diurni.<br />

a cura degli operatori dei Centri Diurni<br />

“Castelletto”, “Tulipani” e “Cà Mazzetti”<br />

È già passato un anno e a Settembre<br />

è giunto f<strong>in</strong>almente il tanto atteso<br />

giorno delle “Nonnolimpiadi” che<br />

quest’anno, si sono svolte a San Lazzaro<br />

all’<strong>in</strong>terno del Centro Diurno “Villa<br />

Arcobaleno”. Vi chiederete come mai<br />

dico f<strong>in</strong>almente. Perché durante l’anno<br />

gli ospiti vengono preparati con<br />

grande attenzione a tenere allenate le<br />

loro capacita motorie con l’obiettivo,<br />

oltre che di divertirsi e di partecipare<br />

<strong>in</strong>sieme, di provare a portare a casa la<br />

vittoria.<br />

L’atmosfera che si respira durante<br />

questo evento è quella giusta, di sana<br />

competizione, sia da parte degli ospiti<br />

che degli operatori che li accompagnano<br />

all’evento.<br />

Ecco che vengono anticipatamente<br />

“caricati” tutti durante la trasferta <strong>in</strong><br />

pulm<strong>in</strong>o verso l’area di gioco, ognuno<br />

di loro con il fazzoletto di vari colori<br />

che identifica le squadre, tagliato, cucito<br />

e ricamato con cura da ogni anziano.<br />

Siamo stati molto orgogliosi di questa<br />

creazione realizzata per la preparazione<br />

dell’evento tanto che il Centro<br />

Diurno “Castelletto” si è aggiudicato<br />

quest’anno il premio speciale, con tanto<br />

di targa, per il miglior fazzoletto.<br />

Da qualche anno nei Centri Diurni<br />

l’attenzione è soprattutto per il riciclo<br />

di materiali: ogni cosa viene conservata<br />

e riattivata per altre funzioni;<br />

così un vecchio cartellone ormai <strong>in</strong><br />

disuso e una scatola di formagg<strong>in</strong>i<br />

costituiscono la base portante di una<br />

graziosissima coppa, curata nei m<strong>in</strong>imi<br />

particolari dall’impegno degli uten-<br />

servizi<br />

servizi<br />

ti dei Centri. Così come delle coppette<br />

di gelato trasparenti e colorate con<br />

la tempera possono rappresentare il<br />

design moderno per un’altra coppa e<br />

aggiudicarsi la targa premio da appendere<br />

al Centro Diurno “Pizzoli”.<br />

Ci hanno accolto tutti con grande entusiasmo,<br />

<strong>in</strong> prima fila sull’area di gioco<br />

c’erano il giudice della gara Anna<br />

Chiara Achilli, la musicoterapeuta, con<br />

il suono del suo fischietto e il suo libro<br />

nero dove annotava i punteggi e la<br />

posizione di ogni squadra mentre lo<br />

psicomotricista Luca Manghi sistemava<br />

con cura i percorsi della gara e verificava<br />

le penalità e i punteggi.<br />

Gli ospiti attenti, sguardi di sfida… ecco<br />

il fischio d’<strong>in</strong>izio, parte il torneo…<br />

è all’ultimo sangue. L’<strong>in</strong>tento era quello<br />

di riuscire a sconfiggere il Centro<br />

più forte, il “Cà Mazzetti”, che anche<br />

quest’anno non si è smentito e si è<br />

portato a casa il primo posto.<br />

Questa è storia... le emozioni, le sensazioni<br />

sono altro... Ciò che si coglie, <strong>in</strong><br />

questi momenti, é la gioia di condividere<br />

le stesse emozioni <strong>in</strong> persone co-<br />

servizi servizi<br />

sì diverse: un camionista, un muratore,<br />

una sarta, una casal<strong>in</strong>ga, un’impiegata<br />

e così via che si trovano <strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> una<br />

situazione che prima d’ora non avrebbero<br />

mai immag<strong>in</strong>ato, fanno gruppo,<br />

anzi fanno squadra, e si impegnano<br />

per v<strong>in</strong>cere. Si divertono e gioiscono<br />

<strong>in</strong>sieme, si ritorna per un momento<br />

bamb<strong>in</strong>i... e alla f<strong>in</strong>e i loro occhi brillano<br />

nello stesso modo di un tempo,<br />

emozionati per la vittoria.<br />

L’aver distolto per qualche ora un<br />

gruppo di utenti dalle loro quotidiane<br />

preoccupazioni, il vedere la gioia, il<br />

sorriso, la soddisfazione sui loro volti,<br />

dà un significato profondo ed una gratificazione<br />

immensa al mio lavoro.<br />

Un’esperienza costruttiva, di condivisone<br />

e crescita emotiva: è <strong>in</strong>credibile<br />

come ci voglia poco per r<strong>in</strong>graziarti<br />

nel nostro lavoro, basta un sorriso e<br />

così l’anziano ti riconosce quello che<br />

fai per loro tutti giorni, ti stimola a crescere<br />

sempre di più, sia come persona<br />

che come professionista.<br />

Se dovessimo riportare come una piccola<br />

<strong>in</strong>tervista i brevi commenti degli


servizi<br />

servizi<br />

Ancora più colore<br />

a “Parco del Navile”<br />

I batik del “Maggiociondolo”<br />

realizzati appositamente<br />

per arricchire le pareti della<br />

nuova struttura.<br />

di Roberto Malaguti,<br />

responsabile di struttura<br />

I divani e le sedie verde acido. Gli armadi<br />

con un disegno moderno. Le<br />

lampade colorate. Sono solo alcuni<br />

dei dettagli che sono stati curati con<br />

attenzione a “Parco del Navile” per<br />

creare un ambiente moderno e gradevole<br />

da vivere. E, a quanto dicono<br />

ospiti e visitatori, ci si è riusciti.<br />

Rimaneva <strong>in</strong> sospeso una sola cosa:<br />

i quadri!<br />

Che ci mettiamo a ‘ste pareti?!<br />

Era un bel pensiero, perché di certo<br />

eravamo “condannati”, visto tutto il<br />

resto, a mettere qualcosa di bello e<br />

di particolare.<br />

Abbiamo sfogliato cataloghi su cataloghi.<br />

Ci siamo imbattuti nelle riproduzioni<br />

di mezzo museo d’Orsay,<br />

di angioletti raffaelleschi, di mani<br />

michelangiolesche, immag<strong>in</strong>i bellissime,<br />

ma decisamente viste, riviste e,<br />

diciamolo pure, scontate.<br />

F<strong>in</strong>ché non ci siamo detti: perché<br />

cercare fuori, quando <strong>in</strong> casa abbiamo<br />

un atelier che da anni realizza ed<br />

espone cose bellissime?<br />

Ed è così che <strong>in</strong> un giorno di Maggio<br />

mi ritrovo a chiamare il “Maggio-<br />

anziani diremmo: emozionante... sono<br />

tornata bamb<strong>in</strong>a; un giorno diverso<br />

e commovente; un momento di gioia<br />

e spensieratezza, che allevia le mie<br />

sofferenze. Ho avuto l’impressione di<br />

un posto grande, una bella esperienza,<br />

il gioco che ho preferito vedere è<br />

servizi servizi<br />

ciondolo”. Ci siamo dati appuntamento<br />

<strong>in</strong> struttura per vedere <strong>in</strong>sieme gli<br />

spazi, ma anche per fare vedere ai nostri<br />

ospiti un po’ di batik che avevano<br />

prodotto.<br />

I commenti sono stati i più disparati<br />

(gli anziani non le mandano certo a<br />

dire!): chi proprio non “capiva”, chi apprezzava<br />

molto i colori, chi addirittura<br />

diceva che alcuni sarebbero stati belli<br />

come parei per il mare.<br />

L’<strong>in</strong>contro è stato molto frizzante e allegro,<br />

i ragazzi erano carichissimi, così<br />

come Bitas, la loro maestra d’arte, che<br />

appena varcata la soglia di un nucleo e<br />

viste delle tende bianche voleva “batikizzare”<br />

pure quelle. “Bitas, magari più<br />

avanti”, ma dal mio sguardo aveva capito<br />

che prima doveva passare sul mio<br />

cadavere... e ci siamo fatti una risata.<br />

Il rapporto con il “Maggiociondolo” è<br />

stato chiaro dall’<strong>in</strong>izio: loro erano l’atelier<br />

e io la committenza. E come committente<br />

volevo vedere dei bozzetti su<br />

carta prima di procedere col dip<strong>in</strong>to su<br />

quello delle pall<strong>in</strong>e nel cesto, il mangiare<br />

è stato ottimo; operatori accoglienti<br />

e gentili… Bella giornata. Mi<br />

sono trovata molto bene accolta con<br />

affetto e premura, mi sono divertita. È<br />

stata bella alla chiusura della giornata<br />

quando si è ballato e cantato, ci siamo<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

stoffa.<br />

Così è stato. Devo dire con grande professionalità.<br />

Dopo qualche settimana i ragazzi tornano<br />

con i bozzetti. Bozzetti?! Cavolo!<br />

Erano dip<strong>in</strong>ti veri e propri a grandezza<br />

naturale! Belli! E Bitas a sottol<strong>in</strong>eare<br />

che su stoffa sarebbero diventati ancora<br />

più belli. Aveva ragione.<br />

Dopo alcuni mesi Arlene mi ha telefonato<br />

per dirmi che li avevano f<strong>in</strong>iti<br />

e che ce li avrebbero portati. Quando<br />

hanno tolto i teli che li proteggevano<br />

sono rimasto letteralmente senza parole.<br />

Erano proprio belli! Il più grande<br />

- “Sogno urbano” - dest<strong>in</strong>ato all’atrio<br />

ha dei colori e delle sfumature che la<br />

stoffa aveva valorizzato a mille.<br />

Mi dispiace per tutti gli altri collezionisti<br />

di batik del Maggiociondolo.... ma il<br />

batik più bello prodotto dall’atelier è a<br />

“Parco del Navile”.<br />

È nostro, ma per chi volesse venire a<br />

vederlo la porta è aperta! n<br />

scambiati i vari fazzoletti come le vere<br />

squadre sportive… grazie a tutti e speriamo<br />

di esserci alla quarta edizione!<br />

Chissà… riuscirà il v<strong>in</strong>citore storico a<br />

detenere il suo primato da primo posto?<br />

Non resta che aspettare la prossima<br />

edizione. n<br />

31


32<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Troviamo<br />

un confronto<br />

Idee nate da un corso<br />

di formazione.<br />

di Doriana, educatrice del Nido d’Infanzia<br />

di Riale<br />

C’era una volta…<br />

È raro trovare un articolo che <strong>in</strong>izi come<br />

se stesse <strong>in</strong>iziando una favola, ma<br />

è proprio di favola che voglio parlarvi,<br />

anzi vogliamo parlarvi.<br />

Il 7 Novembre 2012 <strong>in</strong>izia, con un <strong>in</strong>contro<br />

<strong>in</strong> plenaria, il corso di formazione<br />

comunale di Zola Predosa e<br />

Casalecchio di Reno, dal titolo: “Storie<br />

di libri, narrazioni, personaggi dentro<br />

i servizi 0/3” condotto da Silvana Sola<br />

(co-fondatrice della libreria Giann<strong>in</strong>o<br />

Stoppani); tra le partecipanti io, educatrice<br />

del nido di Riale di Zola Predosa,<br />

ed Emma e Katia, educatrici del<br />

nido Balenido di Casalecchio di Reno.<br />

Tre educatrici, lettrici e amanti del tema:<br />

libri per la prima <strong>in</strong>fanzia, qu<strong>in</strong>di<br />

Gentilissimi,<br />

servizi<br />

servizi<br />

con una carica di aspettative molto<br />

alte.<br />

Naturalmente vi erano anche altre<br />

educatrici, ma cito solo noi tre perché<br />

è da queste tre menti che è nata una<br />

riflessione ed una domanda.<br />

Il corso era articolato su due <strong>in</strong>contri<br />

<strong>in</strong> plenaria (uno <strong>in</strong>iziale e l’altro conclusivo)<br />

e tre <strong>in</strong>contri strutturati durante<br />

i quali la docente ci ha condotto<br />

nel magico mondo dell’editoria per<br />

l’<strong>in</strong>fanzia.<br />

Ci ha così proposto di analizzare e riflettere<br />

sulle favole, i racconti e gli albi<br />

illustrati che noi educatrici ogni giorno<br />

decidiamo di leggere ai bamb<strong>in</strong>i, proponendoci<br />

una bibliografia molto varia<br />

e <strong>in</strong>vitandoci a farne una personale.<br />

In questo modo si può avere una<br />

più ampia conoscenza di nuovi titoli<br />

e nuove realtà di nido, scoprendo<br />

spesso come un libro possa assumere<br />

connotati, aspetti e reazioni emotive<br />

differenti a seconda dei contesti e delle<br />

realtà nei quali viene proposto.<br />

Al term<strong>in</strong>e del corso la docente ci ha<br />

r<strong>in</strong>graziato per questo scambio e ci ha<br />

lasciato con un suggerimento: “Sareb-<br />

servizi servizi<br />

voglio r<strong>in</strong>graziarvi per la bellissima <strong>in</strong>iziativa che avete proposto ai nostri bamb<strong>in</strong>i e di riflesso anche<br />

a noi genitori.<br />

be bello cont<strong>in</strong>uare questo scambio<br />

nell’etere”.<br />

Conv<strong>in</strong>te dell’importanza educativa<br />

che sta dietro la scelta di un libro<br />

per bamb<strong>in</strong>i e fatte nostre le parole<br />

di Ala<strong>in</strong> Serres: “Con un bel libro un<br />

bamb<strong>in</strong>o ha il tempo di <strong>in</strong>terrogarsi,<br />

di amare, di supporre. Si domanda<br />

chi è e chi desidera essere... Quando si<br />

impara f<strong>in</strong> da piccoli a farsi teletrasportare<br />

nello spazio magico di un libro, si<br />

sente sempre il bisogno di ritornarci”, è<br />

maturata come conseguenza naturale<br />

un’idea, condivisa e strutturata con le<br />

mie amiche e colleghe: “E se avessimo<br />

anche noi educatrici la possibilità di<br />

essere presenti nell’etere e scambiarci<br />

idee, suggerimenti, <strong>in</strong>formazioni e poter<br />

discutere su ciò che accade nelle<br />

esperienze lavorative che viviam con<br />

i bamb<strong>in</strong>i?”.<br />

Ci stiamo attrezzando per farlo. n<br />

Ho potuto godere del bellissimo laboratorio organizzazto al Centro Nova e mio marito ha accompagnato volentieri<br />

mia figlia allo spettacolo uscendone entrambi entusiasti e ogni sera ora cantiamo la canzonc<strong>in</strong>a di “Macchie bizzarre”.<br />

Per completare questa bellissima esperienza avrei tanto voluto partecipare all’<strong>in</strong>contro che si terrà domani ma da diversi<br />

giorni ho mia figlia ammalata e qu<strong>in</strong>di ho necessità di rientrare a casa.<br />

Vi chiedo per cortesia di tenermi aggiornata per prossime <strong>in</strong>iziative e se sarà possibile parteciperemo molto volentieri.<br />

Grazie, per le mille emozioni che ci avete fatto provare.<br />

A presto!<br />

Victor<strong>in</strong>e<br />

p.s.: mamma di Beatrice


lettere<br />

lettere<br />

Ciao Marisa<br />

Non è semplice mettere nero su bianco<br />

ciò che hai rappresentato per noi.<br />

La tua esuberante personalità<br />

lascia troppo silenzio attorno a noi;<br />

ogni angolo del nostro nido<br />

ci parla del tuo sorriso e della tua<br />

allegria.<br />

Il tuo entrare “quasi… senza bussare”<br />

nel cuore delle colleghe, dei genitori,<br />

dei bamb<strong>in</strong>i ha fatto di te una persona<br />

speciale e <strong>in</strong>dimenticabile.<br />

Vivrai sempre nei nostri cuori.<br />

Le tue colleghe del nido “Vita Nuova”<br />

di Sant’Agata Bolognese<br />

Auguri alla famiglia<br />

per la nascita di Francesco<br />

da parte di tutte le colleghe<br />

e i colleghi della CADIAI.<br />

lettere<br />

lettere<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Bologna 30/10/2012<br />

Carissimi Amici,<br />

è arrivato il momento dei saluti... e, nonostante abbia un po’ di mal<strong>in</strong>conia, vi voglio lasciare <strong>in</strong> allegria col<br />

sorriso sulle labbra. In questi ultimi anni siete stati una parte della mia famiglia e mi rimarrete nel cuore.<br />

Vi abbraccio tutti con affetto augurandovi tante cose belle nella vita e vi auguro anche, quando sarete vecchi,<br />

di <strong>in</strong>contrare degli operatori bravi e simpatici come siete voi.<br />

Un r<strong>in</strong>graziamento particolare a Mila, Carla, Carlo, Patricia, L<strong>in</strong>a e Loredana che mi hanno dimostrato tanta<br />

pazienza e cordialità come fossi una vecchia amica.<br />

Vi aspetto al centro San Nicolò come mi avete promesso, ci conto!<br />

Saluti cari a tutti voi e alle mie colleghe del Castelletto, qu<strong>in</strong>di un grosso bacione ed un cordialissimo ciao<br />

dalla vostra amica “Canter<strong>in</strong>a”.<br />

Maria Mazzetti<br />

33


34<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

La rubrica dedicata ai suggerimenti di lettura<br />

è uno spazio a disposizione di tutti.<br />

Chiunque volesse scrivere un commento<br />

o un’impressione su un libro che si è apprezzato<br />

e che si vuol condividere con gli<br />

altri, può contattare la redazione allo 051<br />

7419001 o scrivendo a scoop@cadiai.it<br />

La bamb<strong>in</strong>a di neve<br />

Eowyn Ivey<br />

E<strong>in</strong>audi<br />

di Domenico Capizzi<br />

Jack e Mabel, una coppia un po’ avanti<br />

negli anni e senza figli, decidono nei<br />

primi anni del secolo scorso di trasferirsi<br />

<strong>in</strong> Alaska, profondamente segnati<br />

dalla perdita del figlio nato morto.<br />

Qui conducono una vita <strong>in</strong> solitud<strong>in</strong>e<br />

e schiacciati dal durissimo lavoro nella<br />

fattoria. La prima notte d’<strong>in</strong>verno a<br />

seguito di una forte nevicata, i due v<strong>in</strong>cendo<br />

il loro stato di tristezza tornano<br />

momentaneamente bamb<strong>in</strong>i e decidono<br />

di costruire un pupazzo di neve<br />

con le sembianze di una bamb<strong>in</strong>a. Il<br />

giorno dopo però tutto scompare: la<br />

neve si scioglie e dei vistiti e degli oggetti<br />

utilizzati per costruire il pupazzo<br />

non vi è più traccia.<br />

liber libero<br />

liber libero<br />

liber libero<br />

Una nuova presenza com<strong>in</strong>cia a popolare<br />

la vita dei due anziani: una<br />

bamb<strong>in</strong>a che <strong>in</strong>dossa gli stessi abiti<br />

del pupazzo vive nei boschi e spesso<br />

torna a trovarli portando loro dei doni.<br />

La bimba però scompare durante le<br />

stagioni calde per riapparire solo con<br />

le prime nevicate. Tra i tre si genera un<br />

legame forte ed <strong>in</strong>tenso, come fra genitori<br />

e figlia, e durerà per sempre.<br />

“La bamb<strong>in</strong>a di neve” è il romanzo d’esordio<br />

di Eowyn Ivey, ex giornalista e<br />

libraia che vive <strong>in</strong> Alaska <strong>in</strong>sieme al<br />

marito e ai suoi figli.<br />

Una sorta di p<strong>in</strong>occhio al femm<strong>in</strong>ile<br />

che, prendendo spunto da episodi di<br />

una vecchia favola, trasmette una sensazione<br />

di speranza nella vita e la triste<br />

consapevolezza di un f<strong>in</strong>ale che vorremmo<br />

ma non possiamo modificare<br />

proprio perché il dest<strong>in</strong>o è qualcosa di<br />

<strong>in</strong>evitabile che, anziché cambiare, dovremmo<br />

avere la forza ed il coraggio di<br />

accettare.<br />

Una dolce fiaba <strong>in</strong>vernale che non per<br />

forza deve concludersi con un “vissero<br />

felici e contenti” ma che regala il messaggio<br />

del “comunque vada, la vita<br />

offre risvolti sempre positivi e a volte<br />

esaudisce desideri <strong>in</strong> tempi e modalità<br />

diversi da quelli che ci aspettiamo”. n<br />

Zia Antonia<br />

sapeva di menta<br />

Andrea Vitali<br />

Edizioni Garzanti<br />

di Patrizia Costa<br />

“Zia Antonia sapeva di menta” è un<br />

libro fresco come il titolo. Legato al<br />

tema del cibo, e qu<strong>in</strong>di anche degli<br />

odori, questo romanzo di Andrea Vitali<br />

com<strong>in</strong>cia proprio da questi due<br />

<strong>in</strong>gredienti, così diversi e qu<strong>in</strong>di così<br />

identificativi.<br />

La zia Antonia del titolo vive <strong>in</strong> una<br />

casa di riposo <strong>in</strong> cui non servono mai<br />

alcuni cibi perché considerati <strong>in</strong>digesti,<br />

e tra questi sicuramente c’è l’aglio.<br />

Qu<strong>in</strong>di come mai nella stanza di<br />

zia Antonia c’è un fortissimo odore<br />

di aglio al posto del solito profumo<br />

di menta di cui la zia è golosissima?<br />

E come mai zia Antonia si rifiuta di<br />

parlare e di nutrirsi?<br />

Qualcosa di molto grave e molto misterioso<br />

è accaduto tra una visita e<br />

l’altra di Ernesto, l’amorevole nipote<br />

che adora essere avvolto dal profumo<br />

del suo alito mentolato e che da<br />

anni si cura di lei.<br />

Questo forte e pungente <strong>in</strong>dizio è<br />

la base di partenza da cui si dipana<br />

una storia di fratelli <strong>in</strong> disaccordo,<br />

di un’eredità di cui nessuno sapeva<br />

niente, di piccole e grandi manovre<br />

col miraggio di una ricchezza facile e<br />

veloce. Il libro si dipana nel racconto<br />

di piccole <strong>in</strong>tuizioni, di forti relazioni<br />

e tenerezze, di equivoci, mantenendo<br />

sempre una grande ironia.<br />

Il f<strong>in</strong>ale è una fresca sorpresa, si chiude<br />

il libro con un sorriso leggero leggero.<br />

n


i ritratti<br />

Il pulm<strong>in</strong>o<br />

e il braccetto<br />

Apri lo sportello e sali sul sedile del pilota.<br />

I tuoi gesti semplici, necessari e abitud<strong>in</strong>ari<br />

ti aiutano a svegliarti ogni matt<strong>in</strong>a.<br />

Il più delle volte dove lavori solitamente<br />

e talvolta <strong>in</strong> altre zone della<br />

tua città.<br />

Ingrani le marce e guardi il sole salire.<br />

Tutto cambia <strong>in</strong>torno.<br />

Giorno dopo giorno senti chiaramente<br />

lo scandirsi del tempo, <strong>in</strong> un cerchio<br />

che ha solo la parvenza di essere sempre<br />

simile a se stesso.<br />

Accompagnare qualcuno e riportarlo<br />

a casa.<br />

Ogni giorno.<br />

Ogni giorno sai la strada da fare, che<br />

sia il rettil<strong>in</strong>eo che taglia le campagne<br />

della Cicogna, o la serpent<strong>in</strong>a <strong>in</strong>torno<br />

a via Zanardi o il familiare groviglio<br />

del Mazz<strong>in</strong>i f<strong>in</strong>o poi alle rotonde del<br />

di Lele<br />

i ritratti di Lele<br />

Pilastro.<br />

Cerchi nella memoria i nomi e li associ ai<br />

numeri civici.<br />

Col tempo hai accumulato <strong>in</strong>numerevoli<br />

strade e <strong>in</strong>numerevoli volti.<br />

In fondo si tratta solo di guidare.<br />

In fondo si tratta sempre di guidare<br />

qualcuno.<br />

Nel concetto di “accompagnare” ci sono<br />

così tanti strati.<br />

Dalla condivisione del tempo al concetto<br />

<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seco di “cura”.<br />

Dopo anni hai imparato che “Luciana<br />

dalle mille domande” vive a fianco Villa<br />

Mazzacurati, che Rosanna e il suo saluto<br />

ti aspettano al conf<strong>in</strong>e orientale, che<br />

alla signora di via Zanardi piace cantare<br />

e che l’albero della signora di Granarolo<br />

è un albicocco.<br />

I visi gentili che stanno alla tua destra<br />

conoscono meglio dei vigili urbani tutti<br />

gli <strong>in</strong>croci da evitare nell’ora di punta e<br />

sono <strong>in</strong> grado pers<strong>in</strong>o di calcolare distanze<br />

e percorsi meglio di un tom-tom.<br />

E fuori dal f<strong>in</strong>estr<strong>in</strong>o la tua città che<br />

cambia, nei suoi colori e nei suoi fremiti.<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

E dentro lo specchietto, che sia l’alba o il<br />

tramonto, gli occhiali spessi, i foulard di<br />

seta e valigie di storie da ascoltare, come<br />

<strong>in</strong> una eterna gita.<br />

Una lunghissima gita organizzata dove<br />

guidi per chi ha guidato una vita <strong>in</strong>tera.<br />

Poi ti fermi, scendi, circumnavighi il<br />

mezzo, ch<strong>in</strong>i un poco le gambe e <strong>in</strong>archi<br />

il braccio destro, tendendolo come gancio,<br />

per porgere “il braccetto”.<br />

E ogni volta, seppur oramai siano anni,<br />

sorridi quando ti chiamano “l’autista”.<br />

E ogni volta, seppur oramai siano anni,<br />

guardi il cielo sopra al “braccetto”, che<br />

cambia più lentamente, fuori dal pulm<strong>in</strong>o.<br />

Raffaele Montanarella<br />

Operatore del SAD Anziani<br />

di San Lazzaro di Savena<br />

Un pensiero per<br />

Elena dagli amici<br />

e dagli operatori del<br />

“Maggiociondolo”.<br />

35


Convenzioni<br />

<strong>in</strong> favore dei soci<br />

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Convenzione assicurativa e bancaria<br />

per i soci CADIAI e familiari conviventi.<br />

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Auto, polizze per la persona, la famiglia<br />

e la casa, polizze vita e gestione<br />

del risparmio, Unisalute - piani di<br />

assistenza sanitaria) e sui prodotti e<br />

servizi bancari UGF Banca (conti correnti,<br />

mutui, prestiti personali).<br />

Per ulteriori <strong>in</strong>formazioni contattare:<br />

il Centro Servizi Telefonici UNIPOL<br />

allo 051 2818888<br />

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Tel. 051 442336<br />

Chiuso il lunedì matt<strong>in</strong>a.<br />

36<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Identicoop<br />

di Marco Matassa<br />

rubriche<br />

rubriche<br />

“Le Cocc<strong>in</strong>elle Calzature<br />

e Abbigliamento Bimbi”<br />

c/o Centro Commerciale<br />

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Le Farmacie Comunali hanno <strong>in</strong>trodotto<br />

la CARTA CLUB, che per varie soglie<br />

di spesa consente di accumulare punti<br />

che si convertono <strong>in</strong> sconti: per i soci<br />

CADIAI, gli sconti sono più alti.<br />

Esibire la tessera socio CADIAI nel momento<br />

<strong>in</strong> cui si compila il modulo per<br />

richiedere la CARTA CLUB.<br />

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di CADIAI.<br />

rubriche<br />

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Via Indipendenza, 52 - Bologna<br />

Via San Giuseppe, 1/C - Bologna<br />

Piazza VIII Agosto, 4/D - Bologna<br />

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Via Rizzoli, 18 - Bologna<br />

Tel. 051 220310<br />

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nuovi, -15% sui dizionari, -10% sui dvd.<br />

Nuovo Ambulatorio Fels<strong>in</strong>eo<br />

Via F.lli Cairoli, 2 - Bologna<br />

Tel. 051 4210644<br />

Ai soci che si rivolgeranno all’ambulatorio<br />

per attività diagnostiche e di<br />

terapia fisico-riabilitativa, verrà applicato<br />

un prezzo vantaggioso rispetto<br />

a quello di list<strong>in</strong>o.<br />

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Via Montegrappa, 3/2b - Tel. 051 222622<br />

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anche per i familiari dei soci.<br />

Teatro “Arena del Sole” di Bologna<br />

- 20% sui biglietti di <strong>in</strong>gresso così come<br />

previsto per tutti gli associati delle<br />

cooperative aderenti a Legacoop.


ubriche<br />

rubriche<br />

Dono-Presto-Cerco<br />

La rete di CADIAI<br />

per mettere <strong>in</strong> contatto<br />

le persone e <strong>in</strong>crociare<br />

i loro bisogni.<br />

Il DONO-PRESTO-CERCO è una modalità<br />

di donazione e/o prestito, fra i<br />

soci e i dipendenti della cooperativa,<br />

di quegli oggetti che hanno per i s<strong>in</strong>goli<br />

term<strong>in</strong>ato la propria utilità.<br />

È prevista anche la possibilità di<br />

CHIEDERE (“cerco la tal cosa…, c’è<br />

qualcuno che ce l’ha?”), perché il bisogno<br />

di qualcuno può far ricordare<br />

ad altri di avere degli oggetti <strong>in</strong>utilizzati<br />

e magari sollecitare la disponibilità<br />

a prestarli o donarli.<br />

Diamo i numeri<br />

Nel 2012 sono sei gli eventi di carattere<br />

pubblico organizzati dalla <strong>Cooperativa</strong>:<br />

l’<strong>in</strong>augurazione di “Parco<br />

del Navile” (5 Maggio), la Festa della<br />

Pillole verdi<br />

Piccoli consigli di sostenibilità<br />

ambientale e cul<strong>in</strong>aria<br />

(visti i tempi di festa!)<br />

Se non è zuppa è pan bagnato, diceva<br />

sempre mia nonna (ci ho messo<br />

anni a capire cosa volesse dire... lei ha<br />

visto la guerra...); e se non sono polpette...<br />

è polpettone!<br />

INGREDIENTI:<br />

avanzi di carne arrosto (sia di vitello<br />

che manzo o pollo e tacch<strong>in</strong>o)<br />

avanzi di patate e carote lessate<br />

1 fetta spessa di mortadella<br />

pane raffermo<br />

2 uova<br />

prezzemolo tritato<br />

rubriche<br />

Come funziona?<br />

Chi vuole donare, prestare o cercare, fa<br />

la propria segnalazione ad uno dei seguenti<br />

referenti, contattandoli direttamente<br />

presso i servizi <strong>in</strong> cui lavorano:<br />

• Crist<strong>in</strong>a Antegh<strong>in</strong>i, Monica Bernabiti,<br />

(Residenza per disabili “La Corte del<br />

Sole” di San Giovanni <strong>in</strong> Persiceto);<br />

• Lara Girotti e Laura Piana (Nido ”Gatto<br />

Talete” di Castel Maggiore);<br />

• Giulia Casar<strong>in</strong>i (uffici della sede);<br />

• Roberta Meotti (Casa protetta “Torre<br />

di Galliera”);<br />

• Nada Milenkovic (Nido “Abba” di Bologna);<br />

• Giusepp<strong>in</strong>a Reto (“Balenido” di Casalecchio).<br />

CADIAI (20 Maggio), il decennale del<br />

Centro Diurno “I Tulipani” (21 Settembre),<br />

il ventic<strong>in</strong>quennale del Centro<br />

Diurno “Mauro Pizzoli” (16 Novembre),<br />

il sem<strong>in</strong>ario “Assistere Ascoltando”<br />

(7 Dicembre) e la presentazione<br />

pane grattugiato<br />

parmigiano grattugiato<br />

olio<br />

sale<br />

Ammollare il pane raffermo nel latte<br />

poi strizzarlo e aggiungere la carne,<br />

il prezzemolo tritato, le uova, il<br />

parmigiano e il sale. Dopo averlo<br />

impastato foderare una teglia con<br />

della carta forno, disporre una metà<br />

dell’impasto nella teglia aggiungere<br />

strisciol<strong>in</strong>e di mortadella tagliate<br />

precedentemente, coprire con l’altra<br />

metà dell’impasto. Spolverizzare<br />

con pane grattugiato e un filo di olio.<br />

Cuocere a 180° per 40 m<strong>in</strong>uti circa.<br />

BUON NATALE!<br />

numero 38<br />

dicembre 2012<br />

Questa lista di persone è naturalmente<br />

aperta ad altre che vi si volessero aggregare.<br />

Le segnalazioni vengono esposte<br />

nelle bacheche dei servizi e riportate<br />

<strong>in</strong> una apposita pag<strong>in</strong>a del sito www.<br />

cadiai.it<br />

Il DONO-PRESTO-CERCO è una rete<br />

<strong>in</strong>formativa che mette <strong>in</strong> contatto le<br />

persone e le loro disponibilità ed esigenze.<br />

Non è prevista alcuna modalità di<br />

stoccaggio o deposito degli oggetti:<br />

le persone si accordano autonomamente<br />

per le<br />

consegne.<br />

del diciassettesimo quaderno CADIAI<br />

dal titolo “In buona mani” (12 Dicembre).<br />

Era previsto anche qualche altro<br />

compleanno dei nostri servizi che, a<br />

causa del terremoto, è momentaneamente<br />

posticipato.<br />

Nati <strong>in</strong> CADIAI<br />

Congratulazioni alle neo mamme<br />

Valent<strong>in</strong>a Barone<br />

Domenica D’Amico<br />

Laura Fazi<br />

Angela Iarossi<br />

Barbara Mengoli<br />

Valent<strong>in</strong>a Pallad<strong>in</strong>o<br />

Sandra Salvato<br />

Daniela Stagni<br />

III


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