autismo - neuroimaging - ENGIM San Paolo
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AUTISMO: NECESSITA’ DI UN APPROCCIO<br />
MULTIDISCIPLINARE SIA NELLA VALUTAZIONE CHE<br />
NEL TRATTAMENTO<br />
Prof. <strong>Paolo</strong> Onorati<br />
-Dipartimento Pediatrico per le Disabilità Congenite e dello Sviluppo IRCCS S. Raffaele Pisana Roma<br />
-Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia V. Erspamer , Università “La Sapienza” Roma
Eziologia<br />
L’eziologia dei Disturbi Generalizzati di Sviluppo è ancora<br />
sconosciuta e probabilmente sono quadri clinici ad eziologia<br />
multipla:<br />
– Fattori ambientali/nelle relazioni significative nei primi<br />
periodi della vita (che poggiano oggi non più su un modello<br />
solo psico-analitico ma su un modello neuroscientifico);<br />
– Fattori genetici;<br />
– Fattori e condizioni neurologiche;<br />
– Fattori tossico/chimici;<br />
– Infezioni;<br />
– Proteine dalla dieta e peptidi, che causano un disturbo<br />
neuroimmunoendocrinologico.<br />
Esiste un Network Neuropsicoimmunoendocrinologico.
Strumenti di Valutazione<br />
Strumenti di Screening<br />
– CH.A.T<br />
– M- CH.A.T<br />
– P.D.D.S.T. Stage I<br />
– A.S.A.S.<br />
Procedure Diagnostiche Formali<br />
– Diagnosi Clinica: DSM-IV TR; ICD-10<br />
– Interviste e checklist: ADI-R, ABC<br />
– Strumenti osservativi: CARS, PEP-R, ADOS-G<br />
Valutazioni specifiche per definire i profili di<br />
sviluppo
Strumenti osservativi<br />
– CARS (Childhood Autism Rating Scale)<br />
Scala di valutazione che permette di esplorare 15 aree di<br />
sviluppo, raccogliendo informazioni in contesti vari e da fonti<br />
molteplici. L’applicazione a bambini di tutte le età.<br />
Ciascuna delle 15 voci riceverà un punteggio da 1 a 4:<br />
1. Entro i limiti normali per l’età<br />
2. Leggermente anormale per l’età<br />
3. Alquanto anormale per l’età<br />
4. Fortemente anormale per l’età<br />
I punteggi rappresentano un continuum che permettono di<br />
individuare la presenza o meno di comportamenti autistici
• Modo di mettersi in<br />
relazione con le persone<br />
• Comportamento<br />
imitativo<br />
• Risposte emotive<br />
• Uso del corpo<br />
• Uso degli oggetti<br />
• Adattamento ai<br />
cambiamenti<br />
• Risposte visive<br />
Le 15 voci<br />
• Risposte di ascolto<br />
• Portare alla bocca,<br />
annusare e toccare gli<br />
oggetti<br />
• Paura o ansietà<br />
• Comunicazione verbale<br />
• Comunicazione non verbale<br />
• Livello di attività<br />
• Livello e costanza delle<br />
reazioni intellettive<br />
• Impressioni generali
Il modello di osservazione secondo<br />
Dosen<br />
– Questo modello si basa sulla “Developmental perspective”come un<br />
approccio realmente innovativo ed utile nella valutazione, diagnosi e<br />
trattamento psichiatrico degli individui con Disabilità Intellettiva (A.<br />
Dosen, 1990; 1997)<br />
– Schema of Appraisal of Emotional Developmental (SAED) (A. Dosen,<br />
2005) strumento di valutazione che permette di cogliere lo sviluppo<br />
emotivo e di personalità degli individui, sia negli eventuali<br />
comportamenti “adeguati” che “inadeguati”.<br />
– Questo modello interpretativo si colloca chiaramente oltre una<br />
esclusiva diagnosi dello sviluppo cognitivo, muovendosi all’interno di<br />
una cornice più ampia dove la valutazione degli aspetti psico-sociali<br />
dello sviluppo individuale permette una maggiore completezza nelle<br />
possibilità diagnostiche di eventuali disturbi psicopatologici.
Schema of Appraisal of Emotional<br />
Developmental (SAED)<br />
Valutazione eseguita mediante una ripresa video suddivisa in 4 fasi:<br />
– Prima fase<br />
Il bambino viene invitato ad entrare in stanza con un operatore<br />
Mentre l’operatore svolge un compito viene invitato il bambino a<br />
fare ciò che desidera.<br />
L’obiettivo è quello di provocare una frustrazione nel bambino e<br />
osservare la sua reazione.<br />
– Seconda fase<br />
L’operatore interagisce con il bambino, l’obiettivo è valutare la<br />
modalità relazionale.<br />
– Terza fase<br />
Esce il professionista e vengono invitate ad entrare i genitori,<br />
l’obiettivo è valutare la modalità relazionale con i genitori.<br />
– Quarta fase.<br />
Vengono invitati ad entrare i coetanei del bambino al fine di<br />
valutare la modalità di relazione con i pari.<br />
Ogni fase ha una durata di 10 minuti
Dosen Score sheet<br />
User Guide<br />
• Per completare lo sheet deve essere<br />
utilizzato “the schema of appraisal of<br />
emotional developmental”.<br />
• Per ogni sessione di valutazione<br />
(osservazione 1-10) dare un valore da 1<br />
a 5 secondo le fasi (fase 1, 2, 3, 4, 5).<br />
• Sommare la frequenza di ogni fase.<br />
• La fase più rappresentativa<br />
corrisponde allo sviluppo emozionale<br />
dell’individuo.<br />
•Lo sviluppo emozionale<br />
dell’individuo può essere considerato<br />
equivalente alla struttura psicologica<br />
corrispondente
Protocolli Clinico-Diagnostici<br />
– Anamnesi accurata<br />
– Valutazione Neurologica<br />
– Valutazione psicologica<br />
– Valutazione logopedica<br />
– EEG<br />
– Valutazione audiologica<br />
– Valutazione oftalmologica<br />
– Valutazione RMN dell’encefalo<br />
– Valutazione genetico-metabolica<br />
– Studio funzionalità tiroidea<br />
– Esclusione di Celiachia<br />
– Valutazione degli aspetti<br />
tossici/infezioni/intolleranze, allergie alimentari e<br />
studio dell’aspetto neuroimmunoendocrino
Terapie ???<br />
– Dieta<br />
– Psicomotricità<br />
– Logopedia (con una figura professionale esperta nell’area<br />
della relazione della comunicazione in età molto precoce)<br />
– Approcci educativi basati sui principi del comportamento,<br />
metodo TEACCH e ABA (APPLIED BEHAVIORAL<br />
ANALYSIS)<br />
– Psicoterapia<br />
– Psicoterapia di sostegno ai genitori<br />
– Educatori, specialmente quando ci spostiamo verso l’età<br />
adolescenziale con interventi centrati sulle autonomie<br />
personali e sociali sempre mettendo in primo piano la<br />
relazione e la comunicazione e potenziando gli aspetti<br />
pragmatici del linguaggio<br />
– Terapia farmacologica ??????????
L’ANAMNESI<br />
1) ANAMNESI FAMILIARE<br />
2) ANAMNESI GRAVIDANZA<br />
- minacce d’aborto<br />
- assunzione di farmaci<br />
- patologie durante la gravidanza<br />
3) ANAMNESI PERSONALE<br />
- tappe dello sviluppo psicomotorio<br />
- sviluppo comunicativo e del linguaggio<br />
- funzioni fisiologiche (ritmo sonno veglia, alimentazione, controllo<br />
sfinterico)<br />
4) ESAME NEUROLOGICO OBIETTIVO
- Genet Med. 2007 May;9(5):268-74.<br />
- Genetic testing in autism: how much is enough?<br />
- Herman GE, Henninger N, Ratliff-Schaub K, Pastore M, Fitzgerald S, McBride KL.Center<br />
for Molecular and Human Genetics, Columbus Children's Research Institute, Columbus, Ohio<br />
43205, USA. hermang@ccri.net<br />
- PURPOSE: To evaluate the yield of genetic testing in children with autism spectrum<br />
disorders. METHODS: We performed a retrospective chart review of 71 unrelated patients<br />
with a diagnosis of an isolated autism spectrum disorder seen in a genetics clinic over a<br />
period of 14 months. For most, referrals occurred after evaluation by a developmental<br />
pediatrician and/or psychologist to establish the diagnosis. Tiered laboratory testing for the<br />
majority of the patients followed a guideline that was developed in collaboration with<br />
clinicians at The Autism Center at Children's Hospital, Columbus, OH. RESULTS: The<br />
patients included 57 males and 14 females; 57 met DSM-IV criteria for autism, with the rest<br />
being Asperger or pervasive developmental disorder not otherwise specified. Macrocephaly<br />
[head circumference (HC) >or=95%] was present in 19 (27%). Two children had visible<br />
chromosome abnormalities (47,XYY; 48,XY + 2mar/49,XY + 3mar). Two patients with autism<br />
and macrocephaly had heterozygous mutations in the PTEN tumor suppressor gene. Three<br />
females had Rett syndrome, each confirmed by DNA sequencing of the MECP2 gene.<br />
Extensive metabolic testing produced no positive results, nor did fragile X DNA testing.<br />
- CONCLUSION: The overall diagnostic yield was 10% (7/71). PTEN gene<br />
sequencing should be considered in any child with macrocephaly and autism or<br />
developmental delay. Metabolic screening may not be warranted in autism<br />
spectrum disorders without more specific indications or additional findings.
SINDROME AUTISTICA<br />
TRATTI AUTISTICI ASSOCIATI<br />
AD ALTRE PATOLOGIE<br />
(X Fragile Syndrome, Fenilchetonuria; Down Syndrome)
DIAGNOSI DIFFERENZIALE<br />
La diagnosi di <strong>autismo</strong>, in quanto basata su criteri comportamentali,<br />
può porre problemi di diagnosi differenziale con le seguenti categorie<br />
nosografiche nelle quali sono frequentemente associati disturbi<br />
comportamentali:<br />
Ritardo mentale<br />
Ipoacusia<br />
Sindrome di Landau Kleffner<br />
Disturbi Specifici di Linguaggio<br />
Schizofrenia
Voxel-based Morphometry:<br />
applicazioni nell’Autismo
Voxel-based Morphometry<br />
(VBM)<br />
E’ una tecnica di analisi che produce mappe delle differenze di<br />
volume cerebrale (materia grigia/materia bianca/LCS)<br />
statisticamente significative, esistenti tra un gruppo di pazienti<br />
e un gruppo di controllo<br />
Consente di identificare eventuali correlazioni (test-score, età,<br />
sesso, ecc.)<br />
E’ un ottimo indizio nella identificazione a priori delle regioni<br />
cerebrali di interesse per una successiva ed eventuale<br />
misurazione volumetrica (es. tecniche volumetriche ROI-based)<br />
E’ stato definito un paradigma di elaborazione standardizzato,<br />
che utilizza il software SPM99 o SPM2<br />
Le MRI devono avere caratteristiche di acquisizione simili (!)
Original<br />
sMR images<br />
Normalized<br />
sMR images<br />
Segmented<br />
GM<br />
Template<br />
Smoothed<br />
GM<br />
Voxel Based Morphometry<br />
This is a whole-brain unbiased method to compare local<br />
concentrations of different tissue types (gray/white matter<br />
and cerebral spinal fluid) between two groups, after spatial<br />
normalization and segmentation of the sMR images (Wright et<br />
al., 1995)<br />
Original sMR images are spatially normalized on the<br />
basis of a standardized template<br />
Spatially normalized images are segmented into<br />
gray matter, white matter, and csf on the basis of<br />
standardized prior probability maps<br />
Segmented images are smoothed<br />
Smoothed images of two groups are the input data<br />
of the statistical analysis<br />
group 1 group 2<br />
Statistical Parametric<br />
Map
Visualizzazione dei risultati
VBM nell’<strong>autismo</strong><br />
La tecnica VBM e’ stata utilizzata in<br />
uno studio effettuato su 16 soggetti<br />
affetti da <strong>autismo</strong> (ASD) e 16<br />
soggetti di controllo, con un range di<br />
eta’ da 12 a 20 anni [Gordon D.<br />
Waiter, Justin H.G. Williams, Alison<br />
D. Murray, Anne Gilchrist, David I.<br />
Perrett, and Andrew Whitend. “A<br />
voxel-based investigation of brain<br />
structure in male adolescents with<br />
autistic spectrum disorder”.<br />
NeuroImage 22, 2004, 619–625].
VBM nell’<strong>autismo</strong><br />
I risultati dello studio mostrano:<br />
i) un significativo aumento del volume di<br />
materia grigia negli ASD nel giro destro<br />
fusiforme;<br />
ii) nella regione temporo-occipitale destra,<br />
iii) nella regione compresa tra il polo frontale<br />
sinistro e la corteccia frontale mediale.<br />
iv) Un significativo decremento del volume di<br />
materia grigia e’ stato individuato nel talamo<br />
destro.
Aumento (scala dell’arancione) e diminuzione (scala del blu) del volume della materia<br />
grigia
Spettroscopia MRS<br />
E' una tecnica entrata nell'ambito<br />
della clinica solo dagli anni '90.<br />
Permette lo studio del metabolismo<br />
cerebrale in vivo, in modo simile alla<br />
PET ma senza essere invasiva.<br />
Gli elementi misurabili con la<br />
spettroscopia (N-Acetil aspartato,<br />
Colina, Creatina, Acido lattico) sono<br />
in grado segnalare l’insorgenza di<br />
•danni cerebrali di tipo degenerativo<br />
•secondari a fenomeni autoimmuni<br />
•tumorali. Consente inoltre di valutare<br />
l'efficacia di terapie antitumorali o<br />
anti-infiammatorie.<br />
LESIONE<br />
INFIAMMATORIA<br />
Possibilità di<br />
ottenere delle<br />
mappe<br />
colorate dei<br />
singoli metaboliti<br />
(individuazione<br />
zona “calda” X<br />
biopsia)
Perfusione tissutale, PWI<br />
Esiste una stretta relazione tra funzionalità fisiologica, metabolismo e apporto locale di sangue.<br />
Applicando modelli matematici sperimentali sulle proprietà del trasporto del sangue e sui<br />
meccanismi di scambio con il tessuto, si risale alla misura dei parametri emodinamici, quali il flusso<br />
cerebrale di sangue (CBF), il Volume Ematico (CBV) ed il Tempo di Transito Medio (MTT)<br />
(tecnica denominata Dynamic Susceptibility Contrast Magnetic Resonance Imaging (DSC -<br />
MRI).<br />
Analogamente alla SPECT e alla PET, tale tecnica misura specificamente il parametro CBF, essa ha<br />
il vantaggio di non utilizzare alcun tipo di contrasto, è assolutamente non-invasiva, e quindi è<br />
riproducibile e ripetibile. Grazie alla sua peculiare caratteristica di assoluta non invasività, la<br />
tecnica ASL risulta facilmente applicabile in studi di neuroscienze di base in particolare in età<br />
pediatrica.
La Trattografia ricostruita mediante immagini del Tensore di Diffusione (DTI) è una<br />
tecnica non invasiva e altamente ripetibile<br />
icostruzioni 3D<br />
Trattografia<br />
Consente di rappresentare con elevato dettaglio anatomico<br />
1. i fasci di connessione del tronco encefalico<br />
2. le lunghe fibre associative corticali encefaliche<br />
Consente:<br />
1. lo studio delle funzioni integrative dei sistemi neuronali (disturbi comportamentali e cognitivi:<br />
l’afasia di conduzione, la dislessia )<br />
2. la comprensione delle funzioni cerebrali (link tra imaging di diffusione e sintomatologia clinica)<br />
Future potenziali applicazioni<br />
1. caratterizzazione di malformazioni cerebrali (cromosomopatie, C.P.I.)<br />
2. identificazione dei pattern neuroanatomici nei processi neurodegenerativi<br />
3. valutazione del danno locale ed a distanza nelle lesioni cerebrali di varia natura<br />
4. mappatura assonale prechirurgica di tumori cerebrali o nell’epilessia farmacoresistente.
fMRI – effetto BOLD<br />
SMA<br />
MA<br />
Applicazioni cliniche<br />
Fisiologia comportamentale<br />
Task motorio<br />
(finger<br />
tapping)<br />
la fMRI ha dato un forte impulso ai progressi delle neuroscienze cognitive, che già negli anni 80 si erano<br />
avvicinate all’imaging con gli studi PET. Molti (>90%) degli studi fMRI hanno avuto nello scorso decennio<br />
obiettivi di ricerca.<br />
Una quota crescente degli esami, viene finalizzata ad espliciti obiettivi diagnostici in situazioni cliniche<br />
specifiche. La quota maggiore degli esami diagnostici fMRI riguarda la programmazione neurochirurgica<br />
in pazienti con patologie tumorali cerebrali come anche la programmazione chirurgica delle patologie<br />
pilettiche, nelle quali la visualizzazione diretta del focus epilettogeno con fMRI consente di<br />
“personalizzare” il programma chirurgico<br />
Molto interessanti, seppur ancora in via di sviluppo iniziale le applicazioni fMRI che studiano i processi<br />
plastici cerebrali. studiare direttamente il divenire dei processi plastici consentirebbe di ottimizzare<br />
gli interventi terapeutici, farmacologici o neuroriabilitativi, perché producano i migliori risultati<br />
funzionali.
L’approccio neurofarmacologico